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Mercati
Giovedì 14 Luglio 2016
13
OLTRE 750 MILA ORDINI EFFETTUATI IN ITALIA NEL GIORNO DEDICATO ALLO SHOPPING
Amazon Prime Day, i nuovi saldi
Record di vendite a livello globale
e italiano. Acquisti da dispositivi
mobili più che raddoppiati con l’app
di Davide Fumagalli
I
numeri record registrati da
Amazon in occasione del
Prime Day, a livello mondiale e di singoli Paesi, Italia inclusa, dimostrano quanto
il commercio elettronico
sia ormai entrato nelle
abitudini di acquisto dei
consumatori, soppiantando in molti casi i canali
più tradizionali. In Italia
Amazon ha infatti registrato oltre 760 mila ordini nel giorno dedicato allo
shopping, caratterizzato da
sconti importanti per decine di migliaia di prodotti,
con un picco delle vendite
alle ore 14 in cui sono stati
ordinati una media di 22
articoli al secondo. Numeri che segnano un deciso
balzo in avanti rispetto ai
600 mila ordini del Prime Day dello scorso anno,
con centinaia di venditori che
hanno partecipato attraverso
Marketplace, il programma di
Amazon che consente di vendere i propri beni lasciando al
colosso di Bezos anche la parte
logistica, se necessario. La fase
di maturazione dell’ecommerce è evidenziata anche dal tipo
di prodotti al top delle vendite,
che vedono accanto a prodotti
di elettronica di consumo co-
me chiavette di memoria usb
e videogame anche beni tipicamente acquistati in centri
commerciali e negozi come
epilatori, spazzolini elettrici e
persino sistemi di smaltimento
dei pannolini.
Risultati record per Amazon
Raccolta della sicaf 4Aim a quota 10 milioni
di Valerio Testi
na raccolta iniziale di 10 milioni (sui 50
U
programmati nel giro di due anni) e la domanda di preammissione alla quotazione delle
azioni e dei warrant 2016-19 su Aim Italia.
Sono le due tappe raggiunte da 4Aim, prima
sicaf (società d’investimento a capitale fisso)
italiana, costituita su iniziativa del socio promotore Ambromobiliare, alla ricerca di capitali per finanziare la propria crescita focalizzata
su investimenti in società quotate e da quotare
su Aim Italia e sui mercati non regolamentati
dell’Ue. Nei piani della società c’è una seconda tranche di raccolta a quotazione già avvenuta, per avvicinare quota 40 milioni entro
fine anno. La politica di investimento prevede
un orizzonte di 18-36 mesi e mira a operazioni
nel mercato primario e secondario (ipo o aumenti di capitale), con un limite d’investimento del 4,99% del capitale per ciascun target
in fase di ipo, salvo ulteriori investimenti in
azioni con limite massimo del 10%. Il cda è
composto dal presidente Gianluigi Costanzo,
dall’ad e cfo Davide Mantegazza, dall’ad e cio
Dante Ravagnan. (riproduzione riservata)
Ethica Corporate Finance compra quota in Amaranto sim
Jeff
Bezos
AMAZON
800
quotazioni in dollari
750
700
650
600
550
13 apr ’16
13 lug ’16
anche a livello mondiale, che
ha visto quest’anno una crescita delle vendite del 60% rispetto al Prime Day dello scorso
anno, segnando nuovi primati
per ogni categoria di dispositi-
di Stefania Peveraro
Corporate Finance, boutique di advisory
Eunathica
per operazioni di debito e m&a, ha comprato
quota di minoranza nel capitale di Amaranto
Investment sim, che svolge l’attività di family office ed è specializzata nell’assistenza a imprese
e famiglie imprenditoriali nelle scelte di allocazione e protezione del loro patrimonio, nella
gestione dei passaggi generazionali e nell’organizzazione di club deal. «L’operazione si inquadra in un più ampio progetto di trasformazione di
Ethica da una società di advisory in una holding
vo, dalle Fire TV ai tablet Fire
gli e-reader Kindle. In particolare, sono stati venduti in tutto
il mondo più di 2 milioni di
giocattoli e più di 1 milione di
paia di scarpe, oltre 90 mila televisori e centinaia di migliaia
di e-reader Kindle. Significativo anche il dato relativo alle
di società che svolgono attività complementari
e sinergiche tra loro», ha detto a MF-Milano
Finanza l’amministratore delegato di Ethica,
Cosimo Vitola, che ha aggiunto: «Sono in fase
di studio iniziative nel campo dell’investimento
privato nel capitale di rischio, nella consulenza
strategica e direzionale, e altre volte a rafforzare
la divisione di debt advisory». La partnership con
Ethica, ha detto Marco De Pascalis, presidente
di Amaranto, prevede la creazione di una rete
di competenze specialistiche di primo livello,
funzionali alla protezione e valorizzazione del
patrimonio familiare. (riproduzione riservata)
nuove abitudini di consumo,
che hanno visto oltre il doppio
degli ordini, rispetto allo scorso
anno, effettuati attraverso l’app
dedicata su dispositivi mobili
come smartphone e tablet. Record che non sono però bastati
ad Amazon per festeggiare anche a Wall Street, dove il titolo
IL GRUPPO GUIDATO DA TOMASSINI PUNTA SUL M&A E GUARDA ALLA CINA
Vetrya sull’Aim entro il 28 luglio
di Andrea Pira
I
l debutto a Piazza Affari è atteso per il 28
luglio e successivamente in programma ci
sono possibili processi di acquisizione e
fusione. Nonostante l’esito del referendum
che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna
dall’Unione europea e le ripercussioni sui
listini, Vetrya, gruppo italiano attivo nelle
piattaforme broadband per la distribuzione
di contenuti multimediali e servizi digitali, si
appresta a centrare l’obiettivo di quotazione
sull’Aim entro luglio. Il processo per arrivare
in borsa era iniziato da tempo. «L’impatto
della Brexit non era prevedibile», ha spiegato
il fondatore, presidente e amministratore delegato Luca Tomassini, «ma dai riscontri che
abbiamo avuto durante i road show abbiamo
capito che chi fa economia reale vede in noi
una società con un valore di produzione in
crescita, pari a 37 milioni nel 2015 e con un
ebitda in miglioramento a 5 milioni». Per
l’anno in corso invece si stimano ricavi a 46
milioni, rispetto ai 35 del 2015, e un ebitda
di circa 6 milioni. Il processo di quotazione
quindi prosegue. Ieri è stata annunciata la
comunicazione di pre-ammissione. «Abbiamo tutte le carte in regola per raccontare
una storia importante», aggiunte Tomassini.
