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Libertà ed organizzazione sindacale Gennaio 2016 Albini 1 Jus 2010-11 L’organizzazione dei soggetti delle relazioni industriali - parte prima - Albini 2 Jus 2010-11 1. L’organizzazione sindacale è libera - art. 39 cost. 1 comma - Albini 3 Jus 2010-11 Un principio fondamentale e condiviso Trova conferma anche in norme di carattere internazionale, quali le convenzioni OIL n. 87 e 98, la convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (1950), la carta sociale europea (1961). Albini 4 Jus 2010-11 La libertà di associazione Trova esplicitazione nell’articolo 18 della Costituzione che afferma che tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non siano vietati ai singoli dalla legge penale. Albini 5 Jus 2010-11 Una libertà che si esplicita • Libertà per i singoli o per gruppi di promuovere la costituzione di organizzazioni sindacali (salvo rare eccezioni). • La libertà dei singoli di aderire o non aderire ad un’organizzazione sindacale senza pregiudizio (Closed shop e union shop). Albini 6 Jus 2010-11 Un principio dinamico e relazionale • Libertà delle organizzazioni sindacali nei confronti dello Stato, significa libertà da ingerenze. • Libertà di estrinsecare l’organizzazione attraverso l’azione sindacale, significa legislazione di sostegno. Albini 7 Jus 2010-11 Un principio informante • La libertà sindacale impone garanzie per i singoli ed i gruppi, • La libertà sindacale esplica effetti nel privato e nel pubblico, • La libertà sindacale non è solo libertà di associazione. Albini 8 Jus 2010-11 2. La nozione di sindacalità non è definita dalla legge ma... Albini 9 Jus 2010-11 Dal criterio funzionale • La libertà sindacale è funzionale alla tutela degli interessi professionali. Soccorre la distinzione fondamentale fra rappresentanza e aggregazione dei consensi. • Il partito chiamato a concorrere con metodo democratico a determinare la politica economica nazionale (cost.49), il sindacato a tutela del particolare. Albini 10 Jus 2010-11 Dal criterio strumentale • Il sindacato si distingue dalle altre organizzazioni e dai partiti in particolare per la strumentazione cui fa riferimento. • Sono “propri” del sindacato il contratto collettivo e lo sciopero. Albini 11 Jus 2010-11 Dal criterio soggettivo Distinguere la sindacalità quanto al profilo soggettivo significa indagarne la legittimazione. Il sindacato agisce sulla base di una rappresentanza diretta da parte dei lavoratori, opera sulla base di un mandato. Albini 12 Jus 2010-11 Dal criterio strutturale La qualificazione sindacale presuppone una aggregazione di soggetti, stante la lettera dell’articolo 39, che fa riferimento alla ”organizzazione”. Albini 13 Jus 2010-11 3. La libertà sindacale e le organizzazioni datoriali Albini 14 Jus 2010-11 Le due funzioni • Il sistema della rappresentanza imprenditoriali presenta in Italia una bassa differenziazione funzionale fra interessi economici e sindacali. • A questa unitarietà fa riscontro una grande frammentazione di soggetti, ben maggiore che in Europa. Albini 15 Jus 2010-11 Le articolazioni della frammentazione • Il settore di attività (agricoltura, industria, artigianato, commercio, servizi). • Le dimensioni aziendali (artigiani, piccole, medie e grandi) • Il tipo di proprietà e la natura (cooperative, a capitale privato a partecipazione statale) • Le affinità politico-partitiche. Albini 16 Jus 2010-11 Uno sguardo d’insieme • Confindustria (con la ex Intersind e l’ASAP) e Confapi per il settore industriale. • CGIA e CNA per il settore delle imprese artigiane, con la CASA e la CLAI. • La Confcommercio e Confesercenti. • La Coldiretti e la Confagricoltori. Albini 17 Jus 2010-11 Il patto “Capranica” • Un coordinamento politico più forte, senza arrivare però all'unificazione. E’ questo che si propongono le cinque associazioni di artigiani e dei commercianti che nel 2006 lanciarono il “Patto del Caprinica”. Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato e Casartigiani per la prima volta parlano di rappresentanza e coordinamento comune. Albini 18 Jus 2010-11 Le macro funzioni dell’organizzazione • Rappresentanza degli interessi degli associati (lobbying) • Erogazione dei servizi • Promozione di politiche economiche (consorzi e attività commerciali dirette) Albini 19 Jus 2010-11 Le trasformazioni in atto • Le organizzazioni sono rimaste strutturalmente simili al modello originario. • Vi è una tendenza alla riduzione della frammentazione ed un graduale processo di modernizzazione. • Si osserva un progressivo spostamento del core delle associazioni verso l’erogazione dei servizi e la promozione di attività economiche. Albini 20 Jus 2010-11 Esiste un sindacato “datoriale” • Le organizzazioni datoriali, sono sindacati, agiscono uti singoli o uti soci? • Sindacati spontanei o indotti? • Per l’esegesi costituzionale: si. • Corte Cost. n. 29 del 1960 rimuovendo il reato di serrata previsto al 502 c.p. ha riconosciuto legittimità all’associazionismo datoriale. Albini 21 Jus 2010-11 4. La disciplina giuridica dei sindacati nella costituzione Albini 22 Jus 2010-11 La disciplina costituzionale • Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge. • E’ condizione per la loro registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. • I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente, in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi con efficacia obbligatoria per tutta la categoria alle quali il contratto si riferisce Albini 23 Jus 2010-11 Associazione non riconosciuta • L’ordinamento interno e l’amministrazione sono regolati dagli associati. • Per l’associazione sta in giudizio il presidente. • I contributi ed i beni acquistati costituiscono il fondo comune. • Per le obbligazioni assunte dai rappresentanti, i terzi creditori possono rivalersi sul fondo sociale. • Delle obbligazioni rispondono, anche personalmente e solidalmente, coloro che hanno agito in nome e per conto. Albini 24 Jus 2010-11 5. Le forme di organizzazione sindacale Albini 25 Jus 2010-11 Di mestiere o di categoria • Il sindacato di mestiere: – i dirigenti (Cida) – i quadri – alcuni gruppi (macchinisti, piloti) • Il sindacato di categoria: – sindacato degli edili – sindacato dei metalmeccanici Albini 26 Jus 2010-11 La struttura • La struttura organizzativa orizzontale con carattere intercategoriale o intersettoriale per la coesione e l’unicità di azione. • La struttura organizzativa verticale normalmente improntata sulla categoria merceologica. Albini 27 Jus 2010-11 6. L’accountability del sindacato Albini 28 Jus 2010-11 La questione di fondo • A chi ed in che modo il sindacato risponde dei suoi comportamenti e dei risultati conseguiti? • Quali sono gli stakeholders del sindacato? • Ma c’è accountability intesa non solo come assunzione di responsabilità ma, piuttosto, accettazione “a priori” di un sistema di regole per render conto? Albini 29 Jus 2010-11 Gli stakeholders • Esiste una responsabilità verso gli iscritti e/o verso i lavoratori; • Esiste una responsabilità nei confronti delle controparti negoziali; • Esiste una responsabilità sociale nei confronti di terzi (indiretta); • Esiste una responsabilità “istituzionale” che deriva dalla legge o dai ruoli. Albini 30 Jus 2010-11 Come si conciliano questi interessi? • Il sindacato che è un grande amministratore dell’“invidia” (Bruno Manghi), come concilia la sua funzione di “rappresentanza” con il “ruolo politico” che in misura crescente ha finito per svolgere? Albini 31 Jus 2010-11 Verso gli iscritti… • Un’associazione non riconosciuta responsabile “di fatto”. • Estremamente deboli i vincoli giuridici della responsabilità del sindacato verso gli iscritti e i rappresentati non iscritti. • Deboli anche nell’organizzazione fra i diversi organi e i livelli interni del sindacato. Albini 32 Jus 2010-11 Verso le controparti… • Qualche elemento normativo in più per regolare i rapporti obbligatori e le responsabilità contrattuali. • Le esperienze dei codici di autoregolamentazione. • Ma resta comunque aperta la questione della coercibilità e della sanzionabilità dei comportamenti. Albini 33 Jus 2010-11 E verso gli utenti dei servizi? • Il sindacato e lo sciopero nei servizi pubblici essenziali: la difficoltà di conciliare gli interessi dei cittadini (che sono lavoratori) con quelli di alcune categorie di scioperanti (trasporti). • Una legge “sullo sciopero” che punisce il sindacato “con diritti” ma che non tocca il sindacato “autonomo” non istituzionalizzato. Albini 34 Jus 2010-11 E verso la politica… • Il sindacato svolge un ruolo rilevante nella concertazione delle politiche pubbliche a livello nazionale e a livello locale. • Il sindacato ha dilatato i confini della propria azione dal lavoratore, al pensionato, al cittadino. Albini 35 Jus 2010-11 E verso la pubblica amministrazione… • Il sindacato