fondo pensione dei dirigenti delle societa` del gruppo

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GenFonDir

Fondo Pensione dei Dirigenti delle società del Gruppo Generali

NOTA INFORMATIVA

(maggio 2016)

   

S CHEDA SINTETICA C ARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE pag. 1 pag. 3 C ONDIZIONI SPECIFICHE PER “ ASSOCIATI CESSATI ” pag. 8 I NFORMAZIONI SULL ’ ANDAMENTO DELLE GESTIONI pag. 9

GenFonDir si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota Informativa.

SCHEDA SINTETICA

La presente Scheda sintetica costituisce parte integrante della Nota informativa ed è redatta al fine di facilitare il confronto tra le principali caratteristiche di GENFONDIR rispetto ad altre forme pensionistiche complementari. Prima di aderire è necessario prendere visione dell’intera Nota informativa e dello Statuto.

Presentazione di GenFonDir Elementi di identificazione

GenFonDir (

Fondo Pensione dei Dirigenti delle società del Gruppo Generali

) è stato costituito a Trieste con atto del 27 aprile 1982 ed è iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 1263.

Destinatari

Possono iscriversi a GenFonDir i Dirigenti delle Società del Gruppo Generali, in applicazione dei CCNL e/o dei vigenti Accordi/Regolamenti Aziendali (di seguito denominati Fonti Istitutive).

Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale GenFonDir

è un fondo pensione preesistente in quanto già costituito alla data di entrata in vigore della legge 23 ottobre 1992, n. 421. E’ costituito in forma di associazione non riconosciuta ed è operante in regime di contribuzione definita (l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei relativi rendimenti).

La partecipazione a GenFonDir

L’adesione è libera e volontaria. La partecipazione alle forme pensionistiche complementari disciplinate dal d.lgs. 5 dicembre 2005, n. 252, consente all’iscritto di beneficiare di un trattamento fiscale di favore sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite. 1

Documentazione a disposizione dell’iscritto

La presente Nota informativa, lo Statuto e l’ulteriore documentazione richiamata è disponibile gratuitamente nel sito Internet o, a richiesta, presso la sede amministrativa del fondo. Con le stesse modalità è resa disponibile la modulistica ed ogni altra informazione generale utile all’iscritto.

N.B. Le principali disposizioni che disciplinano il funzionamento del Fondo e il rapporto tra il Fondo e l’iscritto sono contenute nello Statuto.

Recapiti utili

Sito Internet: Indirizzo e-mail: Telefono: www.genfondir.it

[email protected]

040-671492 / 040-671585 Fax: 041-3362708 Sede Amministrativa: c/o Assicurazioni Generali uff. Amm.ne Dirigenti, Via Machiavelli 4, 34132 TS

Sede legale: [email protected]

Piazza Duca degli Abruzzi 2, 34132 Trieste

Contribuzione

L’ammontare e le modalità di versamento dei contributi a carico della Società, dell’Associato e da conferimento di TFR (Trattamento di Fine Rapporto) sono definiti dalle Fonti Istitutive, alle quali si rimanda per la lettura.

Investimento

La previdenza complementare viene attuata, secondo disposizione delle Fonti Istitutive, esclusivamente con contratto di assicurazione con Generali Italia S.p.A., salvo posizioni già maturate per specifici accordi o regolamenti aziendali, per i quali sono previsti contratti di assicurazione con Alleanza S.p.A.

L’investimento delle risorse è finalizzato a conseguire, con elevata probabilità, rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte di tempo pluriennale, come attestato dai rendimenti riportati nella seguente tabella relativi alle gestioni in cui sono investite le risorse di GenFonDir. La presenza di una garanzia di risultato consente di soddisfare le previsioni della normativa in vigore in caso di conferimento tacito del TFR.

Rendimenti storici Evoluzione dei rendimenti annui di GENFONDIR Assicuratori Alleanza Assicurazioni Gestione separata 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Euro S. Giorgio

4,34% 4,36% 4,21% 4,22% 4,01% 3,85%

Generali Italia Generali Italia Rivalutazione TFR Rispav GESAV

4,44% 4,35% 4,30% 4,32% 4,32% 4,31% 4,10% 4,31% 4,13% 4,21% 3,88% 3,76%

Costo Vita FOI (dic. su dic.)

