2016 maggio 22 scheda

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FIAB - ABBIATEinBICI
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20081 Abbiategrasso (MI)
tel. 349.46.29.942 - e-mail: [email protected]
sito web: www.abbiateinbici.it
PARCO DELLE GROANE
Il Parco delle Groane si estende su un'area di oltre 3000 ettari nell'alta pianura lombarda a nord-ovest di Milano.
La maggior parte del territorio, caratterizzato dalla presenza delle brughiere più meridionali d'Europa, è
costituito da terreni agricoli e da boschi, che ospitano una ricca fauna e flora. Nel parco sono presenti alcune
ville storiche tra le quali: Villa Arconati a Bollate, Villa Arese-Borromeo a Cesano Maderno, Villa Palazzetta e
Villa Ponti a Senago, Villa Mirabello e Villa Raimondi a Lentate sul Seveso, Villa Valera ad Arese, Villa Dhò a
Seveso. Numerose sono anche le testimonianze di archeologia industriale, in particolare fornaci.
VILLA ARCONATI – CASTELLAZZO DI BOLLATE
La villa si trova al vertice di un ampio giardino quadrangolare, a fianco delle corti e della chiesetta del borgo
agricolo di Castellazzo, frazione di Bollate. Il complesso è circondato da boschi, brughiere e terreni coltivati per
circa 200 ettari. L'ingresso alla Via dei Leoni, che conduce al cancello principale della villa, si apre tra due
statue feline su piedistalli e due obelischi, lungo la strada tra Bollate e Garbagnate. Il complesso di Villa
Arconati si sviluppò intorno a un nucleo precedente a partire dal XVII secolo, raggiungendo il suo massimo
splendore nel XVIII, quando divenne una delle più prestigiose e rinomate "ville di delizie" del milanese. Il
principale artefice della villa fu il conte Galeazzo Arconati, celebre collezionista, il quale vantava tra le proprie
raccolte il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (oggi alla Biblioteca Ambrosiana) e la grande statua
marmorea di Tiberio, alta circa tre metri, ancora presente nella villa. Nel 1742 furono aggiunte l'ala sud-ovest e
modellate le facciate ovest e sud in stile barocchetto lombardo. Entrando, si scoprono pavimenti in mosaico alla
veneziana, infissi dipinti, affreschi e stucchi di epoche diverse. Un monumentale scalone a due rampe porta al
piano nobile: qui, nel salone principale, le pareti scompaiono nelle finte prospettive architettoniche dipinte dei
fratelli Galliari. pittori e scenografi del Teatro alla Scala di Milano. Di elevato valore architettonico sono inoltre
i giardini alla francese che si sviluppano a sud e a est dell'edificio, rarissimi in Italia.
PALAZZO ARESE BORROMEO – CESANO MADERNO
Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno è stato edificato nel XVII secolo da Bartolomeo III Arese,
presidente del Senato a Milano sotto la dominazione spagnola. L’edificio in stile tardo-barocco lombardo
presenta una pianta a sviluppo longitudinale, raccordata al sistema urbanistico da una piazza a esedra, concepita
come una sfarzosa quinta scenografica e come luogo ove ambientare feste e intrattenimenti per gli ospiti. Verso
ovest si allunga un viale rettilineo, ora Corso Libertà, nel quale troviamo la Chiesa di Santo Stefano antica ora
sconsacrata, e quella nuova del 1937. Il palazzo è incentrato sulla corte d’onore, caratterizzata da una loggia
coperta al primo piano, che si affaccia su un vasto giardino all'italiana. Agli affreschi che decorano il Palazzo
lavorarono artisti del classicismo milanese quali Ercole Procaccini il Giovane, i fratelli Montalto, Antonio
Busca, Giovanni Ghisolfi, Giuseppe Nuvolone, Federico Bianchi. L'intero ciclo pittorico, che racconta la vita
pubblica e privata di Bartolomeo III Arese, intendeva trasmettere messaggi di carattere politico-culturale.
L'ambiente più importante è il Salone d'Onore, detto anche dei Fasti Romani, nobilitato da una decorazione a
due fasce: nella prima inferiore si hanno le scene della storia di Roma, e statue dipinte di re ed imperatori,
mentre nella fascia superiore abbiamo dame e signori, musicisti, camerieri, mendicanti, che si affacciano da
una balaustra dipinta ad osservare i festeggiamenti e gli sfarzi ai quali il salone era riservato. Una particolarità
del Palazzo è rappresentata dal Ninfeo, posto al piano terra lato nord che si apre verso il Giardino. Il Ninfeo è
composto di due sale decorate con mosaici di sassolini bianchi e neri, stucchi ed affreschi, una boscareccia ed
un Cortiletto interno con apertura sul cielo, che ricorda il motivo architettonico romano dell’Impluvium.