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spazio elettorale autogestito - committente il candidato
Mercoledi 15 Giugno 2016
Editrice A.Ped
www.informasicilia.com
-
Anno XII, n° 13
Direttore responsabile: Giuseppe Parisi
0,50 €.
Copia omaggio
spazio elettorale autogestito - committente il candidato
Tariffa R.O.C. - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) art.1, comma 1, Siracusa Aut. n. 7
CULTURA, OPINIONE, INFORMAZIONE E SPORT
[email protected]
I CANDIDATI GIUNTI AL BALLOTTAGGIO SONO
SAVERIO BOSCO E STEFANO BATTIATO
LENTINI - AMMINISTRATIVE 2016 - CHI VINCERA ? - I CITTADINI SI APPRESTANO A DARE IL VERDETTO CON IL VOTO
APPELLO AI CITTADINI DI
SAVERIO BOSCO
Siamo al ballottaggio e la lista ORA è la prima
per numero di voti… e non è un sogno.
A mente fredda, dopo 48h dal voto, dopo aver capito che il sogno nato a dicembre del
2015 di mettere la generazione dei 30/40enni al centro di un percorso politico, è diventato realtà elettorale, voglio anch’io provare a
fare dei ringraziamenti e congratulazioni.
Comincio forse dal ringraziamento più improbabile, ma doveroso: Ringrazio e mi congratulo con Andrea Zarbano, lo sfidante più lontano dalle nostre posizioni politiche in quanto
rappresentante del partito che più abbiamo
osteggiato in campagna elettorale e negli anni precedenti, Andrea si è battuto praticamente da solo, abbandonato da quel partito
che si è trasformato in un covo di serpi e che
anziché mettere in campo per questa impresa
impossibile (riparare i disastri amministrativi
degli ultimi 20 anni) un “dirigente” dalle spalle più larghe e magari meno di prospettiva di
Andrea, ha utilizzato e rovinato forse il suo
uomo migliore da cui partire per progettare il
futuro, solo per una squallida sfida interna alla conquista di un misero seggio … questo è il
motivo per cui non credo più nei partiti, che
quando va bene si trasformano in allevamento di scimmie ammaestrate a dire SI spacciando questo processo per rinnovamento,
ma quando va male quelle stanze segrete
chiamate “segreterie” si trasformano in ambienti contaminati che riescono ad avvelenare intelligenze ed energie a tal punto da
soffocare i suoi uomini migliori, onore ad
Andrea.
Mi congratulo con il movimento 5 stelle, che
quasi ovunque in Italia si sta trasformando
nell’alternativa più incazzata al malgoverno o
alle proposte elettorali “indecenti” che pseudo dirigenti politici preconfezionano determinando numerosi assist all’antipolitica più o
meno organizzata. Quasi ovunque in Italia, il
5 stelle è una Ferrari elettorale che funge da
pungolo e controllo verso i partiti troppo autoreferenziali e chiusi, e questo lo sanno bene
i vari “arrivisti non attivisti” che utilizzano
questo simbolo a scopo personale, sapendo
che l’unica possibilità di essere considerati dipende esclusivamente dalla capacità di intercettare lo splendore delle stelle non godendo
di luce propria … quasi ovunque, tranne che
a Lentini, dove la Ferrari elettorale è stata
guidata da chi non ha nemmeno la patente di
guida.
Congratulazioni a Dario Saggio, che ho avuto
il piacere di conoscere da avversario leale e
sincero, che ha combattuto una battaglia ponendo anche lui al centro del suo progetto
politico il cambiamento e il rinnovamento di
una classe dirigente che ha fallito. Il nostro
progetto politico, ha tante cose in comune
con quello messo in campo da Dario, sarà
mia premura chiamarlo per provare a far capire a lui, ed ai suoi numerosi elettori che la
voglia di cambiamento e autonomia amministrativa la si potrà trovare anche nel progetto
politico del movimento ORA.
Congratulazioni sincere a Vincenzo Laezza,
ha conseguito un risultato elettorale importante da “non politico”, così come vuole definirsi lui stesso, è riuscito a proporre una visione di città ordinata e socialmente attiva
che è piaciuta a tanti elettori, lo chiamerò per
chiedergli, come già fatto prima del voto e
prima di vedere il suo ottimo risultato elettorale, se in caso di nostra vittoria vorrà aiutare
il nostro movimento a riordinare il settore in
cui lui è uno dei massimi esperti sul territorio,
il settore della sicurezza e dell’ordine pubblico, il suo aiuto significherà per me anche un
patto tra generazioni per aiutare la nostra
città a diventare una città normale ed ordinata.
Infine mi congratulo con Battiato, oggi mio
sfidante al ballottaggio , ma ieri mio collega
in consiglio comunale dove ha condiviso con
me momenti importanti di opposizione al sistema politico che ha gestito la città negli ultimi 20 anni, e che adesso solo per diverse
impostazioni politiche ed appartenenze partitiche che non condividiamo, ci troviamo l’uno
di fronte all’altro, a proporre queste differenze all’elettorato.
Concludo ringraziando i numerosissimi elettori che hanno fatto diventare la lista ORA la
lista più votata a Lentini, e che ci hanno dato
la possibilità di arrivare al ballottaggio, ribadisco e tranquillizzo loro, che la nostra coalizione non farà apparentamenti , non scambierà poltrone, non cercherà di attrarre consenso in cambio di…. La nostra non è la coalizione del “DO UT DES” o molto più semplicemente del “pi mmia chi c’è”, il cambiamento passa anche dal metodo e dall’esempio e il
cambiamento è ORA.
APPELLO AI CITTADINI DI
STEFANO BATTIATO
morale di Lentini. Chi dimentica è complice di
chi ha distrutto la città.
L’invito che rivolgo ai cittadini è quello di votare Il 19 giugno Stefano Battiato.
Di scegliere il cambiamento . Di votare la concretezza enunciata nei punti principali del
programma elettorale.
Un programma che trova il suo punto cardine
nell’eliminazione degli sprechi e nella razionalizzazione delle risorse finalizzata ad attuare
una politica di risanamento economico, culturale e sociale .
Un progetto, il “mio”, il “nostro” , che non
prevede l’aggiunta di nuove tasse ma l’abbassamento della Tari e l’inserimento del baratto
amministrativo per consentire ai cittadini in
difficoltà di scambiare la propria mano d’opera
con i tributi da pagare.
Un progetto che habbiamo studiato dopo un
lungo lavoro portato avanti con la sinergia
delle forze politiche sane della città che hanno
visto in me la figura competente per guidare
Lentini dopo la deplorevole esperienza della
passata amministrazione che ha lasciato in
eredità un comune in dissesto economico .
Una distruzione che ho,durante gli anni passati nell’opposizione, con perspicacia e preparazione scoperto attraverso una richiesta di
accesso agli atti .
Il mio è un impegno per una a città che solo
attraverso la collaborazione di tutti potrà
risorgere dalle macerie .
Chi mi crede e chi ha constatato che ho sempre agito a favore e negli interessi esclusivi
della città, mi dia ancora una volta fiducia.
Non vi deluderò.
Mai e poi mai potrei tradire voi tutti, i miei
concittadini e la mia amata Lentini.
Insieme tutti per il bene comune. Il 19 giugno
hai la possibilità di scegliere il vero cambiamento.
Accanto alla gente e
per la gente.
Concertazione, confronto politico democratico
, dialogo con i cittadini.
Tra rabbia e delusione cinque anni spesi interamente nei banchi dell’opposizione , sempre
presente in consiglio comunale per dare voce
alla mia gente.
Cinque anni trascorsi tra amarezze ed emozioni con il desiderio di vedere una Lentini
migliore, l’altra Lentini , la città del leone che
vuole e deve tornare a ruggire .
Una città vivibile, a misura di famiglie , bambini e giovani che non dovranno più essere
costretti ad abbandonarla.
Cinque anni durante i quali ho messo a servizio di tutti la personale competenza, passione
, dedizione , professionalità sempre all’inse- Il Candidato Sindaco Stefano Battiato
gna della coerenza, condizioni essenziali per
favorire lo sviluppo economico , sociale e
Saverio Bosco, cittadino di Lentini che
vuole far diventare il sogno di una città
“normale”, realtà.
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LA qUESTIONE
MERIDIONALE
Che in Italia esista una “ Questione Meridionale
” è saputa e risaputa da ben 143 anni quando,
per la prima volta nel 1873, il deputato lombardo Antonio Billìa utilizzò questa espressione
per indicare la disastrosa condizione del
Mezzogiorno d’Italia rispetto alle altre regioni
dell’Unità, da allora è diventata uso comune nel
linguaggio odierno.
A mio giudizio, però, esiste anche una “
Questione Settentrionale ” che sta ad indicare
una presunta condizione di disagio delle regioni
del Nord nei confronti delle politiche seguite
per decenni dai vari governi che si sono succeduti specialmente nella seconda parte del secolo scorso. Tale disagio si porta avanti sin dagli
anni dell’Unità, quanto i deputati del nord, specialmente i lombardi, rivendicavano la superiorità di un settentrione sempre attivo e operoso,
rispetto a Roma capitale e un meridione, parassitario, ignorante e arretrato.
Oggi mi chiedo ancora : “ a che o a chi serve
che nel XXI° secolo le due questioni rimangano
ancora insolute e contrapposte ? “ , “ non
sarebbe più logico prendere il meglio del Nord
e del Sud unirli e utilizzarli per uno sviluppo
omogeneo del Paese ? ” .
Invece no ! A qualcuno conviene che il Sud e
soprattutto la Sicilia, per sopravvivere, rimanga attaccata all’ossigeno statale fatto di assistenza e sussistenza. Per loro esiste solo una
regola “ do ut des “ , un tacito contratto sottoscritto, nel momento in cui i nostri politicanti,
vendutisi a Roma, non sono stati in grado di
far rispettare lo statuto della nostra autonomia.
Per questo bisogna che si dica basta all’elargizione di fondi statali, utilizzabili solo dai soliti
noti; basta più assistenzialismo.
Non è sufficiente allargare la cinghia perché
una persona magra ingrassi, per ingrassare
deve nutrirsi con continuità e quando non è in
grado farlo da solo, occorre sostenerlo solidalmente.
Chi più ha, come obbligo morale, deve aiutare
chi ha di meno, ma chi ha di meno non deve
adagiarsi, vivere di assistenza, deve scuotersi,
darsi una svegliata, crescendo e cercando
nuove opportunità ovunque esse si trovino. E’
finito il tempo delle vacche grasse, è tempo di
rimboccarsi le maniche
Gli americani con una semplice frase “ Just do
it ! “ , che significa “ Fallo e basta ! “ , esprimono il loro modo di vedere la vita .
A che serve pensare di fare una cosa, farsi
mille domande prive di risposte, crearsi mille
dubbi,
quando altri, più intraprendenti, la
stanno già mettendo in atto ?
Se la tua idea può essere vincente, lo scopri
solo provando.
Oggi è tempo di agire, fare, rimboccarsi le
maniche, avere iniziative, sicuramente non in
modo sconsiderato e scellerato ma affrontando
le mille difficoltà con la giusta ragione e a viso
aperto, cercando di vincere la competizione,
perché in questa vita non basta arrivare secondi, il secondo è uguale all’ultimo. Se le aziende
chiudono non bisogna commiserarle, inferendo
contro questo e quello, bisogna chiedersi il perché sta succedendo e trovare le risposte giuste.
J.F. Kennedy, nel lontano 1961 nel pieno del
sogno americano, il giorno del suo insediamento, disse ai suoi concittadini: “ non chiedetevi
cosa può fare l’America per Voi, ma cosa potete
fare Voi per l’America “, quindi non bisogna
sperare negli aiuti dello stato, ma chiederci
cosa possiamo fare noi tutti per il nostro Paese,
per questa nostra Sicilia agonizzante che merita sorte migliore.
I siciliani devono essere protagonisti di se stessi, togliersi le vesti di eterni perdenti, di essere
“ terroni ” come ci definiscono spregevolmente
i settentrionali dimenticando che il loro sviluppo e la loro ricchezza cominciò con i flussi
migratori delle bravi ed operose genti del Sud.
La nostra posizione geografica le risorse della
nostra terra possono aprirci opportunità mai
pensate, nuove frontiere politiche-economiche.
Sveglia Sicilia ! E’ giunta l’ora di alzare la testa
e di guardare avanti, non guardiamo indietro,
perché dietro di noi c’è l’Africa e non possiamo
certo confrontarci con i suoi popoli, orgogliosi e
fieri per dignità, ma decisamente e volutamente mantenuti in uno stato di ignoranza per
volontà coloniali prima e per interessi economici occidentali oggi.
Vespro di Sicilia
INFORMA SICILIA - Anno XII, n. 13 - Mercoledì 15 Giugno 2016
TUTTI GLI ASSESSORI DI SAVERIO BOSCO
SANTI TERRANOVA
avvocato penalista e
scrittore Lentinese, è
uno dei quattro assessori
scelti
dal
Candidato Sindaco del
Movimento
ORA
Saverio Bosco: ci racconta, in questa breve
intervista, perché ha
scelto di essere parte
attiva di questa nuova
squadra di governo e
quali sono le sue intenzioni e le sue aspettative per la Città
di Lentini.
D. Da dove nasce la scelta di aderire al movimento Ora? R. Saverio
Bosco mi invitò alla presentazione del
suo progetto e fui favorevolmente
colpito dalla presenza di tanti, tantissimi giovani dalle idee chiare, dalla
faccia pulita, animati da tanta, tantissima voglia di spendersi per la
nostra Città. La scelta è avvenuta col
tempo, quando mi sono reso conto
che le alternative – ce ne sono tante,
forse anche troppe, in questa competizione elettorale – non possiedono
un requisito importante per attuare
un valido rinnovamento:
la freschezza delle idee.
D.su quali tematiche
apportera’ il suo contributo e come?
R. Chi mi conosce sa
quanto mi stanno a cuore
i problemi ambientali
della nostra Città. Sono
chiodi fissi capire perché
Lentini vanta il triste primato delle morti per leucemia soprattutto fra i
bambini, perché a distanza di decenni nulla è stato fatto per
bonificare le numerose discariche
abusive ancora presenti nel nostro
territorio. Metterò, quindi, a disposizione della Città la mia esperienza,
acquisita in trent’anni di attività professionale, in qualunque ambito
potrà tornare utile. D. cosa prevede
per il futuro della citta’? R. Il
nostro futuro sono i nostri figli!
Prevedo, quindi, tante iniziative a
favore dei giovani e l’impegno di chi,
come me, non lo è (quasi) più a non
tradire le loro aspettative. Solo così
si potranno creare le basi per un valido rinnovamento della nostra Città.
ALESSIO VALENTI
31 anni, ingegnere elettronico e delle telecomunicazioni con esperienza
in gestione aziendale e
ottimizzazione dei processi produttivi, esperienza in qualità di
project
manager
in
interventi finanziati dal
FSE, esperienza nel settore della formazione
professionale e ORA
assessore designato del
candidato sindaco del Movimento
ORA Saverio Bosco. D. Cosa la spinge ad affrontare la sfida di amministrare una città con i problemi
attuali come quelli della città di
Lentini?
