Piano di miglioramento 2016 - Istituto Comprensivo Mirano 2

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Transcript Piano di miglioramento 2016 - Istituto Comprensivo Mirano 2

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“MIRANO 2 ”
Via Cesare Battisti, 107 - 30035 MIRANO (VE) - TEL./FAX 041 430085 / 041 4355745 –
url: http:// www.icmiranodue.gov.it
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COD. SCUOLA VEIC85700G
DISTRETTO SCOLASTICO N. 35
COD. FISC. 90159330274
La composizione del nucleo interno di valutazione NIV cfr allegato MIUR AOODGGOSV
REGISTRO UFFICIALE (U). 0007904. 01.09.2015
NOME
Alessio MORASSUT
Roselda ZANINI
Manuela BICCIATO
Chiara BOLDRINI
Jacopo BOLZAN
Giuliana FARISATTO
Paola POLI
Lucia TORRICELLI
RUOLO
Dirigente Scolastico
Referente NIV
membro del NIV
membro del NIV
membro del NIV
membro del NIV
membro del NIV
membro del NIV
Priorità per il miglioramento ed il potenziamento nel triennio
FORMULAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
La definizione del piano di miglioramento parte dall’autovalutazione d’Istituto,
contenuta nel RAV; riporterà “in progress” le evidenze delle azioni previste come
graduale attuazione della PRIORITA’ .
Nel Piano di Miglioramento si evidenziano le priorità del RAV che fanno
riferimento agli ESITI in particolare ai risultati scolastici, ai risultati nelle prove
standardizzate e alle competenze chiave di cittadinanza.
L’Istituto, in sede di stesura del RAV, ha individuato nelle sub aree riferite agli esiti i
traguardi nel lungo periodo e li ha così descritti come di seguito riportato:
RISULTATI SCOLASTICI
PROVE STANDARDIZZATE
COMPETENZE
CITTADINANZA
CHIAVE
RISULTATI A DISTANZA
Accrescere i livelli di apprendimento del 10%
delle conoscenze di base in situazioni didattiche
codificate con criteri valutativi comuni
Abbassare la varianza fra le classi, con
particolare riguardo alla primaria, per pervenire
a risultati in linea o superiore all’ESCS
Allargare la capacità negli alunni di
DI operare l’applicabilità e il transfert delle
conoscenze acquisite nelle specificità di
ogni situazione didattica .
Attualizzare il problem-solving per
trovare nuove soluzioni a problemi in un
esercizio continuo del pensiero produttivo e
creativo
Monitorare il numero di ammesse/i ai due anni
successivi al primo nella Scuola Secondaria di II
e IeFP, per orientare tanto la didattica, quanto le
attività connesse all’Orientamento, in un’ottica
di miglioramento del servizio e lotta alla
dispersione scolastica.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha ritenuto di porsi nel lungo periodo sono:
CURRICOLO
VALUTAZIONE
PROGETTAZIONE Promuovere momenti elaborativi
della
didattica per competenze: strutturazione
definitiva del curricolo verticale per
competenze.
Adozione previa riflessione sistematica di
un modello
di certificazione delle
competenze
nella scuola primaria e
rivisitazione del modello già adottato nella
secondaria.
Elaborare criteri comuni e rubriche di
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
valutazione tra i docenti della scuola
primaria, per le discipline e per le
competenze di cittadinanza.
Adozione di prove strutturate comuni per la
scuola
primaria,
propedeutiche
alla
rilevazione dei livelli formativi in entrata e in
uscita
Favorire l’implemetazione della didattica
laboratoriale
per
classi
parallele
nell’organizzazione oraria della secondaria
Sistematizzare i percorsi di recupero e
ottimizzare quelli di potenziamento
Incrementare
l’azione
di
continuità
potenziando il raccordo fra un ordine di
scuola e l’altro.
Rivedere il Consiglio orientativo ed
aggiornarlo in coerenza alla pianificazione
progettuale triennale e alla unitarietà della
documentazione in uso.
E Promuovere esperienze e progetti per
accrescere il neonato senso di appartenenza
all’Istituto Comprensivo.
Costruire e rivisitare strumenti di
autovalutazione d’Istituto
SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE Sensibilizzare
alla
importanza
della
RISORSE UMANE
documentazione
per
una
riflessione
valutativa
Favorire la pratica della documentazione
didattica in ordine alla condivisione
Rilevare
l’aspetto
economico
della
documentazione
INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E Potenziare e garantire la continuità di
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
attenzione e comunicazione nel rapporto con
le famiglie
Consolidare la comunicazione con il
territorio
ORIENTAMENTO
STRATEGICO
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
Nell’area del curricolo l’attuazione di quanto programmato consentirà di realizzare
l’unitarietà e l’omogeneità dei percorsi e favorirà il benessere del corpo docente
consapevole di operare nella chiarezza degli obiettivi programmati in ordine ai
risultati attesi.
Le azioni programmate per la realizzazione degli obiettivi previsti per l’ambiente di
apprendimento, la continuità e l’orientamento consentiranno di migliorare gli esiti
scolastici per tutti gli alunni, compresi quelli con difficoltà di apprendimento,
favorendone il recupero.
La crescita del senso di appartenenza all’istituzione in un rapporto sempre più attento
alle famiglie e agli enti del territorio, si realizza attraverso il perseguimento di una
piena e consapevole capacità organizzativa che, implementando le pratiche attive
della documentazione, dell’autovalutazione e della riflessione in ordine alla
economicità delle stesse, ne favorisce la piena attuazione.
Parte integrante del PTOF approvato a gennaio 2016 è il documento, qui riportato,
ove si trovano evidenziate le priorità di miglioramento e i traguardi da perseguire nel
triennio:
-
Risultati Scolastici: si ritiene di dover pervenire nell’ambito del triennio
all’accrescimento dei livelli d’apprendimento del 10% delle conoscenze di base in
situazione didattiche codificate con criteri valutativi comuni, in linea con gli
obiettivi previsti dalle lettere a, b, h, i, j, l, n, p del comma 7 dell’art. 1 della
legge 107.
-
Risultati nelle prove standardizzate nazionali: si ritiene di dover pervenire
nell’ambito del triennio a risultati in linea o superiori all’ESCS e abbassare la
varianza fra classi per compensare la criticità rilevata, in linea con gli obiettivi
previsti dalle lettere a, b, j, n, p del comma 7 dell’art. 1 della legge 107.
-
Competenze chiave di cittadinanza: si ritiene di dover porre i discenti nella
condizione di applicare compiutamente il transfert di conoscenze acquisite nella
specificità di ogni situazione didattica, in vista di una loro traduzione in
competenze. Si considera, altresì, opportuno far sviluppare l’attitudine al problem
solving, in vista di un esercizio ottimale del pensiero produttivo e creativo, in
linea con gli obiettivi previsti dalle lettere a, b, c, d, e, f, g, h,i j, k, l, n,o, p, q
del comma 7 dell’art. 1 della legge 107.
Poiché trattasi di documento in progress, il PdM nel Ptof verrà periodicamente
aggiornato sulla base delle evidenze emergenti in corso d’anno, e pubblicato nel
sito ufficiale della scuola.
PRIORITÀ e TRAGUARDI nel triennio
PRIORITÀ nel TRIENNIO
1. Risultati scolastici
2. Competenze chiave di cittadinanza
TRAGUARDI nel TRIENNIO
1. CURRICOLO PROGETTAZIONE VALUTAZIONE
Definizione del curricolo verticale, previa riflessione e raccordo fra i vari ordini di scuola;
elaborazione e adozioni di criteri comuni di valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria e
armonizzazione con quelli della secondaria; elaborazione dei criteri valutativi per le competenze, in
ordine ad una sistematica riflessione sugli indicatori e descrittori del modello di certificazione delle
competenze; costruzione di prove comuni per classi parallele della primaria, ai fini della definizione
dei livelli in entrata e in uscita, nonché rivisitazione e aggiornamento delle prove comuni per classi
parallele per la secondaria, soprattutto per quanto concerne la raccolta e la lettura dei dati emergenti
2. INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
Sviluppare pratiche di didattica laboratoriale inclusiva, ottimizzare i percorsi di recupero e
sistematizzare quelli di potenziamento.
MIGLIORAMENTI nel TRIENNIO
• Implementazione del curricolo verticale con la costruzione di unità di
apprendimento, disciplinari e trasversali, in relazione alle 8 competenze chiave
di cittadinanza
AZIONI
Incontri di:
Docenti per classi parallele
Dipartimenti disciplinari
Gruppi di lavoro
Consigli di interclasse e classe
RISULTATI ATTESI
costruzione di UDA per competenze
disciplinari e trasversali
costruzione e utilizzo di rubriche di
valutazione
analisi approfondita del nuovo modello di
certificazione delle competenze per le classi
terminali (di cui alla C. M. 3/2015) e
conseguente riflessione sullo stesso
• Valutazione analitica e globale dei risultati delle prove invalsi
AZIONI
RISULTATI ATTESI
Analisi critica dei risultati della prova invalsi miglioramento dei risultati delle prove
restituiti, per classi parallele (scuola primaria) e
invalsi delle classi seconde della primaria
per dipartimenti disciplinari (scuola secondaria); riduzione della variabilità all’interno delle
riflessione ed individuazione delle criticità
classi e fra i plessi
• Costruire percorsi documentati e socializzare le buone pratiche
AZIONI
RISULTATI ATTESI
Raccolta e sintesi della documentazione ad documentazione dei progetti realizzati e
opera di un gruppo di docenti (F.S. PTOF) in
delle attività svolte
sinergia
con
le
figure
ricomprese socializzazione di materiali e buone pratiche
nell’organigramma
per esperienze didattiche
realizzazione di esperienze didattiche
confrontabili fra le diverse classi
partecipazione ad attività di formazione
coerenti alla progettualità posta in essere
• Risultati a distanza
AZIONI
RISULTATI ATTESI
Acquisizione di informazioni in merito a
ammesse/i ai due anni successivi al primo nella
Scuola Secondaria di II grado e IeFP.