svolge un ruolo rilevante anche per l’erogazione di servizi della PA (patronati, Caaf). • Il sindacato è parte nella formazione professionale. • Il sindacato partecipa anche a diversi organi e comitati delle pubbliche amministrazioni. Albini 36 Jus 2010-11 La rappresentatività sindacale ed i diritti sindacali - parte seconda dicembre2015 Albini 37 Jus 2010-11 1. Il sindacato maggiormente rappresentativo Albini 38 Jus 2010-11 Un’esigenza fondamentale • E’ una esigenza delle società moderne, economicamente avanzate, l’individuazione di una alta soglia di consenso nei soggetti del sistema politico-economico. • La mancata attuazione dell’articolo 39 della costituzione ha imposto l’individuazione di criteri di selettività. Albini 39 Jus 2010-11 I privilegi concessi • Sono, in primo luogo, relativi alla partecipazione formale o istituzionale a funzioni pubbliche. • In secondo luogo, correlati al coinvolgimento informale nell’attività legislativa e nella definizione degli indirizzi politico-economici. • In terzo luogo collegati all’agibilità ed all’azione sindacale. Albini 40 Jus 2010-11 La maggior rappresentatività nella legge • La 902/1977 per la devoluzione del patrimonio delle associazioni sindacali fasciste. • L’ampiezza e la diffusione delle strutture organizzative, la consistenza numerica, la partecipazione effettiva alla stipulazione dei contratti o accordi nazionali, alla definizione delle controversie individuali e collettive (art. 4 legge 936/86 cnel). Albini 41 Jus 2010-11 La maggior rappresentatività nella giurisprudenza di Cassazione • La consistenza numerica del sindacato. • L’equilibrata consistenza associativa in tutte le categorie. • La significativa presenza territoriale distribuita sul territorio nazionale. • La partecipazione effettiva alla stipulazione dei contratti o accordi nazionali. Albini 42 Jus 2010-11 La maggior rappresentatività nel Consiglio di Stato • La consistenza numerica del sindacato, la consistenza associativa in tutte le categorie, la partecipazione effettiva alla stipulazione dei contratti o accordi nazionali. • La maggior rappresentanza del pluralismo sindacale. Albini 43 Jus 2010-11 La maggior rappresentatività nella dottrina La consistenza numerica della confederazione, l’equilibrata consistenza associativa nelle categorie “tutelate”, la diffusione omogenea sul territorio nazionale, l’esercizio della contrattazione e l’autotutela (continuativa e sistematica), la reale capacità di influenzare l’assetto economico e sociale del paese, l’autonomia degli interessi perseguiti. Albini 44 Jus 2010-11 La selettività perduta • Le grandi confederazioni stanno attraversando una crisi di rappresentatività testimoniata dall’emersione del sindacalismo autonomo. • Di questo fenomeno ha dovuto prendere atto la giurisprudenza che ha finito per vanificare l’effetto selettivo che era insito nel concetto di maggior rappresentatività. Albini 45 Jus 2010-11 Una pluralità di cause • Il cambiamento della “base”. • La fine delle ideologie, la crisi dei concetti di potere e solidarietà di classe, la frammentazione sociale e culturale. • L’esaurirsi delle ragioni di unità di azione. Albini 46 Jus 2010-11 Effetti del referendum del 1995 • Il modello sindacale si rovescia la maggior rappresentatività deriva direttamente dalla sottoscrizione di accordi collettivi e non più dall’affiliazione confederale. • Le confederazioni perdono la loro originaria rappresentatività per acquistarla per il tramite delle loro organizzazioni di base. Albini 47 Jus 2010-11 2. Il sindacato comparativamente più rappresentativo Albini 48 Jus 2010-11 Di nuovo la legislazione... • Ha cercato nuovamente di selezionare la rappresentanza sindacale, comparando il grado di rappresentatività all’interno di una determinata categoria. – Art.2, comma 25, legge 549/95 – Art.1, comma 2, legge 196/97 – Art.45, comma 20, legge 144/99 Albini 49 Jus 2010-11 Incidentalmente va notato Che l’accertamento della reale rappresentatività presenta un profilo non secondario con riferimento alle categorie o alle attività emergenti, dove la comparsa di nuove sigle sindacali espone al pericolo di contratti “pirata” o sindacati “gialli” Albini 50 Jus 2010-11 3. Il sindacato rappresentativo nel pubblico impiego Albini 51 Jus 2010-11 Una scelta precisa • La riforma della p.a. si farà con la privatizzazione del rapporto di lavoro (contrattualizzazione). • La scelta del legislatore è istituzionale, a