Depressione post-traumatica e intervento psicologico Paolo Michielin – Università di Padova
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Depressione post-traumatica e intervento psicologico Paolo Michielin Facoltà di Psicologia – Università di Padova DSM – Azienda ULSS n. 9 – Treviso Major Depression is common • The 6-month prevalence of MD in the community is between 2 and 5% (M Gelder,R Mayou, Ph Cowen,2001) • The lifetime prevalence rates in different studies probably lie between 10 and 20% (M Gelder, R Mayou, Ph Cowen,2001) and range from 1,5% in Taiwan to 19 % in Libanon (RMA Hirschfeld and MM Weissman, 2002) • During their lifetime, 1 in 8 persons may require treatment for MD (DJ Kupfer, 2001) • In any year 1 in 10 depressed persons attempts suicide (DJ Kupfer, 2001) MD is a very recurrent illness • The probability of recurrent episodes ranges from 50% after 1 episode to 80% after 2 episodes [DJ Kupfer, J. Clin. Psychiatry, 1991; 52 (suppl.5), 2834] • The probability of recurrent episodes after the first episode ranges from 80% to 90% [Ernst and Angst, Eur. Arch. Psychiatry Clin. Neurosci., 1992; 241 (4): 222-230- Kessler RC et al., J. Affective Disord.,1994; 30 (1):15-26] MD and disability Leading causes of worldwide disability 5 of the top 10 are psychiatric: • Unipolar depression • Alcohol use • Bipolar affective disorder • Schizophrenia • OCD (DJ Kupfer, 2001) Major Depression- DSM IV,1994: clinical features • Depressed mood or diminished interest or pleasure • Significant weight loss or gain; increase or decrease in appetite • Insomnia or hypersomnia • Psychomotor agitation or retardation • Fatigue or loss of energy • Feelings of worthlessness or inappropriate guilt • Decrease ability to think or concentrate • Recurrent thoughts of death or suicide • Present for at least 2 weeks • With clear impairment in functioning Major Depression: patient A and B (RE Hales, SC Yudofsky, JA Talbott, 1994) Patient A: depressed mood insomnia appetite loss difficulty in concentrating psychomotor agitation Patient B: loss of pleasure hypersomnia weight gain fatigue psychomotor retardation Unipolar depressive disorders: course and prognosis (M. Gelder, R. Mayou, Ph. Cowen, 2001) • Age of onset later than for bipolar • The average length of a depressive episode is about 6 months, but about 25% of patients have episodes of more than a year and about 10-20% develop a chronic unremitting course • About 80% of patients with MD will experience further episodes • As with BP patients the interval between episodes become progressively shorter • About one-third of depressed patients do not achieve complete symptoms remission between episodes Assessment di persone che hanno subito traumi nella vita civile PREVALENZA PTSD a 1 mese a 4 mesi a 1 anno di cui in comorbilità con D 29.9% 17.5% - 44.4% 43.2% 61.5% Shalev e al., 1998 Assessment dopo 16 anni della popolazione curda vittima della guerra convenzionale e chimica PREVALENZA Alta esposizione Convenz+Chimica Alta esposizione solo Convenzionale Bassa esposizione PTSD D 33% 41% 8% 2% 12% 6% Hashemian e al., 2007 Assessment di soldati americani feriti in Iraq e Afganistan % PTSD 10 D PTSD + D 5 1 4 Grieger e al., 2006 7 mesi Assessment di soldati americani feriti in Iraq e Afganistan • Metà dei soldati che presentano disturbi a 1 mese non li presentano a 7 mesi • L’11.4% di coloro che non presentano disturbi a 1 mesi li presentano a 7 mesi • Lo sviluppo di depressione è associato alla gravità delle ferite, ma non all’esposizione al combattimento • Vi è associazione, solo al 1° mese, con la giovane età e l’essere sposati National Comorbidity