DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE depositato presso la CONSOB

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CASSA DI RISPARMIO DELLA SPEZIA S.p.A.
Sede Legale e Direzione Generale: Corso Cavour, 86 19121 La Spezia
Capitale Sociale Euro 119.800.068,24 i.v. Registro Imprese della Spezia
Codice Fiscale e Partita IVA 00057340119
N. Iscr. Albo Banche 5160 Codice ABI 6030
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
Appartenente al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari Direzione e
Coordinamento Cariparma S.p.A.
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
depositato presso la CONSOB in data 10 giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con
nota n. 0054063/16 del 9 giugno 2016.
Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. (l’Emittente o la Banca) ha predisposto il presente
documento di registrazione (il Documento di Registrazione, in cui si devono ritenere comprese le
informazioni indicate come ivi incluse mediante riferimento) in conformità ed ai sensi della Direttiva
2003/71/CE (la Direttiva Prospetti o la Direttiva) e all’art. 14 del Regolamento 2004/809/CE (il
Regolamento CE), così come successivamente modificati ed integrati, nonché degli Schemi
allegati a quest’ultimo. Il documento contiene informazioni sull’Emittente per la durata di dodici
mesi a decorrere dalla sua data di approvazione.
Il presente Documento di Registrazione, insieme alla documentazione predisposta per l'offerta e/o
quotazione (ove prevista) degli strumenti finanziari di volta in volta rilevanti, redatta in conformità
alla Direttiva (i.e. la nota informativa sugli strumenti finanziari anche facente parte di programmi di
emissione, che contiene i rischi e le informazioni specifiche connesse agli strumenti finanziari
oggetto dell’offerta (la Nota Informativa), la nota di sintesi, contenente in breve i rischi e le
caratteristiche essenziali connessi alla Banca e agli strumenti finanziari oggetto dell’offerta (la Nota
di Sintesi), le condizioni definitive che saranno predisposte dall’Emittente in occasione di ciascuna
emissione e pubblicate prima dell’inizio dell’offerta (le Condizioni Definitive) insieme alla Nota di
Sintesi relativa ad ogni singola emissione, nonché la documentazione indicata come inclusa
mediante riferimento nei medesimi), costituisce un prospetto di base ai sensi e per gli effetti della
Direttiva.
L'informativa completa sull'Emittente e sull'offerta e/o quotazione (ove prevista) di strumenti
finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del Documento di
Registrazione, della rilevante Nota Informativa e della documentazione indicata come inclusa
mediante riferimento.
Si veda inoltre il Capitolo "Fattori di Rischio" nel Documento di Registrazione, per l'esame dei
fattori di rischio con riferimento all’Emittente, e nella rilevante Nota Informativa, per l'esame dei
fattori di rischio che devono essere presi in considerazione con riferimento agli strumenti finanziari
di volta in volta oggetto dell’offerta (i Titoli).
La pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della CONSOB
sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il presente Documento di Registrazione è a disposizione del pubblico gratuitamente, dalla
data di pubblicazione dello stesso e per tutta la durata della sua validità, presso la sede
sociale e tutte le filiali dell'Emittente ed è consultabile sul sito Internet dell'Emittente
www.carispezia.it/prodotti/privati/prodotti-di-risparmio/obbligazioni-carispezia,
nonché
presso la sua sede legale.
1
INDICE
1.
PERSONE RESPONSABILI..................................................................................................... 5
1.1
Persone responsabili del Documento di Registrazione ................................................ 5
1.2
Dichiarazione di responsabilità ......................................................................................... 5
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI ............................................................................................... 6
2.1
Società di revisione ............................................................................................................ 6
2.2 Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono
stati rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli
anni passati .................................................................................................................................... 6
3.1
FATTORI DI RISCHIO........................................................................................................... 7
Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente ................................................ 7
Rischio di credito ....................................................................................................................... 7
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito ............................................ 7
Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani ................ 9
Rischio di mercato ..................................................................................................................... 9
Rischio di liquidità dell’Emittente........................................................................................... 10
Rischio operativo ..................................................................................................................... 10
Rischio relativo alle controversie legali pendenti ............................................................... 11
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle
modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie ................... 11
Rischio connesso alle attuali incertezze del contesto macroeconomico e alla crisi
economico/finanziaria ............................................................................................................. 13
3.2 DATI PATRIMONIALI, FINANZIARI ED ECONOMICI SELEZIONATI RIFERITI
ALL’EMITTENTE ............................................................................................................................. 15
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE .................................................................................... 22
4.1
Storia ed evoluzione dell’Emittente................................................................................ 22
4.1.1. Denominazione legale ................................................................................................. 23
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione .................. 23
4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente ............................................................. 23
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera,
paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale......... 23
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente
rilevante per la valutazione della sua solvibilità .................................................................. 23
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITA’ ....................................................................................... 24
5.1
Principali attività ................................................................................................................ 24
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle
principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati ..................................................... 24
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi ...................... 29
2
5.1.3 Principali mercati ............................................................................................................... 29
5.1.4 Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente riguardo alla sua posizione
concorrenziale.............................................................................................................................. 29
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA .......................................................................................... 30
6.1 Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che
l’Emittente occupa ....................................................................................................................... 30
6.2 Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa
parte 31
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE .......................................................... 32
7.1
Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente ............................................... 32
7.2 Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere
ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente .......................................................................... 32
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ................................................................................... 33
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO ........................ 34
9.1
Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo ................. 34
9.2
Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo ............ 38
10.
PRINCIPALI AZIONISTI ...................................................................................................... 39
10.1
Soggetti che controllano l'Emittente ........................................................................... 39
10.2
Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una
variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente ................................................................... 39
11. INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE ................. 40
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati .............................................. 40
11.2
Bilanci.............................................................................................................................. 40
11.3
Revisione delle informazioni finanziarie annuali ...................................................... 41
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei
conti ........................................................................................................................................... 41
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che
siano state controllate dalla Società di Revisione .............................................................. 41
11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai
bilanci dell’Emittente ............................................................................................................... 41
11.4
Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di
Registrazione ............................................................................................................................... 41
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali ............................................................................. 41
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali................................................................................ 41
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale
dell’Emittente................................................................................................................................ 42
12.
CONTRATTI IMPORTANTI ................................................................................................ 43
13. INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E
DICHIARAZIONI DI INTERESSI................................................................................................... 44
13.1
Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti................................................. 44
3
13.2
14.
Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi ................................................. 44
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ................................................................... 45
4
1.
PERSONE RESPONSABILI
1.1
Persone responsabili del Documento di Registrazione
Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., con sede in Corso Cavour 86, 19121 La Spezia, si
assume la responsabilità dei dati e delle informazioni contenuti nel presente Documento di
Registrazione.
1.2
Dichiarazione di responsabilità
Il presente Documento di Registrazione è conforme a quello depositato in CONSOB in data 10
giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054063/16 del 9 giugno 2016.
Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., attesta che il presente Documento di Registrazione è
conforme agli schemi applicabili del Regolamento CE e, avendo adottato tutta la ragionevole
diligenza a tale scopo, le informazioni in esso contenute sono, per quanto a propria conoscenza,
conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da alterarne il senso.
5
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1
Società di revisione
Il bilancio di esercizio dell'Emittente chiuso al 31 dicembre 2015 (il Bilancio 2015) e il bilancio di
esercizio dell'Emittente chiuso al 31 dicembre 2014 (il Bilancio 2014), inclusi mediante riferimento
nel presente Documento di Registrazione (si veda il Capitolo 11 del Documento di Registrazione)
sono sottoposti a revisione legale dei conti da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A., con
sede in Roma, via Po 32 (la Società di Revisione), in esecuzione della delibera dell'Assemblea dei
soci della Banca del 11 luglio 2011, che ha attribuito alla Società di Revisione l’incarico per il periodo
2011 - 2019.
Reconta Ernst & Young S.p.A. è iscritta alla sezione ordinaria del Registro delle Imprese presso la
CCIAA di Roma, n. 00434000584.
L'incarico è svolto ai sensi dell’art. 2409-bis e seguenti del codice civile.
Si segnala che la Società di Revisione ha espresso giudizi senza rilievi sul Bilancio 2015 e sul
Bilancio 2014 (per ulteriori informazioni sulle relazioni della società di revisione, si veda il Capitolo
11, Paragrafi 11.3.1 e 11.3.2, del Documento di Registrazione).
2.2
Indicare se i revisori si sono dimessi, sono stati rimossi dall'incarico o non sono
stati rinominati durante il periodo cui si riferiscono le informazioni finanziarie relative agli
anni passati
Nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 e fino alla data del Documento di
Registrazione non è intervenuta alcuna revoca dell’incarico conferito dall’Emittente alla Società di
Revisione, né la Società di Revisione ha rinunciato all’incarico stesso.
6
FATTORI DI RISCHIO
3.1
FATTORI DI RISCHIO
Si invitano gli investitori a leggere attentamente i presenti fattori di rischio, prima di qualsiasi
decisione sull’investimento, al fine di comprendere i rischi generali e specifici collegati
all'Emittente ed agli strumenti finanziari emessi dall'Emittente. Nel prendere una decisione di
investimento, gli investitori sono invitati a valutare gli specifici fattori di rischio relativi
all'Emittente, ai settori di attività in cui esso opera, nonché agli strumenti finanziari proposti. I
presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente alle altre informazioni contenute nel
Documento di Registrazione ed ai fattori di rischio di cui alla Nota Informativa. I rinvii a Capitoli e
Paragrafi si riferiscono a capitoli e paragrafi del Documento di Registrazione. Nello svolgimento
delle proprie attività, l'Emittente potrà essere esposto ad una serie di rischi caratteristici del
settore bancario. Di seguito sono sinteticamente esposti alcuni dei rischi significativi che
potrebbero influenzare negativamente la situazione finanziaria ed i risultati operativi
dell'Emittente. Alcuni di questi rischi sono gestiti secondo politiche e procedure di gestione del
rischio prestabilite, la maggior parte delle quali è descritta nella sezione "E – Informazioni sui
Rischi e sulle relative politiche di Copertura" della Nota Integrativa contenuta nel Bilancio
2015.
***************
Rischio relativo all’assenza di credit spread dell’Emittente
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che per l’Emittente non è possibile
determinare un valore di credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di
un’obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso interest rate swap su durata
corrispondente), atto a consentire un ulteriore apprezzamento della rischiosità dell’Emittente.
Rischio di credito
L’Emittente è esposto ai rischi relativi all’attività creditizia. In particolare, il rischio di credito è
connesso all’eventualità che l’Emittente abbia un deterioramento della propria solidità
patrimoniale e delle proprie prospettive economiche ricondotto al rischio di perdite derivante
dall’eventuale impossibilità o rifiuto da parte della clientela (inclusi gli Stati sovrani) di onorare le
proprie obbligazioni contrattuali, connesse a rapporti di concessione di finanziamenti, impegni,
lettere di credito, strumenti derivati, operazioni in valuta e di altro tipo. Sebbene l’attività di
concessione del credito costituisca il core business della Banca, la stessa viene implementata
con obiettivo di conseguire una crescita controllata degli impieghi in tutto il territorio nazionale,
attraverso una strategia di assunzione del rischio che individua le aree geografiche, i segmenti di
clientela ed i settori di attività economica ritenuti di maggiore interesse. Tale strategia,
concordata a livello di Gruppo con la controllante Crédit Agricole S.A., si sostanzia
nell’individuazione dei limiti di rischio che possono essere assunti con l’attività creditizia (rischio
di concentrazione settoriale e individuale, etc.), verificandone la compatibilità con gli obiettivi di
budget e di piano industriale.
L’Emittente ritiene che le politiche adottate siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio di
credito; tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi di
eventi ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere negativamente sulla capacità della clientela
di onorare le proprie obbligazioni contrattuali con effetti negativi sulla solidità patrimoniale e sulle
prospettive economiche dell’Emittente.
Rischio connesso al deterioramento della qualità del credito
7
FATTORI DI RISCHIO
Si segnala che i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche su crediti, si attestano a 146 milioni di
Euro, contro i 138 milioni di Euro dell’anno precedente, con un miglioramento del tasso di
copertura che si passa dal 42,1% dello scorso anno al 44,7% attuale.
Le sofferenze nette pari a circa 37 milioni di Euro, continuano a rappresentare circa l’1,5% del
totale degli impieghi alla clientela netti, e si confrontano con un valore netto a fine 2014 di 35
milioni di Euro; con un livello di copertura che sale al 69,7% contro il 68,1% dello scorso anno.
Si avvicina ai 100 milioni di Euro l’esposizione netta sulle inadempienze probabili contro gli 88
milioni di Euro nel 2014, con indice di copertura che passa dal 22,4% del precedente esercizio al
24,7% attuale.
Per contro i crediti scaduti/sconfinanti scendono a 9 milioni di Euro dai 15 milioni di Euro di fine
2014, mentre si incrementa il valore netto dei crediti in bonis netti a 2.304 milioni di Euro,
evidenziando un tasso di copertura pari allo 0,5%.
Per maggiori informazioni, si rinvia alle pagine 36 e seguenti della relazione sulla gestione del
Bilancio 2015 e il successivo Capitolo 3.2 del presente Documento di Registrazione.
In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata:
Indicatori di rischiosità
creditizia(1)
31.12.15
Dati di
sistema
grandi banche 31.12.14
al
