Lo sciopero dei netturbini è riuscito I sacchi azzurri

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Transcript Lo sciopero dei netturbini è riuscito I sacchi azzurri

Trento
l'Adige
INNOVAZIONE
Il Comune a caccia di nuove
idee: le domande vanno
presentate entro giugno
giovedì 16 giugno 2016
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Muore nel sonno, oggi autopsia
Cade da 3 metri dalla scala
Si terrà stamattina, presso l’ospedale Santa
Chiara, l’autopsia sul corpo di Stefano
Buccella (foto), il trentenne di Romagnano
colto da un malore improvviso nel sonno. Era
stata mamma Beatrice, maestra elementare, a
trovare il figlio senza vita, nel letto, martedì
mattina. Stefano Buccella, operatore socio
sanitario alla casa di riposo di via Veneto, era
in buona salute. La data del funerale verrà
fissata nelle prossime ore.
infortunio sul lavoro alle 7 di ieri mattina nel
comune di Contà a Cunevo. Un operaio
agricolo è caduto da un melo mentre stava
sistemando le coltivazioni: ha fatto un volo di
tre metri, battendo la testa a terra. Subito è
stato chiamato l’elicottero. L’uomo, un
42enne di origine romena residente in val di
Non, è stato trasportato al pronto soccorso
del Santa Chiara e sottoposto ad esami per
un forte trauma cranico ed escoriazioni.
Trento smart con gli studenti ciceroni
Coinvolti nell’evento mondiale
in programma in settembre
Una app per
il servizio car
sharing, una
delle tante
possibilità offerte
dalle tecnologie
digitali. Il punto
sul loro uso per
migliorare la
qualità della vita
dei cittadini sarà
fatto in un
convegno
mondiale
a Trento
L’assessora
DOMENICO SARTORI
[email protected]
Uno dice «smart city» e gli va il boccone di traverso. Un po’ perché non
se ne può più degli inglesismi. Un po’
perché, e qui la cosa si fa più seria, mica è chiaro cosa ci sia dietro, anzi dentro, ’sta roba qui: «smart city», città
intelligente. È il cruccio di Chiara Maule, l’assessora all’innovazione del Comune di Trento, che affronta ogni giorno il paradosso di una città riconosciuta «smart» a livello mondiale, un
riconoscimento però di cui i cittadini
che la vivono, nella stragrande maggioranza, non sono affatto consapevoli.
Ecco che la sei giorni di convegno-congresso-eventi in calendario dal 10 al
15 settembre prossimi - l’hanno chiamata «Trento Smart City Week» - arriva
dunque come una grande occasione.
Nell’élite mondiale.
Premessa: Trento è fra le cinque «città
intelligenti» mondiali (con Guadalajara
in Messico, Wuxi in Cina, Casablanca
in Marocco e Kansas City negli Stati
Uniti) prescelte da Ieee (Institute of
electrical ad electronics engineers),
ritenuta la più importante organizzazione al mondo nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Ebbene, dopo
quella di Guadalajara lo scorso anno,
la seconda conferenza mondiale di Ieee si terrà proprio a Trento, in settembre. Con una differenza sostanziale,
però, rispetto all’evento in Messico.
Saranno i ragazzi a
spiegare ai cittadini come si
usano le nuove tecnologie
Chiara Maule
Ci sarà sì una parte, dal 12 al 15 settembre, riservata a studiosi, accademici e ricercatori di tutto il mondo,
che si confronteranno su come migliorare con le Ict (le tecnologie dell’informazione) la qualità delle vita dei
cittadini. Ma i primi due giorni, il fine
settimana del 10-11 settembre, sarà
un’occasione per mettere in mostra
quanto la città già offre di «smart» e
indicare una visione per il futuro.
