Piano triennale dell`offerta formativa A. S. 2016 / 2018

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Transcript Piano triennale dell`offerta formativa A. S. 2016 / 2018

Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria – Ambito Territoriale per la Provincia di Reggio Calabria

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O V A L I N O Via Potamia, 1 - 89030 San Luca (RC) –   0964985189

- Sito web:

www.icsanluca-bovalino.gov.it

Codice Min.:

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Codice fiscale:

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PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART. 1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015 A.S. 2016/17 - 2017/2018 - 2018/2019 “INSEGNARE A CRESCERE” … Per una Scuola che aiuta a conoscersi, a conoscere ed a scegliere in modo consapevole e responsabile …

1

INDICE ARGOMENTO PAG. PTOF Principi del PTOF Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico Premessa Contesto La nostra scuola e le risorse Orario di segreteria Le finalità nel contesto normativo Europeo Le fonti normative Autovalutazione d’istituto: RAV Mission Vision Analisi dei bisogni: alunni e docenti Piano di miglioramento Individuazione delle priorità Organico potenziato Ampliamento dell’Offerta Formativa: Infanzia, Primaria, Secondaria La didattica laboratoriale Finalità formative dell’Istituto Comprensivo Progettazione curriculare dell’I. C. Scelte educative Scuola dell’Infanzia Obiettivi generali del processo educativo I campi d’esperienza Competenze di base attese in uscita Organizzazione scuola dell’Infanzia 5-6

2

Ambiente educativo La giornata a scuola Accoglienza Metodologia I laboratori Continuità educativa Integrazione alunni diversamente abili Rapporti scuola famiglia Uscite didattiche e gite scolastiche Feste e ricorrenze Verifica e valutazione La documentazione Dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria Scuola primaria finalità Continuità ed unitarietà del curricolo: dai campi d’esperienza alle discipline Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria e articolazione oraria Curricolo obbligatorio Identità della scuola secondaria di I Grado Quadro orario delle discipline Traguardi delle competenze per discipline Obiettivi formativi trasversali: corso ad indirizzo musicale Metodologia e didattica Verifica e valutazione degli apprendimenti Strategie educative Organizzative per favorire il successo scolastico P.A.I. Insegnamento alunni diversamente abili La continuità educativa e orientamento

3

Profilo dello studente alla fine del primo ciclo d’istruzione Aggiornamento e formazione 2015-16 Docenti e Ata Criteri per l’utilizzo delle risorse finanziarie Educazione alla sicurezza Organi collegiali Valutazione Piano dell’Offerta Formativa I documenti del nostro istituto Rapporti scuola famiglia Il patto formativo Patto educativo di corresponsabilità Calendario scolastico Scelte educative e gestionali: funzionigramma e compiti Comunicazioni Accesso al pubblico Fabbisogno di organico Programmazione delle attività formative rivolte al personale Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

4

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

ELABORATO

dal Collegio Docenti sulla scorta dell’

atto d’indirizzo

del Dirigente Scolastico emanato con nota Prot. n. 6262/A19 del 03/10/2015, dopo le i nterlocuzioni preliminari nel corso delle quali sono state vagliate le proposte ed i pareri formulati dalle famiglie degli studenti, dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;

APPROVATO

dal Consiglio d’Istituto con delibera n.35 del 13/01/2016;

TENUTO CONTO

del RAV-RAPPORTO ANNUALE DI AUTOVALUTAZIONE;

TENUTO CONTO

del PDM-PIANO DI MIGLIORAMENTO;

PREVIA ACQUISIZIONE

del parere favorevole dell’USR della Calabria in merito alla compatibilità con i limiti di organico assegnato;

PREVIA PUBBLICAZIONE

del suddetto piano nel portale unico dei dati della scuola.

AI SENSI

:

Art.1, commi 2,12,13,14,17 della legge n.107 del 13.07.2015

recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

Art.3 del DPR 8 marzo 1999, n.275

“Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche”

,

così come novellato dall’art.14 della legge 107 del 13.07.2015;

Piano della Performance 2014/2016 del MIUR

adottato ai sensi dell’articolo 15, comma 2, lettera b), del D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150;

Nota MIUR n.2157 del 05 ottobre 2015; Nota MIUR n.2805 dell’11 dicembre 2015.

Il

Piano Triennale dell’Offerta Formativa

(

P.T.O.F.

) è stato introdotto dalla

Legge 107/2015

. Il carattere innovativo è la

durata triennale

del piano, che prima della Legge 107/2015 era annuale. L’

Istituto Comprensivo San Luca – Bovalino di San Luca

ha predisposto, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, vale a dire il documento fondamentale, che costituisce l’identità culturale e progettuale della scuola.

Esso parte dall’

Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico

che rappresenta l’orientamento strategico delle attività della scuola, delle scelte di gestione e amministrazione. Sulla base delle scelte di gestione e di amministrazione definite dal Dirigente Scolastico, in rete con gli Enti Locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, il

Collegio dei docenti

, articolato in 5

gruppi di lavoro formati dagli insegnanti di tutti gli ordini di scuola con incarichi di coordinamento e funzioni strumentali, ha elaborato il documento, poi approvato dal

Consiglio di Istituto

. Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa non contiene solo l’offerta formativa, ma diventa il principale documento di riferimento per la vita della scuola, esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa dell’istituzione scolastica; è valido per un triennio e può essere rivisto annualmente, entro il mese di ottobre. Partendo dal contesto ambientale il P.T.O.F. facilita e garantisce scelte formative idonee e spendibili e valorizza tutte le sue componenti al fine di raggiungere un’identità condivisa e unitaria della sua comunità educante. le scelte educative, l’articolazione organizzativa, il sistema di apprendimento mirano a tracciare quelle linee programmatiche fondamentali per la garanzia del successo formativo. Esso, infatti, riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio da cui proviene l’utenza dell’Istituto; è coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale e determina il fabbisogno delle risorse professionali – docenti di posto comune/di disciplina, docenti di sostegno, docenti per il potenziamento dell’offerta formativa, personale amministrativo, tecnico e ausiliario – necessarie al raggiungimento degli standard dichiarati.

Il Piano Triennale, infine, prevede il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali, nonché le azioni e le risorse per la realizzazione del Piano di Miglioramento. La sua funzione fondamentale è quella di: 1) informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto; 2) presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi; 3) orientare rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al termine di esso. Completano il documento, in allegato, la Carta dei servizi scolastici, il Regolamento di Istituto, il Regolamento di Disciplina, Regolamento viaggi di istruzione, il Patto di Corresponsabilità educativa, Piano annuale per l’inclusività… Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, l’intero P.T.O.F. si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato professionalmente nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.

Principi del P.T.O.F.

L’

Istituto Comprensivo San Luca – Bovalino di San Luca

nell’elaborare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa fa riferimento a tre criteri fondamentali:

EQUILIBRIO

L’Istituto, nei tre ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria di I grado), ribadisce la necessità di contribuire con ogni mezzo a colmare le differenze sociali e culturali che, di fatto, limitano ancora oggi lo sviluppo armonico della personalità. Concretamente l’Istituto s’impegna ad evitare che le diversità di sesso, 6

etnia, lingua, religione, condizioni psicofisiche e socioeconomiche possano in qualche modo limitare l’effettivo diritto all’istruzione.

DIFFERENZIAZIONE

La proposta formativa deve essere proporzionale alla difficoltà e alle esigenze di ciascuno. A tutti gli alunni devono essere offerte le possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE TERRITORIALI

Il territorio offre risorse (Comunità Montana, enti locali, associazioni sportive, culturali e professionali) che permettono di realizzare un progetto educativo ricco ed articolato, affinché l’Offerta Formativa dell’Istituto non si limiti alle sole attività curricolari, ma assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale. La scuola e le persone che in essa operano (Dirigente scolastico, insegnanti, personale non docente) si ispirano ai seguenti Principi educativi e di progettazione formativa:

Autonomia scolastica

: Una scuola dell’autonomia è quella dove vengano valorizzate le libertà, le capacità di decisione e di assunzione di responsabilità a tutti i livelli, in modo che le esperienze di vita e di lavoro nelle relazioni quotidiane siano sempre più fruttuose di dialogo e condivisione. Allo stesso modo è valorizzata l’autonomia di ricerca e di sviluppo e quindi le capacità progettuali e di elaborazione culturale originali di tutti e di ciascuno.

Progettazione:

Una scuola di qualità in cui le persone che vi operano si impegnano al miglioramento continuo della qualità dell’Offerta Formativa e di servizio, attraverso le attività di progettazione – attuazione – controllo – valutazione – riprogettazione e documentazione sulla base di parametri condivisi collegialmente.

Collegialità:

organizzarsi in gruppi di lavoro, condividere progetti, rispettare e assumere le decisioni prese a livello di Collegio Docenti, di Gruppi di lavoro e di Consigli di intersezione, interclasse e di classe.

Ricerca, Aggiornamento e Autoaggiornamento continuo

: sviluppare un atteggiamento di ricerca, utilizzare i momenti di programmazione collegiale come occasione di approfondimento delle proprie competenze professionali. L’aggiornamento continuo è un dovere professionale.

Scuola attiva e creativa

: dove gli individui che vi operano (dirigente, insegnanti, alunni, genitori, etc.) siano soggetti che in parte costruiscono la realtà, che possano inventare soluzioni, che apprendano attraverso un processo di costruzione attiva, che siano insieme attori e osservatori, capaci di interpretazione e di autocorrezione. Una scuola attenta a progettare intorno all’alunno ambienti ricchi di occasioni: di formazione, apprendimento, crescita e benessere.

Orientamento

. Una scuola capace di orientare attraverso la conoscenza del sé, delle proprie attitudini, delle aspirazioni e capace di aprirsi al mondo entrando in relazione positiva con le opportunità del territorio e della comunità umana.

Successo formativo

: Una scuola per la qualità della vita dove, attraverso la personalizzazione e la individualizzazione dei percorsi formativi in cui l’apprendimento e l’acquisizione dei saperi siano piacevoli in sé e siano finalizzati alla qualità della vita degli individui 7

Personalizzazione

: Una scuola attenta ai ragazzi in difficoltà di apprendimento, che elabora percorsi differenziati e piani educativi personalizzati, per raggiungere insieme i medesimi obiettivi di orientamento e capace di stimolare progetti di vita, che proseguiranno poi nei successivi gradi d’istruzione.

Servizio alle persone:

Una scuola capace di definire la propria offerta formativa, il proprio progetto educativo, sapendo interpretare ed interagire con i bisogni, i desideri, le aspettative degli alunni, dei genitori e della committenza sociale. Una scuola partecipata in cui gli utenti assumano un ruolo nella determinazione delle caratteristiche, dell’efficacia, della qualità dell’offerta formativa, in cui si generi valore nella relazione attraverso la soddisfazione, sia di chi eroga il servizio sia di chi ne fruisce.

Diversità e inclusione

: Una scuola in cui gli individui sappiano conciliare i desideri personali con quelli degli altri, gli scopi e le prospettive individuali con quelle dell’organizzazione scolastica; una scuola che sappia favorire pensieri creativi per migliorare la vita scolastica motivando e coinvolgendo le persone nei processi innovativi. Una scuola capace di valorizzare le diversità e di promuovere l’integrazione.

Comunità:

Una scuola in grado di crescere come Comunità, di educare attraverso la condivisione dei valori della nostra Carta Costituzionale, nella quale alunni, genitori, insegnanti, Dirigente scolastico, Personale Amministrativo e Collaboratori Scolastici interagiscono per promuovere la crescita dei nostri ragazzi e della loro personalità umana.

Patto formativo:

Una scuola capace di darsi obiettivi condivisi, di attivare procedure di controllo e di verifica attraverso la condivisione e il confronto tra gli attori del processo educativo: alunni, insegnanti, genitori.

Rapporto con il territorio

: Una scuola che entra in relazione positiva e in sinergia con il territorio circostante, recependo i bisogni formativi e stimolando gli Enti locali, le associazioni, le realtà economiche e le forze sociali a collaborare alla loro realizzazione.

Certificazione

: Una scuola capace di valorizzare le competenze di ciascuno proponendo percorsi di eccellenza e promuovendo la cultura della certificazione.

PREMESSA

La scuola sta diventando un’istituzione che sempre più opera aprendosi alla società del suo tempo. La sua funzione non si esaurisce all’interno della sua planimetria, non rimane chiusa dentro i suoi cancelli, ma interagisce pienamente con il mondo esterno. La scuola è aperta. Innanzitutto alle famiglie, poi al territorio e alla società esterna, ma anche alla comunità nazionale, europea e globale. Per questo diciamo che fare scuola oggi non significa solo formare ed istruire, ma assume sempre più un significato di presenza culturale, di esserci nel mondo. Questo porta ciascuno di noi ad un diverso approccio con il nostro lavoro, se vogliamo essere al passo coi tempi; alla didattica, alla pedagogia, allo studio disciplinare, che si fa in aula, dobbiamo aggiungere un quid in più: proprio quella dimensione culturale intesa come mondo di esperienze specifiche e irripetibili che contribuiscano all’ arricchimento e allo sviluppo umano. Se vogliamo dare un significato concreto alla parola culturale, possiamo dire che essa consiste essenzialmente sulla riflessione intorno a ciò che facciamo e sulla sua narrazione. Ogni esperienza su cui riflettiamo e riusciamo a raccontare diventa un’esperienza qualitativa e culturale. Per questo nasce l’esigenza di narrare, condividere la nostra esperienza 8

educativa, professionale e civile attraverso i nuovi strumenti della comunicazione e dell’informazione. Attraverso internet, attraverso la rete la scuola può parlare a tutto il mondo esterno e questo può renderla una vera protagonista del suo tempo. Attivando questi nuovi modi tutta la comunità scolastica può partecipare alla nostra fatica dell’educare: personale docente, alunni, genitori, ma anche la più allargata comunità sociale, quelli che vengono definiti gli stakeholders, possono accedere al nostro mondo, possono confrontarsi, suggerire. Ma anche colleghi di altre città possono confrontarsi con le nostre esperienze e crescere culturalmente insieme a noi, in ciò realizzando la sintesi fra locale e globale. La scuola con il suo microcosmo dialoga con il macrocosmo che la circonda. Il Piano dell’Offerta Formativa Triennale è un disegno progettuale formativo costituito da un insieme di intenti, principi, indirizzi che la scuola, la famiglia ed il territorio prospettano per la comunità. Si ispira: ai principi fondamentali della Costituzione, alla normativa, alle Indicazioni Nazionali, che promuovono la “consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione Italiana e della tradizione culturale europea nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie”. Inoltre si fa riferimento al contesto storico, sociale, culturale del territorio, alla letteratura pedagogica, alle grandi correnti del pensiero. Il P.T.O.F. si proietta in un arco temporale plurale, esplicita i fondamenti culturali e pedagogici, l’orientamento, la didattica e le attività funzionali ad essa.

CONTESTO

Il comune di San Luca, centro ai piedi dell’Aspromonte, ha una popolazione scolastica costituita da un tessuto sociale variegato che ha radici comuni e possiede una identità ben definita. La scuola è collocata in una zona a “rischio” che presenta numerosi problemi: microcriminalità, illegalità diffuse, insuccesso e abbandono scolastico. Gli allievi provengono da famiglie di operai, contadini ma anche da nuclei familiari acculturati che sostengono gli insegnanti nella loro opera educativa e didattica. I servizi di carattere socio-culturali sono piuttosto carenti e offrono limitata collaborazione. A San Luca sono presenti quelli a carattere religioso (Parrocchia) e Sportivo (scuola calcio), che offrono sbocco ad alcune attività: ludico-motorie, e alla frazione di Bosco Sant’Ippolito opera, fra l’altro, il Centro Padre Puglisi, da anni impegnato sul territorio per la prevenzione del disagio minorile ed interviene, altresì, nei casi di problematiche familiari. La risorsa culturale più importante è costituita dalle opere dello scrittore Corrado Alvaro, nato a San Luca il 15 aprile 1895 e morto a Roma l’11 giugno 1956. 9

La scuola opera in un ambiente dove numerose sono le carenze e le difficoltà quotidiane. Si nota in alcuni alunni un atteggiamento spesso provocatorio e diffidente ed alcuni tendono ad assumere comportamenti spavaldi ed arroganti verso chiunque e tutti. Per poter uscire dall'isolamento la scuola necessita di risorse professionali ed economiche finalizzate alla progettazione di azioni di recupero e prevenzione da estendere all'intero territorio, coinvolgendo tutte le agenzie formative in esso presenti. Gli interventi messi in atto nel corso degli ultimi anni scolastici in particolare: attività di recupero, di socializzazione, di integrazione individualizzate e per gruppi, ecc., hanno avuto come risultato una sensibile riduzione del tasso di abbandono scolastico, ma al contempo per motivi diversi permangono un certo numero di alunni che non riesce a conseguire pienamente gli obiettivi prefissati. In tal senso la scuola si presenta come il raccordo, il punto nodale che consente in prospettiva l'uscita da una realtà problematica e rappresenta l'unica "agenzia educativa" cui è demandato il compito prioritario di "educare istruendo" piuttosto che il contrario di

“istruire educando”

.

LA NOSTRA SCUOLA L’Istituto Scolastico è composto da: SEDE CENTRALE DI SAN LUCA

Scuola Secondaria di Primo Grado

“Don Giuseppe Signati” con 1 classe a Tempo normale e 4 classi a Tempo pieno (due corsi, Indirizzo Musicale e Laboratori). 

Scuola Primaria

“C. Alvaro” con 10 classi a tempo normale, e diversi laboratori. 

Scuola dell’infanzia

con 4 sezioni a tempo pieno (

attualmente ospite nell’edificio di scuola primaria

)  

PLESSO DI BOSCO SANT’IPPOLITO Scuola Primaria

con 5 classi a tempo normale

Scuola dell’Infanzia

con 2 sezioni a tempo pieno      

RISORSE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SEDE CENTRALE DI SAN LUCA

    Palestra ampia Refettorio Biblioteca Teatro-Auditorium ampio e luminoso con circa 120 posti a sedere, dove è possibile organizzare incontri dibattito, conferenze ed assistere a spettacoli musicali o di drammatizzazione Aule per lo più ampie e luminose dove si svolge la normale attività didattica Aula di informatica attualmente dotata di 15 computer Laboratorio musicale LIM Locali di servizio: 1 Presidenza, 1 Sala Docenti, 1 locale per i collaboratori scolastici, 1 archivio Campetto sportivo realizzato sul terreno ubicato dietro l’edificio (inaugurazione 24 Agosto 2015 10

SCUOLA PRIMARIA DI SAN LUCA

         Palestra ampia Refettorio Biblioteca (iniziata nel 2012 e inaugurata il 19 Novembre 2014) Aule per lo più ampie e luminose dove si svolge la normale attività didattica Aula di dotata di 10 computer, due stampanti (laser e doppio formato) 6 Aule del secondo ciclo della Scuola Primaria dotate di LIM Laboratorio musicale Televisori a colori, videoregistratori e impianti stereo, 1 videoproiettore, 1 videocamera. Locali di servizio: 1 Presidenza, 3 locali di segreteria, 1 archivio. La Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado di San Luca sono dotate di un ampio cortile mentre la Scuola dell’Infanzia ne possiede uno molto più piccolo.

SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “SAN LUCA-BOVALINO” DI SAN LUCA DENOMINAZIONE NUMERO CLASSI NUMERO ALUNNI

Infanzia di San Luca Infanzia di Bosco Sant’Ippolito Primaria di San Luca Primaria di Bosco Sant’Ippolito Secondaria di primo grado

10 5 4 2

a Tempo Pieno a Tempo Pieno a Tempo Normale a Tempo Normale

1

a Tempo Normale

4

a Tempo Prolungato

TOTALE ALUNNI 104 38 200 72 108 522 ORARIO DI SEGRETERIA

Il Dirigente Scolastico

riceve per appuntamento

il Lunedì, il Mercoledì e il Venerdì

dalle

11,00

alle

13,00 La Segreteria

riceve

tutti i giorni

dalle ore

11,00

alle

13,00

.

Il Mercoledì

anche dalle ore

14,00

alle ore

16,00 I Docenti secondo calendario inviato alle famiglie

Le Finalità nel contesto normativo Europeo

Le nuove Indicazioni confermano la validità dell’impianto educativo e culturale della scuola di base italiana che si è venuto consolidando nel corso di tanti anni, con le sue vocazioni di accoglienza e di inclusione. 11

Consapevoli che occorra ripensare a fondo al modo di essere della scuola è necessario garantire, in uno scenario mutato, anche dal punto di vista demografico, delle competenze più solide ai nostri giovani a partire dalla padronanza della lingua italiana, dalle capacità di argomentare e di risolvere problemi, dall’incontro con il nostro patrimonio storico, artistico e ambientale e dalle competenze digitali. In definitiva ciascun cittadino italiano e quindi d’Europa deve disporre di un’ampia gamma di competenze chiave per adattarsi in modo flessibile ad un mondo in rapido mutamento caratterizzato dalla forte interconnessione dell’aspetto sociale con l’economico. L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione il conseguimento delle competenze chiave definite dal Parlamento Europeo con le Raccomandazioni del 18 dicembre 2006. Il quadro di riferimento, dunque, delinea otto competenze chiave: 1.

comunicazione nella madrelingua; 2. comunicazione nelle lingue straniere; 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4. competenza digitale; 5. imparare a imparare; 6. competenze sociali e civiche; 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. consapevolezza ed espressione culturale.

Le competenze chiave sono considerate tutte importanti, perché ciascuna di esse contribuisce a migliorare la società della conoscenza. Molte delle competenze si sovrappongono e sono correlate tra loro, ma è necessario sottolineare che aspetti essenziali ad un ambito favoriscono la competenza in un altro. La competenza nelle abilità fondamentali del linguaggio, della lettura, della scrittura e del calcolo e nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) sono fondamentali per l’apprendimento, così come l’imparare ad imparare aiuta l’assimilazione. Il quadro di riferimento tiene conto di diverse variabili: il pensiero critico, la creatività, l’iniziativa, la capacità di risolvere i problemi, la valutazione del rischio, l’assunzione di decisioni e la capacità di gestione costruttiva dei sentimenti. Tutti questi fattori svolgono un ruolo importante per le otto competenze chiave.

1.

La comunicazione nella madrelingua

È intesa come la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente, e in modo creativo, sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, vita domestica e tempo libero.

2.

La comunicazione nelle lingue straniere

Condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. 12

Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze ed interessi.

3.

La competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia

È l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico- matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda, sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico include la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun cittadino.

4.

La competenza digitale

La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e comunicazione (ICT): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni, nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.

5.

Imparare ad imparare

È l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace, oltre che l’acquisizione, l’elaborazione, e l’assimilazione di nuove conoscenze ed abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare ad imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare ed applicare conoscenze ed abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.

6.

Le competenze sociali e civiche

Includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile, 13

grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitiche e all’impegno per una partecipazione attiva e democratica.

7.

Il senso di iniziativa e l’ imprenditorialità

Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi.

8.

Consapevolezza ed espressione culturale

La consapevolezza e l’espressione culturale implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.

Le fonti normative

La Costituzione della Repubblica italiana in particolare gli artt.: 2. “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’ uomo”; 3. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”; 5. “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento”; 30. “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”; 33. “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”; 34. “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”; 97. “Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l’ordinamento dell’Unione europea, assicurano l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione”; 117. “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali (…)”; 118. “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”; 119. “Per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l'effettivo esercizio dei diritti della persona, o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”.

Leggi costituzionali, ordinarie e delega

• L.C. 3/2001 14

Leggi ordinarie

• L. 241/1990 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modificazioni 15 e 80 / 2005; L. 69/2009; L. 163/ 2010. • L. 20/1994“ Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti”. • L. 169/2008. • L. 170/2010 sui DSA • L.107/2015

Leggi delega

• 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008

Decreti del Presidente della Repubblica

• D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia delle autonomia delle istituzioni scolastiche”; • D. M. 139/2007 “Regolamento in materia di norme sull’obbligo scolastico”; • D.P.R. 81/2009 “Norme per la riorganizzazione della rete scolastica”; • D.P.R.89/2009 “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia, e del primo ciclo di istruzione”; • D.P.R.122/2009 “Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”.

Decreti legislativi

• 81/ 2008; 196/2003; 59/2004 • Indicazioni per il curricolo novembre 2012

Documenti europei a cui si ispira il P.T.O.F.

 Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008 “Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio 2010);   Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009 “Istruzione, gioventù e cultura”); Comunicazione della Commissione europea “ Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010 - recepita il 17 giugno 2010)-ET 2020In particolare, per l’inclusività rispetto alla nazionalità;  Consiglio Unione Europea Bruxelles 20 ottobre 2009 istruzione dei bambini provenienti da un contesto migratorio. Le vie italiane per l’integrazione e C.M. 2 dell’8 gennaio 2010);  Conclusioni del Consiglio d’Europa, del 26 novembre 2012, sull'istruzione e la formazione nella strategia Europa 2020.

Autovalutazione di Istituto

L’Istituto Comprensivo, nell’intento di raggiungere obiettivi di qualità e conseguire una maggiore produttività del sistema scolastico, si è dotato di un organo strumentale: Il nucleo di Autovalutazione dell’istituto con l’obiettivo di: provvedere alla continua verifica della validità dei percorsi formativi progettati e realizzati ; 15

innescare nell’attività dell’Istituto processi di feedback, funzionali alla riprogettazione, anche in itinere, di quanto programmato. Da diversi anni la nostra Scuola procede all’autovalutazione d’Istituto al fine di rilevare i punti di debolezza da cui partire per attivare interventi migliorativi del sistema scolastico, atti a conseguire efficacia ed efficienza. Strumento importante per l’attuazione pratica di tali intenti sarà la compilazione del Rapporto di Auto valutazione (RAV).

Il rapporto di autovalutazione di istituto (RAV) Obiettivi e traguardi triennali

A partire dall’anno scolastico 2014-15 il nostro Istituto è stato chiamato a compilare un rapporto di autovalutazione: R.A.V. strutturato dal Ministero attraverso una piattaforma on-line. Un rapporto molto più complesso e articolato rispetto a quanto svolto in passato ma che non ha creato difficoltà al nucleo di valutazione in quanto c’era comunque una cultura consolidata nella effettuare un’indagine conoscitiva su vari aspetti delle attività didattiche e organizzative. Per questo motivo, in fase di compilazione del Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) 2015, il lavoro del Nucleo di valutazione, incentrato sulla lettura ed analisi dei dati della scuola, sia quelli interni che quelli restituiti dal M.I.U.R., non ha incontrato alcuna difficoltà. Il team di valutazione ha svolto con entusiasmo tale impegno, consapevole delle grandi potenzialità connesse al progetto intrapreso. La possibilità di aprire la propria riflessione al confronto con altre scuole, allargandola ad altri campi è stata accolta in modo alquanto positivo. Del resto, il clima di lavoro tra i colleghi, nel nostro Istituto, rappresento un vero punto di forza. La maggiore difficoltà incontrata e che ha generato maggiori riflessioni e valutazioni, è stata quella di far rientrare il giudizio sulla nostra scuola in una Rubrica di valutazione strutturata. Il Nucleo di Valutazione si è confrontato in un scambio di opinioni e pensieri che per la Scuola è vera ricchezza; abbiamo scelto di raccontare la nostra realtà, le nostre difficoltà, di calare i nostri successi sul piano dei problemi incontrati, sicuri che solo partendo dagli errori, dalle difficoltà e dalle necessità si possa crescere, migliorando anche quegli aspetti di eccellenza che rendono il nostro Istituto forte e competitivo. Tale scelta ha comportato, ovviamente, una circoscrizione degli aspetti sui quali puntare e lavorare in prospettiva migliorativa nel periodo di tempo triennale.

Priorità e traguardi

Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento. Le priorità riguardano gli esiti degli studenti. I traguardi di lungo periodo riguardano i risultati attesi in relazione alle priorità strategiche. Si tratta di risultati previsti a lungo termine (3 anni). Essi articolano in forma osservabile e/o misurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le mete verso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento. Per ogni priorità individuata è stato articolato il relativo traguardo di lungo periodo. 16

DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.), pubblicato all’Albo elettronico della Scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile.

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono: 1) Risultati scolastici

in particolare ridurre gli abbandoni e la dispersione scolastica ed intervenire per migliorare le competenze chiave in Italiano e Matematica.

2) Risultati nelle prove standardizzate nazionali:

I risultati delle Prove INVALSI per migliorare le competenze chiave.

