la-sentenza-slitta-ad-ottobre

Download Report

Transcript la-sentenza-slitta-ad-ottobre

28
Latina
Il giornale di
MERCOLEDÌ 28 SETTEMBRE 2016
Aprilia
Cisterna
APRILIA - OMICIDIO PINNA
La sentenza slitta ad ottobre
Ultime battute per il processo relativo alla morte dell’89enne
Slitta la sentenza relativa al processo
che vede sul banco degli imputati i gestori e gli operatori della casa di riposo
di Aprilia in cui la paziente Elisabetta
Pinna, secondo l’accusa, sarebbe stata
abbandonata a se stessa e dove si sarebbero formate o si sarebbero aggravate le
piaghe da decubito che avrebbero portato alla morte. Ieri mattina, davanti la
Corte d’Assise del tribunale di Latina,
presieduto dal giudice Nicola Iansiti,
con a Latere Giorgia Castriota, ha discusso l’avvocato Gaetano Marino, che
difende Alfio Quaceci, socio e dominus
di fatto della società Asclepio 84, che
gestiva “Villa Sant’Andrea”. Il legale ha
insistito sul fatto che non vi sarebbe la
certezza del legame tra l’infezione causata dalle piaghe da decubito e la polmonite che aveva portato la paziente al-
CISTERNA
la morte. Sicuramente ha contribuito al
decesso l’età della paziente e le precedenti malattie che l’avevano debilitata.
Non ci sarebbe poi nulla che dimostrerebbe, secondo l’avvocato, la tesi dell’omicidio volontario. Hanno discusso anche gli avvocati Ludovisi, Lanzi e Luccone. Dopo le repliche del pubblico ministero Cristina Pigozzo, ha poi replicato a sua volta l’avvocato Carla Bertini,
che ha spiegato come gli operatori della
struttura abbiano in effetti chiamato il
medico della paziente, il 7 giugno 2010,
che però secondo la difesa non avrebbe
visitato effettivamente la paziente. Le
cose, spiega l’avvocato, sono due, o le
piaghe non erano al quarto stadio tanto
che se ne poteva sentire l’odore nella
stanza, oppure il medico non l’avrebbe
affatto visitata, perché in questo caso a-
vrebbe dovuto rendersi conto del fatto
che la sua paziente, che seguiva da anni,
era maltrattata, malnutrita e in gravi
condizioni. Il legale ha anche sottolineato come la casa di riposo non avrebbe nemmeno avuto le cartelle cliniche
della paziente, non potendo per questo
conoscere le sue condizioni di salute
precedenti al ricovero. Questo avrebbe
dovuto portare Quaceci a non accettare
la paziente. In realtà nessuno li avrebbe
informati del fatto che era stata a letto
per due anni a causa di due fratture del
femore e che avrebbe sofferto di alzheimer, per questo l’avrebbero ospitata
all’interno della casa di riposo. Ultime
battute per il processo che si concluderà
il prossimo 10 ottobre con le ultime repliche della difesa e la sentenza.
Silvia Colasanti
I carabinieri trovano cocaina, hashish e marijuana nella casa dei due ventenni
Presa la coppia con la droga
L’operazione resa difficoltosa da sei pitbull che erano a guardia dell’abitazione
di DANIELE RONCI
Nuova operazione messa a
segno dagli uomini della locale stazione dei carabinieri
di Cisterna. A seguito di una
intensa attività investigativa
tesa a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze
stupefacenti gli uomini del
comandante Giovanni Santoro attraverso un costante
monitoraggio di una coppia,
lui un 22enne di Cisterna, lei
una 21enne polacca di Nettuno, i quali erano da tempo
controllati in quanto conosciuti dalle forze dell’ordine
per la pericolosità sociale e
per il continuo sostentamento dalle specifiche attività illecite, sopraggiungevano presso la loro abitazione sita in via Guglielmo Marconi dove traevano in arresto
i due soggetti, il 22enne L.M.
Blitz in via
Marconi, trovati
anche 1.300 euro
g
Gli stupefacenti e le banconote trovate nella casa della giovane coppia
e la 21enne B.C.A.W., che a
seguito di perquisizione personale e domiciliare, venivano trovati in possesso di
grammi 50 grammi di cocaina, altrettanti di hashish, un
etto di marijuana e 1.310 euro in banconote di vario ta-
glio, provento dell’attività di
spaccio, durante la perquisizione è stato rinvenuto anche l’occorrente per il confe-
IN VIA DANTE ALIGHIERI
Riparazione diventa buca
di FRANCESCO
DE ANGELIS
I lavori pubblici di nuovo
sotto la lente di ingrandimento dei cittadini. Questa
volta il dito è puntato contro
l'amministrazione comunale per via dello stato in cui
versa via Dante Alighieri, in
prossimità dell'incrocio con
via Petrarca e via Boccaccio.
Una buca, o per meglio dire
una voragine, fa da ostacolo
agli automobilisti di passaggio. “Siamo stanchi”, è il grido di protesta che arriva dalla zona Franceschetti. “Come mai dopo – sbottano i residenti - una riparazione se
ne rompe un'altra? Giorni e
giorni di perdite d'acqua, e
solo dopo svariate segnalazioni si interviene e si rattoppa alla meglio. Ma esiste
un ufficio tecnico? Un asses-
sorato al ramo? Un capo settore? Un supertecnico del
comune che noi cittadini paghiamo
profumatamente
per vigilare e far eseguire i
lavori ad arte? Questa "buca"
nelle foto è “freschissima”,
verificatasi subito dopo una
urgente "riparazione", già
rotta il giorno dopo, merita
una verifica istantanea vista
la sua pericolosità evidente”. Da qui l'invito rivolto a-
gli amministratori: “Non aspettate che succeda qualcosa e si faccia male qualcuno, perchè poi sono guai”.
“Ora a questo punto e dopo
centinaia di problematiche
giornaliere, noi cittadini che
paghiamo tasse salate, cosa
dobbiamo fare? Ditecelo voi
cari amministratori? Noi
sappiamo benissimo cosa
dovete fare, sia voi politici
che qualche tecnico...”.
zionamento delle sostanze
stupefacenti. Gli arrestati
sono stati trattenuti presso
le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo
previsto per la mattinata odierna. Un’operazione che è
stata portata a termine grazie all’ottimo lavoro della
sezione locale che fa capo alla sezione territoriale di Aprilia coordinata dal colonnello Vincenzo Ingrosso.
L’operazione a quanto pare è
stata ostacolata anche dai 6
cani di razza pitbull che i due
tenevano presso la loro abitazione, che non hanno affatto intimorito gli uomini
dell’arma, i quali dopo aver
evitato i cani, una volta riusciti ad entrare presso l’abitazione dei due spacciatori
hanno bloccato i due che in
fretta e furia cercavano di liberarsi della droga in loro
possesso. Un nuovo colpo
messo a segno contro l’organizzazione illecita dedita alla lavorazione e commercializzazione di sostanze stupefacente.