31.12.2015(2)
Crediti deteriorati
lordi/Crediti lordi verso
clientela
10,2%
17,7%
9,6%
Crediti deteriorati
netti/Crediti netti verso
clientela
6,0%
10,8%(3)
5,8%
Sofferenze lorde/Crediti lordi
verso la clientela
4,7%
9,5%
4,4%
Sofferenze nette/Crediti netti
verso la clientela
1,5%
4,8%(3)
1,5%
Rapporto di copertura dei
crediti deteriorati
44,7%
43,4%
42,1%
Rapporto di copertura delle
sofferenze
69,7%
58,6%
68,1%
Sofferenze nette/Patrimonio
totale di vigilanza
19,1%
n.d.
17,8%
Sofferenze nette /
Patrimonio netto
16,9%
n.d.
16,6%
Rettifiche di valore nette su
crediti/Crediti netti verso
clientela
1,0%
n.d.
0,8%
Dati di
sistema
Variazione
grandi
Indicatori
banche al
Carispezia
31.12.2014(2)
2015-2014
15,8%
10,8%(4)
8,3%
4,5%(4)
40,8%
56,9%
n.d.
n.d.
n.d.
0,6
0,2
0,3
2,6
1,6
1,3
1,3
0,3
0,2
(1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili
riclassificati di cui alle pagine 25 e 33 e ss. del Bilancio 2015.
(2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n°1 di aprile 2016, tavola 4.1
pag. 34 e n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21.
(3) I dati si riferiscono all’intero sistema bancario italiano.
(4) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia al 31 dicembre 2014, riferita
all’intero sistema bancario italiano.
La Banca ha tuttavia perseguito il miglioramento della qualità del credito attraverso il monitoraggio
8
FATTORI DI RISCHIO
continuo del portafoglio, valutando il rispetto della strategia di rischio concordata con un’attenzione
particolare verso i maggiori rischi assunti.
Rischio di esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani
Tale rischio si sostanzia nella diminuzione del merito di credito degli stati sovrani, di cui
l’Emittente detiene titoli od obbligazioni che potrebbero comportare perdite e/o influenzare
negativamente la propria capacità di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli
od obbligazioni a fini di liquidità. Al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio dell’esposizione verso
Stati sovrani era pari a 397.909 migliaia di Euro di cui il 99,9% concentrato sull’Italia: una
significativa diminuzione nel merito di credito dell’Italia potrebbe pertanto avere un impatto
negativo sui risultati dell’Emittente stesso.
In dettaglio, si veda la tabella sotto riportata:
31.12.2015
(in
migliaia di
Euro)
AFS
(Availablefor-sale
financial
assets)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli
di
Stato
Argentini
Emittente
Rating
S&P
Repubblica
Italiana
BBB-
Repubblica
Argentina
Totale
SD
31.12.2014
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Riserva
di
valutazio
ne
328.000
397.875
9.302
24
34
328.024
397.909
Riserva
di
valutazi
one
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
328.000
396.919
8.894
6
24
28
4
9.308
328.024
396.947
8.898
La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo
delle attività finanziarie risulta pari al 96,3%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini è di
importo non significativo. Non vi sono investimenti in titoli di debito strutturato emessi da
Governi centrali o locali, né sono presenti finanziamenti a favore dei medesimi soggetti.
Rischio di mercato
Si definisce rischio di mercato il rischio di perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti
dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo ma non
esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un
deterioramento della solidità patrimoniale dell’Emittente.
Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (trading book),
che comprende gli strumenti finanziari, inclusi i derivati, sia al portafoglio bancario (banking
book). Il rischio di mercato relativo al portafoglio di negoziazione deriva dall’operatività di
negoziazione sui mercati di interesse, tassi di cambio e titoli di capitale. L’Emittente non è
caratterizzato da una significativa attività di trading proprietario sui mercati e l’attività di
negoziazione è essenzialmente strumentale, poiché assume posizioni di rischio finanziario solo
residuale per conto della clientela sulla base del principio dell’intermediazione. Il rischio di
mercato nel portafoglio bancario è influenzato dalle variazioni dei credit spread e dei tassi di
interesse nei diversi periodi di rilevazione. Il processo di gestione del rischio di mercato del
portafoglio di negoziazione è regolamentato nell’ambito della relativa policy del Gruppo
Bancario Cariparma Crédit Agricole, introdotta al fine di identificare i criteri per la gestione dei
profili di rischio, le attività da porre in essere per la corretta applicazione dei criteri, le unità
deputate allo svolgimento delle citate attività e le procedure a supporto delle stesse. Non è
disponibile un’indicazione quantitativa (Value at Risk) dell’esposizione al rischio di mercato.
9
FATTORI DI RISCHIO
Per maggiori informazioni sul rischio di mercato si veda la Parte E, Sezione 2, pagine 168 e
seguenti della Nota Integrativa al Bilancio 2015.
Rischio di liquidità dell’Emittente
Il rischio di liquidità, sia a breve che a medio/lungo termine, è il rischio che, anche a causa del
fenomeno delle trasformazione delle scadenze, l’Emittente non sia in grado di far fronte ai
propri impegni di pagamento per l’incapacità di reperire fondi su mercato (funding liquidity risk)
e/o di smobilizzare i propri attivi (market liquidity risk) e/o che sia costretto a sostenere costi
molto elevati per far fronte a detti impegni.
In linea con la policy di Gruppo, l’Emittente adotta una politica di gestione della liquidità di breve
termine (o liquidità operativa), ovvero di gestione degli eventi che impattano sulla posizione di
liquidità dell’Emittente nell’orizzonte temporale dall’overnight fino ai 12 mesi, che ha l’obiettivo
primario del mantenimento della capacità di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e
straordinari, minimizzandone i costi.
La gestione della liquidità di medio/lungo periodo, il cui obiettivo è quello di mantenere un
equilibrio tra passività complessive e attività a medio/lungo termine, prevede l’individuazione di
soglie di allerta attraverso la definizione degli indicatori Position en Ressources Stables (PRS) e
Coefficient en Ressources Stables (CRS) i quali mirano a garantire l’equilibrio di bilancio del
Gruppo tra le risorse stabili (risorse del mercato a medio lungo termine, risorse clientela, fondi
propri) e gli impieghi durevoli (immobilizzazioni, crediti clientela, titoli clientela). Livelli positivi di
PRS e CRS determinano la capacità della Banca di supportare il proprio attivo durante una
crisi. L’Emittente ritiene che le politiche adottate ed i presidi implementati siano adeguate a
tenere sotto controllo il rischio di liquidità. Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione,
non si può escludere il verificarsi di eventi ignoti e imprevedibili che potrebbero incidere
negativamente sulla capacità dell’Emittente di far fronte ai propri impegni finanziari.
Inoltre, allo scopo di ampliare le fonti di liquidità, il Gruppo Cariparma nel corso del 2013 ha
strutturato un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bonds). Tali
titoli obbligazionari, assistiti da una garanzia rappresentata da un portafoglio crediti di primaria
qualità, sono stati segregati a favore degli obbligazionisti mediante cessione in una società
veicolo (Cariparma OBG srl - partecipata al 60% da Cariparma). Oltre a permettere di creare
ulteriore riserva eligibile presso la BCE attraverso l’emissione di un Covered Bond interno (c.d.
retained), il suddetto programma ha permesso di collocare il Covered Bond anche presso
investitori esterni. In particolare, Carispezia ha partecipato al programma cedendo i propri crediti
alla società veicolo. A fronte del suddetto apporto al programma di Covered Bond del Gruppo,
viene riconosciuta alla Banca la possibilità di accedere ad ulteriori linee di credito presso la
Capogruppo. Pertanto, l’operazione è volta a consentire alla Banca di disporre di un più ampio
ventaglio di strumenti di gestione della liquidità.
Per maggiori informazioni si veda la tabella 7 e la tabella 8 al Capitolo 3, Paragrafo 3.2 del
presente Documento di Registrazione.
Inoltre, per ulteriori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi e la
misurazione del rischio di liquidità, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, Sezione 3,
pagine 186 e seguenti della Nota Integrativa al Bilancio 2015.
Rischio operativo
Il rischio operativo è definito come il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure e/o sistemi interni, risorse umane e/o eventi esogeni. Tale definizione
include il rischio legale, ma non quello strategico e di reputazione. Il rischio legale comprende fra l’altro - l’esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazioni derivanti da
provvedimenti assunti dall’Organo di Vigilanza, ovvero da regolamenti privati.
Nell’ambito del consolidamento e rafforzamento dei propri presidi a fronte del rischio operativo,
il Gruppo cui appartiene l’Emittente si è da tempo attivato per perseguire: (i) il raggiungimento
della conformità ai requisiti che la normativa di Vigilanza prevede per i sistemi di controllo
interno (circolare della Banca di Italia 285/2013 e successivi aggiornamenti); (ii) il mantenimento
di una costante conformità ai requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo del metodo TSA
10
FATTORI DI RISCHIO
(Traditional Standardised Approach) per il calcolo del capitale regolamentare previsto da
Basilea 2; (iii) il costante miglioramento del monitoraggio dei rischi e delle perdite, tale da
permettere un approccio gestionale, soprattutto in termini di iniziative di mitigazione e di
prevenzione; (iv) il perfezionamento del sistema dei controlli permanenti ed estensione della
copertura dei controlli stessi nel perimetro aziendale; e (v) il raggiungimento della conformità ai
requisiti che la normativa prevede per l’utilizzo di metodi AMA (Advanced Measurement
Approaches) per il calcolo del capitale regolamentare.
L’Emittente ritiene che le politiche adottate siano adeguate a tenere sotto controllo il rischio
operativo. Tuttavia, alla data del Documento di Registrazione, non si può escludere il verificarsi
di eventi ignoti e imprevedibili, quali danneggiamenti o malfunzionamenti causati da eventi
straordinari, che potrebbero incidere negativamente sul funzionamento dei sistemi posti a
presidio del rischio operativo, causando effetti negativi sulla posizione finanziaria e sui risultati
dell’Emittente.
Per maggiori informazioni sia di natura qualitativa, circa gli aspetti generali, i processi di gestione e
metodi di misurazione del rischio operativo, sia di natura quantitativa, si veda la Parte E, pagine
191 e seguenti, della Nota Integrativa al Bilancio 2015.
Rischio relativo alle controversie legali pendenti
Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente è parte di procedimenti giudiziari, civili e
amministrativi, correlati alla propria attività ordinaria, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito
nel proprio bilancio un apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali passività
che ne potrebbero derivare. A fronte di tali contenziosi, al 31 dicembre 2015, l’Emittente
evidenzia un fondo rischi e oneri per complessivi Euro 1.789 migliaia.
Sebbene sia intrinsecamente difficile prevedere l’esito dei molti procedimenti legali di cui
l’Emittente è parte e, pertanto, non si possa escludere che l’esito sfavorevole di alcuni di essi
possa avere effetti negativi sulla situazione finanziaria, economica e patrimoniale del medesimo, a
giudizio della Banca il fondo rischi accantonato è adeguato a far fronte a tali eventuali esiti
negativi e i giudizi in questione, singolarmente considerati, non sono significativi. Per ulteriori
informazioni sulle controversie legali pendenti di cui è parte l’Emittente si rinvia al Capitolo 11,
Paragrafo 11.6, del Documento di Registrazione.
Rischio connesso all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario ed alle
modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie
A novembre 2014 è entrato in funzione il sistema unico europeo di vigilanza bancaria (Single
Supervisory Mechanism = SSM). Con questo meccanismo la Banca Centrale Europea (BCE) si
assume il compito di vigilanza su 130 grandi banche sistemiche dell'eurozona. Il Gruppo ricade
sotto la vigilanza della BCE.
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha portato all’adozione di discipline più rigorose da
parte delle autorità internazionali. A partire dall’1 gennaio 2014, parte della Normativa di Vigilanza
è stata modificata in base alle indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente
con finalità di un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del
grado di leva finanziaria e dell’introduzione di policy e di regole quantitative per l’attenuazione del
rischio di liquidità negli istituti bancari.
In particolare, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli Accordi di Basilea III
prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime,
ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un common equity tier one ratio pari
almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un tier capital ratio pari almeno al 8,5% e un total
capital ratio pari almeno al 10,5 delle suddette attività ponderate per il rischio (tali livelli minimi
includono il c.d. capital conservation buffer, vale a dire un cuscinetto di ulteriore capitalizzazione
obbligatoria).
Si segnala inoltre che la BCE ha terminato la revisione della valutazione sugli istituti di credito
europei più significativi per il Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) 2015. Al riguardo,
l’Emittente non è stato sottoposto direttamente allo SREP da parte della BCE, pertanto non è tenuto
al rispetto di specifici ratio patrimoniali. Ciò premesso, la BCE ha inviato una comunicazione alla
controllante Crédit Agricole S.A. riguardante i requisiti patrimoniali complessivi minimi da rispettare
11
FATTORI DI RISCHIO
a livello consolidato per il Gruppo Cariparma Crédit Agricole (i.e Common Equity Tier I Ratio pari al
9,5%), i quali alla data del Documento di Registrazione risultano rispettati, in quanto tale indicatore
a livello di Gruppo si posiziona all’11,4%.
Si segnala inoltre che l’autorità di vigilanza non ha richiesto all’Emittente ulteriori misure prudenziali.
Per quanto concerne la liquidità, gli Accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di un
indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o “LCR”), avente come obiettivo la
costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca
per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o “NSFR”) con orizzonte temporale pari a un anno, introdotto
per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
- per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, del 70% a
partire dal 1° gennaio 2016, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal
1° gennaio 2018 secondo il regolamento UE n. 575/2013 (il Regolamento 575/2013);
- per l’indicatore NSFR, è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio
2018.
Inoltre, gli accordi di Basilea III prevedono che le banche monitorino il proprio indice di leva
finanziaria (Leverage Ratio) calcolato come rapporto fra il capitale di classe 1 (Tier 1) e le
esposizioni complessive dell’ente creditizio, secondo quanto previsto dall’articolo 429 del
Regolamento 575/2013. Tale indicatore è oggetto di segnalazione da parte delle banche a partire
dal 2015, tuttavia alla data attuale non è stata definita la soglia minima e la data di decorrenza
dell’indice in questione.
Nonostante l’evoluzione normativa summenzionata preveda un regime graduale di adattamento ai
nuovi requisiti prudenziali, gli impatti sulle dinamiche gestionali dell’Emittente potrebbero essere
significativi.
Tra le novità normative si segnalano i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015
attuativi della la Direttiva 2014/59/UE (la Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive o
BRRD) del Parlamento europeo e del Consiglio, pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta
Ufficiale, in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti
creditizi e delle imprese di investimento che s’inserisce nel contesto della definizione di un
meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della BRRD, in materia di risoluzione delle crisi o di altre procedure di
gestione delle crisi, si evidenzia l’introduzione di strumenti e poteri che le Autorità nazionali
preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le Autorità) possono adottare per la risoluzione di
una situazione di crisi o dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni
essenziali dell’ente, riducendo al minimo l’impatto del dissesto sull’economia e sul sistema
finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite
per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti purché nessun creditore subisca perdite
superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di
insolvenza.
In particolare, in base ai suddetti decreti attuativi si registra il passaggio da un sistema di
risoluzione della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite
vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai detentori di titoli di
debito non subordinato e non garantito, ed infine ai depositanti per la parte eccedente la quota
garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. “bail-in”). Pertanto, con
l’applicazione dello strumento del “bail-in”, i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con
possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle
obbligazioni, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell’Emittente.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del “bail-in” per le quali è stata prevista l’applicazione a partire
12
FATTORI DI RISCHIO
dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di “bail-in” potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Al riguardo si rinvia al “Rischio connesso all’utilizzo del “bail-in” inserito nel Capitolo 2 della relativa
nota informativa.
Da ultimo si segnala che l’implementazione delle Direttive 2014/49/UE (Deposit Guarantee
Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e 2014/59/UE (Bank Recovery and Resolution Directive) e
l’istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n.806/2014 del 15 luglio
2014), potrà comportare un impatto sulla posizione economica e patrimoniale della Banca in
quanto impone l’obbligo di costituire specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere
fornite, a partire dall'esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi.
La Banca d’Italia, nella sua veste di autorità di risoluzione nazionale ha istituito con provvedimento
n. 1226609/15 del 18 novembre 2015 il Fondo di Risoluzione Nazionale. Per il 2015, tenuto conto
dell’esigenza di ricorrere con immediatezza alle risorse del Fondo di Risoluzione Nazionale nel
quadro del programma di risoluzione delle crisi di alcune banche italiane, l’autorità nazionale ha
richiamato non solo i contributi ordinari (ex-ante) ma anche i contributi straordinari (ex-post, in
misura pari a tre annualità della contribuzione ordinaria). Per Carispezia la quota ex ante 2015
ammonta a circa 0,4 milioni di Euro mentre la quota ex-post a circa 1,5 milioni di Euro, per un
ammontare complessivo di circa 1,9 milioni di Euro. Inoltre, il contributo ex ante 2015 per il
finanziamento del DGS (Deposit Guarantee Scheme) ammonta a circa 0,6 milioni di Euro.
Si segnala, infine, che oltre ai versamenti ordinari effettuati nel corso dell’anno, nell’ultimo trimestre
