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Parco naturale dello Sciliar-Catinaccio Alpe di Siusi Sabato 6 e Domenica 7 Agosto 2016

Una barriera corallina pietrificata che si eleva verso il cielo, grazie alla loro bellezza monumentale e al loro significato geologico e geomorfologico, i così detti “monti pallidi” nel 2009 sono stati inclusi dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità. Il parco naturale dello Sciliar – Catinaccio è considerato uno dei più belli paesaggi naturali del mondo. Tipologia: E- Escursionistico Dislivello complessivo: sabato +929m -204m (7,5 Km) domenica +143m -868m (16 Km) Tempi di percorrenza: Indicativamente 4 ore sabato, domenica 7 ore (soste escluse)

Cartografia di

riferimento: Carta Tabacco Val Gardena, Alpe di Siusi n.05 scala 1:25.000 Referenti: Lidia Fabbri 3409238685 / Alessandro Crivellaro 3391689936 Ritrovo/ partenza: parcheggio adiacente a piazzale Cervi c/o INPDAP (accesso da via della Pace) ritrovo ore 7,30 partenza ore 7,45 Trasferimenti: con mezzi propri Equipaggiamento: Iscrizioni:

Quote di

partecipazione: Informazioni: da media montagna, scarponi, guanti, zaino, giacca a vento, pile, occhiali da sole, bastoncini, vestiario di ricambio da lasciare in auto, borraccia e viveri al sacco per la domenica, sacco lenzuolo da usare in rifugio, e CASCO (in Sezione CAI sono disponibili delle attrezzature, contattare la segreteria per prenotare eventuali noleggi

)

in sede CAI Rovigo entro mercoledì 3 agosto Contributo Soci € 3,00 – Assicurazione non Soci € 18.00 2gg// costo del pernottamento a mezza pensione in camerata 40 euro per i soci, 50 euro per i non soci Acconto all’iscrizione 18 euro presso sede CAI Rovigo – mercoledì 18.30/19.30 – venerdì 21.30/22.30 tel. 0425 21061 – [email protected]

Note organizzative

: Avvertenze per le escursioni sociali: La pratica della montagna comporta dei rischi ineliminabili, chi decide di intraprendere un'escursione deve essere consapevole di esporsi, seppur in modo minimo, ad una percentuale di rischio. Ogni partecipante deve essere responsabilmente consapevole che le personali capacità psicofisiche devono essere adeguate all'impegno richiesto per l'attività sociale a cui intende partecipare. I Referenti dell’escursione possono in ogni momento, per la sicurezza e l'incolumità del gruppo, in considerazione delle condizioni atmosferiche, delle capacità tecniche dei partecipanti o di valutazioni locali sulle condizioni del manto nevoso: a) Adeguare o modificare il percorso programmato o, eventualmente disporne la rinuncia; b) Escludere dalla partecipazione all’escursione quanti non ritenuti idonei, per capacità o carenze di equipaggiamento. I partecipanti hanno il dovere di tenere una condotta diligente e collaborativa attenendosi alle disposizioni dei Referenti e del Regolamento di partecipazione all’attività escursionistica sociale. In caso di inosservanza saranno, di fatto, esclusi dall’attività sociale con conseguente esonero di responsabilità degli Accompagnatori e della Sezione CAI di Rovigo. I minori devono essere accompagnati da un adulto che ne abbia la responsabilità.

Accesso auto: Con mezzi propri.

Indicazioni stradali: Transpolesana SS434 fino a Verona, prendiamo la tangenziale Sud fino a raggiungere il casello autostradale Nord dell’autostrada A22 del Brennero, usciamo a Bolzano nord e prendiamo la strada prov. 24 per Castelrotto(BZ), e seguiamo via San Valentino. Ci fermiamo all’ufficio informazioni per avere l’autorizzazione di accesso all’Alpe di Siusi. Una volta che ci forniranno di tagliando per le nostre auto, saliamo per pochi Km fino al P1 (parcheggio gratuito della seggiovia di Spizbichl), dove possiamo mettere le nostre auto esibendo sul cruscotto il tagliando. I km sono circa 270 e tempo di percorrenza indicativamente è di 3 ore. Ci fermiamo per una sosta tecnica all’ autogrill A22 Paganella est.

