18 Luglio 2016 - Comune di Vittoria

Download Report

Transcript 18 Luglio 2016 - Comune di Vittoria

CITTÀ DI VITTORIA
UFFICIO STAMPA
RASSEGNA STAMPA
Lunedì 18 Luglio 2016
LA SICILIA
18.
LUNEDÌ 18 LUGLIO 2016
primo piano
Ragusa
Fotofestival
oggi anteprima
e via al workshop
L’ANNIVERSARIO. Domani a Marina
La Cgil iblea
e l’impegno
nel ricordo
di Borsellino
Il progetto. Masu e le
opere pubbliche
iniziate e mai finite
La Sicilia 18 Luglio 2016
ANNA TERRANOVA
PEPPE SCIFO*
Incompiuto siciliano è il progetto
di Alterazioni video, il cui workshop inizia oggi all’interno del Ragusa Foto Festival: l’edizione 2016
sarà presentata in conferenza
stampa alle 11.30 presso la sala
giunta). Quattro giorni di lavoro aperti a tutti sull’incompiuto siciliano, su cui getta luce Andrea Masu.
«L’incompiuto siciliano - dice - è
un progetto a cui abbiamo dato vita
dieci anni fa con l’obiettivo di contare, catalogare e studiare le opere
pubbliche incompiute di tutta Italia, in un database a sistema aperto
dove lasciamo spazio alle segnalazioni. Una sorta di archivio in cui
indichiamo non solo gli immobili
(circa 600, in contesti urbani e rurali) ma anche i dati qualitativi come forme, materiali, colori».
Hanno dei caratteri comuni questi
non-finiti italiani?
«L’incompiuto siciliano è il più importante stile italiano dal dopoguerra ad oggi, uno stile architettonico indipendente dagli stessi progettisti, che ha tantissimi esempi
ma nessun paradigma teorico che
sappia leggere il fenomeno: noi
proviamo a farlo con le nostre opere.»
Se è in tutta Italia perché è chiamato “siciliano”?
«Perché in Sicilia è tipico: non solo
perché è la regione con più esempi
ma anche perché è specchio di un
sistema. Oltre agli elementi paradigmatici come gli errori di progettazione, la scelta sbagliata del sito e
l’errata pianificazione dei costi, in
Sicilia si unisce una volontà specifica. Ad esempio c’è stata una distribuzione di finanziamenti pubblici
che ha dato vita a un’economia parassitaria. Pietro Germi diceva che
in Sicilia si vedono i caratteri italiani estremizzati e che i Siciliani sono
Italiani due volte».
La vostra è un’opera di denuncia?
«No, noi osserviamo fenomeni e li
raccontiamo offrendo uno scarto di
visione. Non è denuncia, noi consideriamo gli incompiuti alla stregua
di opere d’arte. L’architettura ha
implicita in sé la relazione formafunzione: gli incompiuti non sono
architettura, hanno solo la forma e
nessuna funzione, come le opere
d’arte. La presenza umana è totalmente estromessa. Più che di de-
In occasione del 24° anniversario
della morte di Paolo Borsellino la Cgil di Ragusa aderisce alla manifestazione che si terrà a Marina di Ragusa domani, martedì 19 luglio.
In occasione dell'anniversario
della strage di via D'Amelio la Cgil
vuole ricordare quella stagione
tragica analizzando la situazione
sotto il profilo dell'attualità, dove
da un lato si è abbassato il livello di
violenza armata delle cosche, dall'altro le mafie in questi ultimi anni
si sono rafforzate sotto il profilo economico attraverso il controllo di
diverse attività di tipo “legali”.
In questi ultimi anni sono emerse sempre di più, grazie all'azione
di repressione, casi di aziende appartenenti a gruppi di criminalità
organizzata in settori strategici
dell'economia. Il nostro territorio
è purtroppo inquinato a causa della presenza di gruppi mafiosi che
hanno investito in attività economiche sopratutto nell'indotto del
settore agricolo.