2015 sono stati richiesti alle banche italiane versamenti straordinari per il salvataggio di quattro
istituti di credito finiti in dissesto: CariFerrara, Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti. A fine
novembre 2015 il Governo ha, infatti, approvato il programma di risoluzione delle 4 Banche, che
prevede l’assorbimento delle perdite a carico di azionisti, obbligazionisti subordinati, e a seguire
del Fondo di Risoluzione, e la costituzione di quattro “Bridge Bank”, a cui vengono conferiti tutti gli
asset, al netto delle sofferenze confluite in un’unica “Bad Bank”. L’impegno finanziario del Fondo di
Risoluzione è finalizzato a coprire le perdite delle banche originarie, ricapitalizzare le “Bridge Bank”
e dotare la “Bad Bank” del capitale necessario a operare.
L’Emittente è inoltre soggetto ad un’articolata e stringente regolamentazione, nonché all’attività di
vigilanza, esercitata dalle istituzioni preposte. Sia la regolamentazione applicabile, sia l’attività di
vigilanza, sono soggette, rispettivamente, a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi. Oltre
alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in
ambito finanziario e bancario, l’Emittente è soggetta a specifiche normative, in tema, tra l’altro, di
antiriciclaggio, usura, tutela del cliente (consumatore).
Sebbene l’Emittente si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il
suo mancato rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di
interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero
comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica,
patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Rischio connesso alle attuali incertezze del contesto macroeconomico e alla crisi
economico/finanziaria
Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezze, in relazione:
(a) alle tendenze dell’economia reale con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento
delle dinamiche di crescita economica nazionale e di tenuta delle economie in quei paesi, come
Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche consistente negli ultimi anni; (b) ai futuri
sviluppi della politica monetaria della BCE, nell’area Euro, e della FED, nell’area del dollaro, ed alle
politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive delle proprie valute; (c)
alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si registrano, in
modo più meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito: (i) i
13
FATTORI DI RISCHIO
recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia - che hanno posto rilevanti
incertezze, non rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell’area euro, se non, in
una prospettiva estrema, per il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi,
sulla stessa tenuta del sistema monetario europeo fondato sulla moneta unica, (ii) le recenti
turbolenze sui principali mercati finanziari asiatici, tra cui, in particolare quello cinese. Sussiste
pertanto il rischio che la futura evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi
sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’Emittente; (iii) la recente vicenda
Volkswagen che ha inciso sull’andamento dei mercati finanziari e sul clima di fiducia in Germania,
introducendo un nuovo elemento di incertezza per le economie europee.
Il tasso di cambio dell’Euro rispetto al Dollaro si è attestato a 1,089 in media nel mese di dicembre.
Tuttavia, l’indebolimento della valuta statunitense non ha portato ad una risalita del prezzo del
petrolio, che ha invece continuato a scendere. I bassi prezzi delle commodity sono stati trasferiti a
valle in minori prezzi dei beni, e questo ha fatto sì che l’inflazione in Europa continuasse a
mantenersi su livelli estremamente bassi, pressoché pari a zero.
In tale contesto di lenta crescita e prezzi al consumo ancora su livelli ampiamente sotto il target
prefissato del 2%, la Banca Centrale Europea ha proseguito con le misure di politica monetaria
espansiva.
L’andamento dell’Emittente è influenzato dall’andamento dell’economica generale, nazionale e
dell’intera area Euro, dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle
prospettive di crescita dell’economia delle aree geografiche in cui l’Emittente opera. Al riguardo,
assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la fiducia degli
investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la
liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la sostenibilità del debito
sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di disoccupazione, l’inflazione e i
prezzi delle abitazioni.
Variazioni avverse di tali fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico/finanziaria,
potrebbero condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del
valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla
sua stessa solidità patrimoniale.
14
3.2
DATI PATRIMONIALI,
ALL’EMITTENTE
FINANZIARI
ED
ECONOMICI
SELEZIONATI
RIFERITI
Si riporta di seguito la tabella contenente i principali indicatori economico-finanziari relativi
all'Emittente relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014, ricavabili rispettivamente dal
Bilancio 2015 e dal Bilancio 2014 assoggettati a revisione contabile completa da parte della
Società di Revisione che ha emesso le proprie relazioni rispettivamente in data 25 marzo 2016 e
23 marzo 2015.
Al riguardo, si precisa che il Bilancio 2015 è stato approvato dall’Assemblea degli azionisti in data
22 aprile 2016.
Tabella 1:
Patrimonio di vigilanza e coefficienti patrimoniali individuali
Fondi Propri e coefficienti di solvibilità
(in migliaia di Euro)
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET
1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali e al lordo
degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
Elementi da dedurre dal CET1
Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity
Tier 1 - CET1)
Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al
lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime
transitorio
Elementi da dedurre dall’AT1
Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1
- AT1)
Totale Capitale di classe 1 (Tier 1 - T1)
Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) prima dell'applicazione dei
filtri prudenziali e al lordo degli elementi da dedurre e degli
effetti del regime transitorio
Filtri prudenziali del T2 (+/-)
Elementi da dedurre dal T2
Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
Totale capitale di classe 2 (Tier 2 - T2)
Totale fondi propri
Attività di rischio Ponderate
COEFFICIENTI DI CAPITALE
Common Equity Tier 1 Ratio
Tier 1 Ratio
Total Capital Ratio
31.12.2015
31.12.2014
195.461
191.333
-127
1.077
-9.860
- 268
1.181
- 10.421
184.397
179.463
-
-
-1.077
- 1.181
-
-
184.397
179.463
8.108
14.062
-
-
818
1.083
8.926
15.145
193.323
194.608
1.724.941
1.695.375
10,7%
10,7%
11,2%
10,6%
10,6%
11,5%
Il Common Equity Tier 1 Ratio ed il Tier 1 Ratio al 31 dicembre 2015 si attestano a 10,7% mentre
il Total Capital Ratio è pari a 11,2%.
Nella determinazione dei Fondi Propri si è tenuto conto della progressione delle disposizioni
15
transitorie fissate dalla disciplina di vigilanza per le banche (Regolamento 575/2013; Circ. 285
Banca d’Italia).
L’incremento del Common Equity Tier 1 riflette, principalmente, il riparto dell’utile come da
proposta del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea mentre la riduzione del Total Capital
risente del rimborso di una quota del prestito subordinato LT2.
Al 31 dicembre 2015 i RWA sono pari a 1.725 milioni di Euro, in leggero aumento (+30 milioni di
Euro, +1,7%) rispetto all’esercizio precedente riflettendo la dinamica dei volumi di impieghi e la
relativa variazione della composizione interna, oltre alla diminuzione del valore di bilancio delle
altre attività.
Tabella 2:
Principali indicatori di rischiosità creditizia
31.12.14
Dati di sistema
grandi banche
al 31.12.2014
(2)
Variazione
Indicatori
Carispezia
2015-2014
Indicatori di
rischiosità
creditizia(1)
31.12.15
Dati di sistema
grandi banche
al 31.12.2015(2)
Crediti deteriorati
lordi/Crediti lordi
verso clientela
10,2%
17,7%
9,6%
15,8%
0,6
Crediti deteriorati
netti/Crediti netti
verso clientela
6,0%
10,8%(3)
5,8%
10,8%(4)
0,2
Sofferenze
lorde/Crediti lordi
verso la clientela
4,7%
9,5%
4,4%
8,3%
0,3
Sofferenze
nette/Crediti netti
verso la clientela
1,5%
4,8%(3)
1,5%
4,58%(4)
0
Rapporto di
copertura dei
crediti deteriorati
44,7%
43,4%
42,1%
40,8%
2,6
Rapporto di
copertura delle
sofferenze
69,7%
58,6%
68,1%
56,9%
1,6
Sofferenze
nette/Patrimonio
totale di vigilanza
19,1%
n.d.
17,8%
n.d.
1,3
Sofferenze nette
/ Patrimonio
netto
16,9%
n.d.
16,6%
n.d.
0,3
Rettifiche di
valore nette su
crediti/Crediti
netti verso
clientela
1,0%
n.d.
0,8%
n.d.
0,2
(1) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili
riclassificati di cui alle pagine 25 e 33 del Bilancio 2015.
(2) Fonte: rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato dalla Banca d’Italia n° 1 di aprile 2016, tavola 4.1
pag. 34 e n° 1 di aprile 2015, tavola 3.1 pag. 21.
(3) I dati si riferiscono all’intero sistema bancario italiano.
(4) I dati sono tratti dall’Appendice alla relazione annuale della Banca d’Italia al 31 dicembre 2014, riferita
all’intero sistema bancario italiano.
16
L’incidenza dei crediti problematici sui crediti netti complessivi è, a fine esercizio, pari al 6,0%. Il
livello di copertura dei crediti deteriorati è pari a 44,7% in aumento rispetto al 42,1% dello scorso
anno.
Le sofferenze nette rappresentano l’1,5% degli impieghi alla clientela con un grado di copertura del
69,7% rispetto al 68,1% dell’anno precedente.
Con decorrenza 1 gennaio 2015, è stata rivista da Banca d’Italia la modalità di classificazione delle
attività finanziarie deteriorate (7° aggiornamento della Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 –
“Matrice dei conti” emesso dalla Banca d’Italia in data 20 gennaio 2015) allo scopo di adeguarla
alle nuove definizioni di Non-performing Exposures e Forbearance come definite nel Regolamento
di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione e successive modificazioni e integrazioni
(“Final Draft Implementing Technical Standards on Supervisory reporting on forbearance and nonperforming exposures”).
Le nuove disposizioni prevedono ora la ripartizione delle attività finanziarie deteriorate in tre
categorie: “sofferenze”, “inadempienze probabili” ed “esposizioni scadute e/o sconfinanti
deteriorate”. Sono state pertanto abrogate le categorie di esposizioni incagliate ed esposizioni
ristrutturate, che di fatto confluiscono nelle inadempienze probabili.
La ripartizione delle categorie sopra esposte avviene secondo le regole definite dalla Circolare n.
272 di Banca d’Italia e di seguito specificate:
 Sofferenze: il complesso delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di un
soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni
sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita
formulate dalla banca. Sono escluse le esposizioni la cui situazione di anomalia sia
riconducibile a profili attinenti al rischio Paese.
 Inadempienze probabili (unlikely to pay): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori
bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le
sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni
quali l’escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in
linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata
in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.
La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla
presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di
elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
 Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa,
diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di
riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate
possono essere determinate facendo riferimento, alternativamente, al singolo debitore o
alla singola transazione.
Nella tabella di seguito è indicata la composizione dei crediti deteriorati.
Tabella 3:
Voce
(In
migliaia
di
Euro)
Sofferenze
Inadempienze
(*)
probabili
Crediti
scaduti
/
sconfinanti
Crediti
deteriorati
Crediti in
Composizione dei crediti deteriorati
*
Esposizione
lorda
121.479
31.12.2015
Rettifiche di
valore
complessive
84.638
Esposizione
lorda
108.848
31.12.2014
Rettifiche di
valore
complessive
74.199
Esposizione
netta
36.841
Esposizione
netta
34.729
132.432
32.752
99.680
113.472
25.439
88.033
9.898
612
9.286
15.663
625
15.038
263.809
118.002
145.807
237.983
100.183
137.800
2.317.226
12.694
2.304.532
2.251.421
16.097
2.235.324
17
bonis
Totale
(*)
2.581.035
130.696
2.450.339
2.489.404
116.280
2.373.124
La voce “inadempienze probabili” include gli «ex Incagli» e gli «ex Crediti ristrutturati»
In un contesto di mercato ancora difficile, i crediti deteriorati, al netto delle rettifiche su crediti, si
attestano a 146 milioni di Euro, contro i 138 milioni di Euro dell’anno precedente. Le sofferenze
nette sono pari a circa 37 milioni.
Si avvicina ai 100 milioni di Euro l’esposizione netta sulle inadempienze probabili (88 milioni di
Euro nel 2014), con indice di copertura che passa dal 22,4% del precedente esercizio al 24,7%
attuale.
Per contro i crediti scaduti/sconfinanti scendono a 9 milioni di Euro dai 15 milioni di Euro di fine
2014, mentre si incrementa il valore netto dei crediti in bonis netti a 2.304 milioni di Euro,
evidenziando un tasso di copertura pari allo 0,5%.
Nella tabella di seguito è evidenziato l’importo al 31 dicembre 2015 delle posizioni relative ai crediti
deteriorati e in bonis per i quali sono state concesse dall’Emittente dilazioni di pagamento ai sensi
della nuova normativa di Banca d’Italia in vigore dal 1 gennaio 2015 in materia di segnalazioni di
vigilanza (Circolare n. 272 del 30 luglio 2008 come modificata). I dati al 31 dicembre 2014, in
quanto antecedenti alla prescritta normativa, non sono disponibili.
Tabella 4:
Composizione dei crediti oggetto di concessioni (forborne)
Al 31 dicembre 2015
Voce (in migliaia di
Euro)
Forbearance
performing
Forbearance non
performing
Tabella 5:
Esposizione lorda
Esposizione netta
19.449
19.332
82.281
47.403
Rettifiche di valore
-117
-34.878
Grandi rischi
Voce (in migliaia di
Euro)
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
Impieghi ponderati
grandi rischi / Impieghi
Netti
11%
10,1%
0,9%
Ammontare nominale
complessivo
2.549.016
1.691.991
857.025
Ammontare ponderato
complessivo
268.639
239.225
29.414
10
2
Numero grandi rischi
12
Il valore dei grandi rischi non è ritenuto significativo rispetto al valore complessivo dei crediti verso
la clientela dell’Emittente. Si veda la Parte E, pagina 165 della Nota Integrativa al Bilancio 2015.
Tabella 6:
Principali dati di conto economico
Voce
(in migliaia di Euro)
Margine di interesse
Margine di intermediazione
31.12.2015
31.12.2014
Variazione %
79.022
68.818
14,8%
143.176
124.519
15,0%
18
Risultato netto della gestione finanziaria
Oneri operativi
123.974
109.446
13,3%
-89.453
-80.103
11,7%
Utile netto di periodo
26.651
21.050
26,6%
L’Emittente ha conseguito un utile netto che si attesta a 26,7 milioni di Euro, performance ottenuta
soprattutto grazie al buon andamento della gestione operativa ordinaria, che si attesta nel 2015 a
62,2 milioni di Euro, evidenziando una crescita di 10,4 milioni di Euro (+20,2%), rispetto al
precedente esercizio.
Il ROE (utile netto su patrimonio medio netto) si attesta al 12,5%. Tale performance è stata
conseguita attraverso la positiva tenuta dell'attività bancaria tradizionale. Il Patrimonio netto
contabile al 31 dicembre 2015, comprensivo dell’Utile di esercizio, ammonta a 218.090 migliaia di
Euro, in crescita di 8.760 migliaia di Euro (+4,2%) rispetto ai 209.330 migliaia di Euro dello stesso
periodo del 2014.
La variazione principale si registra sull’utile d’esercizio (+5,6 milioni).
Gli oneri operativi del 2015 si posizionano a 89,5 milioni di Euro in aumento rispetto all’anno
precedente di 9,4 milioni di Euro (+11,7%).
Tabella 7:
Indicatori di liquidità
Indicatore di liquidità
Loan to Deposit Ratio
Liquidity Coverage Ratio(1)
Net Stable Funding Ratio
31.12.2015
81,1%
105,9%
31.12.2014
78,7%
94,5%
/
Variazione
2,4
11,4
/
(1) Dato rilevato da NEW DEaL, l'applicativo utilizzato dal Gruppo Crédit Agricole per il monitoraggio del
rischio di liquidità.
Il Loan to Deposit Ratio esprime il rapporto tra l’ammontare totale degli Impieghi vs clientela e
l’ammontare totale della raccolta diretta. L'indicatore al 31 dicembre 2015 evidenzia un aumento
rispetto all’anno precedente.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) esprime la capacità della Banca di far fronte alle esigenze di
liquidità, in condizioni di moderato stress, a breve termine. E' determinato come rapporto tra le
attività prontamente liquidabili e lo sbilancio tra entrate e uscite di cassa stimate nell'arco dei 30
giorni.
Il Net Stable Funding Ratio (NSFR) è determinato rapportando l’ammontare complessivo delle
Fonti stabili di raccolta con il valore degli impieghi da finanziare. Tale indicatore non è disponibile
in quanto entrerà obbligatoriamente in vigore il 1 gennaio 2018.
Il rischio di liquidità è gestito tramite il framework di Gruppo predisposto per tutte le entità dalla
capogruppo Crèdit Agricole S.A. L’obiettivo del processo di gestione della liquidità a breve termine
è che l’Emittente sia in grado di soddisfare gli impegni di pagamento per cassa previsti e
imprevisti, in modo tale da non pregiudicare il normale svolgimento del business.
Condizione fondamentale per il perseguimento di tale obiettivo è il mantenimento nel continuo di
un sufficiente equilibrio tra flussi di liquidità in entrata e in uscita. A tal fine è stato definito un limite
di finanziamento a breve termine che mira a garantire un surplus di liquidità sull’orizzonte fino ad
un anno in un mercato caratterizzato da condizioni di stress.
In particolare lo scopo è quello di disciplinare prudentemente la “trasformazione delle scadenze” al
fine di garantire il monitoraggio del:
i) rischio di illiquidità (“funding liquidity risk”), vale a dire il rischio che a seguito di una tensione
finanziaria, l’Emittente non sia in grado di onorare gli impegni assunti; e del
ii) rischio di prezzo di liquidità (“market liquidity risk”): rischio di perdita di margine di interesse
19
causata da maggiore onerosità del rifinanziamento.
La Banca ha posto in essere presidi per fronteggiare situazioni di crisi che possano determinare
una riduzione degli “attivi liquidi”: riserve di liquidità costituite da fondi che possono essere
convertiti in liquidità sull’orizzonte di breve periodo. Non sono infine presenti finanziamenti
outstanding erogati dalla BCE.
Tabella 8:
Attività non vincolate disponibili
Attività non vincolate disponibili
(in milioni di Euro)
Titoli di Stato a riserva LCR
Crediti eligible Abaco (BCE)
Titoli di Cartolarizzazioni proprie detenuti
Titoli di Covered Bond propri detenuti
Tabella 9:
31.12.2015
31.12.2014
Variazione %
350,9
-
352
-
-0,31%
Principali dati di stato patrimoniale
Voce
(in migliaia di Euro)
Raccolta da clientela
Raccolta indiretta da clientela
Crediti verso clientela
Posizione interbancaria netta
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Massa Amministrata
Titoli in circolazione
Totale attivo
Capitale Sociale
Patrimonio netto contabile
31.12.2015
31.12.2014
3.021.648
2.935.726
2.450.339
339.233
413.098
3.486
5.957.374
633.720
3.824.834
119.800
218.090
3.016.594
2.804.127
2.373.124
416.501
412.645
3.861
5.820.721
756.205
3.672.648
119.800
209.330
Variazione %
0,2
4,7
3,3
-18,6
0,1
-9,7
2,3
-16,2
4,1
4,2
La massa amministrata, che costituisce l’aggregato delle fonti aziendali dirette e indirette
