Il canto di Ildegarda, voce del suo tempo

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Transcript Il canto di Ildegarda, voce del suo tempo

IL CANTO DI ILDEGARDA
VOCE DEL SUO TEMPO
Fra i secoli XII e XIV il Medioevo porta alla luce un repertorio musicale che, pur essenzialmente
legato al contesto liturgico, è frutto di una creatività nuova rispetto alla grande tradizione
gregoriana. Ai numerosi codici europei conservati — fra questi Codex Calixtinus, Las Huelgas,
Llibre Vermell — si affiancano le prime composizioni d’autore, nell’ampliarsi del repertorio grazie
alla fiorente poesia religiosa coeva e alla prassi devozionale, spesso associata al pellegrinaggio. Il
percorso cui invita questo programma è dunque fra stili e forme diverse che si intrecciano al canto
di Ildegarda, prima donna musicista in Occidente: del suo repertorio si ascoltano qui alcune antifone
ispirate al Padre, Maria, l’esemplarità dei Santi e delle Virtù. Al repertorio di questa donna eccelsa,
intriso di vibrante sacralità, fanno da intorno brani devozionali e di riflessione teologica in forma sia
strofica sia narrativa; la tessitura polifonica, sino a tre voci, è realizzata con il sostegno di strumenti
medievali a corda e a fiato. L’ampia documentazione iconografica del tempo li rende vivi tuttora.
Elena Modena
Ilario Gregoletto
INUNUM ENSEMBLE
voce, arpa medievale, lyra, viella grande, percussione
flauti diritti, viella grande, organistrum, campane
PROGRAMMA
Hildegard von Bingen
O frondens virga
1098–1179
Llibre Vermell
XIV secolo
Stella splendens in monte
Imperayritz de la ciutat joyosa / Verges ses par
Codice Las Huelgas
Mellis stilla, maris stella / [Domino]
XIII/XIV secolo
Hildegard von Bingen
Codice Las Huelgas
O magne Pater
O quam mirabilis
Ad caeli sublimia / [Et regnabit]
Hildegard von Bingen
O mirum admirandum
Adamo di San Vittore
Mundi renovatio
1112–1192
Codice Las Huelgas
Anonimo inglese
Flavit auster
Sancta Mater graciae / [Dou way, Robin]
Hildegard von Bingen
O coruscans lux stellarum
Alfonso el Sabio
Santa Maria strela do Dia
1221–1284
TESTI
O frondens virga
O ramo verdeggiante, ti ergi nella tua nobiltà, e procedi come l’aurora. Gioisci ora e rallegrati,
e degnati di liberare noi, affaticati dalla cattiva consuetudine. Porgi la tua mano perché
possiamo rialzarci.
Stella splendens in monte
Una stella riluce sul monte come raggio di sole: ascolta, o popolo, vi è racchiuso un miracolo.
Le genti tutte accorrono, nella gioia, ricchi e poveri, potenti e umili, salgono al monte per
vedere con i propri occhi e se ne tornano colmi di grazia.
Una stella riluce… Principi e signori di regale stirpe, chiedendo venia per l’esercizio della
secolare autorità, rivelano le loro colpe battendosi il petto e in ginocchio invocano: Ave Maria.
Una stella riluce… Prelati e baroni, uomini illustri, tutti i religiosi e i presbiteri, soldati
mercanti cittadini marinai, contadini e pescatori, là trovano ricompensa.
Una stella riluce… Regine e accompagnatrici, donne distinte, signore e ancelle, bambine
giovani e anziane, e così le vedove, salgono insieme al monte, con le religiose.
Una stella riluce… Preghiamo dunque tutti, uomini e donne, volgiamo devotamente le nostre
menti purificate alla Vergine gloriosa, madre di misericordia, sentiamo davvero che è nei cieli,
infusa di grazia.
Una stella riluce sul monte come raggio di sole: ascolta, o popolo, vi è racchiuso un miracolo.
Imperayritz de la ciutat joyosa / Verges ses par
Imperatrice della città gioiosa, gioia del paradiso eterno, monda dai crimini e colma di virtù,
madre di Dio per opera divina, sei la vergine gradita agli angeli. Sei piaciuta molto a Dio e ai
fedeli per i quali preghi al cospetto del Re. Rosa fragrante di vera bontà, fonte di grazia mai in
errore, palazzo d’onore in cui s’è stipulata l’alleanza fra Dio e l’uomo per la nostra salvezza, in
perfetta comunione sostanziale. Vergine capace di misericordia senza pari, senz’altro ci
difenderete dal male e non sarete spietata nei confronti degli innumerevoli nostri errori.
