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COMUNITÀ
Domenica 29 maggio 2016
sio
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Iglesias. Riuscita collaborazione tra scuole e Diocesi per Monumenti Aperti
a scoprire le specificità di ogni chiesa storica della città.
Trenta il numero totale dei volontari impegnati nelle
visite guidate dedicate alle otto chiese aperte al pubblico:
Cattedrale di santa Chiara, Purissima, san Francesco,
Madonna delle Grazie, san Giuseppe, san Domenico,
B.V. di Valverde e sant’Antonio Abate. Quasi duemila i
visitatori provenienti da diversi luoghi della Sardegna e
dell’Italia. Rilevante anche la presenza di turisti stranieri
che hanno avuto modo di beneficiare di visite guidate
in lingua inglese e in spagnolo. Numerosi gli apprezza-
L’
Alla scoperta delle chiese storiche della città
istituti superiori, ha pianificato e realizzato un programma
didattico propedeutico alle visite guidate costituito da
Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi, in occa- una serie di incontri formativi sulla storia dell’arte in
sione della manifestazione Monumenti Aperti che
si è svolta ad Iglesias lo scorso 21 e 22 maggio
Sant’Antonio
2016, ha offerto un servizio di visite guidate all’interno
delle chiese storiche cittadine grazie al coinvolgimento
di alcuni studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore
Minerario “Giorgio Asproni” – ITCG “Enrico Fermi” e
dell’Istituto Magistrale Statale “Carlo Baudi di Vesme”.
L’obiettivo era valorizzare il patrimonio culturale ecclesiastico della città, ma soprattutto coinvolgere gli
allievi delle scuole in un percorso formativo che li
Loredana Carrogu, Presidente Associazione ItinerArtis
menti e i ringraziamenti ricevuti per il servizio offerto.
Ma il risultato più soddisfacente è stato senza dubbio
vedere l’impegno profuso e l’entusiasmo di tutti i
volontari che hanno contribuito ad offrire un servizio a
tutta la comunità e per il bene comune. È stata per
ciascuno una grande occasione di crescita civile e culturale
e gli sforzi fatti sono stati premiati dalla soddisfazione
di tutti i visitatori.
Tutto questo è stato possibile anche per merito della
collaborazione e della disponibilità dei rettori e dei
parroci delle chiese interessate che hanno accolto i volontari e permesso loro di svolgere il servizio. Un parti-
B. Vergine di Valverde
Sardegna, sugli aspetti storico artistici e architettonici
delle chiese cittadine e sui segni, simboli e significati liturgici in esse contenuti. Le lezioni sono state curate da
rendesse capaci di guidare i visitatori all’interno degli
edifici di culto, fornendo loro informazioni non solamente
di carattere storico ed artistico, ma anche liturgico e
iconografico.
I ventiquattro studenti individuati dagli istituti, a seguito
di una convenzione stipulata tra la scuola di appartenenza
e l’Ufficio diocesano, hanno avuto modo di maturare
San Francesco
Mons. Carlo Cani e dal Prof. Gianni Murtas. Inoltre, avvalendosi del supporto dei volontari dell‘Associazione
ItinerArtis, nata con l’intento di agire in armonia con gli
Madonna delle Grazie
colare ringraziamento va quindi riservato al Can. Silvano
Cani, Can. Francesco Pau, Padre Maurilio Atzei e Fra
Maurizio Massimiliano Gaviano. Grazie al Prof. Giuseppe
Attanasio e alle Prof.sse Rosalba Meloni e Valentina
Onnis per essere stati presenti accanto ai loro alunni
lungo tutto il percorso. Grazie ai volontari di ItinerArtis:
Carla Cuccu, Giorgia Defraia, Veronica Dessì, Valeria
Mele, Carla Nonnis, Danilo Rosas e Simona Figus per la
disponibilità offerta e l’affidabilità dimostrata! Occasioni
quali Monumenti Aperti ci aiutano a riscoprire tracce e
segni del passato. Per merito di tutti coloro che hanno
Purissima
Cattedrale
un’importante esperienza nell’ambito del programma
Alternanza Scuola Lavoro promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che agisce
con grande valenza orientativa e formativa quale mezzo
di contrasto alla dispersione scolastica. L’ufficio dell’Archivio Storico Diocesano di Iglesias, responsabile
del coordinamento delle attività, in accordo con gli
San Domenico
orientamenti della CEI e operare in collaborazione con
l’Ufficio dei Beni Culturali diocesano nella valorizzazione
del patrimonio locale, gli studenti sono stati accompagnati
partecipato nell’ambito della proposta dell’Ufficio dei
Beni Culturali diocesano, quest’anno abbiamo soprattutto
avuto modo di guardare alle chiese come preziose
raccolte di simboli di cui sono intrise le loro mura e i
loro arredi. Abbiamo ricordato che le chiese, prima di
essere dei monumenti, svolgono la funzione di accogliere
la comunità dei fedeli che riunita nel nome del Signore
celebra i divini misteri.