complessivamente amministrate per conto della clientela, si avvicina ai 6 miliardi di Euro, con un
aumento del 2% rispetto a dicembre 2014. L’incremento è attribuibile totalmente allo sviluppo
positivo della raccolta indiretta, mentre la raccolta diretta si conferma sui livelli dello scorso anno.
La raccolta diretta, pur consolidandosi intorno ai 3 miliardi di Euro evidenzia un effetto
ricomposizione verso le forme tecniche più liquide quali i conti correnti (+11% verso 2014), a fronte
di un ridimensionamento del controvalore dei titoli in circolazione (-16,2% verso 2014).
Gli impieghi alla clientela ammontano a 2.450 milioni di Euro, con un aumento pari al +3,3%
rispetto al bilancio 2014.
Tale trend è sostenuto dai mutui che si attestano a 1.700 milioni di Euro (+3,4%) e dalle
anticipazioni e finanziamenti pari a 432 milioni di Euro (+6,6%). Negativo il contributo dei conti
correnti pari a 171 milioni di Euro, in flessione del 6,9%.
Tabella 10:
Esposizione sui titoli di debito di Governi centrali e/o enti governativi
31.12.2015
(in migliaia
di Euro)
Emittente
Rating
S&P
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
31.12.2014
Riserva
di
valutazio
ne
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Riserva
di
valutazi
one
AFS
20
(Availablefor-sale
financial
assets)
Titoli di
Stato
Italiano
Titoli
di
Stato
Argentini
Totale
Repubblica
Italiana
Repubblica
Argentina
BBB-
SD
328.000
397.875
24
34
328.024
397.909
9.302
328.000
396.919
8.894
6
24
28
4
9.308
328.024
396.947
8.898
Si rappresenta che, al 31 dicembre 2015, il valore di bilancio dell’esposizione verso Stati sovrani era
pari a Euro 398 milioni di Euro di cui il 99,9% concentrato sull’Italia, in crescita rispetto all’anno
precedente di 962 migliaia di Euro.
La percentuale di incidenza dell'investimento in titoli governativi, sull'ammontare complessivo delle
attività finanziarie risulta pari al 96,3%. L’esposizione verso i titoli di Stato argentini è di importo
non significativo. Non vi sono investimenti in titoli di debito strutturato emessi da Governi centrali o
locali, né sono presenti finanziamenti a favore dei medesimi soggetti.
21
4.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
4.1
Storia ed evoluzione dell’Emittente
La Cassa di Risparmio della Spezia società per azioni prosegue l’attività dell’ente Cassa di
Risparmio della Spezia costituito dall’Ospizio di Sant’Andrea il 28 giugno 1842.
Mediante conferimento dell’azienda bancaria da parte di tale ente, è stato costituito l’Emittente, in
data 8 agosto 1992.
Inizialmente il capitale sociale della Banca era detenuto interamente dalla Fondazione Cassa di
Risparmio della Spezia. Nel corso del 1992, attraverso un aumento di capitale, è entrata a far parte
della società la Cariplo S.p.A., acquistando una partecipazione pari al 20% del capitale sociale.
Nel 1994 le azioni possedute da Cariplo S.p.A. e parte delle azioni possedute dalla Fondazione
Cassa di Risparmio della Spezia sono state conferite nella società Carinord Holding S.p.A.. A
seguito di tale conferimento, il capitale sociale di Carinord Holding S.p.A. era così ripartito: Cariplo
spa 30,94%, Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria 27,36%, Fondazione Cassa di
Risparmio della Spezia 22,55% e Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara 19,15%.
Nell’ambito del processo di ristrutturazione di Carinord Holding S.p.A., attuato nel 2001 attraverso
un’operazione di scissione della società medesima, è stata costituita Carinord 2 S.p.A., di cui
Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia deteneva il 31,907% del capitale sociale.
Nel 2004 l’Emittente è entrato a far parte del gruppo Banca CR Firenze.
Nel 2008, a seguito dell’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo S.p.A. della quota di controllo di
Banca CR Firenze S.p.A., la Cassa di Risparmio della Spezia è indirettamente passata a far parte
del gruppo Intesa Sanpaolo. Dal 29 gennaio del 2008, in conseguenza dello scioglimento da parte
di Banca d’Italia del gruppo Banca CR Firenze, le società che ne facevano parte, fra cui Cassa di
Risparmio della Spezia, sono entrate direttamente nel Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo.
Nel corso del primo semestre del 2011, hanno avuto piena esecuzione gli accordi conclusi tra
Crédit Agricole S.A. e Intesa Sanpaolo S.p.A. nel febbraio del 2010 (come successivamente
modificati e integrati, in particolare, nel luglio del 2010), in base ai quali, l’Emittente è entrato a far
parte del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole (il Gruppo Bancario Cariparma Crédit
Agricole o il Gruppo), controllato da Crédit Agricole S.A.. In particolare a seguito dell’acquisizione
posta in essere in data 3 gennaio 2011, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
(Cariparma) ha acquisito da Banca CR Firenze S.p.A. una partecipazione di controllo nel capitale
di Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. di proprietà di Banca CR Firenze S.p.A., pari al 79,99%,
ad un prezzo iniziale pari a Euro 288 milioni di Euro. Cariparma ha reperito le risorse necessarie a
far fronte al pagamento di tale prezzo mediante un aumento di capitale in denaro offerto in opzione
ai soci ai sensi dell’articolo 2441 del codice civile. In data 23 maggio 2011, le azioni emesse da
Cariparma a fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state cedute da Intesa Sanpaolo S.p.A. e
Banca CR Firenze S.p.A. a Crédit Agricole S.A. (che ne ha acquistato il 90%) e Sacam
International S.A.S. (che ne ha acquistato il 10%).
Il 2014 ha rappresentato per Carispezia un anno di svolta dal punto di vista dimensionale e
organizzativo, nonostante il permanere delle avverse condizioni economico finanziarie sul
panorama europeo in generale, e in particolar modo sull'Italia, che hanno evidenziato, come negli
anni recenti, il perdurare di una crisi profonda da cui, soprattutto il nostro paese fatica ad uscirne.
Al fine di meglio valorizzare la relazione con la clientela, Carispezia, nel corso del 2015, ha
proseguito il programma di sviluppo del Modello di Servizio Retail, iniziato nel 2013, denominato
"Progetto MO.SER". Un elemento distintivo del modello sono le "Agenzie per Te", filiali aperte che
al posto delle casse tradizionali hanno apparecchiature self service, tecnologicamente molto
avanzate. Il nuovo modello di filiale ha lo scopo di porre al centro la relazione con la clientela
22
Retail, al fine di soddisfarne al meglio le esigenze, attraverso un modello di gestione della clientela
evoluto.
Nel corso del 2015 sono state attivate 5 filiali nel format “Agenzia per Te” che si sono aggiunte alle
8 già trasformate negli anni precedenti.
Il nuovo Modello di Servizio ha avuto un riscontro positivo della clientela, così come la continua
attenzione posta dalla Banca a tutta la sua clientela e alle sue esigenze. A dimostrazione di ciò
l’indagine di misurazione del grado di soddisfazione di servizio della clientela ha rilevato per il 2015
un valore tra i valori più alti del mercato.
Nell’ambito del Private Banking è stata posta in essere un’attività di ri–asset dei portafogli che ha
portato a risultati più che positivi nell’attività di collocamento dei prodotti core del risparmio gestito
e che nel corso degli anni ha raggiunto e superato il mercato del Private Banking in Italia
Alla data del Documento di Registrazione la rete bancaria dell’Emittente è costituita da 89 filiali
retail, considerando anche i Centri Imprese, Corporate e Private, alla medesima data i punti
vendita sono complessivamente 94 (si veda il Capitolo 5, Paragrafo 5.3, del Documento di
Registrazione).
4.1.1. Denominazione legale
La denominazione legale dell'Emittente è Cassa di Risparmio della Spezia – società per azioni.
4.1.2. Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
L'Emittente è iscritto nel Registro delle Imprese di della Spezia al numero 00057340119.
L’Emittente è inoltre iscritto all’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia al n. 5160.
4.1.3. Data di costituzione e durata dell’Emittente
L’Emittente è stata costituita con atto a rogito Notaio Fiammetta Chiarandini, repertorio n. 24960
dell’8 agosto 1992; atto depositato ed iscritto presso il Tribunale di La Spezia in data 14 agosto
1992 al n. 4660 d’ordine.
La durata dell’Emittente è fissata al 2050 e può essere prorogata con deliberazione dell’Assemblea
Straordinaria.
4.1.4. Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese
di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale.
La Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. è una società per azioni costituita in La Spezia e
regolata ed operante in base al diritto italiano. L’Emittente ha sede legale in Corso Cavour 86 –
19121, La Spezia; tel. 0187 773111.
4.1.5 Qualsiasi fatto recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante
per la valutazione della sua solvibilità
Non si sono verificati fatti recenti relativi all’Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione
della sua solvibilità.
23
5.
PANORAMICA DELLE ATTIVITA’
5.1
Principali attività
5.1.1 Breve descrizione delle principali attività dell’Emittente con indicazione delle
principali categorie di prodotti venduti e/o servizi prestati
L’Emittente è una società costituita in forma di società per azioni in data 8 agosto 1992, soggetta al
controllo e all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice
civile, di Cariparma (si veda il Capitolo 6, Paragrafo 6.2, del Documento di Registrazione), che
esercita l’attività bancaria nel settore della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle
sue varie forme.
Nel corso del terzo trimestre 2015 si è realizzata all’interno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
un’operazione straordinaria infragruppo che ha comportato il trasferimento di un ramo di azienda
tra società appartenenti al Gruppo. L’operazione infragruppo ha riguardato la costituzione di
Crédit Agricole Group Solutions Società Consortile per Azioni, società a scopo non lucrativo
avente ad oggetto l'esercizio, in via prevalente nei confronti e/o nell'interesse degli azionisti, di
attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi organizzativi,
tecnici, informatici ed amministrativi.
La Banca opera in Liguria e nella province di Massa Carrara, Parma e Reggio Emilia, dove svolge
attività bancaria nel settore della raccolta del risparmio e dell’esercizio del credito nelle sue varie
forme, compiendo, con l'osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari
e finanziari, incluse la costituzione e la gestione di forme pensionistiche complementari aperte o
chiuse, nonché ogni altra operazione strumentale o connessa al raggiungimento dello scopo
sociale.
Al 31 dicembre 2015, la rete bancaria dell’Emittente era costituita da 89 filiali retail.
In tale contesto, l’Emittente offre alla propria clientela un’ampia gamma di servizi, essendo attivo
nell’intermediazione creditizia, che consiste per lo più in attività di raccolta ed impieghi nei confronti
di clientela retail, corporate e private, nell’intermediazione finanziaria, nel risparmio gestito, nel
collocamento, nella negoziazione di strumenti finanziari anche mediante trading on line, nei servizi
di incasso e pagamento (anche offerti mediante l’on-line banking) e nel private banking. Inoltre,
offre alla propria clientela prodotti di bancassurance, leasing e factoring.
A)
Attività di intermediazione creditizia
Nell’ambito dell’intermediazione creditizia l’attività dell’Emittente può essere distinta in attività di
raccolta ed in attività di impiego, sia verso clientela retail, corporate e private, sia verso banche.
La Banca ha diversificato la gamma dei prodotti finanziari offerti, rendendoli funzionali alle
specifiche esigenze della clientela. La clientela tradizionale della Banca è costituita da privati e
famiglie, piccole e medie imprese ed enti pubblici, ivi comprese scuole, enti sanitari e Comuni.
Il forte radicamento territoriale della Banca nelle principali aree di attività, nonché la qualità dei
prodotti e dei servizi offerti, hanno permesso una significativa fidelizzazione della clientela.
Al 31 dicembre 2015 la raccolta della Banca, comprensiva della raccolta da banche, ammontava a
3.418.525 migliaia di Euro, di cui 3.021.648 migliaia di Euro (pari al 88,4%) da clientela e 396.877
migliaia di Euro da banche.
Alla medesima data, il portafoglio impieghi, comprensivo degli impieghi verso banche, ammontava
a 3.186.449 migliaia di Euro, di cui 2.450.339 migliaia di Euro (pari al 76,9%) da clientela e
736.110 migliaia di Euro da banche.
Raccolta da clientela
La raccolta diretta dell’Emittente è espletata attraverso conti correnti, obbligazioni, pronti contro
termine, depositi a risparmio e certificati di deposito. Nelle forme tecniche a breve termine vi è una
24
prevalenza di conti correnti, mentre nel medio lungo termine è rilevante l’importo delle obbligazioni.
La raccolta diretta, pur consolidandosi intorno ai 3 miliardi di Euro evidenzia un effetto
ricomposizione verso le forme tecniche più liquide quali i conti correnti (+11% verso 2014), a fronte
di un ridimensionamento del controvalore dei titoli in circolazione (-16,2% verso 2014).
La seguente tabella indica la ripartizione per forme tecniche della raccolta diretta della Banca al 31
dicembre 2015 e 2014.
Debiti verso clientela
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
Variazione
assoluta
(Euro
(Euro
(%)
migliaia)
migliaia)
(Euro migliaia)
Conti correnti e altri conti
2.044.012
1.841.322
202.690
11,0
Depositi
326.032
408.727
-82.695
-20,2
Altri debiti
17.884
10.340
7.544
73,0
Totale debiti verso
clientela
2.387.928
2.260.389
127.539
5,6
31.12.2015
(Euro
migliaia)
31.12.2014
(Euro
migliaia)
Variazione
(%)
Obbligazioni
565.848
612.571
-7,6%
Altri titoli
67.872
143.634
-52,7%
Totale titoli in circolazione
633.720
756.205
-16,2%
Titoli in circolazione
Raccolta da banche
La Banca svolge attività di intermediazione con banche italiane ed estere, a seconda delle proprie
esigenze.
La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta da banche dell’Emittente, ripartita per forme
tecniche, rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014.
31.12.2015
(Euro migliaia)
31.12.2014 (Euro
migliaia)
Variazione
-
-
-
Conti correnti e depositi liberi
75.949
64.324
11.625
Depositi vincolati
309.315
149.511
159.804
283
417
-134
Altri debiti
11.330
9.571
1.759
Totale debiti verso banche
396.877
223.823
173.054
Debiti verso banche
Debiti verso banche centrali
Finanziamenti
25
Impieghi verso clientela
Il portafoglio impieghi della Banca è composto sia da crediti per cassa a breve termine ed a
medio/lungo termine, sia da crediti di firma. La distribuzione della clientela si concentra in modo
prevalente nel segmento retail.
La seguente tabella indica i dati relativi agli impieghi della Banca verso clientela, ripartiti per forme
tecniche, al 31 dicembre 2015 e 2014.
Variazione
31.12.2015
(Euro migliaia)
31.12.2014
(Euro migliaia)
171.258
184.035
1.700.436
1.645.101
55.335
3,4
- Anticipazioni e
finanziamenti
432.838
406.188
26.650
6,6
- Crediti deteriorati
145.807
137.800
8.007
5,8
2.450.339
2.373.124
77.215
3,3
Crediti verso clientela
- Conti correnti
- Mutui
Crediti verso clientela
Assoluta Variazione
%
-12.777
-6,9
Lo sviluppo dei crediti alla clientela, in aumento di 77.215 migliaia di Euro (+3,3%) verso il 2014 è
pari a 2.450 milioni di Euro.
Tale trend è sostenuto dai mutui che si attestano a 1.700 milioni di Euro (+3,4%) e dalle
anticipazioni e finanziamenti pari a 432 milioni di Euro (+6,6%). Di contro, risulta negativo il
contributo dei conti correnti pari a 171 milioni di Euro, in flessione del 6,9%.
Il portafoglio crediti risulta così composto: mutui (69,4%), conti correnti (7%), anticipazioni e
finanziamenti (17,6%), e altro (6%).
Impieghi verso banche
La seguente tabella indica i dati relativi agli impieghi della Banca verso banche, ripartiti per forme
tecniche, al 31 dicembre 2015 e 2014.
31.12.2015
(Euro migliaia)
31.12.2014
(Euro migliaia)
-
-
Conti correnti e depositi
liberi
13.743
17.534
-3.791
Depositi vincolati
709.835
613.930
95.905
Altri finanziamenti
12.532
8.860
3.672
-
-
-
736.110
640.324
95.786
Crediti verso banche
Crediti verso banche
centrali
Titoli di debito
Totale crediti verso
banche
Variazione
-
26
B) Attività di Intermediazione Finanziaria
Le attività di negoziazione sui mercati finanziari possono essere svolte dalla Banca sia per conto
proprio sia per conto della clientela. In tal modo la Banca persegue il duplice obiettivo di una
efficiente pianificazione finanziaria nella gestione ed ottimizzazione dei rischi finanziari dei
portafogli di mercato monetario, valutario ed obbligazionario e di una elevata capacità di servizio a
favore della rete di dipendenze e quindi del cliente. L’Emittente svolge anche attività di vendita di
prodotti derivati a copertura dei rischi tassi e cambi della clientela e attività di negoziazione cambi
per conto della clientela.
C) Raccolta indiretta
L’Emittente è attivo nel settore del risparmio gestito con un’ampia gamma di prodotti e servizi che
includono gestioni patrimoniali mobiliari e fondi comuni di investimento. L’Emittente distribuisce,
inoltre, polizze assicurative del ramo vita.
La raccolta indiretta ammonta a 2.936 milioni di Euro, in crescita del 4,7% rispetto a dicembre
2014 e rappresenta il 49% della massa amministrata. All’interno dell’aggregato aumenta
significativamente il peso del risparmio gestito (+316 milioni di Euro, +16,1% verso fine 2014), in
parte bilanciato da una riduzione del controvalore dei titoli in amministrazione (-184 milioni di Euro,
-21,8% verso fine 2014). Il segmento risparmio gestito evidenzia un incremento su entrambe le
sue componenti: patrimoni gestiti e prodotti assicurativi, a conferma della propensione dei
risparmiatori verso tali forme di investimento. In particolare i patrimoni gestiti crescono di 132
milioni di Euro (+12,4%), posizionandosi a 1.196 milioni di Euro, mentre i prodotti assicurativi
raggiungono gli 1.081 milioni di Euro, con una variazione positiva di 184 milioni Euro (+20,5%).
La seguente tabella indica i dati relativi alla raccolta indiretta effettuata dalla Banca sia nel
risparmio gestito sia in quello amministrato.
31.12.2015
(Euro migliaia)
31.12.2014
(Euro migliaia)
Variazione
Assoluta
(%)
- Patrimoni gestiti
1.195.618
1.063.500
132.118
12,4
- Prodotti assicurativi
1.080.918
897.315
183.603
20,5
Totale Risparmio Gestito
2.276.536
1.960.815
315.721
16,1
659.190
843.312
-184.122
-21,8
2.935.726
2.804.127
131.599
4,7
Raccolta amministrata
Raccolta indiretta
D) Leasing e factoring
La Banca offre alla propria clientela prodotti e servizi c.d. “parabancari”, quali la
commercializzazione di contratti di leasing e di factoring e prodotti assicurativi a mezzo di accordi
di collaborazione con intermediari specializzati, in particolare con le società prodotto del Gruppo
Bancario Crédit Agricole - Leasing e Crédit Agricole Factoring.
Bancassurance
I prodotti assicurativi vengono commercializzati tramite la rete di sportelli dell’Emittente e
comprendono i tradizionali rami Danni e Vita. Per quanto attiene al ramo Danni, sono
commercializzate le coperture multi rischi per RC Auto, Casa ed Infortuni. Per il ramo Vita, alcune
27
tipologie di prodotti sono caratterizzate da un elevato contenuto finanziario e strutturate ai fini della
distribuzione attraverso il canale bancario.
E) Rete distributiva
La Banca eroga servizi attraverso un’articolata ed integrata rete multicanale. Al 31 dicembre 2015
tale rete era costituita dai seguenti canali:

Rete tradizionale di sportelli - Complessivamente l’articolazione territoriale della Banca
risultava costituita, al 31 dicembre 2015, da 96 insediamenti operativi.

Rete di ATM e POS - La Banca dispone di una rete capillarmente diffusa nel territorio di
sportelli ATM (Sportelli Automatici abilitati all’erogazione di contante ed alla fornitura di servizi
elettronici) e POS (Terminali Points of Sale) installati presso esercizi commerciali per il
pagamento elettronico degli acquisti attraverso l’utilizzo di carte di credito e di debito. Tutti gli
sportelli ATM ed i terminali POS sono collegati con la rete nazionale ed i principali circuiti
internazionali e consentono pertanto l’utilizzo sia delle carte emesse dalla Banca sia di quelle
di altre banche ed emittenti.

Carte di debito, credito e di pagamento - La Banca offre alla propria clientela una carta di
debito utilizzabile sui circuiti nazionali Bancomat/PagoBANCOMAT® e sui circuiti
internazionali Cirrus e Maestro. Grazie all’adozione della metodologia di verifica OLI (on line to
issuer), l’autorizzazione al pagamento viene rilasciata previa verifica dell’effettiva disponibilità
del conto corrente, con pressoché totale riduzione del rischio. La Banca propone inoltre alla
clientela delle carte prepagate, rilasciabili anche a non titolari di conto corrente, di cui alcune in
edizioni speciali destinate a sostenere attività solidali (es. Fondazione Veronesi, Lega del Filo
d’Oro). Per quanto riguarda le carte di credito, l’offerta della Banca è basata sui prodotti a
saldo di CartaSi, che propone con un proprio lay out autorizzato e su carte prepagate
ricaricabili con cui possono essere fatte le principali operazioni di un conto, senza bisogno di
un conto corrente. L’offerta delle carte di pagamento si completa con Cartèsia, la carta di
credito a rimborso rateale emessa in issuing diretto.

