Agosto 2016 - Comune di Piario

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Transcript Agosto 2016 - Comune di Piario

Mensile di informazione della comunità di Piario
Agosto 2016 - numero 246
In questo numero:
Appunti di Ferragosto.
S.Rocco 2016.
San Rocco, uomo perseverante nella prova.
Informazioni parrocchiali.
Oratoriadi 2016.
La pineta e i luoghi della peste - Percorso
naturalistico.
40^ Mostra del fungo e della natura.
Oktoberpier.
CRE 2016, breve ma intenso.
Unione Comuni da quattro a tre o a due?
Pallavolo News.
L’importanza di dire no alla droga.
La posta.
Periscopio.
Dighèt del bù?
Kultur–quiz.
APPUNTI DI FERRAGOSTO___________________________________________
C
hi dice Ferragosto dice estate, dice vacanza, ma anche “chiuso per ferie”.
Il Ferragosto, è la festa per eccellenza di mezza estate. Con il periodo di caldo e di bel tempo, è un’occasione per
riunirsi e trascorrere momenti di relax con amici e parenti con scampagnate, gite fuori porta, al mare o al lago, senza dimenticare pranzi all’aperto con abbondanti cibi e leccornie caratteristiche dei vari luoghi.
A corollario non mancano feste paesane, sagre con giochi, corse di cavalli, pali , spettacoli pirotecnici ecc..
Queste consuetudini ormai entrate da tempo nella nostra tradizione, hanno delle origini molto lontane.
Bisogna tornare indietro di almeno 2000 anni, più o meno al periodo di massimo splendore dell’Impero Romano. Il
termine Ferragosto, infatti, deriva dall’espressione latina “Feriae Augusti” (riposo di Augusto). Nel 18 a.C. l’imperatore romano Ottaviano, proclamato Augusto (ossia venerabile e sacro) dal Senato Romano, dichiarò che tutto il
mese di agosto sarebbe stato festivo e dedicato alle Feriae Augusti, con una serie di celebrazioni solenni; la più importante delle quali cadeva il 13 ed era dedicata a Diana, dea patrona del legno, delle fasi lunari e della maternità. La
festa si celebrava nel tempio dedicato alla dea sull’Aventino ed era una delle poche occasioni in cui i romani, di ogni
classe e censo, padroni e schiavi, si mescolavano liberamente.
Il 17 del mese, poi, si tenevano le feste in onore di Portuno, il dio dei porti e delle porte, apparentato a Giano, festeggiato lo stesso giorno. Il 19 s’indiceva la futura vendemmia con la festa delle “Vinali Rustiche”, dedicate a Venere
e il 21 era consacrato a Conso, dio del raccolto immagazzinato. Il 23, a Openconsiva, l’abbondanza agricola personificata e, infine, le sagre d’agosto si chiudevano con un altro sacrificio a Vortumno.
D’altra parte, in quello stesso periodo, nel vicino Oriente si rendeva omaggio ad una Grande Madre, la dea siriana
Atargatis, metà donna e metà pesce, ritenuta la divina patrona della fertilità e dei lavori nei campi. Probabilmente la
sua funzione di protettrice delle attività agricole fu trasferita alla Vergine nei primi secoli, durante il processo di evangelizzazione, tant’è vero che ancora oggi, in Armenia, si benedicono all’Assunta i primi grappoli d’uva matura.
Chiamata in Oriente “Transito o Dormizione di Maria”, la festività venne introdotta anche a Roma nel secolo VII per
poi passare in Francia e in Inghilterra col titolo di “Assumptio Sanctae Mariae”. In poco tempo la festa, nonostante
evochi un evento nominato soltanto nei Vangeli apocrifi, si diffuse in tutto il mondo cristiano. Ma soltanto a partire
dal secolo XVIII cominciarono a moltiplicarsi le petizioni alla Santa Sede per la proclamazione del Dogma, che avvenne molto dopo, il 1° novembre 1950. Fu in quella data che Pio XI, attraverso la Costituzione Apostolica
“Munificentissimus Deus”, proclamò il Dogma col quale si afferma che Maria, terminato il corso della vita terrena,
fu trasferita in Paradiso col corpo e con l’anima, ossia fu “assunta”, “accolta in cielo”. A questo proposito ricordo che
nella cappella del Rosario della nostra chiesa parrocchiale, si
conserva una delle rare “Dormitio Mariae”, opera lignea di
deliziosa fattura.
Una svolta importante nella storia di Ferragosto si ebbe durante il Ventennio fascista, con l’introduzione, nella tradizione popolare, dell’istituzionale gita fuori porta. Il regime iniL’eco del “Sapèl Né”
ziò ad incentivare con fervore, a partire dalla seconda metà degli anni ’20, cenFondato da Gianni Micheletti
tinaia di gite popolari organizzate dalle associazioni dopolavoristiche delle varie
Anno 16/21 - n. 246/181
corporazioni. Vennero così istituiti i “Treni popolari di Ferragosto” con la posAgosto 2016
sibilità di fare, a prezzi stracciati, la ”gita di un solo giorno” con un raggio di
Pubblicazione mensile
percorrenza di 50-100 km e la ”gita dei tre giorni” con un raggio di circa 100Direttore Responsabile:
200 km. A godere maggiormente di questa iniziativa furono così le classi sociali
Giuliano Todeschini
meno abbienti che si trovarono, in pochi anni, a vedere per la prima volta il
mare, a visitare le principali città italiane fino allora viste solo nelle fotografie Hanno collaborato a questo numero:
Don Eros, Dario Cortiana, L’Oratorio,
in bianco e nero e a scoprire le gioie della montagna.
Danilo Caccia
Oggi, senza alcuna incentivazione, celebriamo il Ferragosto come meglio creCorrispondenza:
diamo: in vacanza oppure nei nostri vari paesi dove abbondano “feste” e moL’eco del “Sapèl Né”
menti di svago necessari a spezzare lo stress lavorativo che a volte opprime la
presso Giuliano Todeschini
Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG)
vita di tutti i giorni. Non dimentichiamo tuttavia, che tante persone, anche a
e-mail: [email protected]
ferragosto, lavorano e sono a disposizione dei tanti che sono in vacanza.
Registrazione
Buon Ferragosto.
Tribunale di BG n. 33 del 6.7.2001
Giuliano Todeschini
già n. 8 del 4.3.1996
2
S. ROCCO 2016___________________________________________________
L
a festa più importante e impegnativa che il nostro gruppo organizza, la “Sagra di San Rocco”, è ormai alle porte
e la macchina per i preparativi è già in movimento da un po’ di tempo. Ora chiediamo aiuto a tutti coloro che vogliono darci una mano nell’allestimento, durante la festa e poi nello smontaggio.
Per i preparativi: sabato 30 luglio alle ore 8,30 ci troveremo all’oratorio per caricare i furgoni e salire a San Rocco
per iniziare a preparare il palco, liberare la “baracca”, disporre i tavoli e l’attrezzatura necessaria all’esterno. Durante
la settimana alcuni volontari saliranno per sistemare gli spazi interni.
Sabato 6 ultimeremo i preparativi sotto la tensostruttura, mentre mercoledì 17 agosto, al mattino, inizieremo a risistemare tutto.
Chi vuole, può aggregarsi liberamente ed è sempre ben accetto!
Ricordiamo inoltre che, a partire dal 27 luglio, Gianni Baronchelli passerà per le case del paese per la tradizionale
questua.
Ringraziamo fin d’ora tutti coloro che ci aiutano e auspichiamo continuino a sostenerci.
