In coma per un ascesso non curato

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Transcript In coma per un ascesso non curato

Latina
Il giornale di
VENERDÌ 24 GIUGNO 2016
27
L’incredibile storia di una donna seguita dall’associazione Avvocato e cittadino
IL CASO
In coma per un ascesso non curato
Ha trascinato in tribunale il suo dentista. Salvata in extremis dai medici del Gemelli
di STEFANO
CORTELLETTI
P
er un mese e mezzo
una donna è stata in
coma a causa di un
ascesso dentale sottovalutato dal proprio dentista:
ora chiede il risarcimento
dei danni e soprattutto il riconoscimento della responsabilità del medico.
La storia che arriva da Aprilia e che viene raccontata
dall’associazione “Av vocato del cittadino” ha dell’incredibile: nel luglio 2015,
quasi un anno fa, la donna si
è rivolta al suo medico dentista per un ascesso dentale
per il quale è stata avviata la
cura canalare. Il dolore non
si placa, dopo pochi giorni inizia il gonfiore e a quel
punto invia le foto via whatsapp al suo dentista, per
chiedergli una soluzione.
La risposta del dentista,
stando sempre al racconto
dell’associazione, è stata
quella di prendere l’antibiotico e, in caso di visita da
parte di altri medici, di non
accettare di farsi togliere il
dente.
La donna segue il consiglio. Fino a che non ce la fa
più e corre al pronto soccor-
Per un mese
in bilico tra
la vita e la morte
so di Aprilia, da dove viene
trasferita al Policlinico Gemelli di Roma vista la gravità della situazione. Lì viene
operata d’urgenza per una
media spinite da ascesso
dentale, le vengono estratti
tutti i denti. A quel punto la
donna è già entrata in coma.
Il primario del Gemelli
annuncia al marito e alla sorella della donna che la situazione è gravissima, disperata. La probabilità che
la donna ha di risvegliarsi
CISL SUL PIEDE DI GUERRA PER LE DECISIONI NON CONCORDATE
dal coma è molto bassa, la
famiglia si prepara al peggio. Ed invece la donna si
sveglia dopo un mese e
mezzo di coma: un incubo
per lei e per i suoi cari. Ma a
quel punto inizia la rivalsa
nei confronti del medico.
Attraverso
i
legali
dell’associazione “Av vocato del cittadino” la donna ora sta combattendo la sua
battaglia per il riconoscimento della condotta colposa del dentista ed il conseguente riconoscimento
del risarcimento per il danno patito. L’associazione,
che conta su una rete di tremila soci in tutta Italia, sta
combattendo questa ed altre battaglie per rendere gli
strumenti di difesa accessibili a tutti.
PARTONO I CORSI DI FORMAZIONE PER I FACILITATORI
Municipale, gradi e polemiche Ludopatie, gruppi di aiuto
di STEFANO CORTELLETTI
“Dopo Guardia, Guardia
Scelta, Brigadiere e Maresciallo, film con Alberto Sordi, ad Aprilia va in scena Maresciallo Ordinario, Capitano
e Colonnello” La Cisl Fp sul
piede diguerra contro l’Amministrazione di Aprilia per
l’attribuzione dei gradi ad alcuni agenti di Polizia Locale,
decisione non concordata
con la sigla sindacale ed appresa dalla stampa. “La CISL
FP di Latina negli scorsi anni
aveva sollecitato l’approvazione di un nuovo Regolamento della Polizia Locale e
solo nel 2015 lo aveva condiviso con la parte datoriale,
per arrivare all’approvazione
a dicembre dopo ben 18 anni”, spiega Antonio Inglese
della Cisl Fp. “Ma a gennaio
2016 la Regione ha approvato il Regolamento della Polizia Locale, obbligando le
Amministrazioni Locali ad adeguare i propri Regolamenti entro gennaio 2017, dove
vengono dettati precisi criteri anche sull’assegnazione
dei gradi distintivi, criteri di
assegnazioni obbligatori per
tutte le Amministrazioni Locali laziali. Ciò significa che
entro sei mesi il Comune di
Aprilia dovrà riassegnare i
gradi in base ai nuovi criteri
stabiliti dalla Giunta Regio-
nale, con la probabile attribuzione di gradi per tutti gli
appartenenti al Corpo e gradi
superiori a quelli che saranno assegnati nei prossimi
giorni, soprattutto per gli Istruttori di Polizia Locale”.
“Perché l’Amministrazione non ha prima adeguato il
proprio regolamento a quello
regionale?”, si chiede il sindacato, “che fretta c’era di
assegnare i gradi, dopo decenni di attesa? Per quale
motivo non sono stati assegnati gli altri gradi previsti
dal regolamento, Maresciallo e Luogotenente, nonostante vi siano attualmente
in servizio Istruttori di Polizia Locale con i requisiti per
l’assegnazione dei relativi
gradi? Per quale motivo sono
stati richiesti i curricula vitae
solo a coloro a cui sono stati
attribuiti i gradi, se questi erano necessari per la verifica
dei titoli culturali e professionali? Quindi quali criteri
sono stati utilizzati dal Comandante e dalla Giunta per
l’attribuzione dei gradi, se ad
alcuni dipendenti non sono
stati richiesti i documenti
necessari per essere valutati,
nonostante avessero tutti i
requisiti?”. Queste sono le
domande che la Cisl FP di Latina ha posto al Comune di
Aprilia con una lettera, chiedendo di rendere pubblica e
trasparente tutta la procedura e di revocare in autotutela
della deliberazione di attribuzione dei gradi, pronta a
“valutare se vi siano i presupposti per un’azione legale per le eventuali violazioni
e richieste di risarcimento
del danno”.
E’ partito il corso di formazione per facilitatori
di gruppi di auto mutuo
aiuto, rivolti alle famiglie con persone con
problemi di ludopatia e
gioco d’azzardo. L’iniziativa è stata curata
nell’ambito dello
Sportello
distrettuale di
informazione ed
ascolto
per
il
contratto
del gioco
d’azzardo
patologico, dal 14
ottobre e
gestito
dal gruppo Logos
onlus. Lo
Sportello
istituito
presso il
Comune
di Aprilia,
aperto al
pubblico ogni mercoledì
dalle 10.30 alle 14.30 (sede municipale di Piazza
Dei Bersaglieri), offre accoglienza e ascolto a persone e famiglie in difficoltà per problemi legati
al gioco d’azzardo, allo
scopo di orientarle verso il
tipo di servizio territoriale
coerentemente alle esigenze espresse, promuove
la giusta informazione e
sensibilizzazione sulla conoscenza dei problemi le-
gati al gioco patologico,
offre misure di accoglienza
e sostegno, non ultimo
proprio attraverso l’inserimento in gruppi di auto
mutuo aiuto.
“Il problema – ha com-
mentato l’Assessore Eva
Torselli – spesso non
viene avvertito nelle famiglie in tutta la sua gravità. La ludopatia colpisce tutte le fasce sociali e
d’età: nessuno escluso,
tutti possono cadere nella trappola
del gioco
d’azzardo e
quindi, per
le Amministrazioni è
preciso dovere intervenire alla
radice affinché
si
possa riuscire a sensibilizzare
la popolazione nel
considerare il problema
per
quello che
è, un fenomeno grave
che
può
causare
profondi
disagi, che coinvolge la
sfera sociale, familiare,
relazionale ed economica, in taluni casi anche
con gravi ripercussioni
legali”.
S.C.