R. La scelta nasce proprio dalle problematiche attuali e dalla voglia di
poter vivere in una città che, fiera
della propria storia, possa guardare
al futuro con ottimismo.
D. I più critici pensano che difficilmente la città di Lentini riuscirà a risollevarsi. Quali sono le
vostre proposte?
Il programma amministrativo già
depositato spiega dettagliatamente la
nostra visione di città ma, per far
capire qual è il nostro metodo, visto
che ci stiamo avvicinando alle olimpiadi, Le rispondo con un esempio.
Fino al 1968 gli atleti di salto in alto
pensavano che per superare il record
bastasse continuare a saltare come
avevano sempre fatto, ma
da quella data in poi un
giovane atleta americano,
Fosbury, capì che per ottenere
risultati
migliori
doveva cambiare tecnica e
inventò lo stile utilizzato
sino ad oggi, ovvero saltare dando le spalle all’ostacolo. Ecco, noi abbiamo
capito che il metodo classico dei partiti o delle “finte”
liste civiche non è adeguato alla risoluzione dei problemi, e che solo un gruppo di cittadini con le “mani libere” da qualsiasi
influenza politica esterna può realmente rappresentare la soluzione.
D. Pensa che questo sia sufficiente?
Restando sull’esempio, ai tempi di
Fosbury gli stessi allenatori americani
pensavano che saltare in quel modo
potesse essere rischioso, ma la semplice introduzione di un’innovazione
tecnica, “il tappetino”, dimostrò la
convenienza assoluta del nuovo
metodo. Dal mio punto di vista la
nostra innovazione sta proprio nelle
competenze specifiche presenti nella
squadra di governo e nel movimento
e nella consapevolezza che di fronte
alla concreta opportunità di miglioramento della vivibilità di Lentini, i cittadini sicuramente non si tireranno
indietro e si faranno parte attiva della
nostra idea.
“Sarò sincero come lo
sono stato dall’inizio di
questa campagna elettorale. Nelle prime ore di
ieri nella mia mente vi è
stata un po’ di delusione,
non per me, ma soprattutto per tutto quello che
avremmo voluto fare
nella nostra città di
Lentini, ma adesso più
che mai ritengo che il nostro gruppo
esce da queste elezioni più forte di
prima. Dispiace per i parecchi voti
persi strada facendo. ( parliamo di
errori commessi durante il voto).
Adesso più che mai ritengo doveroso
andare avanti. Per questo “Sicurezza
e Solidarietà”
andrà avanti come
associazione di volontariato e lo farà
per tutte quelle priorità che vogliamo
dare alla nostra Lentini.
Non ci
nascondiamo perché non abbiamo
vinto le elezioni. Anzi, dobbiamo continuare per chi ci ha scelto noi. Questa
città ha bisogno di ordine, ha bisogno
di ritornare ad essere una città che
costruisca qualcosa di importante per i
giovani che non devono più essere
obbligati a lasciare la propria città.
Lavoreremo su tanti fronti, cercando
di lasciare la nostra impronta nel
sociale. Aiuteremo i giovani e aiuteremo le imprese. “Solidarietà e
Sicurezza” e “Nuova Lentini” continuano nel loro percorso comune.
Sappiamo di avere un
peso specifico non indifferente ed insieme saremo
punto di riferimento per
chi
ha
deciso
di
votarci.Approfitto,
tra
mille difficoltà di ringraziare 1086 amici che
hanno voluto onorarmi del
loro
voto
“libero”.
Ringrazio i tantissimi
amici che hanno cercato di dare la loro
preferenza di voto alla mia persona,
purtroppo non andata a buon fine.Un
sincero grazie va ai candidati consiglieri di “Solidarietà e Sicurezza” e
“Nuova Lentini ” e gli assessori designati: Paola Aletta, Azzurra Cappello,
Ettore Viscosi e Maurizio Caffi, che con
grande senso civico e spirito di servizio avevano dato la loro disponibilità a
ricoprire l’incarico. Grazie a tutti i
nostri sostenitori, che giornalmente si
sono spesi sul territorio per trasmettere alla popolazione il nostro messaggio. Ringrazio tutti i nostri familiari,
che hanno operato con spirito volontaristico e senso di appartenenza; ringrazio soprattutto i nostri bambini e
nipotini sempre presenti alle riunioni e
insieme a noi in giro le strade della
città regalandoci emozioni e sorrisi. .
Cari amici, è nata una grande famiglia,
una grande famiglia lentinese.
COMUNICATO STAMPA
ENZO LAEZZA
Con stima ed affetto. Enzo Laezza
ALESSIO BUFALINO,
32 anni, Laureato in
Economia e Gestione
delle
Imprese
Turistiche, ha collabocon
realtà
rato
Europee pubbliche e
private nell’ambito dei
programmi di mobilità
giovanile. D. Come
vede Lentini tra 5
Immagino
anni? R.
una Città con un bilancio in ordine, capace di
offrire ai cittadini servizi di qualità. Immagino una Città
pulita, in cui la raccolta differenziata rappresenti un’occasione di
risparmio per i cittadini, oltre che
ad un segno di civiltà. Immagino
una Città capace di sostenere la
voglia di futuro dei propri figli, supportati da un’amministrazione pubblica che si metta in rete con i giovani attori economici del territorio,
creando innovazione sia in termini
di processi che di servizi. D. Come
pensa di contribuire alla realizzazione di questo risultato? R.
Nella mia esperienza professionale
mi sono occupato della
creazione di reti di progetto, ossia di mettere
insieme più attori pubblici e privati, per la
realizzazione di un
comune.
obiettivo
Credo che questo sia il
contributo più importante che posso offrire
per il conseguimento di
tale risultato, che potrà
essere raggiunto solo
grazie alla messa in
rete di tutte le risorse
che la nostra Città offre. D. Quali
crede siano le risorse più
importanti che Lentini può
offrire? R. Quando penso a Lentini
l’elenco di risorse disponibili è sempre molto lungo, credo comunque
che il più grande potenziale sia
rappresentato dai nostri concittadini. Lentini è ricca di professionisti,
artisti, creativi, imprenditori, giovani e meno giovani, che insieme
alle realtà associazionistiche rappresentano la nostra più grande
risorsa.
ALESSANDRA COTTONE
Impiegata presso un’
azienda che opera nel
settore ottico in Sicilia
orientale, sposata e
madre di una bimba.
D. Ci racconti come
si e’ trovata tra gli
assessori designati
da S a v e r i o B o
sco e perché ha
accettato R. Quando
mi e’ stata comunicata
questa volontà da
parte del nostro cadidato sindaco, non le nascondo lo
stupore iniziale perché facevo fatica
ad immaginarmi in una prospettiva
politica che non avevo mai considerato; subito dopo ho preso ulteriormente consapevolezza di quanta
libertà e di quanto coraggio ci
voglia ad affidare un ruolo così
importante a chi fino ad oggi , per
quanto informato ed interessato,
non ha partecipato in prima persona. Il fine ultimo e’ quello di voler
creare un’amministrazione finalmente aperta all’ascolto e alla partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Senza sottovalutare la grave situazione in cui
versa la nostra città, ho accettato
perché ho sempre pensato che ciascunodi noi ha la responsabilità di
contribuire quando si auspica un
cambiamento. D. Cosa si aspettano secondo lei i cittadini lentinesi? R. Penso che nonostante il
discredito di cui gode purtroppo la
politica oggi, le gente vuole vedere
l’amministrazione come servizio e
non come privilegio, la trasparenza
, l’imparzialità, l’interesse della
comunità e non quello del singolo e
dei suoi compari, la lotta alle discri-
minazioni, in una parola sola “ il ben e collettivo ”. Queste sono le
linee guida che la giunta scelta da Saverio
Bosco perseguirà. D.
