Transcript Luoghi e non luoghi

Modulo 1. L’abbiccì della geografia.
Cap. 3 - Luoghi e non luoghi
Luoghi e non luoghi
Luogo. Nella sua definizione più semplice, un luogo è una porzione delimitata della superficie
terrestre, individuata dalle coordinate geografiche (latitudine e longitudine).
Osserviamo ora le fotografie di tre luoghi.
Probabilmente se qualcuno ci chiedesse di individuare quale dei tre luoghi raffigurati in questa
pagina si trova in Cina, quale in Italia e quale nelle
Fiandre (Belgio), nessuno di noi darebbe una
risposta sbagliata. Ognuno dei tre luoghi infatti
ha tratti distintivi (caratteristiche specifiche) che
lo rendono unico, gli conferiscono un’identità e
consentono di riconoscerlo facilmente.
Un luogo non è quindi soltanto una porzione
qualsiasi dello spazio individuata dall’incrocio
delle coordinate geografiche ma una realtà più
complessa: è dotato di un suo spirito, di una
particolare atmosfera che lo caratterizza.
Uno spazio è un luogo se 1) è identitario
(fornisce un’identità a chi ci vive, ossia una
cultura, delle tradizioni, una lingua…); 2) è
relazionale (consente di stabilire relazioni
importanti e durature tra individui); 3) è
storico (chi ci abita ha consapevolezza del
proprio passato, che viene continuamente
mostrato, “ricordato” dai monumenti o dalla
particolare architettura degli edifici).
V. Sciacca, Sognare sugli atlanti
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Modulo 1. L’abbiccì della geografia.
Cap. 3 - Luoghi e non luoghi
Per comprendere meglio le caratteristiche di un luogo, leggi ora questo breve racconto di Italo
Calvino, tratto da Le città invisibili.
Ersilia
Ascolta
A Ersilia, per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti
tendono dei fili tra gli spigoli delle case, bianchi o neri o grigi o bianco-e-neri
a seconda se segnano relazioni di parentela, scambio, autorità,
rappresentanza. Quando i fili sono tanti che non si può più passare in mezzo,
gli abitanti vanno via: le case vengono smontate; restano solo i fili e i sostegni dei fili. Dalla costa
d’un monte, accampati con le masserizie, i profughi di Ersilia guardano l’intrico di fili tesi e pali che
s’innalza nella pianura. E quell’intrico è ancora la città di Ersilia, e loro sono niente. Riedificano
Ersilia altrove. Tessono con i fili una figura simile che vorrebbero più complicata e insieme più
regolare dell’altra. Poi l’abbandonano e trasportano ancora più lontano sé e le case. Così viaggiando
nel territorio di Ersilia incontri le rovine delle città abbandonate, senza le mura che non durano, senza
le ossa dei morti che il vento fa rotolare: ragnatele di rapporti intricati che cercano una forma.
Calvino sembra dirci che un luogo è l’insieme delle relazioni
umane (rappresentate dai fili) che vi si stabiliscono. La città di
Ersilia non coincide infatti con le case ma con l’intrico dei fili,
senza il quale gli abitanti sono “niente”, perdono cioè la loro
identità.
V. Sciacca, Sognare sugli atlanti
Alcune suggestive
opere d’arte di strada
ispirate a Ersilia
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Non luogo. Tocca ora ad altre tre fotografie.
Dove si trovano gli spazi rappresentati in questa e nella pagina successiva? Siamo in Europa, in Asia
o in America? Probabilmente nessuno di noi sa dirlo,
nessuno di noi può dirlo, perché si tratta di spazi
anonimi, che non hanno nessuna delle tre
caratteristiche individuate a proposito dei luoghi, non
sono cioè identitari, non sono relazionali, non sono
storici. Sono spazi nei quali non si abita: ci si passa in
fretta ma non vi si stabiliscono relazioni umane durature.
Se ciascuno di questi luoghi fosse smontato come Ersilia,
non lascerebbe alcuna ragnatela di relazioni sul
territorio.
Nel mondo attuale, sempre più la vita degli individui
trascorre in spazi come questi, impersonali e
standardizzati. Per indicarli, lo studioso francese Marc
Augé ha coniato l’espressione “non luogo”, che non
significa “luogo che non esiste” ma “luogo privo di
identità”. Un non luogo è uno spazio senza “anima”.
Esempi di non luogo sono gli aeroporti, i centri commerciali, le stazioni di servizio, gli snodi
autostradali, le stazioni ferroviarie: spazi “di passaggio”, ovunque uguali, dove le persone sono
fisicamente vicine senza essere “insieme”.
V. Sciacca, Sognare sugli atlanti
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L’identificazione dei centri commerciali come non luoghi è stata però in parte rettificata dallo stesso
Augé: i centri commerciali sono uno dei punti di ritrovo preferiti dagli adolescenti, che non li
percepiscono come spazi estranei e vuoti, dove si va solo per fare acquisti, ma li vivono come un
luogo vero e proprio, nel quale si possono stabilire relazioni, incontrare gli amici e praticare con loro
attività divertenti e interessanti. E tu cosa ne pensi? Per te i grandi centri commerciali sono luoghi o
non luoghi?
Video
Ai non luoghi italiani Rai educational ha dedicato un interessante ciclo di documentari. Nei momenti
iniziali di ogni puntata vengono richiamati i concetti di Marc Augé esposti nelle pagine precedenti. La
serie si concentra su progetti mai ultimati o andati in rovina, ma in realtà i non luoghi non hanno bisogno
di andare in rovina per essere tali: una stazione di servizio ai margini di uno snodo autostradale o una
moderna stazione ferroviaria sono non luoghi anche subito dopo essere state costruite, quando sono
intatte e in piena efficienza.
La prima puntata della serie, dedicata a treni e stazioni (dura circa 50 minuti):
http://www.raistoria.rai.it/articoli/crash-non-luoghi-treni-e-stazioni/30020/default.aspx
La puntata dedicata al Villaggio Coppola, a Castel Volturno (Campania), che doveva diventare una
città- giardino adatta alle famiglie con bambini e invece … (dura circa un’ora):
http://www.raistoria.rai.it/articoli/crash-non-luoghi-la-fine-dei-giochi/29958/default.aspx
V. Sciacca, Sognare sugli atlanti
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Esercizi
Completa
Per essere un luogo uno
spazio deve essere:
In questo riquadro spiega brevemente il significato dei termini che hai
inserito nei rettangoli:
Scatta alcune fotografie di luoghi e non luoghi della zona in cui vivi e salvale sulla tua chiavetta USB in modo da
poterle mostrare alla classe. In questo riquadro, descrivi e commenta le fotografie più significative che hai
scattato.
V. Sciacca, Sognare sugli atlanti
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Attribuzioni
Tutte le immagini usate in questo capitolo sono, per quanto è stato possibile accertare, nel pubblico dominio e sono
state reperite su Pixabay o attraverso i filtri di Google immagini (immagini contrassegnate per il riutilizzo non
commerciale), tranne l’illustrazione che accompagna il racconto di Calvino (pag.2), trovata qui:
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/01/c1/f3/01c1f3d51d60314ec5717d7aeee74b84.jpg
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