Survey (Kessler e al., 1995) • Nel 78% delle persone che presentano insieme PTSD e depressione maggiore, quest’ultima è secondaria al PTSD • Nelle persone che hanno subito gravi traumi il disturbo depressivo si sviluppa mediamente dopo 4 mesi e dura tra 3 e 6 mesi Alta comorbilità e sovrapposizione sintomatologica con PTSD Disturbo post-traumatico da stress Triade sintomatologica: • rivivere l’evento traumatico • evitamento degli stimoli associati al trauma e attenuazione della reattività generale • aumento dell’arousal Sovrapposizione sintomatologica • riduzione marcata dell’interesse o della partecipazione ad attività significative • sentimenti di distacco o di estraneità dagli altri • affettività ridotta • sentimenti di diminuzione delle prospettive future • disturbi del sonno • irritabilità • difficoltà a concentrarsi Predittori psicologici di sviluppo della depressione •LoC esterno •Scarso supporto sociale •Ulteriori stressor negativi •Basso livello di funzionamento •Scarse capacità di coping •Precedente psicopatologia BDI – Beck Depression Inventory Autori: BECK, Ward, Mendelson, Mck, Erbaugh (1961) Traduzione e adattamento italiano: Gruppo CBA E’ disponibile anche il BDI-II Costrutti: manifestazioni della depressione clinica, derivanti dall’osservazione clinica; relative agli ultimi 7 giorni Sruttura: 21 item, ciascuno con 4-6 descrizioni di manifestazioni con gravità crescente Somministrazione: individuale o di gruppo, richiede 10 minuti Beck Depression Inventory Scoring: punteggio totale risultante dalla somma dei punteggi segnati ai 21 item Interpretazione: un punteggio superiore a 20 suggerisce la presenza di un disturbo depressivo; una riduzione del punteggio superiore a 6 indica un cambiamento clinicamente significativo Caratteristiche psicometriche: buone la coerenza interna (alpha = .82) e la fedeltà test-retest (a 30 gg = .74), molto buone validità concorrente (con Hamilton RSD, scala 2.D del MMPI, SDS di Zung coeff. di correlazione da .65 a .78) e la validità discriminante (soggetti depressi vs non depressi) Beck Depression Inventory Esempi di item 10) 0 Non piango più del solito 1 Ora piango più che in passato 2 Ora piango continuamente e non riesco a smettere 3 Un tempo riuscivo a piangere, ma ora non riesco anche se ne ho voglia 12) 0 Non ho perso interesse per le altre persone 1 Ora ho meno interesse che nel passato per gli altri 2 Ho perso la maggior parte dell’interesse per le altre persone e mi importa poco di loro 3 Ho perso completamente interesse per gli altri e non mi importa nulla di loro Rapporto della Task Force on Empirically Validated Ts Divisione 12 dell’APA (Chambless, 1998, Chambless e Ollendick, 2001) Well-Established Treatments of Depression • Terapia comportamentale della depressione (Jacobson e al, 1996) • Terapia cognitiva della depressione (Dobson, 1989) • Terapia interpersonale (Di Mascio e al, 1979) NIMH-TDCRP National Institute of Mental Health TREATMENT OF DEPRESSION COLLABORATIVE RESEARCH PROGRAM Probably Efficacious Treatments of Depression • Terapia dinamica breve (Gallagher-Thompson e al, 1994) • Terapia cognitiva per gli anziani (Scogin e McElreath, 1994) • Terapia della reminiscenza per gli anziani (Arean e al, 1993) • Terapia di autocontrollo (Fuchs e al, 1977) • Addestramento al problem solving sociale (Nezu, 1986) più recentemente sono stati svolti studi controllati anche su altri trattamenti psicoterapeutici Es. Psicoterapia sistemico-relazionale TERAPIA COGNITIVOCOMPORTAMENTALE Modelli psicopatologici Modello di Lewinshon Modello di Seligman Incapacità di reagire appresa Stato psicologico che si determina quando l’individuo