PROGRAMMA SAGRA DI “SAN ROCCO”DAL 14 AL 16 AGOSTO 2016
DOMENICA 14 AGOSTO
ORE 12,30 PRANZO CON PIATTI TIPICI
ORE 15,00 GIOCHI PER RAGAZZI
ORE 18,00 SANTA MESSA
ORE 19,30 CENA CON PIATTI TIPICI
ORE 21,00 MUSICA DAL VIVO CON DJ BLITZ
LUNEDÌ 15 AGOSTO
ORE 12,30 PRANZO CON PIATTI TIPICI
ORE 15,30 TOMBOLATA
ORE 18,00 SANTA MESSA
ORE 19,30 CENA CON CON PIATTI TIPICI
ORE 21,00 MUSICA DAL VIVO CON GLI SLEYS
ORE 22,00 SPETTACOLO PIROTECNICO DA SAN ROCCO
ORE 22,30 RIPRENDE LA SERATA MUSICALE
Fuochi artificiali a S.Rocco
Foto partecipante al concorso fotografico 2003
MARTEDÌ 16 AGOSTO
PROGRAMMA RELIGIOSO:
ORE 8,30 SANTA MESSA
ORE 10,30 SANTA MESSA SOLENNE
ORE 16,00 VESPRI E PROCESSIONE ACCOMPAGNATA
DALLA BANDA
PROGRAMMA FOLCLORISTICO:
ORE 12,30 PRANZO CON PIATTI TIPICI
ORE 17,30 TOMBOLATA
ORE 19,30 CENA CON PIATTI TIPICI
ORE 21,00 MUSICA DAL VIVO CON I MACGUFFIN
Palo della cuccagna a S.Rocco, anni ‘60
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S ROCCO UOMO PERSEVERANTE NELLA PROVA ___________________________
L
a salute di Rocco, già compromessa dalla peste che lo ha contagiato e dalla quale è guarito, non è più
quella del giovane pellegrino che sopporta le fatiche di un lungo itinerario e profonde energie a bene del
prossimo. Il cibo è appena sufficiente per vivere, l’inerzia indebolisce, l’ostilità dei carcerieri lo rattrista…
Il carceriere ha notato il comportamento del prigioniero, molto diverso da
quello degli altri detenuti: non ha mai insultato nessuno, né maledetto, né
litigato, né protestato; è sempre stato mite e umile, però dignitoso…Rocco
chiede al carceriere la grazia di incontrare un sacerdote per ricevere il Sacramento della Riconciliazione. Il carceriere ha notato il comportamento del prigioniero, differentissimo da quello degli altri detenuti: non ha mai insultato
nessuno, né maledetto, né litigato, né protestato; è sempre stato mite e umile,
però dignitoso; ha impiegato il tempo nella preghiera, nella meditazione, e
quando parlava diceva cose sagge e religiose invitando i suoi interlocutori a
vivere da cristiani. Il confessore viene accordato e si presenta al prigioniero.
Il sacerdote dirà che fu subito sorpreso dell’atmosfera sacra che circondava
Rocco, il cui volto pareva aureolato da una mistica luce. Egli ascolta l’accusa
sincera di tutti gli atti della vita che alla retta coscienza del penitente sono
peccati. Resta meravigliato della delicatezza d’animo del giovane e si convince che è un’anima eletta. Amministrato il sacramento, il confessore va subito
dal governatore e riferisce quanto ha visto e il giudizio che ha formulato sulla spia del papa: non è una spia o un sabotatore, è un giovane puro, generoso ed eroico, un santo.
Rocco è trovato morto nella sua cella il 16 agosto dell’anno (probabile) 1377, a circa trentadue anni di età.
(tratto da s. Rocco Pellegrino di Dio di Graziano Pesenti, editrice Velar).
E’ l’ultimo tratto della vita di s.Rocco. Il nostro santo si trova ingiustamente incarcerato a Voghera e vive l’esperienza della malattia grave, la peste. Stupisce, in questo contesto, la sua mitezza, la sua umiltà e la sua dignità che
vengono notate addirittura dal carceriere. Nella prova della malattia e dell’ingiustizia subita non smette di pregare,
non smette di amare il prossimo. Sente inoltre l’esigenza di fare esperienza della Misericordia di Dio attraverso il
Sacramento della Riconciliazione. Fino all’ultimo, si affida alla Misericordia di Dio. Il tratto distintivo e fondamentale della vita dei santi è proprio quello di eccellere nel confidare nella grande Misericordia di Dio che si è manifestata nella vita di Gesù di Nazareth e in particolare nella sua Pasqua. I santi sono tali perché nella loro esistenza e
nelle vicende quotidiane cercano Dio come Colui che è la fonte, il senso e il compimento del bene della loro vita e
della vita di tutti. Come tutti, anche i santi hanno avuto buona di Dio notizia anzitutto nelle esperienze primarie di
prossimità da parte dei genitori e poi dalla testimonianza affidabile della Chiesa. Cercano Dio perché avvertono che
la loro vita non è affatto loro ma è un dono e un compito stupendo che viene da Dio. Sono particolarmente consapevoli del fatto che la libertà non è semplicemente fare ciò che si vuole senza nuocere agli altri ma è rispondere ogni
giorno all’appello che viene loro da Dio negli incontri quotidiani e soprattutto nelle persone con cui hanno a che
fare. Fino all’ultimo e anche nella prova della malattia o dell’ingiustizia subita, vivono in alleanza con Dio. I Santi
sono anche esemplari nel riconoscersi peccatori nei confronti di Dio; riconoscono che con le opere, le parole, i
pensieri e le omissioni hanno ferito il cuore di Dio infinitamente appassionato alla vita buona di tutti . Lo riconoscono con afflizione e pentimento e cercano, invocano, il perdono di Dio. Lo cercano non da soli ma con la Chiesa e
attraverso la Chiesa che nel Sacramento della Riconciliazione offre la rinnovata effusione dello Spirito Santo per la
remissione dei peccati. In questo anno giubilare della Misericordia, tutti abbiamo la grazia di approfondire il senso
del peccato e la riconoscenza a Dio e ai fratelli per il perdono ricevuto attraverso il Sacramento della Riconciliazione. S.Rocco con il suo esempio, la sua intercessione e la comunione di grazia ci sostiene nel riscoprire e nell’ approfondire il senso del peccato per giungere ad una vera esperienza della Misericordia di Dio attraverso la celebrazione
del Sacramento della Riconciliazione.
Buona festa di s.Rocco!
Don Eros
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CALENDARIO PASTORALE MESE DI AGOSTO 2016
LUNEDI’ 1 AGOSTO Indulgenza della Porziuncola o Perdono d’Assisi
Dal mezzogiorno di oggi alla mezzanotte di domani, si può lucrare una volta sola
l’indulgenza plenaria.
Condizioni richieste:
1) Visita a una chiesa cattedrale parrocchiale o ad altra che ne abbia l’indulto e recita del Padre Nostro e del Credo;
2) Confessione sacramentale;
3) Comunione Eucaristica
4) Preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre (almeno un padre Nostro e un’Ave Maria o altre preghiere a scelta)
5) Disposizione d’animo che escluda ogni affetto al peccato anche veniale.
DA LUNEDI’ 8 a VENERDI 12 AGOSTO in mattinata, visita e Comunione agli ammalati.
GIOVEDI’ 11 AGOSTO ore 20.30 S. Messa al cimitero.
SABATO 13 AGOSTO dalle 10 alle 11.30 è presente un confessore.
LUNEDI 15 AGOSTO
ore 10 S. Messa nella solennità dell’Assunta
ore 18 S. Messa vespertina a san Rocco.
MARTEDI 16 AGOSTO ore 8.30 S. Messa a san Rocco
ore 10.30 S. Messa a san Rocco
ore 16 Vespri e Processione sul prato di san Rocco.
SABATO 27 AGOSTO ore 15.30 Adorazione eucaristica al termine Vespri e benedizione.
ULTIMA DATA PER I BATTESIMI NELL’ANNO 2016. Domenica 23 ottobre.
Ecco, di seguito, alcune fotografie di particolari
della “volta” della chiesa in restauro:
OFFERTE PER IL RESTAURO
DELLA CHIESA PARROCCHIALE LUGLIO 2016
1 Offerta N.N. di 160 Euro
160 Euro
1 Offerte N.N. di 120 Euro
120 Euro
2 Offerta N.N. di 100 Euro
200 Euro
3 Offerta N.N. di 50 Euro
150 Euro
1 Offerta N.N. di 30 Euro
30 Euro
2 Offerte N.N. di 20 Euro
40 Euro
1 Offerta N.N. di 50 Euro
50 Euro
1 Offerta N.N. di 30 Euro
30 Euro
---------------------------------------------------TOTALE
780 Euro
OFFERTE PRECEDENTI
36525 Euro
---------------------------------------------------TOTALE COMPLESSIVO
37305 Euro
Ricordo che il Ministero per i beni e le attività culturali dà la possibilità di inserire nella dichiarazione dei
redditi le erogazioni liberali finalizzate al restauro o
alla conservazione di un bene artistico o culturale.
Per la persona fisica la detrazione d’imposta è pari al
19% mentre per l’impresa è interamente deducibile.
Dunque su richiesta, la Parrocchia può rilasciare la
ricevuta che attesta l’erogazione liberale valida per la
dichiarazione dei redditi.
Don Eros Accorigi
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VICARIATO ARDESIO-GROMO: IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA - INIZIATIVE PASTORALI
Durante quest’anno giubilare, in Santuario di Ardesio, per i giovani che vogliono confessarsi o iniziare un cammino
di accompagnamento e discernimento spirituale, nelle domeniche,11/9,
9/10, dalle ore 20.30 in poi, saranno presenti due sacerdoti.
Un sacerdote per le confessioni sarà
altresì presente ogni giovedì e sabato
dalle 9.30 alle 11.
ORATORIADI 2016_________________________________
Q uest’anno a Piario dal 24 giugno al 3 luglio si sono svolte le 23esime Oratoriadi,
manifestazione che coinvolge i 10 oratori dell’alta Valle Seriana, l’ultima edizione si era
svolta a Piario nel lontano 2008.
Anche in questa edizione la vittoria è andata all’oratorio di Ardesio dopo un combattutissimo testa a testa fino all’ultimo gioco con il nostro oratorio finito con 61 medaglie
contro 58, gli altri oratori hanno concluso con: Villa D’ Ogna 46 medaglie, Valgoglio 44, Gromo 33, Gromo S. Marino 25, Valbondione 17, Gandellino 14, Boario 9 e Valcanale 4. La partecipazione è stata ottima con la presenza di
circa 590 concorrenti suddivisi in 6 fasce d’età. Il grande puzzle, simbolo delle Oratoriadi di quest’anno e il motto
“Per costruire insieme” sono sempre stati al centro di tutta la manifestazione con lo scopo di suggerire un senso di
unione nella crescita delle nostre comunità, così nello sport come nella vita quotidiana.
II meteo è stato fortunatamente dalla nostra parte eccetto la violenta perturbazione che è avvenuta la prima domenica dopo le ore 21.00, durante la quale ci siamo ritrovati a lasciare velocemente le nostre mansioni di gestione della
manifestazione per correre a chiudere la tensostruttura e, con scope alla mano, evacuare l’acqua che nel frattempo
aveva invaso il magazzino e l’oratorio. Nella domenica del tre luglio abbiamo avuto il piacere di ospitare il presidente nazionale del CSI Sig. Vittorio Bosio, il quale si è complimentato per lo svolgimento della manifestazione, per la
numerosa partecipazione e coinvolgimento delle comunità.
Un caloroso e sincero grazie va a tutti i volontari, circa un centinaio, che si sono prestati in questi dieci giorni a far sì
che la manifestazione si potesse svolgere nel migliore dei modi, rinunciando al loro tempo libero.
Il consiglio dell’oratorio
TESSERAMENTO ORATORIO 2016/2017 ________________________________________
Avvisiamo tutti i soci dell’Oratorio di Piario A.s.d. e tutte le persone che desiderano far parte dell’associazione, che da quest’anno sia i tesseramenti ordinari che i tesseramenti degli sportivi verranno fatti a
Settembre 2016. La durata della tessera ha validità di un anno (dal 1 settembre 2016 al 31 agosto 2017).
Le iscrizioni per i soci ordinari sono aperte dall’1 agosto 2016 presso l’oratorio e presso San Rocco (durante la sagra). Per i ragazzi da 0 a 17 anni: 3€ - Dai 18 anni compiuti in poi: 5€.
Le iscrizioni degli sportivi saranno invece, come gli altri anni dall’1 settembre 2016 (il costo del tesseramento è
compreso nella quota d’iscrizione dell’atleta).
Circolo Oratorio Piario
AVVISO AI GENITORI DEGLI ALUNNI FREQUENTANTI
LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
I genitori degli alunni che frequenteranno la scuola secondaria di primo grado nell’anno scolastico 2016/2017, sono
invitati a recarsi presso gli uffici della S.A.B. Autoservizi in Clusone, per la sottoscrizione dell’abbonamento studenti. Con successivo avviso il Comune di Piario renderà note le modalità per la presentazione della domanda di rimborso.
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LA PINETA E I LUOGHI DELLA PESTE_________________
Q uesto è il titolo del “Percorso turistico-culturale” in programma per sabato 13
agosto. Piario e Clusone sono da sempre separati da una zona boscosa e ricca di leggende, storia e curiosità; tra esse la più conosciuta lega la pineta ai periodi in cui la peste mieteva numerose vittime, rendendo questa zona meta di culto, ma anche di leggende spaventose. Itinerario storico naturalistico da Piario ai luoghi della peste
(chiesette dei Morti Vecchi, Morti Nuovi e San Rocco). Consigliato abbigliamento e scarpe da trekking: facile escursione adatta anche a famiglie e bambini.
Ritrovo ore 10.30 presso il parcheggio dell’Ospedale di Groppino. A seguire degustazione presso il Centro Sportivo. Costo 5,00 Euro compresa degustazione, prenotazione obbligatoria al 342.3897672.
Organizza DAT - La Valle dei Sapori in collaborazione con Artelier.
40^ MOSTRA DEL FUNGO E DELLA NATURA______________________________
Q uarant’anni e non sentirli! Torna puntuale l’appuntamento di agosto dell’interessantissima Mostra del fungo e della natura organizzata in primis dall’Associazione Micologica Bresadola - Gruppo di Villa d’Ogna, con il patrocinio di Regione Lombardia,
dell’Amministrazione Provinciale, del Comune di Villa d’Ogna, della Comunità Montana, del Consorzio del Bacino Imbrifero Montano, di Promo Serio e del Parco delle Orobie. L’inaugurazione si è tenuta sabato 30 luglio presso la palestra “Fausto Radici” in Largo
Europa 70 a Villa d’Ogna e rimarrà aperta fino al 15 agosto.
Come sempre è numeroso e variegato l’elenco dell’esposizione e delle cose che si possono vedere e scoprire e che riguardano sia la natura che le creazioni di diversi artigiani ed
appassionati, proprio per questa ragione è tanto più importante farvi visita.
La Mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 14.30 alle 19.00, mentre nei giorni
festivi e prefestivi dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 19.00. L’ingresso
è libero.
Si segnala per mercoledì 3 agosto, dalle ore 9.00 alle 13.00 un convegno presso l’Oratorio di Villa d’Ogna, sul tema
“I funghi, un bene del territorio da consumare in sicurezza”.
OKTOBERPIER 2016 _______________________________________________
I
n Prosit!! Anche quest’anno Piario si trasforma nella piccola capitale seriana…della birra!!
Il 3 settembre si terrà infatti la terza edizione dell’OktoberPier, organizzata dal gruppo Go BO Tep e dalla squadra
di calcio PierSaint- Germain. Presso la tensostruttura comunale potrete immergervi in un’atmosfera dall’allegria e
dal sapore tipici dell’Oktoberfest: addobbi e personale rigorosamente in stile bavarese vi aspettano per offrirvi fiumi
di birra direttamente da Monaco, stinco di maiale, bretzel, polletti allo spiedo con patate, hot dog con wurstel e
dolcissimi strudel da gustare in compagnia, il tutto allietato dalla coinvolgente musica dei Sushi Cornucopia che vi
farà danzare nel dopo cena!
Ecco il programma dettagliato:
Ore 14.00 torneo di calcio Oktoberpier
Dalle 14.00 alle 23.00 spine aperte e sfiziosità per stuzzicare l’appetito
Dalle 19.00 cucine aperte per la cena bavarese
Dalle 21.00 concerto dei Sushi Cornucopia Ore 00.30 tutti a nanna!
Vi aspettiamo numerosissimi per un Prosit in compagnia!