Il nostro Istituto fa proprio l’obiettivo primario, assegnato alla scuola del terzo millennio e più volte ripreso nella normativa, nelle raccomandazioni dell’Unione Europea, e dalla legislazione italiana, che è quello di insegnare agli studenti ad apprendere. Il

life long learning

, la capacità di apprendere in continuazione e in modo autonomo è indicata come la condizione necessaria per l’inclusione sociale in una realtà caratterizzata da un cambiamento tecnologico costante e veloce. Questo attribuisce alla scuola il compito di fornire agli alunni gli strumenti intellettivi ma anche le convinzioni e le

abilità auto-regolatorie

che servono loro per

autoistruirsi

lungo tutta la vita. Inoltre dal punto di vista della teoria sociocognitiva, gli studenti devono sviluppare le abilità necessarie per regolare le determinanti motivazionali, emozionali e sociali del loro funzionamento intellettivo oltre agli aspetti cognitivi. Gli adolescenti hanno bisogno di impegnarsi nel perseguimento di obiettivi che diano loro uno scopo, un senso di realizzazione. In caso contrario diventano demotivati, annoiati o cinici, dipendenti da fonti esterne di stimolazione. Aiutare lo studente nella realizzazione di sé per

prevenire e contrastare i fenomeni di dispersione e di bullismo

, che sono solo alcuni degli agiti compensatori messi in atto nelle situazioni di disagio e di frustrazione. “

L’aumento di adolescenti che si presentano a scuola e che desiderano frequentare l’ambiente scolastico nonostante i quotidiani fallimenti nelle prove richieste, sono solo questi due dei numerosi avvenimenti che dimostrano come la principale manifestazione del disagio e del malessere scolastico degli adolescenti attuali abbia a che fare con la difficoltà ad instaurare una relazione significativa con l’apprendimento e con il proprio ruolo di studente

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Ricerca di strategie efficaci per ridurre il fenomeno della dispersione scolastica; 2) Strutturazione di interventi mirati e specifici; 3) Promozione di stimoli culturali adeguati e pratiche didattiche specifiche; 4) Realizzare forme di coinvolgimento delle famiglie nelle attività di orientamento, per una condivisa progettazione del futuro. Considerate le tante concause che possono caratterizzare il fenomeno della dispersione scolastica e la complessità del problema, desideriamo proporre un approccio che, pur mantenendo la 17

centralità dello studente nell’azione dell’apprendere, si devono considerare anche gli altri attori: Docenti, famiglie, Consigli di Classe che partecipano all’opera di costruzione delle condizioni necessarie al raggiungimento del successo formativo.

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Obiettivi di processo

Gli obiettivi di processo rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate. Essi costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno scolastico) e riguardano due aree di processo. Gli

obiettivi di processo

che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei suddetti traguardi sono: Migliorare le relazioni e l’efficacia del gruppo classe; Aumentare l’autoefficacia negli studenti in ingresso delle prime classi (metodo di studio autovalutazione); Migliorare l’autostima degli studenti; Supportare gli studenti in difficoltà con percorsi di counseling olistico e sistemico; Supportare gli studenti della terza classe della Secondaria nelle attività disciplinari; Migliorare le strategie didattiche dei docenti; Organizzare una consulenza metodologica per i Consigli di Classe e per i singoli docenti. Progettare in maniera più sistematica, introducendo nella Scuola Primaria piani di didattica personalizzata (P.D.P.) per alunni B.E.S.; Migliorare nella Scuola Secondaria di I grado i piani predisposti per alunni con difficoltà di apprendimento. Integrare il curricolo con competenze trasversali. Costituire e rendere operativo il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione scolastica G.L.I.; Promuovere la collaborazione tra G.L.I., la figura già esistente del docente tutor a supporto degli alunni B.E.S. e D.S.A. ed i docenti operanti nelle classi. Progettare in modo più sistematico e capillare per fasce di livello; Rendere il processo di insegnamento-apprendimento più idoneo alle potenzialità degli alunni o alla loro reale situazione, con strategie e strumenti specifici; favorire agli alunni B.E.S., una partecipazione più consapevole ed una reale inclusione nel gruppo classe per consentire loro il raggiungimento di obiettivi quali la frequenza più regolare e meno saltuaria.

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

Dall’analisi del R.A.V. (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) si evincono i seguenti punti di debolezza: Risultati delle prove INVALSI per Italiano e Matematica, quasi tutti al di sotto della media regionale. Risultati che scaturiscono dal rendimento scolastico abituale e dalle competenze acquisite. 18

Conseguentemente la scuola ha deciso di integrare le priorità / i traguardi / gli obiettivi del RAV con alcune progettazioni strutturate in modo da integrare e approfondire il percorso didattico e formativo delle varie discipline. I docenti elaborano progetti extra curriculari alla didattica che possono essere disciplinari, interdisciplinari, laboratoriali ,di recupero o di approfondimento. Sono percorsi formativi che rispondono alle esigenze del territorio, in quanto: promuovono relazioni interpersonali improntate alla collaborazione; facilitano l’integrazione degli alunni diversamente abili valorizzando le potenzialità di ognuno; offrono tempi, ritmi e metodologie diversificate in relazione a specifiche esigenze di apprendimento; hanno come finalità di base “

un’efficace azione formativa ed educativa

”; tendono a favorire l’acquisizione di un metodo di studio efficace attraverso l’attivazione di competenze quali la comprensione dei contenuti studiati, la capacità di analisi e sintesi, la capacità di realizzare connessioni e collegamenti; prevedono l’utilizzo di nuove tecnologie; privilegiano la didattica laboratoriale; prevedono l’uso di spazi attrezzati.

MISSION

La mission dell’

Istituto Comprensivo San Luca – Bovalino di San Luca

è quella di: promuovere un continuo miglioramento della qualità dell’istruzione; favorire i processi di apprendimento, di sviluppo personale e di auto-orientamento di tutti gli allievi attraverso un sistema che punti sul ruolo e sulla centralità della persona, favorendone la formazione e la crescita nella sua interezza, che investa sui valori di uguaglianza, libertà, solidarietà; assicurare un impianto culturale solido e flessibile tale da coniugare gli aspetti cognitivi e intellettuali dell’apprendimento con quelli applicativi e pratici del “fare” e del “saper fare” ; concorrere a rimuovere efficacemente disagi, contrasti, emarginazione; intervenire in modo integrato ed interistituzionale al fine di sostenere il successo scolastico e formativo degli alunni con D.S.A. in modo adeguato e funzionale ai bisogni, in un’ottica di valorizzazione dei punti di forza (Legge 170 del 08/10/2010 recante nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento); intervenire in modo integrato ed interistituzionale al fine di sostenere il successo scolastico e formativo degli alunni che, per motivazioni diverse e/o per determinati periodi, rientrano nell’area dei Bisogni Educativi Speciali “B.E.S.” ( Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 e successive).

Obiettivi della qualità

avere sempre al centro dell’attenzione l'interesse della nostra utenza e la soddisfazione delle sue attese; 19

porre grande impegno nella politica di formazione-aggiornamento di tutto il personale coinvolto nell’erogazione delle azioni formative, al fine di garantire le capacità professionali e le competenze necessarie per raggiungere i risultati programmati; rilevare ed analizzare con cura, per trarne indicazioni per il miglioramento, il giudizio ed il grado di soddisfazione dei nostri utenti; essere attenti alle innovazioni possibili, per anticipare i tempi e trovarsi pronti ai cambiamenti continuamente in atto; garantire un approccio orientato alla prevenzione dei problemi ed al miglioramento continuo; fare tesoro dei “know how” acquisiti, al fine di patrimonializzare progetti, metodi, materiali ed esperienze.

FINALITÀ EDUCATIVE (VISION)

“La Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.” Compito primario della scuola è la formazione dell’uomo e del cittadino, pertanto dovrà porsi le seguenti finalità: a. Maturazione dell’identità sotto il profilo corporeo, intellettuale, psico – dinamico; b. Conquista dell’autonomia: compiere scelte, interagire con gli altri, prendere coscienza della realtà per modificarla; c. Sviluppo delle competenze come conquista delle abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive e critiche; d. Miglioramento dell’offerta formativa, attraverso la personalizzazione delle attività educative con implicazioni dell’adozione dei piani personali di attività e con l’introduzione di docenti coordinatori; e. Differenziazione dei percorsi educativi e didattici, secondo i bisogni individuali degli alunni, anche in vista delle scelte orientative; f. Sviluppo di attività finalizzate a favorire l’inserimento di alunni extracomunitari; g. Coordinamento didattico per garantire unità all’azione delle sezioni/classi; h. Rafforzamento del collegamento e dell’interazione con le istituzioni del territorio, sia come utilizzo più adeguato e più incisivo da parte della scuola, delle risorse, del contesto territoriale ad integrazione ed a completamento dell’azione formativa promossa dalla scuola, sia come risposta alle tipiche istanze e alle peculiari problematiche che la caratterizzano; i. Continuità verticale tra i vari ordini di scuola; j. Potenziamento del rapporto Scuola - famiglia, stimolando una collaborazione più consapevole tra gli operatori scolastici ed i genitori degli alunni; k. Indirizzo dell’attività di formazione dei docenti al processo di diffusione della cultura dell’autonomia, alla conoscenza e allo sviluppo delle tecnologie informatiche e all’acquisizione delle lingue straniere; l. Interventi di formazione permanente e ricorrente verso tutte le componenti sociali della società. 20

ANALISI DEI BISOGNI 1.

BISOGNI DEGLI ALUNNI

Potenziare: la capacità di rispettare i materiali e gli ambienti; la capacità di rispettare le regole; la capacità di rispettare gli altri e le altrui opinioni; l'interesse per l'attività scolastica; le abilità motorie organizzate e coordinate; la capacità di concentrazione in situazioni d'ascolto finalizzate; la padronanza e la ricchezza lessicale; la familiarità con la lettura; la capacità di comprendere testi e messaggi di vario genere (scritti, orali, iconici, gestuali); la capacità di produrre diversi tipi di comunicazione in modo pertinente ed organico; la padronanza di competenze disciplinari; sviluppare capacità progettuali e decisionali; personalizzare gli apprendimenti sul piano motivazionale e orientativo fondata sul recupero delle abilità di base e valorizzazione dei talenti.

L’accertamento dei bisogni formativi degli alunni avverrà attraverso:

l’osservazione sistematica; le prove iniziali; le griglie di rilevazione; i colloqui e la raccolta di informazioni dal fascicolo personale delle scuole precedenti; i piani di studio personalizzati; gli incontri con docenti dei vari ordini di scuola.

2. BISOGNI DEI DOCENTI

Attuare la formazione personale. Potenziare la collegialità, la condivisione degli obiettivi e la trasversalità. Favorire la continuità e il monitoraggio tra i diversi ordini di scuola. Rendere più flessibile il percorso scolastico: adeguamento ai bisogni emersi con progetti ed interventi alternativi, individuali e trasversali. Assicurare la coerenza comportamentale, metodologica e decisionale.

Individuazione degli obiettivi formativi per la scelta di tutte le attività didattiche e dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa:

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese; Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; 21

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo; potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati; Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; Sviluppo delle competenze digitali degli studenti; Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale; Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini; Valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli studenti; Potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell’arte e nella storia dell’arte, nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e dei suoni; Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica; Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti. Definizione di un sistema di orientamento.

PIANO DI MIGLIORAMENTO RESPONSABILE DEL PIANO: Dirigente Scolastico Dott.ssa Carmela Rita Serafino Composizione del gruppo che segue la progettazione del PdM Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel miglioramento team di

Dott.ssa Carmela Rita Serafino Dirigente scolastico Direzione 22

Rosaria Alfieri Antonia Nirta Elisabetta Romeo Giovanni Modaffari Teresa Lucia Pelle DSGA 1° Collaboratore del D.S 2° Collaboratore del D.S Responsablile di Plesso Sc. Sec. di 1° Grado, Estensore del RAV Coordinamento Amministrativo Referente miglioramento Referente miglioramento Referente miglioramento azioni azioni azioni di di di azioni di Responsablile di Plesso Sc. Primaria; Funzione Strum. Area VI: Supporto Docenti/Alunni; Referente INVALSI; Estensore del RAV. Referente miglioramento Elena Macrì Maria Cristina Pizzata Responsablile di Plesso Sc. Infanzia; Funzione Strum. Area V: Coordinamento attività progettuali d’Istituto e di eventuali PON e POR. Funzione Strumentale Area I: Gestione del POF. Referente miglioramento Referente miglioramento azioni azioni di di Rosita Taliano Gregorio Bruzzaniti Prassede Romeo Daniele Caratozzolo Funzione Strumentale studenti/Orientamento Area II:Interventi e servizi per gli Funzione Strumentale Area III: Interventi Sicurezza. riguardanti la Funzione Strumentale Area IV Supporto Alunni/ Inclusione Funzione Strumentale Area VII: Gestione delle nuove tecnologie informatiche comunicazione e della Docente Matematica Referente miglioramento Referente miglioramento Referente miglioramento Referente miglioramento azioni azioni azioni azioni di di di di Agata Vottari Francesca Iofrida Docente di Italiano Referente miglioramento Referente miglioramento azioni azioni di di

DURATA DELL’INTERVENTO

: Tutto l’anno scolastico

2015/16 COMITATO DI MIGLIORAMENTO E GRUPPI DI PROGETTO

I componenti del Comitato di Miglioramento e dei Gruppi di Progetto sono stati individuati dal Dirigente Scolastico in base al possesso di competenze professionali richieste dal Piano di Miglioramento e dai singoli 23

Progetti in cui esso è articolato, nonché in rapporto alla disponibilità ed alla motivazione evidenziate dai Docenti ad impegnarsi in un percorso progettuale particolarmente impegnativo. Il Dirigente Scolastico ha ritenuto opportuno inserire nel Comitato i Docenti designati dal Collegio come Funzioni Strumentali nelle diverse Aree di intervento, privilegiando il principio dell’ottimizzazione delle risorse umane e finanziarie, stabilendo così un rapporto di stretta connessione tra Piano di Miglioramento e Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.). Il nuovo Dirigente , preso atto della portata innovativa del Piano e dell’impegno assunto dall’Istituzione Scolastica con il MIUR, ha dimostrato di avere un quadro chiaro dei traguardi da raggiungere e delle azioni da intraprendere, sia dal punto di vista didattico che amministrativo/organizzativo e assicurare, così, all’azione progettuale del Comitato le essenziali condizioni di fattibilità, finanziarie ed umane.

COMPOSIZIONE POPOLAZIONE SCOLASTICA

La popolazione scolastica dell’Istituto, dislocata su due comuni, è così suddivisa:

Scuola Infanzia n. alunni 143; Scuola Primaria n. alunni 274; Scuola secondaria n. alunni 109

.

L’organico in servizio per l’Anno Scolastico 2015/2016 è costituito da:

Il Dirigente Scolastico Il D.S.G.A. N.3 Assistenti Amministrativi N.12 Collaboratori Scolastici N.69 Docenti L’Istituto dispone del sito internet al seguente indirizzo: www.icsanluca-bovalino.gov.it

CONTESTO IN CUI OPERA LA SCUOLA

L’istituto attuale è il risultato dell’accorpamento del preesistente Istituto Comprensivo di San Luca e della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria ricadenti nella frazione Bosco Sant’Ippolito del Comune di Bovalino. L’Istituto Comprensivo San Luca - Bovalino di San Luca ha una popolazione scolastica costituita da un tessuto sociale variegato che ha radici comuni e possiede una identità ben definita. La scuola è collocata in una zona a “rischio” che presenta numerosi problemi: microcriminalità, illegalità diffuse, insuccesso e abbandono scolastico. Gli allievi provengono da famiglie di operai, contadini ma anche da nuclei familiari acculturati che sostengono gli insegnanti nella loro opera educativa e didattica. I servizi di carattere socio-culturale, alcuni sorti negli ultimi anni, offrono piena collaborazione. A San Luca sono presenti quelli a carattere religioso (Parrocchia) e Sportivo (scuola calcio), che offrono sbocco ad alcune attività: ludico-motorie, e nella frazione di Bosco Sant’Ippolito opera, fra l’altro, il Centro Padre Puglisi, da anni impegnato sul territorio per la prevenzione del disagio minorile ed interviene, altresì, nei casi di problematiche familiari. La risorsa culturale più importante è costituita dalle opere dello scrittore Corrado Alvaro, nato a San Luca il 15 aprile 1895 e morto a Roma l’11 giugno 1956. Particolarmente significative sono le intese raggiunte con l’Ente Locale con cui si condividono le scelte generali sull’inclusione, sul sostegno alle famiglie in condizioni disagiate socialmente ed economicamente, sull’orientamento e sulla programmazione dell’offerta formativa. In tal modo è possibile offrire agli alunni esperienze ed occasioni finalizzate all’acquisizione di competenze disciplinari e non. La scuola opera in un ambiente dove numerose sono le carenze e le difficoltà quotidiane. Si nota in pochi alunni un atteggiamento spesso provocatorio e diffidente ed alcuni tendono ad assumere comportamenti non sempre conformi al buon vivere civile. Per poter uscire dall'isolamento la scuola necessita di risorse professionali ed economiche finalizzate alla progettazione di azioni di recupero e prevenzione da estendere all'intero territorio, coinvolgendo tutte le agenzie formative in esso presenti. 24

Gli interventi messi in atto nel corso degli ultimi anni scolastici(attività di recupero, di socializzazione, di integrazione individualizzate e per gruppi, ecc.), hanno avuto come risultato una sensibile riduzione del tasso di abbandono scolastico, ma al contempo, per motivi diversi, permane un certo numero di alunni che non riesce a conseguire pienamente gli obiettivi prefissati. La scuola rappresenta un’ agenzia educativa privilegiata per strutturare un percorso formativo unitario comprendente i tre ordini di scuola . All’interno di essi, infatti, è possibile attuare, con maggiore facilità, la continuità e prevedere un progetto unitario in cui finalità, obiettivi, metodologie sono concordati e condivisi ed in cui le esperienze prescolari e pregresse degli allievi si sviluppano in modo omogeneo sino a raggiungere il senso critico.

INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA’ Esiti degli studenti

Risultati scolastici

Esiti degli studenti

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Priorità n. 1

Evitare gli abbandoni nelle classi di scuola secondaria di I grado

Priorità n. 2

Migliorare i risultati in italiano e matematica nelle prove standardizzate

RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ STRATEGICHE AREA PROCESSO DI OBIETTIVI DI PROCESSO E’ CONNESSO ALLA PRIORITÀ Curricolo, progettazione valutazione e

Adeguare i curricoli disciplinari alle Indicazioni Nazionali e ai traguardi delle competenze

1 X 2 X

Inserire nella programmazione, accanto alla valutazione del singolo docente una valutazione comune basata su prove strutturate per classi parallele

X X Sviluppo valorizzazione risorse umane e delle

Capacità della scuola di prendersi cura delle personale formazione competenze investendo del nella Stesura di un piano annuale di formazione specifica settore/disciplina/interesse per prioritariamente nel dell’informatica e BES campo

X X X X LINEA STRATEGICA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Il presente PdM intende perseguire lo sviluppo professionale dei docenti e la gestione strategica delle risorse umane e materiali dell’Istituto Comprensivo mediante la formazione, l’aggiornamento e la condivisione di esperienze e buone pratiche, con conseguenti ricadute dirette, sui docenti stessi e sugli alunni riguardo i processi di insegnamento-apprendimento, innovando, supportando, migliorando gli esiti degli studenti stessi. Le riflessioni del team hanno portato, inoltre, ad una conclusione condivisa: il miglioramento degli esiti degli alunni può essere favorito dalla condivisione di processi, percorsi e metodologie innovative tra i docenti di scuola primaria e di Scuola Secondaria di I Grado. 25

Il tutto è finalizzato a favorire la conoscenza e la sperimentazione di nuove metodologie, di strategie di insegnamento e di valutazione utili ad attivare “apprendimenti significativi” in continuità e a sviluppare positivi atteggiamenti motivazionali e nuove prospettive cognitive. A tale scopo si ritiene opportuno promuovere la formazione dei docenti , attraverso la costituzione di gruppi di lavoro e/o attraverso iniziative strutturate di autoformazione e formazione in servizio a livello di istituto o in rete con altre scuole. La linea strategica del piano mira ad attuare una didattica più efficace in termini di successo formativo dell’alunno intervenendo, essenzialmente, sulla formazione dei docenti e sulle loro strategie di comunicazione con gli studenti.

CALCOLO DELLE NECESSITA’ DELL’INTERVENTO SULLA BASE DELLA FATTIBILITA’ E DELL’IMPATTO Obiettivi di processo elencati Fattibilità (da1 a 5) Impatto (da 1 a 5) 1 2

Adeguare i curricoli disciplinari alle Indicazioni Nazionali e ai traguardi delle competenze Inserire nella programmazione, accanto alla valutazione del singolo docente una valutazione comune basata su prove strutturate per classi parallele

3 4

Capacità della scuola di prendersi cura delle competenze del personale investendo nella formazione Stesura di un piano annuale di formazione specifica per settore/disciplina/interesse prioritariamente nel dell’informatica e B.E.S.

campo

RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO 5 5 4 5 5 4 4 5 Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell’intervento 25 20 16 25 Obiettivi di processo in via di attuazione 1 2 3

Adeguare i curricoli disciplinari alle Indicazioni Nazionali e ai traguardi delle competenze Inserire nella programmazione, accanto alla

Risultati attesi

Migliorare qualità e fattibilità curricolo Rendere oggettiva valutazione docente una del singolo valutazione comune basata su prove strutturate per classi parallele Capacità della scuola valutazione di Sviluppare la la del più la

Indicatori monitoraggio di

Individuazione di un ambito disciplinare ed analisi dei dati Analisi e tabulazione dei risultati raggiunti e confronto con quelle precedenti Partecipazione

Modalità rilevazione di

Raccolta e tabulazione dati Raccolta e tabulazione dati Compilazione di 26

prendersi competenze cura del delle personale investendo nella formazione competenze innovative in campo metodologico didattico superiore al 70 % del personale docente coinvolto formazione nella questionari gradimento di

4

Stesura di un piano annuale di formazione specifica per settore/disciplina/interesse prioritariamente nel campo dell’informatica e BES Incrementare formativa sostenere la qualità dell’offerta e la Analisi dei dati che si evinceranno dalla compilazione di questionari da parte dei docenti professionalità dei docenti

AZIONI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI DI PROCESSO

Compilazione questionari finalizzati alla raccolta e alla tabulazione dei dati Gli obiettivi di processo, intorno ai quali sviluppare la progettazione del presente PdM, nel suo primo anno di attuazione, saranno perseguiti attraverso le seguenti azioni:  Migliorare i livelli di conoscenze, abilità e competenze degli alunni in italiano e matematica (anche  nelle prove standardizzate). Sostenere i docenti nel processo di innovazione didattica attraverso un piano di formazione e Nel aggiornamento. concreto, quindi, gli obiettivi saranno perseguiti attraverso le attività di aggiornamento/autoaggiornamento ed i percorsi didattici inseriti nel P.O.F. annuale, nonché attraverso l’implementazione dei seguenti progetti:

PROGETTO N. 1:

Per il rinnovo della didattica e della conquista delle competenze chiave

PROGETTO N.2:

Formarsi per formare

VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI Azioni previste Effetti termine positivi all’interno della scuola a medio Effetti negativi all’interno della scuola a medio termine Effetti scuola termine positivi all’interno della lungo Effetti negativi all’interno della scuola termine a lungo

Innalzare il livello delle degli competenze alunni in italiano matematica e Ridisegnare programmazione la didattica funzione miglioramento previsto in del Progettare gruppo didattiche in azioni in verticale, realizzare da e valutare nelle classi Raggiungimento della nazionale media nelle prove standardizzate italiano matematica di e Raggiungere l’equità degli esiti nelle parallele classi Impedimenti causati riconosciuti dalla presenza di alunni con difficoltà di apprendimento non Mancanza condivisione di da parte di tutti i docenti Favorire continuità all’interno dell’Istituto la Difficoltà a portare avanti il progetto di miglioramento in caso di inadeguato coinvolgimento di tutti i gruppi di Acquisizione scolastico di competenze spendibili al di fuori del contesto Nessuno Coinvolgimento di tutti i docenti nella condivisione delle scelte collegiali Nessuno Far diventare la continuità l’elemento cardine di tutto il curricolo per competenze Nessuno 27

partecipanti alle attività formative alunni

SCHEDA DI PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO PROGETTO N°1

:

Per il rinnovo della didattica e della conquista delle competenze chiave

Il progetto scaturisce dalle esigenze evidenziate dal RAV in merito al superamento delle criticità nell’acquisizione da parte degli alunni di abilità, conoscenze e competenze in ambito linguistico e logico matematico ed ha come finalità l’attuazione di una didattica più efficace in termini di successo formativo dell’alunno. Il gruppo di miglioramento, intendendo la competenza come “

una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini (atteggiamenti) appropriati al contesto,”

ha individuato gli obiettivi, le strategie didattiche ed i contenuti di un percorso di miglioramento fattibile e verificabile a breve termine

.

Il presente progetto non ha la pretesa di risolvere tutte le criticità evidenziate dal RAV, ma intende avviare, in via sperimentale, una modalità innovativa di procedere nella didattica per competenze in modo da favorire lo sviluppo delle competenze di base e ridurre la dimensione del gap formativo degli studenti rispetto ad Istituti con lo stesso ESCS. La riflessione sulle criticità emerse ha fornito l’idea guida di questo percorso progettuale: migliorare, con opportune strategie didattiche, gli esiti formativi di quegli alunni che evidenziano scarsa motivazione e difficoltà negli apprendimenti di Italiano e Matematica in modo da evitare gli abbandoni alla fine del I Ciclo d’istruzione.

DESTINATARI

: Alunni delle classi Quinte della scuola Primaria e delle classi Terze della Scuola secondaria di I Grado.

Obiettivi da perseguire :

 Rafforzare la capacità di lettura e comprensione del testo.  Acquisire/consolidare le abilità ortografico - grammaticali.   Sviluppare le abilità logiche e la capacità di risolvere problemi. Acquisire/ampliare il linguaggio specifico delle discipline. Le conoscenze e le abilità acquisite, rafforzate e consolidate, contribuiranno allo sviluppo di competenze disciplinari e sociali utilizzabili al di fuori del contesto scolastico. Le competenze da verificare in situazione (tratte dalle

“Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012”)

saranno:

Per la Scuola primaria

 Ascoltare e comprendere testi di vario tipo cogliendone le informazioni principali e lo scopo.  Leggere e comprendere testi di vario tipo utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.   Scrivere testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza conoscitiva. Capire e utilizzare i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio ed essere   consapevoli che nella comunicazione sono usate varietà di lingua e lingue differenti. Padroneggiare e applicare in situazioni diverse le conoscenze fondamentali, relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso e ai principali connettivi.  Risolvere problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati, anche applicando strategie diverse.  Utilizzare il linguaggio specifico delle discipline

Per la Scuola secondaria di primo grado

 Leggere testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e cominciare a costruirne  un'interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.  Scrivere correttamente testi di tipi diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, 28

  argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. Produrre testi multimediali, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali   con quelli iconici e sonori. Riconoscere e risolvere problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.  Utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.  Utilizzare il linguaggio specifico delle discipline. Tali competenze saranno verificate attraverso le attività previste dal presente progetto, nonché nell’attività didattica curricolare.

Metodologia

 Didattica attiva, con approccio di tipo globale/laboratoriale, calibrato all’età degli alunni.  Utilizzo consapevole degli strumenti multimediali.

IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA Figure professionali Dirigente Scolastico Tipologia di attività

Coordinamento gruppo miglioramento Attività didattiche

N. 02 Docenti

Secondaria I Grado

N.02 Docenti Scuola Primaria

Attività didattiche del di

Ore aggiuntive presunte 20+20 20+20 Costo previsto // Fonte finanziaria F.I.S. Personale A.T.A.

Apertura dei locali in orario extrascolastico

// IMPEGNO FINANZIARIO PER LE FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE Risorse disponibili in organico di potenziamento Non si prevede nessun costo aggiuntivo quanto i in corsi verranno effettuati durante pomeridiane le ore di apertura degli edifici scolastici. Impegni finanziari per tipologia di spesa

Esperti esterni Attrezzature Servizi

Impegno presunto //

Attrezzature disponibili nell’Istituto

// Fonte finanziaria // // // TEMPISTICA DELLE ATTIVITÀ

Attività SET OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG GIU Osservazione e raccolta dati sulla situazione delle classi, dei gruppi, dei singoli alunni Progettazione delle attività 29

Lettura, comprensione e analisi di testi. Scrittura di testi corretti sul piano ortografico, grammaticale sintattico e Risoluzione problemi situazione, aritmetici logici. di in e Monitoraggio delle attività

Data Rilevazione Strumenti di misurazione

Azione attuata o conclusa Azione in corso

MONITORAGGIO PERIODICO DELLO STATO RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Monitoraggio delle azioni

Criticità rilevate Febbraio Indicatori di monitoraggio e del processo

Leggere, comprendere e scrivere testi Risolvere problemi in situazione, aritmetici e logici.

Schede strutturate concordate per classi parallele Prove oggettive (test simulano le Prove INVALSI) che

DI AVANZAMENTO Progressi rilevati DEL Modifiche/necessità di aggiustamenti Marzo Aprile

Leggere, comprendere e scrivere testi Risolvere problemi in situazione, aritmetici e logici.