Come pensa di poter
dare il suo contributo a questa amministrazione? R. Parto
dall’etimologiadel termine, assessore significa “sedere accanto”, a
nessunodi noi piacciono i personalismi e abbiamo le
migliori intenzioni per poter lavorare in sinergia. Personalmente porto
la mia esperienza di donna e madre
che lavora e, come tante, vivo sulla
mia pelle i consistenti e visibili
divari che ancora oggi esistono non
solo tra uomini e donne ma anche
tra donne con strumenti e mezzi
differenti a disposizione. In un contesto di pari opportunità, è auspicabile porre le condizioni per creare e
potenziare i servizi che aiutano le
donne a conciliare famiglia e lavoro, senza essere costrette, come
spesso accade , a rinunciare a quest’ultimo D. Quale messaggio
vuole trasmettere ai suoi concittadini? R. Come ho accennato
precedentemente, la difficolta’
maggiore sta nel sottoporre noi
stessi al giudizio della gente ormai
giustamente sfiduciata. Molti non
vogliono andare a votare. Io invito
tutti a rivedere questa loro intenzione, perché chi vuole che le cose
non cambino ha bisogno della
gente che non esprime il proprio
pensiero. Non lasciate che scelgano
gli altri al postovostro, perché ricordatevi che la folla sceglie sempre
Barabba.
Considerato che Lentini,
per quasi un ventennio è
stata governata dal centro-sinistra ed i risultati
sono sotto gli occhi di noi
tutti, a causa dall’atavico
totale disinteresse della
classe politica dominante
che sino ad oggi ci ha governato; che
il comune a causa di una cattiva
gestione da parte del centro-sinistra
è stato condotto al dissesto finanziario, provocando l’aumento spropositato dei tributi locali, che ci creano
grosse difficoltà economiche e hanno
effetti recessivi e inflazionistici, che
interessano particolarmente le fasce
più deboli della nostra popolazione;
tenuto conto che si è sviluppato un
forte movimento di protesta capeggiato dal giovane concittadino
Stefano Battiato sui problemi derivati della scellerata, superficiale e irresponsabile gestione della cosa pubblica, che ha scaricato i loro errori
sulle spalle degli ignari cittadini lentinesi, che saranno costretti a sottostare ad una imposizione di tributi
molto onerosi senza ricevere contropartita alcuna in termini di servizi
dignitosi e adeguati ai
bisogni della comunità;
che Stefano Battiato ha
prodotto una piattaforma
di iniziative, che riteniamo le minime indispensabili al fine di correggere e
dare concrete risposte ai
comuni cittadini e ai settori produttivi della “nostra” Lentini; il P.A.S non
poteva rimanere a guardare e senza
nulla chiedere in cambio ha deciso di
scendere in campo per sostenere la
candidatura di Stefano Battiato, non
tanto per la sua persona, che stimiamo, ma soprattutto per impedire al
meschino trasformismo della sinistra
di ritornare a gestire la cosa pubblica
e per riscattare una Lentini saccheggiata, sfruttata, assetata, avvelenata
e mortificata. Il buon senso, quindi,
ci impone di sostenere la candidatura a Sindaco di Stefano Battiato, con
l’augurio che la stragrande maggioranza dei lentinesi abbia uno scatto
d’orgoglio facendo proprie le nostre
considerazioni.
Lentini 14/06/2016 Il Segretario
Rosario Ossino Fisicaro
COMUNICATO P.A.S.
OROSCOPO
DAL 18 AL 24 GIU. 16
Ariete (21/03-20/04)
L’oroscopo di questa settimana regalerà bei momenti romantici ai nati del
segno che organizzeranno una serata
speciale con il partner o incontreranno
un nuovo amore se ancora non ce
l’hanno,.
Toro (21/04- 20/05)
Avrete una speciale carica passionale
che rafforzerà il legame con il partner
nonostante qualche momento di crisi
che ormai sembrerà passato..
Gemelli (21/05-21/06)
Sarete degli ottimi strateghi e riuscirete
ad essere molto persuasivi sia in amore
sia nel lavoro.
Cancro (22/06-22/07)
Sul lavoro andrete incontro a delle
incertezze, ci sarà una situazione poco
chiara dovuta a nuove collaborazioni
xhe stentano ad inderirsi nel team, In
amore calma piatta.
Leone (23/07-23/08)
Sarete più innamorati che mai del partner mentre chi non si è ancora dichiarato avrà l'occasione per farlo. Buona
la scia lavorativa dove mostrerete
come sempre la vostra grinta.
Vergine (24/08- 22/09)
Se state progettando di rifare casa, vi
conviene seguire con attenzione la
ristrutturazione e non lasciare nulla al
caso. Qualche contrasto con il patner
dovuto esclusivamente al nervosismo,
Bilancia (23/09-22/10)
Ottime occasioni di lavoro, finalmente
si muoverà qualcosa di positivo e si
allargherà la cerchia dei vostri contatti
professionali. Il rapporto con l’amore
ancora si snoda su basi scivolose.
Scorpione (23/10-22/11)
La luna vi porterà un po' di nervosismo
sia in amore sia in ambito lavorativo
dove potranno sorgere delle banali
incomprensioniche vi preoccuperanno.
Sagittario (23/11-21/12)
State attraversando un periodo di cambiamenti che non riescono a soddisfarvi del tutto, ma la Luna vi condurrà
verso una luce decisamente positiva.
Capricorno (22/12-20/01)
Sarete animati da un’ottima carica di
energia, che vi infonderà potenza
soprattutto sul lavoro. Dovrete comunque confrontarvi con qualche difficoltà
che non mancheranno.
Acquario (21/01-19/02)
La Luna in opposizione vi farà avvertire più nervosismo e stanchezza del
solito. Sarete molto concentrati sul
lavoro e su nuovi progetti da ideare.
Pesci ( 20/02-20/03)
Qualcuno di famiglia avrà bisogno del
vostro aiuto e sarete costretti a trascurare il lavoro, ma organizzatevi bene e
tutto filerà nel migliore dei modi.
a cura di Sbirulina
INFORMA SICILIA
Periodico quindicinale
Reg. Trib. di SR n. 2/2004 del 09.02.2004
Direttore responsabile Giuseppe PARISI
Editore A.Ped.
Redazione Via XXV Aprile 15 96016
Carlentini (SR)
www.informasicilia.com
[email protected]
Stampa Tipografia Geny snc Canicattini B.
Grafica e impaginazione SELENEWEB di
Loredana Parisi Via XXV Aprile, 15
Carlentini
L’accettazione degli articoli è rimessa al
giudizio insindacabile della direzione. Gli
articoli e i comunicati stampa pubblicati
rispecchiano soltanto il pensiero dell’autore e non impegnano ne la Direzione ne
l’Editore.