2,94% 3,88% 3,30% 1,92% 1,42% 1,50% 2 2,9% 3,2% 2,4% 0,6% 0,2% 0,0%

Costi

Agli Associati in servizio attivo non sono applicati costi, sia nella fase di accumulazione dei contributi, sia in caso di anticipazioni, riscatti, liquidazioni della posizione o trasformazioni in rendita. Per quanto riguarda gli Associati Onorari (cessati dal servizio dopo il raggiungimento del diritto alla prestazione) e gli Associati Cessati (non più alle dipendenze delle Società del Gruppo Generali) sono previsti costi soltanto in caso di versamento volontario di contributi, nella misura di euro 50,00 per ciascun versamento, a decorrere dall’anno successivo la data di cessazione del rapporto di lavoro presso aziende del Gruppo. Inoltre, per quanto riguarda gli Associati Cessati, viene meno la Convenzione Assicurativa prevista dalla Fonte Istitutiva e vengono applicate le medesime condizioni/costi previsti dalla Convenzione per il Fondo Aperto Previgen Global di Generali Italia S.p.A., tempo per tempo vigenti (vedi sintesi a pag. 10). I costi amministrativi di funzionamento di GenFonDir sono sostenuti interamente dalle Società del Gruppo tramite una contribuzione mensile individuale aggiuntiva, determinata nel suo ammontare in relazione alle spese effettivamente sostenute e/o preventivate per il funzionamento del Fondo secondo quanto previsto dalle Fonti Istitutive.

CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE Informazioni generali Lo scopo di GenFonDir GenFonDir

ha lo scopo di consentire il percepimento di una

pensione complementare

(‘rendita’) che si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio. A tal fine, il Fondo raccoglie le somme versate (contributi) e le investe in strumenti finanziari ricorrendo a gestori professionali.

Come si costruisce la pensione complementare

Durante la

fase di accumulazione

delle risorse antecedente all’entrata in quiescenza, si forma la “posizione pensionistica individuale”, risultante tempo per tempo dalla somma dei contributi versati e dei rendimenti conseguiti nell’investimento delle risorse, meno eventuali anticipazioni o riscatti parziali ottenuti dall’Associato. La posizione individuale costituisce la base per il calcolo delle eventuali prestazioni richieste dall’Associato prima del pensionamento (v. paragrafo ‘

In quali casi disporre del capitale prima del pensionamento

possibilità e le scelte operate dal singolo Associato. ’) e per il calcolo del capitale e/o della pensione complementare nel momento del pensionamento secondo le Le modalità di determinazione della posizione individuale sono indicate nella Parte III dello Statuto.

La struttura di governo del fondo

La scelta dei componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci è fondata su un criterio di “pariteticità”, vale a dire la metà dei componenti sono eletti dagli Associati e la seconda metà indicati dalle Società del Gruppo.

Le regole di composizione, nomina e funzionamento degli organi e le competenze loro attribuite sono

contenute nella Parte IV dello Statuto .

Quanto e come si versa Contribuzione

Il finanziamento di

GenFonDir

per gli iscritti in servizio avviene mediante il versamento mensile di contributi a carico della Società, ed eventualmente dell’Associato e da conferimento del

TFR

maturando. 3

Le misure della contribuzione sono indicate nelle Fonti Istitutive

. L’Associato può proseguire la contribuzione a proprio carico oltre il raggiungimento dell’età pensionabile prevista dal regime obbligatorio di appartenenza, a condizione che alla data del pensionamento possa far valere almeno un anno di contribuzione a favore delle forme di previdenza complementare.

Ulteriori informazioni sulla contribuzione sono contenute nella Parte III dello Statuto.

