Dott.ssa Tiziana Tinessa Curatore: Dott.ssa Stefania

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TRIBUNALE DI MACERATA
Sezione Fallimentare
Giudice Delegato: Dott.ssa Tiziana Tinessa
Curatore: Dott.ssa Stefania Morresi
***
FALLIMENTO N. 25/2016
della società Leader srl
***
AVVISO DI PROCEDURA COMPETITIVA PER LA VENDITA
SENZA INCANTO DI RAMO DI AZIENDA E MAGAZZINO
La sottoscritta Dott,ssa Stefania Morresi, con studio in Civitanova Marche via
Giuseppe Giusti n.42, quale curatrice della società Leader srl, con sede in
Recanati (Mc), via Ceccaroni n.1, codice fiscale ed iscrizione nel Registro
delle Imprese di Macerata al numero 00963360433, con sentenza emessa dal
Tribunale di Macerata in data 23.03.2016 e depositata in data 31.03.2016 (di
seguito indicata anche come “ Leader srl” o “SOCIETA ’”),
AVVISA
Dell’apertura di una procedura competitiva volta all’acquisizione di
un’offerta irrevocabile finalizzata alla vendita competitiva in lotto unico,
secondo le modalità previste nel Programma di liquidazione ex art. 104 ter
L.F. approvato ed autorizzato dal G.D. in data 18.07.2016, del complesso
unitario ex art. 2544 cc dei beni aziendali della società fallita, di seguito
meglio individuati:
Parte A): Ramo di azienda comprensivo di
marchio d’impresa “leader
argenti” e tutti i beni mobili strumentali di proprietà della società operante
nel settore della produzione di oggettistica da regalo anche in argento quali
furgone, mobili, macchinari e attrezzature (allegato n. 1 del presente A).
Pag. n.1
Parte B: magazzino di prodotti finiti, semilavorati e materie prime come da
attività di inventario depositato in data 05.06.2016 presso la Cancelleria del
Tribunale di Macerata. (allegato n. 1 del presente B) .
Ogni offerente dovrà formulare proposta irrevocabile di acquisto valida per
un periodo non inferiore a 30 (trenta) giorni con apposita istanza da depositare
con le seguenti modalità:
1. In busta chiusa recante esternamente
la dicitura “Contiene offerta
irrevocabile di acquisto lotto unico complesso beni aziendali della
società Leader srl in liquidazione Fall. 25/2016 Tribunale di
Macerata.”. Il deposito deve essere effettuato presso lo studio del
sottoscritto curatore per mezzo di invio postale con raccomandata
ovvero per mezzo di collazione a mani alla quale sarà rilasciata
ricevuta. Domicilio eletto del deposito è Morresi Dr. Stefania, via
Giuseppe Giusti n. 42, 62012 Civitanova Marche MC. Il termine
perentorio di deposito per la collazione a mani è entro e non oltre le
ore 12,00 del 18 ottobre 2016 (termine di decadenza). Per gli invii
postali fa fede il timbro di spedizione postale nel termine indicato di
decadenza.
Nell’offerta a pena di inammissibilità dovranno essere indicate:

generalità complete dell’offerente, persona fisica o giuridica.

PEC e numero di fax dell’offerente.

Prezzo corrispettivo dell’offerta formulato in cifre e lettere ed
espresso in euro.

Documenti richiesti in originale e/o in autocertificazione valida ai
sensi di legge (come indicato successivamente). I documenti
allegati devono essere numerati in ordine progressivo ed elencati
in calce alla offerta e firmati.
2. Invio, entro e non oltre il termine perentorio di decadenza, via Pec
Pag. n.2
(posta
elettronica
certificata)
della
procedura
fallimentare
[email protected] dell’offerta formulata come
sopra firmata digitalmente dall’offerente con le modalità e termini di
Legge in formato PDF nonché gli allegati numerati in modo
progressivo sempre in PDF senza necessità di firma digitale. Gli
allegati numerati in ordine progressivo devono essere elencati in calce
alla offerta e firmati.
3. Le buste contenenti le offerte, pervenute con le modalità sopra
indicate, saranno numerate secondo l’ordine di arrivo e su di esse sarà
posta l’ora di consegna. Nessuna altra indicazione deve essere apposta
sulla busta.
Quanto ai beni indicati sub A)
Si specifica che attualmente l’attività di produzione e commercializzazione di
prodotti da regalo anche in argento contrassegnati con il marchio “
Leader
Argenti” è svolta da società terza sulla base di un contratto temporaneo valido
fino all’aggiudicazione del ramo di azienda , stipulato al fine di garantire la
presenza del marchio sul mercato e preservarne il valore commerciale.
Il marchio sarà rilasciato immediatamente alla data di aggiudicazione del
ramo di azienda senza pretesa di alcun indennizzo dall’aggiudicatario.
La vendita avviene nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano i beni, con
esonero della procedura da ogni responsabilità a garanzia per vizi e difetti. Il
Notaio del distretto di Macerata che stipulerà l’atto pubblico di vendita sarà
scelto dal l’aggiudicatario definitivo che lo nominerà in sede di verbale di
aggiudicazione.
Descrizione lotto unico
Parte A: Trattasi di ramo di azienda costituita da beni mobili di proprietà
quali marchio “ Leader Argenti ”, attrezzature varie, arredi e un automezzo
Pag. n.3
industriale:
Prezzo Euro 161.000,00 (centosessantunomila/00).
Parte B: Trattasi di tutte le merci presenti in magazzino riguardanti prodotti
finiti, semilavorati e materie prime relative alla produzione di articoli da
regalo in argento come da inventario chiuso il del 22/04/2016:
Prezzo
Euro
497.078,00
(quattrocentonovantasettezerosettantotto/00)
suddiviso in:
-
Magazzino prodotti finiti: euro 159.604,00;
-
Magazzino semilavorati: euro 98.053,30 (beni ultimati da inscatolare):
-
Magazzino semilavorati: euro 181.776,82 (prodotti in corso di
lavorazione);
-
Magazzino materie prime: euro 57.643,88.
