18 giugno 2016 - Bel Paese Web

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1 Primo piano
13 febbraio 2010
18 giugno 2016
VITA SEMPRE PIÙ DURA
PER CHI SOFFRE DI SENSIBILITÀ
CHIMICA MULTIPLA
Alessio Quarta
pag. 10
1
Poggiardo
COLAFATI: “LA NOSTRA CITTÀ
SARÀ META TURISTICA
PER TUTTO L’ANNO”
Alessandro Chizzini
pag. 17
Periodico
d’informazione del Salento
Anno XV n. 593
18.06.2016
L’oro rosso del Salento
Foto: Diritti a Sud
LECCE
Imu e Tasi, Lecce all’ottavo posto
in Italia per le tasse sulla casa
Gian Piero Personè
SPETTACOLO
Alla Villa Tamborino le stelle del
teatro brillano nei Chiari di Luna
Claudia Mangione
Tutela delle colture tipiche della nostra terra senza ricorrere a fitofarmaci e fertilizzanti chimici, lotta al caporalato
e creazione di opportunità di lavoro per i giovani: questi gli obiettivi del progetto che le associazioni Salento Km0,
Diritti a Sud e Arci Club Gallery stanno portando avanti insieme alla Casa delle Agriculture “Tullia e Gino” di
Castiglione d’Otranto, nel cui vivaio della biodiversità sono coltivate tutte le 17 specie originali di pomodori salentini
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18 giugno 2016
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18 giugno 2016
Editoriale
Codice rosso
per il 118
OPINIONI
Cartoline da Corigliano d’Otranto
di Andrea Colella
Proprio quando l’estate è alle porte i medici convenzionati con il 118 annunciano battaglia e minacciano di incrociare le braccia. Le ragioni sono
inoppugnabili: carenze di organico (sono 55 le unità attualmente in servizio in provincia di Lecce, a
fronte di una necessità di 85 specialisti), stress e
remunerazione bassa rispetto all’impegno e alle responsabilità richiesti. Una condizione diffusa, che
rappresenta un deterrente anche per il reclutamento di nuovi medici di Pronto Soccorso: è significativo il fatto che gli ultimi otto concorsi banditi dalla Asl sono andati deserti.
A detta dei rappresentanti sindacali di Cgil, Uil, Snami e Fmmg, la colpa di questo precario stato di cose
è del rapporto di lavoro (di tipo Co.co.co.) tra i medici del 118 e il Servizio sanitario, che fa sì che specialisti con anni di esperienza restino di fatto dei
precari, il cui lavoro paradossalmente non rientra
nell’elenco delle attività usuranti (!). A questo si aggiunga il comportamento dell’Asl, che continua a
non fornire risposte adeguate in merito alle criticità
della rete di emergenza-urgenza.
Visto che oggi la situazione è questa, che cosa succederà quando le località di vacanza sull’Adriatico e lo Ionio saranno prese d’assalto da migliaia
di turisti o quando sagre o grandi eventi come la
Notte della Taranta metteranno a dura prova il servizio di emergenza-urgenza? L’esperienza degli anni
passati con il Pronto Soccorso e le ambulanze dell’ospedale di Gallipoli assolutamente insufficienti a gestire una popolazione cresciuta a dismisura, soprattutto a cavallo di Ferragosto. Sarebbe dunque ora che i vertici della Asl prendessero provvedimenti in merito. E alla svelta.
Belpaese
tornerà in distribuzione
il 2 luglio 2016
Sarà forse la presenza dell’ex discarica -che qualcuno vorrebbe fortemente rimettere in
funzione- ad ispirare l’abbandono indiscriminato di rifiuti urbani e speciali nelle piazzole di sosta della Strada Provinciale 367, altresì detta “Scorrimento veloce”. Nella foto che
proponiamo fa bella mostra di sé un frigorifero “vintage”, un’immagine non certo esaltante per le decine di migliaia di turisti che quest’estate visiteranno il nostro Salento.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Taglio dei finanziamenti per emergenza incendi:
Italia Nostra aderisce alla denuncia del Conapo
La Sezione Sud Salento di Italia Nostra, venuta a conoscenza del provvedimento adottato
dalla Giunta regionale pugliese
di ridurre del 60% le risorse destinate al contrasto degli incendi boschivi e della conseguente
mobilitazione intrapresa da
parte del Conapo (sindacato dei
Vigili del Fuoco), ritiene doveroso manifestare la propria
adesione alle iniziative avviate in
questi giorni dalle organizzazioni sindacali del settore che
hanno manifestato la propria
preoccupazione per gli effetti che
tale provvedimento potrà determinare sull’efficienza di un
servizio di primaria rilevanza per
garantire l’incolumità e la tutela delle risorse ambientali che,
in Puglia e nel Salento, risultano particolarmente scarse e
fortemente compromesse da
una serie di attività antropiche.
L’imminente stagione estiva e la
tendenza oramai acclarata dell’aumento delle temperature
medie, ci induce ad una maggiore preoccupazione sulla rea-
le possibilità che, il già ridotto
numero di personale dei Vigili
del fuoco operativo in Puglia e
in provincia di Lecce, possa essere in grado di far fronte alle
numerose emergenze che, con
elevata probabilità, potranno
verificarsi nel corso dell’estate,
anche in ragione dell’alto numero di turisti che per le proprie
vacanze si prevede sceglieranno
la Puglia e il Salento.
Marcello Seclì
Italia Nostra - Sezione Sud
Salento
La lucerna
a cura di
fra Roberto Francavilla
“Per il nuovo millennio
dobbiamo andare alla
scuola dei santi, perché ci
insegnano come vivere la
misura alta della carità,
per una testimonianza più credibile ed efficace”.
(Giovanni Paolo II)
Amici di Belpaese, vi scrivo da Martina Franca dove
ho predicato in occasione della festa di sant’Antonio da Padova, molto venerato in Valle d’Itria per
l’antica presenza dei Francescani. Si possono ammirare nei punti nevralgici della città i loro conventi
e, nel cuore della Valle, si trova tra i trulli l’antica
chiesa di sant’Antonio ai Cappuccini (1571).
Questa volta la Lucerna non inizia con un brano
del Vangelo, ma con l’esortazione di Papa Wojtyla all’inizio del nuovo millennio. In verità sant’Antonio da Padova con i suoi scritti e la sua vita gloriosa (se pur di soli 36 anni) è un maestro esemplare di scuola cristiana, avendo predicato ed esercitato le opere di misericordia. Nell’Anno Giubilare della Misericordia, indetto da Papa Francesco,
si può benissimo ritrovare in sant’Antonio un modello di solidarietà per gli ultimi e i poveri, non solo
dal punto di vista corporale (avendo dato da mangiare agli affamati e da bere agli assetati, avendo rivestito gli ignudi e accolto i forestieri) ma di
più si è adoperato per istruire, consolare e confortare quanti erano nel dubbio, nell’errore e nelle afflizioni della vita.
Un particolare interessante della devozione per
questo santo è la benedizione e distribuzione del
“pane di sant’Antonio”. Ogni chiesa infatti sembra
trasformarsi in un panificio (!), anche se noi non
siamo popolo della fame ma dei consumi e di tanto cibo sprecato. Il pane benedetto ha, dunque, un
altro significato: come pane del perdono, della
pace, della solidarietà e, con i tempi che corrono,
perché non considerarlo anche pane del lavoro,
della salute e dell’Eucarestia? Veneriamo i santi
e consideriamoli non degli extra terrestri, ma nostri compagni di viaggio per una umanità più giusta e fraterna.
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A cura di Diletta Pascali
18 giugno 2016
SUCCEDEVA
IL 18 GIUGNO
Nel 1965 il pugile Nino Benvenuti conquista il titolo mondiale dei pesi superwelter
battendo, con un KO al sesto
round, il detentore Sandro
Mazzinghi.
Nel 1996 muore a Milano
Gino Bramieri, attore comico e
grande narratore di barzellette.
Nel 2008 esce al cinema L’incredibile Hulk, un film di Louis Leterrier con Edward Norton. Creato dallo scrittore Stan
Lee e dall’artista Jack Kirby, il
personaggio esordisce nel
maggio del 1962 in una serie
della Marvel Comics.
Chiusa per “ferie”
curiosità dal mondo
L'isola di Koh Tachai in Thailandia, amatissima dagli appassionati di immersioni,
sarà chiusa per consentire
la riabilitazione dell'ecosistema e per 'farla riprendere' un po' dalla presenza
continua di turisti. Il sovraffollamento continuo ha
causato il rapido deteriorarsi dell'isola.
Costosissimo the!
Un singolo grammo del pregiatissimo Da Hong Pao
costa oltre 1.400 dollari. Il suo elevato costo dipende
dalle rarissime foglie utilizzate e dalla lavorazione:
le foglie vengono
lavate con latte
di capra, cotte
e lasciate essiccare per lunghi
periodi, che possono raggiungere
addirittura gli 80 anni.
Scultura Lego
in frantumi
Stop alla violenza
Una manifestazione contro la violenza sulle donne a Copacabana,
in Brasile. Oltre alle immagini, scattate da Marcio Freitas, sulla
spiaggia sono state lasciate 420 paia di slip, il numero delle
donne che subiscono violenza nel paese ogni 72 ore.
Lo smartphone arrotolabile
Potrebbe chiamarsi Galaxy X
il primo smartphone arrotolabile, prodotto da Samsung
e atteso l’anno prossimo. Il
display ha tecnologia Oled, è
grande 5,7 pollici e ha 1920
x 1080 pixel di risoluzione.
Può essere piegato su se
stesso fino a trasformarsi in
un cilindro dal diametro di
10 millimetri.
Post-it
Nel giorno dell’inaugurazione
della mostra della Lego a Ningbo, in Cina, un bambino ha
mandato in frantumi uno dei
personaggi del film ‘Zootopia’.
Un’opera che era costata tre
giorni e tre notti di duro lavoro e il cui valore si aggira
intorno ai 15 mila dollari.
Tatuaggi temporanei
Emoji dalla
Spagna
Nel mese di giugno WhatsApp rilascerà un nuovo
aggiornamento che prevede una nuova emoji: la
paella. Il piatto per eccellenza della cucina valenciana sarà la prima emoticon distintiva della Spagna e sarà inserita tra le
icone di cibo come le già
presenti taco, hot dog, pizza, patatine fritte, hamburger o sushi.
Un gruppo di studenti di chimica e ingegneria bio-molecolare,
che hanno vinto un premio da 75.000 dollari per sviluppare un
prodotto che loro hanno battezzato Ephemeral. Si tratta di un
nuovo tipo di inchiostri per tatuaggi, che permette di essere cancellato con una apposita soluzione sviluppata dagli inventori.
Scatto sottomarino
Gold è il colore di questo cavalluccio marino ma anche della medaglia - simbolica - vinta, con questo scatto, dal fotografo ligure Davide Lopresti. La sua foto realizzata nelle acque di Sistiana, Trieste,
ha vinto l'edizione 2016 dell'Underwater Photographer of the Year.
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in copertina
A Castiglione d’Otranto
il primo vivaio della
biodiversità in Puglia
L’oro rosso del Salento
Tutela delle colture tipiche della nostra terra senza ricorrere a fitofarmaci e fertilizzanti chimici, lotta al caporalato
e creazione di opportunità di lavoro per i giovani: questi gli obiettivi del progetto che le associazioni Salento Km0,
Diritti a Sud e Arci Club Gallery stanno portando avanti insieme alla Casa delle Agriculture “Tullia e Gino” di
Castiglione d’Otranto, nel cui vivaio della biodiversità sono coltivate tutte le 17 specie originali di pomodori salentini
A cura di Alessandro Chizzini
Da ornamento a elemento base della dieta
mediterranea, fino ad uno strumento di riscatto. È questa la particolare evoluzione del
pomodoro, protagonista lo scorso 11 giugno
presso la Casa delle Agriculture “Tullia e
Gino” di Castiglione d’Otranto (frazione di
Andrano), laboratorio nato nel 2011 che ha
reintrodotto la coltivazione di varietà orticole a rischio scomparsa attraverso metodi
totalmente naturali, cercando di usare sempre meno acqua (visto che la nostra falda sotterranea si sta sempre più salinizzando) e
abolendo fitofarmaci e fertilizzanti chimici;
una realtà che si è distinta per aver consegnato al Presidente della Repubblica (la prima in Italia) una petizione contro l’abuso della chimica in agricoltura, che ha creato un
parco per la piantumazione di alberi da frutto oggi diventati rari e che promuove la biodiversità attraverso una serie di eventi, tra
cui spicca la “Notte Verde”, evento in programma a fine agosto a Castiglione da cinque anni a questa parte.
E tra questi appuntamenti rientra proprio
l’incontro dello scorso sabato, intitolato “Il
riscatto del pomodoro”, ortaggio di cui la
Dal “Seccagno” al “Sanguigno d’estate”: ecco le 17 varietà di pomodori
Il pomodoro è una delle colture principali della “Casa
delle Agriculture Tullio e Gino”, tanto è vero che nel loro
vivaio ne sono conservate ben 17 varietà, tutte originali salentine. Queste le diverse tipologie di pomodoro
coltivate nella struttura agricola di Castiglione: Regina Torre Guaceto, Regina Montalbano, Fiaschetto Quintino, Pomodoro leccese Roberto Polo, Pomodoro Leverano, Serbo Roberto Polo, Seccagno, Invernale Mar-
tano, Invernale Aradeo, Chiatto Aradeo, Giallo con pizzo invernale Carpignano, Rosso col pizzo, Tondo leccese estivo, Manduria Estate, Sanguigno d’estate, Neviano Estate, Datterino Galatina, Racalino.
Un numero molto elevato che non si esclude possa
ancora crescere e che è a disposizione di tutti: di tutte le varietà di pomodori coltivati, infatti, è possibile richiedere le piantine.
Casa delle Agriculture custodisce nel proprio
orto ben 17 varietà, tutte originarie della Provincia di Lecce.
Oltre che come alimento, però, l’iniziativa
ha messo in evidenza la funzione di riscatto sociale svolta dal pomodoro, come strumento di lotta al caporalato o con il quale
riconquistare il senso di un’agricoltura diversa e più sostenibile. Due strade che sono
state già intraprese da tre associazioni rappresentate da tre giovani donne che vedono
nell’agricoltura naturale una strada virtuosa per la crescita economica, sociale e culturale e che hanno raccontato la loro esperienza: Francesca Casaluci (Salento Km0 di
Galatina), Roberta Bruno (progetto Karadrà
di Arci Club Gallery di Aradeo) e Rosa Vaglio (Diritti a Sud di Nardò).
Ma l’attività della Casa delle Agriculture non
si ferma qui; nell’immediato futuro sono previsti altri due appuntamenti a tema: “Zona
non avvelenata”, in programma giovedì 23
giugno, con Isde Italia e Centro Servizi Volontariato Salento; “Il pane e le rose”, sabato
9 luglio, alla presenza del poeta “paesologo” Franco Arminio.
Un vivaio che per le sue caratteristiche peculiari non
ha eguali in tutta Italia. La nuova avventura della
Casa delle Agriculture è iniziata lo scorso 4 giugno
con l’inaugurazione di un luogo unico in cui la biodiversità agricola si studia, si recupera, si riproduce, diventa leva di riscatto per la comunità locale,
attraverso un’agricoltura rigorosamente naturale. In
coincidenza con l’apertura della rassegna “La Terra del ritorno” e con la partecipazione di Paolo Cacciari (ex vicesindaco di Venezia e attivista dei movimenti ambientalisti) è stato presentato quello che
rappresenta il frutto di un progetto che Casa delle Agriculture ha portato avanti in collaborazione con
l’associazione Salento Km0 e il Parco Otranto-Leuca, e che rappresenta l’elemento più importante
del più ampio progetto di recupero delle terre abbandonate del Salento.
Numerosissime le varietà orticole, cerealicole e leguminose coltivate all’interno del vivaio, frutto di un
lungo lavoro di ricerca sul campo, svolto recuperando sementi bio certificare e soprattutto entrando
in contatto con i contadini del territorio, storici custodi di quei semi che oggi rivivono: lo zafferano
locale, l’anguria gialla del Salento, le tante varietà di pomodori, il peperone ruggianese, la zucchina San Pasquale, il “meloncello”, la lenticchia di
Altamura, la canapa, il farro monococco e dicocco, i grani Senatore Cappelli e Gentil Rosso, il Miscuglio di Ceccarelli e tanti altri ancora.
Una vastissima gamma di varietà agricole salentine e pugliesi, coltivate solo con metodi naturali,
anche perché l’obiettivo della Casa delle Agricolture è chiaro: dare risposta concreta alla necessità di sviluppo sostenibile delle pratiche agricole naturali, organiche e biologiche, strappando i coltivatori al monopolio delle “farmacie agricole”.
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18 giugno 2016
in copertina
Le protagoniste del riscatto del pomodoro salentino
FRANCESCA CASALUCI - SALENTO KM0
“Insieme per costruire un nuovo futuro legato alla terra e ai suoi frutti”
Nata nel 2011 a Galatina, l’associazione Salento Km0 si impegna nella
diffusione della conoscenza del patrimonio ambientale e culturale della provincia di Lecce. Sostiene e mette in rete una serie di realtà che operano nell’agricoltura in maniera differente, coltivando secondo metodi sostenibili, salvaguardando la biodiversità agricola, proponendo nuovi rapporti con la terra e il cibo, alternativi al modello dominante.
Un ritorno alla terra partita con la ri-
scoperta di 20 varietà agricole tra ortaggi e frutti, un numero che negli anni
è aumentato, rafforzando il loro progetto. E questo grazie anche alla collaborazione instaurata con la Casa
delle Agriculture, come ha spiegato
Francesca Casaluci, esponente di
Salento Km0: “Entrando in contatto
con i contadini del territorio, siamo entrati in possesso di tante informazioni sui semi, soprattutto quelli relativi
a varietà differenti di pomodoro, alcune delle quali donate proprio alla
Casa delle Agriculture.
Si tratta delle varietà migliori del Salento, perché si adattano perfettamente alle caratteristiche climatiche,
ambientali e biologiche del nostro territorio; alcune sono anche adatte all’aridocoltura, consentendone così
la crescita anche in zone prive di acqua.
Siamo felici che queste varietà si
trovino qui a Castiglione, un vero e proprio contenitore della biodiversità”.
Oggi Salento Km0 è diventata un
ROSA VAGLIO - DIRITTI A SUD
“Lotta al caporalato e buone pratiche
per creare opportunità di lavoro per tutti”
Diritti a Sud nasce nel 2014
dall’esperienza del comitato
No Cap, operante dal 2009
nelle campagne di Nardò
per l’integrazione e la difesa
dei diritti dei braccianti extracomunitari impegnati stagionalmente nel lavoro agricolo e vittime del caporalato.
La loro attività ha il fine di garantire agli stranieri i diritti
fondamentali dell’essere
umano (casa, cure mediche,
istruzione e lavoro), senza sostituirsi però alle istituzioni,
ma fornendo loro il giusto
supporto, anche grazie al
contributo di alcuni professionisti.
Tra corsi di italiano gratuiti e
un progetto di autorecupero di un rudere, tra
le altre cose, Diritti a Sud ha avviato “Sfruttazero”, progetto di agricoltura sociale che occupa
alcuni ragazzi del ghetto di Nardò nella lavorazione della terra, curandone l’intera filiera produttiva. Da quando è partito, questo progetto
si è concentrato sulla produzione di salsa di pomodoro, marmellata di uva e olio extravergine
di oliva, ma come spiega la presidentessa Rosa
Vaglio, il primo rappresenta il business principale della loro attività:
“La salsa Sfruttazero incarna più degli altri quella che è la nostra missione: il pomodoro, infatti, può essere considerato il simbolo dello
sfruttamento e del caporalato. Siamo ora intenzionati ad aumentarne la produzione, lavorando sempre insieme ai migranti e continuando a curare tutti
gli aspetti di questo lavoro, portato in rete tra
Nardò e Bari”.
L’associazione neretina
considera quindi l’agricoltura come uno strumento di riscatto sociale, “come un mezzo per
creare lavoro e per dimostrare che si può lavorare in agricoltura senza sfruttare le persone o inquinare l’ambiente”.
Nel futuro di Diritti a Sud anche la volontà di
riuscire a recuperare varietà agricole locali, partendo anche dalla collaborazione con Casa delle Agriculture.
punto di riferimento per chi cerca particolari informazioni sulle coltivazioni
agricole, per chi ha bisogno di reperire particolari prodotti, siano essi privati o aziende commerciali: “Insieme
alla Casa delle Agriculture vogliamo
fare rete e costruire un progetto comune che porti alla costruzione di un
futuro su basi sì faticose, ma che può
dare la possibilità di autodeterminarsi, di essere padroni di sé stessi,
definendo nuove politiche e lanciando messaggi etici e sociali”.
ROBERTA BRUNO - ARCI CLUB GALLERY
“L’agricoltura naturale protagonista
di una nuova rivoluzione economica”
“Acqua che nasce dalla terra e che la terra inghiotte”.
Questo è il significato del
termine greco “haradra” da
cui deriva la parola Karadrà, il progetto che da tre
anni sta portando avanti l’associazione Arci Club Gallery
di Aradeo. Il riferimento è al
fenomeno carsico che interessa la zona che va dai feudi di Collepasso, Cutrofiano,
Aradeo e Galatina al Canale
dell’Asso, l’unica struttura
idrica salentina composta
dal canali superficiali naturali
che finiscono in dore e voline e inghiottiti poi a Nardò.
Karadrà sfrutta la particolare terra della zona dell’Asso,
molto argillosa e in grado di trattenere l’acqua
così da consentire alla biodiversità dell’area di
non aver bisogno di un apparato idrico.
“Karadrà -spiega la presidentessa Roberta Bruno- nasce per fare un’agricoltura non invasiva
e che non sprechi le risorse. D’altronde il primo fattore inquinante oggi è l’agricoltura industrializzata e l’acqua è la principale risorsa
da tutelare, anche perché il Salento è a rischio
desertificazione”. I ragazzi di Karadrà hanno
quindi riscoperto le tecniche di aridocoltura,
sparite con l’avvento dell’agricoltura industriale,
e hanno così recuperato
la biodiversità locale, “in
particolar modo il pomodoro d’inverno, le
‘pende’, di colore arancione-giallo, con caratteristiche importanti e
che, oltre a rappresentare un sistema di approvvigionamento e di
lavoro, costituisce un
simbolo dell’agricoltura,
del mondo, del tempo
dell’uomo paragonato a
quello della natura”.
I ragazzi di Karadrà hanno la convinzione che
è possibile avviare una nuova rivoluzione sulla scia di una nuova economia circolare che abbia al centro l’agricoltura naturale: “Il comparto
agricolo italiano registra una crescita del 26%,
ma il Sud sembra non accorgersene -conclude Bruno-, così come si parla di disoccupazione
con tanti terreni agricoli abbandonati”.
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Stato sempre più insensibile
Il decesso di Maria Donno, 62enne leccese affetta da MCS (Sensibilità Chimica Multipla), ha riacceso
i riflettori su una patologia rara per la quale la Regione Puglia non prevede un’assistenza specifica
A cura di Alessio Quarta
Ci sono vite che scivolano via invisibili, con una malattia che a volte
dà uno scossone inatteso alla sliding
doors del proprio destino. È quello che è successo pochi giorni fa a
Lecce, quando Maria Donno, 62
anni, si è spenta a causa della Mcs
(Multiple Chemical Sensitivity, Sensibilità Chimica Multipla): una patologia rara, a volte confusa con una
semplice allergia, ma che impedisce
a chi ne è colpito di essere a contatto
con una serie infinita di prodotti chimici, profumi, alimenti. Una malattia fortemente invalidante, perché
basta trovarsi in una camera o in
qualsiasi ambiente, a contatto con
particolari fragranze o mangiando
i generi alimentari più comuni, finendo così per rischiare di innescare
uno shock anafilattico che potrebbe risultare fatale.
Davanti a tutto questo l’assistenza
sanitaria spesso balbetta, per non
dire che è proprio assente, la politica temporeggia e tante donne e uomini vengono letteralmente abbandonati al fato, privati del diritto alla cura e con in tasca una pensione minima di invalidità insufficiente a sostenere tutte le spese per
poter sopravvivere tra farmaci costosi, alimenti particolari e quant’altro.
La chiusura dell’IMID di Campi Salentina, centro dedicato alla cura di
malattie rare immunomediate, è
stata l’ultima pietra adagiata sulle
speranze di tanti pazienti che adesso non sanno più dove farsi curare.
All’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce
non ci sono spazi idonei al trattamento della patologia; un’alternativa è andare all’estero, oppure farsi accogliere da quelle Regioni che
prevedono un minimo di assisten-
za ai loro pazienti (come il Veneto,
il Lazio e la Basilicata, non la Puglia). Almeno non ancora. La morte di Maria Donno, arrivata a pesare meno di 30 kg negli ultimi giorni a causa dell’impossibilità ad alimentarsi, ha nuovamente acceso i
fari sulla Sensibilità Chimica Multipla.
I consiglieri regionali dei Conservatori e Riformisti Luigi Manca, vicepresidente della Commissione
Sanità, ed Erio Congedo hanno presentato un’interrogazione urgente al
governatore Emiliano “perché vengano inserite nel Piano di Riordino
Ospedaliero unità di cura delle
malattie immunomediate negli ospedali di 2° livello in ogni provincia
pugliese -si legge nella nota diffusa
da CoR-. Questo alla luce del nu-
mero di pazienti affetti in Puglia da
queste patologie e che necessitano
di risposte adeguate sul piano della ricerca, della diagnostica, dell’assistenza e della cura, sia nell’immediato che nel medio-lungo periodo”.
L’invito dei due consiglieri, però, si
estende anche nel prevedere “l’organizzazione e l’allestimento di almeno una stanza asettica attrezzata nei Reparti di Allergologia o altri reparti, all’interno degli stessi
ospedali di 2° livello -come nel
caso del “Vito Fazzi” di Lecce- per
garantire risposte nell’immediato in
caso di emergenza anche in considerazione del gran numero di turisti e non residenti che arrivano ogni
anno in Puglia, e nella provincia di
Lecce in particolare”.
Giuseppina Marazia: “Noi, vittime della malattia e della burocrazia”
I casi di pazienti affetti da Sensibilità Chimica Multipla sono,
purtroppo, diversi. Nell’aprile dell’anno scorso il nostro periodico aveva raccolto la testimonianza della signora Giuseppina Marazia (nella foto): leccese, viveva con 290 euro
al mese appena di pensione di invalidità, insufficienti per
acquistare i numerosi farmaci di cui ha bisogno, alimenti particolari a base di kamut ed altre cose necessarie alla
sopravvivenza. La politica pressoché assente, la sanità trincerata dietro la burocrazia e una costante difficoltà a farsi ascoltare. Così prima lo sciopero della fame, gesto già
di per sé estremo, ancor di più per chi soffre di questa patologia, poi la protesta civile davanti al Tribunale di Lecce
per porre l’attenzione su un’assenza di diritti (alla cura, alla
dignità, alla salute, sostanzialmente alla vita) di cui vengono privati coloro che patiscono per questa malattia.
Dopo un anno niente è cambiato. Anzi, una cosa sì, purtroppo. La signora Giuseppina ha perso anche il diritto alla
pensione di invalidità perché la lettera con cui la si informava della necessità di effettuare una visita di controllo
è stata inviata all’indirizzo sbagliato. Oltre al danno la beffa, dunque, in un anno in cui non si è fatto sentire nes-
suno. Un inquietante silenzio istituzionale, su tutto il resto.
“La situazione è sempre più drammatica -confessa la signora Marazia- perché devo affrontare un intervento chi-
rurgico e non si sa come fare perché non posso assumere
farmaci tra anestesia e riabilitazione successiva. Al di là dell’intervento in Parlamento della senatrice Barbara Lezzi del
Movimento 5 Stelle non c’è stata alcuna novità di rilievo.
Il ministro alla Sanità Lorenzin ha detto che avrebbe preso dei provvedimenti, ma siamo ancora in attesa”.
Ma le difficoltà sono tante anche a livello locale. Nemmeno
far nascere un’associazione per sensibilizzare la popolazione sull’argomento o per informare i cittadini e il personale medico su cosa sia la Sensibilità Chimica Multipla è
cosa semplice. “Mi trovo costretta a muovermi da sola perché nessuno concretamente si occupa di me, trovo difficoltà a reperire gente che si impegni nel progetto”.
Motivo per cui Giuseppina sta pensando a nuove forme
di protesta nelle prossime settimane, compatibilmente con
il suo precario stato di salute. Magari davanti alla Prefettura o all’Asl per vincere la sua battaglia: quella auspicabile sulla malattia, ma soprattutto quella di un diritto democratico alla salute e alla cura, che non sia appannaggio solo di élite benestanti in grado di pagarsi il viaggio e
la permanenza a Londra per tornare finalmente guariti.
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lecce
Imu e Tasi, Lecce all’ottavo posto
in Italia per le tasse sulla casa
Secondo i dati diffusi dalla Uil i residenti del capoluogo dovranno versare un acconto di 806 euro contro una media nazionale di 535 euro
Foto: Salentoweb.it
Il 16 giugno non
sarà una giornata
piacevole per i cittadini leccesi; essi dovranno infatti pagare l’acconto Imu e
Tasi sulla seconda
casa. Tale scadenza
è particolarmente
odiosa alla luce del
fatto che Lecce è
nella lista delle 10
città italiane più
care: di fatti, a fronte di una media nazionale di 535 euro, i leccesi dovranno versare ben
806 euro (in Italia il primo posto spetta a
Roma con una media di 1.032 euro). “È in
arrivo una vera e propria batosta -afferma il
segretario generale della Uil di Lecce, Salvatore Giannetto, commentando il Rapporto
Imu-Tasi 2016-, Lecce si piazza addirittura tra
le prime dieci città più care d’Italia. Considerato che nel nostro Paese il 76 % dei proprietari di immobili diversi dall’abitazione
principale è composto da lavoratori dipendenti
e pensionati -continua- crediamo che non ba-
Al via i corsi della Libera Università Italiana degli Studi Esoterici
La storia e l’arte della città di Lecce da sempre hanno
avuto approcci col mondo esoterico. Spesso nell’osservare
chiese e monumenti cittadini, ad esempio, si possono
trovare simboli che rimandano a riflessioni profonde, tangendo la Massoneria, l’alchimia e il mondo dell’occulto. Quale luogo migliore per dare i natali alla Libera Università Italiana degli Studi Esoterici “Achille D’Angelo Giacomo Cantinella”. L’università, senza scopo di lucro,
è ubicata in viale della Repubblica n. 21 e promotori sono
l’Ordo Equestris Templi Arcadia di Lecce e l’Imperial Academy Of Russia “Saint Nicholas Moscow University”.
L’obiettivo principale dei corsi, avviati negli scorsi giorni, è quello di comprendere la “saggezza eterna” presente in tutte le religioni, analizzando principalmente l’eso-
terismo occidentale, i movimenti esoterici nella cultura
orientale, nonché la storia delle “scienze occulte” come
l’astrologia, l’alchimia o la magia. Il preside e coordinatore
generale è Valentino Zanzarella, gran Maestro dell’Ordo
Equestris Templi Arcadia, mentre del corpo docente fanno parte studiosi quali Stefano Donno, l’ufologo Roberto
Pinotti, Piero Ragone, Enrica Perucchietti e altri esperti
spesso chiamati come consulenti per trasmissioni televisive a livello nazionale. Al termine del corso triennale
e previo superamento degli esami previsti dal piano di
studi, verrà rilasciata la laurea honoris causa in Scienze Esoteriche.
Info: 331.7327875, www.arcadialecce.it.
Gian Piero Personè
sti l’abolizione della tassa sulla prima casa per
alleggerire il peso fiscale e, soprattutto, renderlo più equo”.
A differenza di altri Comuni, a Lecce non si
dovrà pagare la tassa sulla prima casa, che ammonta a 60 euro. Questa gratuità è permessa anche in caso in cui l’abitazione presenti una
sola pertinenza, ossia un solo garage o cantina, ma nel caso in cui l’abitazione presenti
seconde pertinenze bisogna pagare in media
85 euro per un garage e 35 euro per una cantina. Anche in questo caso, più della media nazionale, che si attesta a 76 euro per i garage
e a 33 euro per la cantina.
L’acconto Imu/Tasi, invece, si paga anche sulle prime case cosiddette di lusso: in questo caso
a Lecce la spesa media è di 1.701 euro. La questione è alquanto allarmante, anche perché in
generale se è vero che non vi sono stati aumenti non vi sono state nemmeno riduzioni.
Senza una significativa riduzione delle imposte
-conclude Giannetto- e senza l’aumento del
potere d’acquisto per i pensionati e i lavoratori dipendenti, troppo a lungo penalizzati,
non si esce dal tunnel della crisi”.
Il fatto che molte persone posseggano una seconda casa non è segnale di ricchezza, poiché
le abitazioni spesso possono essere state ereditate. Minare sino a questo punto alle tasche
dei contribuenti è deleterio, soprattutto in questo momento di forte crisi.
Gian Piero Personè
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maglie
La bellezza da salvare
Grazie ad un finanziamento del Governo, il Comune di Maglie intende recuperare il “Belvedere”
della Villa Tamborino, il Parco della Rimembranza e il Mercato Ortofrutticolo
Il Comune di Maglie aderirà all’iniziativa del
Governo (i cui termini sono scaduti il 31 maggio scorso) riguardante il finanziamento di progetti culturali e interventi mirati a recuperare, ristrutturare o reinventare i luoghi della cultura e della memoria, o di rilevante interesse
per la comunità. Sono 150 in totale i milioni
di euro messi a disposizione da Palazzo Chigi, parte dei quali l’Amministrazione comunale
magliese vorrebbe utilizzare per il recupero del
“Belvedere” (nella foto) all’interno del Parco
Tamborino oltre al completamento del recupero dell’intera Villa (iniziato già alcune settimane fa), la riqualificazione del Parco della
Rimembranza di piazza Santi Medici (con la
creazione di un giardino sensoriale), la rifunzionalizzazione del primo piano del Mercato
Ortofrutticolo da destinare a mediateca cittadina, per riprendere la funzione aggregativa del luogo e, in ultimo, un progetto culturale relativo alla costituzione di orti urbani di
quartiere, esperimenti già abbastanza diffusi
nel nostro paese.
La delibera relativa è stata proposta dall’assessore all’Urbanistica Franca Giannotti, la
quale ha tenuto a sottolineare che la scelta dei
luoghi da recuperare è derivante da indicazioni
pervenute dalla stessa società civile, inclusi alcuni suggerimenti di giovani professionisti magliesi che hanno individuato progetti di rilevanza non solo architettonica, ma anche e soprattutto sociale.
Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di
stanziamento sarà emanato il 10 agosto. Le
mail arrivate fino alla mezzanotte del 31 maggio sono state 139.759: i luoghi segnalati -in
molti casi gli stessi- sono stati 2.782. Un elenco ancora non ufficiale, ma che comprende,
per il Salento, alcuni dei siti più belli e suggestivi dell’intero territorio: dal Castello Angioino
di Gallipoli, all’ex distilleria De Giorgi di San
Cesario fino alle Pozzelle di Zollino e al Convento degli Agostiniani a Melpignano.
Ugo Tramacere
Alzabandiera per l’associazione “Nastro Verde”
Il 21 maggio scorso è nata ufficialmente nella città di
Maglie la Delegazione dell’Associazione “Nastro Verde”
di Lecce, intitolata a Pasquale Baccaro, paracadutista
di leva originario di Minervino di Lecce, caduto nel luglio 1993 a Mogadiscio (Somalia) nel corso della missione “Ibis” e Medaglia d’oro al Valor Militare. L’associazione non ha finalità di lucro, nasce con lo scopo di
tenere vive le tradizioni delle Forze Armate e svolgere attività di promozione sociale ed è composta da appartenenti alle Forze Armate ed ai Corpi Armati dello Sta-
to, in servizio ed in congedo, insigniti della “Medaglia
Mauriziana” per l’eccellenza e la durata del servizio prestato (per ulteriori informazioni: www.assomauriziani.it).
La fondazione di tale delegazione a Maglie è stata possibile grazie alla volontà ed all’impegno dei soci Col. Giuseppe Scarpina, Lg.Ten. Cosimo Cezza, Lg.Ten. Armando Cesari, Mar.Sc. Salvatore Montagna ed Aiut. Giovanni
Nuzzo. Il sodalizio ha sede (temporaneamente) in via
F. Baracca n. 61 presso l’Associazione Arma Aeronautica.
Tutti pazzi per le orecchiette
Come da tradizione sabato 18 giugno il Club “A.
Toma” ospiterà la Sagra dell’orecchietta. Protagonista è uno dei piatti più tipici del nostro Salento:
le orecchiette al sugo, pasta fresca impastata dalle esperte mani delle massaie (seguendo l’antica
ricetta delle nonne che prevede di mescolare soltanto acqua e farina) e condita con salsa di pomodori locali dopo esser stata cotta in acqua bollente. Il tutto preparato con gli stessi procedimenti
di una volta e con ingredienti semplici, saporiti e
genuini al tempo stesso. La prelibatezza salentina
verrà distribuita gratuitamente a partire dalle 21.
Un evento al quale non si potrà sicuramente rinunciare, rivolto a soci, amici e a tutti coloro che
vorranno godere di questa bontà. In sottofondo tanta musica dal vivo.
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tricase
Al via la scuola estiva di Storia
delle Tradizioni Popolari
Seminari, laboratori, escursioni e performance artistiche nel cartellone di “Cultura, storie, paesaggio
a Tricase”, in programma dal 4 al 9 luglio presso la sede dell’associazione Liquilab
Arriva a Tricase la scuola estiva di Storia delle Tradizioni Popolari dal titolo “Cultura, storie, paesaggio” a cura di Liquilab, in programma dal 4 al 9 luglio. Il corso, come spiegano gli organizzatori, si snoda attraverso una
serie di eventi quali seminari, laboratori,
escursioni, proiezioni di film etnografici, performance artistiche e ancora presentazione di
materiali editoriali e una festa popolare. Tali
attività, con le quali interagiranno i partecipanti, sono organizzate con la collaborazione del Dipartimento di Storia, Società, Studi
sull’uomo dell’Università del Salento e il patrocinio dello stesso Dipartimento e del Comune di Tricase.
Scopo del corso è illustrare e approfondire al-
cuni temi emergenti nel dibattito attuale sulla relazione tra cultura locale e territorio, toccando alcuni punti particolarmente sensibili che
riguardano l’area del Capo di Leuca. Il tutto
si svolgerà a Tricase, punto di snodo importante per tradizioni e paesaggi, tenuti uniti tra
loro nel tempo da leggende ma anche da un
importante repertorio di musica e di danza popolare, dalla varietà dell’alimentazione sino
particolari sistemi di preparazione del cibo. Il
cibo, la musica, i riti, la cultura e i paesaggi saranno trame indissolubilmente intrecciate
dalla narrazione antropologica che li sostiene.
L’inizio è fissato per il 4 luglio alle 18.30, quando verrà presentato il corso, a cui saranno dedicate tutte le mattine dalle 9.30 alle 12.30. Nei
otranto
Da “Uliando Uliando” una residenza
artistica per illustratori e fumettisti
Sembrano ormai quasi certe le sorti dei nostri ulivi, i
“giganti buoni” che così secolari come una volta non
sembrano più a causa del disseccamento rapito che
ha colpito vaste aree del Salento. A tal proposito c’è
chi ha giustamente pensato di rimediare, seppur in maniera creativa e che nulla ha a che fare con la ricerca
scientifica, organizzando un concorso dedicato a disegnatori e fumettisti, di qualunque età e provenienza, dal titolo “Uliando Uliando”, che darà loro la possibilità di ispirarsi ai meravigliosi capolavori delle nostre campagne.
Questa residenza artistica, promossa dall’Istituto di Culture Mediterranee in collaborazione con il Comune di
Otranto e la Carlo Toma Edizioni, si terrà presso il Castello Aragonese di Otranto dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi. Ai partecipanti sarà dunque richiesto
di andare oltre quello che da un semplice sguardo potrebbe scaturire, sfruttando la capacità degli occhi di
scrutare e di interpretare artisticamente la semplice apparenza di un tronco deformato dal tempo e dagli agenti atmosferici.
Le opere migliori verranno selezionate da una commissione costituita da tre noti disegnatori, un rappresentante del Comune di Otranto e un rappresentante dell’Istituto di Culture Mediterranee e saranno i protagonisti della nuova edizione della mostra dal titolo
“Uliando Uliando”. Il primo e il secondo classificato vinceranno un voucher per un soggiorno presso l’Hotel
Resort “Mulino a Vento” per due persone in camera matrimoniale Classic in trattamento B&B rispettivamente per 7 e 3 notti, da utilizzare nel periodo maggio, giugno e settembre 2017. Info: www.uliandouliando.com.
pomeriggi e nelle serate i partecipanti saranno coinvolti in narrazioni artistiche, laboratori, escursioni, proiezioni di film e presentazione di libri. L’8 luglio poi in serata grande
festa popolare con uno spettacolo musicale e
il 9 luglio, in mattinata, avrà luogo il seminario
conclusivo.
È possibile iscriversi entro il 30 giugno contattando Liquilab al 348.3467609 o scrivendo
all’indirizzo [email protected]. La
partecipazione al corso, la cui direzione scientifica è affidata a Eugenio Imbriani (docente
di Antropologia Culturale presso l’Università del Salento) e Ornella Ricchiuto (sociologa), è esclusivamente su prenotazione.
M. Maddalena Bitonti
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poggiardo
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Colafati: “La nostra città sarà
meta turistica per tutto l’anno”
Riconfermato primo cittadino di Poggiardo e Vaste in uno spoglio al fotofinish, Giuseppe Colafati
presenta il suo programma di governo della città per i prossimi cinque anni
Per soli tre voti Giuseppe
Colafati, alla guida della
lista “Responsabilmente
avanti”, è stato riconfermato sindaco di Poggiardo
e Vaste. Sul risultato è stato preannunciato ricorso al
Tar dalla lista “La Città di
Tutti”, ma il sindaco Colafati ha nominato la nuova
Giunta comunale scegliendo
Damiano Longo (vicesindaco con delega a Personale e Organizzazione, Verde
pubblico e Arredo urbano), Marta Greco (Politiche
sociali, Pubblica istruzione, Lavori pubblici, Comunicazione e attuazione del
programma), Antonella
Pappadà (Ambiente, Contenzioso, Cultura, Politiche
giovanili e Associazionismo) e Massimo Gravante
(Bilancio, Tributi, Commercio e mercato settimanale, Attività produttive,
Turismo e promozione del
territorio, Polizia locale e
Sanità), e assegnando altre
deleghe ai consiglieri Anna
Solda (Sport, Politiche comunitarie e Pari opportunità) e Paola Iasella (Protezione civile, Politiche del
lavoro e Servizi al cittadino).
Il sindaco di Poggiardo fa
un quadro di quello che
saranno i prossimi cinque
anni di legislatura.
Colafati, quale sarà il primo
passo della sua nuova Amministrazione?
Abbiamo già avviato l’attività amministrativa ed entro
il 26 giugno si terrà il primo
Consiglio comunale per l’insediamento ufficiale, seguito da una seconda riunione
dell’assise nel quale approvare il conto di bilancio
2015 e il bilancio di previsione 2016. Lavorerò insieme ad una squadra che è
sintesi di esperienza e novità, un gruppo di uomini e
donne che riunisce anche diverse sensibilità politiche.
Inizieremo proseguendo ciò
che era stato impostato negli scorsi cinque anni, a
partire dallo sviluppo dell’impiantistica sportiva, in
particolare la messa a norma, con relativa omologazione, del terreno di gioco,
in virtù della promozione
della nostra squadra in Prima Categoria.
Che ruolo avrà il Sistema
Museale di Vaste e Poggiardo?
Sarà al centro del nostro lavoro ed è pronto ad intersecarsi con il Sac “Serre Salentine”, che comprende altri 15 Comuni con i quali
presto attiveremo una rete
dei nostri beni ambientali e
culturali. Abbiamo già attivato lo IAT di Specchia e
presto sarà la volta di quello di Poggiardo, collocato
presso il Parco dei Guerrieri, a breve sarà inoltre pronto il materiale informativo
e la cartellonistica. Il nostro
Sistema Museale è invece
entrato in una seconda fase,
corrispondente alla sua promozione nelle attività commerciali di Vaste e Poggiardo e a quelle ricettive del resto del territorio.
Cosa porterà l’interazione di
Sistema Museale e Sac?
L’obiettivo è quello di aumentare l’attrattività di tutti i 16 Comuni attraverso la
messa in rete dei loro beni
naturali e culturali, e la
loro fruibilità per tutto l’anno grazie alla loro gestione
unitaria, caratterizzata da
ottimizzazione delle risorse
e idonee strategie di marketing elaborate dall’ente
gestore: in questo processo
entreranno circuiti organizzati per i turisti che comprenderanno l’enogastronomia, l’agricoltura, l’artigianato e anche il nostro
mercato settimanale.
Come cambierà quest’ultimo elemento tradizionale di
Poggiardo?
Lo promuoveremo anche
nelle località a maggior afflusso turistico e sarà arricchito di nuovi servizi. Nei
pressi del Sedile, ad esempio, organizzeremo eventi
musicali e degustativi con il
coinvolgimento dei nostri
produttori. Un evento che
vogliamo aumenti il suo richiamo per tutto l’anno e
grazie al quale promuovere
anche il Sistema Museale.
In quali altri modi Poggiardo può migliorare il suo
ruolo turistico?
Dobbiamo sfruttare la capacità della città di Lecce di
attrarre turisti tutto l’anno
promuovendo lì il nostro
straordinario patrimonio;
solo così realizzeremo la
destagionalizzazione. Poggiardo può migliorare anche
grazie alla sinergia con il territorio, come il Piano Speciale d’Area: si tratta di un
progetto attraverso cui, con
altri comuni limitrofi, sarà
possibile intercettare i fondi regionali 2014-2020 e attivare azioni strategiche comuni come il trasporto veloce su rotaia e -da Poggiardo verso le marine- su
gomma, il termalismo e lo
stesso Sistema Museale.
Come ci si muoverà in un
settore sempre delicato per
Poggiardo come l’ambiente?
Innalzeremo il livello di sicurezza ambientale, e la tutela della salute e del benessere dei cittadini, conti-
nuando a monitorare l’impatto del biostabilizzatore e
la qualità dell’aria grazie ad
un progetto specifico di
Arpa. Un tema a cui ha peraltro assicurato il suo sostegno il presidente Emiliano. Non possiamo però
promuovere la bellezza del
territorio se le nostre campagne restano sede dell’abbandono indiscriminato di
rifiuti. Atteggiamenti incivili
che danneggiano l’ambiente oltre che l’immagine del
territorio.
Alessandro Chizzini
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18 giugno 2016
Aquapol, una soluzione naturale
e definitiva all’umidità di risalita
Il problema dell’umidità di risalita in
casa riguarda molti proprietari e affittuari, soprattutto quelli che abitano al piano
terra o in case più vecchie. Si tratta di un
problema fastidioso che rende pessimo il
comfort nell’ambiente abitativo e che a volte crea danni ai muri e all’edificio nel suo
complesso, contribuendo a ridurre le proprietà dell’isolamento termico delle strutture e dei materiali edili. L’umidità domestica, se affrontata in modo sbagliato,
crea confusione e fallimenti. Come ogni
campo sperimentale anche quello dell’umidità degli edifici si basa sull’osservazione: i fenomeni sono tantissimi e la prima cosa da fare è suddividerli in categorie, poiché a fenomeni diversi corrispondono soluzioni diverse.
Quanti tipi diversi di umidità ci sono?
Esistono differenti cause per cui l’umidità può insinuarsi nei muri creando altri effetti negativi ed è importante riconoscere quali sono, per poter attuare il corretto
intervento e risolvere in questo modo il
problema. Tra le cause principali vi sono
l’umidità piovana, l’umidità da fattori
chimici, le infiltrazioni, i danni agli impianti e l’umidità di condensa. Tuttavia il
problema di più difficile soluzione è quello causato dall’umidità di risalita. Se l’isolamento
(orizzontale) manca o è difettoso, i materiali edili porosi assorbono l’umidità proveniente dal terreno, contrariamente alla
forza di gravità, attraverso il sistema capillare.
Insieme all’umidità di risalita si presenta
un altro problema: i sali, che a causa della continua risalita capillare di umidità fuoriescono dal muro e dal terreno fino a depositarsi nella zona di evaporazione sull’intonaco o sulla pittura. Dopo una deumidificazione ben riuscita all’interno delle mura, sull’intonaco o sulla pittura rimangono dei residui di sali capaci di assorbire solo una certa quantità di umidità dell’aria: esiste quindi la possibilità che
il muro si asciughi all’interno, ma che l’intonaco o la pittura con eccessivo contenuto
di sali rimangano umide.
Come funziona il sistema Aquapol
L’apparecchio Aquapol non usa energia
elettrica e pertanto non sviluppa campi
elettromagnetici. All’interno l’apparecchio presenta un dispositivo di antenne riceventi e trasmittenti, non ci sono parti
elettriche e il materiale utilizzato non è deteriorabile. La Terra ha delle vibrazioni
(onde) magneto-gravitazionali: queste vibrazioni naturali vengono captate dall’apparecchio Aquapol a forma di cono attraverso un’antenna ricevente che si trova all’interno dello stesso, dove si trova anche un’unità di polarizzazione che inverte la direzione delle vibrazioni (onde)
captate dall’antenna ricevente. Attraverso le antenne trasmittenti, l’energia che è
stata polarizzata in senso inverso viene ritrasmessa nell’ambiente per un certo raggio d’azione. In aggiunta a questa energia,
confluisce nella parte superiore dell’apparecchio “energia libera” -così chiamata
in Fisica-.
Tutti i muri che si trovano all’interno di
questo raggio d’azione sono interessati al
fenomeno della deviazione del flusso dell’acqua presente all’interno del muro verso il sottosuolo.
L’umidità tende a salire nel muro per capillarità; dopo l’installazione di Aquapol
queste molecole d’acqua salina scendono
(sempre per un effetto fisico che si manifesta solo all’interno del muro) e il muro
si deumidifica e si mantiene asciutto.
L’apparecchio viene dimensionato a seconda dell’edificio da deumidificare, poiché il suo raggio d’azione, che attraversa
muri e pareti, va dai 30 ai mille metri quadri di superficie piana. L’energia utilizzata da Aquapol è in fondo la stessa energia
con la quale convivono tutti gli esseri viventi da quando esiste la terra.
Aquapol possiede il brevetto unico europeo n. 0688383, il certificato TUV n.
P9892097E01 e il certificato EUROFEM
2007 del comitato Europeo per il risanamento delle murature.
Per info e sopralluoghi gratuiti: Giuseppe
Mileti - cell. 392.6801571, [email protected]. Sito web: www.aquapol.it.
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18 giugno 2016
www.belpaeseweb.it
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Per segnalazioni:
[email protected]
a cura di
Claudia Mangione
spettacolo
Le stelle del teatro brillano nei Chiari di Luna
Dal 17 giugno all’8 agosto a Maglie un cartellone di sette spettacoli per undici serate all’insegna del teatro di prosa di qualità
Nell’antica Grecia il teatro, oltre ad assol- la Anaclerio, nasce dall’incontro tra Girovere un’importante funzione culturale, edu- tondo di Arthur Schnitzler e Risveglio di Pricativa e catartica delle emozioni e delle pas- mavera di Franz Wedekind; il sesso e il corsioni attraverso la rappresentazione del- teggiamento dunque al centro di un’opera
l’inconscio umano, costituiva una sorta di su cui aleggia la presenza di Platone che, sorvero e proprio rito. Non solo uno spettacolo, nione, mostra la via in salita della vera fedunque, ma un rito a cui tutta la comuni- licità.
Il 9 luglio tutti pronti ad allacciarsi le cintà era chiamata a partecipare.
Ed è questa l’energia che si respira ogni anno ture per un viaggio chiamato La Trinacria
a Chiari di Luna, immersi nell’atmosfera fia- è femmina che, da Pirandello a Sciascia, da
besca di Villa Tamborino a Maglie, sospe- Rosa Balistreri a Otello Profazio, racconta
sa in un tempo indefinito tra presente e pas- la Sicilia attraverso le voci di tre donne: Ilenia Costanza (che firma anche adattamensato.
Ha un nome carico di romanticismo e di sentimento questa rassegna che è cresciuta nel
tempo conquistandosi un posto al sole tra
i migliori festival teatrali di prosa in Italia.
Dodici anni, compreso questo, in cui si è andato rinnovando, con sempre grande originalità e attenzione alla qualità degli spettacoli proposti, un cartellone in cui protagonista assoluto è il Teatro, quello con la “t”
maiuscola. Per l’edizione attuale l’ouverture è fissata per il 17 giugno con la Corte de’
Miracoli, che gioca in casa nella sua Maglie,
e uno dei suoi spettacoli più divertenti, Le
Nozze, la scoppiettante commedia di Anton
Le nozze
Cechov vestita con la drammaturgia e la regia di Matteo Tarasco, in scena anche
il 24 giugno, il 1° e il 5 luglio. La stessa Corte de’
Miracoli che il 19 e 20 luglio
presenterà sul palco di Chiari di Luna -per una magica
casualità proprio nelle serate in cui ci sarà Luna pienala prima rappresentazione
del suo nuovo spettacolo
Storie di caccia e confusione. Il lavoro, che vanta adattamento e regia di MarinelScene di caccia e confusione
Odissea
to e regia), Lorena Vetro e Anna Piscopo.
Tre artiste, una cantastorie, un’attrice e una
pianista che cantano, suonano e narrano la
complessità di quella terra. Mentre il 13 luglio le orecchie e il cuore del pubblico di
Chiari di Luna saranno deliziati dal concerto
di Mino De Santis, che accompagnato da
Marcello Zappatore (chitarra) e Stefano
Rielli (contrabbasso), canterà i brani del suo
nuovo lavoro discografico, Petipitugna.
Le donne di Ulisse, Circe, Nausicaa e Calipso, interpretate da Lara Balbo, Barbara
Esposito e Ania Rizzi Bogdan, il 23 luglio
La Trinacria è femmina
Petipitugna
Transumanze
saranno le protagoniste di Odissea - Nessuno ritorna. Da Omero, Ovidio e Margaret Atwood, il regista Matteo Tarasco traccia la storia di un’ossessione, l’epopea del
ritorno in patria dell’eroe Ulisse dopo la
guerra di Troia è un viaggio nelle conseguenze dell’amore. Per il penultimo appuntamento della kermesse Fabrizio Pugliese
approderà a Villa Tamborino con Transumanze, scritto a quattro mani con Fabrizio
Saccomanno, uno spettacolo di cantastorie
di strada con tanto di chitarra e bastone,
dove si parla delle fatiche e delle meraviglie
dell’antico uso della transumanza. La chiusura della rassegna, l’8 agosto, sarà affidata a Massimo Giordano e al suo nuovo spettacolo Non mi pento del Salento, che debutterà proprio sul palco di Chiari di Luna
per la sua prima mise-en-scène. L’attore e regista salentino, col suo piglio ironico e demistificante, si interrogherà sul Salento, terra “de lu sule, de lu mare, de lu jentu e de
le rotatorie”. Sono più i pregi o i difetti di
questo luogo baciato dalla natura ma spesso abbandonato dalla fortuna (ma non dai
venditori di cocco fresco) si chiede Giordano. Molti scelgono di fermarsi a Eboli perché non arriva il Frecciarossa a Lecce? Per avere le
risposte l’appuntamento è a
Chiari di Luna.
Ingresso in Villa Tamborino
alle 20.30, inizio spettacoli
alle 21. Biglietto posto unico: 10 euro (+ diritti prevendita 1 euro), ridotto 8
euro (+ diritti prevendita 1
euro). Prevendite: Cartel,
piazza Aldo Moro n. 19 a
Maglie (tel. 0836.484092).
Info:
328.0454551,
www.chiaridiluna.it
.
Non mi pento del Salento
A cura di Diletta Pascali
feste&sagre
IL MIELE IN FESTA
LA LUCIFERA
TIGGIANO, 25 giugno
CALIMERA, 19 giugno
In occasione della tradizionale
“Festa di san Luigi e dei Lampioni” quest’anno le associazioni
ViaggieMiraggi Puglia e Contropedale hanno ideato un laboratorio che consentirà ai partecipanti di percorrere su biciclette illuminate da fiaccole i sentieri di
campagna che collegano i comuni di Calimera, Martano e
Martignano. Un percorso lungo
circa 15 km a bassa difficoltà per
promuovere sia una maggiore
sensibilità per una mobilità sostenibile a favore del territorio, sia
la scoperta di tradizioni legate al
culto della luce durante il solstizio d’estate. Durante il percorso
sarà possibile degustare prodotti enogastronomici tipici e visitare
gratuitamente alcuni luoghi storici dei Comuni interessati. I partecipanti potranno così vivere in
prima persona un magico viaggio in bicicletta a lume di fiaccola. Le iscrizioni all’evento sono
aperte fino al 17 giugno ed il costo totale è di 10 euro a persona,
incluso il menù degustazione,
l’attrezzatura per illuminare la
bicicletta e l’assicurazione personale. Info e prenotazioni:
Un’iniziativa originale organizzata dalla Cooperativa Sociale Terrarossa con il patrocinio del Parco
Naturale Costa Otranto-Leuca e
del Comune di Tiggiano. Dopo il
328.3627566, [email protected], Facebook: “LaLucifera”.
corso di “Apicoltura Biologica nel
Parco”, che ha formato oltre 20
nuovi apicoltori nell’Area Protetta, al via l’inaugurazione del primo
apiario didattico cittadino del Sa-
lento di “Sapori Autentici di Comunità”, in programma a partire
dalle 16 presso il Palazzo Baronale di Tiggiano, dove già da tempo
si svolgono corsi per adulti, attività
di educazione ambientale e laboratori per scolaresche e piccoli gruppi. Ciò darà l’opportunità ad
adulti e bambini di fare un viaggio
alla scoperta delle api e dei loro
numerosi prodotti. Nel corso dell’appuntamento pomeridiano
avrà luogo una visita in un alveare e un laboratorio di smielatura;
a seguire tanti divertenti giochi a
tema, spazio cartoon e degustazioni di gelato al miele a cura di
Gelateria Geco ed altre degustazioni. Un appuntamento imperdibile per golosi di tutte le età. Info
e prenotazioni: 320.7709937.
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18 giugno 2016
MUSICA
DOMENICA 19
VudZ in concerto
TORRE DELL’ORSO, Casaccia - ore 20.30
A pochi giorni dall’uscita del loro album Balkan Trip
(Bajun Records) su tutte le piattaforme digitali, i VudZ
(Giancarlo Dell’Anna, Marco Rollo, Luca Manno, Gianluca Ria e Cristian Martina) danno appuntamento alla
Casaccia con uno dei loro travolgenti concerti.
a cura di Claudia Mangione
MUSICA
SABATO 18
Tukrè - musiche fra
Salento e Africa
LECCE, Manifatture Knos
ore 22
Tukrè è un progetto di ricerca e
di dialogo musicale fra Salento
e Africa che vede i due musicisti africani Meissa Ndiaje e Somie Murigu, da tempo residenti in Salento, accanto ai musicisti salentini Claudio Prima, Morris Pellizzari, Emanuele Coluccia,
Marco Puzzello e Giuseppe Spedicato. Il nome deriva da una
delle principali etnie dell’Africa
centrale nota anche come Toucouleur, contrazione francese
che significa “di tutti i colori”.
MUSICA
SABATO 18
Rock Pride Fest
SPONGANO, Gianni Bar - ore 20
Giunto alla VII edizione, il Rock Pride Fest torna per dare voce
all’hard & heavy underground in tutte le sue forme. Nato nel
2010 grazie a un’idea degli Essenza e di Rock Pride TV, tra
diverse novità quest’anno ospiterà l’esibizione di Sibilance,
Last Resistance, Dreker, Luca Alfieri Insane, Twilight Gate, Tales of Deliria. Ingresso gratuito.
MUSICA
DOMENICA 19
ARTE
SABATO 18
Icons di Steve McCurry
OTRANTO, Castello Aragonese - ore 21
Approda al Castello la mostra “Icons” del grande Steve McCurry, tra i massimi esponenti della fotografia contemporanea, che
presenzierà all’inaugurazione. La mostra raccoglie in oltre 100
scatti l’insieme della sua vasta produzione per proporre ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze
ed emozioni che caratterizza le sue immagini.
MUSICA
SABATO 25
SperanzediAntonio
Amato Ensemble
Maurizio Petrelli
& friends
MELPIGNANO, ex Convento
degli Agostiniani — ore 21
Il piazzale antistante l'ex Convento degli Agostiniani ospita il
concerto di presentazione di
Speranze, il nuovo disco dell’Antonio Amato Ensemble, tra
gli interpreti più rappresentativi della musica salentina. Prodotto da Dodicilune, distribuito
da Ird e sostenuto da Puglia
Sounds Record 2016, in esso
convivono pezzi originali e brani classici della tradizione. Su
YouTube il videoclip del brano
che dà il titolo al disco.
LECCE, Teatro Romano - ore 21
“Da grande volevo fare l’artista”:
è questo il nome dello spettacolo che vede protagonista
Maurizio Petrelli, performer, interprete e autore, accompagnato da un’orchestra composta da eccellenti maestri e da
un prestigioso ospite, il maestro
Enrico Intra. Un viaggio attraverso lo swing, il jazz, ritmi latino americani, ballads struggenti con uno speciale omaggio
ai leggendari Nicola Arigliano,
Fred Buscaglione, Renato Carosone e Domenico Modugno.
MUSICA
GIOVEDÌ 23
Enrico Rava 4tet feat. Enrico Intra
SQUINZANO, piazza San Nicola - ore 21
La rassegna Città della Musica ospita il trombettista Enrico
Rava, tra i jazzisti italiani più noti a livello internazionale, con
il suo quartetto che sarà arricchito in alcuni brani dalla presenza del pianista e compositore Enrico Intra. Prima del concerto spazio alla presentazione del volume T'innamorerai senza pensare di Francesca Vecchioni.
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18 giugno 2016
io PROPRIO io
di Claudia Mangione - intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust
Maurizio
Galimberti
Photo by Douglas Kirkland
Il tratto principale del tuo carattere.
La testa dura.
Il tuo principale difetto.
Sono troppo buono.
La qualità che preferisci in una
donna?
L’intelligenza.
E in un uomo?
L’intelligenza.
Cosa ci vuole per esserti amico?
Pazienza.
Cos’è la felicità?
Stare bene.
L’ultima volta che hai pianto?
Quando è morto un mio compagno di scuola.
Di cosa hai paura?
Della morte.
Canzone che canti sotto la doccia?
Non canto sotto la doccia.
Musicisti o cantanti preferiti?
Glenn Gould e Lucio Battisti.
Poeti preferiti?
Montale, Kafka.
Autori preferiti in prosa?
Honoré de Balzac.
Libri preferiti.
Storia della fotografia di Beaumont Newhall, Camera work di
Stieglitz.
Attori e attrici preferiti.
Robert De Niro e Anna Magnani.
Chi potrebbe interpretarti sul
grande schermo?
Benicio Del Toro.
Film preferiti.
Il piccolo grande uomo con
Dustin Hoffman, Taxi Driver,
Ladri di biciclette, Nuovo Cinema Paradiso, Il padrino.
I tuoi pittori preferiti.
Picasso.
Il colore che preferisci.
Mi piace molto il giallo dei girasoli perché mi ricorda l’estate.
Se fossi un animale, saresti?
Una giraffa, perché così ho il punto dall’alto.
Cosa sognavi di fare da grande?
Quello che faccio.
L’incontro che ti ha cambiato la
vita?
Direttore Responsabile
Andrea Colella
Gli articoli non firmati si intendono
a cura della redazione
Artista di fama internazionale conosciuto come “Instant artist”, ideatore della “Polaroid Collection Italiana”, nasce a Como nel 1956. Mentre frequenta l’Istituto per
geometri sviluppa una precoce passione per la fotografia, esordendo con l’utilizzo di una fotocamera a obiettivo rotante Widelux per poi nel 1983 focalizzare il
suo impegno, in maniera radicale e definitiva, sulla Polaroid. Nei primi anni ’90
abbandona l’azienda edile di famiglia per dedicarsi esclusivamente alla fotografia
e inizia la collaborazione con Polaroid Italia, di cui diviene testimonial ufficiale realizzando il volume Polaroid Pro Art, vero oggetto di culto per i “Polaroid’s addicted”. Indicato nel 1999 dalla rivista italiana “Class” come primo fotografo-ritrattista italiano all'interno delle classifiche di merito stilate dal mensile, i suoi Mosaici Polaroid entrano presto nel mondo del collezionismo d’arte. La popolarità e
il successo con cui sono accolte queste creazioni, che inizialmente adatta ai ritratti
prima di estenderne la tecnica anche a paesaggi, architetture e città (conosciutissimi
i suoi volumi su Venezia, Berlino e New York) lo portano a partecipare come ritrattista
ufficiale al Festival del Cinema di Venezia, immortalando i divi del cinema; il suo
ritratto di Johnny Depp, realizzato durante l’edizione 2003 del Festival, viene scelto come immagine per la copertina del prestigioso “Times Magazine” inglese. Le
sue opere fanno parte di prestigiose collezioni di fotografia.
Con la Polaroid.
La persona a cui chiederesti consiglio in un momento difficile?
Mia madre.
Quel che detesti più di tutto.
La non eleganza dei giorni nostri,
che poi racchiude la maleducazione e la cafonaggine, a partire dall’abbigliamento.
Quanto tempo dedichi alla cura
del tuo corpo?
Mezz’ora al giorno.
Piatto preferito.
Trenette al pesto.
Il profumo preferito.
Mandorlo di Sicilia.
Il fiore che ami.
Il tulipano.
La tua stagione preferita?
Primavera.
Il paese dove vorresti vivere?
Puglia o Sicilia.
In quale epoca ti sarebbe piaciuto vivere?
Gli anni delle avanguardie parigine.
Personaggi storici che ammiri di
Anno XV - n. 593
Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002
più.
Jean Cocteau e Man Ray.
Personaggi storici detestati.
Hitler e Mario Monti.
Cosa faresti per sostenere ciò in
cui credi?
Ciò in cui credo è la fotografia e
pertanto farei molti seminari gratuiti per diffondere il verbo della bellezza della fotografia, che
poi è anche il verbo dell’arte.
Chi è il tuo eroe vivente?
Banksy.
Il tuo sogno ad occhi aperti?
Fotografare il Papa.
Il tuo rimpianto più grande?
Esser stato poco tempo con i miei
figli.
Cos’è l’amore?
Un’emozione.
Stato attuale del tuo animo.
In questo momento sto bene.
Il tuo motto.
“Fare qualcosa che mi emoziona
tutti i giorni”.
Come vorresti morire?
Senza accorgermene.
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Stampa Periodica Italiana
Tessera n. 14594
18 giugno 2016
Drink&Food
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A cura di
Diletta Pascali
INSALATA RISO MANGO E ANANAS
ingredienti preparazione
Per 6 persone
• 300 gr di riso basmati
• 1 mango
• 1 ananas
• 150 gr di piselli
• 40 gr di cipolle rosse
• 150 gr di feta
• Olio Evo
• Erba cipollina
• Pepe nero macinato
• Menta fresca
• Sale
www-.giallozafferano.it
Cuocete il riso, scolatelo e lasciatelo raffreddare. Intanto occupatevi della frutta, quindi sbucciate il mango, poi tagliatelo a listarelle e infine a cubetti di circa 1 centimetro, raccogliete e tenete da parte. Eliminate le due estremità dell’ananas e poi eliminate la buccia ed eventuali residui. Tagliate a metà nel senso della lunghezza ottenendo due metà, e continuate a tagliare ancora a metà,
sempre nel senso della lunghezza, fino ad ottenere 8 parti in tutto. Eliminate la
parte centrale, che è più dura, e poi sistemate le fette sul tagliere in questo modo
riuscirete ad ottenere dei piccoli triangoli tagliando in maniera trasversale; versate in un recipiente anche i triangoli. Mondate la cipolla rossa e tagliatela a fette spesse circa 1 cm, infine tagliatele dividendole a metà o in 3 parti. In una padella versate l’olio insieme alle cipolle e lasciatele sfrigolare qualche istante, dopodiché aggiungete i piselli e qualche cucchiaio d’acqua per prolungare la cottura, occorreranno una decina di minuti, giusto il tempo di intenerirli un po’. La
cottura della cipolla ingentilirà il gusto, se preferite invece un sapore più spiccato non cuocetela; se utilizzate piselli congelati lasciateli rinvenire in acqua calda per una decina di minuti prima della cottura. Non appena riso e piselli saranno
ben freddi uniteli, aggiungete poi il mango a cubetti e l’ananas in triangoli, tagliate con le forbici un po’ di erba cipollina. Infine tagliate anche la feta a cubetti ed unite all’insalata di riso insieme ad un pizzico di pepe nero macinato. Mescolate per bene tutti gli ingredienti e se volete un modo originale per servire,
versate l’insalata di riso a cucchiaiate all’interno dei barattolini di vetro, ne otterrete 6 utilizzando quelli di una capacità di 350-400 ml e infine riponete in
frigorifero guarnendo con un po’ di menta fresca per ogni barattolo. Dopo qualche ora di frigorifero la vostra insalata sarà pronta da gustare!
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18 giugno 2016