Convegno Il socialismo europeo e la Grande Guerra. Ci sarà anche

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Transcript Convegno Il socialismo europeo e la Grande Guerra. Ci sarà anche

Cultura e Società
l'Adige
mercoledì 22 giugno 2016
9
Per tre giorni da domani un centinaio di esperti a confronto sulla situazione internazionale
alla Fbk. Punto centrale il futuro della sicurezza. Andreatta: obbligati a vivere con il rischio
Trento la capitale
della geopolitica
A
Saremo
costretti
sempre più
spesso a dover
convivere con
situazioni in cui
la polizia e gli
apparati di
sicurezza
diventeranno
elementi del
paesaggio del
nostro
quotidiano
ncora una volta
decine di studiosi o meglio, circa un
centinaio provenienti da tutta
Italia e dall’estero si
ritroveranno a Trento, presso
la Fondazione Bruno Kessler
di Trento, per discutere di
relazioni e diritto
internazionale, geopolitica,
politica estera, italiana ed
europea. Esperti, docenti di
politiche internazionali,
studenti di dottorato,
cercheranno di ampliare lo
sguardo, stimolando una
visione globale, e promuovere
nuovi progetti di ricerca, utili
per la risoluzione dei conflitti,
in un mondo globalizzato, ma
sempre più sottoposto alle
pressioni delle tensioni
internazionali.
SABATO POMERIGGIO
Andreatta, Letta e Bazoli
Enrico Letta, dopo la Conferenza internazionale
alla Fondazione Kessler parteciperà alla
presentazione di un libro su Mino Andreatta,
pubblicato dalla Fondazione Arel che raccoglie
alcuni interventi del grande politico democristiano.
Con lui a presentarlo alle ore 16 alla Sala della
Cooperazione ci saranno, oltre al figlio Filippo
Andreatta, anche Lorenzo Dellai e il banchiere e
avvocato Giovanni Bazoli.
LEVICO
Domani si comincia con la via Romea Germanica
Gli studiosi saranno accolti
già da oggi alla Fondazione
Kessler, ma i lavori
entreranno nel vivo domani,
con docenti e figure di grande
levatura. Tre giorni di
discussione, 7 panel,
numerose tavole rotonde.
La sessione dei lavori è a
porte chiuse purtroppo, ma è
importante sapere che questo
evento si prospetta come un
momento fondamentale di
approfondimento sui grandi
temi internazionali che avrà
ricadute nel prossimo
periodo anche a livello
internazionale.
Il focus principale dell’evento
sarà dedicato alla sicurezza,
quella interna e quella
esterna, dei cittadini. Una
sicurezza che non può più
essere garantita come in
passato con l’esercito ai
confini delle Nazioni, perché
ormai questi sono porosi e
indistinti. «La sicurezza
assoluta - spiega Filippo
Andreatta, responsabile
scientifico dell’evento - è
ormai impossibile, bisognerà
abituarsi a situazioni di
rischio e a come le diverse
opinioni pubbliche dei diversi
Paesi reagiscono». Certo, fa
capire Andreatta, docente a
Bologna e a Trento, ogni
Paese dovrà attrezzarsi per
prevenire situazioni di
conflitti e di tensioni.
Anche per questo nell’evento
sono previsti focus regionali
sulle diverse aree mondiali.
Non solo. Spiega ancora
Andreatta, in questa regione
ci sono ragioni storiche
particolari, c’è stato l’Impero
asburgico, guerre mondiali,
«ma ci sono vicende molto
attuali come l’ipotizzata
chiusura del Brennero, che
hanno ricadute immediate
sulla quotidianità». Insomma,
questo incontro
internazionale proietta Trento
in una dimensione
internazionale anche per
ragioni complessive, tra
l’altro, grazie ad Andreatta,
anche dando un segnale
metodologico, avendo
realizzato il primo laboratorio
congiunto tra La Fbk e
l’Università su questi temi e
quindi realizzando un unico
contenitore con la messa in
comune di risorse non solo
economiche.
