La collezione Apple sfrattata dal Campus resta

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44 .Savona
STAMPA
.LA
SABATO 28 MAGGIO 2016
SAVONA. NELLA VETRINA DI PIAZZA DE ANDRE’ ESPOSTI A ROTAZIONE CENTO PEZZI
VADO LIGURE
La collezione Apple
sfrattata dal Campus
resta senza “casa”
Bombardier
perde la gara
si aggrava
la situazione
porre rimedio alla presunta irregolarità per non dover ricorrere al sequestro dell’attrezzatura in caso di un’altra violazione. Una contestazione riportata nella relazione-verbale consegnata agli uffici dell’Azienda
Sanitaria Locale, a cui l’Asl
avrebbe ribattuto difendendo
la legittimità della situazione
riscontrata dai Nas. L’infermiere sarebbero stato impiegato e utilizzato per una valutazione “complementare” dell’
esito dell’esame comunque poi
sottoposto alla valutazione.[A. P.]
Doppio vertice in parallelo
ieri mattina per Tirreno
Power e Bombardier. I rappresentanti sindacali della
centrale di Quiliano – Vado
sono stati ricevuti dal nuovo
prefetto Giorgio Manari cui
hanno illustrato la difficile
situazione del sito produttivo invocando la convocazione urgente di un tavolo di
programmazione energetica tanto a Roma quanto a
Genova e il varo da parte
dell’azienda di un piano per
il futuro.
I sindacalisti del sito di
produzioni ferroviarie di Vado, invece, incontrando il
management locale del
gruppo hanno potuto appurare che il mancato ottenimento da parte della multinazionale canadese della
commessa per il treno a trazione distribuita per il trasporto regionale è reale, anche se, prima di assumere
qualsiasi posizione, i dirigenti attendono di conoscere
l’assegnazione ufficiale.
Spiega Gianni Mazziotta
segretario Uilm: «Ci hanno
confermato che l’obbiettivo
della commessa non è stato
centrato e da quel che sappiamo prima dovrebbe essersi piazzata Alstom, al secondo posto Hitachi, e solo
terza risulterebbe Bombardier. E’ chiaro che la preoccupazione aumenta perché è
l’intero sistema industriale
Savona a rischiare di venir
meno. Martedì quindi sarà la
prova del nove di un nuovo
modo di fare sciopero, tutti
insieme, e con i lavoratori
Tirreno Power faremo un
presidio all’ingresso dell’autostrada». Gli fa eco Edo Pastorino, che ha ritenuto positivo l’incontro con il prefetto:
«Il nuovo prefetto ha perfettamente capito la nostra situazione e ha assicurato il
suo intervento presso governo e regione. Certo è incredibile che un Paese sempre in
campagna elettorale ne approfitti per prendere sempre
tempo e non affrontare mai i
temi più spinosi come quelli
che Savona e molte altre realtà stanno affrontando per il
lavoro che non c’è e le produzioni che declinano ogni giorno di più».
[A. AM.]
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
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Appello dell’associazione che gestisce il museo della Darsena
“Serve un magazzino per questo patrimonio della città”
CRISTINA BENENATI
SAVONA
La collezione del museo All
About Apple di Savona, considerata la più grande al mondo
con i suoi 9 mila pezzi, rischia
di rimanere senza «casa».
A fine giugno sarà infatti
demolita parte della palazzina del Campus universitario
di Legino che per alcuni anni
è stata il magazzino dell’arsenale di pezzi del marchio inventato da Steve Jobs. Computer, prototipi, componenti
e gadget, alcuni unici, molti
rarissimi, che a rotazione
vengono esposti al museo
aperto a novembre in Darsena. Insieme ai mattoni, a cadere è anche l’accordo di
ospitalità gratuita nel polo di
via Magliotto, ma l’associazione All About Apple Museum, che vive sulle collaborazioni, nel frattempo non ha
trovato nessuno in grado di
poterli ospitare. E così il primo
luglio la più grande collezione
del brand con la «mela morsicata» non avrà più un tetto.
Da qui l’appello del presidente dell’associazione, Alessio
Ferraro. «Oggi il museo - scrive
- si trova ad affrontare l’emergenza di dover ricollocare l’immenso patrimonio del materiale non esposto al pubblico: oltre
9 mila pezzi Apple, ottenuti in
donazione o comodato in più di
14 anni di attività. Dobbiamo
trovare urgentemente un nuovo magazzino. Gli spazi usati finora, offerti da molti anni gratuitamente dal Campus Universitario di Savona, devono
essere liberati entro il 30 giugno e, nonostante la ricerca incessante da parte dei volontari
dell’associazione, fino ad oggi
non è stata ancora trovata
un’alternativa percorribile. Il
Museo Apple non appartiene
all’associazione, è un patrimo-
SPIAVA LE STUDENTESSE IN BAGNO
Marchio americano
A destra il Campus che ha
ospitato finora la collezione
del brand Apple e sotto il
museo-vetrina della Darsena
nio della città e della regione, è
qualcosa di cui andare fieri, che
suscita interesse e richiama visitatori da ogni parte del mon-
do. Non possiamo che lanciare
un appello verso chi può comprenderne il valore e abbia la
possibilità di ospitarne il ma-
gazzino del materiale attualmente non esposto». Il nuovo
spazio, tra l’altro, potrebbe diventare una succursale del museo, già visitato da oltre 2.500
fra savonesi e turisti nei suoi
sette primi mesi di «vita».
La collezione savonese, riconosciuta dagli stessi guru Apple di Cupertino, in California,
come la più fornita al mondo,
conta su pezzi storici, come
l’Apple 1 e l’Apple Lisa, la prima
insegna commerciale fatta realizzare da Jobs ed esposta alla
prima fiera commerciale del
1977 e la cassetta per gli attrezzi di Steve Wozniak, utilizzata
dal co-fondatore di Apple.
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SAVONA. LA DIREZIONE DELL’ASL HA GIÀ DISPOSTO LA PRESENZA DI UN TECNICO
Un bidello “guardone” Nas al San Paolo, contestato
trasferito dalla scuola l’impiego di infermieri per la Moc
Sarebbe già stato trasferito in
un altro ufficio dell’amministrazione scolastica, a titolo
precauzionale, il bidello sorpreso mentre stava cercando
di guardare dalla serratura di
una porta dei bagni di una
scuola del Savonese. L’altra
mattina l’intervento dei carabinieri nell’istituto scolastico
non era passato inosservato,
tanto che gli stessi alunni hanno poi raccontato l’accaduto.
In ogni caso nei suoi confronti non sarebbero emersi
elementi tali da giustificare
una denuncia da parte dei ca-
rabinieri, anche se la Procura
della Repubblica sta valutando
il caso. L’uomo sarebbe stato
sorpreso da una ragazzina
mentre tentava di guardare attraverso il buco della serratura
della porta di un antibagno, i dirigenti scolastici e i genitori
hanno quindi chiesto l’intervento dei militari, che sono arrivati a scuola ed hanno portato
in caserma l’uomo per accertamenti. I vertici della scuola
hanno deciso di spostare temporaneamente il bidello in
un’altra sede.
[G. V.]
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Un infermiere all’opera da solo alla Moc (Mineralometria
ossea computerizzata) senza
il supporto di un tecnico radiologo. La scoperta dei carabinieri del Nas di Genova, l’altra mattina, nell’ambito dei
controlli sull’intero panorama medico ligure ha creato
malumore tra i sanitarie soprattutto sollevato un caso.
Al punto che il commissario
straordinario Asl, Eugenio
Porfido, non avrebbe fatto
passare neppure un’ora dall’ispezione per dare disposizione ad un tecnico di occu-
parsi della Moc. L’ispezione dei
Nas sarebbe stata estesa anche
all’ospedale di Albenga. «Ai
Nas abbiamo confermato che
non siamo noi di Radiologia a
gestire la Moc - afferma Alessandro Gastaldo, responsabile
della diagnostica- è di competenza della Reumatologia. Per
quanto concerne il nostro reparto invece sono state identificate le persone presenti e sono stati controllati i libri dei
controlli radiologici. Ma tutto è
risultato nella norma».
Di certo Nas hanno invitato i
responsabili della struttura a