Prezzo base LOTTO UNICO Euro 658.078,00 (seicentocinquantotto
zerosettantotto/00)
Modalità esecutive di aggiudicazione
Si procederà all’aggiudicazione provvisoria con possibilità di formulazione
di ulteriore offerta irrevocabile migliorativa ai sensi dell’art. 107 L.F. da
comunicare via PEC all’indirizzo [email protected].
Pena inammissibilità della domanda, gli interessati dovranno versare a titolo
di deposito cauzionale infruttifero – entro il termine del 18 ottobre 2016, una
somma pari al 10% del prezzo offerto con assegni circolari non trasferibili
oppure con bonifico bancario sul conto corrente intestato alla“Leader srl Fall.
25/16” IBAN IT 31 I 05035 69100 428570733017.
L’uso del bonifico è obbligatorio per le offerte inviate via PEC, dove la
ricevuta di bonifico con ivi impresso codice CRO/TRN dovrà essere allegata
in PDF alla offerta tra i documenti allegati ut supra. Il curatore si riserva la
esclusione della offerta via PEC in caso di mancato buon fine del bonifico.
Il deposito cauzionale infruttifero sarà rimesso – ad ultimazione della
Pag. n.4
procedura di assegnazione – nell’immediata disponibilità di ciascun
intervenuto che non si aggiudicherà il lotto unico come sopra individuato.
L’importo della cauzione sarà trattenuto dalla procedura in caso di
aggiudicazione e successivo mancato versamento del saldo prezzo per causa
non imputabile alla Procedura di fallimento.
Saranno prive di efficacia:
-
Le offerte pervenute oltre il termine perentorio del 18 ottobre 2016
ore 12.00;
-
Le offerte che non dovessero rispecchiare le condizioni e/o non
dovessero prevedere gli impegni sopracitati;
-
Le offerte inferiori al prezzo base;
-
Le offerte non accompagnate dall’assegno circolare o copia del
bonifico quale deposito cauzionale.
Il Curatore procederà all’apertura pubblica delle buste in data 26 ottobre 2016
alle ore 15,00 presso il suo studio in Civitanova Marche MC.
Ogni offerente è tenuto a presentarsi nel giorn o e all’ora indicati.
Qualora non intenda o non possa essere presente personalmente, l’offerente
può farsi rappresentare da un terzo procuratore con le seguenti modalità:

Con procura risultante da atto pubblico o scrittura privata
autenticata da notaio.

Conferendo mandato professionale ad avvocato di fiducia nei
termini e modalità previste dalla Legge.
È fatto salvo il caso ove il potere di rappresentanza del terzo risulti da
certificato del Registro delle Imprese.
Nel caso di unica offerta o in mancanza di offerenti in aumento l’azienda sarà
aggiudicata all’unico o al maggior offerente anche se non comparso alla gara.
Qualora fossero presentate più offerte dello stesso importo, sarà
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immediatamente effettuata una gara tra tutti gli offerenti.
Le offerte in aumento non potranno essere inferiori ad euro 6.500,00
(seimilacinquecento/00) per il lotto unico.
Entro e non oltre il successivo termine di sette giorni verrà data
comunicazione delle risultanze mediante raccomandata a.r., fax e/o e-mail
Pec all’offerente che sarà risultato quale aggiudicatario provvisorio .
A far data dal giorno successivo della scadenza del termine di presentazione,
tutte la documentazione relativa alla presente procedura competitiva sarà
depositata, per la visione, presso la Cancelleria Fallimentare ex art. 107 L.F.
Si rammenta che ai sensi e per gli effetti di cui al
l’art. 108 L.F. il Giudice
Delegato può sospendere le operazioni di vendita ove ne
ricorrano le
condizioni di legge.
La presente comunicazione non determina alcun obbligo a carico del
Fallimento, né alcun impegno di alienazione nei confronti di eventuali
offerenti né alcun diritto a qualsiasi titolo (mediazione e/o consulenza) in
favore di terzi.
Il presente annuncio, inoltre non costituisce un ’offerta al pubblico ex art.
1336 C.C. né una sollecitazione del pubblico risparmio ex art. 94 e ss D.L.gs
n. 58/1998.
Per visionare i beni e per ogni ulteriore informazione riguardo alla procedura
competitiva, si contatti il Curatore Dott.ssa Stefania Morresi con studio in
Civitanova Marche (Mc), via Giuseppe Giusti n. 42, tel./fax 0733/1974049 email: [email protected] Pec: [email protected]
MODALITA’ DI VENDITA
Il lotto unico dei ben descritti sub A) e sub B) sarà venduto, nello stato di fatto
e di diritto in cui si trova, come visto e piaciuto senza alcuna garanzia di vizi,
evizione, molestie e pretese di terzi al prezzo indicato e di seguito ripetuto.
Le qu antità indicate nell’inventario saranno ricontrollate con le giacenze
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presenti in magazzino al momento dell’aggiudicazione dell’asta .
La vendita del compendio mobiliare aziendale ex art. 2544 cc inteso come
organizzazione del complesso dei beni utili per l’esercizio dell’attività nel
settore della produzione di articoli da regalo anche in argento in generale,
avviene nel rispetto della seguente disciplina fiscale:
Quanto alla parte sub A) ex art. 2 Dpr 633/72 ossia fuori dal campo di
applicazione IVA, la cessione de qua è assoggettata all’imposta di registro ,
ipotecaria e catastale come previsto dalle normative vigenti al momento della
stipulazione dell’atto pubblico di trasferimento del ramo di azienda sub A).
Il trasferimento del ramo di azienda avviene nello stato di fatto e di diritto in
cui si trova con atto di cessione in forma di atto pubblico da stipulare entro il
termine massimo di 60 (sessanta) giorni dall’aggiudicazione .
Tutte le spese fiscali, di trascrizione e gli eventuali onorari notarili sono a
carico dell’aggiudicatario. Per la valorizzazione e l’identificazione dei beni si
fa rinvio al contenuto dell’allegati n. 1 e 2 della presente.
