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Si chiamava “ il giuoco del calcio”
Tanti o pochi anni fa c'erano molti bimbi che giocavano e si divertivano con poche cose e non si parlava di sport ma di giocare a
qualcosa,ognuno di loro poi sceglieva cosa fare e crescendo trasformava quel gioco in un passatempo per tenersi in forma, in uno
sport che lo impegnava a riempire la propria settimana lavorativa oppure in alcuni casi ad essere il proprio lavoro.
Mi chiamo Fabrizio Bonometti passo il mio tempo in una società di calcio e mi occupo di bimbi che diventeranno ragazzi e mi
auguro sappiano scegliere cosa fare da grandi senza nessuno che li condizioni.
Inevitabilmente ci accorgiamo che in tutte le cose che dovrebbero essere fondamentali nella nostra vita,c'è sempre qualcuno che
vigila sopra di noi,sicuramente pensando di proteggerci con risultati quasi sempre opposti alle loro intenzioni.
Guardiamo cosa succede nelle scuole dove gli insegnanti sono sotto pressione e non sanno cosa possono e cosa non possono fare, con
situazione difficili da gestire, hanno le mani legate e mi piace ricordare quando i miei genitori dicevano agli insegnanti “ quando sono
a casa ci pensiamo noi e quando sono a scuola ci dovete pensare voi” se poi c'era un problema lo scappellotto era lo stop alle
polemiche.
Vero che i tempi sono cambiati e anche i ragazzi sono cambiati perchè molto più avanti di noi,hanno molte informazioni,sembrano
molto sicuri di sè e dobbiamo essere bravi a conoscerli di più, parlando con loro e mettendoli al confronto con fatti concreti e non
virtuali.
La premessa racconta in poche parole che abbiamo tutti quanti un compito difficile..
Il nostro in ambito sportivo e ricreativo insegna la maniera di proporsi o di comportarsi con regole
ben definite.
La nostra società OSO Oleggio ha come base e riferimento del proprio lavoro appunto” LA SCUOLA “ il comportamento con i
compagni,gli istruttori,le persone all'esterno. Il rispetto per le cose e l'interesse per le cose a loro proposte.
Logicamente dico a tutti che da parte nostra è più semplice dare loro una punizione perchè fanno una cosa che a loro piace
molto,giocare a calcio.
Dal momento che le famiglie li portano da noi sappiano che la punzione non la scelgono loro ma fà già parte delle nostre
regole,devono fare gli allenamenti e salteranno le gare.
Nella maggior parte dei casi mi dicono che li tengono a casa e tutto si riallaccia alla premessa fatta sopra.
Logicamente ci sono regole e programmi: la nostra organizzazione parte con l'accoglienza dei bimbi più piccoli e sicuramente nulla
si può improvvisare, il nostro istruttore è un insegnante ISEF che dà le linee guida per tutta la scuola calcio affinchè tutti i mrs fino
alla categoria esordienti segua un lavoro comune.
Abbiamo 12 istruttori dei quali 8 con patentino uefa B e istruttori ancora in attività o che hanno appena smesso che condividono a
pieno i nostri programmi.
I numeri sono 200 ragazzi + 45 con Juniores e Prima Squadra.
Le squadre sono divise per annata e partiamo con Piccoli Amici 200/10 ,Primi Calci 2009,Primi Calci 2008,Pulcini 2007,Pulcini
2006,Esordienti 2005,Esordienti 2004,Giovanissimi B,Giovanissimi,Allievi B,Allieni ,Juniores e Prima Squadra.
La nostra struttura ha nel proprio interno un campo principale,un campo sussidiario,un campo a 8,un campetto per i portieri e una
salita per chi vuole stancarsi un po' di più , un campo sintetico e 8 spogliatoi
ci sono le tribune coperte con cabina x lo speaker e i giornalisti,2 bar, palestra ,lavanderia,2 pulmini:praticamente una delle ultime
aziende nel calcio che sono rimaste nella nostra zona,
Durante gli allenamenti è sempre presente il massaggiatore e il fisioterapista per eventuali infortuni o consigli.
La società è gestita da persone che mettono al servizio le loro competenze essendo professionisti nel proprio lavoro.
I nostri procuratori vedono se ci sono ragazzi di livello superiore, per poterli consigliare al meglio sulle loro possibilità agonistiche.
Abbiamo 102 di vita con tanto di stella d'argento e stella d'oro al merito sportivo e con molta umiltà
e modestia non vogliamo insegnare niente a nessuno,il nostro progetto è solamente quello di seguire un programma esclusivamente
prioritario per il settore giovanile e scolastico fino al primo anno di giovanissimi e poi un lavoro specifico che porta i ragazzi ad
essere pronti per il campionato di Juniores Regionale biennale per la fase successiva con l'approdo in Prima Squadra.Per fare questo
nel biennio Allievi iniziamo a fare inserimenti interessanti per il futuro ormai prossimo dei nostri atleti e nei 2001 e nei 2000 le
nostre rose hanno già rinforzato i ruoli con ragazzi di prima qualità:il discorso non cambia sulla carta siamo molto bravi ma il nostro
obiettivo non sarà vincere un campionato ma preparare i ragazzi al passo successivo.
Come si è capito il nostro è un lavoro che nn ha nessuna improvvisazione e onestamente non lo so come molti ragazzi sono
disturbati da facili promesse che poi sono inevitabilmente disattese da società che non hanno storia,nn hanno struttura, spogliatoi
poco accoglienti,non ci permettiamo di giudicare gli istruttori, non ci interessa, non hanno prime squadre oppure di bassa
categoria,ci sono abili oratori che purtroppo fanno dei bimbi il loro interesse personale.
La nostra società dà garanzia di continuità fino alla prima squadra, come si possono accettare proposte di un anno di gloria a
ragazzini di dieci,undici,dodici anni parlando loro di SERIE A?
Di cosa stiamo parlando?
Nessuno si può permettere di disorientare adulti e giovani promettendogli un futuro che neanche loro sanno cosa è perchè non
l'hanno mai visto...
Fabrizio Bonometti
Resp. Settore Giovanile
ASD OLEGGIO