Proteggici con il tuo manto regale colmo di pietà più di quanto potremmo desiderare; perché
siamo fatti di mero fango, ragion per cui peccare è della condizione umana.
Mellis stilla, maris stella
Goccia di miele, stella del mare, sei mammella che stilla miele, ramoscello di Iesse, priva di
eguale, hai generato vergine il Padre, benché nel contempo tu sia figlia. Stupisce l’ordine delle
cose, al suo posto è la grazia. Mediatrice, dispensatrice di vita, signora del mondo, cammino
d’esistenza, sei vittoria della logora morte. Per tuo tramite è dato di purgarsi da ogni impurità,
sicché, lavati, siamo grati alla tua memoria!
O magne Pater
O Padre grande, siamo in grande necessità. Ora dunque ti supplichiamo nel nome della tua
stessa parola, per la quale ci hai colmato di ciò di cui abbiamo bisogno. Ora ti piaccia, Padre,
poiché ti è possibile, guardare a noi tramite tuo Figlio, affinché non manchiamo, e per evitare
che il tuo nome sia oscurato in noi medesimi; per il tuo stesso nome degnati di aiutarci.
O quam mirabilis
O quant’è mirabile la prescienza della mente divina che concepì da prima ogni creatura.
Infatti, quando Dio guardò al volto dell’uomo, che aveva plasmato, nella medesima forma
umana vide l’intera sua opera. O quant’è mirabile l’ispirazione che così agendo diede vita
all’uomo.
Ad caeli sublimia
Camminiamo verso le altezze del cielo, le gioie promesse, dall’inizio del mondo e del genere
umano. Qui regna la potenza del Padre, la sapienza del Figlio, la bontà dello Spirito e l’umiltà.
Qui è allontanato il lutto, qui si raggiunge la gioia, qui è piena letizia per la presenza di Dio.
Superata la legge, si cammina sulla via dove grazie ai suoi meriti Cristo perdona i peccati.
O mirum admirandum
O mirabile miracolo, una forma nascosta eccelle, alta nel suo schietto erigersi, là dove l’altezza
vivente rivela i misteri. Pertanto, o santo Disibodo, verrai infine, come la prima volta che sei
venuto alla luce. Il fiore di tutti i rami del mondo ti viene in aiuto.
Mundi renovatio
Il creato rinnovato prepara nuove gioie, al risorgere del Signore ogni cosa si rianima, gli
elementi tornano a sentire e, rinvigoriti, dispensano quanta solennità possibile.
Il fuoco si innalza in movimento, così pure l’aria mutevole, l’acqua scorre dolcemente, la terra
permane nella sua stabilità, i pesi mantengono il proprio centro, ciò ch’è leggero si protende
verso l’alto, tutto si apre a nuova vita.
Quando la primavera manifesta la sua mitezza il cielo diventa più terso, il mare più calmo,
spira un’aura leggera, la nostra valle fiorisce, ciò ch’era inaridito riprende forza vitale, ciò
ch’era freddo si riscalda nuovamente.
Il gelo mortifero si dissolve, chi è a capo del mondo è dispensato, e il suo comando è
annientato in noi: mentre vorrebbe trattenere ciò in cui nulla trova, perde quanto gli
spetterebbe di diritto. Come Dio aveva promesso, l’angelo cherubino indica la via, ch’è facile e
scorrevole, allontanando la spada.
La vita supera la morte e l’uomo ormai recupera ciò che prima gli era negato: la gioia del
Paradiso. Amen.
Flavit auster
Soffia amabilmente il vento dell’ora media sul tempio del tuo ventre celeste colmo di Dio, o
Vergine. Da lui mondata, lavi le colpe, resa feconda suo tramite, ci rendi fruttiferi di doni dello
Spirito santo. Ventre felice, prospero seno: della tua carne Dio si vestì, prendendo il latte dalle
mammelle. Ave a te, chiostro di Trinità, ave madre di pietà, rimedio alle ferite. Per chi ti ama
nulla è duro, per chi ti segue nulla è confuso, e il cammino è retto. Ridoni forma a ciò ch’è
deforme; rimetti in assetto ciò che tende a inclinarsi. Hai sapore per colui che tu stessa
assapori, chi ti intende tu medesima lo intendi mentre ti accoglie con fiducia. Sei grata
speranza a chi ti è grato, sei favo di miele per il palato che ti riceve con discernimento.