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UN C.R.E. BREVE MA INTENSO__________________________
I
l CRE, la proposta comunitaria per eccellenza dell’estate, è alla sua quarta edizione.
Quest’anno con una durata più breve degli anni precedenti perché, nel nostro oratorio, si sono svolte le Oratoriadi che hanno impegnato gli spazi, le mamme e gli animatori nel tempo
che corrisponde alla prima settimana di CRE. Più breve, ma intenso! Più dell’anno scorso il
CRE è caratterizzato da una massiccia presenza di animatori con un rapporto ragazzipreadolescenti/animatori praticamente di 2/1. Questo è certamente legato al calo dei numeri delle varie annate dei
ragazzi stessi, ma anche al fatto che alcuni preadolescenti, più degli altri anni, hanno deciso di andare o tornare a
Clusone. Chissà perché così facilmente si rinuncia all’occasione più importante dell’anno per portare il proprio contributo nel fare una buona esperienza di paese e di fraternità insieme ai propri compaesani. Qui non è questione di
misurare l’appeal dell’iniziativa sulle attività che vengono proposte o sugli amici che mi ritrovo al CRE. Il CRE non
è solo questione di quanto mi divertirò, ma di quanto posso e voglio entrare in gioco nel costruire il mio paese che è
fatto anzitutto di persone e poi di edifici. Il CRE infatti vuole dare a tutti, piccoli e grandi, l’opportunità di entrare
in gioco nel costruire insieme agli altri la mia comunità parrocchiale e nel dare accoglienza anche a chi non è parte
della comunità stessa. Questo mi sembra lo spirito con cui tutti, chi più e chi meno, stiamo vivendo l’esperienza del
CRE in queste prime due settimane. Vedo impegno negli animatori, passione per la buona crescita delle giovani generazioni nelle mamme e tanto entusiasmo da parte dei ragazzi e dei preadolescenti stessi. Mi stupisce, in particolare, l’entusiasmo e l’impegno che tanti ragazzi e ragazze, ma anche preadolescenti, ci mettono nel gioco di squadra.
E’ decisamente più bello e più interessante giocare con dei coetanei che con dei ‘pippottini’ virtuali. Il tema di quest’anno è il viaggio; lo slogan è ‘Per di Qua’. Il viaggio è una metafora usata spesso per dire che cosa è la vita intera.
Un viaggio, un cammino la cui direzione è suggerita dalla vita stessa e in particolare dalle buone esperienze di prossimità che viviamo soprattutto all’inizio della nostra vita. Queste esperienze ci fanno cogliere la Promessa buona inscritta nella nostra vita, ci fanno dare una figura concreta e un credito spontaneo a questa vita buona che Dio - fonte,
senso e compimento di ogni bene - promette a tutti coloro che entrano in questo mondo. Il CRE rientra proprio in
queste esperienze e vuole suggerire la direzione di marcia da tenere sempre nella vita per costruire insieme una buona esperienza di vita sociale e di vita comunitaria attorno alla Promessa di Dio.
Grazie dunque a tutti coloro che hanno creduto alla bontà di questa iniziativa e che si stanno impegnando per portarla a compimento: ai ragazzi, ai preadolescenti, agli animatori, a tutte le mamme impegnate nella logistica del CRE,
agli sponsor e a tutti i genitori che hanno iscritto i loro figli.
Don Eros
Il C.R.E. in numeri: il Don, 65 ragazzi, 31 animatori, 18 collaboratori: totale 115 viaggiatori…
Gruppo animatori, una realtà sorprendente (di Luca Milanesi)
Anche quest’anno la preparazione del CRE ha richiesto grande impegno da parte degli animatori, i quali si sono attivati su due fronti: infatti, oltre alla normale programmazione dell’animazione, tutti hanno dato il loro contributo
come volontari per le Oratoriadi. Le riunioni per il CRE sono iniziate già a marzo e sono continuate fino a metà
giugno. Don Eros, in questi incontri, ci ha fatto riflettere non solo sull’importanza della figura dell’animatore e sulla
serietà che il nostro ruolo necessariamente esige, ma anche sul bisogno di creare un ambiente che coinvolga e allo
stesso tempo educhi. A ognuno è stato affidato un incarico: alcuni hanno formato la squadra del “gruppo-giochi”,
validissima nel creare sempre nuove sfide per le competizioni tra le squadre; altri invece si sono occupati dei laboratori (cucina, murales, teatro, scenografia, manuale, piccoli), grazie ai quali bambini e ragazzi hanno potuto cimentarsi in qualcosa di nuovo e far emergere le proprie potenzialità. Per non parlare dei tornei di calcetto (già realizzati
l’anno scorso) e di pallavolo (novità di quest’estate), che hanno saputo ottenere numerosi consensi e partecipazioni.
Quest’anno il gruppo degli animatori era formato da una trentina di ragazzi, la maggior parte già presenti l’anno
scorso, ma con alcuni nuovi innesti (tra chi era alla prima esperienza e chi al contrario l’aveva già fatto), che si sono
integrati velocemente e hanno garantito subito il loro apporto per la buona riuscita dell’esperienza. I bambini, come
ogni anno, hanno saputo immediatamente affezionarsi a tutti, nonostante, ogni tanto, qualche doveroso richiamo.
Una menzione particolare va ai “padri fondatori”, ossia quei ragazzi che praticamente dal nulla, 4 anni fa, con l’aiuto
del Don e dei volontari, sono riusciti a realizzare per la prima volta il CRE nel paese di Piario e che, anno dopo anno, non demordono e continuano a garantire la loro esperienza, utile in particolare per “formare” le nuove leve.
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5 luglio - 22 luglio. È un CRE breve quello del 2016, rispetto alle canoniche quattro settimane degli anni precedenti: solo tre settimane di cui la prima non completa. Questo perché il nostro oratorio nel periodo dal 24 giugno al
3 luglio ha ospitato le Oratoriadi. Dieci giorni di divertimento, di gare sportive e giochi, nei quali si sono sfidati i
diversi oratori del Vicariato. Piario, con nostra grande soddisfazione, si è classificato al secondo posto, dopo Ardesio, ahimè l’eterno vincitore! A parte la partenza tardiva il programma del CRE è denso di attività di ogni tipo che si
svolgono secondo gli orari della ormai consolidata ‘giornata tipo’. Fanno eccezione le giornate dedicate alle gite,
nelle quali si parte al mattino e si ritorna in serata secondo orari stabiliti di volta in volta. I nostri pomeriggi sono
generalmente divisi in due tempi, dei quali il primo è dedicato a balli e laboratori e il secondo a giochi all’aperto.
Tra i due tempi c’è per tutti, grandi e piccoli, la meritatissima pausa della merenda!
I laboratori sono sette di cui tre “piccoli lavoretti”, giornalino e teatro-canto sono fissi, cioè i ragazzi li frequentano
per tutta la durata del CRE. Mentre gli altri quattro, quelli di scenografia, manuale, murales e cucina sono a rotazione, cioè i ragazzi li frequentano per una sola settimana.
Il laboratorio dei piccoli è dedicato ai bambini dell’ultimo anno di scuola materna e della I e II elementare, che per
tutta la durata del CRE danno sfogo alla loro creatività, realizzando piccoli lavoretti guidati da Martina, Chiara M.,
Chiara F., Giulia e Daniela.
Il laboratorio di Teatro-canto è gestito da Luca, Nicola, Valentina, Ingrid, Chiara e Alice.
Il laboratorio di scenografia è gestito da Simona che ha diciotto anni e da Elena che ne ha diciassette. Sono animatrici da … sempre!
Il laboratorio di “Manuale” è gestito da Lisa, Giada, Giorgia e Sirya tutte nate nell’anno DUEMILA!
Il laboratorio di murales dove Francesco, Angela e Giulia si stanno divertendo con i ragazzi a colorare la parete
della ex cucina dell’oratorio.
Il laboratorio di cucina è gestito dagli animatori Federico, Manuel, Sergej e da tre mamme: Emanuela, Laura e
Ivana.