Risolvere problemi in situazione, aritmetici e Schede strutturate concordate per classi parallele Prove oggettive (test che simulano le prove INVALSI Prove oggettive (test simulano le prove che 30

Maggio e Giugno

logici.

Risolvere problemi in situazione, aritmetici e logici.

Leggere, comprendere e scrivere testi Risolvere problemi in situazione, aritmetici e logici.

Utilizzare il linguaggio specifico delle discipline INVALSI) Rubriche di valutazione Prove oggettive (test simulano le prove INVALSI) Rubriche di valutazione Valutazione dei traguardi legati agli esiti (Priorità 1)

Traguardo

(dalla sez.5 del RAV)

Data rilevazione Indicatori scelti

che

attesi Risultati

Mettere in campo pratiche didattiche adeguate gli ambiti disciplinari di italiano matematica. per e

Febbraio 2016

Migliorare livelli conoscenza competenza degli alunni i di e

Giugno 2016

Leggere, comprendere e scrivere testi Risolvere problemi in situazione, aritmetici e logici Leggere, comprendere e scrivere testi Risolvere problemi in situazione, aritmetici e logici Utilizzare il linguaggio specifico delle Acquisizione delle competenze di base da parte di tutti gli alunni Consolidamento delle competenze di base da parte di tutti gli alunni

Risultati riscontrati Considerazioni/ proposte di integrazione e/o modifica

31

discipline.

Valutazione dei traguardi legati agli esiti (Priorità 2)

Traguardo

(dalla sez.5 del RAV) Colmare il gap formativo delle prove INVALSI Italiano di e matematica rispetto ad istituti con lo stesso ESCS

Figure professionali Dirigente Scolastico Docenti Data rilevazione Febbraio 2016 Maggio 2016 Indicatori scelti

Potenziare le capacità logiche cognitive degli alunni attraverso esercitazioni mirate

Tipologia di attività

e Coordinamento del gruppo di miglioramento 1.Incontri di Dipartimento. 2.Gruppi di lavoro. 3.Corso di formazione.

Risultati attesi

Raggiungere la media nazionale nelle prove standardizzate

Ore aggiuntive presunte Risultati riscontrati Costo previsto Considerazioni/ proposte di integrazione modifica e/o SCHEDA DI PROGETTAZIONE E MONITORAGGIO PROGETTO N. 2: Formarsi per formare

Questo progetto nasce da quanto emerso dalla lettura del R.A.V. d’Istituto e mira all’introduzione graduale della

didattica per competenze

, con la convinzione che tale modalità di arrivare alla conoscenza, debba essere modulata secondo i livelli di apprendimento dei vari gruppi classe. Certamente sarà un lavoro pieno di difficoltà che induce a moderare le aspettative e perseguire innanzitutto, gli obiettivi minimi in questa prima parte di attuazione del piano di miglioramento. Attraverso la realizzazione del presente progetto, l’Istituto si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:  coinvolgere tutti i docenti nel processo di innovazione didattica;  consolidare e diffondere le buone pratiche per migliorare il modo di insegnare ed i risultati delle prove sostenute dagli alunni; Pertanto, alla luce di quanto esposto sopra, è necessario stimolare i docenti ad aggiornarsi professionalmente al fine di migliorare il loro bagaglio pedagogico - didattico e, quindi, il loro modo di condurre la didattica. Dallo studio individuale, devono passare al confronto continuo con altri colleghi, per arricchirsi di altre conoscenze relative alla metodologia e alle strategie didattiche, per sostenere il cambiamento e, infine, per rispondere adeguatamente alle nuove esigenze dell’utenza e alle richieste della normativa in vigore.

IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA Fonte finanziaria Ex-Legge 440 Ex-Legge 440 Personale A.T.A.

Apertura locali per incontri straordinari. Ore già previste nel piano annuale delle attività. Corso formazione di (n. 12 ore per ogni corso)

Non nessun si prevede costo

32

aggiuntivo in quanto i corsi verranno effettuati durante le ore pomeridiane di apertura degli edifici scolastici. IMPEGNO FINANZIARIO PER LE FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE Impegni finanziari per tipologia di spesa

Formatori Attrezzature

Impegno presunto

(ore da programmare) Attrezzature disponibili nell’Istituto

Fonte finanziaria Ex-Legge 440 // TEMPISTICA DELLE ATTIVITA’ Attività Pianificazione delle attività

Incontri con altri docenti appartenenti alla rete per attività di formazione con esperti esterni Corso di formazione/aggiornamento

1 Gennaio 2 Febbraio

n. 1 incontro n. 1 incontro

3 Marzo/Aprile

n. 2 incontri

n. 60 ore totali con date da stabilire

: Azione attuata o conclusa : Azione in corso

MONITORAGGIO PERIODICO DELLO STATO RAGGIUNGIMENTO DELL’ OBIETTIVO DI PROCESSO DI 4 Maggio/Giugno

n. 1 incontro

AVANZAMENTO DEL Monitoraggio delle azioni Data Indicatori di rilevazione monitoraggio e del processo Febbraio 2016 Giugno 2016

Verificare vantaggi i che derivano da una maggiore collegialità delle scelte e delle modalità di verifica.

Strumenti misurazione

Questionari elaborati dal gruppo miglioramento da somministrare ai docenti

di

di

Criticità rilevate Progressi rilevati Modifiche/necessità di aggiustamenti. VALUTAZIONE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI (PRIORITA’ 1) Traguardo (Dalla sez. 5 del RAV) Data di rilevazione Indicatori scelti Risultati attesi Risultati riscontrati di e/o Considerazioni proposte integrazione modifica

Sviluppare il curricolo verticale per competenze

Febbraio 2016

Monitorare i risultati del confronto tra i docenti Diminuzione delle difformità esistenti tra le diverse classi nell’attuazione 33

Elaborare prove verifica di e rubriche valutazione di uguali per classi parallele che permettano di effettuare una valutazione autentica

Giugno 2016 Febbraio 2016 Giugno 2016

e l’applicazio ne quanto di progettato nella pratica didattica. Monitorare i risultati delle prove di verifica elaborate e confrontare i dati con i risultati delle prove invalsi del curricolo. Sviluppo di un sistema di programmazion e e verifica più uniforme, finalizzato all’acquisizione di competenze da parte degli alunni.

VALUTAZIONE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI (Priorità 2) Traguardo Data Indicatori scelti Risultati (Dalla Sez. 5 del RAV) rilevazione attesi

Maggiore collegialità condivisione consapevole delle scelte e

Risultati riscontrati Considerazi oni proposte di integrazione e /o modifica

Organizzare incontri periodici di programmazione didattica tra i vari plessi Sviluppo valorizzazione delle umane e risorse

Febbraio 2016 Maggio 2016

Istituire lavoro mirati Organizzare o dipartimenti disciplinari e gruppi di corsi di formazione/aggiornament Incontri periodici del Comitato di Miglioramento per monitorare lo stato di avanzamento delle attività in corso e, eventualmente, se necessario, per ridefinire e riadattare obiettivi, tempi, strategie sempre in Socializzazion e delle esperienze dell’impegno e individuale dei docenti

PROCESSO DI RIESAME E MIGLIORAMENTO DEL PIANO Modalità di revisione delle azioni Criteri di miglioramento

Riflessione del Comitato di Miglioramento sulle criticità emerse in fase di attuazione e, dove necessario, individuazione delle strategie più adatte a perseguire gli obiettivi del Piano stesso e 34

relazione e in piena coerenza agli obiettivi e alla linea strategica del Piano stesso. Il Comitato stesso, basandosi sui risultati conseguiti, sugli esiti del monitoraggio in itinere e sui dati rilevati dai questionari somministrati ai vari attori coinvolti, valuterà complessivamente il Piano, individuandone criticità e punti di forza nella prospettiva di miglioramento continuo e di implementazione futura. garantirne, così, la qualità definitiva.

PROCESSI DI CONDIVISIONE DEL PIANO ALL’INTERNO DELLA SCUOLA MODALITA’ DI DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PdM Strategie di diffusione dei risultati del progetto di miglioramento all’interno della scuola Metodi/strumenti

Informazioni dirette e condivisione dei documenti prodotti attraverso: - il Collegio dei Docenti - il Consiglio di Istituto

Destinatari

Tutto il personale dell'Istituto

Tempi

Alla fine dell’anno scolastico - i gruppi di lavoro - la RSU di Istituto - il sito internet della scuola

Strategie di diffusione dei risultati del progetto di miglioramento all’esterno della scuola Metodi/strumenti

Informazioni condivisione dei prodotti attraverso: dirette - il sito internet della scuola e documenti - le sedute del Consiglio di Istituto

Destinatari

Genitori degli alunni. Enti locali ed presenti sul territorio. associazioni Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale.

Tempi

Alla fine dell’anno scolastico

Individuazione delle priorità

Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’Offerta Formativa, ogni scuola deve individuare delle priorità d’intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere da quanto formulato nel

R.A.V.

dell’Istituto.

Le priorità e i traguardi individuati nel R.A.V. sono in sintesi:

aumentare il numero degli alunni ammessi alla classe successiva con valutazioni superiori al 7; migliorare la media delle classi; Inoltre l’individuazione delle priorità non può non tenere conto degli esiti delle prove standardizzate (INVALSI), i cui risultati sono al di sotto delle medie nazionali e regionali. Le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel R.A.V. sono: migliorare la progettazione didattica attraverso l’utilizzo di una didattica innovativa e laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica la 35

diversificazione degli stimoli per l’apprendimento, delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze; infatti, solo migliorando la metodologia didattica attraverso una progettazione più vicina agli stili di apprendimento degli studenti avrà come conseguenza il miglioramento degli esiti. Ovviamente gli obiettivi possono essere raggiunti meglio se la scuola avesse a disposizione più personale A.T.A. (collaboratori e amministrativi) rispetto all’attuale. Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’Offerta Formativa, vengono individuati in ordine di preferenza i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:

1) Potenziamento scientifico 2) Potenziamento umanistico, socio economico e per la legalità 3) Potenziamento linguistico 4) Potenziamento laboratoriale 5) Potenziamento artistico e musicale 6) Potenziamento motorio

La scuola assicura: una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell’alunno; percorsi didattici personalizzati; flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale; una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione; l’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature; un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo.

Organico Potenziato

1.

- POTENZIAMENTO UMANISTICO

- Un docente di didattica/ gestione per: alfabetizzazione e perfezionamento della lingua italiana con ritardi di apprendimento. Il Potenziamento umanistico deve anche avvenire mediante l’attivazione di corsi opzionali di lingua e la dotazione di laboratori linguistici in rete. La parte gestionale concerna la produzione di materiali e metodologie mirate per avviare gli alunni ad avere un metodo efficace per imparare a studiare. Es. lettura del titolo e lettura delle immagini: anticipazione del contenuto. Sottolineatura in base a criteri stabiliti e riconoscere le informazioni primarie dalle secondarie, trovare parole chiave Mappa, schema con le idee-chiave e con i collegamenti necessari. Allenarsi nella ripetizione orale degli argomenti, facendo riferimento alla divisione in paragrafi, alla mappa, tenendo presente i collegamenti logici causa-effetto.

2. - POTENZIAMENTO AREA LOGICO MATEMATICA PER GRUPPI CLASSE

- docente - didattica: Realizzare percorsi superando il concetto di gruppo classe e spazio scuola. si prevede una rivisitazione del gruppo classe con riduzione del numero di alunni e di studenti per classe al fine di offrire una didattica mirata a gruppi di livello con la costituzione di classi aperte; I progetti devono realizzare percorsi didattici per rispondere ai bisogni educativi legati alle differenze dei modi di apprendere e a 36

condizioni particolari che possono essere causa di difficoltà in quest’area, come evidenziato dalle prove INVALSI. 3. -

POTENZIAMENTO INCLUSIVITÀ: H - B.E.S. - D.S.A

. - Un docente con specializzazione polivalente per didattica/gestione di alunni con bisogni educativi speciali iniziative per il diritto allo studio mediante la progettazione e attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati. 4. -

POTENZIAMENTO LINGUISTICO

- Un docente – didattica/gestione e di coordinamento. Il potenziamento linguistico prevede laboratori di: ascolto, lettura, parlato e scritto, per piccoli gruppi di livello in lingua inglese.

5. - POTENZIAMENTO DELLE DISCIPLINE MOTORIE

- docente - didattica: e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione. De porre in essere iniziative per la prevenzione e per il contrasto dei fenomeni della dispersione scolastica, della discriminazione e del bullismo, anche informatico e per l’inclusione scolastica;

6. - POTENZIAMENTO MUSICA/ARTE

-Un docente - didattica: nella scuola primaria per potenziare i percorsi propedeutici all’indirizzo musicale della scuola Secondaria.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il curricolo, oltre l’attività didattica prevista dalle disposizioni ministeriali, è integrato da interventi educativi che completano ed arricchiscono l’offerta formativa, permettendo ai nostri alunni esperienze di confronto e di apertura verso il territorio locale e nazionale.

SINTESI DESCRITTIVA DEI PROGETTI E AZIONI CARATTERIZZANTI DENOMINAZIONE PROGETTO ACCOGLIENZA (Scuola dell’Infanzia San Luca) EMOZIONI IN MOVIMENTO (Scuola dell’Infanzia San Luca) MI MUOVO PER (Scuola dell’Infanzia Sant’Ippolito) TUTTO Bosco DETTAGLIO

L’ingresso nella Scuola dell’infanzia è un momento importante e delicato per il bambino e per la sua famiglia.

Lo scopo del progetto, quindi è quello di agevolare il bambino in un progressivo adattamento alla realtà scolastica attraverso l’esplorazione e la familiarizzazione con un ambiente accogliente, sereno e stimolante che permetta l’espressione di sé e la socializzazione. La proposta del laboratorio psicomotorio nasce dalla consapevolezza del fatto che la crescita armonica (psichica e sociale) del bambino avviene attraverso il corpo in relazione a sé e al mondo. Per il bambino il gioco senso-motorio e simbolico rappresenta la modalità privilegiata di espressione di sé. La psicomotricità rappresenta quindi uno strumento educativo globale che favorisce lo sviluppo affettivo, relazionale e cognitivo del bambino attraverso l’espressività corporea e punta ad attivare i suoi potenziali evolutivi utilizzando la dimensione del gruppo e la mediazione degli oggetti. Negli ultimi anni l’utilizzo delle tecnologie multimediali nella scuola è aumentato in modo significativo e si è rafforzata la consapevolezza del ruolo che le più moderne tecnologie possono svolgere per completare il sistema formativo. Lo scopo principale è quello di trovare strategie diversificate e molteplici che portano all’uso del 37

CLICCANDO……CLICCANDO (Scuola dell’Infanzia San Luca) PROGETTO CONTINUITA’ INFANZIA- PRIMARIA (Scuola dell’Infanzia San Luca) TUTTI IN STRADA (Scuola dell’Infanzia San Luca) EDUCAZIONE STRADALE (Scuola dell’Infanzia Bosco Sant’Ippolito) IL MONDO IN UNA GOCCIA (Scuola Primaria Sant’Ippolito) Bosco

computer in un contesto didattico - educativo adeguato alle esigenze dei bambini, favorendo il passaggio del pensiero concreto a quello simbolico, supportandone la maturazione delle capacità di attenzione, riflessione, analisi creativa, attraverso la progettazione di esperienze significative a livello affettivo, cognitivo, metacognitivo e relazionale. Garantire, nel pieno rispetto delle vigenti disposizioni, la continuità del processo educativo tra Scuola dell’Infanzia scuola Primaria da intendersi come percorso formativo e unitario. Costruire attività ponte che consentano ai bambini di sperimentare la collaborazione con i compagni e i docenti del successivo grado di scuola. Individuare strategie cognitive che sviluppino in un processo educativo continuo le competenze trasversali e disciplinari. L’educazione stradale riveste un ruolo fondamentale nella costruzione della sicurezza della circolazione in quanto solo un’efficace azione educativa può creare nei bambini una “cultura” del traffico che diventi parte integrante del loro modo di vivere e li porti a considerare il rispetto delle regole una cosa abituale. Attraverso l’acquisizione precoce di abitudini prudenti e corrette i bambini sviluppano una maggiore consapevolezza dei rischi e dei pericoli della strada.

IO PICCOLO ARTISTA (Scuola Primaria Sant’Ippolito) Bosco TEATRO: “LA SCUOLA VA A TEATRO” (Scuola Primaria San Luca)

In un quadro generale di educazione ambientale, l’argomento “acqua” è uno dei più importanti da affrontare

con

e

per

le nuove generazioni. Il presente percorso ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti all’importanza dell’acqua, in forma

interdisciplinare, laboratoriale e cooperativa.

La creazione di un ambiente di lavoro sereno e stimolante, dove ogni alunno possa mettere in atto le proprie abilità e rievocare esperienze attraverso i vari linguaggi espressivi. nell’ambito del laboratorio , gli alunni hanno modo di sperimentare la loro creatività, utilizzando forme, colori e tecniche diverse al fine di vivere esperienze di apprendimento significative per sviluppare e rafforzare comportamenti sociali e autonomi, adeguati ai diversi contesti di relazione e di attività. Attraverso il Progetto teatrale si cercherà di creare uno spazio di espressione e con-divisione al fine di favorire una maggiore conoscenza di sé. Di dare a ciascun alunno la possibilità di sperimentare modi diversi di stare insieme, attraverso un recupero della dimensione creativa al fine di favorire la socializzazione. Di promuovere un senso di appartenenza al gruppo attraverso un’esperienza ludica che favorisca la comunicazione e l’integrazione.

COSTITUZIONE: “INSEGNARE A CRESCERE” (Scuola Primaria San Luca)

Il progetto prevede la formazione di gruppi educativi con figure di riferimento (docente referente, docenti coordinatori, docenti curricolari) la cui azione consenta di percepire, ascoltare e comprendere , in vista di un intervento formativo efficace, i tanti momenti di difficoltà vissuti dagli adolescenti. Paure, tensioni, ansie, 38

“FRUTTA NELLE SCUOLE” (Scuola Primaria San Luca e Bosco Sant’Ippolito)

incertezze, sensi di inadeguatezza, insuccesso scolastico, incapacità di comunicare ……. sono sensazioni che, se comprese e canalizzate in un adeguato processo educativo, diventano crisi superabili e, invece di sfociare in condizioni di rischio o scorciatoie verso l’illegalità, possono trasformarsi in momenti creativi e propositivi di iniziative ed attività.

L’azione proposta dal Ministero delle politiche agricole si svilupperà in orario curricolare con la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi tagliati a fette o preparati pronti all’uso, al fine di incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini della scuola Primaria supportando una nutrizione maggiormente equilibrata per una più corretta abitudine alimentare.

RICICLO CREATIVO (Scuola Secondaria di I Grado) RECUPERO MATEMATICA ITALIANO (Scuola Secondaria di I Grado) E

Il Progetto prevede l’integrazione scolastica degli alunni, anche di quelli in situazioni di disagio, grazie all’importanza dei linguaggi artistico-espressivi, grafico-pittorici. Attraverso il riciclo di materiali e oggetti gli alunni saranno guidati ad esplorare le proprie potenzialità espressive e comunicative, ad acquisire le tecniche di base, a maturare il gusto estetico, a potenziare la creatività espressiva a stimolare la curiosità e la capacità di sperimentazione. Per gli alunni che evidenzino carenze nelle abilità di base vengono programmate attività di recupero sistematico. Tali attività sono svolte da insegnanti di classe, di materia, di sostegno o da insegnanti utilizzati su progetto; si articolano in modo da recuperare abilità linguistico-espressive, logico-matematiche. – recupero “in itinere”: effettuato nella classe di appartenenza, specie in momenti di lavoro di gruppo; – recupero “in parallelo”: effettuato con alunni di altre classi che necessitano dello stesso tipo di attività, durante lezioni a “classe aperta”; – recupero “in verticale” effettuato in un’altra classe (se necessario anche di livello inferiore) per seguire una lezione di materie teoriche basilari, su contenuti più semplici, o di materie pratiche e operative, più motivanti per gli alunni in situazione di svantaggio o a rischio di dispersione scolastica. 39

DENOMINAZIONE CENTRO CULTURALE GIOVANILE PROGETTI PER TUTTO L’ISTITUTO DETTAGLIO

La finalità generale che il progetto intende perseguire è quella di sperimentare un modello mirato a rispondere alle esigenze reali dei minori, legate ad un contesto socio-economico chiuso e poco sviluppato in termini di offerta di servizi per l'aggregazione sociale. Il servizio è rivolto ai bambini fra i 6 ed i 12 anni le cui famiglie versano in disagiate condizioni economiche e/o vivono in contesti sociali considerati "a rischio" per i minori. Oltre a dare un valore aggiunto in termini di servizi sociali erogati sul territorio in esame il progetto si propone di "prevenire" fenomeni di dispersione scolastica che spesso spingono i minori verso quella criminalità organizzata la cui forte presenza nell'intera provincia di Reggio Calabria è innegabile.

LABORATORI TERRITORIALI (Progetto in rete) EDUCAZIONE AMBIENTALE E TEATRO

Il progetto che si intende realizzare vuole far rinascere

l’antica tradizione della tessitura

e non intende promuovere solo l’occupazione e la valorizzazione di questa antica arte, ma anche l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di svantaggio sociale. Si parte dalla convinzione che nelle pieghe della tradizione locale esiste una ricchezza irripetibile da proteggere e potenziare, per giungere all’idea che può esserci un modo nuovo di pensare il lavoro, di vivere l’ambiente e di instaurare relazioni tra le persone, nel segno del rispetto e della solidarietà. Il secondo laboratorio per l’occupabilità riguarda

l’intaglio del legno

, inteso non solo come lavoro manuale ma anche come cultura fortemente legata alle risorse del territorio. L’idea di questo laboratorio è di riscoprire l’importanza della risorsa legno attraverso la realizzazione di piccoli manufatti, nei quali si rispecchia la nostra quotidianità e quindi della nostra identità. Il progetto mira ad offrire un'occasione per vivere

un'esperienza unica

, studiato per andare incontro agli alunni, offrendo loro diversi percorsi di

educazione ambientale.

I parchi possono offrire un esempio di buona gestione del territorio, ma sono importanti anche in quanto luogo

per osservare e imparare, studiare e sperimentare, riflettere ed educare.

Il progetto prevede l'integrazione di un laboratorio teatrale, lezioni frontali sui territori da visitare.

Gli interventi mireranno alla educazione al senso di apparenza ambientale, alla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio naturalistico. I momenti di maggiore integrazione avverranno nelle escursioni sul territorio; nelle attività laboratoriali e nell'allestimento di manifestazioni finali.

MODA ARTE – RECUPERO DEI MESTIERI ANTICHI

Questo progetto ha lo scopo di recuperare e salvaguardare la memoria degli antichi mestieri, trasferendone competenze e conoscenze alle giovani generazioni, con l’obiettivo di ricostruire percorsi occupazionali ed imprenditoriali che si muovano a partire dalla valorizzazione delle tradizioni del paese e del territorio. L’idea del progetto è quella di dare alle ragazze l’opportunità di intraprendere una strada, di uscire e socializzare, ma nello stesso tempo imparare un’arte, quella del

cucito

e del

ricamo

. 40

PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE

La scuola in ospedale, riconosciuta legislativamente dalla C.M. 353/98, ha lo scopo di assicurare al bambino ospedalizzato un supporto educativo didattico adeguato che, affiancando il trattamento medico, contribuisca alla realizzazione di un percorso terapeutico rivolto al soggetto nella sua interezza. E' un servizio rispondente a bisogni particolari che, attraverso una didattica flessibile, modulare e per progetti, assicura continuità al percorso formativo di ognuno.

PROGETTO MUSICA “

LIBERI CONTRO

” MUSICAL PROGETTO NONSOLOSPORT PROGETTO SPORT DI CLASSE PROGETTI PON - Programma Operativo Nazionale (FSE-FESR)

Vista la necessità di migliorare e potenziare percorsi di formazione musicale in un’ottica di curriculum verticale e di continuità tra i vari ordini di scuola, si vuole progettare itinerari educativi che tengano conto della complessità e globalità dell’esperienza musicale negli aspetti percettivo analitico-interpretativi, esecutivo-riproduttivo e ideativo-creativi. L’apprendimento pratico della musica offre valenze educative significative, diversificate e rilevanti, sotto molteplici aspetti. La diffusione della musica tra le giovani generazioni di studenti concorre in modo decisivo alla crescita individuale e sociale, in quanto linguaggio privilegiato di sentimento e conoscenza, che coinvolge allo stesso tempo il corpo, il cuore, la mente. Il

Progetto “NonsoloSport”

è teso all’integrazione degli alunni a rischio di dispersione scolastica e di studenti in situazione di disagio.

Gli interventi previsti si articolano sia sul piano delle conoscenze sia su quello relazionale, per garantire a tutti gli allievi il pieno successo formativo.

In relazione ai bisogni rilevati appare prioritaria la necessità della scuola di progettare percorsi di apprendimento, arricchimento socio-culturale e integrazione attraverso le attività sportive, nonché di aggregazione attraverso i laboratori di teatro, musica, grafico-pittorico-bricolage, computer e scrittura creativa attraverso cui

elevare la qualità dell’Offerta Formativa.

Il progetto vede il coinvolgimento di tutte le classi dalla 1^ alla 5^ delle Istituzioni scolastiche ed educative statali, insegnamento dell’educazione fisica per due ore settimanali impartite dall’insegnante titolare della classe; inserimento della figura del “Tutor Sportivo Scolastico” all’interno del Centro Sportivo Scolastico per la scuola primaria; piano di informazione/formazione iniziale ed in itinere dell’insegnante titolare della classe; realizzazione di attività che prevedono percorsi d’integrazione degli alunni con “Bisogni Educativi Speciali (BES); realizzazione dei

Giochi invernali

e dei

scolastico; Giochi di fine anno

coinvolgimento delle Regioni e degli Enti Locali per possibili implementazioni del progetto e l’estensione anche alle classi prime e seconde.

Ogni aula deve diventare un laboratorio didattico o ambiente per l’apprendimento, connesso in rete LAN e WiFi in prospettiva tutte saranno dotate di una LIM o di un computer portatile con proiettore. Inoltre sono 41

2014-2020 (Rete LAN /WAN) PROGETTI PON - Programma Operativo Nazionale (FSE-FESR) 2014-2020 (Ambienti digitali)

già funzionali ambienti comuni in tutti gli spazi disponibili dell’istituto. L La nostra Istituzione Scolastica ha aderito al Progetto PON Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali. Il progetto presentato mira alla realizzazione di ambienti digitalizzati e alla rimodernizzazione di ambienti e laboratori già esistenti.

Attività integrative:

Partecipazione alla XIII edizione della mostra-fiera del Presepe Europeo-Catanzaro (dicembre gennaio) dall’anno scolastico 2016-2017. Partecipazione alla Rete Museale Regionale-Catanzaro/Calabria. In occasione del gemellaggio proposto e mediato tra i comuni di Betlemme e Catanzaro, la nostra scuola aprirà il concerto presso il Politeama di Catanzaro, con una performance musicale. Partecipazione ai giochi matematici del Mediterraneo 2016, banditi dall’

A

ccademia

I

taliana per la

P

romozione della

M

atematica «Alfredo Guido», col Patrocinio

dell’Università degli Studi di Palermo

e del

Dipartimento di Matematica e Informatica

dell’Università degli Studi di Palermo. Essi si prefiggono lo scopo di mettere a confronto fra loro allievi di diverse scuole che, gareggiando con lealtà nello spirito della sana competizione sportiva, sviluppano atteggiamenti positivi verso lo studio della matematica. I giochi offrono, inoltre, opportunità di partecipazione ed integrazione e di valorizzazione delle eccellenze. Partecipazione triennale ai Campionati Studenteschi: l’attività sportiva si concretizza con l' adesione ai Giochi Sportivi Studenteschi, come momento di verifica in itinere di un lavoro svolto con continuità dai docenti di educazione fisica nelle proprie scuole. Vivere la competizione come momento di verifica di se stessi e non come scontro o aggressione dell' avversario creando le condizioni perché ci sia un 'educazione alla competizione e si sviluppi la capacità di vivere correttamente la vittoria ed elaborare la sconfitta in funzione di un miglioramento personale.

L’importanza della didattica laboratoriale:

L’innovazione metodologica si sostanzia essenzialmente su una didattica di tipo laboratoriale. Per laboratoriale si intende uno tipo studio fatto di ricerca sia sul campo che in internet, nei vari ambiti disciplinari. Tale ricerca deve avere come obiettivo un prodotto culturale materiale o di tipo multimediale, fruibile nella rete.