Una visione orientata al cambiamento
su sei ambiti che danno concretezza
alla città intelligente: e-goverment
(servizi innovativi) e partecipazione,
mobilità, turismo, salute e benessere,
energia e open-big data. I sei tavoli di
lavoro che hanno elaborato idee negli
ultimi mesi coinvolgendo rappresen-
tanti del Comune, della Provincia di
Trento, del Consorzio dei comuni,
dell’Università, della Fondazione Bruno Kessler e del mondo delle imprese,
presenteranno i risultati raggiunti, le
proposte per il futuro.
Intelligente e «ignorante».
Il cruccio dell’assessora Maule è stato
misurato da un questionario del Comune nel 2015: ha mostrato quanto
poco i cittadini residenti siano consapevoli dei servizi «smart» offerti. Che
si tratti di SensorCivico, di myCicero
per facilitare il parcheggio, dell’app
per il riciclo, dell’app delle farmacie,
di «Comune in tasca» o di altre innovazioni che agevolano la vita, non importa: ancora pochi ne conoscono
l’esistenza, le potenzialità sono igno-
L’ADIGE 16 GIUGNO 2016 PAG. 23
Alta adesione anche in Trentino alla giornata di protesta
RIFIUTI
Il servizio non sarà recuperato, i cittadini devono andare ai Crm
rate. Da qui l’idea di far «toccare con
mano» ai cittadini e ai turisti cosa significhi vivere in una città «smart»,
coinvolgendo dal basso scuole, progettisti e imprese.
Alla caccia di idee.
Occhio alle date: il Comune ha lanciato
una «call» cui si può aderire entro il
30 giugno entrando nella sezione «Partecipa« del sito smartcityweek.it. Serve a raccogliere idee sui sei temi sopra
indicati. A ciascuno, poi, che vorrà
presentare una start up, un’applicazione, un’idea, sarà concesso uno spazio di 45-60 minuti in uno dei sei luoghi
del centro città individuati.
Gli studenti «ciceroni digitali».
«Abbiamo coinvolto anche le scuole»
spiega Maule, che confida di avere a
Trento un ministro per l’apertura della
settimana «Nel palazzo dell’anagrafe
in piazza Fiera, a palazzo Geremia o
palazzo Thun e in piazza Duomo, ci
saranno gli studenti dei licei Galilei,
Prati e Rosmini a fare da “ciceroni digitali”, spiegare come si usa myCicero
piuttosto che il sito dell’Azienda sanitaria per prenotare le analisi del sangue, o un’altra applicazione con lo
smartphone». Per prepararsi, gli studenti frequenteranno per dieci giorni
gli uffici pubblici, e il percorso gli sarà
riconosciuto come tirocinio nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. Una
mattinata intera sarà poi loro riservata
il 14 settembre all’auditorium S. Chiara, dove le scuole più innovative potranno esibire i loro progetti.
Come nel resto d’Italia, anche
in Trentino lo sciopero dei
netturbini proclamato nella
giornata di ieri per protestare
contro il mancato rinnovo
contrattuale ha comportato
numerosi disagi, soprattutto
nei grossi centri urbani, dove
i rifiuti sono rimasti in
esposizione sulle porte di
abitazioni provate e
condomini. Girando per le
strade del capoluogo, infatti,
era impossibile non notare la
presenza dei sacchi di
immondizia differenziata (in
particolare quelli blu adibiti
agli imballaggi leggeri) non
raccolti, ordinati ai bordi
delle carreggiate oppure
accatastati nei luoghi di
raccolta previsti. Il
disservizio è stato causato
dalla decisione unitaria da
parte dei sindacati del settore
- Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti
e Fiadel - di indire una
giornata di astensione dal
lavoro, la seconda nell’arco di
soli quindici giorni, per
protestare contro la ferma
opposizione delle
associazioni datoriali rispetto
all’inserimento di una
clausola sociale all’interno
del nuovo contratto. Si
tratterebbe di una condizione
ritenuta dai lavoratori
imprescindibile al fine di
garantire non solo gli attuali
livelli di occupazione, ma
anche per il riconoscimento
dei diritti acquisiti per
anzianità lavorativa e degli
scatti contrattuali. Malgrado
la situazione dei lavoratori
trentini sia, a quanto riferitoci
dagli stessi rappresentanti di
categoria, migliore rispetto a
quella vissuta nelle altre
regioni italiane, la mancanza
di un contratto di riferimento
causerebbe una certa
incertezza anche nei circa 560
operatori impiegati a livello
locale, che ieri hanno aderito
in massa allo sciopero (si
parla di circa l’80% degli
operatori a contratto).