INFORMA SICILIA - Anno XII, n. 13 - Mercoledì 15 Giugno 2016
APPARENTAMENTI, ASSESSORATI,
SCAMBI E POLTRONE VARIE…
Dopo aver registrato il meraviglioso consenso del 5 giugno ,
che ha decretato il primato in
assoluto della lista ORA tra le
18 liste presenti in competizione, e aver raggiunto il primo
lusinghiero obiettivo del ballottaggio con un risultato
potenziale in caso di mia vittoria, di 10 consiglieri eletti tutti
facenti capo allo stesso movimento, al fine di smorzare le
sterili e tendenziose provocazioni su possibili alleanze e
apparentamenti, messe ad
arte in giro da chi è stato
sonoramente bocciato dall’elettorato, comunico quanto
segue:
1. Il movimento ORA non intende apparentarsi
con alcuna lista e non intende utilizzare la
nomina di assessori come merce di scambio, gli
assessori devono essere persone preparate e
membri di una squadra di governo affiatata ed
equilibrata , per questo abbiamo dichiarato
mesi prima delle elezioni che intendevamo
nominare i 4 assessori che sono e resteranno,
Santi Terranova, Alessio Bufalino,
Alessandra Cottone, e Alessio
Valenti. Gli assessori servono per
governare e non si scambiano
come figurine, questo gioco lo
lasciamo fare all’altra coalizione;
2. In caso di nostra vittoria i
nostri consiglieri eletti, 10 su 16,
apparterranno tutti ad un unico
gruppo consiliare, il gruppo consiliare ORA pronto già all’indomani
delle elezioni ad affrontare importanti votazioni in aula con la compattezza e la determinazione che
il momento politico difficile richiede;
3. Siamo e rimarremo aperti al
confronto con tutte le forze politiche che , sulla base di progetti e
proposte vorranno contribuire assieme a noi al
cambiamento della nostra città.
Auspichiamo che la stessa chiarezza e trasparenza venga dimostrata dal nostro sfidante.
Lentini 09/06/2016
Saverio Bosco Candidato Sindaco di una
Città che vuole cambiare.
GIUSEPPE POLLICINO
ASSESSORE DESIGNATO DA
STEFANO BATTIATO
Ingegnere e Dottore di ricerca in Ingegneria elettrica e
dell'Automazione.
Professore e Ricercatore all'Università di Catania,
Specializzato in Ingegneria Forense, Direttore Scientifico
e Consulente di Ricerca in diversi progetti di ricerca
europei.
È autore di diverse decine di pubblicazioni scientifiche in
riviste e volumi internazionali e di brevetti per invenzioni
industriali.
LA PAROLA AI BAMBINI - CLASSE qUARTA DELL'IST. PALAZZOLO
LA DIVERSITÀ ETNICA
Ciao
sono
Erik,
secondo me essere di
un altro paese non
vuol
dire
essere
diversi. Tante persone
hanno solo un modo
diverso di vivere dal
nostro o la religione
diversa o la cultura, la
lingua e molto altro.
Una cosa importante
per me è però rispettare le leggi, le abitudini del paese dove si
vive, infatti vivere insieme
aiuta tutti a comprendere
meglio le abitudini, le usanze.
Ciò comporta un arricchimento e un’apertura culturale e
solo così si crea una vera integrazione tra i popoli. Quando
due culture diverse si conoscono si sconfigge la violenza
e la diffidenza e si arriva a una
pace tra i popoli.
Mi chiamo Sabrina e frequento la classe quarta dell’Istituto
Palazzolo. Nella mia classe c’è
una bambina straniera, si
chiama Anna e spesso viene
dalla Russia e frequenta la mia
scuola. Io non vedo una straniera ma una bambina come
me e così anche i miei compagni. Anna è una bambina
dolce e garbata, sempre gentile con tutti e noi le vogliamo
bene. Una straniera ha una
cultura diversa così noi possiamo imparare tante cose nuove
e insegniamo a lei la nostra.
Ho imparato molte parole
russe ed è bello che lei sia in
classe con noi.
Io sono Flavia e nella mia
classe c’è una bambina straniera ma per me non c’è differenza e credo che nessuno
debba trovare differenze perché cambia solo la lingua o il
carattere ma per fortuna
ognuno di noi è diverso così il
mondo non è tutto uguale.
Io sono Stefano e ho in classe una bambina straniera,
secondo me è importante stabilire un rapporto con uno
straniero perché è una cosa
bella e poi al mondo non
siamo tutti uguali, almeno per
noi bambini non c’è differenza,
credo che la differenza la fac-
ciano i grandi e non capisco il
perché. Non importa la cultura
o la lingua o il colore della
pelle, noi dobbiamo essere
tutti amici.
Io sono Karola e penso che
l’amicizia sia una cosa bella e
quindi se uno è straniero non
ha importanza perché quello
che conta è essere tutti amici.
Anna è di nazionalità russa ed
è una delle mie migliore amiche. Non per vantarmi ma io e
Anna abbiamo proprio una
bella amicizia e io sono felice
quando lei torna dalla Russia e
viene a scuola da noi.
Io sono Armando, frequento
la quarta e in classe ho una
bambina straniera. Secondo
me gli stranieri sono come noi
e si devono rispettare.
Mi chiamo Valeria e sono in
classe con Anna. Anna è una
bambina meravigliosa ed è
bravissima in italiano, matematica, geometria, storia,
geografia, insomma lei è
brava in tutto nonostante si
sposti da qui in Russia e noi
possiamo imparare tanto da
lei.
Sono Antonio e voglio dirvi
quello che penso, io sono felice di avere una bambina straniera nella mia classe perché
così conosci tante persone.
Dalla materna alle elementari
sono cambiati tanti bambini e
molti altri sono rimasti e
magari alle medie ci dividiamo
ma conoscere altre persone è
sempre bello e poi la nostra
compagna è gentile e brava.
Io sono Giuseppe e ho 10
anni, in classe ho una compagna straniera e quando lei
arriva dalla Russia per noi è
una festa perché siamo amici
e lei ci insegna
tante cose del suo
paese e impara da
noi a vivere il
nostro paese.
Io sono Irene e
voglio parlarvi della
mia esperienza con
uno straniero in
classe. Lo straniero
è una persone con
una cultura diversa
ma per noi bambini
è uguale a noi, ha
un naso, una bocca , le orecchie, un cuore, serve altro? Io
penso di no, perché credo che
le culture diverse si debbano
incontrare per crescere e
apprendere. La nostra età è
quella dell’amicizia e dell’amore quindi noi vogliamo solo
imparare ad essere brave persone e bravi cittadini.
Mi presento sono Matilde e
secondo me uno straniero è
identico a tutti gli altri perché
se noi ci spostiamo in altri luoghi siamo noi gli stranieri e
credo ci piacerebbe essere
rispettati e trattati bene. Per
favore chi legge questo messaggio dica alle persone che
non bisogna trattare male la
gente ma dobbiamo vivere in
pace e rispettarci tutti. Salve,
mi presento, sono Anna
Sychenko e sono di nazionalità Russa. La straniera sono
io. In verità non mi sento straniera perché qui ho trovato
amici e mi vogliono tutti bene.
La straniera insegna i giochi
del suo paese e impara i vostri
e spesso accade che molti giochi siano uguali e quindi tutte
queste differenze, a parte la
lingua io non le vedo. Essere
stranieri significa avere una
cultura diversa, usanze, abitudini, religioni, lingue ma siamo
tutti essere umani. Io mi guardo allo specchio e dalle mie
compagne non mi vedo diversa e sapete una cosa? I miei
compagni vedono me, Anna.
La differenza la fa chii guarda
e non vede.
Desirèe Proietti
3
LUCI A PALAZZO: LA “DEA MISTERICA”
DI ITALIA NOSTRA
“ Le associazioni rendono l’uomo
più forte e mettono in risalto le
doti migliori delle singole persone e danno la gioia che raramente si ha restando per proprio
conto” , così nel Barone
Rampante si esprime Italo
Calvino.