Coinvolgimento esterno:

In modo particolare le attività pomeridiane di ampliamento dell’offerta formativa saranno di tipo laboratoriale e coinvolgeranno anche soggetti esterni soprattutto genitori ma anche adulti in formazione continua. Laboratori teatrali, di ceramica, di canto corale, musica, costumi e tradizioni locali e di alfabetizzazione informatica. La scuola sarà aperta nelle ore pomeridiane e tutte le attività progettuali avranno una finestra di visibilità sul sito scolastico. 42

Prospettive future:

Una L.I.M. in ogni classe. Attualmente meno della metà delle classi è servita da una lavagna multimediale interattiva. L’aula di musica deve trasformarsi in centro di registrazione digitale per la produzione audio da utilizzare nei commenti musicali. Nella sede Centrale come in tutti i Plessi staccati, dotare le classi di LIM, o di computer con videoproiettore. Ogni sede avrà un responsabile ed un gruppo di lavoro per l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche.

Monitoraggi non più cartacei:

Predisporre una piattaforma nella quale rendere rinvenibili le schede di valutazione per rilevare il servizio dei docenti; la valutazione dei servizi di segreteria; della dirigenza; la qualità delle infrastrutture; l’informazione; il monitoraggio ricorrente sarà rivolto ai genitori, agli alunni, al personale docente, al personale amministrativo. La scansione temporale delle rilevazioni sarà fatta coincidere con i momenti cruciali della scuola; i collegi docenti, consigli di istituto, incontro con le famiglie, assemblee dei genitori. Ma lo strumento di valutazione principe della scuola sarà il sito web della scuola stessa.

Il sito web rappresenta la piattaforma:

di elezione per lo scambio di informazioni tra la scuola e la famiglia. Per questo presso il sito sarà rinvenibile il registro elettronico, una piattaforma di comunicazione per le assenze, e le note disciplinari. Ma, la cosa più significativa, sta nel rendere la scuola aperta e trasparente proprio nell’atto del fare scuola.

FINALITA’ FORMATIVE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

Il nuovo sistema di istruzione e formazione è costituito: dalla

Scuola dell’Infanzia

, non obbligatoria e di durata triennale, dal primo ciclo d'istruzione, costituito dalla

Scuola Primaria

e dalla

Scuola Secondaria di primo grado

, ciascuna caratterizzata dalla sua specificità. Esso ha la durata di otto anni e costituisce il primo segmento in cui si realizza il diritto - dovere all'istruzione e formazione. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione. La

Scuola dell’Infanzia

concorre all’educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine che, attraverso le famiglie, scelgono di frequentare dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella Scuola Primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e delle identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie. La

Scuola Primaria

, della durata di cinque anni, è articolata in due periodi (dalla prima classe alla terza, dalla quarta alla quinta). La

Scuola Secondaria di primo grado

, della durata di tre anni, si articola in un periodo didattico biennale e in un terzo anno, che completa prioritariamente il percorso disciplinare ed assicura l’orientamento ed il raccordo con il secondo ciclo. 43

PROGETTAZIONE CURRICULARE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

Al fine di promuovere un processo formativo organico, strutturato secondo i principi della consecutività e della consequenzialità degli interventi didattico educativi, nel nostro Istituto è stato definito un curricolo unitario che traccia per gli alunni un percorso dalla scuola dell’infanzia fino al termine del primo ciclo d’istruzione. Il curricolo d’istituto è stato articolato attraverso scelte didattiche e formative orientate alla continuità orizzontale e verticale del processo di formazione, innestate nel tessuto socio culturale di riferimento, progettate ponendo sempre al centro l’alunno e tenendo conto delle risorse disponibili, operate nell’ottica della formazione globale della personalità e della conquista, da parte di tutti gli alunni, dei traguardi previsti nelle Indicazioni Nazionali al termine del primo ciclo d’istruzione. Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà. Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-espressivo - artistica, geostorico – sociale, matematico-scientifico-tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva, la comunicazione sociale e i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.

Dalle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di istruzione

“… Ogni scuola predispone il

curricolo

, all’interno del Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei

traguardi per lo sviluppo delle competenze,

degli

obiettivi di apprendimento

posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola attraverso i

campi di esperienza

nella scuola dell’Infanzia e attraverso le

discipline

nella scuola del primo ciclo. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai saperi disciplinari e la ricerca delle connessioni tra le discipline, nella prospettiva del pieno sviluppo della persona”.

Scuola dell’Infanzia

Il Collegio Docenti, ha elaborato il curricolo dei traguardi per lo sviluppo della competenza declinandoli

per campi di esperienza

in base all’età e all’anno di frequenza con alcuni contenuti/piste di lavoro delle attività da svolgere. “….I

traguardi

per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario”. 44

Scuola Primaria

Il Collegio Docenti, ha elaborato il curricolo dei

saperi disciplinari

declinando,

per ogni classe

, i

traguardi

per lo sviluppo delle competenze, gli

obiettivi di apprendimento

e i relativi

contenuti

. Ha inoltre individuato una scansione di sviluppo temporale relativamente a ciascuna disciplina indicando per ognuno dei quattro bimestri gli obiettivi e i contenuti privilegiati.

I traguardi per lo sviluppo delle competenze

“…rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno”.

Gli obiettivi di apprendimento

“…sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze”.

I contenuti

, definiti dal Collegio Docenti, rappresentano l’argomento generale delle attività previste per lo sviluppo e il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.

Scuola secondaria di primo grado

La scuola secondaria di primo grado rappresenta un accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo. Per questo vengono favorite, una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, attraverso la formazione del senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità. La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie, con le quali attraverso il dialogo si dia corpo a una progettualità comune. Le indicazioni per il curricolo individuano le aree disciplinari entro le quali si svolge l’alfabetizzazione culturale e strumentale attraverso i linguaggi delle varie discipline.

Programmazione educativa e didattica

La programmazione educativa e didattica, elaborata dal Collegio Docenti, costituisce la base sulla quale i docenti definiscono i percorsi didattici formativi, correlati agli obiettivi e alle finalità dei programmi. In ottemperanza a quanto definito dal Collegio dei docenti, il Consiglio di Classe elabora il percorso formativo/didattico di ogni singola classe.

LE SCELTE EDUCATIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

La centralità del bambino ( da Indicazioni nazionali, settembre 2012: “Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva i docenti dovranno pensare a realizzare progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato” ) Il bambino necessita e chiede di essere accolto, stimato e guidato ad aprirsi sempre di più al mondo, valorizzando le attitudini e le capacità di ciascuno, nel rispetto dei tempi personali di crescita. Inoltre vengono sviluppate attività che consentono di promuovere la relazione tra 45

bambini, sostenendo la condivisione delle proposte. La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo, di esperienze concrete, luogo del fare, del sentire, del pensare dell’agire relazionale e dell’esprimere.

OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO EDUCATIVO

La Scuola dell’Infanzia costituisce un luogo culturale importante e particolare nel percorso scolastico. La fascia di età che entra nella “ Prima Scuola” presenta caratteristiche ed esigenze affettivo - cognitive peculiari che vanno conosciute in maniera approfondita, rispettate e corrisposte al massimo grado. Solo fornendo ai bambini un ambiente formativo che assicuri una permanenza serena (base indispensabile per realizzare i vari apprendimenti), si può fare in modo che essi si formino un’idea positiva della scuola, luogo sociale che molti incontrano spesso per la prima volta. Un’idea questa che spesso incide anche sulle aspettative nei confronti nel mondo scolastico in generale di ognuno. La scuola dell’infanzia di San Luca organizza il proprio curricolo tenendo presenti le finalità fondamentali richiamate negli Orientamenti del '91 e ripresi dalle Indicazioni per il curricolo:

Maturazione dell’identità Conquista dell’autonomia Sviluppo delle competenze Educazione alla cittadinanza e costituzione Maturazione dell’identità

: Fare in modo che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza; di stima di sè, di fiducia nelle proprie possibilità, di motivazione al passaggio dalla semplice curiosità alla capacità di ricercare; favorire nei piccoli la capacità di vivere positivamente i propri stati affettivi, esprimendo e controllando sentimenti ed emozioni e rendendosi sensibili a quelli degli altri; fare in modo che i bambini riconoscano ed apprezzino l’identità personale e altrui nelle differenze di sesso, di cultura e di valori esistenti nelle rispettive famiglie, comunità e tradizioni di appartenenza.

Conquista dell’autonomia:

favorire nei bambini la capacità di orientarsi in maniera personale e di compiere scelte; rendersi disponibili all’interazione costruttiva con il diverso e l’inedito; capacità di aprirsi alla scoperta, all’interiorizzazione e al rispetto pratico dei valori della libertà, della cura di sé, degli altri e dell’ambiente, della solidarietà, della giustizia, e dell’impegno ad agire per il bene comune.

Sviluppo delle competenze:

Consolidamento delle capacità sensoriali, percettive, motorie, sociali, linguistiche ed intellettive del bambino; fare in modo che si impegni nelle prime forme di lettura delle esperienze personali, di esplorazione e scoperta intenzionale della realtà di vita; mettere in condizione i piccoli di produrre messaggi, testi e situazioni mediante una molteplicità di strumenti linguistici e di modalità rappresentative.

Educazione alla cittadinanza e costituzione

: Aiutare i piccoli a scoprire il diverso da sè, orientarli a tenere presenti le regole comportamentali per il rispetto del pari, dell’adulto, della natura, avvicinare i bambini, attraverso la vita vissuta, ai concetti di legalità e democrazia. 46

I CAMPI DI ESPERIENZA

Gli insegnanti accolgono, valorizzano e ampliano le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario. La programmazione educativa farà riferimento ai seguenti “

CAMPI DI ESPERIENZA

” riportati dalle “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione”:

Il sé e l’altro (Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme) Il corpo e il movimento (Identità, autonomia, salute) Immagini, suoni ,colori (Gestualità, arte, musica, multimedialità) I discorsi e le parole (Comunicazione, lingua, cultura) La conoscenza del mondo (Ordine, misura, spazio, tempo, natura)

CAMPI DI ESPERIENZA E I TRAGUARDI DI COMPETENZA IL SE’ E L’ALTRO Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Il bambino: sviluppa il senso dell’identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando il senso di appartenenza a questa realtà; partecipa e si interessa a temi che riguardano l’esistenza, le diversità culturali, i modi e i comportamenti del vivere e del rispetto per la natura; riflette, si confronta, tiene conto dei punti di vista altrui, dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure; gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini; rispetta gli adulti e dimostra fiducia; si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro; si muove con crescente sicurezza negli spazi familiari; segue le regole di comportamento concordate e si assume responsabilità. 47

Obiettivi di apprendimento

3 anni

Affrontare adeguatamente nuove esperienze. • Acquisire autonomia • Sentirsi parte della comunità di appartenenza. • Esprimere e comunicare bisogni e sentimenti. • Conoscere e rispettare le prime regole • Comunicare attraverso linguaggi verbali e non verbali. • Esprimere personali, vissuti

4 anni

• Acquisire autonomia nell’organizzazione di tempi e spazi di gioco. • Riconoscere gli stati emotivi propri ed altrui. • Esprimere in modo adeguato i propri bisogni. • Partecipare attivamente alle varie attività e ai giochi. • Rispettare le regole del vivere comune. • Accettare le varie diversità.

5 anni

• Sviluppare la fiducia in sé. • Collaborare e lavorare insieme agli altri. • Portare a autonomamente il lavoro. • Comprendere e rispettare regole. • Comunicare desideri e paure. termine bisogni, • Comprendere gli stati emotivi propri e altrui. • Riconoscere la propria e l’altrui identità sessuale. • • Comunicare adeguatamente. Riconoscere la propria e l’altrui identità sessuale. • Condividere i valori della comunità di • appartenenza. Riconoscere la propria e l’altrui identità sessuale.

IL CORPO E IL MOVIMENTO Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Il bambino: dimostra autonomia nel movimento e nella relazione; riconosce bisogni e segnali di benessere e di malessere; vive pienamente la propria corporeità; matura condotte che gli consentono una buona autonomia durante la giornata a scuola; riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento; riconosce i ritmi corporei, le differenze sessuali e di sviluppo; adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione; prova piacere nel movimento che coordina e controlla nei giochi di movimento individuali e di gruppo, nella danza, nella comunicazione espressiva; sperimenta schemi posturali e motori, usa piccoli attrezzi e li adatta alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto.

Obiettivi di apprendimento 3 anni

Prendere coscienza del proprio corpo. Percepire, denominare rappresentare il proprio corpo. e Coordinare i propri movimenti muovendosi con sicurezza.

4 anni

Rafforzare la conoscenza del sé corporeo. Percepire, denominare e rappresentare lo schema corporeo. Si orienta autonomo scolastici. in negli modo spazi

5 anni

Consolidare la conoscenza del sé corporeo. Conoscere, denominare rappresentare lo schema corporeo. e Percepire il corpo in rapporto allo spazio. 48

Interiorizzare semplici regole di cura personale e di convivenza. Interiorizzare alcuni concetti topologici. Sviluppare la capacità di discriminazione sensoriale e percettiva. Utilizzare i sensi per la conoscenza della realtà. Possedere coordinazione manuale. una buona oculo Essere attento alla cura della propria persona, degli oggetti dell’ambiente personali, e dei materiali comuni.. Partecipare con piacere alle attività libere e guidate nel rispetto delle regole. Rappresentare graficamente le parti fondamentali del corpo. Rivelare una buona lateralizzazione. Affinare la motricità fine. Muoversi nello spazio in base ad azioni, musica. comandi, Curare in autonomia la propria persona, gli suoni, oggetti Collocare se stesso in base a parametri spaziali. rumori, personali, l’ambiente e i materiali comuni. Accettare, rispettare e usare regole nei giochi di movimento.

COMPETENZE DI BASE ATTESE IN USCITA

Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine dell'intero percorso triennale della Scuola dell'Infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale e che costituiscano una "impalcatura" solida sulla quale poggiare i futuri apprendimenti che saranno poi acquisiti nel successivo livello scolastico rappresentato dalla Scuola Primaria: Il bambino/a riconosce ed esprime le proprie emozioni, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, ha sviluppato l'attitudine a porre e porsi domande di senso su varie questioni, coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua Italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. E’ attento alle consegne, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. 49

Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze. Ha raggiunto un buon livello di scolarizzazione che gli consente di gestire i tempi e le modalità della routine scolastica.

ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’ INFANZIA

La scuola dell’ Infanzia di San Luca funziona dal lunedì al venerdì dalle ore

08:00

alle ore

16:00

Turno antimeridiano dalle ore

8.00

alle ore

13.00

Turno pomeridiano dalle ore

11.00

alle ore

16.00

La scuola attualmente accoglie n. 104 bambini. Le sezioni sono organizzate per gruppi misti di età in quanto ciò riduce i disagi affettivi causati da improvvisi cambiamenti , facilita i processi di identificazione e consente l’ interazione fra i bambini di età diversa. Per evitare i rischi della sezione chiusa si è ritenuto opportuno organizzare attività per gruppi omogenei di età , per una più articolata fruizione degli spazi e materiali e la realizzazione di obiettivi e percorsi mirati. L’organizzazione sarà funzionale al curricolo ed agli obiettivi/traguardi di sviluppo posti. Saranno utilizzati pertanto modelli organizzativi flessibili ed un’ampia gamma di tipologie relazionali che, pur mantenendo la sezione come ambito di riferimento principale, evidenzieranno l’importanza di altre forme di aggregazione come i Gruppi di Intersezione per

interesse attività aggregazione sociale livelli di abilità/competenze AMBIENTE EDUCATIVO

“L’ambiente educativo ” si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, di apprendimento, dove le stesse routine ( l’ingresso, il pasto, la cura del corpo, il riposo, ecc..) svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e sollecitazioni.” (Indicazioni Nazionali 2012) L’ambiente scuola deve essere accogliente e comunicativo per le famiglie e i bambini. Nello specifico la nostra scuola si impegna a :

Comunicare

,

cioè rappresentare l’immagine stessa della scuola e il “clima” che in essa si respira;

Informare

,

cioè mettere a disposizione delle famiglie le notizie più importanti e significative sulla vita della scuola, sulle attività che vi si svolgono e sulle regole della vita comune;

Suggerire

,

cioè invitare bambini e genitori ad assumere iniziative, a sviluppare le proprie inclinazioni e a seguire i propri interessi;

Stimolare l’azione

,

cioè favorire la possibilità e la libertà di esplorazione diretta, di gioco e di attività didattica in genere. 50

ORARIO

08.00- 09. 15 09.15-10.

LA GIORNATA A SCUOLA ATTIVITA’

Entrata - Accoglienza nel salone Appello con i cartellini, canzoni, filastrocche.

10.00-10.15 Spuntino con biscotti ed uso dei servizi igienici 10.15-11.45 Attività organizzate per gruppi omogenei e non 11.45-12.00 Uso dei servizi igienici, uscita dei bambini che non usufruiscono del servizio mensa 12.00-13.00 Momento del pranzo 14.00-15.30 Attività libere o guidate 15.30-15. 45 I bambini si preparano per l’ uscita: canti, filastrocche, giochi 15.45-16.00 Uscita

ACCOGLIENZA

L’accoglienza è una pratica costante che si utilizza per promuovere il benessere e l’integrazione di ciascuno nella Scuola dell’Infanzia e che coinvolge tutti coloro che vivono all’interno della scuola. La fase dell’accoglienza dei bambini nuovi, tipica dell’inizio dell’anno scolastico, è un momento molto delicato e spesso può prolungarsi anche per due mesi. I bambini hanno bisogno di scoprire l’ambiente e le persone, costruendo progressivamente i propri punti di riferimento. Gli insegnanti curano perciò con particolare attenzione l’allestimento di alcuni angoli di gioco (angolo delle costruzioni, della manipolazione, della lettura, ecc…) e dedicano questo primo periodo all’osservazione dei bambini al fine di adeguare, in un secondo momento, la scelta delle attività ai reali bisogni degli alunni. Nelle prime due settimane di attività l’orario della scuola è stato ridotto al solo turno antimeridiano con la compresenza degli insegnanti.

METODOLOGIE

Per consentire a tutti i bambini di conseguire i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze, è necessario che la scuola sia su misura di bambino, permeata da un clima sociale positivo in cui vi sia ascolto, attenzione ai bisogni di ognuno e tempi distesi. Particolare attenzione si presterà al gioco, al movimento, all’espressività e alla socialità. Saranno accolte, valorizzate ed estese le proposte dei bambini, le loro curiosità e suggerimenti, creando occasioni per stimolare e favorire in tutti degli apprendimenti significativi. Alla base del nostro “agire quotidiano” ci sarà pertanto un’intenzionalità didattica mirata alla valorizzazione delle seguenti metodologie:

Il gioco:

risorsa privilegiata attraverso la quale i bambini si esprimono, raccontando ed interpretano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali.

L’esplorazione e la ricerca:

le esperienze promosse faranno leva sulla originaria curiosità del bambino e verranno attivate attraverso

le attività laboratoriali,

in un clima di esplorazione e di ricerca dove i bambini 51

confrontano situazioni, pongono problemi, costruiscono e verificano ipotesi. Si darà ampio rilievo al “fare” e “all’agire” dei bambini, alle esperienze dirette, al contatto con la natura, con le cose che li circondano, con l’ambiente sociale e culturale, valorizzando le loro proposte e iniziative.

La vita di relazione:

l’interazione con i docenti e con gli altri bambini favorisce il gioco simbolico, facilita lo svolgimento delle attività didattiche, sollecita a dare e a ricevere aiuto e spiegazioni. E’ necessario però avere un’attenzione continua ai segnali inviati dai bambini, soddisfacendo i loro bisogni di sicurezza e gratificazione. Riteniamo che la dimensione affettiva sia una componente essenziale nel processo di crescita di ognuno, affinché il bambino acquisti autostima, maturi gradualmente la propria identità nel confronto con l’altro, imparando a rispettare il prossimo e a condividere le regole.

La mediazione didattica:

per consentire a tutte le bambine e i bambini di raggiungere i traguardi programmati, è necessario organizzare in maniera intenzionale e sistematica gli spazi e l’uso dei materiali, sia informali che strutturati, da manipolare, esplorare, ordinare ecc.

La sezione:

è il luogo privilegiato per le esperienze affettive di socializzazione e di introduzione globale alle tematiche programmate; la sicurezza e la familiarità che questo ambiente trasmette al bambino aiuta a facilitare ogni forma di apprendimento.

L’intersezione:

è il luogo delle esperienze educativo - didattiche realizzate per gruppi omogenei; permette al bambino di confrontarsi e di socializzare con figure diverse dai propri insegnanti e compagni di sezione; offre maggiori stimoli per conseguire degli apprendimenti significativi.

I laboratori:

ogni bambino diventa autore e protagonista dell’attività didattica proposta nel laboratorio; tale esperienza è limitata nel tempo, ma risulta utilissima per

la conquista dell’autonomia, la maturazione dell’identità e lo sviluppo della competenza. I NOSTRI LABORATORI

Vengono attivate tre tipologie di laboratori: 1.

laboratori per attività di simulazione

che, essenzialmente, fanno riferimento al “gioco del far finta”. In essi il bambino sviluppa e approfondisce quelle competenze che già esprime nella

sezione

, potenzia i processi di simbolizzazione, di fantasia, di creatività e di immaginazione; 2.

laboratori per la fruizione e per la produzione dei linguaggi verbali e non verbali

che consentono di approfondire tutte le forme di linguaggi: espressivo, artistico, musicale, teatrale, motorio ed informatico; 3.

laboratori per la realizzazione di specifici percorsi di apprendimento

che fanno riferimento a quelle attività didattiche in cui il bambino da un lato si proietta nel futuro, lavora con l’immaginazione, con la fantasia; dall’altro non si distacca dalla realtà e quindi impara a progettare e a realizzare attività concrete, formulando ipotesi e verificando soluzioni.

CONTINUITA’ EDUCATIVA

La continuità tra Scuola dell’Infanzia e scuola primaria è intesa come “raccordo” tra istituzioni che, pur mantenendo la loro peculiare identità, ricercano dialogo e reciproca conoscenza, consapevoli che il passaggio dei bambini dall’una all’altra rappresenta un punto fondamentale nel loro processo di crescita e di sviluppo. 52

Concretamente riconosciamo come finalità della continuità educativo - didattica: Garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e coerente; Prevenire difficoltà che spesso si riscontrano nel passaggio dalla Scuola dell’Infanzia alla scuola primaria; Valorizzare le competenze che il bambino ha già acquisito, considerando in ogni caso che continuità del processo educativo non significa uniformità o mancanza di cambiamento.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Come dicono le

Nuove Indicazioni Nazionali 2012

le famiglie dei bambini con disabilità trovano nella scuola un adeguato supporto capace di promuovere le risorse dei loro figli, attraverso il riconoscimento delle differenze e la costruzione di ambienti educativi accoglienti e inclusivi, in modo che ciascun bambino possa trovare attenzioni specifiche ai propri bisogni e condividere con gli altri il proprio percorso di formazione. All’integrazione degli alunni diversamente abili la nostra scuola provvede mediante l’organizzazione di attività educativo-didattiche specifiche, utilizzando il criterio della flessibilità nell’articolazione del gruppo sezione e l’attivazione di interventi che garantiscono la piena integrazione nella famiglia , nella scuola, nella società. Le attività di sostegno, prevedono l’acquisizione da parte dei bambini, di abilità culturali, sociali e psicomotorie. I bambini vivranno la loro esperienza scolastica insieme agli altri bambini del gruppo - sezione e parteciperanno attivamente a tutte le attività collettive. Tutto questo contribuirà ad accrescere la loro autostima e la capacità di integrazione sociale in tutti gli ambienti che frequentano.

RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

Gli insegnanti organizzeranno a scadenze regolari incontri collettivi ed individuali che coinvolgeranno i genitori nell’organizzazione di feste o incontri socializzanti, per: instaurare un rapporto di dialogo, fiducia e trasparenza tra le parti coinvolte nel processo educativo; dare ascolto e valore alla collaborazione dei genitori nelle scelte educative della scuola; offrire al bambino una coerenza di atteggiamenti e valori tra la scuola e famiglia, che siano di riferimento e sicurezza per il bambino stesso; avvicinare la realtà scolastica al mondo esterno ad essa per migliorare e qualificare l’offerta formativa.

USCITE DIDATTICHE E GITE SCOLASTICHE

Gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia organizzano delle uscite nel territorio, legate al progetto didattico, per educare i bambini alla conoscenza, al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente naturale e non. Tali esperienze rappresentano una validissima opportunità di apprendimento e di crescita per tutti gli alunni, infatti, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze e di esperienze, si configurano come un’importante occasione di socializzazione, di dialogo, di confronto e di condivisione. Nelle uscite i bambini, se lo si riterrà opportuno, dovranno essere accompagnati dai genitori. Uscite previste: Sport Village - Reggio Calabria. Parco della Biodiversità – Catanzaro. 53

Fattoria Didattica – Bagnara.

FESTE E RICORRENZE OTTOBRE FESTA DELL’ACCOGLIENZA

: Tutti i bambini, raccolti insieme nel salone, parteciperanno ad un recital musicale con canti sul tema.

DICEMBRE

-

FESTA DI NATALE

: Tutti i bambini, raccolti insieme nel salone, parteciperanno ad una manifestazione ancora da definire.

GENNAIO –GIORNATA DELLA MEMORIA

: si propone una storia per far conoscere ai bambini il dramma dell’olocausto e si propongono attività adatte all’ età.

FEBBRAIO

-

FESTA DI CARNEVALE

: Al mattino nei locali della scuola, con modalità da definire.

GIUGNO

-

FESTA DI FINE ANNO

: Nei locali della scuola, con modalità da definire.

VERIFICA E VALUTAZIONE

L’azione valutativa nella Scuola dell’Infanzia assume caratteristiche proprie, legate al tipo di attività educativa e all’età degli alunni. Essa è finalizzata alla comprensione e all’interpretazione dei comportamenti, dei livelli di partecipazione e degli apprendimenti dei bambini nei diversi contesti e nei diversi significati cognitivi, affettivi e relazionali per identificare i processi da promuovere, sostenere e rafforzare al fine di favorirne lo sviluppo e la maturazione. L’attività di valutazione ci permette, inoltre, di autovalutare il nostro lavoro, cioè punti di forza e di debolezza della nostra programmazione che, essendo flessibile, sarà rimodulata in itinere per consentire a tutti i bambini di raggiungere i traguardi formativi programmati. La valutazione iniziale dei bambini, volta a delineare un quadro delle loro capacità in entrata, verrà effettuata attraverso conversazioni, lavori individuali e di gruppo; quelle in itinere e finale si baseranno sulla verbalizzazione delle esperienze didattiche, sulla raccolta degli elaborati dei bambini e sulle abilità dimostrate nelle attività svolte in sezione, in intersezione e nei laboratori. Per la valutazione saranno monitorati periodicamente, attraverso strumenti specifici (schede di osservazione), alcuni aspetti quali:

la razionalità la motivazione la partecipazione l’autonomia LA DOCUMENTAZIONE

Il progetto educativo sarà reso visibile e “trasparente” ai suoi destinatari (alunni, insegnanti, famiglie) attraverso un’attenta ed ampia documentazione così strutturata: Le unità di apprendimento , riferite al piano annuale delle attività a partire dalla realtà del gruppo classe; La verifica bimestrale che consentirà di verificare il raggiungimento degli obiettivi perseguiti nelle varie unità di apprendimento e nelle attività dei laboratori. Questo tipo di verifica non si esaurisce 54

però in una mera valutazione degli obiettivi, ma si configura come verifica dell’efficacia del progetto stesso e come utile strumento per modificare, ampliare o confermare la modalità di lavoro utilizzate.

DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA

Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai tre ai sei anni, in termini di identità (costruzione del sé, autostima, fiducia nei propri mezzi), di autonomia (rapporto sempre più consapevole con gli altri), di competenza (come elaborazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti), di cittadinanza (come attenzione alle dimensioni etiche e sociali). Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale. Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui. Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto. Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti. Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali. Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza. Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana. Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio-temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie. Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana. È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta. Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze.

SCUOLA PRIMARIA Finalità

La Scuola Primaria, “

accogliendo e valorizzando le diversità, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità

, (Legge 53/03 e DL 59), costituisce “

un segmento formativo di fondamentale importanza, lungo il quale si forma e via via si consolida una vera e propria alfabetizzazione culturale

(ATTO DI INDIRIZZO 8/9/2009). 55

La Scuola Primaria promuove: “

la persona

intesa nella completezza e nella complessità delle sue dimensioni: cognitiva, emotiva, sociale, artistico-espressiva, corporea

la finalizzazione dell’istruzione all’educazione

, coniugando l’apprendimento con la crescita integrale della persona e l’affinamento delle competenze necessarie alla convivenza sociale

la cura dell’accoglienza

, delle relazioni, del clima della scuola, del benessere degli alunni, quali condizioni per l’efficace svolgimento delle attività ……….

la cultura della promozione del successo formativo

per tutti e la ricerca delle strategie e dei percorsi atti a valorizzare vocazioni e potenzialità di ciascuno

il raggiungimento per tutti

, nel rispetto dei ritmi personali,

dei traguardi definiti

, in modo che nessuno rimanga escluso.” (ATTO DI INDIRIZZO 8/9/2009)

La Scuola Primaria è il segmento formativo, nel primo ciclo d’istruzione, in cui gli alunni acquisiscono i saperi di base irrinunciabili. Gli insegnanti, attraverso la progettazione curricolare delle discipline, concordata negli incontri periodici delle classi parallele, predispongono un ambiente di apprendimento in cui gli alunni possano sviluppare le dimensioni cognitive, emotive e sociali, dove imparino a dare un senso alla loro esperienza e si preparino a diventare cittadini consapevoli e responsabili. La finalità di promuovere il pieno sviluppo della persona si realizza quando la scuola:

Valorizza

l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti;

Opera

affinché le diversità non diventino diseguaglianze;

Favorisce

l’esplorazione e la scoperta stimolando la ricerca di nuove conoscenze;

Incoraggia

l’apprendimento collaborativo;

Promuove

la consapevolezza del proprio modo di apprendere. Il curricolo d’istituto è definito dalla scuola in modo autonomo e flessibile sulla base delle reali esigenze formative degli alunni, come ribadito dal testo ministeriale “ indicazioni per il curricolo”, ma deve rispettare le finalità e di traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento posti dalle indicazioni stesse.