sperimenta situazioni di incontrollabilità; determina: - DEFICIT MOTIVAZIONALI - DEFICIT COGNITIVI - DEFICIT EMOZIONALI Teoria attribuzionale (Abramson, Seligman, Teasdale, 1978) Tendono a sviluppare depressione, a seguito di esperienze protratte e significative di incontrollabilità, gli individui che presentano uno STILE ESPLICATIVO SPECIFICO nell’attribuzione di causalità e invocano per gli eventi negativi CAUSE INTERNE, STABILI E GLOBALI, mentre per gli eventi positivi CAUSE ESTERNE, INSTABILI E SPECIFICHE COMPONENTI DELLA TERAPIA COMPORTAMENTALE - programmazione delle attività e riattivazione comportamentale - monitoraggio dell’umore - affrontamento e soluzione dei problemi della vita quotidiana, definizione di obiettivi personali - assertività interpersonale “MODIFICARE I COMPORTAMENTI” SE L’ISOLAMENTO E L’INATTIVITA’ PORTA AL MANTENIMENTO DELLA DEPRESSIONE, ALLORA DOBBIAMO CAMBIARE QUALCOSA. Modo di pensare o modo di comportarsi? Risposta: ENTRAMBI, ma iniziamo con qualcosa che dia subito un beneficio (un rinforzo positivo) e che ci faccia vedere e toccare con mano che abbiamo ottenuto un risultato per noi stessi. Fare , inoltre, ci darà meno tempo per rimuginare. Scheda di registrazione delle attività piacevoli Confronto tra il PRIMA E IL POI. PIANO DI LAVORO - CHIEDI AIUTO SE NON RIESCI A FARE IL TUO PROGRAMMA DELLE ATTIVITA’ SETTIMANALI O GIORNALIERE. - SCEGLI ATTIVITA’ BEN DEFINITE -INCLUDI ATTIVITA’ CHE RICHIEDANO ESERCIZIO FISICO - INCLUDI ATTIVITA’ PIACEVOLI - INCLUDI ATTIVITA’ DA FARE ASSIEME AD ALTRI - SII RIGIDO IN ORARI ED IMPEGNI PRESI -DIVIDI IN TAPPE SEMPLICI LE ATTIVITA’ COMPLESSE - Se non riesci con un’attività… prova con un’altra! - Prendi nota dei PENSIERI DISFUNZIONALI - RINFORZATI (fatti i COMPLIMENTI)! Teoria di Beck “PRIMATO DEL COGNITIVO” L’ideazione depressiva non è secondaria all’alterazione dell’umore. La risposta affettiva è piuttosto determinata dalle modalità con cui la persona struttura la propria esperienza CONTENUTO TEMATICO DELLE COGNIZIONI DEI DEPRESSI - BASSA CONSIDERAZIONE DI SE’; la persona opera un confronto sfavorevole rispetto agli altri o ai propri standard - IDEE DI PRIVAZIONE E SOLITUDINE, anche in presenza di prove chiare del contrario - AUTOCRITICHE E AUTORIMPROVERI spesso privi di fondamento reale - PROBLEMI E DOVERI OPPRIMENTI, ingigantimento dei problemi e delle responsabilità - AUTOCOMANDI E ORDINI, anche in condizioni inattuabili - DESIDERI DI FUGA E SUICIDIO DISTORSIONI COGNITIVE PROCESSI ATTRAVERSO I QUALI IL PENSIERO OPERA SUI DATI DI PARTENZA PER ARRIVARE A FORMULARE LE COGNIZIONI L'inferenza (deduzione) arbitraria L'astrazione selettiva L'eccessiva generalizzazione L'esagerazione e la minimizzazione La definizione inesatta La personalizzazione Il pensiero dicotomico PENSIERI AUTOMATICI Le cognizioni depressive tipiche sorgono come se fossero risposte automatiche, cioè senza previa riflessione o ragionamento apparenti. Ad es., un paziente osservò che in ogni situazione in cui veniva lodato, gli veniva automaticamente il pensiero: “Io non sono nessuno… non valgo abbastanza”. I pensieri depressivi non solo apparivano automatici in questo senso, ma sembravano anche avere un carattere involontario. (Beck) PATTERN COGNITIVI DEI DEPRESSI (triade cognitiva) INTERPRETAZIONE NEGATIVA DELL’ESPERIENZA interpretazione selettiva, impropria e autodenigratoria dei fatti attuali VALUTAZIONE NEGATIVA DI SE’ sottovalutazione delle proprie capacità e risorse, considerarsi indegno, sgradevole e inutile ASPETTATIVE NEGATIVE DEL FUTURO come sequenza di ostacoli e sofferenze SCHEMI COGNITIVI La triade cognitiva non descrive caratteristiche del pensiero