favore di un soggetto eteronomo, dotato di rappresentatività generale. • A partire dalla legge quadro sul pubblico impiego (legge n. 93/83) si registra una scissione fra privato e pubblico. Albini 52 Jus 2010-11 La privatizzazione del rapporto • Con la legge delega 421/1992 ed il d.lgs. 29/93 si consolida il ruolo negoziale del sindacato maggiormente rappresentativo enfatizzando la contrattazione nazionale (comparti). • Un sistema messo in crisi dal referendum del 1995 sull’articolo 19 e dall’emergere di fenomeni di sindacalismo autonomo sempre più forti. Albini 53 Jus 2010-11 La necessità di una legge • L’intervento del d.lgs 396/97 tende a realizzare un compromesso fra visioni alternative. • Il compromesso della doppia chiave: sindacato istituzione e sindacato associazione. Albini 54 Jus 2010-11 Il compromesso L’Aran ammette alla contrattazione nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto o nell’area una rappresentatività non inferiore al 5% come media fra il dato associativo e quello elettorale, ma anche le confederazioni cui queste aderiscono. Albini 55 Jus 2010-11 4. Il testo Unico sulla rappresentanza Albini 56 Jus 2010-11 Un accordo aperto … Il 10 gennaio 2014 viene firmato un accordo interconfederale sulla rappresentanza fra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Si tratta di un accordo aperto alla firma di tutte le organizzazioni sindacali che ne vogliano condividere i contenuti. Albini 57 Jus 2010-11 La struttura del TU • Parte prima: misura e certificazione della rappresentanza ai fini della contrattazione collettiva di categoria; • Parte seconda: regole per la rappresentanza in azienda • Parte terza titolarità ed efficacia della contrattazione nazionale • Parte quarta: clausole di raffreddamento e sanzionatorie Albini 58 Jus 2010-11 Rappresentanza per ccnl Viene introdotto un sistema di misurazione della rappresentanza che media il dato associativo (iscritti) con quello degli eletti nelle elezioni dove sono presenti RSU. Viene sancita l’unicità della rappresentanza aziendale RSU oppure RSA con prevalenza per la prima Albini 59 Jus 2010-11 Rappresentanza per il contratto aziendale Viene definito un regolamento elettorale per la RSU sostanzialmente riproponendo ed aggiornando il precedente regolamento che risaliva al 1993 quando erano state introdotte le RSU. Viene sancito il principio delle decisioni a maggioranza Albini 60 Jus 2010-11 La contrattazione collettiva nazionale Confermato il principio della libertà sindacale anche per la contrattazione collettiva; Sancito il principio della esigibilità del ccnl concluso con organizzazioni sindacali espressione della maggioranza del settore (50% +1) Albini 61 Jus 2010-11 La contrattazione collettiva aziendale Sancito il principio della esigibilità del contratto concluso con le RSU (a maggioranza). Sancito il principio della esigibilità del contratto aziendale concluso con la RSA se rappresentano la maggioranza delle deleghe in azienda. Prevista però la possibilità del referendum (30% dipendenti / quorum 50%) Albini 62 Jus 2010-11 Raffreddamento e sanzioni condiviso l’obbligo di definire nei ccnl regole per la prevenzione del conflitto sindacale e per introdurre sanzioni a carico del datore di lavoro e delle organizzazioni sindacali nel caso di comportamenti attivi o omissivi che impediscano l’esigibilità dei contratti. Albini 63 Jus 2010-11 Commissione interconfederale per garantire il rispetto e la puntuale applicazione dell’accordo viene prevista la costituzione di una commissione interconfederale , di struttura bilaterale e presieduta da una persona esperta di diritto del lavoro e diritto sindacale. Albini 64 Jus 2010-11 5. Rappresentanza e democrazia sindacale Albini 65 Jus 2010-11 Un primo distinguo Chi rappresenti e quale è la tua legittimazione ? Rappresentanza e rappresentatività sono aspetti differenti dalla legittimazione a “stare al tavolo”. Politica e sindacato : il tavolone della sala verde di Palazzo Chigi, un esempio emblematico. Albini 66 Jus 2010-11 Un secondo distinguo Stare al tavolo, negoziare, stipulare un accordo. La tua legittimazione e la tua rappresentatività. La qualità della tua rappresentanza è data dalla tenuta degli accordi che stipuli. La vicenda dei rinnovi dei ccnl metalmeccanici, un caso emblematico su cui riflettere. Albini 67 Jus 2010-11 Un terzo distinguo Esistono due differenti approcci al tema della rappresentanza e