FIDEI DONUM - Chiesa Cattolica Italiana

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“Mi sta a cuore” è la scritta che don Milani aveva nella scuola di
Barbiana. Non basta la casa, un tetto: occorre un lembo della
tua vita, del tuo mantello, perché il tetto da solo non copre,
come la minestra non scalda se non c’è un po’ di alito umano”
(T. Bello)
Don Luigi Fontana
ritorna con la bisaccia piena
“S
ono partito con una parola della Bibbia
nel cuore: “Non ho nulla di cotto, ho
solo un pugno di farina e un po’ d’olio” (1Re
17,12). Ora, al momento di tornare dopo
quasi sei anni di Brasile come “fidei donum”,
sento che è stata proprio questa l’esperienza:
partire disarmati, senza idee precotte da incollare su una realtà diversa, che ha già la propria
cucina, i propri ingredienti e ricette. So che è
impossibile non portarsi dietro il bagaglio pesante di ciò che siamo, di quello che pensiamo
di essere e che immaginiamo di poter fare. Ma
essere partito con questo ritornello nella mente e nel cuore mi ha aiutato forse a sbagliare di
meno e a tentare di mettermi alla scuola dei
piccoli, di dona Lourdes, dona Genesa, Tiago,
Wesley, Elisangela… per imparare a cucinare
insieme la vita e la fede”.
Partito nel 2010 dopo aver ricevuto il mandato
e la croce dal Vescovo Cesare, per ricordare che
con lui viaggiava verso il Brasile la Chiesa
diocesana che
lo inviava, don
Gigi si è fatto
precedere nel
rientro da queste parole, inviate a chi ha seguito in questi anni il
suo servizio missionario, vissuto prima in Goiania,
al centro del Brasile, e poi in Roraima, nell’estremo
nord dell’Amazzonia brasiliana. “Se penso a tanti
missionari, religiosi e laici, che hanno dato e stanno dando tutto per il Vangelo e i poveri, i miei sei
anni mi sembrano poca cosa. Ma questo è il tempo che mi è stato concesso di vivere in questa terra
benedetta. Posso dire come Giacobbe: Davvero il
Signore era in questo luogo e io non lo sapevo!”
Bentornato don Gigi, con tutta la ricchezza della
tua bisaccia “del pellegrino”!
Processione di
S. Giuseppe
Operaio con una
comunità di
Alto Alegre
(Roraima)
Mozambico
La Diocesi di Vicenza torna in Africa
I
l Vescovo Beniamino l’ha annunciato prima
ai preti, riuniti a Monte Berico per il Giubileo sacerdotale, poi alla grande folla che gremiva la Cattedrale in occasione delle ordinazioni
sacerdotali: la diocesi di Vicenza torna in Afri-
6 | Chiesa Viva | luglio • agosto 2016
ca, e più precisamente nella vasta diocesi di Beira,
la seconda più importante di tutto il Mozambico.
La decisione di aprire una nuova missione in Africa,
dopo il doloroso ritiro dal Camerun, era già stata
presa dopo un’ampia consultazione degli organismi diocesani di partecipazione e del presbiterio; si
trattava solo di decidere in quale Paese e per quale
progetto. Dopo alcune visite e un’attenta riflessione
la scelta è caduta sul Mozambico, uno dei Paesi più
poveri del Continente, e sulla diocesi di Beira, guidata dal giovane vescovo mons. Claudio Dalla Zuanna, che fin dall’inizio del suo servizio episcopale
aveva lasciato intendere di sperare in una possibile
collaborazione con Vicenza, terra d’origine della sua
famiglia. Dopo il necessario tempo di preparazione,
Vicenza invierà due preti che già espresso la loro disponibilità. Ma alla missione parteciperà anche un
prete della diocesi di Adria-Rovigo, guidata ora dal
vescovo vicentino mons. Pavanello.
Sarà nella diocesi
di Beira
(Mozambico)
la nuova missione “fidei donum”