Papiniano (Rotelli) oltre 1,5 mld

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Mercati
Giovedì 28 Luglio 2016
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IL FATTURATO COMPLESSIVO PRODOTTO DALLE 17 STRUTTURE OSPEDALIERE SALE DEL 3,6%
Papiniano (Rotelli) oltre 1,5 mld
Migliora anche l’ebitda fino a 247 milioni, mentre l’impatto sulla capogruppo del write-off di Rcs
riduce l’ebit a 55 mln e l’utile a 7. Niente cedola ai soci. Salgono liquidità e debiti. Più investimenti
di Andrea Montanari
U
n costante e continuo
percorso di crescita organica che spinge per
la prima volta nella
sua storia il business sanitario della famiglia Rotelli a
sfondare il muro del miliardo e mezzo di giro d’affari
consolidato, aggregando i
valori industriali del Gruppo Ospedaliero San Donato
e dell’ospedale San Raffaele
di Milano. Mentre è l’investimento in Rcs Mediagroup
(quota salita dal 2,74% al
3,49% lo scorso aprile dopo
l’accordo sulla put option definito a fine aprile, e poi ce-
Paolo Rotelli
duta aderendo alle due offerte
sul gruppo editoriale chiuse
venerdì 15 luglio) ad avere
pesato significativamente sulla redditività della capogruppo, la holding Papiniano.
Il 2015, dal punto di vista
operativo ha visto l’aggregato
sanitario della famiglia che è
rappresentata oggi dal presidente Paolo Rotelli chiudere
il bilancio con un fatturato
complessivo, prodotto dalle
17 strutture di proprietà (16
in Lombardia e una in EmiliaRomagna), di 1,517 miliardi,
per una crescita del 3,65%
rispetto all’anno precedente.
Mentre l’ebitda è salito da
232,7 a 247,2 milioni, grazie
alla gestione ordinaria che
ha visto una serie di ristrutturazioni e riorganizzazioni
volte all’efficienza operativa,
l’ebit è sceso a 55,6 milioni
(-40,53%) rispetto al 2014.
Su quest’ultimo dato hanno
pesato in particolare, oltre
a maggiori accantonamenti
(saliti da quasi 54 milioni a
più di 74 milioni), le svalutazioni (31,6 milioni) gran parte legate alla partecipazione
detenuta fino a pochi giorni fa
nella casa editrice di via Rizzoli. Per queste ragioni l’utile
di Papiniano spa è sceso dai
I GRANDI NUMERI DEL BUSINESS DEI ROTELLI
Dati in milioni di euro
2015
❖ Fatturato consolidato
2014
1.517,5
1.464,1
❖ Ebitda
247,2
232,7
❖ Ebit
55,6
93,5
❖ Risultato netto
6,89
38,37
❖ Debiti vs banche
497,77
410,24
❖ Patrimonio netto
395,09
385,3
4,040 mln
4,011 mln
5.396
5.382
❖ Pazienti
❖ Posti letto
StM migliora le stime e vola in borsa
orti acquisti ieri su StM, che è salita del 10,4% a 6,495 euro
Fratori,
dopo i conti trimestrali. A catalizzare l’attenzione degli opein particolare, è la guidance sul terzo trimestre dell’anno
(una crescita sequenziale dei ricavi netti intorno al 5,5% come
valore intermedio e un margine lordo intorno al 35,5%) superiore
alle attese. Nel secondo trimestre, invece, StM ha realizzato un
utile netto di 23 milioni di dollari, in calo rispetto ai 35 milioni
del pari periodo dell’anno scorso che godeva però di un beneficio
fiscale una tantum ma in miglioramento rispetto alla perdita di 41
milioni dei primi tre mesi dell’anno. I ricavi netti sono saliti del
5,6%, superando il valore intermedio della guidance aziendali, ma
risultano in calo del 3,2% rispetto al secondo trimestre dell’anno
scorso. L’utile lordo è calato da 595 a 577 milioni per un margine
del 33,9%, che include l’impatto di circa 45 punti base dovuto
agli oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva.
GRAFICA MF-MILANO FINANZA
38,4 milioni del 2014 ai quasi
7 milioni dello scorso anno.
Risultato netto che, come
nella tradizione del gruppo
della famiglia Rotelli, non
è stato distribuito ai soci ma
è stato mantenuto in azienda per garantire e sostenere
gli investimenti strumentali.
Questi ultimi nel 2015 sono
stati particolarmente rilevanti
visto che hanno inciso per 89
milioni, rispetto ai 74 milioni
dell’anno precedente. Mentre
le imposte (dirette e indirette)
versate allo Stato sono risultate in linea con il 2014: 123
milioni rispetto ai 124 milioni
di dodici mesi fa.
Dal punto di vista strutturale,
invece, il gruppo che complessivamente ha proprietà
per quasi 600 mila metri quadrati e offre lavoro a più di
10 mila dipendenti, ha chiuso
lo scorso esercizio con un pa-
trimonio netto salito da 385,3
a 395 milioni e disponibilità
balzate da quasi 200 milioni
a oltre 344 milioni. Un incremento di 145 milioni, legato
all’ottenimento di due nuove
linee di credito, garantite da
un pool di banche, finalizzate
alla realizzazione e al completamento di progetti di sviluppo e di investimenti già individuati o in fase di definizione.
Contestualmente è lievitato
l’indebitamento nei confronti
del sistema bancario salito da
410 a 497,8 milioni.