quindi a quello della misura della rappresentatività. Quello di chi vuole rappresentare gli “iscritti” (e su questi misurarsi CISL) e quello di chi vuole rappresentare tutti i lavoratori (e a questi rivolgersi per una “validazione” referendaria CGIL). Albini 68 Jus 2010-11 Un quarto distinguo Chi è legittimato a decidere. Il sindacato che sta al tavolo e firma un contratto ? Oppure i lavoratori ( o gli iscritti) che ad esito di un accordo debbono potersi esprimere ? Il tema della democrazia sindacale problema irrisolto del nostro pluralismo sindacale. Albini 69 Jus 2010-11 Un quinto distinguo In tema di partecipazione: si discute della possibilità di introdurre anche in Italia un sistema duale (consiglio di sorveglianza alla tedesca ). Ma si vuole la rappresentanza dei lavoratori o quelli dei sindacati ? Chi sta nei consigli di sorveglianza è li a rappresentare chi ? Albini 70 Jus 2010-11 Quale futuro? Esistono numerose iniziative legislative tendenti a dettare norme di principio in tema di rappresentanza e rappresentatività sindacale. Si tratta di proposte che debbono essere considerate sia nelle loro valenze macro (assetti della contrattazione, concertazione) sia in quelle micro (agibilità sindacale) Albini 71 Jus 2010-11 La rappresentanza sindacale all’interno dell’impresa Parte terza Gennaio 2016 Albini 72 Jus 2010-11 Lo statuto dei lavoratori • La legge 20.5.1970, n.300 fondamento della libertà e dell’attività sindacale. • Nel titolo II, artt.14,15,16 si rende effettivo il principio di libertà sindacale. • Nel titolo III, nasce la legislazione a sostegno del sindacato maggiormente rappresentativo. Albini 73 Jus 2010-11 Il titolo II : diritto di associazione e attività • Articolo 14 • “Il diritto di costituire associazioni sindacali, di aderirvi e di svolgere attività sindacale è garantito a tutti i lavoratori all’interno dei luoghi di lavoro”. Albini 74 Jus 2010-11 Atti discriminatori • Articolo 15 • “E’ nullo qualsiasi patto diretto a: – a)subordinare l’occupazione di un lavoratore alla condizione che aderisca o non aderisca ad una associazione sindacale ovvero cessi di farne parte” – b)licenziare un lavoratore, discriminarlo nella assegnazione a qualifiche o mansioni, nei trasferimenti, nei provvedimenti disciplinari o recagli altrimenti pregiudizio a causa della sua affiliazione o attività sindacale ovvero della sua partecipazione ad uno sciopero”. – c) .. politica, religiosa, razziale, lingua, sesso, handicap, età … Albini 75 Jus 2010-11 Trattamenti collettivi discriminatori • Articolo 16 • E’ vietata la concessione di trattamenti economici di maggior favore aventi carattere discriminatorio a mente dell’articolo 15. • Il tribunale, su domanda dei lavoratori nei cui confronti è stata attuata la discriminazione di cui al comma precedente o delle associazioni sindacali alle quali questi hanno dato mandato, accertati i fatti condanna il datore di lavoro al pagamento di una somma pari all’importo dei trattamenti discriminatori … (max ultimi dodici mesi) Albini 76 Jus 2010-11 Sindacati di comodo • Articolo 17 • E’ fatto divieto ai datori di lavoro di costituire o sostenere, con mezzi finanziari o altrimenti, associazioni sindacali di lavoratori”. Albini 77 Jus 2010-11 Il titolo III: i diritti suppletivi alle RSA • L’articolo 19 (nella sua veste originale) • Rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva nell’ambito: – a) delle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale; – b) delle associazioni sindacali non affiliate alle predette confederazioni , che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali di lavoro applicati nell’unità produttiva. Nelle aziende con più unità produttive le rappresentanze sindacali possono istituire organi di coordinamento. Albini 78 Jus 2010-11 L’evoluzione storica La commissione interna ed il delegato d’impresa Il delegato di reparto Il consiglio dei delegati La R.s.a. La R.s.u. Albini 79 Jus 2010-11 La commissione interna ed il delegato d’impresa Accordo Interconfederale 18 aprile 1966 per la costituzione ed il funzionamento delle Commissioni interne 1. E’ organo di rappresentanza di “tutti” lavoratori dell’azienda nei confronti della direzione, senza poteri di contrattazione collettiva, che rimangono saldamente e rigorosamente in capo alle Organizzazioni sindacali “disciplina collettiva dei rapporti di lavoro, nella fase di formazione, e le relative controversie” 2. Ha l’obiettivo