Il TFR

Per i lavoratori con data di prima occupazione successiva al 28 aprile 1993 il TFR maturando è versato tacitamente a GenFonDir, salvo esplicita richiesta del dirigente di mantenimento del TFR in azienda (meccanismo del silenzio / assenso), richiesta che va inoltrata al datore di lavoro entro sei mesi dalla data di assunzione. I dirigenti possono conferire, previo espressa richiesta al datore di lavoro, il TFR maturando ad un fondo diverso da GenFonDir dagli stessi designato, secondo le disposizioni della Fonte istitutiva. L’azienda versa le quote mensili del TFR al Fondo Pensione. La rivalutazione è pari al rendimento conseguito dalle gestioni in cui sono investite le risorse del Fondo e si confronta con la rivalutazione del TFR accantonato in azienda che, ai sensi di legge, è pari al 75% del tasso d’inflazione più 1,5%. La decisione di

conferire il TFR a una forma di previdenza complementare è regolata da specifiche norme di legge ed è irreversibile

per tutta la durata del rapporto di lavoro. Analogamente a quanto previsto dalla normativa vigente sul TFR accantonato in azienda, anche nel caso di conferimento al Fondo è possibile ottenere anticipazioni per far fronte a esigenze personali di particolare rilevanza (ad esempio, spese sanitarie per terapie e interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa di abitazione) (v. paragrafo ‘

In quali casi si può disporre del capitale prima del pensionamento’

).

L’investimento Dove si investe

I contributi sono investiti in polizza di assicurazione, che produce nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione, come definito dalle Fonti Istitutive.

PROPOSTE DI INVESTIMENTO – COMPARTO GARANTITO Finalità della gestione:

la gestione è volta a realizzare, con elevata probabilità, rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia di risultato consente di soddisfare le previsioni di legge al fine di recepire anche i

flussi di TFR conferiti tacitamente.

Garanzia:

Le Fonti Istitutive prevedono che, al momento dell’esercizio del diritto al pensionamento, il totale dei contributi versati siano rivalutati in base al tasso di rendimento minimo garantito annualmente (al netto di eventuali anticipazioni non reintegrate). La garanzia opera anche nel caso di riscatto della posizione individuale prima del pensionamento, per decesso, invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo, o inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi.

N.B.: Qualora, dopo la scadenza delle Fonti Istitutive e al loro rinnovo vengano stipulate convenzioni che, fermo restando il livello minimo di garanzia richiesto dalla normativa vigente, contengano condizioni diverse dalle attuali, sarà data comunicazione degli effetti conseguenti.

Le polizze di assicurazione sono a disposizione presso GenFonDir.

Assicuratori:

Generali Italia S.p.A. e Alleanza Assicurazioni S.p.A.

Le prestazioni pensionistiche

4

Le prestazioni pensionistiche complementari (dette brevemente “prestazioni”) possono essere erogate dal momento in cui si maturano i requisiti di pensionamento previsti dalla normativa vigente, a condizione che l’Associato abbia partecipato a forme pensionistiche complementari per almeno cinque anni. La maturazione dei requisiti di accesso al pensionamento nel regime obbligatorio non obbliga contestualmente alla prestazione per la Pensione Complementare: l’Associato può decidere di proseguire la contribuzione con quote a suo piacimento o semplicemente lasciare invariato il maturato continuando a beneficiare del rendimento, fino a quando lo riterrà opportuno. In casi particolari è inoltre consentito anticipare l’accesso alle prestazioni pensionistiche complementari rispetto alla maturazione dei requisiti nel regime obbligatorio di appartenenza. I requisiti di accesso alle prestazioni sono indicati nella Parte III dello Statuto.

La prestazione in forma di rendita

Dal momento della prestazione e per tutta la durata della vita verrà corrisposta

una pensione complementare

dall’assicurato. (‘rendita’), cioè sarà pagata periodicamente una somma calcolata in base al montante accumulato, all’età dell’Associato e all’eventuale reversibilità a favore di una persona designata

Per l’erogazione della pensione GenFonDir ha stipulato apposite convenzioni con imprese di assicurazione.

La prestazione in forma di capitale

Al momento della prestazione si potrà scegliere, a parziale alternativa alla rendita, di percepire

un capitale

fino ad un massimo del 50% della posizione individuale maturata. Nel caso di soggetti già iscritti a forme pensionistiche complementari al 29 aprile 1993 (

o di soggetti che abbiano maturato una posizione individuale finale particolarmente contenuta

) è possibile percepire tutta la prestazione in forma di capitale.