Per i giochi i ragazzi erano divisi in otto squadre: 4 per quelli dalla I^ alla IV^ elementare: squadra prima classificata
“I Tricicli” e 4 per i rimanenti dalla V^ elementare alla III^ media: squadra prima classificata “Alitalia”.
Le gite
- Mercoledì 6 luglio si è tenuta la prima gita del CRE 2016. La destinazione? Il parco acquatico “AQUAPLANET” di
Darfo Boario Terme.
- La biciclettata del 14 luglio non era in programma. Pedalare da Piario a Fino del Monte (parco Rès)… che fatica!
- Il 15 luglio, sono le nove e siamo tutti qui all’oratorio pronti per partire per il rifugio Alpe Corte.
- Eccoci al 20 luglio, con oggi rimangono solo tre giorni di CRE. È volato! Ma come è possibile? Oggi è anche l’ultima e attesissima gita, la più partecipata in assoluto. Siamo in 101 tra bambini, ragazzi, animatori e accompagnatori.
Qui alle Vele è tutto meraviglioso, l’acqua, gli scivoli, le aree sosta … e tutti si stanno divertendo molto.
(Tutte le notizie qui riportate sono state spiluccate dal giornalino del CRE redatto
da Anna, Davide, Marco, Mara, Martina, Matteo e Sabina con gli animatori Chiara, Laura e Silvia)
9
UNIONE DEI COMUNI: DA QUATTRO A TRE O DUE? _________________________
C
hi ha seguito la vicenda del progetto di “unione dei comuni dell’Asta del Serio” avrà presente le varie tappe di
questo lungo e articolato percorso. Per chi non conosce la vicenda, ne farò, di seguito, una breve cronistoria a titolo
informativo, considerata la scarsa partecipazione riscontrata all’assemblea indetta lo scorso 11 luglio a Piario.
Da una prima ipotesi , di diversi anni fa, per la costituzione in Unione degli otto comuni collocati nella cosiddetta
“Asta del Serio”, si è poi passati ad un più concreto progetto di unione di quattro Comuni: Ardesio, Villa d’Ogna,
Piario e Oltressenda. Nel volgere di circa quattro anni, dalle parole si è passati alla progettazione concreta dell’Unione, alla nomina dell’Assemblea, alla formulazione dello Statuto ed all’approvazione da parte dei quattro consigli
comunali. Ma, ad un certo punto, il primo colpo di scena. Oltressanda (il comune più piccolo dei quattro), nel novembre 2014, decide di uscire dall’Unione dopo aver fatto le proprie
valutazioni. Gli altri tre, assorbono il colpo, non si perdono d’animo e,
modificando di conseguenza gli atti costitutivi, proseguono la loro strada.
Programmi, progetti e distribuzione dei servizi, sono tutti raccolti nella
presentazione creata allo scopo da Alberto Bigoni Sindaco di Ardesio e
Presidente dell’Unione, fino allo scorso 10 giugno. Un malloppo di 84
pagine che nel dettaglio presentano il progetto, le previsioni e i costi. (si
possono visionare sul sito del Comune “Documenti dell’Unione dei comuni”).
In sostanza, l’accorpamento dei servizi dei comuni inferiori a 3000 abitanti, già previsto dalla legge, dovrebbe portare a risparmi dal punto di
Il “quartetto” iniziale dell’Unione
vista economico e più efficienza nei servizi offerti al cittadino.
Quasi tutto fila liscio, al punto che era previsto, a far data dal 1° luglio 2016, che iniziasse l’unione della contabilità
con un bilancio unico fra i tre comuni. Vengono indette le assemblee di presentazione alla popolazione, la prima
delle quali, il 17 maggio, si tiene a Villa d’Ogna, mentre quella programmata a Piario per il 16 giugno, veniva rinviata “in attesa di chiarimenti” a seguito del cambio di bandiera della nuova Amministrazione di Ardesio uscita dalle elezioni dello scorso 10 giugno. Infatti, il nuovo sindaco, Ivan Caccia, già in campagna elettorale aveva avanzato le proprie perplessità in ordine all’Unione e soprattutto riteneva prematuro il partire, soltanto dopo 20 giorni dal suo insediamento, con un’ Unione della quale voleva approfondire costi, benefici, opportunità e quant’altro. Per questo si
riservava un certo periodo di tempo per analizzare e studiare il tutto e, nel frattempo, imponeva una pausa, al processo di Unione. Questo è il secondo e forte colpo di scena che cala sull’Unione e che viene definito dai giornali locali come “L’Ardexit”.
Nell’assemblea dell’Unione, tenutasi il 25 giugno, Alberto Bigoni, non essendo più Sindaco di Ardesio, rassegnava
le dimissioni da Presidente, la carica veniva offerta a Ivan Caccia che non ha accettato. Dopo diversi incontri e trattative con incombente la scadenza del 15 luglio pena il commissariamento dell’ente, sabato 9 luglio a Piario in una
movimentata riunione tra i sindaci, (assente Caccia in sua vece il vicesindaco Riccardi) il Sindaco di Villa d’Ogna,
Angela Bellini, ha assunto la Presidenza con alcune riserve. Eccole: “Lunedì (11 luglio) deve essere inviata la richiesta di contributo alla Regione dal Comune capofila Ardesio (ndr. sul piatto ci sono circa 80.000 euro), deve esserci
un incontro entro il 15 luglio con il sindaco di Ardesio Yvan Caccia per un chiarimento e deve essere permesso all’ente sovra comunale di potere pagare i dipendenti dei tre comuni entro il mese di ottobre. Se durante questa settima
la situazione si dipana io posso provare a fare il presidente, altrimenti farò le mie valutazioni”.
Così l’11 luglio alle ore 20.45 presso la sala consigliare del Comune di Piario si è tenuta l’assemblea pubblica per
spiegare il lavoro svolto e fare il punto della situazione. Erano presenti i tre sindaci: Visini, Bellini e Caccia oltre a 8
consiglieri comunali di Piario e una decina di persone….
Dopo l’apertura dell’incontro da parte del Sindaco Visini, la parola viene data alla Presidente dell’Unione, Angela
Bellini, che si è accollata questo incarico “per non buttare alle ortiche tre anni di lavoro e gli investimenti già effettuati” per far partire l’Unione al 1° luglio.
Chiamato in causa, il Sindaco di Ardesio, IvanCaccia ha esplicitato di non essere “Un amministratore superficiale, se
lo fossi stato, afferma, avrei subito detto no all’Unione”. Ho ritenuto comunque necessario che “umanamente non si
possa chiedere una risposta in così poco tempo agli amministratori di Ardesio. Ardesio non mette in discussione la
rappresentanza o le quote all’interno del nuovo ente, vuole piuttosto approfondire la problematica dell’Unione,
(della quale ha visionato soltanto lo Statuto e l’Atto costitutivo) riservandosi di dare risposta entro il 30 luglio”.
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Negli interventi che sono seguiti, con alcune domande da parte dei presenti, che hanno rivolto critiche proprio alla
posizione di Caccia, si è evidenziato un certo scetticismo del Sindaco di Ardesio al riguardo delle Unioni dei Comuni e della politica del Governo che taglia le risorse ai Comuni e le promette alle Unioni.
Proprio al riguardo di questo scetticismo, all’intervento di un presente che chiedeva qual’ora Ardesio rinunciasse
all’Unione cosa facessero Piario e Villa d’Ogna, il Sindaco Visini ha risposto che proseguiranno l’Unione in due,
considerato che, per poco, la somma degli abitanti dei due comuni supera il limite minimo imposto dalla legge
(3012). A conclusione delle serata ancora ricca di scambi di opinioni fra i tre Sindaci, un cittadino intervenendo
chiosava sostenendo: “che per l’Unione devono essere d’accordo i 3 Sindaci, chi non è d’accordo è meglio lo dica
subito…” Come non concordare…
Per l’ultimo aggiornamento sulla questione, prima di andare in stampa, sabato 30 luglio, ho sentito direttamente il
Sindaco di Piario, per sapere se da Ardesio fosse arrivato qualche segnale. Visini mi ha riferito che, “nonostante
quanto pubblicamente aveva affermato, da parte del Sindaco Caccia , non è pervenuta alcuna comunicazione circa la
partecipazione o meno all’Unione”.