La
storia
del
presidio
dell’Associazione Italia Nostra a
Lentini , che attualmente ha in
custodia il Palazzo Beneventano con la formula “a beneficio di prolungamento”, vede come data ufficiale della consegna delle chiavi il
15 aprile 2016, ad opera del Sindaco uscente Alfio Mangiameli nelle
mani del responsabile generale Giorgio Franco e degli altri associati.
Per la città di Lentini, invece, la plateale consegna del bene viene
ottenuta la sera del 7 maggio 2016, quando è reciso il nastro tricolore e finalmente aperto al pubblico il nobiliare palazzo.
La pietra miliare dell’Associazione, tuttavia, è posta nel 2011, anno
in cui Giorgio Franco, allora studente di Archeologia, inizia a instaurare contatti con la quarta Commissione Consiliare di Lentini.
Dopo diversi incontri consiliari per l’organizzazione e l’individuazione
della destinazione d’uso dei beni monumentali lentinesi, tra cui il
noto palazzo, avviene il primo vero sopralluogo eseguito da Franco
spalla a spalla con alcuni tecnici e personalità competenti, tra cui
l’ingegnere Vacanti: da qui si evince il completamento del restauro
della parte nobiliare del Palazzo con i finanziamenti regionali stanziati per lo scopo. Da un ulteriore sopralluogo, avvenuto nel 2012,
si constata il proseguimento dei lavori di restauro dei magazzini e
delle stalle della struttura, ove attualmente è esposta la mostra
d'arte contemporanea intitolata “Dea Misterica”, acronimo che sta
per “ demo etno antropologico” ( in riferimento al connubio tra arte
moderna e contemporanea e manufatti appartenenti alla civiltà del
territorio), che porta in evidenza artisti d'elite quali Benedetto
Poma, Gesualdo Prestipino, Alessandro La Motta, Rosario Muni,
Rosario Tricorni, Nunzia Guercio e non ultimi esponenti locali come
Alfio Zarbano , Marinella Mendola e lo stesso Giorgio Franco.
Si susseguono altri sopralluoghi fino a giungere all’anno 2015, che
segna la fine dei lavori di restauro: un lungo e tormentato periodo
caratterizzato da intoppi tecnici, contenziosi e burocrazia prolissa.
Intanto, presso una nota galleria d’arte lentinese, si aprono corsi d'
arte gratuiti di discipline pittoriche, di archeologia del paesaggio, di
letteratura, di critica d’arte e filosofia, sulla scia di ciò che aveva
realizzato il celebre Jack London, sul finire dell’Ottocento a San
Francisco, con la “ Wolf House”. Il gruppo di studenti e artisti così
costituito presso la Galleria ben presto cementa , nel maggio 2015,
il suo amore per il territorio lentinese e per i suoi beni storico architettonici e archeologici, costituendosi in quella che oggi si presenta come Associazione Italia Nostra Lentini. Già negli anni 50, lo
ricordiamo, era insediato un presidio dell’omonima Associazione nel
“Centro Studi Notaro Jacopo” di Palazzo Beneventano, appunto, con
allora presidente Alfio Sgalambro. L'ufficializzazione, dunque, dell’insediamento della nuova Associazione, ottemperata dal presidente regionale Leandro Jannì, è stata solo una mossa logicamente consequenziale ad un precedente storico già ben consolidato.
Intanto nel settembre 2015, attraverso la tv locale Antenna 1, il sindaco di Lentini Alfio Mangiameli dichiara ufficialmente la fine dei
lavori di restauro del bene e annuncia pubblicamente la restituzione
del palazzo alla cittadinanza lentinese. In quest’occasione il gruppo,
allora costituito da una decina di elementi, decide di proporre un
progetto, protocollato nel novembre 2015, che porti all’individuazione della destinazione d’uso della struttura e che dia la possibilità alla
residenza nobiliare di divenire un’ “ incubatrice formativa e culturale” per ogni cittadino che voglia fruirne le iniziative culturali e artistiche via via contenute ed esposte al suo interno.
All’inizio del 2016 si protocolla una seconda proposta progettuale
all’Amministrazione Comunale molto più dettagliata e resa completa
dall’inserimento di una mostra cospicua di opere d’arte contemporanea.
L’ottenimento delle chiavi del palazzo, stranamente, è stato più
complesso e problematico dell’approvazione del suddetto progetto,
al punto tale che si è concretizzato ad appena una ventina di giorni
dall’apertura al pubblico della residenza nobiliare. Proprio in questo
breve periodo gli associati Italia Nostra hanno dato dimostrazione di
quanto forte e sincero sia il loro affetto per il bene che stanno per
avere in custodia: il poco tempo a disposizione non ha loro impedito
di rimboccarsi letteralmente le maniche per ripulire la sede dallo
scempio compiuto da piccioni e ratti. Molto olio di gomito è servito
per risanare da pattume, macerie e residuati vari abbandonati a fine
lavori la monumentale area. Laureandi e artisti “volontari” hanno
messo da parte i loro studi e la loro arte per dedicarsi anima e corpo
con grande dignità alla bonifica degli ambienti con lo scopo di offrirli
alla cittadinanza in condizioni di agibilità e calpestabilità.
Oggi l’Associazione conta circa una ventina di membri associati e
una dozzina di attivisti assolutamente volontari e non vestiti da
alcuna maglia politica, che mostrano aperta e costruttiva disponibilità verso tutte le altre forze associative del territorio che vogliano
partecipare, con idee e progetti seri e di valore, all’arricchimento
della storia culturale del palazzo e al mantenimento della sua” plurale unicità” . Portone e locali aperti, dunque, per un unico fine:
riportare all’antico splendore la sede nobiliare del Barone, con tutti
i moderni “pro-positi” e mezzi culturali che l’oggi offre.
L’Associazione, attualmente, si sta adoperando per abbattere le barriere architettoniche realizzando passerelle per i diversamente abili
. Sta istituendo rassegne artistiche a cicli, per dare la possibilità a
molti artisti esordienti di proporre i propri lavori; tour serali illuminati da impianto elettrico provvisorio; spettacoli teatrali e musicali;
presentazione di testi, a fronte di piccoli contributi di utenza, che
concorrono a costituire utili destinati alle spese di manutenzione e
tutela della sede. Nonostante le generose offerte di alcuni sponsor
locali, molto ancora dobbiamo impegnarci a fare per poter permettere all’associazione di proseguire i lavori di pulizia degli ambienti,
non ancora aperti al pubblico, di manutenzione degli allestimenti ,
di cura della struttura e , non ultima, di realizzazione dei prossimi
progetti in fieri: la rassegna sulla figura di Pasolini ; l’allestimento
della premiazione della borsa di studio della Fondazione Pisano e
molti altri ancora. Giorgio Franco : accompagnatore turistico, travel
Blogger e laureando nel percorso archeologico, Salvo Di Cannavo’ : gallerista e curatore d’arte, Cristina Pulvirenti :critica e studiosa d’arte,
bloggerSalvatore Bombaci : artista e curatore d’arte, designer Alfio
Zarbano : artista e curatore d’arte, Marinella Mendola: artista e curatrice
d’arte, Cristina Condurso : laureata in Accademia d’Arte, Gabriella
Roccaforte : PR e segretaria, Federica Tiralongo : addetta public relations, Rosanna Bombaci : addetta public relations Francesco Zarbano :
addetto public relations Stefano Bombaci: archivista e ricercatore.D.P.
4
COMUNICATO STAMPA
MOVIMENTO 5 STELLE
INFORMA SICILIA - Anno XII, n.13 - Mercoledì 15 Giugno 2016
SENZA PAROLE - FOTO CHE SI COMMENTANO DA SOLE
LA PAROLA ALLE IMMAGINI
Maria Cunsolo - Portavoce del Movimento 5 Stelle
Lentini. Coerenti alle nostre idee e nel rispetto del
mandato che ci è stato affidato dai cittadini. Il Lentini - Ospedale... “anche” il palo è storto.
MoVimento 5 Stelle Lentini, per il ballottaggio del
19 giugno, lascerà ai suoi elettori libertà di decisione. I voti sono dei cittadini e a loro spetta la scelta.
Sui candidati sindaco al ballottaggio Stefano
Battiato e Saverio Bosco riconfermiamo con forza
ciò che abbiamo espresso in campagna elettorale.
Il nostro giudizio rimane critico e negativo, riteniamo entrambi espressione anagraficamente più giovane della solita vecchia politica. Questo non sarà,
comunque, elemento di pregiudizio per il lavoro
che porteremo avanti in Consiglio Comunale. Ci
misureremo sulle proposte, avalleremo quelle che
riterremo giuste e in linea con il nostro programma, bocceremo quelle che non riterremo strumentali alla nostra visione di città.
Il Portavoce del MoVimento 5 Stelle Lentini
Maria Cunsolo
Lentini q. S.Antonio (167) ... la nuova civiltà ?
ORGANIZZARE LE IMPRESE
Poiché l'avvio di una nuova
impresa comporta una serie di
oneri che dovranno essere
affrontati in futuro e l'eventuale
sostenimento di costi anche per
uscire dall'attività (barriere all'uscita), è bene studiare l'idea
imprenditoriale nella maniera
più dettagliata possibile, individuando tutti quelli che sono gli
ostacoli per il suo avvio.
Di fondamentale importanza
sarà
l'innovatività
dell'idea
imprenditoriale, la quale dovrà
essere originale e capace di individuare e riuscire a soddisfare
un bisogno latente di una determinata categoria di consumatori; a tal fine sarà opportuno
effettuare una ricerca di mercato
che permetta di evidenziare
bisogni ed esigenze dei consumatori. C'è da dire che al giorno
d'oggi questi bisogni cambiano
molto rapidamente e un'azienda
che vuole rimanere competitiva
sul mercato deve essere in
grado di individuare in tempo
questi mutamenti e in certi casi
anticiparli.
Nel mercato di oggi vige più che
mai il principio della sovranità
del consumatore e l'azienda non
riesce, come avveniva invece in
passato, ad imporre ciò che produce.
Questo cambiamento del comportamento degli acquirenti,
diventati oramai più consapevoli
delle loro esigenze, ha imposto
notevoli cambiamenti nel modo
di organizzarsi delle imprese. In
passato le aziende potevano
offrire un prodotto standardizzato, badando a contenere i costi
di produzione e puntando sullo
sfruttamento di economie di
scala basate sulla specializzazione del capitale umano, sulla
capacità di acquistare grandi
quantità di fattori produttivi ad
un prezzo più conveniente, sulla
capacità di reperimento di maggiori risorse monetarie. Una produzione che sfrutta le economie
di scale, e quindi la possibilità di
abbattere i costi realizzando una
maggiore quantità di beni, comporta anche la necessità di anticipare i quantitativi richiesti dai
consumatori finali, producendo
in vista delle aspettative di ven-
dita.
Intorno alla metà degli anni settanta questa forma di struttura
aziendale tuttavia dovette cedere il posto ad un metodo organizzativo diverso, frutto del cambiamento
intervenuto
nelle
aspettative dei consumatori,
diventati nel frattempo in grado
di imporre le proprie esigenze.
I consumatori diventano più
consapevoli delle loro reali
necessità e vogliono un prodotto
personalizzato che permetta di
distinguerli, inoltre cambiano
frequentemente giudizio sui beni
che vogliono acquistare.
A questo si è aggiunto anche
l'aumento della concorrenza
dovuta ad un mercato non più
ristretto al territorio nazionale
ma sempre più globalizzato che
ha determinato un abbassamento generale dei prezzi dei prodotti e la continua necessità per
le imprese che vogliono mantenere un proprio volume di vendita di essere costantemente alla
ricerca di soluzioni tecnologiche
che permettono di ridurre i costi
di produzione e di prodotti sempre più innovativi che permettano di soddisfare dei bisogni
latenti e non ancora soddisfatti
dei consumatori.
dott. Marco Di Pietro
UN PASSO AVANTI - CONFERENZA STAMPA
Si è svolta oggi 13/06/2016 alle 19 presso il comitato elettorale di Via Garibaldi 94, la conferenza stampa convocata dal candidato
Saggio .
In conferenza il candidato Saggio, dopo il
plauso ai candidati Sindaci , vincitori del
primo turno , e che a breve si dovranno
contendere lo scranno piu’ alto di palazzo
Scammacca, Dario Saggio ha fatto un
breve escursus introduttivo su come e
perché nasce a Gennaio “un Passo
Avanti”.
“il Movimento un Passo Avanti non nasce
per la mia candidatura,ma è un movimento che si
colloca al centro destra Nazionale e il sottoscritto
fa parte di quest’aria.Sin dal primo giorno l’autonomia che ha contraddistinto questa coalizione ha
fatto si che in meno di cinquanta giorni , siamo
riusciti ad ottenere un risultato rilevante in questa
tornata elettorale ….” dichiara Dario Saggio,sottolineando come nonostante ci si sia confrontati con
liste come il PD, M5S e Movimento Ora, che come
dichiara Saggio, avevano già sviluppato un vero
progetto politico, il posizionamento del Movimento
Un Passo Avanti al quarto posto sia un successo
elettorale non indifferente. “ ... rimanendo sempre
nella nostra autonomia ,freschezza e indipendenza
, che ha sempre contraddistinto le nostre scelte
che ci ha dato la possibilità di riscuotere ben 1225
consensi , questo è stato un dei motivi che ci ha
portato a riunirci ,analizzare il dato elettorale che
era uscito dalle urne , e scegliere uno dei due candidati che andava al ballottaggio a cui riversare il
nostro consenso. Non abbiamo assolutamente
sentito Saverio Bosco , perché non avevamo nulla
da chiedere al Candidato Saverio Bosco...perché
conosciamo la correttezza del candidato Saverio
Bosco e la sua coerenza. La nostra scelta non è
figlia di nessun accordo ….. precisa
Saggio …. la nostra scelta di appoggiare il candidato Saverio Bosco non è frutto di quello che volgarmente qualcuno
chiama inciucio o accordo sottobanco ,
perché inciucio non è, perché l’inciucio
prevede l’accordo tra due parti di voler
tacere o celare in tutto o in parte alla
cittadinanza un accordo sottobanco, noi
non abbiamo fatto nessun accordo sottobanco con il candidato Saverio Bosco,
ripeto e sottolineo... continua Saggio...
noi abbiamo sentito solo l’altro candidato, Battiato
, ha un progetto e un percorso Politico ( non me
ne voglia perché persona che stim o a cui mi lega
un’amicizia lunga tantissimi anni ) che non ci
appartiene, poiché non in linea con il progetto e il
pensiero politico di questa coalizione, poiché il
pensiero e un carattere di indipendenza tale, che
non ci permette di sposare con serenità il programma e il progetto politico del candidato
Battiato, qualunque fossero state le eventuali
“elargizioni” da far arrivare a questa coalizione.
Saggio ha in oltre voluto precisare che il dialogo
con il candidato Battiato , è stato corretto , leale
coerente e in totale serenità, cosi con la stessa
serenità il nostro gruppo ha deciso di non appoggiare il Candidato Battiato, sposando invece un
progetto politico in totale autonomia e indipendenza, coerente e in linea con il pensiero del movimento Un Passo Avanti.