Canali distributivi multimediali (e-banking) - Nel perseguimento della strategia di
realizzazione e sviluppo del programma di offerta multicanale, l'Emittente mira ad offrire servizi
di e-banking rivolti sia ai privati che alla clientela aziendale e professionale dell'Emittente nel
rispetto degli standard corporate banking interbancario (CBI) omologati dall’ABI. L'Emittente
offre servizi da attivare su richiesta della clientela che consentono tra l'altro di acquisire
informazioni su conti correnti e dossier titoli e impartire ordini dispositivi, limitati per importo e
modalità, utilizzando mezzi di comunicazione a distanza.
I servizi dedicati alle aziende sono invece due:
- Nowbanking Piccole Imprese, l’innovativa offerta multicanale rivolta alle piccole/medie
aziende e ai liberi professionisti, che comprende il nuovo servizio internet banking sviluppato
secondo le logiche web 2.0 e che permette di gestire sia rapporti aziendali sia rapporti
personali con un unico strumento, il servizio di phone banking e il mobile alerting;
- Nowbanking Corporate, la piattaforma multibanca dedicata alle imprese corporate che
rispetta la normativa ABI riguardante il Corporate Banking Interbancario (CBI), offre un ampio
ventaglio di funzionalità informative e dispositive.
Inoltre a disposizione di tutta la clientela e nell’ottica di evoluzione di modello di servizio, le
nuove filiali evolute mettono a disposizione un’area self dove privati e aziende possono, in
totale autonomia risparmiando tempo e denaro, effettuare le principali operazioni bancarie
come bonifici, pagamenti e versamenti.
28

Rete di unità di private banking - Questo servizio, per il grado di sofisticazione richiesto ed il
tipo di clientela al quale si rivolge, rappresenta la naturale evoluzione del know-how acquisito
nell’ambito della gestione personalizzata dei patrimoni. Nel 2000 la Banca ha introdotto unità
dedicate esclusivamente all’attività di Private Banking, adeguando così la propria struttura alla
crescente domanda di questi servizi finanziari presentati ed offerti in ambienti caratterizzati da
maggior riservatezza e accoglienza. Al 31 dicembre 2015, risultavano operanti 2 Mercati
Private Banking.

