17 Giornalino Alì Agosto 2016

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Transcript 17 Giornalino Alì Agosto 2016

PARROCCHIA S. AGATA V. M. DI ALÌ
Pro Manuscripto - www.santagataali.it - [email protected] - N. 17 - AGOSTO 2016
2
P. Vincenzo: «Le tradizioni ci spingono
a rispettare le nostre origini».
Carissimi fedeli,
ormai la festa è in dirittura di
arrivo e con essa vogliamo
rinnovare il grande senso di
devozione e di affetto verso
S. Agata, e rivolgo quindi il
mio saluto a tutti voi e a tutti
coloro che si stanno impegnando per la riuscita di questo evento religioso e di antica tradizione per la Comunità aliese.
Stiamo vivendo un periodo
di difficoltà economica- sociale, di caduta di valori antichi ma sempre necessari per
un retto vivere umano e cristiano.
Sempre più sono le persone e
le famiglie in difficoltà ed è
a loro che, in questo momento particolarmente, dobbiamo
guardare, perché non venga
mai abbandonata la speranza
di una ripresa economica e
affettiva, come scrive Papa
Francesco nell’esortazione
apostolica “Amoris laetitia”,
“camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare!…
quello che ci viene promesso
è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei
nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e comunione
che ci è stata promessa”.
La “Festa Grande” è un mo-
mento per la nostra Comunità per rigenerarsi e per trovare giusti stimoli per una giusta ripartenza.
Come Parroco, auguro a tutti
voi che la festa, che ci accingiamo a vivere, diventi un
momento di concordia e serenità, stretti tutti attorno alla
nostra Patrona e alle nostre
tradizioni locali.
Questa festa fa venire alla
mente di tutti noi sentimenti,
ricordi e tradizioni che ci
spingono a rispettare le nostre origini e soprattutto rappresenta per quegli Aliesi
che, per diverse ragioni hanno dovuto lasciare la propria
terra d’origine, una felice occasione per tornare al luogo
natio.
Continua a pagina 3
3
La celebrazione dei Martedì in onore di
Sant’Agata, non termineranno con la
chiusura della Festa Grande. C’è ancora
un evento molto importante che interessa la nostra Parrocchia: il Giubileo
Parrocchiale Aliese. Il Martedi, pertanto, rimarrà il giorno in cui in modo particolare la comunità si riunisce per la celebrazione giubilare, per lucrare
S. Agata ci dia
concordia e
serenità
Continua da pagina 2
Ringrazio la Commissione
della festa, i Ciliari, coloro
che curano la preparazione
delle bambine protagoniste, le
bambine stesse e tutta la comunità parrocchiale per il
l a v o r o
p r o f u s o
nell’organizzazione
dell’evento e sono sicuro che
questa festa riuscirà gradita a
tutti, in modo particolare ai
numerosi visitatori, ai quali
già da ora va il benvenuto mio
e di tutta la Parrocchia.
Sarà dunque anche quest’anno
una grande festa e tutti apprezzeranno i grandi e piccoli
impegni che ciascuno di noi
ha assunto per festeggiare la
Santa Patrona, con la consapevolezza di una condivisione
popolare devota.
BUONA FESTA!
VIVA S. AGATA!
P. Vincenzo
l’indulgenza plenaria per sé o per i propri
defunti.
Dal 12 febbraio 2016 al 12 febbraio 2017,
infatti, la nostra Comunità celebra
l’”Anno Giubilare Parrocchiale” per festeggiare i 450 anni di fondazione della
Chiesa Madre di S. Agata. Anche durante lo svolgimento della Festa Grande si
potrà beneficiare di questa grazia.