CONTINUITÀ ED UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: DAI CAMPI DI ESPERIENZA ALLE DISCIPLINE

Nei tre ordini di scuola che compongono l’istituto comprensivo è possibile individuare una continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, all’emergere delle discipline nel secondo biennio della scuola primaria, alle discipline intese in forma più strutturata come “modelli” per lo studio della realtà nella scuola secondaria di I grado. Il curricolo d’istituto costituisce un’ipotesi che va sempre verificata attraverso la sua realizzazione. Essendo il “cuore didattico” del P.O.F., è il quadro di riferimento culturale, metodologico e operativo vincolante per tutti gli insegnanti che sono tenuti a documentare le loro esperienze nelle classi, al fine della valutazione del curricolo stesso. Si rendono necessarie altresì attività di: 56

- approfondimento e aggiornamento sul curricolo da estendere a tutti i docenti; - sperimentazione di novità metodologiche e didattiche; - creazione di prove di ingresso e di uscita per standardizzarle dopo un periodo di sperimentazione; - autovalutazione, intesa come capacità di confrontare, tenendo conto delle risorse umane e strutturali disponibili, i risultati ottenuti con quelli attesi, in correlazione con i processi e gli esiti della valutazione esterna (

INVALSI

). Il curricolo d’istituto è’ articolato in tre grandi

aree disciplinari

così suddivise :

Area linguistico – artistico – espressiva

Italiano, inglese, musica, arte e immagine, educazione fisica;

Area storico – geografica

Storia e geografia

Area matematico – scientifico – tecnologica

Matematica, scienze naturali e sperimentali, tecnologia.

Nel monte ore curricolare è compreso l’insegnamento della

Religione Cattolica

, secondo le norme in vigore. La

Legge 169 del 30/10/2008

ha inoltre introdotto nel curricolo, sia dell’Infanzia che della Primaria, la disciplina

“Cittadinanza e Costituzione”.

E’ un’ insegnamento che pur avendo caratteristiche trasversali e interdisciplinari, nel curricolo della Primaria fa capo all’area storico-geografica e oltre ai temi dell’educazione civica, comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una corretta competizione sportiva, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole. L’emergenza educativa lancia alla scuola la sfida della riaffermazione dei valori del senso civico, della responsabilità individuale e collettiva del bene comune. La nostra costituzione indica principi e regole di comportamento da tenere a riferimento come risposta sia di un quadro valoriale talvolta incerto e confuso, segnato da una molteplicità di modelli e schemi di comportamento agiti nella vita quotidiana o veicolati dai mass-media spesso contraddittori e diseducativi.

La Scuola Primaria:

della durata di cinque anni, si articola in:

Primo anno:

verifica e potenziamento dei prerequisiti dell’apprendimento; acquisizione dell’uso strumentale della lingua scritta, uso del linguaggio comune e della memoria associativa, prime abilità di calcolo, attività espressive.

Secondo anno:

consolidamento della strumentalità di base, uso della lingua scritta per comunicare esperienze e pensieri; comprensione di situazioni problematiche e abilità di calcolo, attività espressive, corporee e di manipolazione.

Terzo anno:

acquisizione dei linguaggi disciplinari (storia, geografia, scienze ecc…) e uso della lingua scritta per integrare le discipline; attività di misura e di calcolo orale e scritto; risoluzione di situazioni problematiche.

Quarto e quinto anno:

comprensione e produzione di testi con rielaborazione personale; attività di misura e di calcolo orale e scritto; riconoscimento e risoluzione di problemi aritmetici e geometrici; capacità di 57

orientamento nell’ambito storico geografico; attività di osservazione, analisi e confronto in ambito scientifico; uso della memoria logica e dei linguaggi per imparare ad apprendere, ponte con la scuola secondaria di primo grado.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

Le “

Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole dell’Infanzia e del primo ciclo di istruzione

” del 2012, per ogni disciplina, prevedono obiettivi di apprendimento al termine della classe I, III e V e “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” al termine della scuola primaria.

LINGUA ITALIANA

L’alunno ascolta e interviene nelle conversazioni che avvengono in diversi contesti, esprimendo in modo chiaro e pertinente il proprio pensiero. Acquisisce la capacità di rielaborare le informazioni e di utilizzarle in funzione di una comunicazione personale ed efficace. Legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell’infanzia, sia a voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma, riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali. Scrive testi in modo chiaro e semplice individuando forme di scritture narrative e autobiografiche. Rielabora testi attraverso schemi, mappe, sintesi. Svolge attività di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si ascolta o si legge per giungere a riconoscere diverse categorie grammaticali e sintattiche essenziali. Cura l’arricchimento lessicale e l’apprendimento dei termini specifici di ogni disciplina.

LINGUA INGLESE

Individua somiglianze e differenze tra la lingua madre e la lingua straniera Comprende, in una situazione semplice e ludica, frasi ed espressioni utilizzate frequentemente e relative ad ambiti familiari. Utilizza espressioni familiari, quotidiane e frasi semplici, finalizzate a soddisfare bisogni concreti o in situazioni ludiche. Si avvicina con curiosità e rispetto alle tradizioni, ai valori e alle culture di popoli diversi.

MATEMATICA

Sviluppa un atteggiamento positivo verso la matematica e intuisce l’utilità degli strumenti matematici appresi per operare.

Sa calcolare con i numeri naturali sia mentalmente sia per iscritto, valutando l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.

Osserva, riconosce e classifica le forme in situazioni concrete e in rappresentazioni grafiche.

Utilizza strumenti adeguati per il disegno geometrico e i più comuni strumenti di misura. Interpreta grafici e utilizza le informazioni ricavate in situazioni significative. Individuare situazioni problematiche ed è in grado di identificare le informazioni necessarie e 58

sufficienti per fornire risposte adeguate al contesto. Confronta diverse procedure risolutive e socializza le strategie individuate. Sa sostenere le proprie tesi, confrontandole con quelle degli altri, per costruire un sapere condiviso. Calcola la probabilità e rappresentarla in modi diversi. Riconosce situazioni di certezza, incertezza, possibilità.

TECNOLOGIA E INFORMATICA

Descrive e classifica alcuni utensili e macchine cogliendone somiglianze e differenze in relazione al funzionamento E’ in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto, scegliendo materiali e il percorso organizzativo per raggiungere uno scopo. Sviluppa sensibilità per problemi ecologici, della salute, della sicurezza ed economici. E’ in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, formulare ipotesi e verificarle, per auto valutarsi e per presentare i risultati del lavoro. Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e sintetizzarle.

SCIENZE

Realizza e condivide esperienze concrete e operative per scoprire e conoscere, in modo scientifico, i diversi fenomeni. Sa formulare ipotesi e, attraverso strumenti e contesti diversi, sa verificarle. Rilevare problemi e prendere coscienza della necessità di un metodo rigoroso; è in grado di prospettare soluzioni e interpretazioni, anche con rappresentazioni grafiche. Osserva, mostra interesse e rispetto per l’ambiente scolastico, sociale e naturale. Ha cura del proprio corpo, assumendo comportamenti e abitudini alimentari sani e corretti

GEOGRAFIA

Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Riconosce gli elementi fisici e antropici di un territorio. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi in particolare quelli I italiani. Interpreta e localizza, su carte geografiche, i principali oggetti fisici e antropici dell’Italia. Realizza una rappresentazione grafica, utilizzando il linguaggio simbolico convenzionale. Riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista.

STORIA

Conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Costruisce e sa utilizzare la linea del tempo per collocare fatti e periodi storici. Comprende che gli avvenimenti si ricostruiscono attraverso memoria, testimonianze, documenti e tracce storiche presenti sul territorio. Conosce i principali avvenimenti che hanno prodotto cambiamenti significativi nella vita dell’uomo. 59

Conosce popoli e civiltà vissuti in ambienti geografici diversi. Acquisisce strategie e percorsi di ricerca per ampliare conoscenze relative al passato.

ARTE E IMMAGINE

Acquisisce un atteggiamento più attivo e consapevole verso il mondo delle immagini. Osserva, descrive, interpreta e comprende il messaggio e la finalità di un’immagine. Crea immagini e realizza manufatti, utilizzando tecniche, materiali e strumenti diversi. Utilizza i linguaggi non verbali per migliorare la capacità espressiva ed esprime sentimenti ed emozioni.

MUSICA

Esplora, discrimina ed elabora eventi sonori. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti

CORPO IN MOVIMENTO E SPORT

Percepisce e prende coscienza del proprio corpo, globalmente e nelle sue parti. Prende coscienza del concetto di spazio e sa adattarsi autonomamente allo stesso. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo. Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Sperimenta una pluralità di esperienze che gli permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Partecipa al gioco sportivo dimostrando di comprendere il “senso” delle regole, consolidando comportamenti relazionali positivi. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.

RELIGIONE

Riconosce nella Bibbia libro sacro per ebrei e cristiani, distinguendola da altre tipologie di testi. Realizza attività di lettura e analisi di pagine bibliche accessibili per ricavarne conoscenze e saperle collegare alla proprie esperienza esistenziale. E’ consapevole che la religione cristiana-cattolica ha come centro la persona, l’opera e il messaggio di Gesù Cristo. Identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e cercano di mettere in pratica il suo insegnamento. Scopre gradualmente la dimensione personale e comunitaria che accomuna tutte le religioni, con particolare attenzione alla realtà della chiesa. Matura atteggiamenti di ricerca del senso della propri esistenza nel rispetto e stima nei confronti di coloro che fanno scelte religiose diverse dalle proprie. 60

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Agisce responsabilmente nella comunità scolastica, rispettando gli altri, valorizzando gli aspetti peculiari di ciascun individuo. Coopera e collabora nel gruppo per la realizzazione di un progetto comune. Acquisisce nel quotidiano la consapevolezza che nello scambio e nella condivisione, il proprio sapere diventa significativo. Usa in modo corretto le risorse, evitando sprechi nel rispetto del proprio ambiente. Incontra e conosce culture ed esperienze diverse, per far proprio un atteggiamento di confronto, ampliando il proprio punto di vista . Esprime la propria emotività con adeguate attenzioni agli altri e alle conseguenze del proprio agire.

ARTICOLAZIONE ORARIA

Il

tempo scuola

proposto dall’Istituto per la Scuola Primaria, è organizzato a tempo normale in tutte le classi con 30 ore settimanali. In relazione a questo modello orario i tempi di insegnamento delle varie discipline sono stabiliti dai team docenti sulla base delle necessità delle classi, con criteri di flessibilità che debbono comunque rispettare il minimo orario disciplinare stabilito dal Collegio Docenti.

CURRICOLO OBBLIGATORIO CURRICOLO OBBLIGATORIO ITALIANO STORIA, CITTADINANZA COSTITUZIONE GEOGRAFIA E CLASSI I ORE SETTIMANALI 7 ORE 2 ORE 2 ORE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA ARTE E IMMAGINE MUSICA LINGUA INGLESE MOTORIA RELIGIONE CATTOLICA TOTALE 6 ORE 2 ORE 1 ORA 1 ORA 1 ORA 1 ORA 2 ORE 2 ORE 30 ORE CLASSI II ORE SETTIMANALI 7 ORE CLASSI III - IV- V ORE SETTIMANALI 6 ORE 2 ORE 2 ORE 2 ORE 5 ORE 2 ORE 1 ORA 1 ORA 1 ORA 2 ORE 2 ORE 2 ORE 30 ORE 2 ORE 5 ORE 2 ORE 1 ORA 1 ORA 1 ORA 3 ORE 2 ORE 2 ORE 30 ORE

61

 In questo prospetto orario mancano le 3 ore di laboratorio che ogni insegnante espleta.

L’IDENTITÀ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La Scuola Secondaria di primo grado accompagna gli alunni fino al termine del primo ciclo dell’istruzione. Essa favorisce la progressiva maturazione della personalità del preadolescente mediante l’acquisizione di conoscenze e competenze, lo sviluppo di capacità logiche, scientifiche ed operative, tali da stimolarne il processo educativo di responsabilizzazione e di convivenza civile. La Scuola Secondaria di Primo grado, “concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”. Essa, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio, al rafforzamento delle attitudini, all’interazione sociale. Inoltre: organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale, alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione; promuove l’utilizzo delle competenze verso l’esercizio di una cittadinanza attiva, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. Pertanto la scuola Secondaria di Primo grado è innanzitutto:

Scuola dell'educazione integrale della persona

perché promuove processi formativi e si adopera per creare, attraverso le conoscenze e le abilità, occasioni dirette a sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni.

Scuola che colloca nel mondo

perché offre all’alunno strumenti per acquisire progressivamente una immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale.

Scuola orientativa

perché favorisce l'iniziativa del ragazzo in formazione e crea condizioni che lo aiutino a definire e conquistare la propria identità e il proprio ruolo nella realtà sociale; perché il carattere orientativo è intrinseco allo studio delle discipline e alle attività interdisciplinari e transdisciplinari. 62

Scuola dell’identità

perché si impegna ad accompagnare il preadolescente nella sua maturazione globale attraverso l'ascolto, la condivisione e l'aiuto; perché si adopera per fornire al preadolescente strumenti idonei a gestire il cambiamento, la “crescita” interiore.

Scuola della motivazione e del significato

perché si impegna a radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso.

Motivazione e bisogno di significato

sono condizioni fondamentali di qualsiasi apprendimento.

Scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi

perché pone l'attenzione sui bisogni degli adolescenti attraverso l'ascolto, il dialogo e la collaborazione; perché è chiamata a proporre, in accordo con le famiglie, scelte il più possibile condivise anche dai soggetti educativi extrascolastici del territorio.

Scuola della relazione educativa

perché è tenuta a considerare l'importanza delle relazioni educative interpersonali che si sviluppano nei gruppi, nella classe e nella scuola; perché ha l'obiettivo di favorire l'acquisizione delle conoscenze (

il sapere

) e delle abilità (

il fare

) per trasformarle in competenze (

il saper fare

) per promuovere apprendimenti significativi e personalizzati.

QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE

L’organizzazione didattica della Scuola Secondaria di primo grado è a tempo prolungato (per tutte le classi tranne la IA), con

36

ore settimanali comprensive dell’orario di mensa, così distribuito: Martedì, Giovedì, Venerdì e Sabato ore 8.00-13.00; Lunedì e Mercoledì ore 8.00-16.00 (dalle ore 13,00 alle ore 14,00 mensa); Dal Lunedì al Sabato ore 8:00-13:00 classe IA; Rientri pomeridiani per lo studio dello Strumento Musicale. Lunedì- Martedì-Giovedì ore 13:30-17:30 Mercoledì e Venerdì ore 13:30-16:30

DISCIPLINE ITALIANO STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE MATEMATICA E SCIENZE ORE 8 2 1 1 8

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INGLESE FRANCESE TECNOLOGIA ARTE E IMMAGINE MUSICA SCIENZE. MOTORIE E SPORTIVE RELIGIONE MENSA TOTALE 3 2 2 2 2 2 1 2 36 Cittadinanza e Costituzione

secondo quanto previsto dal D.M.37 del 26/03/2009 art.3 Comma 3 fa parte dell’ambito storico-geografico.

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER DISCIPLINE ITALIANO Ascoltare

CONOSCENZE

Conoscere le diverse tipologie di testi semplici e complessi; Conoscere le diverse tipologie di informazioni (principali e secondarie); Conoscere opportune strategie d’attenzione e comprensione.

COMPETENZE

Saper comprendere il significato globale di testi complessi appartenenti alle varie tipologie esaminate; Saper selezionare le informazioni principali e quelle secondarie; Saper adottare opportune strategie d’attenzione e comprensione.

Parlare

CONOSCENZE

Conoscere le diverse situazioni comunicative e i registri linguistici da utilizzare a seconda della situazione; Conoscere la logica interna di un testo semplice e complesso letto e/o ascoltato. 64

COMPETENZE

Saper intervenire in modo pertinente, produttivo e con chiarezza nelle situazioni comunicative utilizzando diversi registri linguistici a seconda della situazione; Saper riferire in ordine logico e nel modo più puntuale possibile il contenuto di un testo semplice e complesso letto e/o ascoltato.

Leggere

CONOSCENZE

Conoscere le diverse strategie di lettura a seconda dei vari tipi di testo e delle situazioni (lettura veloce, lettura espressiva..); Conoscere le strutture grammaticali e sintattiche; Conoscere l’organizzazione del periodo; Conoscere le caratteristiche delle varie tipologie testuali.

COMPETENZE

Saper applicare diverse strategie di lettura a seconda dei vari tipi di testo e delle situazioni (lettura veloce, lettura espressiva..); Saper riconoscere le strutture grammaticali e sintattiche; Saper riconoscere l’organizzazione del periodo; Saper riconoscere le caratteristiche delle varie tipologie testuali.

Scrivere

CONOSCENZE

Conoscere le caratteristiche testuali delle più consuete tipologie di comunicazione scritta (testi di tipo narrativo, descrittivo, espressivo e argomentativo); Conoscere le strutture grammaticali (ortografiche e morfo-sintattiche); Conoscere il lessico specifico relativo alle diverse situazioni comunicative.

COMPETENZE

Saper riconoscere e riprodurre le caratteristiche testuali delle più consuete tipologie di comunicazione scritta(testi di tipo narrativo , descrittivo, espressivo e argomentativo); Saper produrre testi ben strutturati e corretti da un punto di vista ortografico e morfo-sintattico, in modo autonomo o secondo modelli dati; Saper prendere appunti; Usare il lessico in modo adeguato e creativo.

STORIA

CONOSCENZE

Conoscere gli aspetti essenziali della metodologia della ricerca e dell’interpretazione storica. Conoscere i principali fatti, fenomeni e processi storici relativi alla Storia medievale, moderna e contemporanea; Conoscere i nessi di relazione causa-effetto; 65

Conoscere le categorie basilari della Storia; Conoscere i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica anche nella loro evoluzione storica; Conoscere il passato per comprendere meglio il presente; Conoscere i termini specifici del linguaggio disciplinare.

COMPETENZE

Saper comprendere aspetti essenziali della metodologia della ricerca e dell’interpretazione storica Saper riconoscere i principali fatti, fenomeni e processi storici relativi alla Storia medievale, moderna e contemporanea, collocandoli nel tempo e nello spazio; Saper individuare relazioni e confronti tra fatti storici principali e quelli legati alle radici storiche della realtà locale e regionale; Saper riconoscere le strutture basilari della Storia; Saper comprendere i fondamenti e le istituzioni della vita sociale, civile e politica anche nella loro evoluzione storica; Saper usare il passato per comprendere meglio il presente; Saper utilizzare termini specifici del linguaggio disciplinare.

GEOGRAFIA

CONOSCENZE

Conoscere e comprendere l’organizzazione del territorio; Conoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio utilizzando carte e immagini; Conoscere l’uso di vari strumenti e rappresentare fenomeni con metodi cartografici; Conoscere gli aspetti e i problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo; Conoscere le informazioni relative a fatti e fenomeni geografici generali che riguardano l’Italia, l’Europa e il Mondo. Conoscere le connessioni fra ambiente e situazioni storiche, economiche e politiche; Conoscere la terminologia specifica della disciplina.

COMPETENZE

Saper analizzare mediante l’osservazione diretta/indiretta un territorio per comprendere la sua organizzazione; Saper riconoscere le trasformazioni apportate dall’uomo sul territorio utilizzando carte e immagini; Sapersi orientare con l’uso di vari strumenti e rappresentare fenomeni con metodi cartografici; Saper individuare aspetti e problemi dell’interazione uomo-ambiente nel tempo; Saper utilizzare informazioni relative a fatti e fenomeni geografici generali che riguardano l’Italia, l’Europa e il Mondo e ricavarne valutazioni di ordine qualitativo; Saper individuare connessioni fra ambiente e situazioni storiche, economiche e politiche; Saper utilizzare correttamente la terminologia specifica della disciplina. 66

LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA ( FRANCESE )

L’insegnamento/apprendimento della lingua straniera inglese, nella Scuola Secondaria di Primo Grado, prosegue ed amplia il lavoro svolto nella Scuola Primaria e si basa sulle Indicazioni Nazionali del MIUR allo scopo di raggiungere i livelli A1, A2 del Quadro Comune Europeo per le Lingue Straniere. La conoscenza di almeno due lingue comunitarie è obiettivo dell’istruzione obbligatoria in ambito europeo. La Scuola Secondaria di Primo Grado ha come scopo di raggiungere il livello A2 per la Lingua Inglese e A1 per la Lingua Francese. L’apprendimento delle due lingue permette all’alunno di sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale.

LINGUA INGLESE

L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola a scuola o nel tempo libero; Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio; Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti; Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo; Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline; Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere e messaggi rivolti a coetanei e familiari; Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto; Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti; Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.

LINGUA FRANCESE

L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplici e diretto su argomenti familiari e abituali; Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante; Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio; Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.

MATEMATICA

CONOSCENZE

Conoscere gli insiemi numerici N, Z, Q, I e le operazioni con essi; Conoscere il sistema di numerazione romana; 67

Conoscere il significato di rapporto, grandezza derivata e le tecniche risolutive di proporzioni e percentuali; Conoscere il concetto di proporzionalità diretta ed inversa; Conoscere il calcolo letterale; Conoscere il concetto di funzione.

COMPETENZE

Saper utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico.

SPAZIO E FIGURE

CONOSCENZE

Conoscere gli enti fondamentali della geometria; Conoscere le figure geometriche poligonali e non, e i loro elementi significativi; Conoscere le principali trasformazioni geometriche (rotazione, traslazione, simmetria; Conoscere il piano cartesiano; Conoscere i concetti di riduzione e ingrandimento in scala; Conoscere i concetti di perimetro e area di figure piane; Conoscere i concetti di superfici e volume di figure solide.

COMPETENZE

Saper descrivere, classificare e rappresentare figure geometriche, calcolarne perimetri, aree e volumi; Saper individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.

RELAZIONI, MISURE, DATI E PREVISIONI

CONOSCENZE

Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, capacità, intervalli temporali, masse/pesi; Conoscere il concetto di probabilità di eventi; Conoscere vari tipi di grafici; Conoscere le nozioni di frequenza, media aritmetica, moda, mediana.

COMPETENZE

Saper analizzare dati e saperli interpretare anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche. Tutte le conoscenze contribuiranno al raggiungimento di due fondamentali competenze: Sapersi esprimere con il linguaggio specifico della disciplina; Saper applicare gli strumenti della matematica in diversi ambiti dell’esperienza quotidiana.

SCIENZE

CONOSCENZE

Conoscere il metodo sperimentale; Conoscere le tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati; Conoscere i più comuni strumenti di laboratorio; Conoscere le relazioni e i processi di cambiamento degli organismi viventi; 68

Conoscere il senso della classificazione; Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità; Conoscere i livelli di organizzazione cellulare; Conoscere l’anatomia, la fisiologia e la patologia degli apparati del corpo umano.

COMPETENZE

Saper osservare, descrivere ed analizzare fenomeni della realtà e aspetti della vita quotidiana, formulare e verificare ipotesi; Acquisire una visone della vita e dell’ambiente come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono tra loro; Pervenire ad una visione organica del corpo umano sia a livello macroscopico che microscopico per assumere comportamenti responsabili in relazione al proprio stile di vita e alla promozione della salute; Tutte le conoscenze contribuiranno al raggiungimento di due fondamentali competenze: Sapersi esprimere con il linguaggio specifico della disciplina; Utilizzare il proprio patrimonio di conoscenze per comprendere le problematiche scientifiche di attualità relative anche all’intervento antropico negli ecosistemi.

MUSICA

Saper partecipare alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani musicali e vocali; Conoscere diversi sistemi di notazione ed utilizzare quello eurocentrico; Comprendere eventi, materiali, opere musicali; Distinguere gli aspetti formali e strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali; Saper agire trasversalmente con gli altri saperi dell’area artistico - creativa nella produzione-creazione di nuove esperienze personali anche nell’uso di strumenti musicali.

ARTE E IMMAGINE

Saper utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per leggere e comprendere le immagini; Saper leggere le opere più significative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; Saper riconoscere il valore culturale di immagini, di opere, di oggetti artigianali, prodotti in Paesi diversi dal proprio; Saper riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio; Diventare sensibili ai problemi della tutela e conservazione del patrimonio artistico; Saper realizzare un elaborato personale creativo, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi; 69

Saper descrivere e commentare opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando linguaggio verbale specifico.

TECNOLOGIA

Essere in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone la diversità in relazione al funzionamento ed al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento; Conoscere le relazioni forma/funzioni/materiale attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e realizzazione; Essere in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali ed organizzative per raggiungere uno scopo; Saper eseguire la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando il disegno tecnico; Iniziare a capire i problemi legati alla produzione di energia e sviluppare sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute, legati alle varie forme e modalità di produzione; Essere in grado di usare le nuove tecnologie e linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro, avanzare ipotesi, per auto valutarsi e per presentare i risultati del lavoro; Saper ricercare informazioni ed essere in grado di selezionarle e sintetizzarle, sviluppare le proprie idee utilizzando le TIC ed essere in grado di condividerle con gli altri.

SCIENZE MOTORIE

Costruire la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti, attraverso l’attività di gioco motorio e sportivo; Saper utilizzare gli aspetti comunicativo - relazionali del linguaggio corporeo - motorio - sportivo, oltre allo specifico della corporeità, delle sue funzione e del consolidamento e sviluppo delle abilità motorie e sportive; Possedere conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla prevenzione ed alla promozione di corretti stili di vita; Essere capace di integrarsi nel gruppo, di cui condividere e rispettare le regole, dimostrando di accettare e rispettare l’altro; Essere capace di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di impegnarsi per il bene comune; Saper sperimentare i corretti valori dello sport (fair play) e rinunciare a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in contesti diversificati.

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA

Sapersi porre domande sul significato della vita e sull’esistenza di una realtà oltre la morte e oltre la dimensione fisica da noi sperimentata; Essere consapevoli dell’intreccio tra dimensione religiosa e dimensione culturale, imparando a distinguere gli elementi originari della fede dalle contaminazioni storiche, politiche e popolari; comprendendo allo stesso tempo la necessità dell’inculturazione della fede; 70

Saper interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo; Iniziare ad approcciarsi alla Bibbia con criteri interpretativi consapevoli e globali, individuando nelle vicende del popolo di Israele l’inizio della storia della salvezza; Comprendere la vita, l’insegnamento e il significato dei gesti di Gesù a partire dal contesto storico - culturale in cui si è trovato ad operare; approfondire, inoltre, la figura di Gesù come elemento centrale della fede cristiana, come Figlio di Dio, rivelatore del Padre e attuatore, tramite la Croce, del Suo progetto di salvezza; Riconoscere la Chiesa cristiana come elemento di comunione tra Dio e gli uomini e tra le persone stesse, voluto da Dio per continuare la missione di Gesù; comprendere inoltre il significato dei vari compiti e ruoli al suo interno e la loro pari dignità pur in una diversa specificità; Saper ricostruire le vicende fondamentali della storia della Chiesa e comprendere come sia inevitabile che essa diventi un’istituzione che comporta elementi giuridici, economici e gerarchici, consapevoli comunque che questi possono essere usati per il bene comune o decadere nell’esercizio del potere; Saper individuare il nucleo essenziale della proposta di vita cristiana e saperlo confrontare con le spinte edoniste, consumiste e trasgressive proposte dai media, maturando consapevolezza sulla centralità delle relazioni nella realizzazione personale; Saper comprendere i valori di base di alcuni testimoni cristiani del nostro tempo, riconoscendo le implicazioni etiche della fede cristiana che portano a scelte di vita progettuali responsabili; Riconoscere la novità e la centralità del messaggio delle Beatitudini, cogliendone l’invito a porsi nella giusta dimensione nel rapporto con Dio e con l’altro e a fare le cose con amore e non per dovere.