Il Mercato Ortofrutticolo di Vittoria non è a riparo dai rischi di infiltrazione mafiosa in diversi segmenti della filiera. La commercializzazione, la logistica, il trasporto
e gli imballaggi rappresentano nodi cruciali su cui spesso si realizzano le infiltrazioni mafiose.
Di fronte a questa situazione cosa succede al lavoratore che opera
in questi contesti? Quanto alto è il
livello di negazione dei diritti per
questi lavoratori, in termini di
mancato rispetto dei contratti,
delle norme minime di sicurezza?
In un sistema fortemente influenzato dalle “leggi” dettate dalla criminalità, il lavoro muore assieme
ai diritti e alla dignità delle persone.
Di fronte a tutto ciò occorre reagire attraverso il risveglio delle coscienze.
E' sempre più asfissiante l'assenza di una forte reazione della
politica e della società civile. Occorre ripartire dall'infondere un
cambiamento culturale a 360°
partendo dalle nuove generazioni
e al tempo stesso marcare con assoluta fermezza lo spartiacque tra
l'economia sana e i settori inquinati dalla mafia. Nessuna connivenza
tra le imprese sane, gli imprenditori perbene, e quei contesti eco-
IL PALASPORT DI COMISO COSTRUITO SU UNA CAVA DI PIETRA CALCAREA E DISTRUTTO DA UN INCENDIO: SARÀ «RECUPERATO».
Dall’incompiuta
all’opera d’arte
a futura memoria
Da oggi il workshop sul Palasport di Comiso
Sarà studiato e demolito, riutilizzando i resti
FOTOFESTIVAL. r.r.) L’immagine
che racconta il territorio è protagonista della quinta edizione di
Ragusa Fotofestival. L’edizione
2016 durerà ben 30 giorni, dal 22
luglio al 21 agosto, e porterà
grandi nomi internazionali nei più
bei palazzi di Ibla con mostre,
workshop, e letture portfolio.
nuncia la nostra è un’operazione di
tutela».
C’è la volontà di riutilizzare questi
incompiuti, dando loro la funzione che manca?
«Non necessariamente. Le possibilità sono quattro: finire i lavori ma
a patto che rimanga traccia della
memoria di quel tempo in cui erano incompiute, destinarli a nuovo
uso ma talvolta non è possibile o
costa troppo, demolirli ma anche
questo comporta costi oppure, infine, lasciarli come monumenti a
memoria di un recente passato».
Cosa farete durante il workshop
dal 18 al 21 luglio?
«In vista della pubblicazione che
abbiamo in cantiere per l’anno
prossimo, il workshop sarà dedicato al Palasport di Comiso, costruito
nel 1999 su un terreno interessato
da instabilità geologica, su un giacimento di preziosa pietra calcarea
che precedentemente si voleva estrarre. Il progetto è stato abbandonato a causa di alcuni incendi dolosi che ne hanno compromesso la
struttura. Partiremo dalla stato di
fatto e da alcune domande: come
poter attivare la risorsa della cava
mantenendo la memoria e il profilo
pubblico dell’area. A quel punto ci
sarà una performance con cui faremo saltare in aria il palazzetto e utilizzeremo le macerie per realizzare sculture. Infine, la cava verrà utilizzata, in alternanza alla sua attività estrattiva, anche come parco
pubblico. Il 22, con l’inaugurazione
del RFF, verrà presentato il progetto alla cittadinanza, con tanto di rilievi del territorio, accordi con le aziende estrattive, interviste ai cittadini».
Sculture, video, fotografia: sarà
tutto racchiuso nella pubblicazione?
«È un progetto a cui lavoriamo da
tanto e al quale stanno collaborando anche degli architetti dello studio Fosbury Architecture di Milano.
Negli ultimi 10 anni sono stati realizzati una decina di film sull’argomento, che è stato anche scelto per
una dozzina di tesi in architettura e
in sociologia, nonché per dottorati.