Giornalino della Parrocchia S. Agata V. M. di Alì (Messina)
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TUTTE LE OPERE PARROCCHIALI VIVONO
DELLA GENEROSITA' DELLE VOSTRE OFFERTE
Offerta per intenzione di Messa
Cero votivo a S. Agata
Cero presso la tomba di P. Serafino Senior
Per le opere di carità
A sostegno del giornalino
Scrivi nel bollettino la causale della tua offerta
Utilizza il C/C postale 10633980 intestato a:
PARROCCHIA S. AGATA - ALI’
Dio benedica e ricompensi tutti coloro che hanno condiviso fiduciosi le parole dell’apostolo Paolo: “Ciascuno dia secondo quanto ha
deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia”. (2 Cor 9, 7).
Ogni mese viene celebrata una S. Messa per tutti i benefattori.
Nella domenica più vicina al 21 di ogni mese, viene ricordato P.
Serafino Senior, per diffondere sempre più la fama di santità di questo illustre cittadino di Alì, umile figlio del serafico P. S. Francesco.
—————————
La sala della Comunità, Chiesa dell’Immacolata, è a disposizione
di chiunque volesse celebrare ricorrenze e feste private a carattere
familiare o associativo. Per prenotazioni rivolgersi al Parroco..
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CELEBRAZIONI LITURGICHE
Mercoledì 17 Agosto 2016
25° Anniversario della Dedicazione della Chiesa Madre 890° della Traslazione delle Reliquie di S. Agata
ore 11,00 - Santa Messa.
ore 19,00 - Santa Messa Pontificale con benedizione apostolica e annessa indulgenza plenaria, in occasione
dell'anno giubilare, presiede Sua Ecc. Rev.ma
Mons. Benigno Luigi Papa, Amministratore Apostolico della nostra Arcidiocesi.
Venerdì 19 Agosto 2016
ore 10,00 - Raduno in Chiesa Madre dei Ciliari e delle bambine.
ore 10,30 - Inaugurazione e Benedizione dei "Cilii"
ore 11,00 - Santa Messa presieduta dall'Arciprete. Al termine
sorteggio per la ripartizione dei ruoli di S. Agata
e S. Caterina.
Sabato 20 Agosto 2016
ore 9,00 - Raduno in Chiesa Madre dei Ciliari e delle bambine.
ore 10,00 - Accoglienza presso la Piazza del rifornimento
della "cassa" che trasportò le reliquie di S. Agata
da Messina verso Catania.
ore 11,00 - Santa Messa presieduta da Padre Carmelo Asero Rettore del Santuario S. Agata al Carcere.
Domenica 21 Agosto 2016
ore 10,00 - Raduno in Chiesa Madre dei Ciliari e delle bambine
ore 11,00 - Santa Messa Pontificale, presiede Sua Ecc.
Rev.ma Mons. Jan Romeo Pawlowski, Delegato
Apostolico per le rappresentanze pontificie
ore 17,30 - I "Cilii" verranno portati in Piazza Duomo
ore 18,30 - Santa Messa presieduta dall'Arciprete
ore 19,30 - Processione per le vie del paese con il simulacro
di S. Agata preceduto dai due "Cilii", al rientro,
Benedizione e bacio della reliquia.
Le bambine sorteggiate per salire sul Cilio
delle Ragazze,
continueranno
a tessere in pubblico fino al 17
agosto presso la
C h i e s a
dell’Immacolat
a
Durante i tre
giorni
della
“Festa Ranni”
sarà possibile
visitare il Cereo
del Pane nella
via Roma, presso l’ex Municipio, all’ingresso
del paese e il
Cereo delle Rag a zze
n el la
Chiesa Madre.
Presso la sede
del Cereo del
Pane sarà offerto ai fedeli il
Pane di S. Agata benedetto.
Sul Cereo delle
Ragazze invece,
sarà possibile
ammirare le due bambine, Ludovica Smeralda e Rachele
Reale, al telaio.
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EVENTI RICREATIVO-CULTURALI
Sabato 13 agosto 2016
ore 20,30 - Piazza Duomo: "Una voce per S. Agata", Spettacolo musicale a cura del Comitato Giubilare Parrocchiale.