Mentre analizzando nel dettaglio i conti del Gruppo San
Donato (ha l’11% dei posti
letto dell’intera Lombardia e
il 13% del valore dei ricoveri
ordinari dell’intero sistema
sanitario regionale) si evince che i ricavi sono saliti da
875 a 907 milioni, mentre i
proventi sono calati da 45 a
40 milioni, con un patrimonio netto lievitato da 354,7
a 394,7 milioni. Al San Donato, tra l’altro, fanno capo
più di 3.900 posti letto sui
5.396 dell’aggregato della
capogruppo Papiniano e nel
2015 ha registrato la presenza di quasi 2,75 milioni di
pazienti su un totale aggregato di oltre 4 milioni. «Nel
2015 è proseguito il piano
di investimenti strategici
finalizzato a razionalizzare
la distribuzione delle funzioni presenti all’interno
della struttura immobiliare
ospedaliera, a migliorare gli
standard qualitativi di talune
aree e ad adeguare le strutture e gli impianti alla normativa vigente», si legge in un
passaggio della relazione di
bilancio della Papiniano spa
consultata da MF-Milano Finanza. Mentre per quel che
Niente dividendo a Gianfelice Rocca dalla sua Tic
di Andrea Giacobino
se la perdita è diminuita lievemente da 48,4 a
34,2 milioni e l’ebitda, pur restando negativo,
ianfelice Rocca, presidente di Assolombar- è migliorato da -25,6 a -6,8 milioni di euro.
da, non può far conto su dividendi delle Tic, che a livello di gruppo occupa oltre 3.700
attività italiane ingegneristiche, minerarie e mila addetti, ha sofferto sia dei più bassi valori
metallurgiche. Techint Industrial Corporation di vendite sia di svalutazioni per 15,7 milioni
(Tic), holding italiana della dinastia impren- riferite alle due Cgu (Cash Generating Unit)
Italimpianti e I2s, oltre che
ditoriale, ha infatti chiuso il
dei costi straordinari sostenuti
bilancio civilistico 2015, in
un esercizio di soli sei meper ristrutturare le unità tedesche. La posizione finanziaria
si, con un utile di poco più
netta, inoltre, è diminuita da
di 200 mila euro (contro i
132 a 66 milioni, principal300 mila euro del precedente esercizio proforma), ma il
mente per l’assorbimento di
profitto è stato interamente
capitale circolante dovuto allo slittamento ai primi mesi
destinato a riserva e nessuna
di quest’anno dell’incasso del
cedola è quindi affluita alla
secondo anticipo (63 milioni)
controllante olandese Techint
della nuova grande commessa
European Holding Bv, che a
sua volta fa riferimento alla
della miniera cilena di Chuquicamata, che ha comunque
lussemburghese San Faustin
un effetto dal punto di vista
detenuta dalla fondazione
Gianfelice Rocca
degli ordini-acquisti, pari
privata olandese Rocca &
nell’esercizio a 527 milioPartners. Rocca è comunque
stato riconfermato alla presidenza di Tic. Per- ni, in progresso del 16% rispetto ai secondi
ché questa prudenza patrimoniale? Perché i sei mesi del 2014. Sotto Tic, che ha da poco
numeri del bilancio consolidato fotografano spostato la sede a Castellanza (Varese), opeuna situazione di accresciuta difficoltà del ra il gruppo Tenova, anch’esso presieduto da
business, con ricavi diminuiti nel giro di un Rocca, che dal luglio dello scorso anno si è
anno (i sei mesi del 2014 anche in tal caso riorganizzato in due nuove divisioni (Metals
sono proforma) da 510 a 447 milioni, anche e Mining). (riproduzione riservata)
G
riguarda l’esercizio in corso, il business della famiglia
Rotelli, «prevede l’ulteriore
sviluppo dell’attività clinica,
didattica e scientifica e la continuazione del processo di razionalizzazione dell’organizzazione aziendale del gruppo,
mantenendo e consolidando i
consueti standard qualitativi
delle prestazioni».
Intanto, come già anticipato lo
scorso 16 luglio da MF-Milano
Finanza, Paolo Rotelli sta definendo progetti di espansione
internazionale: in particolare,
l’interesse è per operazioni di
partenariato pubblico-privato
a Dubai, in Arabia Saudita,
Iran e Russia.
In Italia, invece, una delle
priorità gestionali del presidente Rotelli è quello di
creare una Silicon Valley nazionale, nell’area dove fino
all’ottobre dello scorso anno sorgevano i padiglioni di
Expo 2015. Per questo si sta
per concretizzare la richiesta
agli enti politici locali preposti allo sviluppo della società
di scopo Arexpo del trasferimento dell’Istituto Galeazzi.
Con l’obiettivo di stimolare
l’arrivo di investimenti privati
o istituzionali (esteri) per la
ricerca sanitaria. Anche perché, come emerge dal bilancio 2015 della capogruppo,
ancora una volta il governo
italiano, attraverso il ministero della Salute ha tagliato i
contributi a favore della ricerca corrente. Perché se è vero
che comunque al San Raffaele
di Milano l’anno scorso sono
stati assegnati 13,2 milioni,
è altrettanto vero che il calo
rispetto all’anno precedente
è stato del 10%. «Rispetto
al 2011, il valore della ricerca corrente a favore del San
Raffaele è stato tagliato di 5
milioni, il 29%», si ricorda in
un passaggio della relazione
di bilancio della Papiniano.
(riproduzione riservata)
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