Walter Catinello
FRANCESCA REALE
ASSESSORE DESIGNATO DA
STEFANO BATTIATO
Lentini- Zona elicotteri... speriamo non atterrino qui.
Francesca Reale nata a Lentini il 05/05/1978 dove
risiede e vi lavora. Laureata in lettere moderne
presso l’Università degli studi di Catania con la
votazione di 110/110 e lode.
Ha lavorato in diversi istituti dal 2005,attualmente
è docente di scuola secondaria di 2 grado presso
l’Istituto Superiore A. Moncada di Lentini.
Vuole impegnarsi in politica, scendendo in campo
dando piena disponibilità nel migliorare quelle
parti negative esistenti del suo paese, per attivare
un risanamento sano della città, dove possibile.
L’AMORE MALATO
Lentini- q. S.Antonio (167) ... la nuova civiltà ?
Sara, 22 anni, arsa viva dal suo ex
fidanzato. Michela, 31 anni, accoltellata dall’ex marito. Debora, 25 anni,
anche lei accoltellata dal futuro marito.
E Poi ancora Roberta, Anna,
Liliana, Annalisa, Monica, Sabina…
Queste e tante altre le donne brutalmente assassinate dai loro compagni,
mariti, o ex, che spesso si tolgono la
vita dopo aver commesso l’atroce
gesto. Vittime fragili di un “amore”
così soffocante e ossessivamente
malato da distorcere la realtà. Una
verità che diventa insopportabile da
gestire per i loro compagni, al punto
che l’unica soluzione, capace di sedare quella fissazione, è cancellare colei dalla quale si è stati
abbandonati.
All’inizio la loro gelosia lusinga queste donne; la
costante presenza maschile è fonte di rassicurazione e cura: non ne comprendono la natura possessiva. Così si suggella il legame: segnali primordiali di un’affettività squilibrata e morbosa vengono vissuti come qualcosa di normale all’interno
della coppia. Fino a quando non arriva la prima
offesa o il primo schiaffo o la prima minaccia: qui
il dubbio inizia a palesarsi nella mente di queste
donne, ma il vincolo ormai è forte.
E gli schiaffi aumentano; i controlli e le sfuriate si
intensificano, allo scopo di legarle a sé con lacci
fatti di sensi di colpa.
Le modalità repressive, però, necessitano di un
contrappeso: il pentimento (finto), sfoderato con
la messa in scena della fragilità. Provano a convincerle che le cose cambieranno; le riempiono di
regali e telefonate. Ma, se tutto questo non basta
a riagganciarle, la rabbia silente e la sensazione di
perdere il controllo su di loro aumenta. Così alzano il tiro, con ogni fantasioso mezzo, nel tentativo
di spaventarle e farle sentire in trappola, purché
la relazione “malata” non finisca. Tutto ciò in
nome di un antico e ormai radicato retaggio culturale, in virtù del quale appare loro legittimo
disporre della propria donna come fosse un
oggetto, usarle violenza e impedendole di ribellarsi a questo stato di cose. Fino a quando queste
spose soccombono definitivamente.
Uomini di questo tipo hanno un bisogno costante
di essere rassicurati del proprio valore, non hanno
la capacità di comprendere i bisogni altrui. Non
sanno condividere con l’altro, bensì far prevalere
il proprio controllo: se l’altro sfugge è bene che
paghi, anche con la vita. Ma prima che cominci a
prender forma il folle piano omicida, essi hanno
già mostrato molto chiaramente la loro instabilità
e la loro dipendenza patologica: ma le donne non
le “vedono”!
Come avrebbero potuto evitare una fine così atroce? Chi , attorno a loro, avrebbe colto i segnali del
malessere? Cosa ha impedito loro di andare via,
di chiedere aiuto, di mettere confini tra sé ed il
loro carnefice, insomma, di tutelarsi? Cosa ha
impedito di spezzare la catena della follia?
Quanto chiara sarebbe la loro consapevolezza
della devianza?
Dalle notizie di cronaca nera si apprende,
infatti, quanto, nella quasi totalità dei
casi di femminicidio, si tratti di morti
annunciate. L'omicidio rappresenta solo
l’atto finale di un lungo processo che
gran parte di queste donne non riesce a
riconoscere subito. Molte di loro raccontano di aver vissuto nella convinzione di
avere tutto sotto controllo e di poter
modificare da sole la dinamica della relazione malata: era impensabile per loro
chiedere aiuto a familiari ed amici o dare
ascolto ai loro avvertimenti. Un vero e
proprio delirio di onnipotenza, che contribuisce a far sottostimare la pericolosità di questi maniaci, ignorando gli inequivocabili
segnali che essi inviano e ad abbassare la tutela
nei confronti di sé stesse.
Perdono la propria visione del mondo assimilando
la visione del compagno abusante. Giustificano,
così, le aggressioni; il senso di colpa le spinge
all'isolamento; tentano di dare uno scopo fittizio
ad una condizione dalla quale non riescono ad
uscire.
È del prima che nessuno si pre – occupa: appaiono antecedenti i fattori che, combinandosi insieme, fanno si che una donna non riconosca gli indicatori della propria vulnerabilità scambiata erroneamente per amore. Si innesca una reazione a
catena: la dipendenza affettiva; la gelosia che
diventa possessione e dominio; l'illusione della
presenza maschile che riempie i vuoti esistenziali;
il sogno che la propria solitudine si estingua. Più
grandi sono l’insicurezza, la bassa autostima, la
scarsa fiducia in sé stesse ed il bisogno di sentirsi
amate, più facile risulta credere alle belle parole
di un uomo che si mostra innamorato: “Sei speciale, ho bisogno di te”. Una volta innamorate,
sarà altrettanto facile dare lo stesso peso alle sue
brutte parole: “Sei una poco di buono, è colpa
tua… ”, ritenendo paradossalmente che ciò sia
vero.
Ecco perché è fondamentale che ogni donna
venga sensibilizzata e aiutata, fin dall’adolescenza, a riconoscere e ad attivare e potenziare le proprie risorse personali. Bisogna farle comprendere
chi è e cosa vuole, dando valore a quella parte di
sé che un uomo non dovrà mai possedere: la
dignità personale.
Ma per far si che ciò accada, bisogna che essa
impari a vivere prima per sé stessa e non in funzione di un uomo o della sua approvazione. Il che
non significa fare a meno di un compagno, quanto
piuttosto essere così integra e salda nel proprio
essere da seguire i propri valori ed interessi, a
prescindere da ciò che pensano gli altri. Significa
essere capace di individuare un partner con cui
vivere alla pari e passare da vittima a protagonista attive della propria vita, attribuendo in modo
adeguato le responsabilità, senza sentirsi la causa
di ogni male. Significa essere capace di lasciare
andare un amore quando da esso si riceve
nient’altro che dolore....
NOTIZIA DELL’ULTIMA ORA
Nancy Costantino
Al momento di andare in stampa apprendiamo e pubblichiamo con viva soddisfazione della
redazione e nostro personale, che il Prof. Pippo Pulino, per i reati che a suo tempo gli furono
attribuiti, è stato prosciolto dal Trib. di Sr. con formula piena, perchè il fatto non sussiste.
Avv. difensori: Salvo Giuca e Sebastiano Sferrazzo. Le nostre congratulazioni vivissime e l’augurio che il nostro amico riesca a dimenticare la dolorosa vicenda vissuta. Auguri Pippo !!!
La redazione tutta di Informa Sicilia, con l’editore e il direttore Angelo e Giuseppe Parisi