Mercoledì 17 Agosto 2016
ore 17,00 - Oratorio Anime del Purgatorio - Apertura mostra Iconografica Agatina.
ore 17,00 - Chiesa San Giuseppe - Apertura mostra fotografica - "1938-2016 un viaggio
nel passato attraverso immagini di Alì e della sua Festa Ranni".
ore 17,00 - Raduno delle bande musicali.
ore 18,00 - “Agata. La Santa e la sua Festa Ranni: Itinerario turistico-religioso". La Fede, la Bellezza, i Gioielli e la Tradizione che raccontano di un legame che
attraversa secoli di storia”.
ore 21,30 - Piazza antistante Municipio - "Sicilia Festival 2016 - Cast Insieme" a cura
del Comune di Alì.
Giovedì 18 Agosto 2016
ore 18,00 - Sfilata e Spettacolo del gruppo Folkloristico "Canterini della Riviera Jonica
Melino Romolo".
ore 21,30 - Piazza Duomo - Opera dei Pupi di tradizione catanese: Sacra rappresentazione “La Passione di Agata” di Alessandro e Fiorenzo Napoli a cura
dell'Associazione ALIAS - Alì Azione Sviluppo.
Venerdì 19 Agosto 2016
ore 7,00 - Apertura della "Festa Ranni" con il tradizionale sparo di mortaretti.
ore 8,00 - Sfilata della Banda Musicale per le vie del paese.
ore 18,00 - Sfilata e Spettacolo del gruppo Folkloristico "Val di Nisi".
ore 21,00 - Piazza antistante Municipio – LUCA DIRISIO in concerto a cura di FENAPI Services Italia.
ore 24,00 - Spettacolo Pirotecnico.
Sabato 20 Agosto 2016
ore 8,00 - Sfilata della Banda Musicale per le vie del paese.
ore 15,00 - Itinerario religioso e visita guidata alle opere d’arte dedicate a Sant’Agata e
custodite nel Museo Parrocchiale all’interno della Chiesa Madre.
ore 17,00 - Chiesa Sant’Agata di Alì – Convegno “Agathae Sub Alis” ... Tra Storia,
Culto, Turismo e Tradizioni. A conclusione seguirà la rappresentazione del
Dialogo: "AGATA TRASLATA DA COSTANTINOPOLI ALLA CHIARA CITTA'
DI CATANIA" scritta dall'Arciprete di Alì Pietro Zorria nel 1656.
ore 21,00 - Piazza antistante Municipio – MARIELLA NAVA in concerto a cura del
Comune di Alì.
ore 24,00 - Spettacolo Pirotecnico.
Domenica 21 Agosto 2016
ore 08:00 - Sfilata della Banda Musicale per le vie del paese.
ore 23:30 - Sorteggio "Lotteria Festa Grande" e Spettacolo Pirotecnico.
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Mercoledi 17 agosto saranno inaugurate anche due mostre: una
sull’iconografia
agatina e l’altra
sulle immagini di
Alì e la sua Festa
Ranni dal 1938 al
2016. La prima
sarà allestita presso
l’Oratorio Anime
del Purgatorio. La
seconda, invece,
sarà predisposta
presso la Chiesa di
S. Giuseppe. Qui
saranno esposte le
foto che raccontano la Festa Ranni
che gli aliesi organizzano per la Santa Patrona a partire
dal 1938 (nella foto
accanto il Cilio
delle Ragazze di
quell’anno).
Le mostre saranno
aperte dal 17 al 21
agosto dalle 17 alle
ore 19.
L’Associazione musicale “S. Agata” di Alì,
in onore delle Santa
Patrona, organizza
un Raduno Bandistico con la partecipazione di cinque corpi
musicali: Città di
Fiumedinisi (M°. Dir.
A. Linci Gugliotta);
“V. Bellini” di S. Stefano Briga (M°. Dir.
T. Bellinghieri);
“Città di Casalvecchio Siculo” (M°. Dir. A. Manuli); “S. Cecilia” di S. Stefano
Medio (M°. Dir. C. Gennaro);
“fanfara dei Bersaglieri dei Peloritani (M°. Dir. D. Mirabile).