Obiettivi formativi trasversali

A fondamento e supporto degli apprendimenti disciplinari si dispiegano questi obiettivi formativi trasversali: area dell’affettività: educare alla gestione delle emozioni, dopo aver imparato a riconoscerle e comunicarle, fa aumentare la capacità di controllo di situazioni problematiche e la sensibilità verso gli altri e consente pure di saper gestire gli eventuali rifiuti ed insuccessi; area della socialità: favorire un clima positivo all’interno della classe crea le condizioni per rapporti di reciproca accettazione e rispetto; area dell’autonomia: costruire una consapevole identità personale sviluppa il senso di responsabilità e fa maturare il pensiero critico e divergente; padronanza dei linguaggi: sviluppare modalità conoscitive e abilità senso-percettive è fondamentale. Le capacità rappresentative e logiche vanno sviluppate assieme alla conoscenza e alla capacità di usare in modo pertinente i diversi codici disciplinari; abilità operative e di indagine: occorre che gli alunni imparino a saper operare, organizzare e pianificare rispetto alle attività didattiche proposte, a progettare e agire intenzionalmente, sviluppando interesse e curiosità, elaborando la capacità di utilizzare le conoscenze in contesti diversi; competenze comunicative ed espressive: è indispensabile svilupparle per comprendere e usare correttamente comunicazioni verbali e scritte, secondo livelli via via più complessi, e avere padronanza anche di altri linguaggi (gestuale - corporeo, 71

iconico, manipolatorio, musicale, visivo) attraverso cui poter esprimere i propri stati d’animo, le conoscenze e le esperienze. La programmazione, nelle sue diverse forme e livelli, si ispira alle linee guida adottate dall’Istituto nel rispetto degli obiettivi indicati dai Programmi Ministeriali.

Lo strumento musicale

Presso

la Scuola Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Comprensivo di San Luca

è attivo il

Corso ad Indirizzo Musicale

. Il Corso ad Indirizzo Musicale è stato attivato secondo le modalità previste dal

D.M. 201 del 6 agosto 1999

il quale, nell’istituire la

classe di concorso di “strumento musicale nella scuola media” (A077),

ha ricondotto a ordinamento l’insegnamento delle specialità strumentali riconoscendolo come “integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale” (art. 1).

Il Corso ad Indirizzo Musicale si configura come specifica offerta formativa

e

non va confuso con laboratori o attività musicali e strumentali di vario tipo.

Questi ultimi costituiscono un apprezzabile e auspicabile ampliamento dell’offerta didattica di un Istituto nell’ambito dell’Educazione Musicale, ma non sono organizzati con le modalità previste dal DM 201/99 ed hanno finalità diverse se pur collaterali. L’attivazione dell’Indirizzo Musicale nella nostra Scuola, costituisce il necessario raccordo tra la

formazione musicale di base, i Licei Musicali (Vedi schema di regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.) e l’alta formazione artistica musicale (AFAM).

La preparazione musicale che ricevono i nostri alunni è fondamentale per l’accesso ai “Licei Musicali”, in quanto

“l’iscrizione al percorso del liceo musicale è subordinata al superamento di una prova preordinata alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali

” (Art. 2)

Modalità d’iscrizione

Il Corso di strumento nell’ambito dell’Indirizzo Musicale ha

durata triennale

, si svolge

all’interno della Scuola Secondaria di Primo grado di San Luca

ed è

gratuito

. Per l’accesso alla classe di strumento musicale è prevista un’

apposita prova orientativo-attitudinale

predisposta

per gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di frequentare i Corsi

di cui all’art.1 e art. 2, e

non è richiesta alcuna conoscenza musicale di base.

Non è possibile da parte dei candidati (o di chi ne fa richiesta), scegliere quale strumento studiare

, ma gli alunni, dopo la suddetta prova, sono

ripartiti e distribuiti in maniera eterogenea dai Docenti di strumento

su quattro gruppi per l’insegnamento di quattro diversi strumenti musicali:

violino, chitarra, pianoforte e flauto traverso. Dopo aver effettuato i test attitudinali, verrà esposta una graduatoria, a seguito della quale saranno convocati i genitori degli allievi per l’accettazione dello strumento assegnato.

La scelta

della materia “strumento musicale” è “Facoltativa-Opzionale”

,

ma all’atto dell’iscrizione (ovvero quando si compila la domanda) diventa a tutti gli effetti curricolare

e “... l’insegnante di strumento 72

musicale, in sede di valutazione periodica e finale, esprime

un giudizio analitico

sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno al fine della valutazione globale ....”

(art. 7)

Inoltre, “In sede dell’

esame di licenza

viene verificata la competenza musicale raggiunta nel triennio sia sul versante della pratica esecutiva, sia su quello teorico”

(art. 8)

Tenuto conto quindi dell’attuale normativa, si ricorda che

non è possibile cambiare la scelta dello strumento durante tutto il triennio o ritirarsi dalla frequenza. Tutte le assenze pomeridiane avranno la stessa valenza di quelle mattutine, e saranno appositamente registrate dai Docenti sul registro di classe e quindi dovranno essere giustificate dal genitore dell’alunno.

Assetto didattico

Ogni Docente, all’interno della propria lezione pomeridiana, svolge la parte pratica inerente lo strumento, la lezione teorica, la lettura della musica e le attività di musica d’insieme ( duo, trio, quartetto, ecc. e orchestra).

La pratica della musica d’insieme viene posta come lo strumento metodologico privilegiato

che consente l’aggregazione e il confronto tra gli allievi. In determinati periodi dell’anno scolastico (manifestazioni musicali, saggi, preparazione di concorsi, ecc.) la normale attività didattica potrà subire delle variazioni di orario a favore della musica d’insieme: la lezione individuale, coincidente con l’attività orchestrale, assumerà la connotazione di ascolto partecipativo per coloro che eventualmente non fossero direttamente coinvolti nell’attività stessa.

Perché imparare a suonare uno strumento musicale

L’insegnamento strumentale: 1)

promuove

la formazione globale dell’individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale resa più completa dallo studio di uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; 2)

integra

il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, pratico-operativa, estetico-emotiva, improvvisativo - compositiva; 3)

offre

all’alunno, attraverso l'acquisizione di capacità specifiche, nuove occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; L’esperienza socializzante del fare musica insieme:

accresce

il gusto del vivere in gruppo;

abitua

i ragazzi a creare, a verificare e ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad accoglierle in senso costruttivo, a comprendere possibilità di cambiamento dei ruoli e, non ultimo, a superare l’individualismo e a essere autonomi nel gruppo stesso.

METODOLOGIA E DIDATTICA

Il principio educativo della scuola è dato dalla centralità dell’alunno che apprende, con la sua individualità, i suoi ritmi, le sue peculiarità, all’interno di una rete di relazioni che lo legano alla famiglia, ai diversi ambiti sociali, regionali ed etnici.

Nella progettualità dei percorsi didattici i docenti utilizzano strategie, metodologie, strumenti atti a valorizzare le esperienze pregresse dell’alunno, le sue conoscenze, le sue abilità e potenzialità, in un clima 73

che favorisca la costruzione di relazioni significative, attraverso il confronto, il dialogo, lo scambio, la cooperazione con gli altri.

Un denominatore comune è, comunque, l'esigenza di sollecitare la partecipazione attiva dei ragazzi, tramite proprie proposte e osservazioni, per contribuire alla realizzazione delle lezioni. Ogni Consiglio di Classe, pur nel rispetto della specificità disciplinare e di formazione di ciascun docente, si impegna ad attuare una metodologia unitaria, così da presentarsi agli alunni come un corpo coerente ed unico. In relazione agli obiettivi ed ai contenuti saranno utilizzate diverse strategie operative, flessibili ed adattabili alla reale situazione del gruppo classe. Le diverse attività saranno realizzate tenendo conto delle esigenze del momento e del tipo di risposta della classe. Lo studio delle discipline dovrà essere presentato come mezzo per meglio esprimere se stessi e conoscere la realtà. E’ importante partire da temi vicini al mondo del preadolescente, fatto ancora di fantasie, di affetti e curiosità per poi, gradualmente, inserire tematiche più ampie a carattere sociale e culturale. In apertura di ogni unità di lavoro la lezione da parte del Docente, se da un lato mirerà a fornire in modo sintetico e chiaro informazioni sui contenuti, dall’altro cercherà di suscitare interessi e aspettative nei ragazzi per coinvolgerli e creare così maggiori motivazioni all’apprendimento. Si incoraggeranno gli allievi a manifestare dubbi, a porre domande in modo che il loro desiderio di conoscenza venga favorito dalla disponibilità all'ascolto. Si cercherà di far cogliere i problemi nella loro concretezza, partendo dalle più immediate esperienze dell'alunno, al fine di stimolare l’interesse per la conoscenza del “lontano” e pervenire, poi, al processo astrattivo. Quanto più l’allievo comprenderà il motivo della trattazione di un certo contenuto, tanto più si adopererà per farlo suo. E’opportuno, pertanto, partire sempre da una realtà tangibile, sperimentabile, con la quale l'allievo possa venire facilmente a contatto e procedere, poi, alla sua concettualizzazione per ritornarvi, infine, quando essa ha trovato la propria collocazione nel tessuto cognitivo del ragazzo. Se collocati all'interno di questa ottica, anche argomenti generalmente ritenuti noiosi o difficili potranno essere appresi ed elaborati. Sarà opportuno formulare e motivare le proposte operative alla classe in apertura di lezione o di unità di lavoro. In tal modo gli allievi acquisteranno la consapevolezza che ogni attività è stata programmata in un determinato momento e per un preciso scopo. E’ utile, infine, fornire alla classe informazioni sul livello raggiunto e su quanto resta da migliorare affinché ogni alunno si senta positivamente rinforzato per quanto sta facendo e stimolato a progredire

VERIFICA E VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

PREMESSA

Al termine della scuola dell’Infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo.

Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio

. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per 74

consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati.

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze

. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.

Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze

. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe.

Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. L’Istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove. La promozione, insieme,

di autovalutazione, valutazione esterna, processi di miglioramento e rendicontazione sociale

, costituiscono la condizione decisiva per lo sviluppo della qualità dell’offerta formativa.

Modalità di Valutazione degli Apprendimenti

La valutazione deve accompagnare in ogni fase la procedura didattica, fornendo tutti gli elementi di informazione che sono necessari. La valutazione avviene tenendo conto: della situazione di partenza; delle osservazioni sistematiche bimestrali dei processi di apprendimento; delle verifiche periodiche; delle attività programmate; degli interventi realizzati; dei risultati ottenuti. 75

La valutazione si articola secondo 3 momenti fondamentali: Iniziale o diagnostica; In itinere o formativa; Finale o sommativa

1)

La valutazione iniziale o diagnostica, serve a individuare il livello di partenza degli alunni, le motivazioni e le attitudini per accertare il possesso dei pre-requisiti per lo svolgimento dell’attività didattica, e per predisporre eventuali attività di recupero e consolidamento;

2)

La valutazione in itinere o formativa, che si effettua durante il processo di apprendimento, è informativa, ha funzione di feed-back, guida l’autovalutazione da parte dell'alunno, favorisce il controllo dell’attività di programmazione dell’insegnante per correggere l’azione didattica e progettare attività di recupero o rinforzo;

3)

La valutazione finale o sommativa, viene effettuata per accertare i traguardi educativi raggiunti, concentrando l’attenzione sull’evoluzione dell’apprendimento e non solo sul risultato. Viene attuata rispettivamente alla fine del primo quadrimestre e al termine dell’anno scolastico e riportata sul documento di valutazione. Essa tiene conto: La valutazione in ogni disciplina terrà conto: degli esiti delle verifiche scritte ed orali svolte nei due periodi in cui è stato suddiviso l’anno scolastico; del miglioramento conseguito, rilevando e valutando la differenza tra il livello di partenza e il livello finale; dei risultati conseguiti nelle attività di recupero organizzate dalla scuola (progetti - corsi recupero in itinere,..); dell’impegno e partecipazione nello studio e della frequenza; di ogni altro elemento utile a valutare capacità, impegno e risultati conseguiti dallo studente; dei traguardi raggiunti dall’alunno in relazione al livello di partenza; del ritmo di apprendimento; del metodo di lavoro acquisito; dell’impegno nello studio; della partecipazione alle attività didattiche I docenti periodicamente si riuniscono per organizzare i percorsi di apprendimento e progettare le attività e (se necessario) per riorganizzare i percorsi e progettare le attività mirate. Il sistema di valutazione è gestito con modelli e protocolli comuni a tutti gli insegnanti per garantire la maggior oggettività possibile.

Modalità e Criteri di Valutazione

In applicazione del

D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122,

che emana il

“Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni”

e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi 76

degli artt. 2 e 3 del D. Lgs. 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione disciplinare viene espressa con voti numerici che scaturiscono sia dalle osservazioni sistematiche, sia dalla misurazione attraverso le verifiche periodiche (prove scritte, interrogazioni, controllo dell’uso degli strumenti…). 1.

La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi, da 1 a 10; 2.

La valutazione dell’insegnamento della Religione Cattolica è espressa con il giudizio; 3.

La valutazione sul comportamento è espressa con il giudizio; 4.

Il voto di comportamento, o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento su eventuali comportamenti inadeguati. Sul retro del documento di valutazione viene riportato alla fine di ogni quadrimestre il giudizio analitico globale di maturazione, che descrive il percorso di maturazione relativo ad ogni alunno. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, i docenti della stessa area disciplinare concordano periodicamente , attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole discipline. Gli

strumenti di verifica

saranno rappresentati da: Questionari di gradimento per docenti, famiglie, allievi; Prove soggettive; Prove pratiche; Test oggettivi; Colloqui formali ed informali con allievi, famiglie e docenti; Osservazioni sistematiche. La valutazione del processo formativo risponde alla finalità di far conoscere: all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi prefissati; ai docenti, l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le metodologie di insegnamento; alla famiglia, per certificare i livelli conseguiti in funzione di abilità/capacità, conoscenze, comportamenti.

CRITERI DI VERIFICA, MISURAZIONE E VALUTAZIONE

Ogni docente si baserà sui criteri di gradualità e continuità, evidenziando i ritmi di apprendimento e i processi di crescita. In tal modo potranno essere valutati contemporaneamente i contenuti appresi, le abilità acquisite, le modalità nella partecipazione, quest'ultima vista sia come volontà di applicazione, sia come presa di coscienza della propria identità e della propria autonomia. Pertanto i voti vengono espressi da parte di tutti gli insegnanti secondo la seguente griglia di valutazione:

Griglia di valutazione delle discipline

  Gravi lacune e scarsa conoscenza dei contenuti; Gravi difficoltà nella comprensione e nelle applicazioni (pur guidato continua a

4

77

   commettere gravi errori); Espressione inadeguata e confusa. Conoscenza dei contenuti limitata e/o superficiale e con qualche lacuna; Difficoltà nella comprensione e nelle applicazioni (sa applicare le conoscenze in compiti semplici, ma fa errori e incorre in frequenti imprecisioni);

5

 Espressione talvolta scorretta e/o poco chiara e inefficace.         Conoscenza dei contenuti essenziali, a livello poco approfondito; Comprensione dei problemi semplici o anche di media difficoltà, ma con errori e/o imprecisioni in quelli appena più complessi; Espressione semplice ma fondamentalmente corretta. Conoscenza chiara e ordinata dei contenuti essenziali; Comprensione e orientamento adeguati in relazione a problemi di difficoltà medio/alta, anche se nelle applicazioni emergono delle incertezze e/o imprecisioni; Espressione corretta, chiara e ordinata. Conoscenza dei contenuti completa e sicura; Sicura comprensione dei problemi anche complessi e capacità di risolverli senza errori. Pur con qualche imprecisione;

6 7 8

      Espressione efficace e uso appropriato del linguaggio specifico della disciplina; Buone capacità di analisi e di sintesi. Conoscenza dei contenuti approfondita e rielaborata; Capacità di comprendere e risolvere in modo critico ed autonomo i problemi proposti; Uso rigoroso del linguaggio specifico della disciplina; Capacità di stabilire collegamenti all’interno della disciplina e con altri ambiti disciplinari.

9/10

L’art. 7 del D.P.R. citato introduce

il voto in condotta

come elemento che, “concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo”.

Griglia per la valutazione del comportamento Voto Giudizio 4/5 6

Gravemente insufficiente o non sufficiente Sufficiente

Codice di comportamento cognitivo

L’alunno non rispetta le regole di comportamento, pur sollecitato e richiamato/si dimostra recidivo/nel mettere in pericolo se stesso, i compagni e il personale scolastico/nel danneggiare le strutture/nella mancanza di rispetto verso gli altri/trascina altri verso il comportamento deviante/produce volontariamente danni. L’alunno rispetta le regole, ma solo se continuamente sollecitato/non ha rispettato le regole in episodi sporadici, mostrando poi la buona volontà di riparare/o ancora/l’alunno rispetta le regole del vivere sociale, ma arriva

7 8

Buono Distinto spesso in ritardo/fa molte assenze/spesso va via in anticipo. L’alunno rispetta sostanzialmente le regole, pur essendo moderatamente vivace/se sollecitato controlla il proprio comportamento/tenta di auto correggersi/ha migliorato il comportamento. L’alunno rispetta le regole, è collaborativo nei confronti dei compagni e degli insegnanti/rispetta le attivamente alla vita della classe. cose comuni/è responsabile/partecipa 78

9 10

Ottimo Eccellente L’alunno rispetta le regole/è collaborativo nei confronti dei compagni e degli insegnanti/si pone come elemento trainante/positivo all’interno della classe/partecipa attivamente, in modo pertinente, con contributi personali. L’alunno rispetta le regole/ha un atteggiamento responsabile in ogni situazione/anche autonomamente/è collaborativo nei confronti dei compagni e degli insegnanti/si pone come elemento trainante positivo all’interno della classe/durante tutto il periodo scolastico/si è distinto in qualche episodio o comportamento esemplare.

Valutazione sui livelli di apprendimento Documenti di valutazione sono

: le schede di valutazione consegnate ai genitori alla fine del primo e del secondo quadrimestre.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Il bambino, partendo dalla base percettivo-motoria e manipolativa, consolida le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, articolandole progressivamente in direzioni sempre più simbolico concettuali. Nella scuola dell’infanzia per la valutazione e la verifica si adotta una griglia, secondo gli OSA, differenti per età.

SCUOLA PRIMARIA MONOENNIO

Gestire in modo consapevole abilità specifiche riferite a gesti di espressività corporea. Relazionarsi consapevolmente con il tempo vissuto e lo spazio circostante. Acquisire le prime conoscenze sulla struttura e sul funzionamento della lingua.

1° BIENNIO

Ricostruire le proprie esperienze utilizzando linguaggi e codici. Abituarsi a riflettere e ad agire con autonomia, autocontrollo e fiducia in sé stesso. Comprendere ed eseguire istruzioni e procedure in contesti differenti.

2° BIENNIO

Riordinare e rielaborare le conoscenze utilizzando sistemi simbolici e terminologie appropriate. Comprendere il senso e significato di eventi. Avere strumenti di giudizio proporzionalmente adeguati per valutare se stessi, i comportamenti umani e sociali degli altri nel rispetto delle diverse culture.

SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO BIENNIO

-L’alunno conosce testi, situazioni e linguaggi delle singole discipline, si avvia, con la guida dell’insegnante, all’analisi, alla sistemazione e all’utilizzazione dei contenuti. L’alunno raccoglie dati, analizza testi e situazioni, con la guida dell’insegnante sistema le proprie conoscenze avviandosi ad una utilizzazione personale.

CLASSE TERZA-

L’alunno raccoglie dati, sistema e utilizza le conoscenze tratte dalle varie discipline in modo adeguato, con un linguaggio corretto.

Valutazione del rendimento scolastico degli studenti

Dall’anno scolastico 2008/2009,

nella scuola primaria la valutazione

periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite

è espressa in decimi

ed illustrata

con giudizio analitico

sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. 79

Dall’anno scolastico 2008/2009,

nella scuola secondaria di primo grado la valutazione

periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni

e la certificazione delle competenze

da essi acquisite

è espressa in decimi

. Nelle classi II e V i bambini affrontano le prove nazionali - di italiano e matematica - organizzate dall'Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione

(INVALSI

) per conto del MIUR, i cui esiti sono resi alle scuole previa elaborazione statistica. In classe V, al Documento di valutazione finale si affianca, sempre a cura dei Docenti del gruppo di insegnamento, la certificazione delle competenze acquisite al termine del ciclo di studi della scuola primaria.

Le prove di verifica per alunni D.S.A. e con B.E.S.

Gli alunni con D.S.A. e con B.E.S. possono usufruire di prove personalizzate in base a quanto previsto nel

Piano Didattico Personalizzato

predisposto dai docenti, possono usufruire di strumenti compensativi e, se preventivamente concordate, di misure dispensative. Nel caso degli studenti di origine straniera si terrà conto anche degli esiti raggiunti nei percorsi di facilitazione linguistica e delle potenzialità di apprendimento dell’alunno nel percorso di studi successivo.

RECUPERO E POTENZIAMENTO

I docenti, compatibilmente con le risorse finanziarie, della scuola potranno attivare

corsi di recupero in orario extracurricolare,

con l’obiettivo di far superare le difficoltà evidenziate dagli alunni, promuovendo una didattica alternativa. Ogni docente inoltre potrà decidere, nell’arco dell’anno scolastico, di interrompere lo svolgimento della propria disciplina, per

promuovere il potenziamento e il recupero della stessa all’interno della propria classe, in orario curricolare

.

STRATEGIE EDUCATIVO-ORGANIZZATIVE PER FAVORIRE IL SUCCESSO SCOLASTICO

Interventi per gli alunni diversamente abili Individuazione di alunni in particolare difficoltà di apprendimento, segnalazione al Dirigente Scolastico e alla famiglia. dell’EQUIPE .

Costituzione GRUPPO H esteso ai due ordini di scuola .

Consulenza periodica di specialisti. Incontri periodici di verifica con genitori, insegnanti di classe, di sostegno e D.S. 80

GLI STRUMENTI DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA PREVISTI DALLA LEGGE La Diagnosi Funzionale

è redatta dagli operatori socio-sanitari dell’equipe multidisciplinare e descrive le abilità ed il funzionamento della persona in varie aree; serve ad orientare il lavoro della scuola.

Il Profilo Dinamico Funzionale -P.D.F.-

è un documento “dinamico” che definisce la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire.

Il Piano Educativo Individualizzato-P.E.I. -

è un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica.

P.A.I.

A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra Scuola ha elaborato per l’Anno Scolastico 2015/16, il “Piano Annuale per l’Inclusività” . Il

P.A.I.

intende individuare strategie didattiche ed organizzative in un quadro organico per affrontare le La scuola pone fra le sue finalità la necessità di rendere più consapevoli le famiglie e quindi di orientarle

INSERIMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

utilizza risorse atte a favorire il "benessere" degli alunni. Particolare attenzione viene rivolta alle problematiche relative agli studenti disabili o in difficoltà, in collaborazione con gli insegnanti dei tre ordini

è un documento “dinamico” che definisce la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. è un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’integrazione scolastica.

condizioni, culturali e psicologiche, per una crescita globale ed armoniosa. L’obiettivo dell’apprendimento non può mai essere disatteso e tanto meno sostituito da una semplice socializzazione “in presenza”. Si sottolinea l’importanza di mirare al raggiungimento di una reale integrazione e non ad un semplice 81

inserimento. La vera integrazione è un processo aperto di adattamento reciproco correlato con il riconoscimento e l’assunzione delle identità che è diventata la prospettiva permanente e che la scuola ha scelto per operare all’interno della scuola di tutti e di ciascuno. Per quanto riguarda gli alunni disabili, la programmazione terrà presente la situazione di partenza (biopsichica, socio-affettiva, cognitiva, motoria) di ogni singolo alunno.

Le attività di sostegno saranno finalizzate a:

rendere possibile l’integrazione socio-scolastica; conseguire l’acquisizione di capacità funzionali; raggiungere tutti gli apprendimenti culturali possibili; facilitare l’inserimento nei vari ordini di scuola o nell’extrascuola. La

Commissione Sostegno

lavora quindi in continuità verticale e orizzontale, prediligendo l’operatività e l’inserimento nei laboratori esistenti nella scuola oltre a promuovere l’auto-orientamento. L’insegnante delle attività di sostegno si relaziona sia con l’alunno disabile che con la classe (intercambiando in momenti particolari, anche il ruolo con l’insegnante curricolare) e prevalentemente in un micro gruppo sia all’interno della classe che nelle attività di laboratorio. Il Consiglio di Classe, eventualmente, definisce un itinerario didattico individualizzato e flessibile, tenendo conto della tipologia e della gravità dell’handicap, della diagnosi funzionale e delle osservazioni emerse durante l’attività scolastica in itinere e durante i frequenti incontri con gli operatori specializzati e con gli insegnanti della scuola Primaria e Secondaria di I grado.

Per l’area socio-affettiva

si mirerà essenzialmente al recupero e allo sviluppo di: autonomia e padronanza di sé; rispetto di sé e degli altri; rispetto delle cose proprie e altrui; rispetto delle fondamentali regole della vita scolastica; aumento delle motivazioni; miglioramento del concetto di sé; coinvolgimento degli alunni handicappati gravi; formazione alla cooperazione; facilitazione degli apprendimenti. Per quanto concerne, invece,

l’area cognitiva

, gli obiettivi saranno adeguati al ritmo e al livello d’ogni singolo alunno. Al fine di ottenere migliori risultati dall’azione educativa, si cercherà di prolungare i tempi d’attenzione e di applicazione con strategie specifiche e con gratificazioni continue. Si partirà sempre dal vissuto dell’alunno e della realtà circostante. Le verifiche saranno, quando possibile, conformi a quelle della classe, diversamente semplificate o specifiche. La valutazione si baserà soprattutto sui progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza, sull’applicazione e sull’attenzione prestata. 82

Metodologia

La metodologia avrà come criteri fondamentali l’interdisciplinarietà la flessibilità, l’aderenza ai problemi reali, per una completa integrazione degli alunni nelle attività della classe. Partendo dall’esperienza personale dell’alunno e dal concreto si procederà, in base alle capacità ed ai ritmi di apprendimento, all’utilizzo di criteri metodologici adeguati (lavoro nel piccolo gruppo, lavoro con il gruppo classe, per classi aperte e parallele, interventi individualizzati). Gli obiettivi saranno raggiunti mediante metodologie che facciano costante riferimento al vissuto personale dell’alunno diversamente abile dando maggior risalto agli avvenimenti quotidiani, per la loro valenza nel processo di insegnamento – apprendimento.

Valutazione

L’alunno è valutato in base al reale progresso di maturazione e di apprendimento, rispetto alla situazione di partenza, sia attraverso verifiche periodiche, fissate per la classe con i rispettivi insegnanti curriculari, ma adattati alle capacità dell’alunno, sia attraverso la somministrazione di test di apprendimento al termine di ogni attività didattica individualizzata. Con tali verifiche, l’insegnante specializzato valuterà il grado di comprensione delle consegne e il livello di autonomia raggiunto nella loro esecuzione, oltre che gli obiettivi fissati per ogni Unità Didattica. Le prove di verifica vengono opportunamente progettate in funzione degli obiettivi da accertare. Tale congruenze tra obiettivi e strumenti di verifica permette di rilevare dati valutabili più attendibili. Per l’insegnante specializzato assumono valenza valutativa anche le: Osservazioni sistematiche del comportamento dell’alunno nelle diverse situazioni scolastiche. Questa valutazione in itinere, si riferisce non solo alunno nella sua complessità, ma anche al modo di condurre il processo di insegnamento – apprendimento da parte del docente.

Attività

1) Lettura e lettura di immagini; 2) Schede operative; 3) Lavori grafici; 4) Somministrazione di questionari; 5) Attività operativo-manuali.

Tempi

I tempi saranno modulati in base alle esigenze di ciascun alunno e saranno oggetto di eventuali variazioni in itinere.

LA CONTINUITA’ EDUCATIVA Continuità verticale

Si intende per “continuità” il passaggio fra scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.

Scuola dell’Infanzia

►►►

Scuola Primaria

►►►

Scuola Secondaria di Primo grado

83

La costruzione della continuità con la scuola dell’Infanzia è il primo obiettivo che il nostro Istituto s’impegna a realizzare per i bambini che si iscrivono alla scuola Primaria. E' importante: per creare le condizioni perché i bambini si sentano a loro agio nel nuovo ambiente; per coordinare il più possibile il lavoro iniziale con quanto già svolto alla scuola dell’infanzia; per conoscere i bambini; incontrare i genitori per illustrare l’organizzazione della scuola; progettare laboratori rivolti ai bambini di cinque anni.

Le attività previste sono:

incontri con gli insegnanti della scuola dell’Infanzia per conoscere i progetti di lavoro realizzati, per concordare le attività da attuare insieme e le modalità per il passaggio delle informazioni; attività all’interno della scuola Primaria con i bambini iscritti e con i loro insegnanti (1 o 2 incontri tra aprile e maggio); a fine maggio una “

festa di accoglienza

”: tutti i bambini iscritti visiteranno la scuola e conosceranno i nuovi compagni e gli insegnanti (i bambini che frequentano la scuole dell’infanzia saranno accompagnati dai loro insegnanti); a settembre, prima dell’inizio delle lezioni, saranno invitati i genitori per un incontro che favorisca la conoscenza delle famiglie e soprattutto dei bambini (assemblea di classe).