presenti durante gli episodi depressivi, ma identifica caratteristiche rintracciabili in forma “latente” nell’organizzazione cognitiva premorbosa. Esistono strutture cognitive disfunzionali (SCHEMI) formatesi precedentemente e che si attivano quando si scatena la depressione per stress psicologico o altra causa. SCHEMI COGNITIVI sono “strutture per vagliare, codificare e valutare gli stimoli che colpiscono l’organismo”, forniscono la cornice concettuale per l’elaborazione dell’esperienza, “condensano e trasformano in cognizioni i dati grossolani” errori sistematici e distorsioni cognitive sono specifici processi nei quali visualizziamo l’azione momentanea di schemi depressogeni es. “sarò sempre un debole e verrò sopraffatto”, “la gente ama solo le persone attraenti”, “le cose non possono migliorare per me” TERAPIA COGNITIVA Questo approccio consiste nell'insegnare al paziente a: - riconoscere le connessioni tra cognizione, affetto, comportamento - riconoscere le distorsioni cognitive - esaminare l'evidenza pro e contro il pensiero distorto - sostituire alle cognizioni depressive interpretazioni orientate più realisticamente - riconoscere i propri pensieri automatici negativi - individuare, discutere e modificare gli schemi depressogeni - apprendere ad identificare e modificare le credenze disfunzionali che predispongono a distorcere l’interpretazione delle esperienze SPECIFICHE DIFFICOLTA’ NELLA DEPRESSIONE POST-TRAUMATICA Non riesco a capire mio figlio Non sono riuscita a salvare mio figlio Nessuno mi può aiutare Non vale la pena di vivere Il futuro è senza speranza Non potrò più vivere come prima TERAPIA INTERPERSONALE Si basa sulla psicoanalisi interpersonale di Sullivan “La psicopatologia si sviluppa quando l’angoscia impedisce il soddisfacimento dei bisogni interpersonali” Natura della depressione – L’IPT assume che la depressione clinica abbia tre componenti di processo 1. Formazione dei sintomi 2. Relazioni interpersonali e sociali 3. Problemi di personalità – L’IPT interviene sui primi due processi TIP Caratteristiche del trattamento – Nessuna assunzione sulla natura della depressione – Focalizza il trattamento sui legami tra l’inizio dei sintomi depressivi e i problemi interpersonali di quel momento – Considera le relazioni interpersonali attuali e il contesto sociale prossimo Fase iniziale Trattare la depressione Valutazione dei sintomi Approfondimenti diagnostici Discussione della diagnosi con il paziente Eventualità di trattamento farmacologico Educazione sulla depressione Legittimazione del ruolo di malato Fase iniziale – Inventario interpersonale – analisi di tutte le relazioni (passate ma soprattutto presenti) significative • Frequenza e modalità • Aspettative reciproche • Aspetti soddisfacenti e insoddisfacenti della relazione • Modalità per migliorare la relazione Fase iniziale Esame per aree dei problemi interpersonali: 1.Reazioni eccessive a perdite 2.Conflitti interpersonali con il partner, i figli, gli amici, i colleghi di lavoro... 3.Transizioni di ruolo e cambiamenti 4.Deficit interpersonali, solitudine e isolamento sociale Individuazione dell’area (o delle due aree) da trattare e contratto terapeutico Fase intermedia: Aree di problemi e compiti -Deficit interpersonali -Sviluppare abilità per iniziare o mantenere relazioni interpersonali -Ridurre l’isolamento sociale -Esaminare gli aspetti positivi e negativi delle relazioni precedenti -Analizzare i pattern maladattivi che si evidenziano in queste esperienze -Considerare la relazione terapeutica come un modello per le relazioni interpersonali Fase finale – Riprendere i temi trattati nel corso della terapia e rinforzare i progressi DIFFERENZE TRA TIP E TCC Blagys & Hilsenroth (2000) Si focalizza sulle emozioni e sulla loro espressione da parte del paziente Considera i tentativi del paziente di evitare i temi del trattamento o di fare cose che impediscono i progressi Identifica i pattern del paziente relativi a comportamenti, pensieri, emozioni, esperienze e relazioni Da importanza alle relazioni passate Si focalizza sulle relazioni interpersonali Tratta esplicitamente la relazione terapeutica Esplora i desideri, le fantasie e i sogni del paziente Indicazioni aggiuntive o specifiche della psicoterapia (in particolare della TCC e della TIP) nel trattamento della depressione Paolo Michielin Facoltà di Psicologia – Università di Padova DSM – Azienda ULSS n. 9 – Treviso Indicazioni aggiuntive o specifiche: •richiesta del paziente Evidence based practice in psychology 2006 (in medicine - 2001): The integration of the best available research with clinical expertise in the context of patient characteristics, culture, and preferences Obbligo deontologico Indicazioni aggiuntive o specifiche: •richiesta del paziente •chiaro meccanismo eziopatogenetico di natura psicologica o psico-sociale Esempi: Modello delle determinanti interpersonali (Coyne): • transizione di ruolo Modello della helplessness e hopelessness (Lewinshon): • incapacità di affrontare eventi stressanti multipli • drastica riduzione delle attività e delle fonti di rinforzo “Although there is no evidence to consider marital therapy as more or less effective than individual psychotherapy or drug therapy for depression, the evidence for improvement in couple relationships due to marital therapy may favour the choice of marital therapy when marital distress is perceived as a major problem. Otherwise, the choice rests on patient preference and availability of specific resources.” (Cochrane Review) “With advances in the neurosciences, and especially in imaging techniques, we demonstrate that psychotherapy is a powerful intervention that affects the brain… Documentation of these changes may go a long way toward removing the stigma currently attached to psychotherapy. While there was a time when psychotherapy was thought to be the appropriate treatment for ‘psychologically based’ disorders, and medication was considered the treatment of choice for ‘biologically based’ disorders, this distinction is now becoming increasingly specious.” (Gabbard, 1996) Indicazioni aggiuntive o specifiche: •richiesta del paziente •chiaro meccanismo eziopatogenetico di natura psicologica o psico-sociale •per la parte informativa e psicoeducativa (e per la maggior attenzione alla relazione) L’area relativa all’informazione sul disturbo e sul trattamento, alla negoziazione e alla raccolta del consenso risulta sempre quella critica nelle indagini sulla soddisfazione e il gradimento dei pazienti per il servizio ricevuto L’informazione e la psicoeducazione realizzano un diritto dell’utente L’aderenza e la partecipazione attiva del paziente (e dei familiari) sono fattori rilevanti per il buon esito di qualsiasi trattamento “La relazione terapeutica porta un sostanziale contributo all’esito della psicoterapia indipendentemente dal tipo di tecnica utilizzata” (APA division 29 Psychotherapy, 2001) ELEMENTI GENERALI DELLA RELAZIONE SICURAMENTE EFFICACI: alleanza terapeutica empatia consenso sugli obiettivi e collaborazione coesione del gruppo nelle terapie di gruppo ELEMENTI GENERALI DELLA RELAZIONE PROBABILMENTE EFFICACI: rispetto e considerazione positiva per il p.te congruenza e genuinità feedback autoaperture recupero delle rotture nell’alleanza gestione del