Il Maestro Antonio Grioli, Direttore della Banda di Alì, si sta
dando un gran da fare per organizzare il raduno che avrà inizio
alle ore 17 con la sfilata dei
gruppi bandistici dal rifornimento fino alla Piazza Duomo, con
l’esecuzione di marce militari e
sinfoniche dei più importanti
compositori italiani. La serata
proseguirà anche dopo
l’accoglienza dell’Arcivescovo e il
Pontificale.
La banda di Alì, inoltre, suonerà
nei tre giorni di festa con la sfilata delle ore 8,00 per le vie del
paese e durante la processione
di domenica 21 agosto.
L’opera è stata scritta il primo febbraio del 1656 dall’arciprete di Alì Don Pietro Antonio
Zorrìa e stampato in quello stesso anno a Messina presso gli eredi di Pietro Brea, e si
sarebbe dovuta recitare nella chiesa madre in occasione dei festeggiamenti in onore di S.
Agata del cinque febbraio.
Come lo stesso sacerdote precisa nel frontespizio, il dialogo era stato musicato da D. Domenico Messina, ma di queste musiche s’è persa ogni traccia.
Nella dedica che l’autore indirizza ai giurati di Alì, spiega di aver voluto comporre questo
dialogo per rinnovare e rendere immortale il ricordo dell’arrivo delle sacre reliquie di S.
Agata, partite dalla città di Costantinopoli dove secoli prima erano state trafugate dalle
truppe bizantine, presso la spiaggia di Alì, poiché negli archivi parrocchiali non si trovava
testimonianza alcuna di tale evento molto importante per la comunità aliese, in quanto
segna l’inizio di una devozione molto forte.
Compone, pertanto, in versi questo dialogo suddividendolo in sei parti, da lui denominate
“Apparenze” e che vede come protagonisti Guglielmo e Gilberto, i due soldati della guardia imperiale bizantina che compirono l’impresa di riportare a Catania le sacre reliquie, S.
Agata che appare in sogno a Guglielmo per chiedergli di riportare le sue spoglie nella sua
città natale, l’Università di Alì che accoglie con gioia e commozione la nave che approda
sulla spiaggia ed invoca la protezione della martire catanese sul proprio territorio.
Questo dialogo sarà recitato a conclusione del Convegno “Agathae sub alis…”, durante il
quale l’archeologo Oreste Lo Basso e la docente di storia dell’arte Matilde Russo, relazioneranno su Agata, il suo martirio,
le tradizioni e la devozione.
7
Cantautore di Vasto,
dopo anni di gavetta,
nel 2003, vince il
Summer Live Festival.
Si è imposto nel panorama musicale italiano
nell’estate del 2004
con la canzonetormentone “Calma e
sangue freddo”, con la
quale l’autore vinse il
premio Artista rivelazione dell’anno al Festivalbar. Nel 2005
duetta sul palco
dell’Ariston con Paolo
Meneguzzi con il brano
“Non capiva che
l’amavo”. Nel 2006
partecipa a Sanremo
con la canzone
“Sparirò”. Nel 2011,
invece, prende parte al
cast del reality “L’isola
dei famosi”, dopo aver
scritto “L’isola degli
sfigati”. Nel 2008 pubblica il singolo
“Magica” e poi il suo
terzo album “300
all’ora”. Nel luglio
2012 pubblica il singolo “Dentro un’altra estate” e il 17 giugno
2016 è uscito un nuovo
singolo dal titolo
“Come neve”.
“Un momento intenso ed imperdibile”. “La Passione
di Agata”, messa in scena dalla storica famiglia di
pupari, Alessandro e Fiorenzo Napoli, consente di
rispolverare una tradizione sempre suggestiva e coinvolgente legata al romanzo cavalleresco dei pupari.
La rappresentazione trae spunto soprattutto dagli Atti
latini di S. Agata, considerati essere quelli più attendibili.
Ma nel contempo si sono voluti mantenere anche
quegli episodi della tradizione, che non trovano conferma nelle fonti, come il telaio e il velo.