Quanto alla parte sub B) merci di magazzino suddivisi in materie prime,
semilavorati e prodotti finiti è assoggettata all’applicazione dell’aliquota Iva
come per legge.
Tutte le spese di prelevamento delle merci sono a carico dell’aggiudicatario
che dovrà provvedere al trasferimento in altra ubicazione dello stesso entro 3
mesi dall’aggiudicazione.
Per la valorizzazione e l’identificazione dei beni si fa rinvio all’ allegato n. 1
della presente.
Prezzo base di vendita lotto unico euro 658.078,00.
Deposito cauzionale: 10% del prezzo offerto.
Rilancio minimo offerta euro 6.500,00.
Saldo prezzo: con assegni circolari non trasferibili o bonifico bancario sul
Pag. n.7
conto corrente intestato al Fallimento all’atto di consegna dei beni Iban:
IT 31 I 05035 69100 428570733017, entro 15 giorni dall’aggiudicazione del
lotto unico.
CONDIZIONI GENERALI DI VENDITA
ELENCO DOCUMENTI DA PRESENTARE
Alla offerta dovranno essere allegati i seguenti documenti in originale e/o con
autocertificazione valida ai sensi di legge:
-
Fotocopia documento di riconoscimento non scaduto;
-
Certificato di godimento dei diritti civili rilasciato dal tribunale
competente, in caso di offerente persona fisica;
-
Visura camerale aggiornata in caso di società offerente.
In caso di presentazione di offerta di acquisto da parte di ATI o aggregazione
di uno o più soggetti, la documentazione dovrà essere presentata da ogni
soggetto partecipante all’aggregazione, indicando altresì il soggetto
mandatario ed il recapito telefonico, fax ed email PEC a cui inviare le
comunicazioni.
I beni mobili, come individuati
nell’avviso di vendita, sono venduti nella
consistenza indicata nell ’inventario redatto dallo stimatore e depositato agli
atti della procedura. La vendita avviene nello stato di fatto e di diritto in cui
si trovano i beni mobili.
La vendita non è assoggettata alle norme concernenti la garanzia per vizi o
mancanza di qualità e non potrà essere revocata dall’acquirente per ne ssun
motivo.
In caso di mancato perfezionamento della avvenuta aggiudicazione del lotto
unico per causa imputabile alla parte offerente risultata vincitrice della
presente procedura competitiva di vendita, il deposito cauzionale verrà
trattenuto a titolo di penale.
In caso di mancata vendita e/o sospensione ex art. 108 L.F. è prevista la
Pag. n.8
restituzione dei depositi cauzionali senza interessi e nessuna penale in favore
dei partecipanti e/o aggiudicatario provvisorio.
MODALITA’ DI PUBBLICITA’ DELL’AVVISO DI VENDITA LOTTO
UNICO.
Il presente avviso di vendita è depositato presso la cancelleria fallimentare
del Tribunale di Macerata, pubblicato sul quotidiano “Corriere Adriatico” sui
seguenti siti internet:
-
www.ilcaso.it – sezione vendite competitive
-
www.astalegale.net
-
www.portaleaste.com
-
www.asteimmobili.it
-
www.publicomonline.it
Sarà facoltà del Curatore diffondere il presente avviso di procedura
competitiva mediante altre forme di pubblicità ritenute opportune.
Per ogni ulteriori informazione gli interessati possono rivolgersi al Curatore,
Dott.ssa Stefania Morresi, Via Giuseppe Giusti, 42, 62012 Civitanova
Marche
(Mc),
telefono
e
fax
0733/1974049
[email protected]
Civitanova Marche, 14 settembre 2016
Leader srl in Liquidazione
FALL. 25/2016
Allegati:
N. 1 INVENTARIO BENI LETTERE A, B:
- Lettera A: compendio mobiliare Ramo di Azienda
- Lettera B: magazzino
N.2 PERIZIA BENI LETTERA A:
- Azienda Leader Srl in fallimento
Pag. n.9
email:
Leader
Srl
in fallimento
Relazione di stima
di azienda in fallimento
Dott.ssa STEFANIA MORRESI
Dottore commercialista e revisore legale
PERIZIA DI STIMA
Leader Srl
Relazione di stima di azienda in fallimento
Sommario
1 Premessa ........................................................................................................................................................ 1
2 La descrizione del lavoro ................................................................................................................................ 2
3. La descrizione dell'azienda oggetto di valutazione ....................................................................................... 3
3.1 L'azienda oggetto di valutazione ............................................................................................................. 3
4. La metodologia valutativa adottata .............................................................................................................. 3
4.1 Premessa ................................................................................................................................................. 3
4.2 Significato e obiettivi della valutazione su base patrimoniale. ............................................................... 4
4.3 Il procedimento di valutazione adottato ................................................................................................. 5
5. La valutazione patrimoniale .......................................................................................................................... 5
5.1 Beni materiali........................................................................................................................................... 6
5.2 Beni immateriali .......................................................................................................................................... 7
5.2.1 La valutazione del marchio ................................................................................................................... 7
5.2.2.La vita residua del marchio ................................................................................................................... 9
5.2.3 Le vendite attese ................................................................................................................................ 10
5.2.4 Il coefficiente di attualizzazione ......................................................................................................... 10
5.2.5 Il tasso di royalty. ................................................................................................................................ 11
5.2.6 Il valore dei marchi ............................................................................................................................. 11
6. Determinazione del valore di azienda ......................................................................................................... 11
7. Conclusioni .................................................................................................................................................. 12
1 Premessa
La sottoscritta Dott.ssa Stefania Morresi, nata a Civitanova Marche (MC), il 08/05/1970, iscritta all'Albo dei
Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Macerata n. 662/A, ed al Registro dei revisori legali dei conti n.
138454, domiciliata per la carica a Civitanova Marche, Via G. Giusti, 42, Curatore del Fallimento: Leader Srl Num/Anno: 25/2016 procede alla valutazione del compendio aziendale della società fallita " Leader Srl " ,
compendio aziendale che la stessa Curatela intende vendere nel rispetto delle modalità consentite dalla
Legge Fallimentare ed ancora da determinarsi.
