E : RGONOMIA DEFINIZIONE E STORIA

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ERGONOMIA: DEFINIZIONE E STORIA
Tecnica per analizzare, valutare e progettare sistemi
antropocentrici, semplici o complessi, attraverso l’uso delle
conoscenze scientifiche provenienti dalle diverse discipline
esistenti.
Ergonomia MILITARE
1960 Ergonomia INDUSTRIALE
1970 Ergonomia
DEL PRODOTTO
1980 Ergonomia PER L’INTERAZIONE (UOMO-COMPUTER)
1990 Ergonomia COGNITIVA
1950
ERGONOMIA: AREE DISCIPLINARI
L’area politecnica
(ingegneria, architettura, ecc.)
L’area biomedica
(antropometria, fisiologia, medicina del lavoro)
L’area delle discipline sociali
(sociologia, psicologia, economia, ecc.)
ERGONOMIA: LE 5 PIÙ IMPORTANTI
APPLICAZIONI
1.
2.
3.
4.
5.
Antropometria: usata nella sicurezza
Fisiologia: usata nell’industria per
progettazioni
Ingegneria: usata per studi biomeccanici
Biomeccanica: usata per lavori gravosi
Psicologia: usata per l’interazione uomocomputer
ERGONOMIA: I 3 MAGGIORI PRINCIPI
Globalità del risultato
Si ottiene solo con la partecipazione attiva delle diverse aree
disciplinari
Approccio interdisciplinare
Si ottiene ricomponendo le conoscenze delle varie discipline senza
impoverire il valore di ogni singola disciplina
Tutte devono avere la stessa valenza.
Partecipazione degli operatori/utilizzatori
Per gli Inglesi i lavoratori devono essere collaboranti e motivati
Per i Francesi i lavoratori devono essere interpreti e costruire il
processo lavorativo.
LA MOVIMENTAZIONE DEI PAZIENTI
ANALISI DELLE POSTURE
regione cervicale, scapolo-omerale,
dorsale
regione lombare, arti inferiori
regione mano-polso
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA.
STRATEGIA SULLA SALUTE E LA SICUREZZA
OCCUPAZIONALE PER IL 2002-2006
Nei mouse tradizionali la forma
è tale da predisporre, talvolta, a
posture deviate del polso
estensione
flessione
I disturbi muscolo-scheletrici sono una
priorità.
Uno studio recente in Montreal indica che la
sindrome da tunnel carpale che richiede
intervento chirurgico tra i lavoratori manuali
è da ricondurre a cause di lavoro nel 76%
degli uomini e nel 55% delle donne.
In Francia ogni anno vi sono circa 130.000
interventi per tunnel carpale.
deviazione radiale
deviazione ulnare
SPAZIO
A FINMECCANICA COMPANY
Human Factors Team
Ergonomia applicata al sistema di trasporto
ERGONOMIA È
RICERCA DI
USABILITÀ
GUIDA ALL'USABILITÀ
(ISO/CEN 9241)
DI UN PRODOTTO

Usabilità
Il grado in cui un prodotto può essere usato da utilizzatori specifici per raggiungere obiettivi
specifici con efficacia ed efficienza, in uno specifico contesto d'uso

Misurazioni di usabilità
L'usabilità viene misurata in termini di user performance e di soddisfazione. Le misure della
prestazione e della soddisfazione degli utilizzatori forniscono una base per il confronto della
usabilità relativa di prodotti che presentano caratteristiche tecniche differenti e che sono usati
nello stesso contesto.

Efficacia
L'accuratezza e la completezza con cui gli utilizzatori realizzano obiettivi che sono stati
specificati

Efficienza
Le risorse impiegate in relazione all'efficacia (accuratezza e completezza) con cui
l'utilizzatore realizza gli obiettivi

Soddisfazione
Rimanda alla risposta soggettiva degli utilizzatori all'interazione con il prodotto, in termini di
comfort e di accettabilità.
Le prove di usabilità devono rispondere a specifiche
domande:
Quale delle alternative è più intuitiva per gli
utilizzatori?
UN ULTERIORE STEP PER IL SITO WAP:
ADATTIVITÀ IN FUNZIONE DEL TERMINALE
La visualizzazione puo’ essere di tipo:
Testuale
Grafico
Testuale + Icone
CHI COMMETTE L’ERRORE NON È IN GENERE IL SOLO
RESPONSABILE
MOLTI ERRORI SONO INDOTTI DA:

FATTORI PROGETTUALI

FATTORI AMBIENTALI

FATTORI MANUTENTIVI

FATTORI DI FORMAZIONE

FATTORI ORGANIZZATIVI

FATTORI RELAZIONALI
Ergonomia è
ricerca di
sicurezza e
salute
Quasi-evento (Near miss o close call)
 Ogni accadimento che avrebbe potuto, ma non ha,
per fortuna o per abilità di gestione, originato un
evento.(Vedi: Gestione del rischio).