Attendiamo, speriamo, dubitiamo?.... Fate voi…
Giuliano Todeschini
Il “trio” dei Sindaci attuali dell’ipotetica Unione
PALLAVOLO NEWS_________________________________________________
C
ari amici lettori, ben trovati! Siamo ad agosto, mese di ferie, mare, passeggiate, san Rocco e relax… ma agosto è anche il mese della ripresa delle attività sportive! In questo breve articolo vi lascio i contatti dei referenti di
ciascuna categoria, cosicché potrete contattare nel caso vogliate informazioni o se voleste iscrivere qualche giovane
atleta alla nostra società!
-
MINIVOLLEY: l’età di riferimento è dal 2008 al 2006, e l’allenatore sarà Danka (348.7444912). L’attività
è aperta a femmine e maschietti, consiste in un allenamento settimanale finalizzato allo sviluppo delle capacità motorie di base, alla coordinazione, al senso del ritmo e della rapidità. Ogni allenamento è un gioco
nuovo, provare per credere!
- GIOVANISSIME: saranno alleante da Mattia “Giga” Gazzaniga (338.7114556). Il primo vero avvio ai campionati: si scoprono avversari, si impara il sapore della sconfitta e della vittoria, si capisce che davvero è la
squadra che vince, e non il singolo! Rivolto ad atlete nate tra il 2005 e il 2004!
- MINI ALLIEVE: allenate da Manuela Maffeis (338.7374156). I giochi si fanno seri, e le atlete (classe 2002 e
2003) scoprono la differenziazione tra i ruoli, capiscono che ogni giocatrice è un ingranaggio, e che ogni
ingranaggio è diverso dall’altro, ma che nessuno di questi si può bloccare, se si vuole far funzionare il motore!
- ALLIEVE: Le ragazze del 2000 e 2001 partecipano al primo campionato “maturo”: non si scherza più: le
trasferte sono più lunghe, il livello di gioco si alza, e anche la qualità delle partite cambia completamente
registro! Allenate da Fabio Scandella (340.7764896) e Spada Mattia (392.9638375).
- TERZA DIVISIONE: a seguito dell’abbandono di alcune ragazze per motivi universitari, la squadra della
terza divisione cerca nuovi elementi per completare l’organico (dal 2000 in su)! Non esitate a contattare
Danka per informazioni! (348.7444912).
Ricordiamo infine che abbiamo sempre bisogno di nuovi collaboratori: allenatori, assistenti, segnapunti, manutentori, pasticceri e pizzaioli… insomma, abbiamo bisogno di voi! Fatevi avanti!
Per ora ci salutiamo, e ci diamo appuntamento a settembre… auguriamo buone vacanze a tutti i nostri affezionati
lettori!
Danilo Caccia
11
L’IMPORTANZA DI DIRE NO ALLA DROGA________________________________
I
nterpellato dal Centro di ascolto e auto aiuto di Fiorano al Serio “Promozione Umana” di Don Chino Pezzoli, il
nostro VESCOVO FRANCESCO BESCHI, invia una sua riflessione sull’importanza di “DIRE NO ALLA DROGA”,
sostenendo e incentivando il lavoro dei centri di ascolto e di auto aiuto di Don Chino Pezzoli.
L’IMPORTANZA DI “DIRE NO ALLA DROGA”
I dati di questi ultimi anni sottolineano l’aumento dei giovani toccati da tristi esperienze di dipendenza, ma ciò che
più allarma è il fatto che alle sostanze “classiche” si sono diffuse le “nuove droghe” fino ad oggi sconosciute, che la
scienza medica definisce devastanti sia per l’impatto sull’organismo giovane, per la diffusione capillare, per i principi
attivi di cui sono composte, per la rapida induzione alla dipendenza di chi le assume.
Non si tratta qui di fare degli allarmismi ma di offrire un giusto quadro del fenomeno in atto e di delineare alcuni
possibili percorsi tesi a contrastare e contenere il fenomeno.
Come sappiamo l’uso della droga è strettamente legato al problema dell’uomo in ricerca di se stesso. Nei “paradisi
artificiali” delle droghe alcuni uomini e donne cercano di riempire il vuoto del senso della vita, della paura del vivere, della fatica della quotidianità nel vivere. Anche chi giunge a fare questa scelta di distruzione della propria vita ha
alle spalle sempre una storia fatta di emozioni, di routine. Ciò che lega tutte queste storie è l’essere scontenti della
propria vita. La droga è inizialmente la risposta a questa insoddisfazione. Drogarsi all’inizio porta a raggiungere
“l’estasi”, una serenità interiore costruita artificialmente. Proprio per questo dura un attimo e poi si ritorna nella
insicurezza, nella insoddisfazione, nella fatica del vivere.
Ciascun tempo ha le sue “droghe”. Parlare oggi di consumo di sostanze senza contestualizzare questo comportamento dentro il momento sociale ed economico, rischia di non aiutarci a leggere attentamente il fenomeno e continuare
a considerarlo per come lo consideravano 30-40 anni fa, quando si cominciava a manifestare in tutta la sua drammaticità. Se un tempo l’uso di sostanze era un modo per manifestare soprattutto la propria “diversità”, la propria opposizione a quella che veniva vissuta come una uniformizzazione sociale, consumare sostanze oggi è diventato un modo
soprattutto per “dopare” la quotidianità individuale. Viviamo oggi in un’epoca in cui messaggi culturali prevalenti
tendono ad una completa “elusione” del limite individuale e collettivo, a proporre miti e modelli legati sempre e
comunque alla prestazione ed allo slogan “tutto è possibile per tutti”. Ciò che colpisce è la scomparsa del tema
“dipendenze” dai messaggi culturali di una società. Sembra essere diventata esclusivamente un fatto personale. Per
molti non è neppure più un problema. A fianco di chi vive la strada come tossicodipendente cronico, ci sono uomini
e donne del “sabato sera”, dove assumere sostanze stupefacenti aiuta a vivere meglio la notte di divertimento. E’ l’assumere droga per diletto.
Di fronte a questo quadro un primo percorso che si può suggerire è quindi legato all’impegno educativo. Determinante a questo livello è la prevenzione che si esplicita con interventi posti in essere ad ogni livello nel percorso formativo dei giovani, dal dialogo specialmente in famiglia, alla conoscenza e alla informazione appropriata soprattutto
nell’ambito delle agenzie educative. La scuola ha per sua natura un ruolo importante. Vanno esplicitati ai ragazzi i
rischi e i pericoli che le sostanze rappresentano per chi le assume, ma anche i metodi di induzione all’assunzione o
alla prova da parte degli spacciatori. Prevenzione è anche orientare ai valori il mondo dei ragazzi. Il servizio, la condivisione, l’impegno civile possono essere dei validi suggerimenti.
C’è bisogno di continuare a dire con forza no alla droga. C’è bisogno più che mai di affrontare questo problema sul
piano culturale complessivo, continuando a sensibilizzare le comunità su alcuni modelli sociali e culturali prevalenti
che hanno bisogno di essere continuamente richiamati. Quanto è importante un giovane per le nostre Comunità?
Come ri-costruire comunità più attente alla sobrietà, al senso del limite, al valore della condivisione e solidarietà?
Il secondo percorso è legato all’Ascolto. Per gli aspetti collegati alle dipendenze sono nati in un decennio molti luoghi di Ascolto che hanno perfezionato il loro impegno di volontariato attraverso la formazione e la competenza nelle
discipline riguardanti i fenomeni in atto, contrastando così non solo la diffusione dei comportamenti devianti, ma
anche facendosi carico delle situazioni di fragilità e di dipendenza. Di grande aiuto sono stati i cammini di orientamento e di sostegno dei soggetti più deboli e compromessi con le sostanze e del loro accompagnamento psicologico.
Una testimonianza in questa direzione è data dall’esperienza di don Chino Pezzoli, delle sue comunità, dei suoi Centri di Ascolto. Sono esperienze di vita nate anche nella nostra Diocesi dall’azione di sacerdoti e laici illuminati che
nel tempo sono diventati punti di riferimento importanti per i tossicodipendenti e le loro famiglie.