controtransfert qualità delle interpretazioni relazionali Indicazioni aggiuntive o specifiche: •richiesta del paziente •chiaro meccanismo eziopatogenetico di natura psicologica o psico-sociale •per la parte informativa e psicoeducativa (e per la maggior attenzione alla relazione) •risposta insoddisfacente al farmaco antidepressivo Possibili strategie: - aumento del dosaggio - cambiamento del farmaco antidepressivo - associazione con stabilizzatori dell’umore, benzodiazepine, ormoni tiroidei, omega 3… - associazione con psicoterapia -anche se non si svolge una psicoterapia breve manualizzata Phase model of outcome / expected treatment response model (Howard e al, 1993) Il miglior predittore di successo è la riduzione della sintomatologia entro le prime 12 sedute; il miglior predittore di insuccesso è la mancata riduzione della sintomatologia nelle prime 12 sedute Indicazioni aggiuntive o specifiche: •richiesta del paziente •chiaro meccanismo eziopatogenetico di natura psicologica o psico-sociale •per la parte informativa e psicoeducativa (e per la maggior attenzione alla relazione) •risposta insoddisfacente al farmaco antidepressivo •miglioramento dell’esito meta-analisi di Pampallona, Bollini, Tibaldi, Kupelnick, Munizza, 2004 miglioramento più evidente nei pazienti anziani (TIP), nei pazienti con disturbo della personalità e/o con scarsa aderenza, con basso funzionamento sociale, che devono fronteggiare gravi eventi avversi Studio TADS (trattamento della depressione negli adolescenti) del NIMH pazienti migliorati dopo 12 settimane di trattamento Placebo CBT Fluoxetina Fluoxetina+CBT 35% 43,2% 60,9% 71% Indicazioni aggiuntive o specifiche: •prevenzione della ricorrenza - trattamento dei sintomi residui, aumento del coping, promozione del benessere - combinazione in sequenza del trattamento farmacologico in acuto con psicoterapia (Blackburn e al, 1997, Fava e al, 1998,Paykel e al, 1999, Peterson, 2006) - utili sedute di richiamo, in particolare per chi ha risposto alla sola psicoterapia - TCC breve al telefono in aggiunta a terapia farmacologica 8 sedute nei primi 6 mesi, 2-4 nei successivi 6 mesi pazienti in remissione a 18 mesi solo terapia farmacologica 63% con aggiunta TCC telefonica 77% (Simon e al, 2007) Indicazioni aggiuntive o specifiche: •prevenzione della ricorrenza •negli adolescenti -efficacia pari agli SSRI (superiore ai triciclici), non aumento dell’ideazione suicidaria - utilità degli interventi psicologici e psico-sociali preventivi con gruppi a rischio: riduzione dei sintomi e del rischio (Cochrane Review) - TIP migliora l’adattamento sociale più della TCC Alta specificità dei trattamenti (Brent e al., 1997) Pazienti in remissione al termine del trattamento TCC Terapia familiare Terapia di sostegno 60% 38% 39% - intervento dei genitori non necessario (Clark e al., 1999) Pazienti in remissione al termine del trattamento TCC individuale TCC con i genitori Lista d’attesa 66,7% 66,7% 41,8% - risultati mantenuti al follow-up di 3 anni Indicazioni aggiuntive o specifiche: •prevenzione della ricorrenza •negli adolescenti •in popolazioni o con finalità specifiche • indagini (National Family Caregivers Association, 1997) e studi (Heru, Ryan e Madrid, 2005) riportano che i familiari di pazienti con schizofrenia o con disturbo bipolare presentano sintomi depressivi in percentuali variabili dal 38 al 60% e che generalmente questi sintomi sono sottovalutati e non trattati • percentuali variabili tra il 18% e il 46% dei familiari di anziani con demenza sono risultati clinicamente depressi in uno studio che coinvolgeva sia coloro che chiedevano aiuto ai servizi sia coloro che gestivano