Errori attivi
Sono associati alle prestazioni degli operatori di prima linea, i
loro effetti sono immediatamente percepiti e, dunque,
facilmente individuabili (slips, mistakes e violations).
Errori latenti
Sono associati ad attività distanti (sia in termini di spazio che
di tempo) da luogo dell'incidente, come le attività
manageriali, normative e organizzative. Le conseguenze degli
errori latenti possono restare silenti nel sistema anche per
lungo tempo e diventare evidenti solo quando si combinano
con altri fattori in grado di rompere le difese del sistema
stesso.
(Reason, 1991)
Sacche utilizzate per la plasmaferesi



Root Cause Analysis
(Analisi delle cause profonde)
L’analisi delle cause profonde è una metodologia applicata
allo studio dei fattori causali di un evento avverso o, più in
generale, di un incidente che si basa sulla concezione
organizzativa dell’errore. E’un’indagine strutturata che ha
lo scopo di identificare la “causa radice” di un problema, e
le azioni necessarie ad eliminarla. L’analisi non si limita,
infatti, all’individuazione dell’errore o della mancanza più
prossimi all’evento, ma ha l’obiettivo di analizzare l’intero
processo che lo ha generato. Per “causa radice” si intende,
infatti, un difetto in un processo la cui eliminazione
previene l’accadimento di uno specifico evento
avverso.(Vedi: Gestione del rischio)
LA FORMAZIONE DELL’ERGONOMO
 Principi
ergonomici
 Caratteristiche dell’uomo
 Strumenti operativi
 Uomo/Tecnologia/Organizzazione
 Formazione e addestramento
 Progettazione e intervento
 Aspetti professionali
Società Italiana di Ergonomia
Formazione
•rendere istituzionali diversi percorsi di formazione
•presentare al CUN una richiesta motivata di una
classe specialistica
•criteri di accreditamento dei percorsi formativi
linee di controllo del CREE: contenuto dei corsi,
metodi di insegnamento, disponibilità e qualità
delle strutture
Laurea di Base
Master di 1° livello
Laurea Specialistica
E’ stata approvata una LS in Ergonomia
all’interno della Classe 38/S (Psicologia)
Master di 2° livello
Dottorati in Ergonomia
 Sistema
di gestione
 Un sistema per stabilire politica ed
obiettivi e per conseguire tali obiettivi.
[UNI EN ISO 9000:2000 P.to 3.2.2]Nota:
Un sistema di gestione di
un’organizzazione può includere sistemi
differenti, quali un sistema di gestione per
la qualità, un sistema di gestione
finanziaria o un sistema di gestione
ambientale
Sistema di gestione per la qualità
 Sistema di gestione per guidare e tenere sotto
controllo un’organizzazione con riferimento alla
qualità. [UNI EN ISO 9000:2000 P.to 3.2.3]

Sistema di manutenzione
 Struttura organizzativa, responsabilità e risorse,
processi e procedure, necessarie per attuare la
strategia della manutenzione. [UNI 10147 - 3.4]

Sistema Qualità
 Insieme di responsabilità, struttura
organizzativa, procedure, attività, capacità,
risorse, che mira a garantire che processi,
prodotti, servizi soddisfino bisogni e aspettative
dei clienti/fruitori al minor costo.



PDCA
Il “ciclo PDCA” rappresenta la sequenza logica del
pianificare (plan), realizzare (do), verificare (check), reagire (act) per consolidare o migliorare i risultati ottenuti.
Elaborato concettualmente e operativamente da Deming
costituisce lo “strumento” base dell’approccio alla qualità
mediante il Miglioramento Continuo. All’interno di ognuna
delle fasi può essere realizzato un ulteriore ciclo
PDCA.“L’applicazione del PDCA congloba numerosi
atteggiamenti mentali alla base della ‘Qualità
Totale’:analizzare i dati e parlare con i fatti;concentrarsi su
poche priorità fondamentali;ricercare le cause e le cause
delle cause;controllare sempre più a monte;applicare le
statistiche a tutti i problemi;orientarsi alla prevenzione e
non al rimedio;enfatizzare la preparazione/impostazione e
non il rimedio;focalizzare suo processo e non sul suo
output”. [Merli G., Binoli M., Organizzazione e gestione per
processi, ISEDI ‘96]