Lviv 2016 - Federazione Italiana MMA

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Transcript Lviv 2016 - Federazione Italiana MMA

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Oggetto:

WORLD OPEN CHAMPIONCHIP LVIV 12/15 MAGGIO 2016

Trasferta entusiasmante per la nazionale italiana di Shoot Boxe ai mondiali in Ucraina. I risultati parlano da soli: con 19 atleti in gara ( Gensini Gionata all’ ultimo momento non è potuto partire per problemi famigliari ), ci siamo portati a casa 12 medaglie d’ oro, tre argenti e quattro bronzi! A ciò si aggiunge il premio come migliore Team Nazionale consegnatoci personalmente dal Presidente Mondiale WMMAF Andrei Chistov. Ma mi sento di dover aggiungere un po’ di condimento a questo ricca pietanza… Il team è stato meraviglioso sotto tutti gli aspetti. Affiatati, divertenti ( che non guasta..), tenaci, altamente tecnici, grintosi e decisi di dare tutto fino all’ ultima goccia di energia! E per qualcuno vi assicuro che è stata durissima! E lo si legge chiaramente sui volti segnati di questi ragazzi. In primis Francesco Sarullo che si è trovato per ben due volte vittima di un disguido arbitrale per cui ha dovuto subire due “ground and pound” che di fatto fanno parte delle Ultimate Fight MMA e non di certo della Shoot Boxe. Francesco non ha mollato ed è riuscito comunque a vincere andando in finale dove, con il naso disastrato, ha dovuto cedere la armi al fortissimo Atayev Dovran del Turkmenistan. E che dire di Pablo Fabbrini, MMA 78 kg. che dopo essere andato quasi KO con l’ ucraino Ivan Melnyk è riuscito a finalizzarlo per poi perdere egli stesso finalizzato duramente in semifinale. Restando nel pieno contatto l’ unico che ne è uscito con il viso pulito è stato Daniel Wolak, Shoot boxe 78 kg. che ha spazzato via il turco Abdullah Gokcekesgin in un minuto e mezzo con delle bordate di pugno che hanno aperto il varco ad una potente ginocchiata finale. Direi che ha talmente impressionato da indurre al ritiro il gia ammaccato Volodymir Baryshev, ucraina. Medaglia d’ oro che potrà sfoggiare al Zicatela, il paese della sua società sportiva. Ma non si creda che nella Kick Jitsu le conquiste sono state più agevoli… Sappiamo benissimo tutti che il “leggero contatto” a livello internazionale ha un’interpretazione molto diversa da quello nazionale… Basta vedere i segni sul viso di Giuseppe Bottero e Marco Esposito, altri due aurtentici gladiatori. Per Marco purtroppo non c’ è stato niente da fare contro il serbo Aleksa Boshic che lo ha fermato al terzo posto, mentre Giuseppe, soprattutto in virtù delle sue splendide proiezioni alte, ha vinto la semifinale e quindi la finale dove ha trovato un altro serbo, Stefan Mancic. Oro anche per lui. Bravissime le nostre donne. Giulia Chinello con la sua proiezione in aggancio, Claudia Moro con le sue lunghe leve, Muti Giulia con la sua completezza tecnica che andava dai calci ad uncino alle

proiezioni in caricamento. Ma il “bottino” più ricco ce lo portano Speranze e cadetti. Pittarello ha dovuto fare tre match per portarsi a casa l’ argento. A Bruscaglin ne sono bastati due per l’ oro. Iacopini si è preso la rivincita della scorsa edizione vincendo in finale con l’ ucraino Vadim Dumnich, Dorgia ha centrato l’ oro alla sua prima uscita in nazionale così come pure Cristian Tietto. Classe da veterano per Pagliariccio Gaetano e spettacolo di Simone Spadini che ha sbatacchiato l’ ennesimo ucraino Orest Prystavskiy con proiezioni altissime inducendo l’ arbitro centrale a interrompere l’ incontro per manifesta superiorità. Per Simone è il terzo oro! Il viso scoraggiato del coach della nazionale Ucraina la diceva lunga e si contrapponeva ai sorrisi smaglianti dei nostri due “bellissimi” DTN, Fabio Fantini e Simone Palazzin, continuamente a sfottersi, sempre entusiasti, allegri e positivi. Sensazioni che trasmettono a tutto il team allentando la tenzione e riportando tutto a quello che dovrebbe essere: il divertimento nel fare una disciplina che amiamo! Ci è mancato Matteo Crivello, il nostro arbitro che ci ha accompagnato nelle scorse trasferte. Ma Wahbi Emily ce lo ha fatto quasi dimenticare con la sua simpatia e capacità di adattamento alle “poliedriche” situazioni tipiche delle competizioni in questi paesi. Peccato che il match WMMAF-PRO tra la nostra Mara Borella e l’ ucraina Lena Hunter sia stato regalato sfacciatamente all’ atleta di casa. Peccato davvero. E’ stato un bellissimo match tra due grandi atlete. 3 round da 5’ nell’ arena del Circo di Lviv. Diretta televisiva e tifo da stadio. Sulla carta sapevamo di partire svantaggiati. Lena è in contratto al Bellator e in npiedi è veramente micidiale. Anche qui i segni sulla pelle di Mara ne sono chiari testimoni.. Ma a terra Mara è fortissima e quindi era un incontro aperto a tutte le soluzioni. Così è stato. Se Mara è quasi andata KO sotto i colpi in piedi di Lena, Lena è andata sotto il “ground and pound” di Mara in più di una volta, salvata soltanto dall’ arbitro centrale che ha stoppato ogni qualvolta Lena era in seria difficoltà. Prima e seconda ripresa per Mara e terza per Lena. Questo è il mio giudizio. E pure quello del Presidente WMMAF che ha lo ha detto molto chiaramente: necessita una rivincita! Naturalmente condivido… ma non certamente nella città di Lena, con gli arbitri ucraini!! Per Mara resta comunque la soddisfazione di aver fatto un grande match che è andato in onda in tutto il mondo in “Pay per View” dove tutti hanno potuto vedere come realmente è andata.