Negli ultimi 4-5 anni ci siamo concentrati soprattutto sulla ricerca
per produrre una letteratura di riferimento. Curioso che lo facciano
degli artisti».
nomici e aziendali dove è presente
la mano lunga delle cosche.
Questo deve essere per il nostro
territorio l'inizio di una vera svolta
dove ognuno di noi, partendo dal
proprio ruolo e responsabilità, deve sentirsi impegnato. Non possiamo più aspettare, occorre ripartire
perché altrimenti si uccide la speranza verso il cambiamento e la
possibilità di nuovo modello di
sviluppo sostenibile per il nostro
territorio.
Infine affinché l'azione della
magistratura e delle forze di polizia sia compiutamente resa efficace occorre chiudere il percorso
IL SEGRETARIO CGIL, PEPPE SCIFO
Scifo e il caso del mercato
di Vittoria dove la
presenza mafiosa viola
ogni diritto e le risposte
non sono adeguate
parlamentare della legge di iniziativa popolare sulle aziende sequestrate e confiscate alla mafia. Ricordiamo che la proposta di legge,
il DDL 2134, nasce da una iniziativa
popolare e ha lo scopo di rendere
concreto il passaggio delle aziende
da un controllo mafioso verso una
gestione legale, garantendo in
questo modo il lavoro e le regole
del mercato regolare. Occorre per
questo una legge che metta al centro una serie di strumenti a disposizione delle amministrazioni giudiziarie che gestiscono le aziende
tolte alla mafia ed evitare quindi la
chiusura delle attività, la perdita
dei posti di lavoro.
*segretario generale Cgil Ragusa
I PREMIATI DI RAGUSANI NEL MONDO
Vincenzo Canzonieri, un comisano
che combatte i tumori «assassini»
Lisistrata, non solo sesso
per gli ex dell’Umberto I
C’è un nome dell’oncologia internazionale tra i
premiati della prossima edizione del premio
“Ragusani nel mondo” in programma il 5 e 6 agosto prossimi in piazza Libertà. E’ il nome del
dott. Vincenzo Canzonieri che ha dedicato la sua
vita agli studi di anatomia patologica, diventando un esperto a livello internazionale nella patologia tumorale. Attualmente è direttore della
struttura complessa di Anatomia patologica
presso il Centro di riferimento oncologico di Aviano, struttura di eccellenza in Italia, che fa capo all’Istituto nazionale tumori. E’ nato a Comiso nel 1959. All’età di 31 anni, dopo avere conseguito la laurea presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Catania, ha ottenuto la specializzazione in Anatomia patologica presso l’Università di Padova. Negli anni ha proseguito il suo iter di specializzazione in Oncologia generale e
Medicina legale tra l’Università di Catania e l’Ateneo di Udine. Prima di divenire direttore di
uno degli istituti più affermati in ambito oncologico a livello internazionale, ha rivestito diversi incarichi: assistente anatomopatologo, dirigente, responsabile della complessa struttura
Dall’Antica Grecia del 411 a.C. al
2016. Chissà se Aristofane avrebbe
mai avuto l’ardire di pensare che la
sua commedia “Lisistrata” avrebbe
viaggiato lungo i secoli per approdare
a Ragusa, oggetto di un laboratorio
teatrale che si è svolto al liceo classico. Un lavoro prezioso che l’associazione “Noi dell’Umberto I” ha deciso
di presentare al pubblico nel corso di
una messa in scena che si è tenuta al
ristorante “Il Baglio”. Le donne che
desiderano la pace e riescono a far
cessare la guerra decidendo un originale sciopero del sesso. Idea ardita
che la sensibilità dei registi Luca Iacono e Fabio Guastella e la bravura dei
giovani attori hanno riportato con
grande garbo pur senza tradire l’audacia del testo originale. “Questa
commedia – spiegano i registi – non
parla solo di sesso, anche se i riferimenti sono piuttosto espliciti. Nel testo emerge il rapporto tra uomo e
di Anatomia patologica e co-direttore. È professore universitario di prima fascia in Anatomia
patologica ed è stato docente presso l’Università di Udine. Ha eccellenti capacità gestionali ed
amministrative che lo hanno visto impegnato
nell’organizzazione di eventi medico-scientifici
sia in Italia nazionali ed internazionali. Da sempre impegnato nella ricerca biomedica, esplora
nuove frontiere nei settori dell’energia, della
tecnologia, dell’ambiente e degli eventi accidentali. Attualmente è consulente e attivista di
numerosi progetti di ricerca in Italia e all’estero
nei suoi settori di competenza e fa parte di numerose società nazionali e internazionali di diagnostica e patologia tumorale. Centinaia le pubblicazioni in questi anni per testi e riviste di diagnostica e anatomia patologica, nonché le partecipazioni come relatore e moderatore a numerosi congressi e riunioni scientifiche a livello
internazionale. Le sue spiccate capacità alla moderazione, all’ascolto e all’empatia lo portano a
creare un clima di profonda intimità e fiducia
con i pazienti che incontra quotidianamente.
R.R.
Vincenzo
Canzonieri ha
dedicato la sua
vita agli studi di
anatomia
patologica,
diventando un
esperto a livello
internazionale
donna, il desiderio di potere coltivare
la pace”. Tutti bravi gli attori: Giulia
Acquasana, Carola Antoci, Lorenzo
Bertolone, Samuela Campo, Flavia
Cubisino, Elena Farruggio, Giulia Fragalà, Andrea Guadagna, Carla Iacono,
Alberto Lauretta, Martina Lauretta,
Raffaele Nicosia, Marianna Occhipinti, Federica Parisi e Sarah Ruggieri.
Giornale di Sicilia 18 Luglio 2016
Giornale di Sicilia 18 Luglio 2016
LA SICILIA
20.
LUNEDÌ 18 LUGLIO 2016
ragusa provincia
Crolla balcone, ferita una donna
Rilievi
geofisici
Il Comitato
dice «no»
Scoglitti. Si sbriciola il ballatoio mentre stende i panni. Intervengono un vigile del fuoco ed il
marito che la tirano fuori dalle macerie. Per fortuna ha riportato soltanto alcune lievi contusioni
INTERVIENE L’ELISOCCORSO. la
GIUSEPPE LA LOTA
VITTORIA. E doveva essere una domenica tranquilla dopo 3 giorni di tempesta di vento e di sabbia! A Scoglitti,
una donna cade dal balcone già pericolante sulla riviera Lanterna e 3 macchine si scontrano all’altezza del “Sesto senso” sulla provinciale ScoglittiGela. Tutto nel primo pomeriggio,
dalle 14,30 alle 15. Scoglitti è stata assalita dalle sirene di pompieri e ambulanze.
La signora che è finita in ospedale si
trovava sul balcone che s’affaccia sulla
riviera Lanterna. Era impegnata a
compiere le faccende domestiche. All’improvviso il ballatoio si è sbriciolato nel vuoto. A dare i primi soccorsi, un
vigile del fuoco che abita nella stessa
zona. Ha allertato i colleghi del 115 e si
è prodigato insieme al marito della
vittima per liberare la donna dalle
macerie. La donna è stata trasportata
al “Guzzardi” di Vittoria da un’ambulanza del 118, dove è stata medicata al
Pronto soccorso e poi ricoverata a causa delle ferite riportate, che tuttavia
non dovrebbero essere gravi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco
del Distaccamento di Vittoria e un tecnico del Comune che ha effettuato i rilievi alla struttura. La causa del crollo è
da addebitare, secondo le prime indagini, alla vetustà del balcone esposto
da tanti anni alla intemperie e alla salsedine del mare. Ulteriori rilievi e le
indagini giudiziarie che saranno avviate a seguito dell’accaduto, potranno dire se ci sono delle responsabilità
specifiche a carico di qualcuno. Si tratta di un fatto gravissimo che avrebbe
potuto causare una tragedia, non solo
per la persona che si trovava sul balcone al momento del crollo ma anche
per qualche passante. Per fortuna l’incidente si è verificato alle 14,30, quando molta gente non era in strada ma
nelle case a pranzare o riposare.
Scontro fra tre auto sulla Scoglitti-Gela
Cinque persone coinvolte. Nessuno è grave
UN VIGILE DEL FUOCO TRA LE MACERIE DEL BALCONE CROLLATO
VITTORIA. g.l.l.) Cinque feriti: tre leggeri e due più gravi. Uno di
questi, S.G., che viaggiava insieme al figlio, è stato trasportato in
elisoccorso all’ospedale di Caltanissetta. Ferita anche una donna
che viaggiava insieme al marito. L’incidente si è verificato ieri
intorno alle 15 sulla provinciale Scoglitti-Gela, all’altezza del locale
“Paradise”. Uno scontro frontale che ha visto coinvolte una Fiat
Cinquecento, una Ford Escort e una Fiat Panda. Secondo i primi
rilievi effettuati da agenti della Polizia stradale, una vettura
proveniente da Gela stava effettuando la svolta a sinistra, quando
è sopraggiunta l’altra vettura in senso opposto. Un’altra macchina
proveniente da Gela non ha potuto evitare il tamponamento sulla
fiancata. Una delle cinque persone coinvolte nell’incidente
sembrava in condizioni più gravi tanto che è stato necessario
l’intervento dell’elicottero decollato poi alla volta di Caltanissetta.
Gli altri feriti sono stati trasportati all’ospedale di Vittoria. Nessuno
si trova in pericolo di vita. I Vigili urbani hanno coadiuvato la
Polstrada e i pompieri nelle operazioni di sgombero della
carreggiata.
squadra operativa del distaccamento di Vitoria
dei vigili del fuoco, dopo l’intervento per il crollo di un balcone,
è stata dirottata
sulla S.P. 31 Scoglitti-Gela, dove
un incidente
stradale ha coinvolto una Fiat
500 una Fiat
Panda ed una
Ford Escort. A
causa del sinistro, tre occupanti delle vetture coinvolte
sono rimasti feriti, ed uno di questi è stato trasportato in ospedale dall’elisoccorso atterrato
nella zona del sinistro. Personale
dei vigili del fuoco ha operato
assistenza per le
vetture coinvolte
nel sinistro e per
l’atterraggio ed
il decollo del velivolo. Nella foto
a sinistra, le auto
coinvote nell’incidente.
La famiglia Sparacino sotto sfratto
ma resterà a casa fino al 26 agosto
MODICA. La famiglia Sparacino di
Modica, sotto sfratto, ha guadagnato circa un mese di tempo. Sostenuti dai Forconi, i coniugi Giuseppe e Rosaria hanno ricevuto
l’ufficiale giudiziario - presente
all’incontro anche l’avvocato dell’acquirente dell’abitazione venduta all’asta - e hanno strappato
una proroga fino al 26 agosto. Da
oggi alla data prevista dello sfratto sperano che si dirima la vicenda giudiziaria che vede l’acquirente denunciato proprio dai coniugi Sparacino per presunta usura.
La casa è stata venduta circa 2
mesi fa all’asta per 39 mila euro a
fronte del valore iniziale di 149
mila euro. La denuncia all’acquirente è scattata invece circa due
anni fa e da allora la famiglia
chiede che si attenda l’epilogo
della vicenda giudiziaria prima di
LA PROTESTA DEI FORCONI
proseguire con lo sfratto.
"I due procedimenti giudiziari
hanno tempi e iter legislativi diversi – spiega Piero Bellaera, rappresentante locale del Movimento dei Forconi - e mentre la coppia aspetta il processo,l'appartamento è stato svenduto all'asta".
L’udienza è prevista per il prossi-
mo ottobre, ma potrebbe subire
un’anticipazione proprio per la
complessa vicenda in corso.
“Questa famiglia è l’emblema di
cosa accade in Italia in generale,
ma soprattutto in questo lembo
di Sicilia. Basti pensare che a cinquanta metri dalla casa dei coniugi Sparacino c’è un’altra famiglia
nella stessa situazione – dice Mariano Ferro, leader del Movimento dei Forconi -. Nonostante gli
sforzi del prefetto per illustrare al
Governo quanto accade e sensibilizzare sulla delicata situazione
delle famiglie sotto sfratto in questa provincia, finora non si sono
registrati risultati. Il disastro che
sta colpendo il mondo dell’agricoltura, su cui si basa principalmente la nostra economia, si riversa sulle attività economiche
della provincia iblea. Registriamo
solo la violenza dell’indifferenza
del Governo che non sente la sofferenza di questa zona”.
FEDERCOSUMATORI
Tratte ferroviarie inutilizzate
L’INCONTRO A CASA DELLA FAMIGLIA SPARACINO A MODICA
I Forconi non lasceranno sola la
famiglia Sparacino e anche il 26
agosto si faranno trovare al loro
fianco. Giuseppe e Rosaria vivono
con il figlio di 8 anni e l'anziana
madre gravemente malata, che
necessita di cure e dopo la notizia
del possibile sfratto è stata più
volte ricoverata. Ferro non ha intenzione di mollare la sua battaglia e a fine agosto, quando il premier Renzi sarà a Pozzallo per la
Festa dell’Unità, farà sentire la
sua voce. “Porteremo la sofferenza che patiamo da anni – dice -. E
metteremo in luce l’indifferenza
di questo Governo nei confronti
dei più deboli, mentre aiuta le
banche, preferendole alle aziende. Il Governo si vedrà scaricare
addosso la nostra rabbia. Non si
risponde con l’indifferenza alla richiesta di aiuto di un’economia
che affonda”.
Santa Croce: trasporto studenti, non ci sono i soldi
ALESSIA CATAUDELLA
STUDENTI PENDOLARI A SANTA CROCE
SANTA CROCE. Sul trasporto degli alunni pendolari
è tira e molla tra i genitori degli studenti di Santa
Croce e l'amministrazione. Le mamme e i papà
hanno promosso una raccolta firme per chiedere che sia garantita ancora per intero la copertura della cifra. Il sindaco Franca Iurato ha chiarito:
“A gennaio di quest'anno, nell'incontro fra amministrazione e genitori, fu presa la decisione di
non spalmare la somma disponibile per il trasporto alunni per tutto l'anno solare in corso, ma
di anticiparla tutta o quasi, fino a giugno, cioè a
copertura dell'anno scolastico, perché altrimen-
SCICLI. Il Comitato per lt Tutela della salute e dell’ambiente esprime
netta contrarietà al progetto di
“Rilievo geofisico 3D Scicli””, presentato dalla Società Irminio. Il
progetto di prospezione geofisica
fa riferimento al Decreto assessoriale n.190 della Regione Sicilia, emesso il 2 aprile 2014, che istituisce il titolo minerario “Permesso
di ricerca idrocarburi Scicli”: l’intervento prevede la realizzazione
di un rilievo geofisico 3D in un’area avente un’estensione di circa
70 kmq. Il Comitato ritiene “che le
note vicende attinenti la richiesta
di insediamento di una piattaforma per il trattamento di rifiuti pericolosi per lo più provenienti
dalle stazioni petrolifere di Priolo,
Gela e la stessa Scicli siano il frutto combinato della mancata politica energetica dello Stato e della
mancata politica dei rifiuti da
parte della Regione”. “Così, le prospezioni in oggetto - si legge nella
premessa a un lungo documento
prodotto dal comitato - che riguardano pressoché l’intero territorio comunale di Scicli inglobando la stessa Città e lambendo le
popolose frazioni ad una distanza
ben minore di 5 km, rappresentano un tentativo di incrementare
l’efficienza della suddetta piattaforma, nella presunzione che essa
sarà costruita, alimentandola con
reflui di provenienza locale, nonché l’ulteriore manifestazione di
una politica energetica obsoleta e
inquinante”. Secondo il Comitato,
ci sarebbero diversi motivi per rigettare l’istanza, tra cui il contrasto con Piano paesistico, la mancata esclusione delle aree protette e l’impatto delle operazioni
sulle attività agricole.