Riflessione sui dati acquisiti e su eventuali
criticità nel percorso di Orientamento.
Successo almeno nei primi due anni della
Scuola Secondaria di II grado di studentesse e
studenti che hanno optato per il percorso
indicato nel Consiglio Orientativo.
Priorità di miglioramento- potenziamento individuate con riferimento agli obiettivi
formativi di cui all’art 1 comma 7 della L. 107/2015:
PRIORITA’ DEL RAV
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Situazione su cui si interviene
Attività previste
RISULTATI SCOLASTICI
L'Istituto si impegna a garantire a tutti le/i
discenti i presupposti, non solo per il
raggiungimento del successo scolastico,
ma anche per la maturazione di proprie
categorie sociali, affettive e civiche, nel
pieno
rispetto
e
nella
concreta
valorizzazione di tutte le diversità.
Al fine di garantire a tutti le/i discenti i
presupposti per una vita scolastica
proficua e serena, i docenti dell'Istituto
attuano una costante e ragionata
riflessione sulle proprie metodologie
didattiche e sui relativi risultati; inoltre,
ritengono fondamentale una continua e
progressiva formazione in merito alle
problematiche più scottanti diffuse nel
panorama scolastico e in merito agli
approcci didattici più significativi.
I percorsi di recupero/potenziamento
appaiono pratica già generalmente
applicata e consolidata: lo stesso dicasi
per quanto concerne l'inclusione nella
pratica didattica.
Attivare periodicamente percorsi di
formazione/aggiornamento.
Curare la predisposizione di ambienti
di apprendimento più adeguati ad uno
stare in classe consapevole e sereno.
Risorse finanziarie
Risorse umane
Indicatori utilizzati
Risultati attesi nel triennio
PRIORITA’ DEL RAV
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Potenziare l'approccio cooperativo, al
fine di fare emergere non solo le
conoscenze delle singole discipline, ma
anche abilità e competenze trasversali.
Rendere una consuetudine prove
iniziali e finali di Italiano e
Matematica.
Promuovere momenti di condivisione e
confronto rispetto ai risultati, sia delle
prove iniziali e finali, sia delle prove
standardizzate.
Rivedere e potenziare percorsi
condivisi di recupero/potenziamento.
Orientare la didattica verso
l'inclusione.
FIS e fondi per l'autonomia.
Collegio Docenti nelle sue ripartizioni
(Classi Parallele e Dipartimenti
Disciplinari). Formatori interni ed esterni.
Profitto delle/dei discenti.
Prove comuni.
Prove standardizzate.
Accrescere i livelli di apprendimento del
10% delle conoscenze di base in
situazioni didattiche codificate con criteri
valutativi comuni.
COMPETENZE CHIAVE DI
CITTADINANZA
L’Istituto Comprensivo garantisce il
successo delle/dei discenti
nell’acquisizione delle Competenze
Chiave di Cittadinanza: alla fine del
percorso questo successo è certificato
sulla base del modello ministeriale ai
sensi della C. M. 3/2015.
L’Istituto progetta e mette in atto
UDA che mirino a far sviluppare
competenze disciplinari e trasversali,
strumento insostituibile per il
raggiungimento del traguardo.
L’acquisizione delle competenze può,
Situazione su cui si interviene
Attività previste
Risorse finanziarie
Risorse umane
Indicatori utilizzati
Risultati attesi nel triennio
com’è notorio, essere attestata solo
attraverso compiti di realtà, momento
propedeutico per i quali è la capacità
da parte dei docenti dell’Istituto di
predisporre adeguate rubriche di
valutazione.
Se è vero che l’Istituto ha fatto parte del
percorso di sperimentazione per
l’adozione del modello ministeriale di
certificazione delle competenze, va
rilevato come la didattica per
competenze, la progettazione di UDA e il
relativo ricorso a prove di realtà siano
pratiche ancora da
acquisire/implementare.
