Tentativo di Conciliazione del 3 agosto 2016

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Transcript Tentativo di Conciliazione del 3 agosto 2016

Il 3 agosto si è svolto presso l’ABI di Milano il previsto tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 4
dell’Accordo 23 gennaio 2001.
Durante l’incontro le OO.SS. hanno ribadito le ragioni dei lavoratori, a cominciare dall’assoluta carenza
di informazione a fronte di una ridda continua di voci, che sta determinando un clima aziendale sempre
più deteriorato, e i temi al centro della vertenza:
1. certezza dell’area contrattuale del credito in tutto il Gruppo;
2. sospensione di ogni possibile trasferimento di attività entro e fuori del Gruppo, in assenza di un
piano industriale;
3. mappatura delle attività esternalizzate, ai fini della eventuale reinternalizzazione a garanzia dei
livelli occupazionali;
4. garanzia del mantenimento delle unità produttive per come oggi sono strutturate nei territori.
Dal canto suo la Direzione del Gruppo ICBPI ha ribadito la posizione di sempre: il piano industriale
arriverà alla fine dell’anno, non c’è disponibilità all’apertura di un tavolo sui temi oggetto di vertenza, il
confronto avverrà al momento opportuno.
Di altro, onestamente, non si è parlato, tranne per alcuni spunti polemici circa le tempistiche con cui le
OO.SS. si sono mosse, ammettendo peraltro che i tempi non sarebbero stati comunque influenti rispetto
all’esito della conciliazione: non c’è alcuna possibilità di confronto sui temi approvati all’unanimità dai
lavoratori.
Nulla si è detto della fusione tra ICBPI e Mercury Italia, dell’andamento delle trattative per
l’acquisizione del Gruppo Bassilichi o di quella possibile di altre attività di monetica, della
riorganizzazione del Gruppo, che comunque si sta svolgendo, della possibile uscita di molti Dirigenti,
della cessione del ramo aziendale di Securities Service, della eventuale rinuncia alla licenza bancaria,
delle ipotizzabili tensioni occupazionali.
Neanche si è detto delle cose positive, come una chiusura lusinghiera della semestrale di Gruppo, anche
al netto di entrate straordinarie: forse perché così si dovrebbe attribuire allo sforzo collettivo dei
lavoratori un valore che non si ha convenienza a riconoscere?
E’ un atteggiamento di chiusura che dà un senso di opacità ed è veicolo di un messaggio negativo, che
induce a pensar male; comunque mette le lavoratrici ed i lavoratori di fronte alla consapevolezza di un
percorso irto di difficoltà e che dovrà essere affrontato con grande unità, determinazione e da
settembre anche con la necessaria risonanza.
5/8/2016
Le Organizzazioni Sindacali del Gruppo ICBPI
ICBPI SPA CARTASI SPA HELP LINE SPA OASI SPA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN