Progettazione di una lezione di italiano
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Transcript Progettazione di una lezione di italiano
RELATRICE : EDI ZANCHETTA
Il sole è come
un mare che
brilla!
È come un
mare che
brilla alla luce
del sole.
È come un
mare che il
sole brilla…
È come un
mare che al
sole brilla
È come un
mare che il
sole lo fa
brillare!
È come un
mare che il
sole fa
brillare.
È come il sole
che brilla al
mare…
ERRORI USO RELATIVI
! Ciao,
sono una” cogoma” vecchia che adesso mi usano come
vaso da fiori.
! Poi
arrivò un giardiniere e disse: - Vorrei quel “brustoin”.
! Ciao,
io sono un vecchio bricco del caffè che sono diventato
un vaso da fiori.
! La
! Un
ragazza, per ritornare a casa, fece la strada che era arrivata.
giorno sua moglie gli lavò una camicia in cui sulla tasca
della camicia c’erano dei soldi e i soldi si bagnarono.
LA CULTURA DEL BAMBINO
Il bambino, dai Nuovi Programmi ’85 alle Indicazioni 2012, entra a scuola con una sua
“cultura vissuta – assorbita direttamente”
Interpretazione
ristretta
CULTURA DEL BAMBINO
Insieme di conoscenze e comportamenti che
il bambino condivide con l’ambiente di vita
Interpretazione
allargata
CULTURA DEL BAMBINO
Cultura assorbita dall’ambiente di vita +
schemi mentali e modelli interpretativi tipici
CONCEZIONE COSTRUTTIVISTA
DELLA CONOSCENZA
(Piaget, Vygotskij, Ausubel, Bruner, Neisser …)
LINGUA: OGGETTO CULTURALE
Determinato storicamente, geograficamente socialmente
STRUMENTO
DEL PENSIERO
Ragionamento
Organizzazione
dei dati
dell’esperienza
STRUMENTO DI
RIFLESSIONE
SULLE
ESPERIENZE
Razionali
Affettive
STRUMENTO
PER ESPRIMERE
STRUMENTO DI
METACOGNIZIO
NE
Pensieri
La lingua
oggetto di se
stessa
Sentimenti
emozioni
STRUMENTO DI
COMUNICAZI
ONE
Lingua per
relazionarsi
Lingua come
azione
PROGRAMMI ’85 SCUOLA ELEMENTARE
Il fanciullo ha le sue curiosità linguistiche. Altre curiosità possono essere
stimolate in lui: è il momento della riflessione sulla lingua, una riflessione
esplicita concepita come momento valido in sé e come strumento di
conferma della competenza e delle abilità linguistiche.
Dapprima e per lungo tempo la riflessione dovrebbe rivolgersi all'ambito del
significato (di parole estratte dal contesto o di unità superiori alla parola);
questo aspetto della lingua non si può ridurre alla spiegazione episodica di
una parola sconosciuta, né ad una meccanica consultazione del
vocabolario, ma deve dar luogo ad un'attività programmata che tenga
conto del gusto del fanciullo di giocare con la lingua, di scoprire relazioni tra
forme, tra significati, tra forme e significati, di costruire catene di parole, di
ripercorrere con l'aiuto dell'insegnante, anche "storie di parole".
PROGRAMMI ’79 SCUOLA MEDIA
La riflessione grammaticale non si realizzerà come studio formale - poco
corrispondente ai modi di apprendimento dei preadolescenti e perciò poco
produttivo - ma - andrà inserita nel processo di sviluppo linguistico espressivo,
come uno dei mezzi atti a promuovere tale sviluppo.
Essa muoverà da concrete esperienze linguistiche per avviare gli alunni a
valersi coscientemente dei materiali linguistici, descriverne gli usi concreti ed
arrivare successivamente alle conseguenti generalizzazioni delle strutture
fondamentali dell'italiano sia per quanto attiene agli aspetti più propriamente
grammaticali (piano semantico, sintattico, morfologico, fonologico), sia per
quanto attiene alle funzioni comunicative della lingua.
Lo studio del lessico è importante per allargare e precisare l'ambito delle
proprie conoscenze ed è favorito dalla estensione e molteplicità delle
esperienze. Servendosi del più vario materiale disponibile, ricavato anche
La riflessione, poi, può diventare individuazione di certe fondamentali
dall'uso linguistico personale degli alunni, si tenderà a far acquisire coscienza
strutture sintetiche: predicati che esprimono la caratteristica di un soggetto,
predicati che mettono in relazione il soggetto, con un altro elemento. I rilievi e padronanza di alcune importanti proprietà del lessico stesso: derivazione,
composizione, giustapposizione, affinità di forma e di significato, rapporti tra
morfologici possono essere fatti sul testo e mostrare la funzionalità di certe
significati pluralità di significati, appartenenza dei vocaboli alle diverse
"marche" formali che collegano tra loro parole o che segnalano particolari
varietà della lingua.
rapporti.
Importante, in tutti i casi, è che l'osservazione "grammaticale" emerga dal
Sarà importante abituare a cogliere valori e significati delle parole sia
testo orale e scritto e serva per tornare ai testi assicurandone una più precisa esaminando contesti significativi, sia utilizzando ampiamente e criticamente il
e consapevole interpretazione.
vocabolario ed altri strumenti fondamentali di consultazione e di studio, quali
La grammatica va concepita come sollevamento a livello consapevole di
enciclopedie, atlanti, etc.
fenomeni che l'alunno è già in grado di produrre e percepire. In questo
concetto allargato di grammatica rientra la rielaborazione del testo, una
delle
operazioni più produttive e capaci di sintetizzare le varie attività linguistiche.
VERSO NUOVE CONCEZIONI DI GRAMMATICA
(Nuovi Programmi ’85 per la scuola elementare)
L’INNOVATIVITÀ DIDATTICA delle indicazioni relative alla riflessione sulla lingua non consiste tanto
nell’indirizzare verso un nuovo modello di grammatica, ma nell’indicare una NUOVA METODOLOGIA
nel porgerla:
• farla scaturire da una problematica che arrivi ad emergere spontaneamente;
• inserirla in una serie di manipolazioni linguistiche concrete;
• ricondurla a una serie di operazioni logiche che valgano in generale.
QUINDI
CENTRALITÀ DEL
PENSIERO SPONTANEO
DEL BAMBINO
OPERATIVITÀ
E
METACOGNIZIONE
GRAMMATICA
PER
LA VITA
RIFLESSIONE VS GRAMMATICA
GRAMMATICA
RIFLESSIONE LINGUISTICA
Nel passato
• Materia distaccata dall’uso linguistico,
statica e prescrittiva rispetto all’uso
stesso della lingua;
• Regolarizzatrice, a bisogno, della lingua
quando si inceppa
Ha come scopo:
• Partire dal complesso di norme e regole che
l’individuo attua, parlando e scrivendo,
senza averne una precisa consapevolezza
per esplicitare questa consapevolezza;
• La riflessione esplicita parte dai testi orali e
scritti e torna ad applicarsi a quei testi
assicurandone una più precisa e
consapevole interpretazione,
autorizzandone la manipolazione
LA SCUOLA COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
SCUOLA COME AMBIENTE DI APPRENDIMENTO = CONTESTO IDONEO PER PROMUOVERE APPRENDIMENTI SIGNIFICATIVI
VALORIZZAZIONE DELLE ESPERIENZE E
CONOSCENZE DEGLI ALUNNI
INCLUSIONE
Progettazione di percorsi didattici specifici
Attenzione agli alunni con cittadinanza non italiana
Agli alunni con disabilità Coinvolgimento della
progettazione didattica complessiva della scuola
Dal pensiero ingenuo alle competenze
IMPARARE AD APPRENDERE
DIDATTICA DELL’ESPLORAZIONE E DELLA
SCOPERTA
Costruzione attiva del proprio sapere
e metodo di studio.
Consapevolezza del compito e dei traguardi da
raggiungere delle difficoltà e delle proprie abilità.
Competenze di autovalutazione
Problematizzazione delle conoscenze
APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
SPAZI E STRUTTURE
DIDATTICA PER LABORATORI
Aiuto reciproco, apprendimento, cooperativo,
apprendimento tra pari nella classe
Con gruppi di età anagrafica non omogenea
Uso delle nuove tecnologie
Uso flessibile degli spazi a partire
dall’aula
Luoghi attrezzati
Biblioteca scolastica
Sostegno all’operatività
Ricerca e progettualità
Coinvolgimento e condivisione
Valorizzazione del territorio
LA GRAMMATICA TRA ESPERIENZE E
PATRIMONIO CULTURALE
La contrapposizione tra esperienze e trasmissione culturale è oggi insostenibile.
! Come fare della grammatica un apprendimento significativo?
! Quali contenuti scegliere?
! Che spazio riconoscergli nel percorso curricolare?
! Come fare della grammatica un apprendimento unitario?
Criteri per la scelta dei temi unificanti
Rilevanza culturale e sociale
dal problema
Direzione di ricerca specifica,
quindi disciplinare, che si apre
a partire da temi generali.
La scelta dei temi rilevanti è il momento in cui è in gioco la preparazione culturale di
fondo dell’insegnante/del team.
Lydia Tornatore, Scuola e città n.11, 30 novembre 1979, FI, La Nuova Italia
LA RIFLESSIONE NELLA DIMENSIONE
SPAZIO-TEMPORALE DELLA LINGUA
Il richiamo al confronto tra le lingue nelle dimensioni dello spazio e del tempo è
esplicito nelle prime proposte di rinnovamento dei programmi.
Spunti per capire la lingua nel suo divenire, la storia delle civiltà,
l’evolversi delle mentalità
vengono:
dal latino
dai dialetti
Andare lontano per capire il vicino è il principio contrastivo indicatoci da Bruner
In questo contesto si può anche prevenire l’errore ragionando sulle tipicità delle
varianti regionali dell’italiano.
LA FUNZIONE FORMATIVA DELL’ERRORE
Alla verità proverbiale di “sbagliando si impara”
si fa fronte con l’azione pedagogica di “discutendo si impara”
(meglio se con l’ironica leggerezza di Gianni Rodari nel “Il libro degli errori”)
L’ERRORE :
!
!
!
!
!
entra nella logica della collaborazione a realizzare una buona
conversazione;
si fissa maggiormente nella memoria come percezione di un vuoto da
colmare;
aiuta a problematizzare;
matura consapevolezza;
aiuta a maturare la convinzione che le conoscenze non sono per natura
definitive.
GRAMMATICA IMPLICITA/GRAMMATICA ESPLICITA
Nelle Indicazioni si ritorna al termine “grammatica” ma con
un’accezione diversa da quella tradizionale:
la grammatica implicita
la grammatica esplicita
è la capacità che ha il parlante, fin
dall’infanzia, di esprimere frasi ben formate
senza conoscere le varie categorie
grammaticali
nasce dalla graduale acquisizione di
consapevolezza e sicurezza nell’uso dello
strumento linguistico
La riflessione linguistica diventa lo strumento per
costruire la grammatica esplicita
Gli oggetti della riflessione sulla lingua e della grammatica
esplicita sono:
Le strutture sintattiche delle
frasi semplici e complesse
Il lessico e la sua
organizzazione
Le parti del discorso
Le varietà di italiano più
diffuse
Gli elementi di coesione che servono a
mettere in rapporto le diverse parti della
frase e del testo
INDICAZIONI PER COSTRUIRE
UN CURRICOLO DI GRAMMATICA
! PARTIRE
DAL BAMBINO (PENSIERO INGENUO)
! PARTIRE DAL TESTO (UN TESTO, UN LIBRO…) E DAL CONTESTO
! FARE RIFERIMENTO A TEMATICHE CULTURALMENTE RILEVANTI
! DARE SPAZIO ALLA CONVERSAZIONE PER IL CONFRONTO DELLE
IDEE E DELLE SOLUZIONI
! PROPORRE ATTIVITÀ BASATE SULL’INTERAZIONE
! CREARE CONNESSIONI CON ALTRI SAPERI
! INCLUDERE LA COMPETENZA GRAMMATICALE NELLE
COMPETENZE PER LA VITA
UNITA’ DI APPRENDIMENTO :
I NOMI
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
Nuovi programmi 1985
F. Frabboni, R. Maragliano, B. Vertecchi (a cura di), Il bambino della ragione, La Nuova Italia, FI, 1984
M. L. Altieri Biagi (a cura di), Insegnare lingua italiana con i Nuovi Programmi nella scuola elementare,
Fabbri Editori, MI, 1986
Testi di carattere generale
C. Pontecorvo, A. M. Ajello, C. Zucchermaglio, Discutendo si impara, Carocci, Roma, 2007
F. Lorenzoni, I bambini pensano grande, Sellerio editore, PA, 2014
M.Recalcati, L’ora di lezione, Einaudi, TO, 2014
Didattica della grammatica
A. Calvani (a cura di), Scuola, computer, linguaggio, Loescher Editore, TO, 1989
R. Morgese, Grammatica in scatola, Erickson, TN, 2007
C. Antoniotti (a cura di), La didattica del pensiero, Omega Edizioni, 1994
R. Morgese, Impariamo la sintassi, Erickson, TN, 2013
V. Ujcich, Grammatica e fantasia, Carocci Faber, Roma, 2011
F. Sabatini, C. Camodeca, C. De Santis, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all’esperienza dei
testi, TO, Loescher, 2011
Dizionario: F. Sabatini, V. Coletti, Il Sabatini Coletti, dizionario della lingua italiana, Rizzoli Larousse
M. Formisano, C. Pontecorvo, C. Zucchermaglio, Guida alla lingua scritta, Roma, 1986
C. Zucchermaglio, Gli apprendisti della lingua scritta, Il Mulino, BO, 1991
Gruppo scuola e ricerca (a cura di P. Boscolo), Insegnare i processi della scrittura nella scuola elementare,
FI, 1990
Quaderni operativi
Collana ”Biblioteca di didattica”
C. De Somma, F. Furlan, E. Zanchetta, ItalianoImparo (da 1 a 14), Erickson, TN
C. Zucchermaglio, Io e la scrittura, Fabbri Editori, MI, 1988
Letture
G. Rodari, Il libro degli errori, Einaudi, TO, 1964
E. Zamponi, I Draghi locopei, Einaudi, TO, 1986
E. Orsenna, La grammatica è una canzone dolce, Salani Editore, MI, 2002
M. Birattari, La grammatica ti salverà la vita, Feltrinelli Kids, MI, 2012