Rete unità corporate banking - offrono alla Clientela Imprese un servizio qualificato e
tempestivo che si basa su:
- efficienza, rapidità decisionale, flessibilità,
- disponibilità di prodotti e servizi sofisticati e innovativi,
- forti competenze tecniche degli operatori.
Al 31 dicembre 2015 risultavano operanti 2 Centri Imprese (+2 Distaccamenti Operativi) e 1 Polo
Affari.
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività, se significativi
L'Emittente non ha introdotto prodotti non rientranti nelle categorie usualmente commercializzate,
che concorrano significativamente al margine di redditività.
5.1.3 Principali mercati
Il tradizionale bacino operativo dell’Emittente è principalmente quello della Liguria e della provincia
di Massa Carrara. La Banca opera anche sulle province di Genova, Parma e Reggio Emilia. Nel
corso del 2014, l’Emittente ha operato con 89 filiali retail. L’organico aziendale al 31 dicembre
2015 risultava composto da 694 dipendenti senza tenere conto né dei lavoratori atipici, né delle
rettifiche per la presenza di distacchi attivi o passivi.
5.1.4 Base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente riguardo alla sua posizione
concorrenziale
Nel presente Documento di Registrazione non sono contenute dichiarazioni concernenti la
posizione concorrenziale dell'Emittente.
29
6.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
6.1
Breve descrizione del Gruppo di cui fa parte l’Emittente e della posizione che
l’Emittente occupa
A partire dal 2011 l'Emittente fa parte del Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole ed è
controllata e soggetta all’attività di direzione e coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 e seguenti
del codice civile, di Cariparma, a sua volta controllata e soggetta all’attività di direzione e
coordinamento, ai sensi degli artt. 2497 e seguenti del codice civile, da Crédit Agricole S.A..
La Banca Universale di Prossimità è il modello organizzativo costruito dal Crédit Agricole con
l’obiettivo di offrire una gamma di servizi specializzati, in grado di soddisfare ogni fascia di
clientela, modello che può dirsi pienamente operativo anche in Italia.
Il modello organizzativo è composto da:
-
corporate and investment banking (rivolto alle istituzioni finanziarie e grandi imprese),
-
banca commerciale (per i segmenti di clientela imprese e privati),
-
servizi finanziari (credito ai consumatori, finanziamento automobilistico, leasing e factoring
rivolti a imprese e privati),
-
servizi assicurativi e asset management (a beneficio della clientela delle banche del
Gruppo e reti distributive indipendenti),
-
private banking e asset services (servizi specializzati per clientela privata e istituzionale)
Al servizio dell’economia, Crédit Agricole si distingue anche per una politica di responsabilità
sociale d’impresa dinamica e innovativa, basata su un approccio concreto che coinvolge tutto il
Gruppo e tutti i collaboratori.
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole è parte del gruppo francese Crédit Agricole, ed è costituito da:
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. (Cariparma), Banca Popolare FriulAdria S.p.A.
(FriulAdria), Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A. (Carispezia), Crédit Agricole Leasing S.r.l.
(Calit), Crédit Agricole Group Solutions.
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole attraverso le banche commerciali Cariparma, FriulAdria,
Carispezia opera nelle 10 regioni italiane che rappresentano il 71% della popolazione e che
producono il 79% del PIL, con centri imprese, corporate e private nei maggiori centri urbani.
La vocazione territoriale, la vicinanza al cliente e la riconosciuta solidità del Gruppo costituiscono i
suoi principali punti di forza.
Cariparma: Capogruppo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole, è una banca fortemente radicata
sul territorio, che ha origine da istituti di credito locali. Oltre al presidio delle province storiche di
Parma e Piacenza, è presente nei maggiori centri produttivi: Torino, Milano, Firenze, Bologna,
Roma e Napoli.
FriulAdria: nel 2007 FriulAdria entra a far parte del nuovo gruppo Cariparma Crédit Agricole, con
l’obiettivo di espandere il proprio presidio territoriale a tutto il Trivenetoforte dei suoi 15.000 soci,
che rappresentano il profondo legame con il tessuto locale, oggi è un punto di riferimento per le
famiglie e le imprese del Nord Est, con un importante progetto di espansione verso il Veneto.
Carispezia: una delle casse di risparmio più antiche d’Italia, leader nelle province storiche della
Spezia e Massa Carrara, nel 2014 avvia un progetto di espansione verso il Ponente Ligure,
allargandosi ai mercati di Genova, Savona e Imperia. Oggi rappresenta il 5° player bancario della
regione Liguria.
Crédit Agricole Leasing: 15° società sul mercato italiano del leasing, con una quota di mercato del
30
2,45%, opera nel leasing immobiliare, strumentale, targato ed energia. Il portafoglio crediti a fine
2015 ammonta a 2 miliardi di Euro.
Crédit Agricole Group Solution: società consortile del Gruppo Cariparma Crédit Agricole in cui
sono confluite attività relative agli ambiti Processi Operativi, Sistemi Informativi, Tecnico Logistica,
Sicurezza, Business Continuity, Acquisti e Gestione Immobili, Amministrazione del Personale.
6.2
Dipendenza dell’Emittente da altri soggetti all’interno del Gruppo di cui la stessa fa
parte
L'Emittente appartiene al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi
Bancari al n. 6230.7. È soggetto al controllo e all’attività di direzione e coordinamento di Cariparma
ai sensi degli articoli 2497 e seguenti del codice civile.
Si riporta di seguito uno schema riassuntivo della struttura del Gruppo Bancario Cariparma Crédit
Agricole al 31 dicembre 2015.
Il perimetro del Gruppo Cariparma Crédit Agricole risulta composto da Cariparma S.p.A.
(capogruppo), Banca Popolare FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit
Agricole Leasing Italia S.r.l.,Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.a., dalle società a destinazione
specifica Cariparma O.B.G. S.r.l., Mondo Mutui Cariparma S.r.l. e Sliders S.r.l., consolidate
integralmente.
Il 1° settembre 2015 è stata costituita Crédit Agricole Group Solutions, società a scopo non
lucrativo avente ad oggetto l'esercizio, in via prevalente nei confronti e/o nell'interesse degli
azionisti, di attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi
organizzativi, tecnici, informatici ed amministrativi, della quale Cariparma ha sottoscritto quote
partecipative per 35 milioni di Euro corrispondenti all’87,5% del capitale. L’avvio delle attività è
avvenuto con il passaggio di 579 dipendenti di Cariparma e di 93 dipendenti di Banca Popolare
Friuladria nella nuova società consortile, per un totale di 672 persone. Come indicato nel paragrafo
che precede nella società sono confluite le attività relative agli ambiti “Processi Operativi”, “Sistemi
Informativi”, “Tecnico Logistica”, “Sicurezza”, “Business Continuity”, “Acquisti e Gestione Immobili”
e “Amministrazione del Personale” del Gruppo.
31
7.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
7.1
Cambiamenti negativi sulle prospettive dell'Emittente
Alla data di approvazione del presente Documento di Registrazione non si sono verificati
cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell’Emittente a partire dal 31 dicembre 2015,
data dell’ultimo bilancio sottoposto a revisione e pubblicato.
7.2
Tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero avere
ripercussioni sulle prospettive dell'Emittente
L’Emittente attesta che non si hanno informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o
fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive
dell'Emittente almeno per l'esercizio in corso.
32
8.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
Il presente Documento di Registrazione non include previsioni o stime degli utili.
33
9.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI CONTROLLO
9.1
Componenti degli organi di amministrazione, di direzione e di controllo
Di seguito è riportata l'elencazione dei membri degli organi di amministrazione, direzione e
controllo dell'Emittente alla data di approvazione del Documento di Registrazione e delle cariche
ricoperte in altre società.
Consiglio di Amministrazione:
Cognome e
Nome
Carica ricoperta in
Carispezia
Incarichi in altre società ove significativi riguardo
all’Emittente
Andrea
Corradino
Presidente e membro
del Comitato
Esecutivo
Ariberto Fassati
Vice Presidente e
membro del Comitato
Esecutivo
 Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Water Front SpA,
 Spezia Calcio Srl,
 Consigliere di:
 Termomeccanica SpA,
 Distretto Ligure delle Tecnologie Marine
Scrl.

Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza SpA,
 Crédit Agricole Leasing Italia Srl,

Vice
Presidente
del
Consiglio
di
Amministrazione di:
 Banca Popolare FriulAdria SpA,
 Consigliere di:
 Amundi Società di Gestione del Risparmio SpA,
 ABI – Associazione Bancaria Italiana,
 Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi,
 Beni Stabili SpA SIIQ,
Guy Charbit
Guido Corradi
Carlo Emilio
Croce
Consigliere


Consigliere e membro  Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Crédit Agricole Vita SpA,
del Comitato

Consigliere di:
Esecutivo
Consigliere
Indipendente e
membro del Comitato
Parti Correlate




Jean-Philippe
Laval
Consigliere



Giampiero Maioli
Direttore Generale di:
Caisse Régionale de Crédit Agricole Mutuel de
la Corse
 Crédit Agricole Assicurazioni SpA,
 Società Italiana per il Gas per Azioni.
Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Nuova Merope srl,
Amministratore Delegato di:
 Elvstrom srl,
Consigliere di:
 Pria SpA,
 Sistemi srl,
Presidente di:
 Yach Club Italiano asd.
Responsabile Supervisione delle Banche Retail
italiane controllate da Crédit Agricole
Consigliere di:
Banca Popolare FriulAdria SpA.
Consigliere e membro  Senior Country Officer del Gruppo Crédit Agricole in
Italia,
del Comitato
 Membro del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole s.a.,
Esecutivo
 Amministratore Delegato e Direttore Generale di:
 Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza SpA,
 Consigliere e membro del Comitato Esecutivo di:
34
Michel Pelosoff
Consigliere
Paolo Pierantoni
Consigliere
Indipendente e
membro del Comitato
Parti Correlate
Andrée Bennati
Samat
Consigliere
Indipendente
Marco Simonetti
Consigliere
Indipendente e
membro del Comitato
Esecutivo
 Banca Popolare FriulAdria SpA,
 Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Crédit Agricole Group Solutions Scpa,
 Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Crédit Agricole Vita SpA,
 Amundi Società di Gestione del Risparmio SpA,
 Consigliere di:
 Crédit Agricole Leasing Italia Srl,
 FCA Bank SpA,
 Agos Ducato SpA,
 Eurofactor Italia SpA,
 Consigliere, membro del Comitato Esecutivo e del
Comitato di Presidenza dell’Associazione Bancaria
Italiana (A.B.I.),
 Membro del Consiglio Direttivo della Federazione delle
Banche, delle Assicurazioni e della Finanza (FeBAF)
 Membro dello Strategic Board della Fondazione
Università Cà Foscari,
 Direttore Generale di:
 Société Générale Gestion.
 Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 ATS Autostrada Torino Savona SpA,
 Amministratore Delegato di:
 SALT Società Autostrada Ligure Toscana SpA,
 SIAS Società Iniziative Autostradali e Servizi SpA,
 Consigliere Delegato di:
 Autocamionale della Cisa SpA,
 Consigliere di:
 Argo Finanziaria SpA,
 Autostrada dei Fiori SpA,
 Baglietto SpA,
 RINA SpA,
 A.T.I.V.A. “Autostrada Torino – Ivrea – Valle
d’Aosta” SpA,
 Tangenziali Esterne di Milano SpA,
 Tangenziale Esterna SpA.
 Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Caisse Régionale de Crédit Agricole Mutuel
Provence Côte d’Azur (PCA),
 Caisse Locale du Crédit Agricole Mutuel de
Le Beausset – Var – (Groupe PCA),
 Fondation d’Enterprise PCA (Groupe PCA),
 SAS Créazur (Groupe PCA),
 Consigliere di:
 Crédit Foncier de Monaco,
 Sofipaca S.A.,
 Handicap et Emploi au Crédit Agricole
(HECA),
 AMUNDI.
 Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Spedemar Srl,
 Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di:
 Contship Italia SpA,
 La Spezia Container Terminal SpA,
 TCR – Terminal Container Ravenna SpA,
 Spezia Calcio Srl,
 Consigliere di:
 CICT – Cagliari International Container Terminal
SpA,
35

Roberto Zangani
Consigliere e
Presidente
del Comitato Parti
Correlate



 Contrepair SpA,
 Contrepair Manovre Ferroviarie Srl,
 Oceanogate Italia SpA,
 Salerno Container Terminal SpA,
 Scuola Nazionale Trasporti e Logistica,
Consigliere di Sorveglianza di:
 La Spezia Shunting Railways SpA.
Amministratore Unico di:
 MRosa Srl,
 R & A SpA,
Amministratore Delegato di:
 Azienda Agricola Zangani srl,
 SIFI Group SpA,
Consigliere di:
 Spezia Calcio srl.
Collegio Sindacale:
Cognome e Nome
Marco Ziliotti
Giorgio Bruna
Carica ricoperta in
Carispezia
Presidente del Collegio
Sindacale
Sindaco Effettivo
Incarichi in altre società ove significativi
riguardo all’Emittente
 Consigliere di:
 Siusi SpA,
 Alpe srl,
 Presidente del Collegio Sindacale di:
 ADE SpA
 Bertazzoni SpA,
 Fiere di Parma SpA,
 Molino Grassi SpA,
 Sidel SpA,
 Sindaco di:
 Barilla G. e R. Fratelli SpA,
 Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza
SpA,
 Sindaco Supplente di:
 Federalimentare4Expo srl
 Gielle SpA,
 Scandicar SpA,
 Curatore Fallimentare di:
 Elettrogamma srl,
 SELL srl,
 Commissario Giudiziario di:
 BTT SpA,
 Farmacia S. Antonio,
 Liquidatore Giudiziario di:
 BTT SpA.
 Amministratore Unico di:
 MBH SpA,
 Presidente del Collegio Sindacale di:
 Crédit Agricole Assicurazioni SpA,
 Centro Sant’Anna SpA,
 G. Alberti & C. SpA,
 Genola Latte SpA,
 FI.LI, Finanziaria Ligure Srl,
 Soc. Esercizio Cliniche Italiane S.E.C.I.
SpA,
 Bagni Doria Srl,
 Sindaco Supplente di:
36
Raffaella Oldoini
Carla Bellieni
Sindaco Effettivo
Sindaco Supplente
 M.A.FINA. SpA.
 Presidente del Collegio Sindacale di:
 Centro per gli Studi di Tecnica Navale
Cetena SpA,
 RI.Genova – Riqualificazione Urbana
Genova srl,
 SEASTEMA SpA,
 Sindaco di:
 Ansaldo Nucleare SpA,
 Orizzonte – Sitemi Navali SpA,
 Sindaco Supplente di:
 Porto di Arenzano SpA,
 Società Regionale della Liguria per
l’internazionalizzazione
delle
imprese
scpa.