In esecuzione di detto scopo, nella seguente relazione, si procederà a stimare il valore del capitale economico
della società fallita " Leader Srl " con sede in Recanati via Ceccaroni n.1, Codice Fiscale e Partita Iva
00963360433 e n. REA MC - 107694. La data di riferimento è da considerarsi quella attuale di redazione della
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PERIZIA DI STIMA
Leader Srl
presente relazione di stima avendo fatto riferimento a valorizzazioni attuali dei beni considerati ancorché si
sia tenuto conto anche dei dati di bilancio, relativamente ad alcune poste, agli ultimi esercizi.
2 La descrizione del lavoro
I lavori peritali sono iniziati immediatamente dopo la conclusione delle operazioni inventariali avvenuta in
data 22 maggio 2016 da parte del cancelliere del tribunale di Macerata e dal perito estimatore p.i. Sergio
Ciccioli.
La valutazione di azienda comporta necessariamente l'esame di tutte le poste di bilancio, siano esse attive e
passive, la valutazione degli andamenti economici pregressi ed attesi, i flussi finanziari generati o generabili
oltre a tutta una serie di elementi anche extracontabili al fine di avere un quadro completo della realtà da
stimare e conseguentemente individuare al meglio il criterio congeniale ad addivenire ad una stima di valore.
Il caso di specie rappresenta di fatto una peculiarità essendo necessario procedere ad una stima di una
azienda che ha concluso la sua "vita" in una procedura concorsuale e questo aspetto non può che incidere su
una serie di elementi che influenzeranno la definizione del perimetro aziendale oggetto di cessione e del
criterio da utilizzare, benché al fine di rendere meno importante l’effetto svalutazione la società stessa prima
del fallimento ha provveduto ad effettuare un affitto del marchio.
In ogni caso si è proceduto ad una analisi delle poste attive e passive in particolare per gli ultimi anni ovvero
2011-2012-2013-2014-2015 e 2016 al fine di avere chiarezza sul "perimetro aziendale" completo con
riguardo quindi a ciò che poteva essere considerato avere ancora una configurazione di complesso aziendale
da porre sul mercato, in luogo di una cessione atomistica dei beni.
Nell'ambito delle operazioni estimative, oltre ai colloqui intercorsi con l’organo amministrativo della società
fallita e con i loro consulenti, è stata visionata e analizzata la seguente documentazione:
- copia dello Statuto;
- situazione economico-patrimoniale 2011-2012-2013-2014-2015 e 2016;
- partitari contabili relativi ad alcune poste di bilancio;
- visura camerale storica;
- copia della dichiarazione dei redditi Mod. Unico 2012 relativo ai redditi dell'anno 2011;
- copia della dichiarazione dei redditi Mod. Unico 2013 relativo ai redditi dell'anno 2012;
- copia della dichiarazione dei redditi Mod. Unico 2014 relativo ai redditi dell'anno 2013;
- copia della dichiarazione dei redditi Mod. Unico 2015 relativo ai redditi dell'anno 2014;
- copia dei partitari contabili per la ricostruzione dei valori associati ai "costi pluriennali", con particolare
riferimento al marchio; -materiale relativo alla registrazione dei marchi di proprietà della società;
- verbali di inventario ed estimo dei beni mobili rinvenuti dalla Curatela, stimati dal perito industriale Sig.
Sergio Ciccioli.
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PERIZIA DI STIMA
Leader Srl
3. La descrizione dell'azienda oggetto di valutazione
Il presente paragrafo assolve alle finalità" di offrire una breve descrizione della struttura dell’azienda
oggetto di valutazione, esponendo i connotati fondamentali.
3.1 L'azienda oggetto di valutazione
La società Leader Srl è stata costituita con atto notarile del 26 gennaio 1987 ed iscritta al Registro delle
Imprese presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura di Macerata in data 19 febbraio
1996.
La società è stata assoggetta a procedura concorsuale con sentenza del Tribunale di Macerata in data
23/03/2016 e iscrizione al Registro imprese in data 31/03/2016 con nomina della sottoscritta Dott.ssa
Stefania Morresi alla carica di Curatore fallimentare.
L'impresa svolgeva attività di produzione e commercializzazione di articoli da regalo anche in metalli preziosi.
La Società ha la sede legale in Recanati e la sede operativa a Castelfidardo (AN) nella zona industriale
Cerretano in via O. Pigini n. 40.
La durata della Società era fissata sino al 31 dicembre 2035 ed il capitale sociale conferito, ed interamente
versato, risulta essere pari ad €. 30.000,00.
Alla data del fallimento la compagine sociale risulta essere la seguente:
-
Quota di nominali Euro 10.950,00 di proprietà del Sig. Pesaresi Luigi;
-
Quota di nominali Euro 7.200,00 di proprietà del Sig. Ruffini Paolo;
-
Quota di nominali Euro 6.000,00 di proprietà del Sig. Belelli Mauro;
-
Quota di nominali Euro 3.750,00 di proprietà della Sig.ra Senegagliesi Maria Luisa;
-
Quota di nominali Euro 2.1000,00 di proprietà della Sig. Carioli Lao Luca.
4. La metodologia valutativa adottata
4.1 Premessa
La scelta della metodologia valutativa è funzione dello scopo della determinazione, ma, in primo luogo, è
necessario individuare l'oggetto da valutare al fine di cogliere i caratteri economici che qualificano la scelta
stessa. La determinazione del capitale economico può avvenire seguendo metodologie operative tra loro
alternative e che sono modellate sulla base degli aspetti nei quali può essere indagata la gestione aziendale;
si hanno così metodologie orientate a privilegiare l'aspetto patrimoniale, economico o finanziario.
All'espressione "valutazione d'azienda" si possono attribuire vari significati. E' infatti possibile esprimere
“diverse” valutazioni dell’azienda, in funzione delle finalità della stima. In questa sede, a parere della
scrivente non si possono tenere in conto eventuali possibili condizioni soggettive che potrebbero influire
nella determinazione del valore del capitale economico della Società oggetto di valutazione, ma si sono
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PERIZIA DI STIMA
Leader Srl
considerate esclusivamente le condizioni oggettive che dovrebbero permettere di esprimere un valore di
sintesi "obiettivamente" attribuibile all'oggetto dell'analisi.