Ampio spazio viene dato alle schermaglie verbali tra
Agata, fervente innamorata di Cristo, e Quinziano,
accecato di passione.
Il suo primo brano divenuto famoso è “Questi figli”,
scritto per Gianni Morandi, verso la metà degli anni Ottanta. Da allora, iniziano le collaborazioni
illustri ed i testi scritti per
molti grandi nomi: “Come
mi vuoi” scritta per Eduardo De Crescenzo e ricantata poi da Mina, “Spalle
al muro” (conosciuta meglio come “Vecchio”)
scritta per Renato Zero
(Festival di Sanremo del
1999), “Per amore” scritta
per Andrea Bocelli.
Nel 1991, riceve il premio
Lunezia per il valore letterario dei suoi versi in musica.
Duetta con Mango in “Il
mio punto di vista”, con
Dionne Warwick in “It’s
forever”, con Amedeo
Minghi in “Futuro con te”,
scrive per Lucio Dalla
“Notte americana” e alcuni temi musicali per spot
pubblicitari.
Ha ricevuto tanti riconoscimenti per l’attenzione
riservata ai temi sociali ed
è stata insignita
dell’onorificenza al merito
di Cavaliere della Repubblica.
Ha partecipato al Festival
di Sanremo nel 2002 con
“Il cuore mio” (premio
Lilt per la Vita), nel 1994
con “Terra mia” (Premio
Volare) e soprattutto nel
1999 con “Così è la vita”,
quando si è classificata al
terzo posto ed ha vinto il
premio della critica per la
migliore musica.
8
Le tappe che ci stanno conducendo verso la festa.
Ad Alì, ovviamente, non si
parla d’altro: Festa Grande
2016. C’è grande attesa per
arrivare al primo giorno di
festa, il 19 agosto, e passeggiando per il paese è impossibile non notare i manifesti,
gli addobbi, luminarie di vario tipo, e la tanta gente accorsa per partecipare al grande evento. È facile capire
che, nonostante ci potessero
essere le intenzioni, la tanta
gente che si prepara a vivere
il momento culminante della
festa non ha potuto prender
parte a tutti gli eventi che si
sono susseguiti nell’ultimo
mese, ed è quindi doveroso
ripercorrere brevemente i
momenti importanti, e tutte
le emozioni vissute, per rendere tutti partecipi. Potremmo dire che la festa è cominciata domenica 17 luglio, con
la partenza per Fiumedinisi.
Come vuole la tradizione,
quella domenica, i ciliari delle ragazze con le due bambine, accompagnati da tantissimi aliesi, si sono recati a piedi nel limitrofo paese di Fiumedinisi per annunciare la
Festa Grande, e per ricevere
monili d’oro in prestito e offerte. Contemporaneamente,
i ciliari del pane, dopo aver
salutato i ciliari delle ragazze
in partenza, si sono recati nei
locali del palazzo comunale
per iniziare l’impasto del pane e la realizzazione delle
prime forme di pane. La lavorazione del pane azzimo si
è tenuta, tutti i giorni escluso
il venerdì, con l’aiuto di tutti
gli aliesi e di tanti cittadini
dei paesi limitrofi che si sono
impegnati nel supportare i
ciliari del pane dal 17 luglio
al 4 agosto. Tornati la sera,
in bus, alle ore 20.00, i ciliari
delle ragazze hanno potuto
godere dell’accoglienza dei
ciliari del pane e della gente
rimasta in paese. Seconda
importante tappa domenica
24 luglio. In questa data, così
come avvenuto il 17 luglio, i
ciliari delle ragazze, con tanti aliesi, si sono messi in viaggio per Itala, per annunciare, come già accaduto la domenica precedente a Fiumedinisi, la Festa Grande 2016.
Terza, ed ultima tappa al di
fuori dei confini aliesi, il viaggio verso Alì Terme, avvenuto il 31 luglio. Qui i ciliari
delle ragazze e gli aliesi hanno ricevuto un’accoglienza
energica e festosa, che si è
prolungata fino a tarda sera.