Le condizioni e i limiti per l’accesso alla prestazione in capitale sono indicati nella Parte III dello Statuto.

Cosa succede in caso di decesso

In caso di decesso prima del raggiungimento del pensionamento, la posizione individuale accumulata in GenFonDir sarà versata agli eredi legittimi o testamentari, ovvero a soggetti diversi eventualmente designati. In mancanza, la posizione resterà acquisita al Fondo.

In quali casi si può disporre del capitale prima del diritto alla prestazione

Dal momento dell’adesione è importante fare in modo che la costruzione della pensione complementare giunga effettivamente a compimento. La ‘fase di accumulazione’ si conclude quindi - di norma - al momento del pensionamento, quando inizierà la ‘fase di erogazione’ (cioè il pagamento della pensione e/o del capitale). Non si può chiedere la restituzione anticipata della posizione, in tutto o in parte, ad esclusione dei casi di seguito indicati.

Le anticipazioni

Prima del diritto alla prestazione è possibile ottenere una anticipazione della posizione individuale fino al 75% del maturato laddove ricorrano alcune situazioni di particolare rilievo (spese sanitarie straordinarie, o acquisto della prima casa di abitazione o specifici interventi di ristrutturazione per l’aderente o i suoi figli) o, fino al 30%, per altre personali esigenze. Va considerato che la percezione di somme a titolo di anticipazione riduce la posizione individuale e, conseguentemente, le prestazioni che saranno successivamente erogate. In qualsiasi momento tuttavia è 5

possibile reintegrare le anticipazioni godute effettuando dei versamenti personali aggiuntivi al Fondo, limitatamente alla posizione maturata in base ai contributi versati a partire dal 1° gennaio 2007.

Una sintesi della disciplina fiscale viene riportata nel “Documento sul regime fiscale”. Le condizioni di accesso, i limiti e le modalità di erogazione delle anticipazioni sono dettagliatamente indicati nella Parte III dello Statuto.

Il riscatto della posizione maturata

In caso di situazioni particolari attinenti alla vita lavorativa, è possibile

riscattare

la posizione maturata, integralmente in caso di invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo o di inoccupazione per un periodo di tempo superiore ai 48 mesi, o parzialmente (50% della posizione maturata) in caso di in occupazione da 12 a 48 mesi, indipendentemente dagli anni mancanti al raggiungimento della pensione. In caso di

riscatto totale

della posizione verrà meno ogni rapporto con GenFonDir.

Le condizioni per poter riscattare la posizione individuale sono indicate nella

Parte III

dello Statuto .

Il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare

È possibile

trasferire

liberamente la propria posizione individuale in un’altra forma pensionistica complementare, eventualmente prescelta, alla sola condizione che siano trascorsi almeno due anni dall’adesione a GenFonDir. Prima di questo termine, il trasferimento è possibile soltanto in caso di cessazione del rapporto di lavoro presso aziende del Gruppo Generali. E’ importante sapere che il trasferimento consente di proseguire il piano previdenziale presso un’altra forma pensionistica complementare senza alcuna soluzione di continuità e che l’operazione non è soggetta a tassazione.

Le condizioni per il trasferimento della posizione individuale sono indicate nella Parte III dello Statuto.

Il regime fiscale

Per agevolare la realizzazione del piano previdenziale e consentire di ottenere, al momento del pensionamento, prestazioni più elevate, tutte le fasi di partecipazione a un Fondo Pensione godono di una disciplina fiscale di particolare favore.

I contributi

I contributi versati (assommando quanto a carico dell’azienda e quanto eventualmente a carico del lavoratore) non costituiscono reddito fino al valore di 5.164,57 euro l’anno. I contributi da conferimento del TFR non costituiscono mai reddito, a prescindere dal loro ammontare.

In caso di inizio di attività lavorativa successivamente al 1° gennaio 2007 e limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alla forma pensionistica, il limite di deducibilità di 5.164,57 euro può essere aumentato a decorrere dal sesto anno di partecipazione nel caso in cui i contributi versati nei primi cinque anni di partecipazione risultino inferiori al suddetto limite su base annua.