Si tratta della 9ª volta che
viene realizzata questa
conferenza del Gruppo
Italiano permanente per le
relazioni internazionali. Tre
giorndi di confronti, dibattiti,
scambi di informazioni nella
sede della Fondazione
Kessler in cui arriveranno
personaggi di grande
levatura. Tra questi, senza
fare torti agli altri, anche
l’ex premier Enrico Letta e
l’ambasciatore Giampiero
Massolo, che tra le altre cose
fu anche responsabile dei
nostri servizi segreti.
L’ADIGE 22 GIUGNO 2016 PAG. 9
Un’estate di libri e storie
P
arte domani la rassegna estiva di «Levico
terme incontra gli autori». Una serie di incontri e dibattiti per
discutere, conoscere, approfondire diversi temi. Si andrà avanti
fino a fine luglio con tanti dibattiti e presentazioni di libri.
La manifestazione, organizzata
in collaborazione con l’associazione Chiarentana, comincia
domani con la «prima» nazionale de «La via Romea Germanica», delle edizioni «Terre di mezzo», alle ore 20.30 al caffè Nazionale, piazza della Chiesa, con
la partecipazione del presidente della via Romea Germanica,
Rodolfo Valentini, di Flavio Fioetta, del referente per il Trentino
Gigi Zoppello (del giornale l’Adige) e dell’autore Simone Frignani.
La Via Romea Germanica è un
antico cammino medioevale,
descritto dal monaco Alberto
di Stade nel 1236, che portava
i pellegrini dal Mare del Nord a
San Pietro. Oggi è una via di pellegrinaggio, di turismo lento, da
Stade a Roma. Oltre 2 mila chilometri, dei quali la metà in Italia (dal Brennero a Roma). Una
parte del cammino attraversa
il Trentino, da Salorno a Primolano. Un’opportunità di sviluppo rurale, di turismo slow, di
vacanza culturale e religiosa.
Un modo per riscoprire percorsi dimenticati, per riflettere e
fare cultura e cultura storica.
Altro fondamentale appuntamento è quello del giorno dopo,
organizzato dalla Piccola Libreria, venerdì 24 alle 21 nella piazza della Chiesa di Levico, quando sarà presentato il testo di
Stefano Valenti, Rosso nella notte
bianca, pubblicato dalla Feltrinelli. Un testo crudo e duro,
scritto da un autore emergente
di talento, che vinse il premio
Campiello opera prima e che
dialogherà con Andrea Nicolussi
Golo insieme a Ugo Baldessari,
Lisa Orlandi Alle percussioni
Nella cittadina
termale diversi
appuntamenti
Fondamentale
quello di venerdì
con Stefano Valenti
e il suo «Rosso
nella notte bianca»
con il cajon Simone Cappello. Il
libro è duro e crudo nel racconto del trauma di un uomo passato attraverso la Resistenza e
un illusorio dopoguerra: una
storia personale in cui si rivivono le stagioni dell’impegno civile del nostro Paese nel corso
del dopoguerra fino a un ventennio fa, quando viene individuato il crollo di queste passioni. Nel novembre 1994 l’ottantenne Ulisse Bonfanti attende
Mario Ferrari davanti al bar e
lo ammazza a picconate. Una
scena terribile, spiazzante, in
cui nessun particolare viene risparmiato al lettore, introducendolo di botto in una vicenda
ben più ampia. L’assassino dice
alla gente accorsa davanti a
quell’orrore di chiamare i carabinieri, che vengano a prenderlo, lui ha fatto quello che doveva.
Che cosa è successo? Dopo la
Resistenza che lo aveva coinvolto come partigiano sulle
montagne lombarde, Ulisse se
n’era andato a fare l’operaio in
una fabbrica tessile della Valsusa con la madre Giuditta. Militante di base del Pci, devoto a
Gesù Cristo e al comunismo, è
franato anche psicologicamente con i crolli del Novecento, rimasto travolto nelle aspettative
e nell’eclissi dell’ideologia comunista. La sua casa incendiata
nel 1944, il tradimento di Mario
Ferrari che lo aveva indicato ai
fascisti, la morte della sorella
Nerina nel 1946 e le fatiche della
vita da operaio: i traumi della
Storia lo hanno ferito e lui si è
preso la sua vendetta, ormai solo, vecchio, senza più la speranza di un riscatto sociale.