Sindaco di:
Il Monte srl,
 Sindaco Supplente di:
 FINARGE Armamento Genovese srl,
 GREDOS srl,
 Gruppo Lercari srl,
 Lercari srl,
 Rimorchiatori Riuniti SpA,
 Stella srl,
 TOP SpA,
 Revisore dei conti di:
 Fondazione Maria Wilma e Bianca Querci.
-- Nessuna -
Fulvio Tosi
Sindaco Supplente
L’Emittente adotta il sistema di amministrazione di cui all’articolo 2380, primo comma, del codice
civile.
Gli aggiornamenti relativi alle informazioni dell’organo amministrativo saranno di volta in volta
pubblicati
sul
sito
internet
dell’Emittente,
http://www.gruppocariparma.it/consiglio-diamministrazione--2.
Tutti gli Amministratori e i Sindaci elencati sopra sono domiciliati per la carica presso la sede
legale dell'Emittente e resteranno in carica fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio
2016.
Tutti i componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale risultano in possesso dei
requisiti di onorabilità e professionalità nonché dell’insussistenza di cause di incompatibilità
(interlocking) previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari, da ultimo verificate dal
Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2016.
Tutti i componenti del Collegio Sindacale risultano, altresì, iscritti al Registro dei Revisori contabili.
Direzione generale:
Cognome e Nome
Carlo Piana
Carica ricoperta in
Carispezia
Direttore Generale
Incarichi in altre società ove significativi
riguardo all’Emittente
 Consigliere di:
Crédit Agricole Group Solutions Scpa.
37
9.2
Conflitti di interesse degli organi di amministrazione, direzione e controllo
La circostanza che i componenti degli organi di amministrazione, direzione e controllo della Banca
ricoprano analoghe cariche in altre società potrebbe dar luogo a potenziali situazioni di conflitto di
interesse. Pertanto, dette situazioni sono gestite nel rispetto degli artt. 2391 e 2391-bis codice
civile, nonché degli. articoli 53 e 136 del Testo Unico Bancario nonché dell'art. 36 della Legge n.
214/2011.
Per le informazioni sulle “Operazioni con parti correlate” dell’Emittente, si rinvia alla Parte H della
Nota Integrativa del Bilancio 2015.
38
10.
PRINCIPALI AZIONISTI
10.1
Soggetti che controllano l'Emittente
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente è controllato all’80% da
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. e al 20% dalla Fondazione Cassa di Risparmio
della Spezia.
10.2 Accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data successiva una variazione
dell'assetto di controllo dell'Emittente
L'Emittente non è a conoscenza di accordi dalla cui attuazione possa scaturire ad una data
successiva una variazione dell'assetto di controllo dell'Emittente medesimo.
39
11.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITA’, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE
11.1
Informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
Le informazioni relative al patrimonio ed alla situazione economico-finanziaria della Banca incluse
nel Documento di Registrazione sono ricavabili dal Bilancio 2015 e dal Bilancio 2014, assoggettati
a revisione contabile completa da parte della Società di Revisione che ha emesso le proprie
relazioni rispettivamente in data 25 marzo 2016 e 23 marzo 2015.
Il Bilancio 2015 è stato approvato dall’Assemblea dei soci della Banca tenutasi in data 22 aprile
2016.
I dati relativi all’esercizio 2015 sono posti a confronto con quelli relativi all’esercizio 2014.
Il Bilancio 2015 e il Bilancio 2014 sono inclusi mediante riferimento nel presente Documento di
Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti e sono disponibili sul sito internet
dell’Emittente www.gruppocariparma.it/bilanci-carispezia (si veda il Capitolo 14 del Documento di
Registrazione).
Per comodità di consultazione dei bilanci di esercizio della Banca inclusi per riferimento nel
presente Documento di Registrazione, si riporta di seguito una tabella contenente indicazione delle
pagine da cui sono tratte le informazioni finanziarie incluse presente Documento di Registrazione.
Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2015
Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31.12.2015,
assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi allegati:
CAPITOLO
Dati di sintesi e indicatori di bilancio
Relazione sulla gestione
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della società di revisione
Prospetti contabili
Nota integrativa
PAGINE
18
20
60
61
62
68
Con riferimento all'esercizio conclusosi al 31 dicembre 2014:
Fascicoli del Bilancio di Esercizio dell'Emittente per l'esercizio chiuso al 31.12.2014,
assoggettati a revisione legale dei conti completa e relativi allegati:
CAPITOLO
Dati di sintesi e indicatori di bilancio
Relazione sulla gestione
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione della società di revisione
Prospetti contabili
Nota integrativa
11.2
PAGINE
18
20
56
59
60
66
Bilanci
L'Emittente non redige bilanci consolidati. Nel presente Documento di Registrazione sono inclusi
mediante riferimento ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti il Bilancio 2015 e il Bilancio
2014.
40
11.3
Revisione delle informazioni finanziarie annuali
Le informazioni finanziarie relative agli esercizi 2015 e 2014 sono state sottoposte a certificazione
da parte della società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A., che ha espresso un giudizio
senza rilievi con apposite relazioni incluse mediante riferimento nel presente Documento di
Registrazione (si veda il precedente Paragrafo 11.1).
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione relative agli esercizi passati sono state sottoposte a revisione legale dei conti
La Banca attesta che sia il Bilancio 2015 e il Bilancio 2014 sono stati sottoposti a revisione legale
dei conti da parte della Società di Revisione, che ha espresso un giudizio senza rilievi con apposite
relazioni, rispettivamente, in data 25 marzo 2016 e in data 23 marzo 2015, incluse mediante
riferimento nel presente Documento di Registrazione ai sensi dell’articolo 11 della Direttiva Prospetti
unitamente ai relativi bilanci (si veda il precedente Paragrafo 11.1).
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento Informativo che siano
state controllate dalla Società di Revisione
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare che siano state controllate dalla
Società di Revisione diverse dalle informazioni finanziarie tratte dal Bilancio 2015 e dal Bilancio
2014. In particolare, i dati relativi agli indicatori di liquidità indicati nella tabella 7 del Paragrafo 3.2
non sono stati sottoposti a revisione da parte della Società di Revisione.
11.3.3 Dati contenuti nel Documento di Registrazione estratti da fonti diverse dai bilanci
dell’Emittente
Il Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziare tratte da documenti diversi dal
Bilancio 2015 e dal Bilancio 2014.
11.4
Data della ultime informazioni finanziarie contenute nel Documento di Registrazione
Le ultime informazioni finanziarie relative all'Emittente incluse nel presente Documento di
Registrazione sono relative all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, tratte dal Bilancio 2015.
11.5
Informazioni finanziarie infrannuali
Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie
successive a quelle incluse nel Bilancio 2015.
Fermo quanto precede, si segnala che l'Emittente provvede alla predisposizione e alla
pubblicazione di relazioni semestrali. Tali relazioni sono disponibili sul sito internet dell’Emittente
http://www.gruppocariparma.it/bilanci-carispezia.
La relazione finanziaria, relativa al semestre chiuso al 30 giugno 2016, sarà sottoposta a revisione
limitata da parte della Società di Revisione.
Per l’informativa infrannuale relativa al Gruppo Bancario Cariparma Crédit Agricole, gli investitori
sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sul sito Internet
www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma. La relazione semestrale del Gruppo è pubblicata
anche sul sito internet www.gruppocariparma.it/bilanci-cariparma.
11.6
Procedimenti giudiziari e arbitrali
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione, l’Emittente è parte di procedimenti
giudiziari, civili e amministrativi, per alcuni dei quali l’Emittente ha costituito nel proprio bilancio un
apposito fondo rischi e oneri destinato a coprire le potenziali passività che ne potrebbero derivare.
Al 31 dicembre 2015 tale fondo ammontava a complessivi 1.789 migliaia di Euro rispetto al fondo di
1.886 migliaia di Euro di cui al all’esercizio 2014. Nella costituzione del fondo, l’Emittente ha tenuto
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in considerazione (i) i potenziali rischi connessi alla singola controversia e (ii) i principi contabili di
riferimento, che prescrivono l’accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.
Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri pari a 1.048 migliaia di Euro in diminuzione di 1.800
migliaia di Euro rispetto 2014, sono pressoché integralmente riconducibile ad altri fondi.
Il contenzioso per l’imposta di registro per un valore di circa 0,6 milioni di Euro a causa
dell’aliquota applicabile su un acquisto di un ramo d’azienda operata nel 2006 da Carifirenze,
all’epoca controllante della Banca, ha visto nel corso dell’anno 2015 il ricorso per Cassazione
dell’Agenzia delle Entrate rispetto alla sentenza favorevole di secondo grado ottenuta. Anche alla
luce delle sentenze precedenti, si è ritenuto di non procedere ad alcun accantonamento.
Alla data di approvazione del Documento di Registrazione non si sono verificati eventi che abbiano
causato variazioni significative rispetto alla situazione descritta sopra, a partire dal 31 dicembre
2015.
11.7
Cambiamenti significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell’Emittente
L’Emittente attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi della situazione finanziaria o
commerciale dell’Emittente dal 31 dicembre 2015, data di chiusura dell’ultimo esercizio per il
quale sono state pubblicate informazioni finanziarie sottoposte a revisione.
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12.
CONTRATTI IMPORTANTI
L'Emittente non ha concluso contratti importanti al di fuori del normale svolgimento dell’attività,
che potrebbero comportare per l’Emittente un'obbligazione o un diritto tale da influire in misura
rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei
possessori degli strumenti finanziari che intende emettere.
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13.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI
13.1
Informazioni provenienti da terzi o pareri di esperti
Il presente Documento di Registrazione non contiene pareri o relazioni provenienti da terzi in
qualità di esperti, con l'eccezione della relazione delle Società di Revisione di cui al Capitolo 11,
Paragrafo 11.3.1.
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi.
All’Emittente non è assegnato alcun giudizio di rating da parte di agenzie internazionali a ciò
deputate. Giudizi di rating sono assegnati alla Capogruppo Cariparma da parte delle Agenzie
internazionali Moody’s e Standard & Poors.
13.2 Fonti relative alle informazioni provenienti da terzi
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni provenienti da terzi.
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14.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Dalla data di approvazione del presente Documento di Registrazione e per tutta la durata della sua
validità, i seguenti documenti sono a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale
dell'Emittente, in Corso Cavour 86, 19121 La Spezia, presso tutte le filiali e sul sito web
www.carispezia.it/prodotti/privati/prodotti-di-risparmio/obbligazioni-carispezia dell'Emittente:

Atto costitutivo;

Statuto dell’Emittente;

Fascicolo del Bilancio di Esercizio di Carispezia per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015
assoggettato a revisione contabile completa e relativi allegati;

Fascicolo del Bilancio di Esercizio di Carispezia per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014
assoggettato a revisione contabile completa e relativi allegati;

Il presente Documento di Registrazione, depositato presso la CONSOB in data 10
giugno 2016 a seguito di approvazione comunicata con nota n. 0054063/16 del 9 giugno
2016 ed eventuali supplementi allo stesso.
L’Emittente provvederà a fornire gratuitamente a ciascun soggetto che richiederà il presente
Documento di Registrazione, dietro espressa richiesta dello stesso, oltre a una copia del
Documento di Registrazione medesimo, anche copia di ciascuno dei documenti contenuti
nell’elenco precedente.
Tali richieste dovranno essere inviate all'Emittente, all’attenzione dell’Ufficio Segreteria Generale,
corso Cavour, 86 - 19121 La Spezia o via e-mail all'indirizzo [email protected].
Si invitano i potenziali investitori a leggere il Documento di Registrazione congiuntamente
alla documentazione a disposizione del pubblico indicata nel precedente elenco al fine di
ottenere maggiori informazioni in merito alle condizioni finanziarie e all'attività
dell'Emittente.
Con riferimento all'informativa infrannuale ed ogni altra informazione societaria rilevante
per la valutazione della solvibilità e delle prospettive dell'Emittente e del Gruppo Bancario
Cariparma Crédit Agricole, l'Emittente si impegna a mettere a disposizione, e gli investitori
sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione sui siti Internet
www.carispezia.it (sito dell’Emittente), www.cariparma.it nonché www.credit-agricole.com.
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