L' economia aziendale ha sviluppato metodi che, alternativamente, premiano il contenuto finanziario della
stima.
Questi procedimenti si basano su tre tipi di informazioni. Due di essi attengono a fatti futuri e, precisamente,
al ritorno finanziario atteso dell'investimento (flussi di cassa che l'investimento è suscettibile di produrre nel
futuro) e ai redditi che l’investimento è atto a generare. Il terzo, invece, attiene a un fatto attuale, e cioè
all'odierno valore patrimoniale: questo valore corrisponderebbe ai prezzi che dovrebbero essere pagati al
momento della valutazione per acquisire i singoli elementi che compongono l'azienda ed i fattori necessari
al suo funzionamento (beni strumentali, concessioni, licenze, marchi ecc.).
4.2 Significato e obiettivi della valutazione su base patrimoniale.
Questo procedimento perviene al calcolo del valore corrente del patrimonio netto attraverso l'attribuzione
ai singoli clementi attivi, componenti il capitale dell'azienda del loro valore corrente e detraendo da tale
valore complessivo il valore degli elementi passivi. La particolarità' di questo metodo consiste nella
riespressione a valori correnti di mercato e di stima degli elementi attivi non monetari e nella conseguente
determinazione di eventuali minusvalenze e plusvalenze, al netto dell'effetto fiscale.
Per la determinazione dei valori correnti la dottrina aziendalistica ha individuato diversi criteri applicabili alle
diverse caratteristiche degli elementi oggetto di valutazione (immobilizzazioni tecniche, magazzino,
immobilizzazioni finanziarie ecc.).
A seconda che i beni immateriali siano o meno considerati e, nella prima ipotesi, del modo in cui lo siano, la
dottrina prevalente distingue diversi metodi patrimoniali:
-
metodi patrimoniali semplici, che prendono in considerazione esclusivamente i beni materiali, oltre
ai crediti e alle disponibilità liquide;
-
metodi patrimoniali complessi analitici, che comprendono, oltre alla valorizzazione dei beni
materiali, dei crediti e delle disponibilità liquide, anche (uno o più) beni immateriali, la cui valutazione
deve essere analiticamente motivata e documentata (secondo vari procedimenti);
-
metodi patrimoniali complessi empirici, che comprendono, oltre alla valorizzazione dei beni
materiali, dei crediti e delle disponibilità liquide, anche (uno o più) beni immateriali, la cui valutazione
è essenzialmente basata su parametri o formule dedotti da comportamenti negoziali degli operatori
sul mercato (prezzi fatti) o su altre formule dedotte dall'esperienza.
Mentre i metodi patrimoniali semplici sono i più noti e di comune applicazione e conducono a determinare
direttamente il capitale netto rettificato, i metodi patrimoniali complessi trovano frequente applicazione per
varie categorie di aziende nella formulazione cosiddetta empirica: banche, assicurazioni, negozi di vendita al
dettaglio ecc.
In questi casi, importanti valori immateriali (individuati dagli operatori economici con varie denominazioni:
valore della raccolta, valore del portafoglio premi, valore dell’autorizzazione commerciale ecc.) sono espressi
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PERIZIA DI STIMA
Leader Srl
come elementi patrimoniali sul fondamento di reali o supposti prezzi applicati in negoziazioni di aziende
similari o su altre basi empiriche.
I metodi patrimoniali complessi analitici sono invece tipicamente applicabili alle aziende industriali, dove
hanno trovato più frequenti esemplificazioni e validità di riferimenti.
Essi sono peraltro dotati di validità generale, nel senso che possono essere riferiti a qualsiasi tipo d'azienda.
La differenza fondamentale tra i due tipi di procedimento (empirico o analitico) sta principalmente nel fatto
che il metodo analitico è una dimostrazione razionale, quindi basata su dati, del valore attribuibile a specifici
beni immateriali (del tipo: il marchio, il brevetto, il processo tecnologico ecc.), mentre quello empirico non
dimostra nulla, ma si fonda su semplici parametri o formule dedotti dall'osservazione di transazioni
intervenute sul mercato o su dati d’esperienza. Quest’ultimo metodo, quindi, può assumere una sua validità
solamente in quei casi in cui si può fondare su un elevato numero di transazioni omogenee, mentre nei casi
non omogenei e non frequenti il suo significato è dubbio e fortemente opinabile.
4.3 Il procedimento di valutazione adottato
Dopo l’analisi della fattispecie specifica, considerando le poste di bilancio, sulla base dei principi generali
sopraesposti, si è tratto il convincimento che il criterio da adottare nel caso in esame non possa che essere
quello "patrimoniale complesso analitico", che richiede quindi la valorizzazione motivata e documentata
degli elementi, in questo caso, dell'attivo soltanto, visto che il passivo non rientrerà nel perimetro della
cessione, oltre alla stima del valore del bene immateriale rappresentato dal marchio di proprietà dell’azienda
che ha avuto una rilevante penetrazione nel territorio. Si è quindi provveduto, in un primo momento,
all'individuazione degli elementi dell'attivo, procedendo poi alla relativa valutazione.
5. La valutazione patrimoniale
La scelta della tipologia valutativa è legata all'oggetto della presente valutazione. In effetti l'azienda è
costituita essenzialmente dalle immobilizzazioni materiali, strumentali e dai marchi, rimanendo esclusi dalla
potenziale cessione gli altri valori come ad esempio i crediti. Il metodo patrimoniale complesso si rivela utile
in funzione di sostituzione del metodo finanziario e di quello reddituale in tutti i casi in cui questi siano
inapplicabili ovvero utilizzabili con scarsa significatività il fatto che la società sia stata soggetta a procedura
concorsuale, riteniamo sia un fatto importante che comporti l'esclusione dei suddetti ultimi metodi citati per
ilı rischio che la crisi aziendale possa aver inciso sugli elementi, in particolare di natura contabile, che si
prendono a riferimento per utilizzarli.
