Viola: soluzione definitiva su npl

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Venerdì 8 Luglio 2016
PRIMO PIANO
LO ASSICURA L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’ISTITUTO SENESE AL TERMINE DEL CDA
Viola: soluzione definitiva su npl
Mps accelera sul piano di vendita delle sofferenze. Ok alla
richiesta Bce di ridurle di 10 miliardi in tre anni. Ma in
borsa il titolo cade di nuovo e piomba ai minimi storici
di Ugo Brizzo
di Stefania Peveraro
uova acquisizione di npl per Banca Ifis, che ieri ha coN
municato di aver comprato due portafogli di crediti in
sofferenza per un totale di 176 milioni di euro lordi.
M
ps accelera sul piano
di vendita delle sofferenze facendo leva su
gli strumenti previsti
dal mercato, Atlante in primis,
e sulle norme messe in campo
dal governo. Questa, secondo
quanto appreso da fonti, l’indicazione contenuta nella risposta del cda di Mps alla Bce, in
cui si conferma a Francoforte
la volontà di incrementare la
vendita di Npl al 2018 da 5,5 a
10 miliardi di euro. Al termine
del consiglio il ceo, Fabrizio
Viola, ha confermato che non
saranno fornite indicazioni nel
merito ma che la banca sta lavorando «intensamente con le
autorità per individuare in tempi brevi una soluzione struttu-
Banca Ifis compra altri 176 mln di npl
Fabrizio
Viola
MONTE PASCHI SIENA
quotazione in euro
0,8
rale e definitiva degli Npl».
Tutto ciò, ha aggiunto, «in un
contesto nel quale, anche nel
secondo trimestre, l’andamento della gestione caratteristica
e l’evoluzione patrimoniale
e finanziaria della banca risultano positivi, confermando le tendenze registrate nel
0,6
0,4
0,2
7 apr ’16
Il primo portafoglio, del valore nominale di circa 104 milioni di euro e corrispondente a 3.900 posizioni, è stato
ceduto a Banca Ifis da un primario player bancario ed è
composto per la maggior parte da scoperti di conto corrente
(65%). La seconda transazione è relativa a un accordo
forward flow con una delle una delle principali società
italiane di credito al consumo, che prevede la cessione
mensile a Banca Ifis di circa 6 milioni di euro di crediti
non-performing per 12 mesi, per un totale di 72 milioni
di euro. (riproduzione riservata)
IERI
0,26 €
-5,79%
7 lug ’16
primo trimestre». La richiesta
dell’Eurotower, che da giorni
ha messo in agitazione i mercati, ha pesato anche ieri in Borsa, dove il titolo è ripiombato
sui minimi storici: nonostante
l’intervento della Consob, che
ha esteso il divieto sulle vendite allo scoperto fino ai primi di
IL PRESIDENTE DELL’EUROGRUPPO INSISTE, IL BAIL-IN NON SI TOCCA
Secchiata di Dijsselbloem su Mps
di Antonio Satta
P
er Piazza Affari è stata una doccia fredda, per il governo no. Il mercato ha
interpretato le parole pronunciate dal
presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, come una brusca frenata alle aperture
di Bruxelles per una attenuazione della rigida gabbia del bail-in. A via XX Settembre,
invece, le stesse frasi sono state lette come
una risposta quasi ovvia per un politico che
a casa sua non vuole rinfocolare polemiche
tra un’opinione pubblica molto sensibile al
tema e sempre più euroscettica. Per la verità
Dijsselbloem, che oltre a presiedere l’Eurogruppo è ministro delle Finanze del governo
olandese, rispondendo all’Aia alle domande
di una giornalista della Tv di Stato non c’è
andato leggero: «L’Italia rispetti il bail-in»,
ha detto, «ora abbiamo regole europee chiare
su come affrontare queste situazioni e su chi
deve pagare il conto». Secondo Dijsselbloem
il premier italiano Matteo Renzi «vorrebbe
che noi sospendessimo temporaneamente le
norme, ma penso che non dovremmo farlo.