I proventi dell’offerta, principalmente in aumento di capitale, favorirà sia la raccolta sia
l’internazionalizzazione. «La connessione è
diventata pervasiva. È parte di ogni prodotto,
servizio o relazione umana. La rete, con il
suo enorme potere in termini di tecnologie
e velocità, è alla base dei principali cambiamenti della società e del modo con cui
prodotti e servizi vengono portati sul mercato. Noi siamo in grado di
abilitare tecnologicamente
questi cambiamenti, con
la capacità di interpretare
l’innovazione rendendola
funzionale alle esigenze dei
clienti. Tutte le nostre piattaforme operano in cloud
computing e siamo quindi
già disponibili a erogare servizio nei principali Paesi del
mondo. Siamo già operativi
tra gli altri in Spagna, Portogallo, Egitto, Germania e
presto lo saremo in Turchia e
guardiamo all’espansione in
America Latina e nei Paesi
arabi». C’è inoltre un interesse verso la Cina.
«Ci stiamo confrontando per aprire anche
quel mercato», aggiunge l’ad. I progetti di
allargamento procedono di pari passo con
le possibili occasioni di M&A, «fanno parte
del nostro piano». Il business del digitale «ci
consente di sviluppare da qui ordini che arrivano dall’estero», spiega ancora, «in molti
casi occorre però avere delle basi nei Paesi in
cui allarghiamo i nostri business». Quanto a
possibili dividendi, l’ad non si sbilancia, non
esclude il pagamento di cedole, ma sottolinea come «l’importante cassa che la società
genera è stata sempre utilizzata per l’innovazione» . Né è escluso che in futuro Vetrya
possa aprirsi anche agli investitori retail.
L’offerta infatti è destinata
soltanto agli istituzionali.
«Vogliamo procedere per
passi» dice, nello spiegare
che «non si tratta di una
exit». Al contrario sebbene
la società abbia anche una
società Vetrya Inc. a Palo
Alto, nella Silicon Valley,
da dove lanciare prodotti e
servizi per l’utenza consumer, lo sviluppo e la ricerca
sulle applicazioni che poi
Luca
Tomassini finiscono negli store di
tutti i principali attori del
mercato sono effettuati a
Orvieto. «È la dimostrazione che in Italia si può fare business nel
digitale. Il nostro approccio si avvicina al
modello californiano dei campus. Guardiamo anche al territorio. Da ottobre partirà un
programma con l’Università della Tuscia che
permetterà agli studenti di marketing internazionale di assistere alle normali lezioni nel
campus, un’esperienza tra l’accademia e il
mondo delle imprese», conclude. (riproduzione riservata)
ha viaggiato nella seduta poco
sotto la parità a 744 dollari,
complice anche la debolezza
del mercato. (riproduzione riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza.it/amazon
Comdata
compra
in Turchia
di Stefania Peveraro
econda acquisizione
S
dell’anno per l’italiana
Comdata, gruppo specializzato in call center e servizi di
outsourcing nelle relazioni
con la clientela per le imprese, che ieri ha annunciato
l’acquisizione dell’intero capitale di Win Bilgi Iletisim,
leader nel settore sul mercato turco. Lo scorso febbraio, invece, Comdata aveva
comprato la spagnola Digitex, sempre con la regia del
fondo Carlyle, che controlla
il gruppo italiano dallo scorso dicembre. Comdata è già
presente in Turchia dal luglio
2013, quando ha comprato
CallUs da KoçSistem, leader nel settore IT e parte di
Koç Group, oggi ribattezzata
Comdata Türkiye. A seguito
dell’acquisizione, Comdata
Türkiye si specializzerà nei
settori finance e assicurativo.
Latham & Watkins ha assistito Comdata nell’operazione.
(riproduzione riservata)