in breve
Modica. Giuseppe e Rosaria strappano all’ufficiale giudiziario
un altro mese. I Forconi: «Ci batteremo per loro e per tutti gli altri»
VALENTINA RAFFA
CONCETTA BONINI
ti le famiglie avrebbero dovuto contribuire per il
35% di tasca propria. Le famiglie scelsero la soluzione apparentemente più comoda, cioè la copertura fino a giugno 2016, per tutti, consapevoli comunque che il problema si sarebbe riproposto già a settembre 2016. Ricordo che i bilanci
comunali non vanno ad anni scolastici, bensì ad
anni solari, pare una banalità ma è importante
sottolinearlo”.
Ha aggiunto Iurato: “Adesso, come tutti sapevano, genitori e studenti inclusi, il problema si è
ripresentato: da settembre 2016, il trasporto alunni non può essere tutto a carico del Comune.
Gli emendamenti al bilancio proposti dall'op-
posizione nello scorso consiglio, (compresi
3000 euro tolti dalle somme previste per l'arredo scolastico dei bambini di elementari e medie)
per coprire in parte le spese di trasporto, avrebbero riguardato in ogni caso i soli primi tre mesi
di anno scolastico, cioè ottobre, novembre e dicembre; non riguardano l’anno 2017. Quindi, ribadisco, eventuali analoghi emendamenti che
verranno proposti in nuova sede di consiglio
non faranno apparire i soldi dal nulla, bensì comporteranno storni e tagli ad altri servizi. Per l’anno solare 2017, a partire dunque da gennaio, la
somma disponibile per trasporto alunni pendolari si conferma in 161.354,00 euro”.
A poche ore dai funerali di 13
delle 23 vittime del disastro
ferroviario avvenuto martedì
scorso in Puglia,
Federconsumatori Sicilia ritiene
necessario, e doveroso, aprire il
dibattito sulla attuale situazione
in cui versa la rete ferroviaria
siciliana, sottolineando, tra
l’altro, il paradosso della linea
Canicattì-Gela-Comiso chiusa
malgrado siano stati già
completati dei lavori di
ammodernamento. “Sono stati
già spesi per i lavori 35 milioni sottolinea Federconsumatori per una linea che doveva
rientrare in esercizio a fine 2015.
L'interruzione della CanicattìGela-Comiso, tra l'altro,
impedisce l'attivazione dei treni
regionali veloci Ragusa-Palermo,
via Caltanissetta. Al momento,
tra Ragusa e Caltanissetta il
servizio viene assicurato con
pullman sostitutivi”.
ISPICA
I problemi della fascia costiera
g.f.) Si avviano a soluzione,
almeno a sentire le indiscrezioni
delle istituzioni, due problemi
che hanno interessato, stanno
interessando la fascia costiera di
Santa Maria del Focallo, nello
specifico, nello specifico il trivio
Ispica-pachino-strada litoranea
rimasto al buio per mesi ed in
questi giorni, a causa del forte
vento, la stessa arteria della
litoranea è stata invasa dalla
sabbia del boschetto che
fiancheggia l’arteria.
L’amministrazione comunale
assicura che sono stati sanati gli
impedimenti per quanto
riguarda l’impianto di
illuminazione, mentre il sindaco
Muraglie ha contattato l’ex
Provincia per la soluzione
problema sabbia. Già da oggi
potrebbero arrivare le prime
soluzioni.