Continua a pagina 9
9
Ultima tappa per la raccolta
delle offerte ad Alì: domenica 7 agosto. I ciliari delle
ragazze hanno giocato in casa, e tra i vari banchetti, balletti popolari, e momenti di
forte emozione, hanno potuto effettuare una cospicua
raccolta di doni e offerte.
Da segnalare i momenti vissuti in paese durante le tre
settimane scandite dai viaggi
dei ciliari. In paese l’aria è
divenuta sempre più festosa,
di giorno in giorno. Fino a
tarda sera, i ciliari del pane
hanno organizzato delle serate di convivialità nel cortile comunale, registrando una
ovvia partecipazione da parte della comunità aliese, e i
ciliari delle ragazze durante
alcuni pomeriggi trascorsi
n e l l a
C h i e s a
dell’Immacolata, per osservare le due bambine intente
a tessere, hanno potuto improvvisare balli popolari di
gruppo. Possiamo adesso
giungere a martedì 9 agosto,
quando nel pomeriggio i ciliari delle ragazze, con
l’aiuto dei ciliari del pane e
della comunità aliese, hanno
lavorato il pane azzimo da
consegnare ai devoti dei paesi vicini che hanno voluto
rendere omaggio a
Sant’Agata con il prestito di
monili.
Non possiamo che auspicare
che la tanta gente accorsa in
questi giorni ad Alì possa
prender parte ai momenti
che seguiranno e che ci ac-
Assodato che “Cilio” in siciliano non è sinonimo di
“Cereo”, ma di gruppo di
persone, in questo scritto
cercheremo di dare una lettura interpretativa degli addobbi che rivestono i due
“Cerei” o “macchine”: il Cereo del Pane e quello delle
Ragazze.
Perché il Pane? Per dare una
spiegazione, partiamo dalla
Sacra Scrittura.
Per il popolo d’Israele, come
per qualsiasi altro popolo del
bacino mediterraneo, il pane
(in ebraico lehem, per cui la
città dove nasce Gesù, Betlehem, è la “casa del Pane”),
è il prodotto base
nell’alimentazione. L’autore
sacro del libro della Genesi,
riferendoci il castigo che Dio dà al primo uomo peccatore, dice che “mangerà il pane con il sudore della sua
fronte”, per indicare lo sforzo, la fatica che richiede la
sussistenza. Il pane compendia l’insieme di tutti gli affanni dell’uomo, come i dolori della maternità riassu-
compagneranno fino al termine della festa.
Filippo Roma
mono tutte le pene delle
donne.
Gesù, nel capitolo 6 del
Vangelo di Giovanni, versetti dal 22 al 72, si presenta
come il pane di Vita: “Io sono il pane della vita, chi viene a me non avrà più fame e
chi crede in me non avrà mai
sete”.
Questo “pane” che sfama
ogni affamato è il suo Corpo
dato per noi, immolato sulla
croce, offerto in sacrificio di
soave odore al Padre per il
riscatto del genere umano.
Senza dubbio il pane nel Cereo compendia e ricorda ad
ogni cristiano tutto questo, il
pane rammenta il peso, la
fatica della vita dell’uomo;
le varie forme del Pane azzimo sul Cereo, ricordano la
fatica, la sofferenza, il dolore sopportato con amore da
Agata, “frumento di Cristo
cresciuto nel sole di Dio,
nell’acqua del fonte impastata, segnata dal crisma divino, in pane trasformata per
il sacramento di Pace”.
Continua a pagina 12
10
Nell’attesa che giungano i tre
giorni culminanti di festa, le
due fanciulle, Rachele e Ludovica, non cessano di apprendere l’arte della tessitura
e di allietare gli aliesi con dei
balletti popolari. Dal 21 giugno, ogni pomeriggio esclusa
la domenica, le due bambine
si ritrovano nella Chiesa
dell’Immacolata per esercitarsi nell’antica e complessa
arte della tessitura a mano.