Grande è infatti lo smarrimento di una famiglia quando si accorge di avere un figlio tossicodipendente. Si sente sola,
12
a volte anche abbandonata, spesso rinchiusa in se stessa per la vergogna dello “stigma” che accompagna la presenza di
figli così fragili. Per loro c’è bisogno di sostegno, collaborazione, consigli per far fronte al profondo senso di inadeguatezza e solitudine di fronte alla tossicodipendenza di un figlio.
I centri di aiuto, le comunità di recupero, i gruppi di auto aiuto diventano luoghi di incontro in cui avviare un dialogo con le famiglie e prospettare possibili percorsi di aiuto. E’ l’attenzione a non lasciare soli persone e famiglie in
difficoltà che hanno anzitutto il bisogno di essere ascoltate, capite, rassicurate e accompagnate.
Il terzo percorso prende in esame la cura di chi chiede di uscire dalla dipendenza. Con la sola buona volontà o con
l’aiuto del territorio, quando la dipendenza è diventata sistema o stile di vita, è necessario l’intervento della Comunità terapeutica. Solo attraverso fatica, sacrificio, rinuncia e riscoperta dei valori della vita, è possibile un totale cambiamento.
L’ultimo aspetto rimane sicuramente il ‘ritorno e l’integrazione’ nel proprio ambiente naturale. Molti riscoprono la
normalità del vivere e sono realmente persone rinnovate. La percezione di non essere “vuoti a perdere” li fa capaci di
essere d’esempio agli altri e di collaborare a quei percorsi di sensibilizzazione e di testimonianza. Dalle dipendenze si
può uscire prendendo le distanze da quegli stili di vita che sono vere esperienze di disagio e devianza e riconoscendo
il valore di chi nella società si dedica al servizio e al recupero delle persone.
L’augurio che rivolgo a don Chino Pezzoli, agli operatori e volontari dei suoi Centri per le dipendenze è che continuino a vivere con gioia queste esperienze di incontro e di servizio a favore dei giovani più fragili e vulnerabili. Nel
contempo continuino a promuovere e a richiamare l’attenzione delle comunità e dei territori ad essere più capaci di
costruire luoghi nei quali tutti possano serenamente vivere il loro progetto di vita.
Alcool – Droghe……. Prevenzione
Centro di Ascolto e Auto- Aiuto “Promozione Umana” Don Chino Pezzoli
Via Donatori di Sangue, 13 – Fiorano al Serio - Tel. 035 712913
Contatti: Michele 3388658461 E -mail [email protected]
Incontri genitori: MERCOLEDI’ dalle 20.30 alle 22.30
LA POSTA _____________________________________________
Ecco, di seguito il contenuto della nostra cassetta postale di questo mese.
PASSEGGIATA NEL “VERDE”
Passeggiando per Piario, mi sono imbattuta in alcune cose un po’ strane che mi hanno spinto a scrivere questa
lettera perché non riesco a darmi una spiegazione.
Passando davanti al Municipio, ho notato che i contorni delle aiuole, nonché a tutte le piantine e i vari cespuglietti sono di erba
secca, proseguendo dietro la Parrocchiale, c’è una magnifica aiuola, in parte con una siepe bella rigogliosa e la rimanente con erba
secca. Verso il cimitero, tra il parcheggio e Via Cadoriano c’è un’altra striscia tutta secca, m’incammino verso San Rocco dove un
pannello illustrativo con la piantina di Piario e quanto lo circonda ma ai suoi piedi e all’imbocco del sentiero sulla sinistra altro
secco, ritorno sui miei passi e decido di fare una visita ai morti, all’esterno del Cimitero sembra sia passato Attila, all’interno
sulla sinistra altri bordi secchi mentre sulla destra ormai non c’è più l’ombra di un filo d’erba verde. Un po’ amareggiata mi dirigo
verso Clusone e salendo il Grumel vedo che la situazione non cambia, per una fascia ai bordi della strada tutto secco, poi il prato
bello verde. Non mi sembra che questa estate sia stata particolarmente secca e allora mi incuriosisce questa tecnica
“INNOVATIVA” nella cura del verde pubblico; perché guardando tutti i giardini delle abitazioni di Piario, nessuna adotta
questo sistema, mi sorge allora una domanda: non è per caso stato spruzzato qualcosa (chimico e no) per far seccare tutto in questo
modo, spruzza oggi spruzza domani faremo anche noi la stessa fine dell’erba? Non è più semplice tagliare l’erba ai margini delle
aiuole e delle strade come fanno tutti? Se i privati non adottano questa tecnica nel loro giardino forse un motivo ci sarà.
Parliamo tanto di rispetto della natura e del verde, di sentieri ben segnalati per invogliare gli abitanti e i villeggianti a vedere
quanto di bello la natura offre a questo paese, ma se poi si vedono queste cose forse si “parla bene ma si razzola male” .
Mi auguro che qualcuno sappia dare una risposta a questa mia lettera e magari si possa prendere un provvedimento serio in modo
che la prossima estate possiamo vedere l’erba che a mio modesto parere sta molto meglio e non questi bordi secchi.
Grazie per l’ospitalità
Piario 26 luglio 2016
Lettera firmata
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A L’ECO DEL SAPEL NE
PIARI0
Nel centro del nostro paese c’è un’oasi di verde che un furbo tiene la parte dell’ignorante e “se la ridono”.
I toti cosa fanno?
Parlo della strada che sale dopo l’arco di Piazza Roma verso casa mia, Piazza Roma 12.
Questa strada è di proprietà comunale. La siepe di un privato invade la strada e anche il sentiero che porta nei prati sopra.
Quando piove la terra e la sabbia che vengono dal cortile di una casa, intasano i tombini.
Ho già segnalato la questione, ora vorrei che si faccia qualcosa.
E’ possibile visitare il sito per rendersi conto, li non c’è l’ISIS.
Piario 25 luglio 2016
Lucio Legrenzi
Periscopio
a cura di Giuliano Todeschini
“Istruzioni per rendersi felici - Come il pensiero antico salverà gli spiriti moderni”, questo è titolo e il sottotitolo
assai esplicativo del libro di Armando Massarenti (Ed. Quanda, 2014) dal quale ho tolto lo spunto di riflessione che
vi propongo.
Amici di tutti, amici di nessuno
E’ facile dire amicizia. Nell’epoca di Facebook e del proliferare dei social network, delle rimpatriate virtuali, dei mille contatti dei
nostri avatar e del chiacchiericcio su WhatsApp lo è ancora di più. “E’ opinione comune che coloro che hanno molti amici e che
trattano familiarmente tutti non siano amici di nessuno” scriveva Aristotele. Nell’era del suo infinito dilagare è lui che può darci
qualche suggerimento su che cosa sia davvero l’amicizia. La scuola di Aristotele, il Liceo, aveva come missione quella di formare
alla vita filosofica, nel senso di “una filosofia praticata, vissuta, attiva, apportatrice di felicità” (per dirla con Pierre Hadot), dove
l’amicizia era coltivata come un valore fondamentale. Filosofo teoretico per eccellenza, ad Aristotele non è affatto estranea la dimensione pratica della filosofia. Lo si capisce bene proprio dalla trattazione meticolosa che troviamo nell’Etica nicomachea sui
diversi modi di pensare l’amicizia.
C’è chi è attratto da persone simili per gusti, carattere, personalità, e pensa di poter stabilire solo con loro un rapporto stabile e
duraturo. Questi ritiene che l’amicizia “sia una sorta di somiglianza e che coloro che sono simili siano amici, donde il detto ‘Il
simile va verso il suo simile’ “. C’è chi invece ricorda, confortato dalla saggezza popolare, che sono gli opposti ad attrarsi, in amore ma anche nelle amicizie più profonde. Del resto cos’è l’amore se non “in un certo senso un eccesso di amicizia, che si rivolge verso una persona sola”?
Ma la premessa di ogni amicizia viene dal consiglio pratico di imparare innanzitutto a conoscere se stessi e a fare amicizia con se
stessi, perché “i rapporti con le persone che ci sono vicine per caratteristiche in base alla quali si definiscono le amicizie provengono
dal rapporto dell’individuo con se stesso”.
Amici di tutti, amici di nessuno – si diceva. Ma fondamentalmente è senz’altro, se si vuole padroneggiare l’amicizia profonda (o,
come dice Aristotele, “Perfetta”: che non si basa sull’utilità, l’interesse, o un piacere temporaneo), non dimenticare che quello alla
socialità è un impulso naturale, connaturato all’animo umano.
Scrive Seneca all’amico Lucillo, nella lettera n.48 delle Epistolae morales: “L’amicizia fa sì che ci sia tra noi due comunanza di
tutte le cose: si vive in comune. E nessuno può vivere felice se bada soltanto a se stesso, se tutto rivolge al proprio interesse: devi
vivere per un altro se vuoi vivere per te stesso”. E ancora: “Questo vincolo, che unisce gli uomini tra loro e per il quale vi è un diritto comune a tutto il genere umano, se è rispettato con diligenza e con scrupolo, giova moltissimo a rinsaldare quel vincolo più
stretto dell’amicizia, di cui parlavo: infatti avrà tutti gli interessi comuni con l’amico chi ne avrà molti comuni con gli uomini”.
E’ su questa nostra natura che dobbiamo fondare, coltivandole nel tempo, le virtù, fatte di attitudini e di esercizi quotidiani, che
giorno per giorno ci rendono migliori e più maturi. Siate perciò amici il più possibile dei vostri simili, perché “l’amicizia non è
soltanto una cosa necessaria, ma anche bella… Colui che è destinato a essere felice avrà bisogno di amici virtuosi”. Perché è con
loro che potrà far crescere le proprie virtù.
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Dighèt del bù?
a cura de Giulià Tudeschì
Il nonno che con la saggezza della vita vissuta, racconta ai nipoti aneddoti e istruttivi proverbi, è il quadretto che sta
alla base di queste righe che ho spiluccato dall’appendice di “Stòrie de bèstie ch’i parla ‘n bergamàsch” di Vittorio Mora.
…Tirerò ‘nsema öna quach proèrbe che ò sentìt a dì del nóno Barnaba. L’ó ést dò o trè ólte sentàt zó ‘n d’ü
pradèl sóta öna pianta de cornài, con tri o quàter neùcc e gh’la cöntaa sö polito..
- Mè sircà de deentà ècc piö a belase che s’pöl; e chi che deenta mia ècc…i mör prima. (Bisogna cercare di invecchiare il più lentamente che si possa; e chi non diventa vecchio…muore prima)
- ‘N di cap e ‘n di giardì a l’crèss i fiur e i ürtighe. (Nei campi e nei giardini crescono i fiori e le ortiche).
- A la zét a s’vèd ol capèl, ma mia ‘l servèl. (Alla gente si vede il cappello, ma non il cervello).
- Regordèv che s’è ridìcoi mia per i difècc che s’ghà, ma per i qualità che s’völ fa crèd de ìga. (Ricordatevi che
non ci si rende ridicoli per i difetti che si hanno, ma per le qualità che si vuol far credere di avere).
- Ol giödèsse a l’la ènd mia ‘l bütighér. (Il giudizio non lo vende il bottegaio).
- Quando te se troeré ‘n quach difficoltà, ‘mpara a tirà sö i màneghe per tò cönt; spèta mia ch’i faghe i òter
chèl che te gh’é de fa tè, perché la zét de spèss l’è prònta a ‘mprestà l’ombrèla quando l’piöv mia”.
(Quando ti troverai in qualche difficoltà, impara a rimboccarti le maniche per conto tuo; non aspettare che gli
altri facciano quello che devi fare tu, perché la gente spesso, è pronta a prestare l’ombrello quando non piove).
- ‘Ndo gh’è stacc impèss ol föch, de sòlet a s’sènt udùr de brüsàt. (Dove c’è stato acceso il fuoco, di solito si
sente odore di bruciato).
KULTUR QUIZ “CURIOSITÀ CURIOSE” N.184
a cura di Giuliano Todeschini
D
1.
2.
3.
4.
iamo la soluzione del Kultur quiz n. 183 pubblicato sul numero 245 del mese scorso.
Quanti sono, in totale, i denti “premolari” che ha una persona adulta? Otto.
Come si chiama la malattia che riguarda l’infezione del rene? Pielonefrite.
Come si chiama quella ghiandola del sistema endocrino che è collocata dietro la parte superiore dello sterno e
che dopo l’età della pubertà si atrofizza fino a sparire? Timo.
Come si chiama l’ossicino dell’orecchio che si trova tra il “martello” e la “staffa”? Incudine
Una sola risposta è pervenuta in redazione, è quella fornita esattamente da Laura Bosio, alla quale va il premio in
palio, un bel libro. Complimenti alla vincitrice. Veniamo ora al Kultur-quiz n.184. Ricordo che la data ultima di
presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 agosto (per la risposta si può ritagliare il riquadro
sottostante e inviare la soluzione a Redazione de L’Eco del Sapèl Né” via Bologna n.3 – 24020 PIARIO, oppure
tramite e-mail a: [email protected].) Buon lavoro!
----------------------------------------------------------------------L’oggetto del Kultur-quiz di questo mese riguarda alcuni aspetti dell’arte. Ecco le domande a cui dare una risposta:
1.
2.
3.
4.
Chi è il personaggio che viene rapito da Plutone ed è rappresentato in una scultura marmorea
di Gian Lorenzo Bernini? ______________________________
Quanti sono i cavalli di bronzo collocati sopra il portale centrale della facciata della Basilica
di S.Marco a Venezia? _______________________________
Chi è l’artista di origini bergamasche che ha realizzato la scultura “Memoria di un
partigiano” collocata nei giardini nei pressi del Comune di Bergamo? ___________________
Chi è l’inventore e disegnatore del personaggio “Il signor Rossi”? ______________________
Nome e cognome _________________________________________________ Età ________________
Via
n.
Paese
Tel _________________
15
agosto 2016
Giorno
05 venerdì
S.Emidio
06 sabato
07 domenica
08 lunedì
09 martedì
10 mercoledì
Avvenimenti, curiosità, informazioni
raccolta sacco nero
dal 1/1
148
Trasfigurazione
219
147
s.Gaetano da Thiene
220
146
221
145
222
144
223
143
224
142
225
141
S.Domenico
raccolta sacco nero
S. Teresa Benedetta
S. Lorenzo m.
raccolta della plastica
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
S. Chiara
12 venerdì
s. Maurizio
13 sabato
S.Ippolito
226
14 domenica
S. Alfredo
227
16 martedì
17 mercoledì
al 31/12
218
11 giovedì
15 lunedì
manifestazioni
Assunzione della B.V.
raccolta sacco nero
raccolta sacco nero
S. Rocco
S. Giacinto
228
229
raccolta della carta
Percorro turistico-culturale
140
Sagra di S.Rocco
139
Sagra di S.Rocco
138
Sagra di S.Rocco
137
230
136
231
135
232
134
18 giovedì
S. Elena
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
19 venerdì
S. Italo
raccolta sacco nero
20 sabato
S. Bernardo
233
133
S. Pio X
234
132
235
131
236
130
237
129
238
128
239
127
21 domenica
22 lunedì
23 martedì
24 mercoledì
B.V.Maria Regina
raccolta sacco nero
S. Rosa da Lima
S. Bartolomeo
raccolta della plastica
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
25 giovedì
S. Ludovico
26 venerdì
S. Alessandro
27 sabato
S. Monica
240
126
S. Agostino
241
125
242
124
243
123
244
122
245
121
246
120
28 domenica
29 lunedì
Martirio di S. Giovanni B.
30 martedì
s. Fantino
31 mercoledì
S. Aristide
raccolta sacco nero
raccolta sacco nero
raccolta della carta
settembre 2016
01 giovedì
S. Egidio
Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00
02 venerdì
S. Elpidio
raccolta sacco nero
03 sabato
S. Gregorio Magno
247
S. Rosalia
248
118
249
117
04 domenica
05 lunedì
B.m:Teresa di Calcutta
raccolta sacco nero
Oktobertpier
119
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