Una campagna necessaria

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Latina
Il giornale di
VENERDÌ 2 SETTEMBRE 2016
15
Bufera sul ministro
I FAVOREVOLI
U
n’iniziativa promossa dal Ministro
della salute Lorenzin per informare le donne,
ma anche i giovani, i medici,
le associazioni e le società
scientifiche, sui problemi
legati alla fertilità. Il primo
fertility day in programma il
prossimo 22 settembre ha
diviso anche le associazioni
del terzo settore del capoluogo intervenute nel dibattito con posizioni forti e motivate.
Un coinvolgimento sociale.
Ad avallare la campagna
istituita dal Piano Nazionale
della Fertilità, Nicola Tavoletta, presidente dell’ACLI di
Latina che vi riconosce, oltre
che una finalità educativa,
anche di coinvolgimento sociale: “Il tema della sessualità – ha spiegato Tavoletta –
deve essere promosso culturalmente, in maniera oggettiva, attraverso una campagna di sensibilizzazione sociale. Il coinvolgimento dei
bambini e degli adulti per
quanto ne concerne la prevenzione e la salute è sempre stato un auspicio da parte e dei medici e degli educa-
L’INTERVENTO
Per le associazioni è un modo per aprire spazi di confronto ed educazione
“Una campagna necessaria”
Aied: “Va immaginata come una giornata di prevenzione e informazione”
tori sociali: iniziative come
il Fertility day, quindi, sono
importanti per aprire spazi
di confronto ed educazione
veri dove la condivisione la
fa da padrona, nonché far
conoscere, anche ai più piccoli, stili di vita adeguati a
favorire la natalità nel nostro Paese”. E poi l’appello
alle istituzioni locali e nazionali: “è necessario un impegno concreto per sostenere i genitori con i figli piccoli,
in particolare le mamme, sia
per quanto riguarda le politiche sociali che quelle del
lavoro”. Una linea condivisa
anche da Severino Sauchella, ostetrico del Consultorio
di Latina che ritiene l’iniziativa un’occasione di prevenzione e sensibilizzazione
sulla salute riproduttiva e
generale di donne e uomini:
“Mi fa piacere che finalmente venga richiamata l’attenzione sul tema della fertilità
rischi cui si può incorrere: avere un programma sulla
prevenzione, sulla diagnosi
precoce e sulla cura di malattie dell’apparato riproduttivo maschile e femminile è, dunque, un ottimo modo per approcciare il problema”. E poi risponde alle polemiche: “la natura vuole
che si mettano al mondo figli
purché nel rispetto della volontà di crescerli, di una contraccezione sicura e una
maternità
cosciente e
responsabile. Promuovere una campagna di sensibilizzazione alla
fertilità – ha concluso - non
significa per forza incitare
alla nascita, ma anzitutto
pensare alla salute fisiologica dell’uomo e della donna”.
M.S.
“Si va oltre i 40 anni
senza pensare alle
conseguenze”
e della sua protezione, e
quindi il pericolo della denatalità nel nostro Paese, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori e l’aiuto della Medicina
per le donne e gli uomini che
non riescono ad avere bambini – ha spiegato - Si tratta
di una campagna valida, per
nulla offensiva, che incentiva alla procreazione nel ri-
Il senatore Moscardelli critico sulla comunicazione. “Ma il problema è serio”
“Un paese che non
fa figli non ha futuro”
“Da noi c’è un indice di 1,3 figli per coppia”
C
spetto delle condizioni economiche, o di altra natura,
che ciascuno deve affrontare”.
Una giornata di prevenzione e informazione.
Anche il presidente
dell’Aied di Latina si schiera
a favore della campagna
promossa dal ministro Lorenzin e invita ad immaginarla come una giornata di
prevenzione e informazione.
“Avere un
quadro nazionale che
ci porti ad
affrontare il
tema della fertilità è fondamentale – ha spiegato Ornella Pellicone. Oggi, infatti, si decide sempre più spesso di intraprendere un percorso di allargamento famigliare oltre i 40 anni senza
conoscere però gli eventuali
auto Claudio Moscardelli
sulla campagna che vuole
incentivare alla procreazione. Il senatore del PD che aveva
dato il suo sì alle unioni civili ma
ponendo un freno sulle adozioni
gay sposta il dibattito su quanto si
sta portando avanti in Parlamento
per le politiche di welfare. “La ministra sostiene che è una campagna per l’infertilità che punta
all’informazione. Sul merito ognuno dà il proprio giudizio ma il
messaggio lascia perplessi. La
campagna ha suscitato critiche e
le perplessità le esprimo anche io
soprattutto sul fronte delle moda-
lità di comunicazione però non va
dimenticato che il problema sussiste. I piani sono due, quello
dell’infertilità attiene a problema
di salute, diverso è il problema
dell’incentivazione della natalità,
una emergenza rispetto alla quale
il nostro paese deve mettere il
campo tutte le azioni possibili,
siamo al quinto anno consecutivo
di riduzione della natalità, fanalino di coda in Europa, con un indice
di nascite a 1,35 di figli per coppia,
siamo in una situazione di grave
difficoltà con problemi enormi di
sostenibilità previdenziale. Un
paese che non fa figli non ha futuro
e ci sono problemi di coesione civile, è inimmaginabile colmare il
gap con i flussi migratori, abbiamo
bisogno di sviluppare politiche a
sostegno delle famiglie a 360 gradi”. Il senatore parla di elevata disoccupazione femminile e del tema del lavoro precario: “Un tema
sviluppato dalla politica del governo che ha incentivato i contratti a tempo indeterminato. Quando
finirà il 2017 saranno ridotti al minimo gli incentivi di contribuzione per chi assume a tempo inde-
terminato con 600mila posti di lavoro in più di cui il 90% contratti a
tempo indeterminato. Certamente il governo non potrà andare avanti sempre con una politica di
decontribuzione, deve dare un un
taglio forte al cuneo fiscale, far costare meno il lavoro in termini di
contributi, creare politiche del
welfare, asili e tempo pieno e sostegno alle famiglie con figli”. Moscardelli è relatore di maggioranza
per un disegno di legge in discussione alla commissione Finanza al
Senato, per il riordino totale delle
attuali detrazioni e assegni famigliari per figli a carico delle famiglie. “Prevediamo di togliere di
mezzo detrazioni e assegni sanitari, dati solo a una parte di lavoratori dipendenti e che non raggiungono altre tipologie. SI farà una
misura universale a sostegno di
tutte le famiglie che avranno figli a
carico a prescindere dal reddito e
con un limite di reddito Isee di
50mila euro. Con questo spettro di
politiche dobbiamo batterci per
rilanciare la natalità nel nostro
paese”.
M.V.