La presenza del telaio sul cilio è dovuta al fatto che
Sant’Agata è la patrona delle
sarte. Secondo la leggenda,
Agata, chiesta in sposa da
Quinziano, accettò di sposarlo non prima di aver terminato di tessere una tela. Poiché
essa non aveva alcuna intenzione di sposare il console,
di giorno tesseva, e la notte
disfaceva il lavoro, in modo
da non ultimare mai la tela. È
facile instaurare un’analogia
tra la leggenda di Agata e
quella di Penelope, moglie di
Ulisse, che, come viene narrato nel poema epico
dell’Odissea, aveva messo in
atto lo stesso stratagemma
per non dover sposare uno
dei “proci”, che pretendevano di averla in sposa vista
l’assenza di Ulisse.
Per quel che si sa, fino alla
Festa Grande del 1938 la tessitura non veniva effettivamente eseguita, ma le due
bambine fingevano esclusivamente per un aspetto sce-
nografico.
Fu in occasione della
F e s t a
Grande del
1958 che
si decise di
far apprendere alle
fanciulle
l’arte della
tessitura, e
fu allora
che venne
realizzato
il
telaio
tutt’ora in
funzione,
per mano
del capo
cartella del
cilio delle
Ragazze,
Mariano
Carella, e
di Caterina Ferrara, allora
maestra di montaggio telaio
e tessitura. Fu proprio
quest’ultima a impartire lezioni di telaio alle due bambine nelle Feste Grandi del
1958, 1978, e 1988. La struttura che oggi sostiene
l’arcolaio, invece, è stata ideata durante la festa del
1988 da Antonia Fiumara e
costruita da Benito Cacciola,
allora padre della bambina
che ha interpretato S. Agata,
Maria Cacciola. Con il tempo l’arte della tessitura si è
totalmente modernizzata, ed
è oggi difficile trovare una
maestra che possa impartire
vere e proprie lezioni di telaio. Per questo motivo, due
giovani donne aliesi, Antonella Bonura e Santina Grioli, hanno voluto apprendere
tramite un corso apposito
l’arte della tessitura e le sequenze di montaggio del telaio, e sono loro ad aver insegnato a Rachele e Ludovica il funzionamento del telaio. Antonella e Santina sarebbero comunque state in
prima
linea
per
l’organizzazione della Festa
Grande, visto che la prima è
Continua a pagina 11
11
Da sempre la devozione aliese per
Sant’Agata incuriosisce alcune associazioni catanesi dedite allo studio delle tradizioni agatine dentro e fuori la
città natale della martire. La Festa
Grande 2016, in particolare, ha suscitato un forte interesse per l’associazione
Etna ‘ngeniousa. La presidente
dell’associazione, Matilde Russo, si è
recata ad Alì, lo scorso 31 luglio, per
osservare da vicino le attività svolte
dai ciliari e dalle bambine, e ha preso
parte alla lavorazione del pane azzimo
da porre sul cilio del pane. Una volta
ultimata la lavorazione, i ciliari del pane hanno donato all’associazione Etna
‘ngeniousa una ciambella di pane azzimo che è stata posta nel carcere in cui
FG 2016: il telaio
e le insegnanti
Continua da pagina 10
figlia di una ciliara delle ragazze, e aiuta quindi la madre
in questo arduo compito che
le è stato affidato, mentre la
seconda è contemporaneamente ciliara del pane e madre di Ludovica Smeralda,
una delle due ragazze del cilio.
Evidentemente entrambe, con
i rispettivi mariti, hanno compreso di avere energie a sufficienza, e con tanta devozione
si sono impegnate per impara-
Agata fu detenuta. Quest’importante avvenimento ha
consolidato il legame tra Alì e Catania, accomunati
dalla devozione per Sant’Agata. (fr)
re l’arte dell’utilizzo del
telaio.
Recentemente è stato necessario montare l’ordito,
ossia la parte del telaio che
contiene il cotone su cui
tessere
la
trama.