I rendimenti

I risultati derivanti dall’investimento dei contributi sono tassati annualmente con una aliquota determinata tra il 12,50% e il 20%, in funzione della tipologia degli investimenti che hanno prodotto il rendimento.

Le anticipazioni, i riscatti e le prestazioni

Le anticipazioni, i riscatti e le prestazioni godono di una tassazione agevolata, specie per la quota parte derivante da contribuzione maturata a partire dal 1° gennaio 2007. 6

Le somme oggetto di trasferimento ad altra forma pensionistica complementare non sono soggette a tassazione. Maggiori dettagli sono riportati nel Documento sul regime fiscale .

Altre informazioni Adesione

L’adesione a GenFonDir è facoltativa e, secondo quanto definito dalle Fonti Istitutive, è sempre possibile per i dirigenti del Gruppo scegliere altre forme pensionistiche complementari, conservando il diritto alla contribuzione a carico Azienda (salvo la quota destinata alle spese di funzionamento del Fondo). L’adesione deve essere espressa in forma scritta (oppure

on-line

). In caso di tacito conferimento del TFR, secondo norme di legge, può avvenire da indicazione della Società di appartenenza.

La comunicazione periodica e le altre comunicazioni agli Associati GenFonDir

mette a disposizione,

scaricabili dal sito on-line in “area riservata”

, le comunicazioni periodiche (con informazioni relative ai versamenti effettuati e alla posizione individuale maturata) ed ogni altra informazione utile. Le informazioni personalizzate sono riservate e accessibili esclusivamente dall’interessato mediante

password

personale. Le comunicazioni agli Associati Cessati dal servizio attivo (o temporaneamente assenti dal servizio) vengono anche spedite, via posta ordinaria o elettronica, al domicilio privato.

GenFonDir

si impegna a dare comunicazione di ogni modifica relativa all’assetto del Fondo e che sia potenzialmente in grado di incidere sulle scelte di partecipazione.

Reclami e modalità di risoluzione delle controversie

In caso di problemi e/o incomprensioni, il Fondo è a disposizione ai recapiti amministrativi per ogni possibile chiarimento. E’ facoltà di chiunque l’inoltrare un reclamo scritto secondo le norme vigenti: per maggiori dettagli consultare il documento

“Gestione dei reclami”.

La gestione amministrativa

Per le tutte le attività amministrative e segretariali il Fondo si avvale, con apposito contratto di servizio, della società Generali Business Solutions S.C.p.A., Via Machiavelli 4, TRIESTE.

I gestori delle risorse

La gestione delle risorse è affidata ai seguenti soggetti sulla base di apposite convenzioni di assicurazione:  Generali Italia S.p.A., con sede legale in via Marocchesa 14, 31021 Mogliano Veneto (TV).  Alleanza Assicurazioni S.p.A., con sede legale in Piazza Fidia 1, 20159 Milano.

La raccolta delle adesioni

La raccolta delle adesioni avviene secondo le modalità previste nella

Parte V

dello

Statuto

. 7

Sintesi delle condizioni economico/contrattuali per gli “Associati Cessati” Assicuratore Contraente Tariffa Versamenti (facoltativi) e spese relative Rivalutazione periodica

Generali Italia S.p.A. GenFonDir Contratto di assicurazione GESAV a tariffa mista: 13coll I contributi possono essere versati, in soluzione unica, in qualsiasi momento dell’anno e per qualsiasi importo. Sono destinati a spese, in misura fissa, 50 euro per ciascun versamento. La rivalutazione viene annualmente riconosciuta nella misura del rendimento conseguito dal portafoglio GESAV, meno una quota pari allo 0,65%. La ricorrenza di rivalutazione è il 1° gennaio di ogni anno. La rivalutazione avverrà in pro rata qualora il contributo sia versato in data diversa dal primo gennaio.

Consolidamento annuo dei risultati Garanzia di rivalutazione minima

È riconosciuto un rendimento minimo garantito annuo del 2,5%, fino alla scadenza sui versamenti effettuati nel corso della durata della convenzione.