OPEN DAY

Predisposizione di momenti di presentazione delle scuole dei diversi ordini attraverso il coinvolgimento degli alunni in dinamiche di accoglienza e di condivisione delle competenze acquisite; predisposizione di incontri informativi con i genitori.

ORIENTAMENTO

Considerato

l’interesse a collaborare vicendevolmente per la realizzazione di un più efficace raccordo tra Scuola Secondaria di I grado e la Secondaria di II grado, al fine della condivisione nella definizione delle competenze finali dei due ordini di scuole e della messa a punto di efficaci strategie didattiche per raggiungere tali competenze, l’Istituto ha dato avvio ad un accordo di

RETE

comprendente Istituzioni scolastiche pubbliche di Primo e Secondo grado.

PROFILO DELLO STUDENTE ALLA FINE DEL PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE

Alla fine dell’intero ciclo di istruzione, grazie anche alle sollecitazioni educative nel frattempo offerte dalla famiglia e dall'ambiente sociale, i ragazzi sono nella condizione di: riconoscere e gestire i diversi aspetti della propria esperienza motoria, emotiva e razionale, consapevoli (in proporzione all'età) della loro interdipendenza e integrazione nell'unità che ne costituisce il fondamento; 84

abituarsi a riflettere, con spirito critico, sia sulle affermazioni in genere, sia sulle considerazioni necessarie per prendere una decisione; distinguere, nell'affrontare in modo logico i vari argomenti, il diverso grado di complessità che li caratterizza; concepire liberamente progetti di vario ordine - dall'esistenziale al tecnico - che li riguardino, e tentare di attuarli, nei limiti del possibile, con la consapevolezza dell'inevitabile scarto tra concezione ed attuazione, tra risultati sperati e risultati ottenuti; avere gli strumenti di giudizio sufficienti per valutare se stessi, le proprie azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivati dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile; avvertire interiormente, sulla base della coscienza personale, la differenza tra il bene e il male ed essere in grado, perciò, di orientarsi di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili; essere disponibili al rapporto di collaborazione con gli altri, per contribuire con il proprio apporto personale alla realizzazione di una società migliore; avere consapevolezza, sia pure adeguata all'età, delle proprie capacità e riuscire, sulla base di esse, a immaginare e progettare il proprio futuro, predisponendosi a gettarne le basi con appropriate assunzioni di responsabilità; porsi le grandi domande sul mondo, sulle cose, su di sé e sugli altri, sul destino di ogni realtà, nel tentativo di trovare un senso che dia loro unità e giustificazione, consapevoli tuttavia dei propri limiti di fronte alla complessità e all'ampiezza dei problemi sollevati.

AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE

DOCENTI

Nel Contratto Collettivo Nazionale si fa riferimento alla formazione del personale della scuola per perseguire una finalità prioritaria e fondamentale, rappresentata dalla necessità di elevare la qualità professionale dei docenti per una maggiore efficienza del servizio, l’arricchimento del bagaglio culturale per migliorare l’efficacia delle proprie funzioni. Consci dell’enorme importanza della formazione in servizio, e convinti che tale formazione si ponga come un momento complementare, integrato e continuo con una formazione iniziale, i docenti di questo Istituto si dichiarano disponibili ad aderire a:  iniziative di formazione sul Piano Nazionale;  iniziative progettate dalla scuola  iniziative progettate all’esterno della scuola, aperte a tutti o ad alcuni docenti;  iniziative organizzate all’esterno della scuola per le quali il Dirigente Scolastico autorizza la partecipazione individuale dei docenti che ne fanno richiesta, senza oneri a carico della scuola. I docenti si aprono alle quattro possibilità su esposte perché convinti della possibile ricaduta per l’intera comunità scolastica. 85

Per l’anno scolastico in corso 2015/2016 , i docenti hanno deliberato l’opportunità di organizzare corsi di aggiornamento che abbiano come oggetto le seguenti tematiche:

Indicazioni per il Curricolo ; L’applicazione delle nuove tecnologie informatiche nella didattica – Utilizzo L.I.M.; Psicologia dell’Età Evolutiva e medicina scolastica; B.E.S.; Informatica; Primo Soccorso; Sicurezza. Considerato

l’interesse a collaborare vicendevolmente per la realizzazione di un più efficace raccordo tra Scuole l’Istituto ha dato avvio ad un accordo di

RETE

comprendente Istituzioni scolastiche pubbliche di Primo grado:

1.

Istituto Comprensivo San Luca - Bovalino di San Luca 2.

Istituto Comprensivo “E. De Amicis” di Platì 3.

Istituto Comprensivo “Terrana” di Ardore

La rete che assume la denominazione di

“INSIEME PER UNA SCUOLA MIGLIORE”

e

l’Istituto Comprensivo San Luca-Bovalino di San Luca

assume dal corrente anno scolastico il ruolo di

Scuola Capofila della Rete Scolastica

L’ accordo ha per oggetto la collaborazione fra le Istituzioni scolastiche che vi aderiscono per la gestione di interventi di formazione professionale rivolti al personale Docente ed A.T.A. rispondenti alle esigenze e ai bisogni emergenti e condivisi all’interno della Rete.

L’Accordo

ha per oggetto: Attività di formazione e aggiornamento del personale docente e A.T.A.; Attività inerenti alla Riforma Scolastica (per eventuale condivisione di documenti per la programmazione, le attività didattiche, la valutazione, ecc.); Realizzazione di corsi di formazione o aggiornamento di livello professionalmente elevato per i Docenti coinvolti; Realizzare, attraverso il sostegno reciproco e l’azione comune, il miglioramento della qualità complessiva del servizio scolastico, lo sviluppo dell’innovazione, sperimentazione e ricerca didattica ed educativa, la qualificazione del personale mediante l’aggiornamento e la formazione in servizio; Promuovere l’arricchimento delle risorse materiali, da un lato e delle competenze professionali, dall’altro, anche mediante la socializzazione dell’uso delle risorse esistenti all’interno della Rete e l’acquisizione di nuove, attraverso progetti ed iniziative comuni; Sviluppare in modo omogeneo ed efficace l’integrazione del servizio scolastico con gli altri servizi sociali e culturali svolti da enti pubblici e privati, allo scopo di determinare il rafforzamento dell’azione formativa delle Scuole e lo sviluppo culturale e sociale della Comunità. 86

Creazione di una documentazione condivisa per la diffusione delle iniziative e dei progetti formativi della Rete.

REGISTRO ELETTRONICO (FORMARE MENTE, CUORE E VOLONTA’)

Il Collegio dei Docenti, non ha deliberato per l’anno scolastico 2015/2016, l’utilizzo del registro elettronico, sia perché non tutti i plessi dell’Istituto sono ancora forniti di una connessione Internet e attrezzature (PC o Tablet), sia perché il corpo docente necessita di un corso di formazione per l’uso delle funzionalità del registro online. Per l’anno scolastico in corso si prevede che un gruppo di insegnanti volontari e dotati di competenze informatiche, sperimentano l’uso del nuovo registro attraverso un software, in comodato d’uso. Per il prossimo anno scolastico, entrerà in funzione il registro elettronico.

PERSONALE A.T.A.

Aggiornamento obbligatorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

CRITERI PER L’UTILIZZO DELLE RISORSE FINANZIARIE

I fondi che il Ministero dell’Istruzione assegna all'Istituzione scolastica vengono utilizzati per: realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di previsione allegati ai progetti stessi garantire il normale funzionamento amministrativo generale garantire il funzionamento didattico ordinario di tutte le scuole dell’Istituto comprensivo. I fondi vengono distribuiti fra le scuole dell’Istituto con criteri proporzionali che tengono conto sia del numero delle classi, sia del numero degli alunni, avendo riguardo alla presenza di alunni stranieri e di alunni diversamente abili e salvaguardando comunque la necessità di assegnare alle scuole di piccole dimensioni fondi sufficienti per il funzionamento ordinario. L'istituzione scolastica si impegna a reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti a: Enti Locali (Comuni, Provincia, Regione), allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi delle scuole o per iniziative didattiche. Le famiglie degli alunni devono contribuire alla copertura finanziaria delle spese connesse alla realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene: visite guidate e viaggi di istruzione trasporti altre attività di arricchimento del curricolo ( teatro, cinema…) attività ordinarie o progettuali che richiedano risorse finanziarie superiori a quelle messe a disposizione dallo Stato e da altri Enti In ogni caso le quote poste a carico delle famiglie devono essere di importo modesto e non devono costituire motivo di esclusione dalle attività programmate.

EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA

L’educazione alla sicurezza ha come finalità la conoscenza dei rischi e l'adozione di comportamenti necessari per fronteggiare casi di emergenza. Tutto il personale scolastico, i supplenti, gli alunni, i genitori e 87

i visitatori esterni sono obbligati a rispettare le indicazioni relative al documento di valutazione dei rischi, al piano di evacuazione di emergenza, alla cartellonistica esposta. Il Dirigente Scolastico sovrintende a tutta l’organizzazione per la sicurezza: valuta i rischi, individua le opportune misure di prevenzione e protezione, assicura la formazione e l’informazione dei lavoratori, esige l'osservanza delle norme vigenti, designa i responsabili della sicurezza, compresi gli addetti al servizio di antincendio e primo soccorso, adotta gli eventuali provvedimenti di emergenza. Inoltre, insieme allo Staff di sicurezza, il Dirigente Scolastico individua gli elementi di criticità dell’Istituto e formula un programma di interventi da presentare agli enti preposti. I docenti, in qualità di preposti, contribuiscono ad infondere negli alunni la cultura della sicurezza, vigilano sull'osservanza delle norme da rispettare, segnalano tempestivamente al Dirigente Scolastico tutte le situazioni di pericolo rilevate, frequentano obbligatoriamente gli appositi corsi di formazione e informazione tenuti da esperti esterni e partecipano alle esercitazioni di evacuazione. Le prove di emergenza coinvolgono tutta la popolazione scolastica e sono almeno due nell’arco dell’anno.

GLI ORGANI COLLEGIALI

Gli Organi Collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche; essi assicurano la partecipazione democratica alla vita e al funzionamento della scuola i tutte le sue componenti: personale docente, personale non docente, genitori.

Consiglio d’Intersezione

E’ l’organo Collegiale della Scuola dell’Infanzia. E’ composto da tutti i docenti e da un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato.

Consiglio d’Interclasse

E’ l’organo Collegiale della Scuola Primaria. E’ composto da tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; è presieduto dal Dirigente scolastico o da un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. E’ convocato a cadenza bimestrale e per gli scrutini quadrimestrali (in quest’ultimo caso con la sola componente Docenti)

Consiglio di Classe

E’ l’organo Collegiale della Scuola Secondaria. E’ composto tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il Dirigente scolastico o un docente, facente parte del Consiglio, da lui delegato. E’ convocato periodicamente e per gli scrutini quadrimestrali (in quest’ultimo caso con la sola componente Docenti.

Compiti e Funzioni

Formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all’ azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione; Agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni 88

Contribuire alla scelta dei libri di testo Adottare quando si rende necessario provvedimenti disciplinari a carico degli studenti.

Segretario:

Un docente Collaboratore

Collegio dei Docenti Presidente:

Dirigente scolastico

Componenti:

Docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto

Compiti

Nell'adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di Interclasse, di Classe e di Intersezione; formula proposte e fornisce pareri utili alle deliberazioni del Consiglio di Istituto.

Presidente: Consiglio d’Istituto

Un genitore eletto all’interno del Consiglio

Componenti:

Dirigente scolastico

- 8

genitori –

8

docenti –

2

rappresentanti del personale A.T.A.

Segretario:

Un membro del Consiglio nominato dal presidente

Compiti

 Delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce l'utilizzo delle risorse   finanziarie per ciò che riguarda il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto Adotta il regolamento interno dell’Istituto Delibera l’acquisto, il rinnovo e la conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei    sussidi didattici Delibera l’adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali Stabilisce i criteri per la programmazione e l'attuazione di visite guidate e viaggi di istruzione Delibera la partecipazione dell’Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo   Formula i criteri generali per la formazione delle classi Delibera l’adattamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali All’interno del Consiglio viene eletta la

Giunta Esecutiva

, presieduta dal Dirigente; ne fanno parte il D.S.G.A., 2 genitori, un docente e un rappresentante del personale ATA

VALUTAZIONE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

La scuola è un servizio organizzato che mira ad assicurare un’offerta formativa coerente con le finalità del La scuola dunque attua il proprio ruolo con l’allestimento di formative atte ad indurre apprendimento. Diventa allora necessario, vista la complessità del sistema, uno strumento che permetta d’individuare i punti di debolezza nell’erogazione di questo servizio, al fine di migliorale; al tempo stesso è necessario individuare i punti di forza del sistema al fine d’implementare le buone pratiche. La nostra scuola ritiene dunque sia 89

fondamentale, far procedere in parallelo la valutazione dell’apprendimento degli alunni, con l’autovalutazione d’Istituto, che coinvolga necessariamente anche la valutazione del processo insegnamento apprendimento. Modifiche, integrazioni e aggiornamenti del Piano dell’Offerta Formativa saranno proposti in itinere, su iniziativa della Commissione P.O.F. che si riunisce periodicamente nel corso dell’anno scolastico. Le proposte stesse saranno sottoposte ai Collegi dei docenti, ai consigli d’interclasse, classe e Istituto, per la successiva approvazione. Il Piano sarà controllato ed aggiornato in seguito alla valutazione finale degli esiti formativi, realizzata mediante: Un’ autoanalisi dei diversi team di docenti impegnati nei progetti Analisi della congruenza fra obiettivi del progetto e risultati raggiunti Incontri con gli esperti al fine di controllare e regolare le attività progettuali in corso di svolgimento Relazioni finali degli esperti A conclusione del progetto una valutazione finale del responsabile del progetto.

I DOCUMENTI DEL NOSTRO ISTITUTO COMPRENSIVO LA CARTA DEI SERVIZI

La Carta dei Servizi della scuola, regolamentata dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/06/95, nasce all’interno di un vasto movimento di rinnovamento della Pubblica Amministrazione che risponde all’esigenza di modernizzare la gestione di tutti i servizi pubblici. La Carta dei Servizi è il documento attraverso il quale la scuola esplicita agli utenti la sua azione. E' stata elaborata da una Commissione delegata dal Collegio docenti, approvata in sede di Consiglio di Istituto dopo essere stata discussa e valutata dagli organi collegiali dell’istituzione scolastica. L'istituzione scolastica è responsabile della pubblicizzazione e dell'attuazione di quanto scritto. I contenuti e le modalità di intervento sono sottoposti a verifica periodica da parte degli organi collegiali. I genitori si impegnano a partecipare e ad informarsi; discutono e formulano critiche costruttive e propongono modifiche e integrazioni tramite i rappresentanti negli organi collegiali.

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

Il Regolamento d’Istituto disciplina la vita scolastica al fine di garantire un funzionamento ordinato e responsabile, improntato a spirito di collaborazione e di rispetto tra le componenti della scuola. Il regolamento è vincolante per tutte le componenti (docenti, personale non docente, allievi, genitori) ed ha validità sino a che il Consiglio d’Istituto non vi provveda con nuova deliberazione.

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA

E’ emanato in esecuzione del disposto di cui all’

art. 4 del D.P.R. del 24 giugno 1998, n. 249

recante lo

Statuto degli Studenti e delle Studen

tesse”.

Individua i comportamenti che configurano violazioni disciplinari, con riferimento ai doveri elencati all’art.3 del D.P.R. 248/98 , i provvedimenti di carattere educativo – disciplinare e le sanzioni previsti per ciascuna violazione e le fasi del procedimento disciplinare 90

LO STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti rappresenta il testo principale che sostanzia la cittadinanza studentesca e ne legittima il sistema di rappresentanza e partecipazione. Certezza delle regole, riconoscimento dei diritti, rispetto dei doveri e assunzione di responsabilità sono elementi essenziali per un sistema d'istruzione che ha fra i suoi compiti fondamentali l'educazione alla democrazia e alla cittadinanza. Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è entrato in vigore da giugno 1998. La sua elaborazione è stata il risultato di un lungo confronto che ha coinvolto il mondo scolastico e in primo luogo gli studenti, attraverso le loro associazioni, le loro rappresentanze istituzionali e numerosissimi contributi inviati dalle assemblee d'istituto. Il testo definitivo è stato quindi il risultato di un lungo lavoro in cui l'apporto degli studenti è stato fondamentale.

R APPORTI SCUOLA FAMIGLIA

Il Collegio Docenti ritiene importante, ai fini dell’efficacia dell’azione educativa, la fattiva collaborazione tra la scuola e le famiglie degli alunni, nella specificità dei ruoli, attraverso: colloqui dei docenti con le famiglie assemblee di Sezione/Classe stabiliti dal calendario scolastico o convocate su richiesta dei rappresentanti dei genitori colloqui individuali dei docenti con la famiglia libretto comunicazioni scuola famiglia Partecipazione dei genitori ai Consigli di Intersezione/Interclasse/Classe.

PRESENZA DEI GENITORI NEI LOCALI SCOLASTICI

Non è consentita la presenza dei genitori nei locali scolastici durante lo svolgimento della attività didattiche. In casi particolari i genitori saranno ricevuti dai docenti nei giorni stabiliti o per appuntamento direttamente con gli insegnanti. Per eventuali situazioni di emergenza, l’accesso ai locali scolastici, durante lo svolgimento delle lezioni, deve essere autorizzato dal Dirigente Scolastico.

PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA SCOLASTICA

Assemblea d’inizio anno scolastico Elezioni Scolastiche annuali Incontri e colloqui scuola – famiglia Riunioni Organi Collegiali Feste e Manifestazioni varie

IL PATTO FORMATIVO

L’intento di fare della scuola un luogo di continuità formativa in cui interagiscono alunni, famiglie e operatori scolastici impone il bisogno di una profonda condivisione di principi, obiettivi e strategie. La collaborazione di tutti è fondamentale per il successo educativo. I contatti e gli scambi fra scuola e famiglia devono, essere costanti e significativi perchè lo scopo comune è di raggiungere una crescita serena, 91

equilibrata e consapevole del ragazzo, una piena maturità umana e civile, ed un buono sviluppo delle competenze e conoscenze. Il Patto Formativo riguarda tutte le attività che vengono proposte, selezionate e coordinate dall’Istituto per la realizzazione delle finalità specifiche della scuola, nella prospettiva della centralità dell’alunno nel processo educativo. I principi fondanti su cui si basa tale progetto, le finalità, gli obiettivi generali e specifici che l’Istituto si pone, le strategie che adotta, le modalità di verifica e valutazione del processo di apprendimento, sono quelli indicati nel Piano dell’Offerta Formativa. Per cui, all’atto dell’iscrizione all’Istituto, i genitori prendono visione del Piano dell’Offerta Formativa e del Regolamento d’Istituto affinché siano informati sull’organizzazione della scuola e siano chiari i valori ai quali si ispirano le attività didattiche. La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune: quello di educare,cioè di far crescere in maniera equilibrata ed armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità, favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli alle future scelte scolastiche. I soggetti protagonisti della comunità sono: gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola, le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane, la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire un suo progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti. Ogni società, ogni organizzazione, ogni gruppo sociale, per poter svilupparsi e raggiungere gli scopi per cui nasce, deve avere sue regole, suoi principi, suoi obiettivi e metodi condivisi, deve avere, in sostanza, un suo “contratto sociale”. In ogni società ognuno ha un suo ruolo, deve svolgere funzioni precise, ha precisi diritti e doveri. Se questi ruoli, questi principi e questi doveri vengono rispettati, la società riesce a raggiungere meglio gli obiettivi che si è proposta. Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio . Questo patto va letto e volontariamente sottoscritto, innanzitutto dalla scuola, attraverso il Dirigente Scolastico (o il suo Delegato), ma anche dallo studente, per la sua parte, e dalla famiglia, per gli aspetti che la riguardano. Inoltre l’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza dell’alunno nell’istituzione scolastica.

Patto Educativo Di Corresponsabilità (D.P.R.235/2007 Art.5 bis) A.S. 2015/2016 Il presente patto educativo COSTITUTISCE

La dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola.

COINVOLGE 1.

Dirigente Scolastico 2.

3.

4.

Docenti Personale A.T.A. Alunni

92

5.

6.

7.

8.

9.

Genitori Consigli di Classe Collegio Docenti Consiglio di Istituto Enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico IMPEGNA 1.

Scuola 2.

3.

Alunni Genitori LA SCUOLA Al fine di garantire itinerari di apprendimento volti a promuovere la effettiva realizzazione del diritto allo studio SI IMPEGNA

nei confronti dell’alunno e delle famiglie a: esplicitare le norme che regolano la vita scolastica; esplicitare gli obiettivi didattici ed educativi del corso di studi prescelto; esplicitare le strategie didattiche, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione; distribuire le verifiche in modo razionale nell’arco della settimana; dialogare con gli alunni in modo pacato e teso al convincimento ed al superamento di difficoltà personali e di apprendimento; favorire momenti di ascolto e di dialogo con gli studenti e le famiglie; prevenire e/o reprimere comportamenti violenti e le altre infrazioni disciplinari previste dal Regolamento di disciplina; svolgere un’azione educativa diretta a promuovere l’acquisizione del senso critico, del senso di responsabilità e dello spirito di solidarietà; informare le famiglie sull’andamento didattico disciplinare dei figli.

LO STUDENTE SI IMPEGNA

nei confronti della scuola e dei genitori a:

Al fine di essere attore della propria crescita culturale e umana

arrivare a scuola puntuale e portare tutto l’occorrente per le lezioni; frequentare con assiduità e impegnarsi nello studio in modo costante e metodico; giustificare tempestivamente le assenze e gli occasionali ritardi; far controfirmare dai genitori (o dall’esercente la potestà genitoriale) le comunicazioni del dirigente scolastico e dei docenti; collaborare con gli insegnanti per mantenere in classe un clima favorevole al dialogo e all’apprendimento; aprirsi al rapporto con i compagni, favorendo l’integrazione e l’aiuto reciproco; avere verso tutti un comportamento improntato al rispetto ed alla considerazione della persona; aver cura dei beni collettivi e mantenere l’ordine e la pulizia dei locali, nella consapevolezza che si è tenuti a risarcire i danni volontariamente arrecati ai locali della scuola o al materiale didattico; 93

rispettare le norme di sicurezza, adottando un comportamento responsabile ed adeguato alle diverse situazioni; non portare in classe denaro o oggetti personali di valore, consapevoli che la scuola non è responsabile del loro smarrimento o deterioramento; tenere il telefono cellulare spento e nello zaino; non fumare nei locali della scuola e rispettare le elementari norme igieniche nell’uso di bagni; rispettare scrupolosamente le direttive dei docenti durante le visite guidate, i viaggi di istruzione e i soggiorni studio;

I GENITORI SI IMPEGNANO

nei confronti della scuola a:

Per una proficua collaborazione scuola-famiglia nell’interesse dello studente

informarsi costantemente del percorso educativo-didattico dei figli utilizzando non solo gli incontri scuola-famiglia, ma anche l’ora settimanale di ricevimento; attenersi alle scelte educative e didattiche condivise con questo patto e discuterne con i figli; controllare quotidianamente le assenze, gli ingressi posticipati e le uscite anticipate e conferire con il Capo di istituto nel caso il figlio abbia partecipato ad astensioni collettive dalle lezioni; controllare l’impegno domestico nello studio ed il profitto scolastico; prendere visione delle comunicazioni del Dirigente Scolastico e dei docenti; partecipare alle riunioni degli organi collegiali ed alle altre occasioni di incontro promosse dalla scuola; risarcire i danni arrecati volontariamente dal figlio ai locali della scuola, al materiale didattico ed ai beni dei compagni; segnalare alla scuola eventuali malattie infettive al fine di favorire, all’occorrenza, interventi cautelari tempestivi; essere puntuali negli adempimenti burocratici richiesti dalla segreteria della scuola.

Il Dirigente scolastico Il Genitore Lo Studente _________________ ___________________ ____________ SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI: FUNZIONIGRAMMA

Dirigente Scolastico:

Dott.ssa Carmela Rita Serafino

Primo Collaboratore:

Ins. Nirta Antonia

Secondo Collaboratore:

Prof.ssa Romeo Elisabetta COORDINATORI DI PLESSO

Scuola dell’Infanzia di San Luca:

Ins. Macrì Elena

Scuola dell’Infanzia di Bosco Sant’Ippolito:

Ins. Landolfo Stilo Antonia

94

Scuola Primaria di San Luca:

Ins. Pelle Teresa Lucia

Scuola Primaria di Bosco Sant’Ippolito:

Ins. Francesca Babuscia

Scuola Secondaria di I Grado di San Luca:

Prof. Modaffari Giovanni FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. Area n. 1

- Coordinamento e Gestione aggiornamento e revisione del P.O.F.:

Ins. Pizzata Maria Cristina Area n. 2

-Interventi e servizi per gli studenti: promozione delle attività di orientamento:

Prof.ssa Taliano Rosita Area n. 3

- Supporto Docenti: Interventi Riguardanti la sicurezza:

Ins. Bruzzaniti Gregorio Area n. 4

- Supporto Alunni - Accoglienza-Continuità,- Orientamento. Salute - Integrazione handicap e Disagio:

Ins. Romeo Prassede Area n.5

- Coordinamento e gestione delle attività progettali d’Istituto e di eventuali progetti PON POR:

Ins. Macrì Elena Area n.6

- Supporto Docenti/Alunni:

Ins. Pelle Teresa Lucia Area n.7

-Responsabile della gestione delle nuove tecnologie informatiche, della comunicazione e musicali:

Prof. Caratozzolo Daniele COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEI DOCENTI

Membri del comitato per la valutazione dei docenti sono gli insegnanti

: Nirta Antonia, Lucisano Leo

(eletti dal Collegio Docenti del

11/09/2015

mediante scrutinio segreto) e

Romeo Elisabetta (

eletta dal consiglio d’istituto del

13/01/2016)

. Componenti genitori sono: Alvaro Domenico e Nirta Joseph (eletti dal Consiglio d’Istituto del

13/01/2016

).

COMMISSIONI DI LAVORO

Al fine di rendere più funzionale l’organizzazione interna, il Collegio Docenti si struttura annualmente in Commissioni e gruppi di lavoro, in relazione al Piano di attività predisposto dal Collegio Docenti all’inizio dell’anno scolastico. I compiti specifici saranno assegnati a seconda la Commissione

Commissione BES e Inclusività:

1.

Rilevare i BES presenti nella scuola 2.

documentare gli interventi educativi 3.

monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola 4.

coordinare le proposte dei gruppi di lavoro operativi 5.

elaborare il PAI riferito a tutti gli alunni con BES 6.

fornire consulenza ai docenti 7.

affronta le problematiche relative agli alunni diversamente abili, anche attraverso 8.

accordi con gli specialisti che operano nella scuola e con l'ASL. 9.

Programma gli interventi in relazione ai bisogni rilevati anche con riferimento agli 10.

esami finali di valutazione, nel rispetto delle norme vigenti. 11.

Predispone la scheda di verifica finale riguardo gli interventi attuati durante l’anno 95

12.

scolastico. 13.

Confronta metodologie d’intervento tra insegnanti di sostegno e insegnanti di classi; 14.

Elabora linee d’intervento comuni in tutta la scuola. 15.

Fa proposte per una strutturazione dell’ambiente in modo personalizzato e funzionale 16.

affinché il bambino riconosca le tracce del suo apprendere e gli oggetti legati alla sua 17.

esperienza. 18.

Produce materiali specifici per l’integrazione degli alunni diversamente abili. 19.

Fa proposte per l’acquisto di attrezzature tecniche e sussidi didattici.

Commissione Invalsi:

Coordinare operazioni legate alla somministrazione delle

Prove INVALSI

e caricano I dati nella piattaforma specifica dopo aver provveduto alla correzione dei fascicoli.

Commissione orario:

Predispone l’orario annuale dei docenti tenendo conto di criteri debitamente deliberati all’interno del Collegio dei docenti. Elaborare ipotesi di organizzazione oraria per le classi e l’utilizzo dei laboratori.

Referenti Laboratorio Informatico:

Installazione di software aggiuntivi: è consentita esclusivamente per software open source o freeware di stretto interesse didattico. Nel caso di software soggetti a licenza, è necessario fare richiesta di acquisto alla Direzione; Verifica dell’entità dei problemi riscontrati dagli insegnanti e, nel caso dell'impossibilità di risolverli; segnalazione al referente d’Istituto; sostituzione delle cartucce delle stampanti e annotazione degli interventi sul registro apposito; effettuazione della scansione quotidiana dell'antivirus del PC collegato ad internet.