primario di “concorrere a mantenere normali i rapporti tra i lavoratori e la direzione dell’azienda per il regolare svolgimento della attività produttiva, in uno spirito di collaborazione e di reciproca comprensione” Albini 80 Jus 2010-11 Le funzioni Interviene presso la Direzione per: – l’esatta osservanza delle norme di legislazione sociale ed igiene e sicurezza del lavoro; – l’esatta applicazione dei contratti di lavoro e degli Accordi sindacali, facendo da camera di conciliazione di prima istanza delle controversie relative; Esamina con la Direzione, preventivamente alla loro attuazione, gli schemi di regolamento redatti dall’Azienda, l’epoca delle ferie, taluni aspetti relativi agli orari di lavoro (inizio/cessazione; turni, modifiche regimi di orario), “al fine di una auspicabile soluzione di comune soddisfazione” Qualora non si trovi una soluzione condivisa, “resta salva la facoltà della Direzione di attuare i provvedimenti, così come la facoltà dell’azione sindacale dei lavoratori”. Albini 81 Jus 2010-11 Le funzioni/2 Formula proposte per il perfezionamento dei metodi di lavoro e per il miglior andamento dei servizi aziendali quali le mense, gli spacci, i servizi igienico-sanitari; Contribuisce alla elaborazione degli Statuti e dei Regolamenti delle istituzioni interne di carattere sociale (previdenziale, assistenziale, culturale, ricreativo) e vigila attraverso i propri componenti per il loro migliore funzionamento. Albini 82 Jus 2010-11 Ambito soggettivo e modalità di composizione Unità produttiva di impresa industriale che occupi più di 40 lavoratori • Qualora l’unità produttiva occupi un numero di lavoratori compreso tra 6 e 40, non vi sarà commissione interna, bensì potrà essere eletto un DELEGATO D’IMPRESA, avente i medesimi compiti • La commissione interna è eletta a suffragio universale con voto segreto e diretto, tra liste concorrenti presentate dalle Osl firmatarie dell’Accordo, ovvero da un numero di lavoratori non inferiore a 5 e superiore a 100 (per unità produttive > 500 dipendenti). Albini 83 Jus 2010-11 Numero componenti Albini Numero lavoratori Numero componenti 41 – 175 176 – 500 501 – 1.000 1.001 – 2.500 2.501 – 5.000 5.001 – 7.500 7.501 – 12.500 12.501 – 25.000 25.001 – 40.000 > 40.000 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 84 Jus 2010-11 Durata - La commissione interna resta in carica 2 anni. - Può essere anzitempo revocata, con voto del 51% dei dipendenti dell’unità produttiva Tutele Fino ad un anno dalla cessazione della carica, sussiste il divieto di licenziamento e di trasferimento senza il nulla osta delle Organizzazioni Sindacali territoriali che rappresentano il lavoratore e l’azienda. Albini 85 Jus 2010-11 Il consiglio dei delegati Nasce per l’esigenza di rappresentanza della base, anche in contrapposizione con gli organismi istituzionali del sindacato Successivo controllo/monopolio sindacale: • il consiglio dei delegati “è l’istanza sindacale di base con poteri di contrattazione sui posti di lavoro” (Patto federativo Cgil-Cisl-Uil del 3 luglio 1972) con l’assistenza dei sindacalisti esterni • Alla formazione del consiglio dei delegati “concorrono in primo luogo gli iscritti alle tre Confederazioni ed i lavoratori non iscritti che, su iniziative delle stesse, per loro libera scelta intendono parteciparvi: pertanto in tale organismo deve essere assicurata la rappresentanza delle forze sindacali che operano nell’azienda stessa e che costituiscono la federazione”. Albini 86 Jus 2010-11 Il consiglio dei delegati: un Giano bifronte Da un lato è forma di rappresentanza dei lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato, dall’altro è struttura organizzativa del sindacato all’interno dell’impresa Obiettivo fallito per quanto concerne la rappresentanza dei non iscritti La componente elettiva è minoritaria Non viene rispettato il principio del rinnovo del mandato periodico degli eletti Prevale il “lato” sindacale: di fatto i consigli dei delegati divengono espressione delle osl a livello di impresa e vengono assimilati alle R.s.a. Albini 87 Jus 2010-11 Le R.s.a. dello Statuto dei lavoratori R.s.a. possono essere costituite, ad iniziativa dei lavoratori, in ogni unità produttiva nell’ambito: a) delle associazioni aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative sul piano nazionale; b) delle associazioni sindacali, non affiliate alle predette confederazioni, che siano firmatarie di