Condizioni per la conversione in rendita e spese relative

Dopo ciascuna rivalutazione la prestazione risulta incrementata in maniera definitiva (non vi è quindi il rischio di vederla diminuita successivamente) I tassi di conversione del capitale in rendita possono variare al rinnovo della convenzione tra fondo e assicuratore. Attualmente sono calcolati attraverso l’utilizzo di basi demografiche IPS55, di un tasso tecnico del 2% e con l’applicazione di un costo complessivo pari al 2% del capitale convertito. 8

INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLE GESTIONI

Alleghiamo la documentazione fornitaci dai Gestori assicurativi: GENERALI ITALIA S.p.A. ALLEANZA ASSICURAZIONI S.p.A

GENERALI ITALIA S.P.A.: GESAV

Nel corso del 2015 la componente obbligazionaria del portafoglio è stata mantenuta sostanzialmente inalterata in termini di ripartizione fra titoli governativi e societari. Lo stile di gestione è stato volto a mantenere una elevata redditività corrente soprattutto tramite acquisti opportunistici sul mercato delle emissioni primarie senza tuttavia intaccare il profilo di liquidità del portafoglio. Le condizioni di ridotta liquidità hanno altresì imposto una certa prudenza negli acquisti di corporate bond sul mercato secondario. Relativamente al comparto azionario, per buona parte dell’anno l’operatività è stata prevalentemente guidata da riallocazioni di portafoglio finalizzate al percepimento dei dividendi. Fatta eccezione per un programma di vendite implementata a fine giugno e che ha riguardato principalmente i titoli Enel e Telecom Italia Risp., dal mese di settembre la politica allocativa ha subito un parziale cambiamento quando, in seguito agli eventi che hanno interessato il titolo Volkswagen e al contestuale ridimensionamento del rischio azionario, è stata avviata la prima tranche di vendita della posizione sull’emittente (circa 130M€) seguita da una seconda tranche a metà dicembre (circa 200M€).

GENERALI ITALIA S.P.A.: RISPAV

Nel corso del 2015 l’esposizione al comparto dei corporate bond è stato ridotta, con le vendite concentrate principalmente su obbligazioni finanziarie in ottica sia di riduzione del rischio idiosincratico sia di limitazione dell’impatto sul rendimento del portafoglio. Il disinvestimento netto è stato in parte compensato da sottoscrizioni di titoli sul mercato primario e da investimenti sul mercato secondario, in linea con gli obiettivi di allocazione strategica. L’esposizione al comparto governativo ha registrato un incremento legato ad investimenti netti concentrati su BTP e obbligazioni governative USA a lunga scadenza. Relativamente al comparto azionario, per buona parte dell’anno l’operatività è stata prevalentemente guidata da riallocazioni di portafoglio finalizzate al percepimento dei dividendi. In seguito la politica allocativa ha subito un parziale cambiamento quando, in seguito agli eventi che hanno interessato il titolo Volkswagen e al contestuale ridimensionamento del rischio azionario, è stata avviata la vendita della posizione sull’emittente e una complessiva riduzione della componente azionaria. 9

ALLEANZA ASSICURAZIONI S.P.A.: EURO SAN GIORGIO

Nel corso del 2015 il mix di investimento della gestione è stato modificato con un lieve incremento di azioni ed obbligazioni a scapito del comparto immobiliare e delle altre attività. Lo stile di gestione è stato orientato a mantenere un’elevata redditività corrente del portafoglio, pur mantenendone un apprezzabile profilo di liquidità. All’interno della componente obbligazionaria è cresciuto il peso dei corporate bond, principalmente tramite acquisti sul mercato delle emissioni primarie, ponendo particolare attenzione a mantenere un’adeguata diversificazione in termini di emittente, settore merceologico e merito di credito; sui titoli governativi si è proceduto con un’operatività limitata e selettiva. Relativamente al comparto azionario, si è provveduto ad incrementare l’esposizione su emittenti che presentano un elevato dividend yield e su fondi di investimento che operano in settori specialistici, riducendo il peso di qualche specifico emittente. Il peso percentuale del comparto immobiliare è diminuito in quanto l’operatività è stata limitata con acquisti di fondi di investimento che presentano un’interessante redditività corrente e prospettive di crescita di valore. 10