Comitato di valutazione:

Prendere in esame e valutare le attività didattiche degli insegnanti neoimmessi in ruolo e, conseguentemente, in anno di prova, nel corso del quale sono affiancati da un tutor.

Tutor docenti anno di prova:

E’ compito del tutor sostenere i docenti nel corso dell’anno scolastico (programmazione didattica ed educativa, progettazione di itinerari didattici, predisposizione di strumenti di verifica e valutazione, ecc.), e facilitare i rapporti interni ed esterni all’Istituto e l’accesso alle informazioni. Il tutor sosterrà il docente neoassunto “ad analizzare, con fini migliorativi e propositivi, gli aspetti culturali, didattici e metodologici della propria attività, prevedendo anche forme di collaborazione e scambio tra colleghi.

SICUREZZA E PRIMO SOCCORSO:

La relativa commissione è composta da un referente per plesso ed ha il compito di:  segnalare eventuali situazioni di pericolo rilevate tramite relazione scritta;  organizzare le prove di evacuazione, in genere due per anno scolastico;  cooperare con la Protezione Civile anche organizzando incontri formativi sul tema della sicurezza e così promuovendo una cultura condivisa della sicurezza e preparando gli alunni, fin dalla scuola dell’infanzia, al riconoscimento del pericolo e del rischio e alla corretta reazione allo stesso in contesto scolastico e non; 96

 promuovere la divulgazione delle disposizioni ministeriali riguardanti la somministrazione di farmaci salvavita;  controllare che la cassetta del materiale di primo soccorso sia fornita secondo la normativa;  proporre corsi di formazione in materia di primo soccorso con personale specializzato.

COORDINATORI E SEGRETARI INTERCLASSE E INTERSEZIONE. Plesso Scuola Primaria di San Luca

CLASSI

IA- IB VERBALIZZANTI DEI

DOCENTI

PELLE TERESA LUCIA IIA-IIB IIIA-IIIB IVA- IVB VA-VB MARINO GIOVANNA VALASTRO CATERINA SCRIVA DOMENICA GIORGI SAVERIA Plesso Scuola Primaria Bosco S. Ippolito CLASSI DOCENTI IA- IIA- IIIA IVA- VA MUSOLINO CLOTILDE BABUSCIA FRANCESCA Plesso scuola dell’Infanzia di San Luca: Ins. MACRÌ ELENA CONSIGLI Plesso Scuola dell’Infanzia di Bosco S.Ippolito: Ins. MASSA MARIA GRAZIA DI CLASSE, Plesso Scuola Secondaria di I grado di San Luca CLASSI IA IIA IIIA IIB IIIB DOCENTI LARIA ROSA ROMEO ELISABETTA MODAFFARI GIOVANNI IOFRIDA FRANCESCA ZAPPIA ANGELINA COMPITI DEI COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

In base all’articolo 25 comma 5 del Decreto legislativo n.165/2001 e dell’articolo 31del C.C.N.L. 2002/05, il DS si avvale, nello svolgimento delle funzioni organizzative ed amministrative, di due collaboratori a cui sono delegate le seguenti funzioni:

Primo collaboratore con funzioni vicarie

1.

Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento; 2.

Collabora con il Dirigente scolastico per la formulazione dell’ordine del giorno del Collegio dei docenti e ne verifica le presenze durante le sedute; 3.

Predispone, in collaborazione con il Dirigente scolastico, le presentazioni per le riunioni collegiali; 4.

Svolge Funzioni di Supporto al Dirigente Scolastico; 97

5.

Collabora nella predisposizione delle circolari e ordini di servizio; 6.

Partecipa agli incontri di staff.

7.

Raccoglie e controlla le indicazioni dei

Responsabili

dei diversi plessi; 8.

Collabora con il Dirigente scolastico per questioni relative a sicurezza e tutela della privacy; 9.

Si occupa dei permessi di entrata e uscita degli alunni e dei docenti; 10.

Predispone le sostituzioni in caso di assenze dei docenti in relazione alle necessità ed esigenze (assenze, scioperi, assemblee, uscite didattiche), nonché le modalità di accertamento del suo rispetto; 11.

Partecipa alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico; 12.

Collabora alla formazione delle classi secondo i criteri stabiliti dagli organi collegiali e dal Regolamento di Istituto; 13.

Cura i rapporti e la comunicazione con le famiglie; 14.

Svolge azione promozionale delle iniziative poste in essere dall’Istituto; 15.

Partecipa, su delega del Dirigente Scolastico, a riunioni presso gli Uffici scolastici periferici; 16.

Collabora alle attività di orientamento; 17.

Segue le iscrizioni degli alunni; 18.

Fornisce ai docenti materiali sulla gestione interna dell’Istituto; 19.

Collabora alla predisposizione dei calendari delle attività didattiche e funzionali.

Secondo collaboratore

1.

Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento del Docente Primo Collaboratore; 2.

Collabora alla gestione generale dell’Istituto; 3.

4.

Riceve i nuovi docenti; Svolge, su delega del Dirigente Scolastico, particolari compiti organizzativi e gestionali in caso di assenza o impedimento del Docente Primo Collaboratore; 5.

Collabora nella predisposizione e stesura delle circolari , materiale informativo e ordini di servizio controllandone la presa visione e ne cura la diffusione; 6.

Collabora nell’organizzazione di eventi e manifestazioni, anche in collaborazione con strutture esterne; 7.

Collabora nell’organizzazione e nello svolgimento dei progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa riguardanti tematiche sociali, ambientali, di cittadinanza attiva e volontariato; 8.

Coordina i lavori delle Funzioni Strumentali; 9.

Collabora per l’organizzazione delle prove INVALSI; 10.

Svolge Funzioni di Supporto al Dirigente Scolastico; 11.

Collabora nell’organizzazione e nello svolgimento dei progetti di ampliamento dell’offerta formativa; 12.

Partecipa agli incontri di staff. 98

Il Coordinatore e Segretario del Consiglio di Classe

Il predetto incarico si concretizza nell’assolvimento dei compiti di seguito elencati: 1.

Presiedere

i lavori del Consiglio in assenza della Dirigente Scolastica o dei Collaboratori della stessa all’uopo delegati; 2.

Supportare

i lavori del Consiglio; 3.

Coordinare

la predisposizione del materiale necessario per le operazioni di scrutinio quadrimestrale e finale; 4.

Curare

i rapporti informativi con le famiglie degli alunni; 5.

Svolgere

le funzioni di segreteria del Consiglio (Redigere i verbali delle riunioni); In particolare, il

Coordinatore è: 1.

Il punto di riferimento

per i problemi che sorgono all’interno della classe e per le azioni da mettere in atto;

2.

Il responsabile

degli esiti del lavoro del Consiglio;

3.

Il facilitatore

di rapporti fra docenti e il promotore di un clima sereno e costruttivo.

Il

Coordinatore,

inoltre, in

rapporto agli alunni:

1.

Si informa

sulle situazioni a rischio e cerca soluzioni adeguate in collaborazione con il Consiglio di Classe (Tutoraggio); 2.

Controlla

che gli alunni informino i genitori sulle comunicazioni scuola/famiglia.

In rapporto ai colleghi della Classe:

1.

Controlla

il registro di classe (Assenze, Ritardi, Uscite anticipate ecc..).

In rapporto ai genitori:

1.

Informa

e convoca i genitori degli alunni in difficoltà, registrando data e contenuto della conversazione con richiesta di sottoscrizione della stessa; 2.

Tiene

rapporti con i Rappresentanti dei genitori della Classe e ne chiede e promuove il contributo.

In rapporto al Consiglio di Classe:

1.

Relaziona

in merito all’andamento didattico disciplinare della classe; 2.

Propone

le visite guidate e i viaggi di istruzione per la classe; 3.

Coordina

gli interventi di recupero e la valorizzazione delle eccellenze; 4.

Verifica

il corretto svolgimento di quanto concordato in sede di programmazione della classe; 5.

Propone

riunioni straordinarie del Consiglio di Classe.

Il Coordinatore funge anche da Segretario, ha cioè il compito di mettere a verbale quanto si discute e si decide durante le riunioni del consiglio di classe.

Compiti degli insegnanti responsabili di plesso Al docente nominato Responsabile di pless

o sono affidate le seguenti funzioni: 1.

Rapporti con l’Ufficio del Dirigente Scolastico ed informazione circa le esigenze organizzative; 2.

Ritiro, diffusione e custodia delle circolari interne, posta, comunicazioni, ecc.; 3.

Ricevimento e custodia dei sussidi didattici, materiali, libri, riviste e segnalazione dei bisogni 99

eventualmente presenti; 4.

Rapporti con l’utenza e con soggetti esterni; 5.

Vigilanza generale (orari, turnazioni, frequenza degli alunni, ecc.); 6.

Sostituzione dei docenti assenti; 7.

Giustificazione assenze, permessi, ritardi degli alunni; 8.

Comunicazione di ogni problema di funzionamento, di situazioni di infortunio, di emergenza; 9.

Segnalazione di problematiche connesse al funzionamento dei servizi collegati agli Enti locali (vigilanza, trasporto, mensa, ecc.); 10.

Segnalazione eventi di furto/atti vandalici; 11.

Registrazione permessi brevi e relativi recuperi; 12.

Partecipazione agli incontri di Staff.

DIPARTIMENTI

I dipartimenti, articolazioni funzionali del Collegio dei docenti, assumono nei documenti della Riforma un ruolo fondamentale, con lo specifico compito di supporto alla didattica e alla progettazione, attraverso la realizzazione di interventi sistematici relativi alla didattica per competenze, all'orientamento e alla valutazione degli apprendimenti, e di raccordo tra i vari ambiti disciplinari. Per un'organizzazione più efficiente, i coordinatori dì dipartimenti si riuniscono, a conclusione del proprio lavoro, per concordare obiettivi e strategie didattiche comuni.

ASSI CULTURALI E DIPARTIMENTI

Indicazioni operative del Dirigente

I dipartimenti, articolazioni funzionali del Collegio dei docenti, assumono nei documenti della Riforma un ruolo fondamentale, con lo specifico compito di supporto alla didattica e alla progettazione, attraverso la realizzazione di interventi sistematici relativi alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti, e di raccordo tra i vari ambiti disciplinari. Per un’organizzazione più efficiente, i coordinatori di dipartimenti si riuniscono, a conclusione del proprio lavoro, per concordare obiettivi e strategie didattiche comuni. I primi incontri riguarderanno non solo la Programmazione educativo-didattica ma avvieranno la riflessione ragionata sulle innovazioni introdotte dalla Riforma (didattica per competenze, O.S.A biennio e triennio, certificazione delle competenze al termine del biennio ). Le decisioni dei vari dipartimenti riguardanti obiettivi, competenze, criteri e strumenti valutativi saranno riportare nel verbale di dipartimento, insieme al materiale di riflessione ed ai documenti didattici prodotti, devono intendersi vincolanti per tutti i docenti dello stesso asse e ambito disciplinare.

COMPITI

Il Collegio dei Docenti definisce le linee metodologiche generali a cui fanno riferimento tutti i Dipartimenti di materia nella stesura delle programmazioni disciplinari. Gli Assi culturali sono un’articolazione del Collegio dei Docenti a loro volta suddivisi in Dipartimenti Disciplinari ciascuno composto dal gruppo di docenti di una medesima disciplina. 100

Le funzioni del Dipartimento sono: attuare l'analisi disciplinare, a partire dalle linee metodologiche stabilite dal Collegio dei Docenti in relazione alle figure professionali di ogni indirizzo di corso; definire gli obiettivi disciplinari e trasversali della programmazione modulare rispondenti alle competenze; individuare e definire i moduli didattici; stabilire i criteri di valutazione, il numero e la tipologia degli strumenti di verifica in conformità con i criteri generali stabiliti dal P.O.F.; organizzare i test d'ingresso, i test d’uscita; progettare le prove strutturate e le prove di simulazione degli Esami di Qualifica e di Stato proporre l’adozione di nuovi libri di testo; promuovere la raccolta e la diffusione di materiale scientifico e didattico inerente la Disciplina promuovere progetti inerenti la disciplina e le attività riguardanti l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta formativa; procedere alla verifica del lavoro svolto. Ogni docente della materia è tenuto a partecipare attivamente alle riunioni di Dipartimento e a concorrere al perseguimento delle funzioni assegnate collegialmente al Dipartimento. All'interno del Dipartimento il Coordinatore organizza e promuove attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica e rispondenti all’attuazione del riordino dei cicli. I compiti del Coordinatore sono: presiedere le sedute indirizzare i docenti verso gli orientamenti metodologici della scuola è responsabile dell'elaborazione dei verbali delle sedute raccogliere le programmazioni modulari, le griglie e le analisi disciplinari del Dipartimento è referente nei confronti del Collegio dei Docenti, del Dirigente Scolastico e di agenzie esterne (alternanza scuola/lavoro) coordinare le scelte del Dipartimento in relazione a: analisi disciplinare, obiettivi disciplinari e trasversali, standard minimi, competenze, strumenti e criteri di valutazione distribuire e raccogliere le schede di verifica del lavoro svolto.

Compiti delle Funzioni Strumentali

I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse, monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti F.S. vengono designati con delibera del Collegio dei docenti in coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzane del P.O.F. il suo arricchimento anche in relazione con enti e istituzioni esterne. 101

AREA 1 : Gestione, aggiornamento e revisione del Piano dell’Offerta Formativa

1.

Pianificazione dell’ offerta formativa; 2.

Pianificazione delle risorse disponibili; 3.

Innovazione, ricerca e sviluppo; 4.

Progettazione trasversale; 5.

Realizzazione didattica del Piano; 6.

Coordinare e revisionare i vari Regolamenti di Istituto; 7.

Controllo e valutazione della qualità del Piano dell’ Offerta Formativa; 8.

Rilevazione del livello di gradimento del servizio scolastico erogato; 9.

Rilevazione della qualità dei processi e degli esiti.

AREA 2: Interventi e servizi per gli studenti: Promozione delle attività di orientamento

1.

Organizzare e coordinare le visite guidate e i viaggi di istruzione; 2.

Coordinare le attività sportive, Artistico/Musicali e Corali; 3.

Coordinare, gestire e monitorare le attività laboratoriali e i corsi di recupero/approfondimento; 4.

Coordinare e gestire le attività di continuità; 5.

Promozione e coordinamento di azioni dirette a garantire l’orientamento degli studenti

AREA 3: Supporto Docenti: Interventi riguardanti la Sicurezza

1.

Raccolta e coordinamento delle informazioni dei responsabili di plesso riguardanti le situazioni di rischio presenti nell’Istituto; 2.

Formazione del personale docente, A.T.A. e degli alunni sulla sicurezza e privacy; 3.

Promozione e adesione ad accordi di rete con altre Scuole del Territorio; 4.

Coordinamento dei rapporti con Enti esterni in tema di sicurezza; 5.

Coordinamento della realizzazione dei piani di evacuazione; 6.

Progettazione di attività di Educazione stradale.

AREA 4: Supporto alunni

1.

Accoglienza, continuità, integrazione (Handicap, DSA, BES); 2.

Progettare varie attività sui BES, DSA, Handicap; 3.

Progettare attività di Educazione alla Salute, Cittadinanza attiva ed Educazione alla legalità; 4.

Organizzare incontri e attività; 5.

Fornire materiale di supporto ai docenti di sostegno.

AREA 5: Coordinamento e gestione delle attività progettuale d’Istituto e di eventuali Progetti PON e POR

1.

Coordinamento dei vari progetti inseriti nel POF; 2.

Progettare eventuali progetti PON e POR; 3.

Organizzare le varie attività progettuali.

AREA 6: Supporto docenti/alunni

1.

Apertura e gestione Biblioteca di Istituto; 2.

Eventuali nuovi acquisti; 3.

Curare i prestiti per docenti e alunni; 102

4.

Gestire le varie programmazioni di Istituto; 5.

6.

Elaborare griglie di valutazione per le singole discipline; Controllo e valutazione della qualità del Piano dell’ Offerta Formativa; 7.

Rilevazione del livello di gradimento del servizio scolastico erogato; 8.

Rilevazione della qualità dei processi e degli esiti; 9.

Coordinamento prove Invalsi.

AREA7: Responsabile della gestione delle nuove tecnologie informatiche, della comunicazione e musicali

1.

Gestione dei laboratori informatici e musicali; 2.

Visitare costantemente il sito web; 3.

4.

Coordinare attività connesse con la raccolta di materiale per la pubblicizzazione dell’Istituto; Supportare i docenti per l’utilizzo delle tecnologie informatiche per il registro on line scrutini elettronico

Comitato Valutazione dei Docenti

Presso ogni istituzione scolastica ed educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.

2. Il comitato è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal Consiglio di Istituto; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici; 3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell’innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale; 4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il Comitato è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a) ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor; 5. Il comitato valuta il servizio di cui all’articolo 448 su richiesta dell’interessato, previa relazione del Dirigente Scolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l’interessato e il consiglio di istituto provvede all’individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’articolo 501». 103

I Docenti: Adempimenti ed obblighi

1 - Rientra fra gli obblighi dei docenti la documentazione programmatica e didattica. Il registro di classe cartaceo è utilizzato per le assenze, i ritardi, le note disciplinari e brevi annotazioni sulle lezioni svolte (forma sintetica); il registro elettronico, per la valutazione, gli argomenti svolti in modo analitico , le lezioni assegnate, le note disciplinari da comunicare alle famiglie; 2 - Modalità di registrazione delle assenze: Il docente della prima ora s riporta sul registro cartaceo di classe gli alunni assenti, controlla quelli dei giorni precedenti e segna sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione dei relativi giorni. Il docente, qualora un alunno dopo tre giorni dal rientro continui ad essere sprovvisto di giustificazione, segnala il nominativo in Presidenza. 3 - In caso di ritardo di un alunno occorre segnare l’orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe. 4 - Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l’autorizzazione in Presidenza o al docente delegato. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo. 5 - I docenti curano che l’ elenco degli alunni del registro di classe ed il registro elettronico sia completo ed aggiornato; segnalando alla segreteria le eventuali discrepanze. Tutti i dati relativi agli indirizzi ed i numeri telefonici sono disponibili in segreteria. 6 - Il registro elettronico è l’unico strumento formale riconosciuto dalla scuola per registrare i voti di merito, le lezioni svolte, i compiti assegnati, e le comunicazioni ufficiali alla famiglia;

Il personale Amministrativo: Norme del personale amministrativo

1. Il ruolo del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all’ azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’ efficienza e l’ efficacia del servizio e per il conseguimento delle finalità educative. 2. Il personale amministrativo indossa, in modo ben visibile, il tesserino di riconoscimento per l’ intero orario di lavoro ed al telefono risponde con la denominazione dell’Istituzione Scolastica e il loro nome. 3. Non è consentito l’uso dei telefoni cellulari durante l’orario di lavoro. 4. Cura i rapporti con l’ utenza, nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla legge. 5. Collabora con i docenti. 6. La qualità del rapporto col pubblico e col personale è di fondamentale importanza, in quanto esso contribuisce a determinare il clima educativo della scuola e a favorire il processo comunicativo tra le diverse componenti che dentro o attorno alla scuola si muovono. 7. Il personale amministrativo è tenuto al rispetto dell’orario di servizio.

I Collaboratori Scolastici: Norme e doveri dei collaboratori scolastici

1 I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. 104

2 In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità. 3 I collaboratori scolastici: devono vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni; sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza dell’Insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita; collaborano con gli insegnanti nella raccolta delle prenotazioni per la mensa e nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio; favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap; vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d’istruzione; riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi; sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell’ insegnante; impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi; sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; evitano di parlare ad alta voce; tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule a date; non si allontanano dal posto di servizio, tranne che per motivi autorizzati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi o dal Dirigente Scolastico; invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento; prendono visione del calendario delle riunioni dei consigli di classe, dei collegi dei docenti o dei consigli di istituto, tenendosi aggiornati circa l’ attuazione del necessario servizio; sorvegliano l’uscita delle classi e dai cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie. 105

4 - situazioni di pericolo - Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. 5 - richieste di uscita - Accolgono il genitore dell’ alunno minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell’alunno, dove il docente dell’ ora provvederà alla annotazione dell’autorizzazione sul registro di classe. Dopodiché l’alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la scuola. 6 - controlli finali - Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: a - che tutte le luci siano spente; b - che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; c - che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola; d - che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; e - che vengano chiuse le porte e i cancelli della scuola; f - gli ausiliari addetti agli u ci controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli usci. 7 -firma - Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo-on line della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. 8 - mappe di evacuazione - E’ fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di evacuazione dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo. 9 - in caso di sciopero In casi di sciopero e di assemblea sindacale (qualora tutti i lavoratori partecipassero), un collaboratore, ad estrazione, presterà servizio per consentire l’apertura del plesso in cui svolgono attività indifferibili.

Comunicazioni

1 Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’ area scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 2 E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). 3 E’ garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc. 4 La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo. 5 Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale. 6 Per gli alunni si prevede di: a- distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’ organizzazione della scuola; b- autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale e Comprensoriale, inviato da Enti istituzionali; 106

c - autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, Associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purché l’ iniziativa non persegua fini di lucro.

ACCESSO DEL PUBBLICO Accesso di estranei ai locali scolastici

Qualora i Docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di esperti a supporto dell’ attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’ autorizzazione al Dirigente Scolastico. Gli esperti permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’ espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del Docente. Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell’ edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. Dopo l’entrata degli alunni verranno chiuse le porte d’accesso. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l’Albo d’Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di Presidenza e di segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi. I tecnici che operano alle dipendenze della Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni.

LE STRUTTURE E I SERVIZI

La scuola mediante un costante rapporto con le Amministrazioni Comunali, s’impegna a garantire:un ambiente scolastico pulito, accogliente, sicuro e confortevole; la dotazione di locali, arredi e attrezzature adeguati allo svolgimento delle attività didattiche, palestre, laboratori, biblioteche, postazioni multimediali. Gli alunni possono usufruire dei servizi di mensa per la Scuola Secondaria di I grado ed Infanzia e di trasporto attivato dal Comune. L’Istituto s’impegna, inoltre, a svolgere costante opera di sensibilizzazione nei confronti delle Istituzioni deputate a garantire la sicurezza. Si evidenzia la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche dell’istituto che risultano attualmente scarne e datate , attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali, comunitarie o private. 107

IPOTESI FABBISOGNO DI ORGANICO

In questa sezione si indica il numero di posti di organico, anche in riferimento alle sezioni “L’organico dell’autonomia” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015:

Posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) Scuola dell’infanzia Scuola Primaria

a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19

Posto comune 12 12 12 21 21 21 Posto di sostegno 1 / / 4 4 4 tempo pieno tempo pieno tempo pieno tempo normale + 1 classe tempo pieno tempo normale + 1 classe tempo pieno tempo normale + 1 classe tempo pieno SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Classe di concorso a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro AD00 (Sostegno) 3 2 1 caratteristiche Tempo normale e tempo prolungato A043 (Lettere) A345 (Inglese) A059 ( Matematica e Scienze) A245 (Francese) A032 (Ed. Musicale) A030 (Ed. Fisica) A028 (Ed. Artistica) A033 (Ed. Tecnica) AB77 (Chitarra) AJ77 (Pianoforte) AL77 (Tromba) AM77 (Violino) 5 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 5 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 5 1 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato Tempo normale e tempo prolungato

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Posti per il potenziamento Tipologia

(es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*

Primaria- Area 1- Potenziamento Umanistico Socio economico e per la legalità n. docenti 2 A043- Secondaria di I grado Area 1- Potenziamento Umanistico Socio economico e per la legalità A059 - Secondaria di I grado Area 3 - Potenziamento Scientifico 1 1 Obiettivi Formativi Comma 7 Motivazione

(con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso individualizzati percorsi e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;  Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni attraverso educativi speciali percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore;  Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana, da organizzare anche in Collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunità di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali. Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al

Priorità del R.A.V.

RECUPERO E POTENZIAMENTO DI ITALIANO

Priorità del R.A.V.

RECUPERO E POTENZIAMENTO DI ITALIANO

Priorità del R.A.V.

MATEMATICA RECUPERO E POTENZIAMENTO DI 109

Primaria – Area Potenziamento Scientifico 3 Primaria – Area Potenziamento Linguistico 2 A345- Secondaria di I grado- Area 2 Potenziamento Linguistico Primaria – Area Potenziamento Motorio 5 Primaria – Area Potenziamento Laboratoriale 6 2 2 1 1 1

decreto del Presidente della Repubblica20 marzo 2009, n. 89 Apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi,anche con potenziamento del tempo scolastico rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica20 marzo 2009, n. 89.

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad dell'Unione europea, altre lingue anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning. Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'Unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning. Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano,con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica.

Priorità del R.A.V.

RECUPERO E POTENZIAMENTO DI MATEMATICA

Priorità del R.A.V.

Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza.

Priorità del R.A.V.

Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza.

La struttura della Scuola Primaria del Plesso di San Luca dispone di un’ampia e attrezzata palestra, inoltre nell’anno scolastico 2015/2016 è stato costituito il

“Centro Sportivo Scolastico”

in base a quanto riportato nelle Linee guida per le attività di Educazione fisica, motoria e sportiva nelle Scuole e per avviare i progetti da svolgere con i Campionati Studenteschi proposti dal Miur, dal C.O.N.I. e altre agenzie formative.

Progetto “Nonsolosport” “Sport in classe”

Sviluppo digitali delle degli competenze studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network

Progetto:

Cliccando … Cliccando

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Secondaria di I grado – Area 6 Potenziamento Laboratoriale 2

e dei media produzione; nonché alla Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio (comma7 lettera il; valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore. Attività laboratoriali finalizzate all’occupabilità in un contesto svantaggiato, valorizzando la scuola che sarà aperta al territorio e agli Enti locali: (Progetti:

“Centro Culturale Giovanile”, “Educazione ambientale e Teatro”, “Moda Arte- Recupero dei Mestieri Antichi”, “M USICAL L IBERI C ONTRO ” , “Riciclo Creativo”, “Educazione Stradale”, “Mi Muovo per Tutto”, “Tutti in Strada”, “Emozioni in Movimento”, “Il Mondo in una goccia”, “Io Piccolo Artista”, “Teatro”, Rete Territoriale: “Il Territorio Come Bene Comune”). Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia

Assistenti amministrativi Collaboratori scolastici

N. 05

unità (Da n.12 attuali a n. 17) così suddivisi: 

N.02

per palestre (1 sc. Primaria + 1 sc. Second.); 

N.02

per laboratori (1 sc. Primaria + 1 sc. Second.); 

N. 01

per Uffici Amministrativi

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE

Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Il piano di formazione del personale” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:

Attività formativa n. N. 02

(Da n. 03 attuali a n. 05)

Personale coinvolto

Indicazioni per il Curricolo;

L’applicazione delle nuove tecnologie informatiche nella didattica – Utilizzo LIM;

Bes;

Registro on- line;

Informatica

Primo Soccorso;

Assistenza persone disabili o con patologie;

Personale Docente Personale Docente ed A.T.A.

Priorità strategica correlata

Priorità del R.A.V. Priorità del R.A.V. 111

Sicurezza.

Dematerializzazione IPOTESI FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Si suggerisce di fare riferimento anche a quanto indicato alle sezioni “Le attrezzature e le infrastrutture materiali” e “Reti di scuole e collaborazioni esterne” della nota MIUR prot. n. 2805 del 11.12.2015. L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta:

Infrastruttura/ attrezzatura

Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN Personale Amministrativo

Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla progettazione del capo III

Rendere più fruibile l’uso delle nuove tecnologie e nel processo di insegnamento-apprendimento; D.L.95/2012 convertito in Legge 135/2012

Fonti di finanziamento

ASSE II INFRASTRUTTURE PER L’ISTRUZIONE – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) – OBIETTIVO10.8

Realizzazione di laboratori di informatica- dell’Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di I grado Dotazione di Tablet per i docenti e per gli alunni- Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Progettare per competenze anche attraverso la metodologia laboratoriale Progettare per competenze anche attraverso la metodologia laboratoriale

Candidatura N. 11176

del 15/10/2015 - FESR

Candidatura N. 11176

del 15/10/2015 - FESR Ampliamento nelle aule di LIM Scuola Primaria Secondaria di I grado e Laboratori l’occupabilità Territoriali per Progettare per competenze anche attraverso la metodologia laboratoriale Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro

Candidatura N. 11176

del 15/10/2015 - FESR AVVISO PUBBLICO DEL MIUR, pubblicato con

Nota Prot. 10740

del 8 settembre 2015

Scuola in rete

Ampliamento delle attrezzature informatiche negli Uffici di Segreteria Adeguamento del processo di dematerializzazione della P.A. previsto dal D.L.95/2012 convertito in Legge 135/2012.

Candidatura N. 11176

del 15/10/2015 - FESR destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

N.B. La versione integrale del P.T.O.F. si trova pubblicato sul sito della nostra scuola: www.icsanluca-bovalino.gov.it

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