Il metodo patrimoniale complesso ispirandosi alla teoria del going concern value parte dall'assunto che, per
creare un'azienda ex novo, occorra sostenere dei costi che, invece, non sono sopportati nel caso di
acquisizione di una azienda similare funzionante. Il processo di valutazione si riferisce in questo caso ai beni
materiali e agli oneri ad utilità pluriennali evidenziati dalla situazione contabile della società nonché ai beni
immateriali contabilizzati e non. Per poter valutare i beni immateriali, che devono comunque essere trasferiti
ai terzi, è necessario che il loro valore sia effettivamente misurabile e che la loro utilità perduri nel tempo. Il
requisito della trasferibilità è soddisfatto anche quando il bene immateriale è cedibile unicamente insieme
ad altri beni aziendali. I metodi di elaborazione elaborati dalla dottrina per i beni immateriali sono
sintetizzabili nei seguenti:
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valore residuo dei costi sostenuti per ottenere i beni. Si individuano i costi sostenuti in passato
esprimendoli a prezzi correnti (al netto del deperimento intervenuto);
-
attualizzazione dei costi da sostenere per riprodurre i beni. Si stimano i costi da sostenere per ricreare i
beni immateriali, vale a dire l’investimento necessario per ottenere tutti quei benefici attribuiti al bene
esistente;
-
attualizzazione dei redditi differenziati dovuti al possesso dei beni. Si qualificano i benefici attribuibili ai
beni immateriali isolando i risultati differenziali dovuti al loro possesso, attualizzandone la consistenza
economica;
-
attualizzazione delle perdite che si subirebbero nell' ipotesi di cessione dei beni.
Si calcola il costo attribuibile al soggetto che si priva del bene, vale a dire la Contrazione dei margini di
contribuzione e l'incremento dei costi necessari per far fronte, entro un certo periodo di tempo, alle
conseguenti difficoltà.
Oltre a queste tecniche analitiche di valutazione dei beni immateriali, la dottrina ha egualmente elaborato
dei criteri empirici. Per la società in oggetto gli “intangibles assets” sono rappresentati dall’avviamento che
viene definito in dottrina come quella condizione o insieme di condizioni per cui un’azienda può dirsi atta a
sfruttare nel futuro un sovra profitto.
L'avviamento è dunque determinato da un complesso di circostanze in base alle quali l'azienda viene
giudicata capace di produrre durevolmente degli extra-profitti; queste circostanze vanno ricercate nella
maggiore clientela che ha un’azienda in funzionamento rispetto ad un'azienda che inizi ex-novo la sua attività
e quindi nella maggior possibilità di smercio di prodotti e/o servizi.
Hanno peso determinante l'esperienza e la capacità di chi opera in essa, gli schemi ed i metodi organizzativi,
l'efficienza tecnico-economica, il buon nome acquisito sul mercato anche dai propri soci, la disponibilità di
manodopera qualificata ed addestrata, cioè tutte quelle circostanze che concorrono a far sì che il complesso
sia in grado di produrre in futuro degli extra-profitti.
Si tratta di metodologie caratterizzate dall'applicazione di formule pratiche. Il loro utilizzo è forse legato alle
disponibilità di aggiornate informazioni in merito a trattative di compravendita relative ad aziende analoghe
a quella che detiene i beni da valutare.
Il patrimonio netto rettificato determinabile attraverso l’applicazione del metodo patrimoniale complesso
può essere rappresentato dalla seguente formula:
dove :
w=PN + (RT -I) + B
w = valore dell' azienda PN = patrimonio netto contabile RT = rettifiche di patrimonio netto contabile I =
effetto fiscale delle rettifiche B = valore dei beni immateriali
5.1 Beni materiali
Premesso che l’azienda oggetto di valutazione non presenta passività valutabili in quanto società fallita e
quindi le stesse passività verranno gestite dalla Curatela nel procedimento di accertamento del passivo e
quindi non saranno oggetto di stima e ne di passaggio a terzi, si rende necessario individuare le attività
materiali costituenti l'azienda oggetto di valutazione.
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E’ stata fatta una ricognizione dei beni materiali costituenti l'attivo aziendale alla data del fallimento così
come risultanti dalla situazione contabile e dal libro cespiti disponibili e forniti dal presidente del cda della
società fallita.
Si è proceduto ad un riscontro fisico dei beni allocati presso i locali aziendali evidenziando sia una non
completa disponibilità dei beni in quanto una parte degli stessi risulterebbero, dalle informazioni assunte,
acquisiti da Equitalia a seguito di un atto di pignoramento, ed una parte non facilmente correlabili al libro
cespiti stesso.
Per ovviare a questa difficoltà si è ritenuto necessario affrontare la problematica della individuazione dei beni
materiali con una approccio pratico che prendesse in considerazione, al momento della redazione del
presente lavoro, l'inventario dei beni predisposto dal Cancelliere del Tribunale e dal perito incaricato della
stima. In questo modo risulta definito in modo certo il perimetro nonché il complesso dei beni che la Curatela
ha controllato senza rilevare eccezione e che la stessa potrà mettere, prescindendo da altri beni ancora non
rinvenuti o non rinvenibili al momento.
Dall'inventario e dalla conseguente stima che individua il valore attuale dei beni, considerando lo stato di
manutenzione in cui si trovano, si addiviene ad un complessivo valore di € 45.981,00. Considerato lo stato
manutentivo delle attrezzature, la loro compatibilità funzionale alla produzione, si ritiene congruo
confermare una valutazione prudenziale delle stesse e si prende quindi a riferimento il valore dei beni
aziendali arrotondato a 46.000 euro (quarantaseimilaeuro).