«Ci scusiamo con la
cittadinanza - ci ha detto
l’esponente della Fit Cisl
Giovanni Giorlando - ma vi
sono questioni di carattere
lavorativo sulle quali non
possiamo davvero transigere.
In particolare, non siamo
disposti a rinunciare per
nessun motivo ad una
clausola sociale che permetta
di tutelare gli operatori nel
caso di un cambio o di un
rinnovo dell’appalto
pubblico. Perdere questa
opportunità, significherebbe
mancare l’obbiettivo di tutela
del lavoratore e di sicurezza
sul posto di lavoro».
Considerato la situazione di
aperto conflitto tra sindacati
e associazioni datoriali (Fiseassoambiente per il settore
privato e Utilitalia per quello
pubblico), la mobilitazione
della categoria continuerà ad
oltranza. Nel frattempo,
Dolomiti energia spiega che i
servizi non erogati a causa
dello sciopero non verranno
recuperati. Di conseguenza,
le alternative per i cittadini
sono due: ritirare i rifiuti in
casa, aspettando la
successiva giornata di
raccolta, oppure portare
trasportare i sacchi ai Crm
più vicini.
L.B.
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Lo sciopero dei netturbini è riuscito
I sacchi azzurri restano in strada
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Rovereto
TRENTINO GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2016
La città invasa dai sacchi blu dei rifiuti
Alta l’adesione allo sciopero. Dolomiti ambiente: nessuna raccolta straordinaria, vanno ritirati dalla strada
◗ ROVERETO
Vuoi che la comunicazione dal
Comune sia arrivata soltanto
martedì, vuoi che qualche cittadino abbia sperato che gli addetti alla raccolta dei rifiuti passassero lo stesso, vuoi che qualcuno non si sia preoccupato di
recuperare il sacco azzurro rimasto in strada... va a finire che
lo spettacolo offerto da una città che della pulizia e dell’accoglienza ne ha fatto una bandiera è davvero sconsolante se
non indecente. Dal centro storico alla periferia, in tutte le strade abbondavano (almeno fino
a ieri) i sacchi azzurri della raccolta differenziata rimasti sui
marciapiedi in seguito allo sciopero nazionale degli addetti alla raccolta e spazzamento dei
rifiuti solidi urbani. Lo sciopero, indetto da Cgil, Cisl e Uil per
chiedere il rinnovo del contratto scaduto da oltre due anni e
mezzo, a Rovereto ha avuto
un’altissima adesione, superiore al 90% e praticamente tutti i
sacchi esposti il martedì sera o
ieri mattina sono rimasti in
strada.
E rischiano di rimanerci ancora per una settimana visto
che, come assicura Dolomiti
ambiente, non ci sarà alcuna
raccolta straordinaria visto che
vanno rispettate le cadenze settimanali per la raccolta delle diverse tipologie di rifiuti. I sacchi azzurri vanno quindi ritirati
Una lavatrice abbandonata in via Fogolari vicino a un cassonetto del vetro
Ieri per lo sciopero degli addetti sono rimasti in strada i sacchi blu della raccolta differenziata (F. Festi)
dalla strada e rimessi al loro posto martedì sera o comunque il
mattino successivo prima che
passino gli addetti al servizio.