Pertanto, salvezza per i miseri, porto di vita per i naufraghi, destina ai supplici del Padre e di
tuo Figlio la forza delle tue preghiere, per noi sempre e in ogni dove. Amen.
Sancta Mater graciae
Santa Madre di grazia, stella di chiarore, visitaci oggi, ricolma di pietà. Vieni, vena di
benevolenza, affrettati a noi che siamo incarcerati, conforto nell’angustia, fonte di dolcezza.
Ricorda, o madre di Cristo, quanto amaramente hai pianto; hai sostato ai piedi della croce
sospirando con il volto intriso di tristezza. O, o Maria, fiore regale, nessuno ti è pari, tramite
tuo figlio tu, creatura unica, risparmia la nostra carne dai mali. O, o con quanta umiltà di cuore
hai parlato, quando concepisti alle parole d’annuncio di Gabriele. «Eccomi subito come ancella
del Signore», tu dissi, e al sopraggiungere dell’inverno hai infine partorito con viva gioia.
Gioisci, o degna e tanto benevola sulla soglia celeste; riporta al figlio i tuoi nati, prostrati dal
morbo.
O coruscans lux stellarum
O luce vibrante delle stelle, o forma lucentissima e speciale di nozze regali, o fulgida gemma,
sei ornata in alta condizione, tu che sei priva di ruga e di macchia. Sei compagna degli Angeli e
cittadina dei luoghi santi. Fuggi, fuggi dalla spelonca dell’antico distruttore, e avanzando entra
nel palazzo del Re.
Santa Maria strela do Dia
Santa Maria stella del giorno, mostraci il cammino verso Dio e guidaci.
Tu fai comprendere la loro colpa ai dispersi ingannati dai loro peccati; ma grazie a te sono
perdonati dell’audacia che li ha spinti a commettere follie che non avrebbero dovuto
compiere. Santa Maria stella del giorno, mostraci il cammino verso Dio e guidaci.
Sei tu a doverci mostrare il cammino per raggiungere senz’altro la luce vera e senza pari che
tu sola ci puoi procurare; poiché a te Dio la concederà e vorrà donarla a noi tuo tramite, e ce la
donerà. Santa Maria stella del giorno, mostraci il cammino verso Dio e guidaci.
La tua saggezza più di ogni altra cosa ci può guidare in Paradiso, dove Dio conserva la gioia e il
riso per chi ha voluto credere in Lui; e io vorrei, se a te piace, che la mia anima fosse infine in
tale compagnia.
Santa Maria stella del giorno, mostraci il cammino verso Dio e guidaci.
(traduzione dal latino a cura di Elena Modena)
InUnum ensemble è sorto nel 2003 per la divulgazione del repertorio medievale, in particolare la
produzione polifonica sacra dal Duecento al Quattrocento; fa capo al Centro Studi Claviere di Vittorio
Veneto (TV). I componenti del gruppo provengono da un’ampia formazione accademica, che include la
vocalità funzionale, la prassi esecutiva con gli strumenti antichi, la ricerca musicologica.
Numerosi i concerti realizzati presso luoghi sacri di rilievo artistico e pregnanza spirituale, sino a
Bingen, Abtei St. Hildegard (2015). Fra i programmi, Carols: la danza nel repertorio sacro e cerimoniale
del tardo Medioevo, In hoc signo: inni ai martiri e ai santi nella tradizione tardo medievale, Ave, donna
santissima, O quam mirabilis: archetipi sonori nel repertorio monodico e polifonico medievale. Unico nel
suo genere il programma multimediale L’invisibile rivelato: il manifestarsi della santità profetica di
Ildegarda di Bingen, con la proiezione integrale delle miniature del Lucca–Kodex (ms. 1942, Biblioteca
Statale di Lucca). L’ensemble ha curato la registrazione del CD Divina dulcedo et laudatio annesso alla
stampa degli Atti del Convegno Mistica, Musica e Medicina. Ildegarda fra il suo e il nostro tempo
(Vittorio Veneto, 22–23 settembre 2012), Treviso, Stamperia della ProvLucca, Oratorio San Giuseppe
Associazione di promozione sociale
c.f. 93011530263
Via G. Lioni, 111 - 31029 Vittorio Veneto (TV)
cell. 340 2122409 e-mail: [email protected]
sito web: www.centrostudiclaviere.it