Diagnostica urologica

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Transcript Diagnostica urologica

Come raggiungere lo Studio
di Radiologia medica Amato
DA CASERTA
Entrare al casello Caserta Sud e procedere in direzione
sud (Napoli), poi uscire allo svincolo Pomigliano-Villa
Literno e seguire in direzione Villa Literno fino ad
arrivare allo svincolo per Giugliano-Marcianise, e dopo
aver svoltato prendere la terza uscita della rotonda che
indica Casaluce/Frignano/Aversa/San Marcellino e
proseguire fino all’uscita Aversa Nord-San Marcellino,
uscire e svoltare a sinistra, proseguire per circa 1 km,
al primo incrocio svoltare a destra per via ex Alifana,
continuare per 100 m, e all’incrocio svoltare a sinistra
in via Matteotti.
DA NAPOLI (via Tangenziale)
Al termine della Tangenziale, prima dell’uscita di
Lago Patria svoltare in direzione Giugliano-Aversa,
proseguire fino a trovare lo svincolo Caserta e dopo
averlo imboccato proseguire fino alla terza uscita
Aversa Nord-San Marcellino, uscire e svoltare a
sinistra, proseguire per circa 1 Km, al primo incrocio
svoltare a destra per via ex Alifana, continuare per 100
m, e all’incrocio svoltare a sinistra in via Matteotti.
DA NAPOLI (via Autostrada A1)
Prendere la A1 in direzione nord (Roma), proseguire
fino all’uscita Afragola-Acerra e svoltare in direzione
Afragola. Proseguire fino allo svincolo Caserta e
dopo averlo imboccato proseguire fino alla terza
uscita Aversa Nord-San Marcellino, uscire e svoltare
a sinistra, proseguire per circa 1 Km, al primo incrocio
svoltare a destra per via ex Alifana, continuare per 100
m, e all’incrocio svoltare a sinistra in via Matteotti.
Diagnostica
urologica
ALTRE PRESTAZIONI
Orari di apertura
Lunedì - Venerdì 8.00 - 20.00
Sabato 8.00 - 13.00
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• TAC MULTISLICE 64
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• Ecografia 4D
• Moc (Metodo DEXA)
Via Matteotti, 82 - San Marcellino (Ce)
Tel. 081 890 93 00 - 081 812 34 54
Il servizio di Diagnostica Urologica è a cura
dello specialista in Urologia
Via Matteotti, 82 - San Marcellino (Ce)
Tel. 081 890 93 00 - 081 812 34 54
ECOGRAFIA
APPARATO URINARIO
ECOGRAFIA
PROSTATICA TRANSRETTALE
L’ecografia dell’apparato urinario studia i reni, la vescica e le
vie urinarie (uretra, ureteri). I reni sono gli organi deputati
alla produzione delle urine. La vescica è l’organo nel quale
si raccoglie l’urina, prima di essere eliminata all’esterno.
Si tratta di una tecnica non invasiva, sicura e precisa, che
prevede l’utilizzo di una sonda, la quale appoggiata sulla
pelle emette gli ultrasuoni. La durata dell’esame è circa venti
minuti. Due ore prima dovrà svuotare la vescica, bere mezzo
litro d’acqua e trattenere le urine fino al momento dell’esecuzione dell’esame. Per renderne visibili eventuali anomalie,
infatti, è necessario che la sua superficie mucosa sia ben tesa.
L’esame è utile per la diagnosi di infiammazioni (cistiti), calcolosi urinaria (formazione all’interno dell’apparato urinario
di calcoli, che sono una specie di “pietruzze” costituiti da
depositi di calcio o di altri minerali), diverticoli (strutture a
forma di piccolo sacchetto che sporgono dalla parete di un
organo) o tumori della vescica e per la caratterizzazione di
eventuali malformazioni congenite.
L’ecografia prostatica transrettale è un esame non doloroso.
Consiste nell’introduzione nel retto di una sonda ecografica
attraverso la quale l’urologo può visualizzare la prostata e
ricavare preziose informazioni sulle sue dimensioni e sulle
caratteristiche della ghiandola.
Per eseguire un buon esame è necessaria una preliminare
pulizia dell’ampolla rettale: il paziente dovrà pertanto eseguire la sera prima dell’esame una peretta. Per la semplicità,
per il basso costo e per la non invasività, questo esame ha assunto negli ultimi anni un ruolo importante nello studio della prostata, in particolare per la valutazione delle dimensioni
e della morfologia della ghiandola, e per la determinazione
del residuo vescicale post-minzionale (cioè della quantità di
urine che permangono nella vescica dopo la minzione); utile
soprattutto in quei pazienti che devono essere sottoposti a
terapia chirurgica dell’ipertrofia prostatica. L’ecografia prostatica transrettale è inoltre di aiuto nella diagnosi di alcune
malattie che possono essere causa di infertilità.
FLUSSIMETRIA URINARIA
L’ uroflussometria consiste nell’urinare dentro un contenitore collegato ad un’apparecchiatura (l’uroflussometro)
che misura la quantità di urina emessa nell’unità di tempo
e la registra su di un tracciato. L’esame, (molto semplice,)
consente di valutare la “qualità” della minzione : permette cioè di capire se il getto urinario è valido oppure se è
indebolito. Può essere considerato un esame “di base”
fondamentale nella valutazione del paziente affetto da
ipertrofia prostatica o da altre malattie che possono causare ostruzione delle prime vie urinarie.
ESAME URODINAMICO
Un esame urodinamico consta di:
1) cistomanometria
2) studio pressione/flusso
3) flussimetria (di cui sopra)
Esso racchiude una serie di esami utili a valutare l’attività
del basso apparato urinario durante le due distinte fasi della
minzione: il riempimento vescicale e l’immagazzinamento
dell’urina; lo svuotamento vescicale.
La cistomanometria serve a valutare la condizione anatomica
e funzionale della vescica e dell’ uretra. I parametri registrati
durante l’esame comprendono: volume al primo stimolo
minzionale; volume a un normale stimolo minzionale; volume a un forte stimolo minzionale; massima capacità vescicale; compliance (variazioni di volume/variazioni di pressione);
presenza o assenza di contrazioni vescicali involontarie (il
segno principale di una vescica iperattiva). Scopo dello studio
pressione/flusso è quello di valutare la fase di svuotamento.
Esso è preceduto da una cistomanometria di riempimento e,
una volta raggiunta la capacità vescicale, si invita il paziente
ad urinare in maniera volontaria. Lo studio pressione/flusso valuta l’interazione tra vescica, svuotamento vescicale,
pavimento pelvico e uretra durante la minzione. Alte pressioni durante lo svuotamento volontario nel contesto di una
minzione a basso flusso suggeriscono un’ostruzione. Basse
pressioni minzionali associate a basso flusso indicano una
compromissione della contrattilità detrusoriale con o senza
ostruzione associata, mentre alte pressioni minzionali con
flusso normale spesso sono suggestive di una condizione
ostruttiva con un buon compenso detrusoriale.