Percorso: Sabato

parcheggiata l’auto, seguiamo la strada ripida che ci porta alla fine seggiovia. Da qui scendiamo avvicinandoci allo Sciliar per comoda strada bianca e per sentieri facili. Vedremo i famosi pratoni pieni di fiori, il bestiame al pascolo… niente è fuori posto e tutto è perfetto. Si prosegue la discesa fino a Probliner Schwaige, costeggiamo la malga e attraversiamo due ponti con delle cascate del rio Freddo e da qui incominciamo a salire prima al riparo del bosco di conifere, fino ad incontrare il sentiero dei Turisti, sentiero molto semplice, ma abbastanza ripido. Salendo incontriamo dei larici centenari, poi i mughi, e il paesaggio cambia fino a liberare lo sguardo all’orizzonte. Arriveremo al rifugio Bolzano (2563m) e per chi vuole possiamo salire, senza zaino, alla cima del m. Pez in 15 minuti, per ammirare il paesaggio dall’alto e sui monti che ci circondano, spaziando dal Latemar, al Catinaccio, al Sella, alla Marmolada…

Domenica

Riprendiamo il nostro sentiero da cui siamo arrivati e al bivio con il sentiero dei Turisti, cominciamo a camminare sulla dorsale dello Sciliar, mentre davanti avremo la cima del Sasso Piatto, camminiamo su roccia e le marmotte ci faranno compagnia. Si prosegue fino a incrociare il sentiero Maximilian che porta in ferrata sopra i Denti di Terra Rossa. A questo punto è utile che ci mettiamo il casco per evitare che sassi possano colpirci dall’alto, vista la frequentazione e la friabilità della roccia. Costeggiamo le montagne fino a raggiungere il rifugio Alpe di Tires. Scendiamo per strada bianca e poi sentiero, (interessante notare il cambiamento del colore della roccia, infatti la composizione è diversa di origine magmatica) per il rifugio Molignon dove faremo sosta pranzo. Da questo momento inizia una lunga discesa attorno allo Sciliar per arrivare al parcheggio e alle nostre auto.

Il parco naturale dello Sciliar- Catinaccio è una meraviglia dell’Alto Adige, coprendo una superficie di 6.795 ettari. Punta Santner e Punta Euringer sono le mete più affascinanti e conosciuti dello Sciliar (la montagna dei Loacker!!!). Il Catinaccio, regno di re Laurino, è entrato a far parte della tutela del parco nel 2003. Il punto più alto del massiccio dello Sciliar è il monte Pez a 2564 metri, dal quale si ha una splendida visione della città di Bolzano e di tutti i monti circostanti. Il parco è suddiviso in differenti ambienti naturali, ognuno caratterizzato da flora e fauna ben specifiche. La geologia ha anche importanza speciale, poiché le pareti rocciose del massiccio si ergevano sopra il livello di scorrimento dei ghiacciai anche durante il periodo della glaciazione. Lo Sciliar è la montagna simbolo dell’Alto Adige e, un tempo, sommerso dal mare, parte di una barriera corallina ora impietrita. Geologicamente lo Sciliar è una delle montagne più interessanti del mondo. Reperti archeologici hanno dimostrato che lo Sciliar era meta prediletta per culti e riti già a 4000 anni fa. A volte lo Sciliar viene indicato anche come montagna del diluvio universale. L’Alpe di Siusi ha svolto una grande importanza, a poco a poco è diventata sempre più interessante anche per il turismo; infatti la bellezza, la varietà e l’originalità della zona sono straordinarie. Il concetto di parco: I parchi hanno una grande importanza, poiché sono preziosi dal punto di vista ecologico, per la scienza, per l’educazione e per l’esperienza di un contatto diretto con la natura. Il concetto si basa su poche e chiare direttive: • Creare uno stimolo per una nuova comprensione della natura e per un comportamento responsabile. • L’attività agricola tradizionale viene mantenuta sempre che risulti in armonia con la natura e l’ambiente • Gli insediamenti permanenti sono estromessi dal parco naturale • Non è consentita qualsiasi attività edilizia ad eccezione delle attività agro-forestali, la costruzione di linee aeree, miniere, cave di ghiaia, utilizzazione delle acque per scopi idroelettrici o industriali.

Buon Ferragosto! Arrivederci alla prossima escursione sociale alle Pale di San Martino “Dal rif. Treviso al rif. Pradidali” sabato 27 e domenica 28 agosto 2016