contratti collettivi nazionali o provinciali applicati nell’unità produttiva. Nell’ambito di aziende con più unità produttive, le R.s.a. possono istituire organi di coordinamento. Art. 19 l. 20 maggio 1970 n. 300 Albini 88 Jus 2010-11 Il referendum abrogativo del giugno 1995: un nuovo art. 19 • R.s.a. possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva nell’ambito delle associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro, applicati nell’unità produttiva. • Nell’ambito di aziende con più unità le R.s.a. possono costituire organi di coordinamento. Albini 89 Jus 2010-11 Effetti del referendum del 1995 • Il modello sindacale si rovescia. La maggior rappresentatività deriva direttamente dalla sottoscrizione di accordi collettivi e non più dall’affiliazione confederale. • Le confederazioni perdono la loro originaria rappresentatività per acquistarla per il tramite delle loro organizzazioni di base. Albini 90 Jus 2010-11 La corte costituzionale I giudici di merito ritenevano che la nuova formulazione, imperniata sull’avvenuta stipulazione di un contratto collettivo applicato nell’unità produttiva, producesse: – la presenza in azienda dei soli sindacati “accreditati” dal datore di lavoro; – la presenza di sindacati non effettivamente rappresentativi, ancorché parti contrattuali; – l’esclusione di sindacati effettivamente rappresentativi, perché non parti contrattuali. Albini 91 Jus 2010-11 La corte costituzionale/2 • Ha ritenuto legittimo il “nuovo” articolo 19 della legge 300, in quanto: • è norma di sostegno che va oltre la garanzia costituzionale di libertà sindacale ex art. 39, e ben può ispirarsi a criteri di selettività discrezionalmente scelti dal legislatore; • il criterio della negoziazione deve considerarsi ragionevole ai fini della dimostrazione della rappresentatività. (Corte Cost. 12.07.1996, n. 244) Albini 92 Jus 2010-11 Art. 19: i Dirigenti delle R.s.a. Sono i soggetti cui è affidato il compito di rappresentare la volontà formatasi all’interno della r.s.a. La legge ne stabilisce il numero e ne supporta il ruolo mediante apposite tutele ed agibilità. • Nulla osta x trasferimento ad altra unità produttiva. • Ordinanza ante sentenza di reintegrazione immediata per illegittimo licenziamento. • Repressione condotta anti sindacale Albini 93 • Indizione assemblee • Indizione referendum • Titolarità permessi sindac. • Diritto di affissione • Locali Jus 2010-11 Il Protocollo di Luglio ’93 “Le parti, al fine di una migliore regolamentazione del sistema di relazioni industriali e contrattuali, concordano quanto segue: a) le organizz. sindacali riconoscono come rappresentanza sindacale unitaria nelle singole unità produttive quella disciplinata dall’intesa quadro tra Cgil-Cisl-Uil sulle R.s.u. dell’ 1 marzo 1991; b) al fine di assicurare il necessario raccordo tra le organizz. stipulanti i ccnl e le rappresentanze aziendali titolari delle deleghe assegnate dai contratti medesimi, la composizione delle r.s.u. deriva per 2/3 da elezione da parte di tutti i lavoratori e per 1/3 da designazione o elezione da parte delle osl stipulanti il ccnl; Albini 94 Jus 2010-11 Il Protocollo di Luglio e le R.s.u. c) il passaggio dalla disciplina delle Rsa a quello delle Rsu deve avvenire a parità di trattamento legislativo e contrattuale; d) le imprese, secondo modalità previste nei ccnl, metteranno a disposizione delle osl quanto è necessario per lo svolgimento delle attività strumentali all’elezione delle predette r.s.u.; e) la legittimazione a negoziare al secondo livello le materie oggetto di rinvio da parte del ccnl è riconosciuta alle r.s.u. ed alle osl stipulanti il medesimo ccnl, secondo modalità stabilite dal ccnl. Albini 95 Jus 2010-11 Le R.s.u. e l’Accordo Interconfederale del 20.12.1993 • Introduce le Rappresentanze sindacali unitarie, prevedendo un regolamento per le modalità di costituzione (parte prima) ed una disciplina delle elezioni (parte seconda). • Obiettivo: organismi rappresentativi unitari con poteri negoziali precisi, con i diritti – tutele delle R.s.a. Albini 96 Jus 2010-11 Ambito di applicazione R.s.a. R.s.u. “Sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo che occupa più di 15 dipendenti”. Per le imprese agricole, occorrono più di 5 dipendenti (art. 35). Unità produttive con più di 15 dipendenti Albini La Cassazione ha precisato che l'unità produttiva va individuata in ogni articolazione autonoma dell'impresa