L’alternativa per chi vuole sbarazzarsene subito ed ha la possibilità di farlo è quella di portare i sacchi al Crm alla Mira di
Marco. Ma pochi lo faranno e il
rischio è che i sacchi azzurri
(magari sollevati dal vento) sa-
ranno presenti per giorni sui
marciapiedi e in strada. Molti
roveretani erano ignari dello
sciopero, nonostante i sindacati lo avessero annunciato da
tempo, anche perché la comunicazione è stata data sul profilo Facebook del Comune soltanto dopo le 18 di martedì.
Molti i commenti in città e sui
social per lo spettacolo inde-
IN VIA FLAIM
Un uomo trovato morto in casa
Era malato: l’allarme dato dai familiari che non avevano sue notizie
◗ ROVERETO
Hanno provato a chiamarlo,
ma invano. Non rispondeva
al telefono e nemmeno al citofono. Allarmati i familiari hanno chiamato le forze dell’ordine e all’apertura dell’appartamento hanno trovato l’uomo
già morto. E di morte naturale
parla il referto del medico che
ha effettuato il sopralluogo:
sul suo cadavere nessun segno di violenza, in casa tutto
era in ordine, la porta era regolarmente chiusa a chiave.
Anche i carabinieri, subito intervenuti, hanno escluso altre
ipotesi che non quella di un
malore e della morte naturale. L’allarme in via Flaim è
scattato ieri mattina attorno
alle nove. Dell’uomo sulla sessantina di anni non si avevano notizie da un paio di giorni. E così i familiari preoccupati hanno chiesto l’interven-
Un uomo senza vita è stato trovato in casa in via Flaim (F. Festi)
to dei soccorritori: sul posto
sono intervenuti due mezzi
dei vigili del fuoco, un’ambulanza di Trentino emergenza
e i carabinieri. Visto che la
porta era chiusa a chiave, i vigili del fuoco sono stati costretti a forzare la porta d’ingresso. E una volta entrati ac-
compagnati dai carabinieri
hanno trovato l’uomo ormai
senza vita. Già da un primo
controllo (e poi è arrivata la
conferma dal medico) erano
stati esclusi segni di violenza
sul corpo dell’uomo sgomberando il campo da ipotesi delittuose.
cooperativa vales
Nuovi sistemi di cura con Pronto serenità
◗ ROVERETO
La cooperativa sociale Vales
presenta oggi i suoi nuovi servizi, ed il progetto "Pronto Serenità". Si tratta di servizi di cura aggiuntivo, di tipo privatistico, messi in piedi assieme alla
rete Trentino Cura.
Per certi versi è la risposta
della cooperativa sociale al crescere di nuove realtà, di tipo
privato, che di recente si sono
inserite nel mercato dell'assi-
stenza. La presentazione del
progetto avverrà oggi alle 17 a
palazzo Caritro. Saranno presenti gli amministratori della
cooperativa, accanto ad amministratori ed esponenti del
mondo universitario e delle
professioni. Il progetto di assistenza nasce per rispondere alle nuove richieste che nascono
e crescono tra le famiglie. Si vive sempre di più, gli anziani
sono sempre di più, e quindi le
cure sono sempre più necessa-
rie; questo mentre lo stato sociale non ha più le risorse per
"stare dietro a tutto" e anzi si
vede ridurre, spesso, i fondi.
Dall’assistenza domiciliare
all’anziano, ai periodi di sollievo, all’assistenza specifica per
determinate patologie: c’è di
tutto. Il progetto di Vales mette a disposizione un pacchetto
di vari servizi, di tipo privatistico, per rispondere direttamente ai bisogni, in base alle loro
forme ed esigenze.
(m.s.)
cente tanto che c’è chi parla di
«situazione di emergenza aggravata dal fatto che ormai da
settimane gli addetti non rimuovono più i sacchetti non "a
norma". La nuova amministrazione aveva fatto dei rifiuti e del
decoro un cavallo di battaglia,
ma con rammarico non è cambiato nulla...»
(g.r.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
Sempre in via Fogolari, poco distante, è comparso un materasso