L’operazione di montaggio
non è semplice, perché per
eseguirla è necessario possedere un particolare meccanismo a pioli, che serve
a intrecciare il cotone in
modo da poter essere montato sull’ordito. Antonella
e Santina non si sono fatte
indietro: hanno commissionato la realizzazione dei
pioli per intrecciare il cotone, hanno installato il mec-
canismo, e hanno eseguito
a regola d’arte il montaggio dell’ordito sull’asse
rotante chiamato subbio,
che va’ a sua volta ad alimentare il pettine.
Non si può che esser fieri
di poter dire di avere adesso due giovani maestre aliesi che conoscono in modo approfondito la tessitura, ed è facile immaginare
che nelle future feste grandi saranno proprio loro ad
impartire lezioni di telaio
alle fanciulle che dovranno
impersonare Sant’Agata e
Santa Caterina.
Filippo Roma
12
Il 6 aprile scorso, sarebbe dovuto essere Mons. Antonino
Raspanti ad impartire la Benedizione Apostolica a seguito della concessione alla nostra Comunità dell’”Anno di
Grazia” per la celebrazione
del 450° anniversario della
fondazione della Chiesa Madre
di
Alì,
che
in
quest’occasione torna ad essere definita “Collegiata”, come lo era nei tempi passati. Il
Vescovo Raspanti, primo
Amministratore Apostolico
ad essere nominato dopo le
dimissioni dell’Arcivescovo,
Mons. Calogero La Piana, alla vigilia del giorno fissato è
stato sostituito da Mons. Benigno Luigi Papa (nella foto).
I tempi tecnici, però, necessari per il suo trasferimento da
Taranto e per organizzare
l’insediamento costrinse il
Parroco, in accordo con la
Curia messinese, di rinviare il
tutto, anche se la celebrazione
giubilare venne comunque
confermata con la partecipazione di tutto il clero del Vicariato di Roccalumera.
Così, l’approssimarsi delle
festività estive, fece pensare
che sarebbe stato opportuno
aspettare ancora qualche mese: si poteva, così, far coinci-
L’Amministratore Apostolico Mons. Benigno Luigi Papa impartirà la Benedizione Apostolica al popolo Aliese e a tutti i
fedeli che mercoledi
17 agosto parteciperanno alla celebrazione Eucaristica.
dere questa felice “occasione”
con la festa e con la presenza
dei tanti aliesi che sarebbero
rientrati ad Alì.
Il 17 agosto sembrò essere la
data ideale, coincidendo con
il 25° anniversario della dedicazione e l’890° della traslazione del corpo di Agata da
Costantinopoli a Catania, passando per Alì.
L’Arcivescovo Papa, dunque,
in veste di Amministratore
Apostolico dell’Arcidiocesi
di Messina, sarà ad Alì il
prossimo 17 agosto, durante il
Pontificale delle ore 19,00,
per impartire ai fedeli presenti la Benedizione del Santo
Padre, su incarico della Penitenzieria Apostolica di Roma.
Sarà quello un ottimo modo
per aprire le celebrazioni agatine decennali.
R.R.
www.santagataali.it
S. Agata Patrona di Alì
Pane e Oro
Continua da pagina 9
Il “Cereo delle ragazze” si
contraddistingue per il suo
rivestimento in oro. Facciamo
anche in questo caso ricorso al
sacro testo.
La Palestina non ebbe mai miniere d’oro in sfruttamento, e
perciò gli oggetti di tale materia non furono mai abbondanti. Solo Salomone ne fa largo
uso per il tempio e per il suo
sontuoso palazzo.
In senso traslato l’oro è simbolo di nobiltà e bellezza, vedi soprattutto i canti lirici dei
protagonisti del cantico dei
cantici.
Potremmo quasi dire che l’oro
sul Cereo rappresenta la nobiltà e la bellezza della vita di
Agata; ma soprattutto ci si
vuol dire che senza “la sapienza e la legge di Dio, più preziosa dell’oro fino”, Agata
non avrebbe potuto sopportare
con animo intrepido, come
immobile colonna, i tormenti
e le torture inflittele dal tiranno.
Padre Vincenzo