Ai fini meramente indicativi si riportano i valori associati ai singoli lotti e si rinvia alle schede di dettaglio (All
1) che formano parte integrante e sostanziale della presente perizia
Quantità
Valore totale
Attrezzature da laboratorio
63
20.498
Scaffalature
27
17.528
Mobili e arredi
44
3.238
Attrezzature d'ufficio
40
2.250
1
1.500
32
967
207
45.981
Autocarro
Varie
Totale complessivo
5.2 Beni immateriali
5.2.1 La valutazione del marchio
La Leader Srl ha esercitato la propria attività attraverso l’uso di diversi marchi. Dalla visura effettuata
nell’Archivio Ufficiale delle CCIAA (All 2) e dalla documentazione fornita dal consulente della società in materia
di marchi e brevetti Ing. Claudio Baldi Srl (All 3) i marchi registrati dalla società sono:
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“LEADER ARGENTI” marchio figurativo con disegno con il quale ha commercializzato prodotti da regalo
in argento in ambito nazionale e internazionale e in tale ambito ha raggiunto a un significativo livello di
notorietà per le sue caratteristiche di qualità e creatività; Il marchio sopra riportato ha contribuito nel
tempo alla conoscenza sul mercato dei prodotti della società contribuendo alla acquisizione di notorietà
e relative fette di mercato e ancora oggi si può ritenere che tale marchio goda sul mercato di un buon
grado di notorietà e valore..
“PETRA” marchio figurativo depositato in Italia con domanda n. MC2011C/115 del 04/03/2011 e
concesso con n.1450270 del 18/05/2011. Attualmente il marchio è inutilizzato a seguito di vicende legali
di opposizione che sono ancora in corso.
“PITTORICHE EMOZIONI” marchio con il quale sono stati commercializzati quadri su tela. Tale produzione
è stata interrotta, non avendo peraltro mai raggiunto volumi significativi di vendite.
Oggetto della valutazione è pertanto il solo marchio “LEADER ARGENTI” con il quale l'azienda ha operato per
oltre 10 anni e con il quale ha realizzato la quasi totalità del suo volume d’affari.
In data 04 gennaio 2016 il marchio “LEADER ARGENTI” è stato concesso in uso alla società GHR Sas di Ghergo
Luciano & C. fino a tempo indeterminato con facoltà di recedere dal rapporto con preavviso di 90 giorni. A
seguito dell’assoggettamento a procedura concorsuale della società la curatela ha ritenuto opportuno
sciogliere tale contratto ai sensi dell’art. 72 LF al fine di garantire alla procedura e alla massa dei creditori il
miglior realizzo possibile.
Attualmente, nelle more dell’avvio delle procedure competitive di cessione, la curatela ha concesso l’utilizzo
del marchio alla stessa società GHR Sas di Ghergo Luciano & C. dietro il pagamento di adeguata indennità
d'uso, che dovrà restituirlo su semplice richiesta degli organi della procedura non appena sarà definita la
cessione dello stesso. Infatti, è interesse di tutti non interrompere la presenza sul mercato dei prodotti
contraddistinti con il marchio commerciale “LEADER ARGENTI” che provocherebbe inevitabilmente una
perdita di valore al bene immateriale.
Il prospetto riepilogativo di tutti i marchi nazionali ed internazionali depositati e relativi Paesi di utilizzo è il
seguente:
PAESI
CLASSI
ITALIA
14
AUSTRIA
14
FRANCIA
14
GERMANIA
14
GIAPPONE
14
GRECIA
14
PORTOGALLO
14
ROMANIA
14
RUSSIA
14
SPAGNA
14
TURCHIA
14
COMUNITA’ EUROP.
14
DATA DEPOS.
06/06/2011
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
03/05/2012
31/10/2013
N. DOMANDA
MC2011C/326
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
336 D/2012
3439924
DATA CONCESS.
21/09/2011
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
07/05/2012
22/02/2005
N. CONCESS.
1459389
782520
782520
782520
782520
782520
782520
782520
782520
782520
782520
3439924
Dai documenti sopra allegati si evincono:

La veste grafica del marchio consistente nelle parole LEADER ARGENTI in caratteri stampatello
maiuscolo, ognuna delle due parole racchiuse in un arco di cerchio che unite formano un cerchio;
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


I paesi in cui il marchio è depositato;
le classi merceologiche per le quali i marchi sono concessi
la data e il numero sia della domanda di deposito che della concessione;
Il marchio oggetto di stima garantisce, al titolare del diritto di proprietà, il suo utilizzo nel territorio italiano
ed in tutti i paesi esteri ove è stato depositato.
La ricerca dei criteri di stima del valore di un marchio risponde a esigenze sempre più importanti nella prassi
aziendale. Sembra quindi opportuno un chiarimento sui principali metodi attualmente adottati e che,
sinteticamente, possono essere basati: a) sugli indicatori empirici; b) sui costi di ripristino dei diritti; c) sui
flussi finanziari; d) sulla stima del contributo al reddito (o economico-reddituale); e) sulle royalties ideali
(assimilabili in parte ai flussi finanziari); f) sull'accreditamento del marchio attraverso investimenti
pubblicitari e promozionali; g) sui differenziali tra i prezzi di vendita.
Nei tempi relativamente recenti il metodo di valutazione più utilizzato e forse anche più descritto nella
letteratura italiana è quello delle "royalties ideali", secondo la denominazione più recente. Tale metodo
rappresenta una sorte di superamento, anche se parziale, del problema della neutralità (e della sottostante
antinomia) tra venditore e compratore e consiste nell'attualizzazione dei redditi calcolati sulla base delle
"royalties" percentuali ottenibili sul mercato dal marchio. In pratica, i marchi vengono ceduti in licenza dietro
pagamento di una percentuale commisurata al fatturato. Il valore del marchio potrebbe essere, quindi,
rappresentato dal flusso di royalties che il mercato sarebbe pronto a pagare qualora la totalità dei beni fosse
prodotta da terzi. In considerazione del tipo di bene immateriale si è ritenuto di adottare tale metodo di
valutazione che può essere schematizzato con la seguente formula:
valore del marchio = r*V*
a[n] i
Dove:
r
= ammontare delle royalty ottenibili tramite la licenza d’uso dei marchi;
V
= vendite attese sul mercato;
a[n] i’
= tasso di attualizzazione dove i’ è lo stesso tasso in precedenza applicato ed n è il numero di anni
per cui si ritiene che il marchio possa produrre effetti positivi (vita residua);.