A Predazzo, da venerdì, una mostra del Muse
La Grande Guerra e la natura
L
a prima guerra mondiale vista
da una prospettiva inconsueta,
ponendo in primo piano la natura e la forma delle montagne.
È ciò che si propone la mostra del
Muse, il Museo di Scienze di Trento
con «Montagne in guerra. Uomini,
scienza, natura sul fronte dolomitico 1915-1918» che sarà inaugurata
al Museo Geologico delle Dolomiti
di Predazzo venerdì, dopodomani
e che si articola in cinque diverse
sezioni tematiche su ambiente e
guerra. La mostra è ideata e curata
da Marco Avanzini e Isabella Salvador del Muse.
Guerra in Marmolada
Domani e venerdì un convegno. Ci sarà anche Benvenuto
Camusso, Amato e il socialismo
I
l tema è più storico che
politico, ma i partecipanti sono di grande caratura e faranno respirare
l’aria dei grandi momenti. Stiamo parlando del convegno che si terrà domani e
venerdì alle Gallerie di Piedicastello su Il socialismo europeo e la Grande Guerra, a cui
parteciperanno - nella tavola
rotonda finale di venerdì, moderata da Sabino Acquaviva la segretaria nazionale della
Cgil, Susanna Camusso e l’ex
premier socialista Giuliano
Amato. Sarà presente domani
anche Giorgio Benvenuto ex
segretario nazionale della Uil
e oggi presidente della Fondazione Buozzi. Il convegno,
di portata internazionale, è
organizzato dalla Fondazione
Giuseppe Di Vittorio, dall’Associazione Socialismo, dalla
Fondazione Bruno Buozzi e
dalla Fondazione Museo storico del Trentino.
L’evento rientra nel Centenario battistiano e toccherà te-
mi delicati e controversi, ancora oggi irrisolti, che riguardano l’atteggiamento del socialismo internazionale di
fronte alla guerra. La conferenza di Zimmerwald in Svizzera nel settembre del 1915,
in qualche modo mise in luce
tutte le divisioni e le difficoltà
del socialismo internazionale
di fronte al nazionalismo e al
conflitto mondiale, con i bolscevichi che esercitarono tutta la loro forza.
Di fatto fu l’immobilismo di
fronte al patriottismo montante nei diversi Paesi, con i
socialisti che si divisero. Le
formule sono note, soprattutto quella del «Nè aderire
né sabotare» che, bellissima
dal punto di vista dialettico,
diventò inapplicabile da parte dei militanti socialisti e del
movimento operaio condannati a subire la sorte delle
trincee. Il puro pacifismo non
serviva e il nazionalismo conquistò anche il movimento
socialista. In una via diversa
Susanna
Camusso,
segretaria Cgil,
sarà venerdì
a Trento
si collocò Battisti, che però
accettò alla fine di entrare nel
conflitto.
Il convegno comincia domani
alle 15 con il confronto sui
Socialismi europei di fronte alla grande guerra. Questa prima parte del convegno sarà
moderata dal Giorgio Benvenuto. Tra gli altri prenderà la
parola Paolo Pombeni, che introdurrà i relatori sulle diverse situazioni internazionali
nel corso della Grande Guerra: dal «caso tedesco» a quello inglese, dal «caso austriaco» a quello francese.
Venerdì mattina, dalle 9 si ricomincia con uno zoom su
Cesare Battisti: Socialismo e
Nazione. Interverranno, tra
gli altri, Giuseppe Ferrandi,
Mirko Saltori e Fabrizio Rasera.
Chiuderà l’austriaco Harald
Troch sul «Socialismo austriaco ieri e oggi». Poi la tavola
rotonda, come detto, con Camusso e Amato.
Per il programma .fondazionebrunobuozzi.it.