Se una banca è nei guai, sono gli investitori
a dover sostenere le perdite». Dijsselbloem, veleggiavano in positivo, hanno ripreso ad
da sempre strenuo difensore delle normative affondare. Ma al governo non è scattato il
comunitarie sul salvataggio degli istituti di campanello d’allarme perché le resistenze
credito, ha inoltre sottolineato che aggirare le che ci sono in Commissione e fra le altre
cancellerie sono note, ma
regole invierebbe un segnasi ha fiducia in un comprole negativo agli investitori in
messo che, oltre alle garanGermania, Francia e in altre
banche europee. «Proteggezie pubbliche all’aumento di
re gli investitori a spese dei
capitale preventivo su Mps,
contribuenti appartiene al
consenta di ridurre al minipassato», ha aggiunto il numo l’impatto delle nuove
mero uno dell’Eurogruppo,
regole sugli obbligazionirespingendo le richieste
sti. I precedenti in Europa
dimostrano che la strada è
dell’Italia sulla concessiostretta (vedi articolo a pag.
ni di margini di manovra
in scia alle turbolenze post
5) e in Portogallo, in Grecia
Brexit. «Non c’è alcun
e negli altri Paesi che hanno
collegamento diretto tra le
già dovuto coinvolgere parJeroen Dijsselbloem
te della clientele nei dissesti
banche italiane e la Brexit.
C’è un effetto indiretto, ma
delle banche, non sarebbero
i problemi» degli istituti di credito del Paese bene accolti trattamenti diversi per gli ita«sono molto più vecchi. In molti altri Stati liani. Senza considerare che forzature non
europei le banche sono già state puntellate, sono possibili, perché se la Ue bocciasse
ristrutturate, nazionalizzate e quindi rivendu- le misure italiane il fallimento delle banche
te. L’Italia ha ancora un sacco di lavoro da coinvolte dalle misure sarebbe pressoché
fare», ha concluso Dijsselbloem. E a Piaz- automatico. Per questo si tratta ad oltranza.
za Affari Mps e il comparto bancario, che (riproduzione riservata)
OGGI SU MILANOFINANZA.IT
IL SONDAGGIO
Alla domanda «L’oro è ai massimi da
a
»,
due anni: quanto varrà a fine luglio?»,
i lettori hanno risposto così:
1 1.450 dollari l’oncia
37,1%
2 1.375 dollari l’oncia
32,1%
3 1.300 dollari l’oncia
30,8%
Abi, parola a Padoan e Visco
In diretta a partire dalle 10:15 su Class
Cnbc (507 Sky) i lavori dell’assemblea
annuale dell’associazione. Al termine
le interviste a banchieri ed economisti
www.milanofinanza.it
Le notizie più lette
si arrende alle vendite
1 Mps
nel giorno del cda
arma di distrazione
di massa
2 Mps,
Vicenza, Penati conferma
la proposta di Milano Finanza
3 Pop
Partecipate al nuovo sondaggio proposto da
MilanoFinanza online: dopo il crollo di mercoledì, Telecom Italia perde ancora terreno:
quanto varrà a fine luglio? Le vostre risposte
su www.milanofinanza.it
1 Più di 0,7 euro
2 Tra 0,6 e 0,7 euro
3 Meno di 0,6 euro
ottobre (ovvero fino al giorno
in cui Siena trasmetterà l’aggiornamento del capital plan
al 2018), il titolo ha messo a
segno un altro tonfo (-5,79%
a 0,265 euro), tornando sui livelli di martedì scorso con la
capitalizzazione che indica la
banca valere appena 777 milioni, nonostante gli 8 miliardi
messi dai soci negli ultimi anni. Secondo quanto trapelato,
quindi, la banca avrebbe valutato di spalmare la vendita
delle sofferenze su tutto l’arco
di tempo stabilito dall’Eurotower, col sostegno anche di
Atlante, in modo da limitare
l’impatto delle svalutazioni
sui conti nella speranza di allontanare per quanto possibile
lo spettro dell’aumento di capitale. Al tempo stesso sotto la
regia di Mediobanca il gruppo
implementerà entro settembre
la piattaforma per gli Npl insieme ad un partner industriale
che avrà l’80% della società.
L’incognita che resta però è
quella dell’aumento di capitale: tagliare i non performing
loans, come chiesto dalla Bce,
imporrà inevitabilmente perdite in bilancio e, quindi, il
bisogno di chiedere dai 3 ai 5
miliardi di euro. E per questo
nelle ultime due settimane si
sono intensificati i negoziati
sull’asse Roma-Bruxelles. Il
governo starebbe cercando
però di trovare una soluzione per evitare il fenomeno
del burden sharing, ovvero
di oneri per gli investitori
retail e non in possesso dei
titoli subordinati emessi dalla banca (circa 6 miliardi).
Restano sul campo le ipotesi
di intervento dello Stato e di
riaprire le sottoscrizioni di
Atlante 2 (Giasone) per far
leva sugli Npl o di schierare
in campo la Cdp, nonostante i
dubbi di Bruxelles. La stretta
va trovata entro il 29 luglio,
giorno in cui coincidono sia
la pubblicazione degli stress
test dell’Eba sia i risultati semestrali della banca. (riproduzione riservata)
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