avente sotto il profilo funzionale e finalistico idoneità ad esplicare, in tutto o in parte, l'attività di produzione di beni o servizi dell'impresa medesima, della quale costituisce elemento organizzativo (Cass. n. 11660 del 29 luglio 2003) 97 Jus 2010-11 Iniziativa R.s.a. R.s.u. Spetta ai lavoratori dell’ unità produttiva, comunque nell’ambito delle Osl firmatarie dei contratti collettivi applicati. - Osl firmatarie Protocollo luglio 1993; - Osl firmatarie Ccnl applicato; - Altre Osl, formalmente costituite con proprio statuto ed atto costitutiva, a condizione che: Clausola di salvaguardia • Aderiscano formalmente allo accordo istitutivo delle r.s.u; R.s.a vs. R.s.u. Legge vs. Contrattazione • Corredino la propria lista di un n° di firme di lavoratori dell’unità produttiva pari al 5% degli aventi diritto al voto I firmatari dell’Accordo sulle r.s.u., sia contraenti originari che per adesione, rinunciano a costituire R.s.a. ex art. 19 Albini L’iniziativa può essere congiunta o disgiunta 98 Jus 2010-11 Composizione R.s.a. R.s.u. 2/3 seggi Elezione tra gli iscritti alle Osl, su candidati designati dalle Osl Albini Elezione a suffragio universale ed a scrutinio segreto tra liste concorrenti 1/3 seggi Riservato alle liste delle Osl firmatarie del ccnl E’ coperto mediante designazione o elezione 99 Jus 2010-11 Numero R.s.a. R.s.u. N° dirigenti N° Lavoratori N° componenti 1 Fino a 200 3 1 ogni 300 (o frazione) Fino a 3000 3 ogni 300 (o frazione) 1 ogni 500 (Aggiuntivo) Oltre 3000 3 ogni 500 (Aggiuntivo) E’ ammessa la possibilità di clausole più favorevoli della contrattazione collettiva Albini 100 Jus 2010-11 Compiti e funzioni 1) I componenti delle r.s.u. subentrano ai dirigenti delle r.s.a. nella titolarità di diritti, permessi, libertà sindacali e tutele già loro spettanti ex lege 300/1970, Titolo III: • Indizione assemblee • Indizione referendum • Titolarità permessi sindacali • Diritto di affissione • Locali • Nulla osta x trasferimento ad altra unità produttiva. • Repressione condotta anti sindacale Se a livello di ccnl/contr. aziendale le r.s.a. beneficiavano di condizioni di miglior favore, queste devono essere mantenute in capo alle Osl di riferimento, che possono trasferirle alle rispettive r.s.u. Albini 101 Jus 2010-11 Compiti e funzioni 2) Ereditano compiti e funzioni già attribuite per legge alle rsa 3) Con le organizzazioni sindacali firmatarie del ccnl, sono titolate alla stipulazione del contratto collettivo aziendale. Durata - Le rsu restano in carica x 3 anni. - I dimissionari sono sostituiti dal primo dei non eletti/nuova designazione. - Se dimissioni > 50%, si va al rinnovo anticipato. Albini 102 Jus 2010-11 R.s.u.: la procedura di elezione • Indizione a cura delle Osl/R.s.u., mediante comunicato da affiggere in apposito albo. Contiene invito a presentare liste di candidati. Termine presentazione liste: giorni 15. • Elettorato attivo: operai, impiegati e quadri non in prova. • Elettorato passivo: no tempi determinati (ma ccnl può disporre diversamente). • Commissione elettorale mediante n. 1 designazione da parte di ciascuna lista: – riceve e valida le liste elettorali Attenzione: – presiede alle operazioni di voto Non devono – verifica il regolare scrutinio pregiudicare la – esamina e decide su ricorsi continuità – proclama i risultati delle elezioni dell’attività aziendale Albini 103 Jus 2010-11 R.s.u.: la procedura di elezione/2 • Il voto è segreto e diretto. Può essere espressa una sola preferenza. • L’attribuzione dei seggi è effettuata dalla commissione elettorale, mediante affissione nell’apposito Albo. Essa diviene definitiva, trascorsi 5 giorni. • I ricorsi devono essere presentati alla Commissione elettorale entro 5 giorni dall’affissione dei risultati, ed esaminati entro 48 ore. Decide entro 10 giorni (termine perentorio). E’ composto da: Contro le decisioni della - un membro designato da Osl Commissione, è ammesso ricorrente; ricorso, nei 10 giorni - un rappresentante della assoc. successivi, al Comitato industriale locale di appartenenza. provinciale dei Garanti E’ presieduto dal Direttore della DPL. Albini 104 Jus 2010-11 R.s.u.: la procedura di elezione/3 La nomina, a seguito di elezione o designazione, dei componenti della r.s.u., deve essere comunicata per iscritto all’Azienda, da parte dell’Associazione cui aderisce, a sua volta destinataria di comunicazione da parte dell’Osl interessata. Albini 105 Jus 2010-11