5.2.2.La vita residua del marchio
Al pari delle altre variabili, anche la “vita residua del marchio” costituisce un tema tipico delle stime ed
assume particolare rilievo con riferimento alla valutazione degli intangibile più che in quella dei beni materiali
e delle aziende nel loro complesso. Se l’ammontare delle royalty (r) esprime l’insieme dei proventi futuri
offerti dal marchio qui in esame, è indispensabile stabilire quale possa essere l’orizzonte temporale
prospettico in cui si produrranno quei vantaggi economici, al fine di poterlo quantificare.
Non rileva la durata amministrativa del marchio o la sua durata residua al momento del trasferimento
esistendo marchi ormai centenari e marchi che decadono implicitamente dopo cinque anni dalla
registrazione il che porterebbe ad arrivare a conclusioni assurde.
Per il marchio oggetto di valutazione, tenuto conto:


Del livello di notorietà tra i consumatori;
Della natura del prodotto;
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

Del livello di concorrenzialità del settore di appartenenza;
Dell’incertezza e dell’imprevedibilità che negli ultimi anni ha pervaso, in generale il mercato degli
articoli da regalo in argento.
La sottoscritta ritiene congruo un valore di (n)pari a 5 (cinque anni).
5.2.3 Le vendite attese
Per la determinazione del fatturato su cui applicare il tasso di royalty, la sottoscritta, piuttosto che giungere
alla determinazione di volumi di fatturato basati su previsioni più o meno attendibili, preferisce far
riferimento ai dati già acquisiti. In altre parole si è preferito adottare il metodo di proiezione dei risultati
storici; nel caso specifico, è stata eseguita una media ponderata del fatturato conseguito con il marchio
“LEADER ARGENTI” negli esercizi 2011, 2012, 2013, 2014 e 2015. Tale fatturato ha visto un calo costante
pertanto sono stati assunti pesi crescenti per tener conto della progressiva riduzione di fatturato e in
relazione all’anzianità del dato osservato, con maggior rilevanza per i dati più recenti.
A tale risultato si è ritenuto di dare un ulteriore abbattimento del 30% in relazione alle recenti vicende della
società fallita e al fatto che la società ha cessato la propria attività nel 2015 e che un nuovo soggetto giuridico
è subentrato con le inevitabili ripercussioni dovute alla discontinuità commerciale, di relazioni e di prodotto.
FATTURATO
Fatturato
Esercizio sociale
2011
2012
2013
2014
2015
Totale
€ 2.967.476,00
€ 2.614.132,00
€ 2.539.843,00
€ 2.146.387,00
€ 1.135.234,00
€ 11.403.072,00
Abbattimento per società in fallimento
% di ponderazione
Valore ponderato
5%
10%
15%
25%
45%
Media ponderata
€ 148.373,80
€ 261.413,20
€ 380.976,45
€ 536.596,75
€ 510.855,30
€ 1.838.215,50
30%
€ 551.464,65
Fatturato di riferimento € 1.286.750,85
5.2.4 Il coefficiente di attualizzazione
Il tasso di attualizzazione da utilizzare deve incorporare il compenso derivante dal semplice trascorrere del
tempo, sostanzialmente pari al rendimento riconosciuto ad attività prive di rischio e l'adeguata
remunerazione del rischio sopportato. In particolare il tasso di puro interesse relativo agli impieghi di capitale
a rischio nullo è determinato sostanzialmente in riferimento a titoli di debito pubblico a scadenza non breve,
peraltro depurato in periodi di inflazione dall'erosione monetaria creata dalla componente inflazionistica e
pertanto assunto nella configurazione di tasso reale.
La maggiorazione del tasso di puro interesse a titolo di premio per il rischio di impresa è commisurata
all’intensità del rischio generale di impresa gravante sul capitale proprio. Il tasso puro di interesse preso a
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riferimento si considera del 0,020 % pari al rendimento offerto dai titoli di stato a cinque anni la cui
componente di aleatorietà è quasi nulla. Per la maggiorazione premio per rischio di impresa nel caso in esame
si ritiene di applicare stante i risultati di gestione delle passate gestioni un livello di rischiosità medio
ponderato da una attesa di remunerazione del capitale di rischio limitata dalla congiuntura economica tra il
2 ed il 4%. Si ritiene quindi di assumere prudenzialmente quale coefficiente di attualizzazione il tasso
complessivo del 4 %.
5.2.5 Il tasso di royalty.
Nel caso di specie, considerato che il marchio seppur storico opera in un settore colpito da forte crisi, si ritiene
di applicare un tasso del 2% da intendersi già al netto della imposizione fiscale diretta.
5.2.6 Il valore del marchio
FATTURATO MEDIO PONDERATO
TASSO DI ROYALTIES
PERIODO DI ATTUALIZZAZIONE
TASSO DI ATTUALIZZAZIONE
VALORE FINALE DEL MARCHIO
€ 1.286.750,85
2%
5 anni
4%
€ 114.567,72
Quindi in applicazione del metodo dei tassi di royalty la sottoscritta è pervenuta al seguente valore di stima
di € 114.567,72, arrotondabile ad € 115.000.
6. Determinazione del valore di azienda
In relazione alle considerazioni esposte nelle pagine precedenti il valore complessivo che riteniamo offrire
risulterà essere pari alla sommatoria delle stime relative ai beni materiali e dei marchi:
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Beni materiali € 46.000
Marchi €115.000
Totale valore di azienda stimato in € 161.000 (centosessantunomilaeuro).
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7. Conclusioni
In virtù dell'analisi sopra condotta, considerata la definizione di un particolare perimetro di complesso
aziendale da assoggettare a valutazione ed in virtù della esistenza e assoggettamento a procedura
concorsuale della società, la sottoscritta ritiene di poter attribuire al compendio aziendale della società
fallita un valore complessivo di euro 161.000
Civitanova Marche li 23/06/2016
ALLEGATI C.S.
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