Formazione dei docenti in merito alla
didattica per competenze, alla
progettazione di UDA e alle prove di
realtà.
Pianificazione, attraverso i
Dipartimenti Disciplinari e le Classi
parallele, della progressiva
acquisizione della didattica per
competenze.
Progettazione, attraverso i
Dipartimenti Disciplinari e le Classi
parallele, di UDA.
Predisposizione, attraverso i
Dipartimenti Disciplinari e le Classi
parallele, di prove di realtà e relative
rubriche di valutazione.
Aggiornare e adeguare la modulistica
relativa alla programmazione.
FIS e fondi per l'autonomia.
Dirigente, docenti, formatori esterni.
Programmazioni dei Consigli di
Classe.
Programmazioni disciplinari dei
docenti.
Rendere una consuetudine la didattica
per competenze e la progettazione di
UDA (almeno due in un anno
scolastico).
Rendere una consuetudine la
predisposizione di compiti di realtà e
di relative rubriche per la valutazione.
PRIORITA’ DEL RAV
Traguardo di risultato
Obiettivo di processo
Situazione su cui si interviene
Attività previste
RISULTATI A DISTANZA
L’Istituto Comprensivo mette in grado
con successo studentesse e studenti (e
relative famiglie) di intercettare le
proprie reali e autentiche aspirazioni, in
vista sia di una loro crescita in quanto
persone e cittadini, sia di una loro
formazione efficace ai fini dell’entrata
nel mondo del lavoro. L’Istituto
Comprensivo raggiunge detto traguardo
attraverso un effettivo e reale
coinvolgimento di tutti i portatori di
interesse: studentesse e studenti,
famiglie, Istituti Secondari di II grado,
IeFP, associazioni di imprenditoria e
artigianato locale.
L’Istituto Comprensivo riesce a fornire a
studentesse e studenti (e relative
famiglie) elementi fondamentali in vista
della scelta del percorso
scolastico/formativo successivo alla
Scuola Secondaria di I Grado. In questo
senso – e nei limiti di questa scelta –
prepara il successo formativo futuro di
studentesse e studenti.
Le attività di orientamento e le procedure
connesse con la compilazione del
consiglio orientativo appaiono ormai una
consuetudine acquisita e sistematizzata.
Ancora da attivare ulteriori attività
riguardanti rilevazioni e lettura dei dati,
coordinamento con Istituti Secondari di
II grado, IeFp, artigianato e imprenditoria
locali.
Rilevazione dei dati relativi al
successo formativo di studentesse e
studenti al I e II anno del percorso
scolastico/formativo successivo alla
Scuola Secondaria di I grado.
Risorse finanziarie
Risorse umane
Indicatori utilizzati
Risultati attesi nel triennio
Monitoraggio delle attività relative
all’orientamento in essere e
riflessione.
Attività di coordinamento con Istituti
Secondari di II grado e IeFP.
Censimento delle attività di
artigianato e di imprenditoria locali.
Contributo derivante dalla partecipazione
al concorso “Io artigianerò” indetto dalla
Confartigianato del Miranese e dal
contributo volontario dei genitori.
Dirigente, Commissione Continuità,
Commissione Orientamento, Nucleo
Interno di Valutazione, DSGA, Personale
Tecnico-Amministrativo
Percentuale di studentesse e studenti
che seguono il consiglio orientativo
stilato dai Consigli di Classe.
Percentuale di studentesse e studenti,
che seguono il consiglio orientativo,
ammessi al II e al III anno degli
Istituti Secondari di II grado/che
assolvano l’obbligo scolastico
attraverso altri percorsi
professionalizzanti.
Percentuale di studentesse e studenti,
che non seguono il consiglio
orientativo, ammessi al II e al III anno
degli Istituti Secondari di II grado/che
assolvano l’obbligo scolastico
attraverso altri percorsi
professionalizzanti.
Percentuale di eccellenze fra
studentesse e studenti che seguono il
consiglio orientativo.
Percentuale di eccellenze fra
studentesse e studenti che non
seguono il consiglio orientativo.
Creazione di un archivio di dati.
Attivare la buona pratica della lettura
dei dati e della relativa riflessione.
Individuare le fasi critiche delle
attività in essere e fare fronte a dette
criticità grazie alla lettura ragionata
dei dati.
Potenziare le attività relative
all’orientamento.
Potenziare le attività connesse alla
rilevazione dei dati, soprattutto
attraverso il coordinamento con la rete
Miranorienta.
Attivare un tavolo di confronto con
Istituti Secondari di II grado, IeFP,
artigianato e imprenditoria locale.