il familiare autonomamente (Gallagher e al, 1989) Indicazioni aggiuntive o specifiche: •prevenzione della ricorrenza •negli adolescenti •in popolazioni o con finalità specifiche •sintomatologia lieve o che non soddisfa i criteri del DSM-IV - almeno 2/3 dei soggetti con sintomi lievi non chiedono un trattamento, non sono diagnosticati e/o rifiutano le proposte di trattamento - la proposta attiva di trattamenti psicoterapeutici preventivo/ curativi di gruppo potrebbe raggiungere una parte di questi soggetti Indicazioni aggiuntive o specifiche: •prevenzione della ricorrenza •negli adolescenti •in popolazioni o con finalità specifiche •sintomatologia lieve o che non soddisfa I criteri DSM-IV •nel disturbo bipolare “We submit that recommendations for longterm treatment with antidepressant in bipolar disorder may be premature and counterproductive for the pubblic health.” AJP, 2004 L’uso di antidepressivi può favorire il viraggio e la ciclizzazione rapida del disturbo - specifici programmi TCC e TIP per il disturbo bipolare - Lamotrigina + psicoterapia Indicazioni aggiuntive o specifiche: •prevenzione della ricorrenza •negli adolescenti •in popolazioni o con finalità specifiche •sintomatologia lieve o che non soddisfa I criteri DSM-IV •nel disturbo bipolare •in presenza di effetti collaterali non accettati Trattamenti non professsionali • Estratto secco di iperico titolato in ipericina e in iperforina (St. John wort) • Gruppo di auto-mutuo aiuto con il supporto di un manuale di trattamento della depressione • Attività fisica specifica e continuativa Problemi: • efficacia provata, ma minore • mancanza di prescrizione (valutazione, scelta e programmazione) e di monitoraggio del trattamento Questioni/ scelte pratiche •Quali psicoterapie? - la Terapia Comportamentale, la Terapia Cognitiva e la Terapia Interpersonale sono trattamenti di efficacia provata - sono stati messi a punto adattamenti per adolescenti, per anziani, per il trattamento di gruppo, risultati ugualmente efficaci - va continuata la ricerca sulle psicoterapie “probabilmente efficaci” (in particolare, la Terapia psicodinamica breve e la Terapia sistemicorelazionale) Vantaggi della Terapia Cognitivo-Comportamentale - è più diffusa e conosciuta come tecnica - si può individualizzare come quantità e come sequenza delle sue componenti allo scopo di riattivazione (T. comportamentale), a quello di modifica dell’umore e dell’ideazione (T. cognitiva) e a quello di promozione del coping (Problem solving, Assertività…) - è più sperimentata e praticabile come trattamento di gruppo Vantaggi della Terapia Interpersonale - è più conosciuta come approccio teorico e più diffusa come formazione di base - si concentra sulle specifiche difficoltà e sui conflitti interpersonali della persona - è più vicina alla mentalità “latina” Questioni/ scelte pratiche •Quali psicoterapie? •Svolte con quale modalità? - brevi (TCC da 10 a 20 sedute, TCC per depressione p-p 12 sedute con modulo integrativo, TIP da 16 a 20 sedute, TIP per adolescenti 12 sedute) - di gruppo (TCC da 6 a 8 persone, TIP da 5 a 10 persone) con sedute di 90 min - con 1 o 2 sedute di richiamo a distanza di tempo Questioni/ scelte pratiche •Quali psicoterapie? •Svolte con quali modalità? •Con quale programma? -“manualizzato”: basato su un manuale che specifica contenuti, tecniche, sequenza del trattamento, materiali di lavoro, soluzione dei possibili problemi Esempi di manuali Beck AT e Rush AJ (1987)Terapia cognitiva della depressione. Astrolabio Klerman G e Weissman M (1984) Psicoterapia Interpersonale della depressione. Boringhieri Questioni/ scelte pratiche •Quali psicoterapie? •Svolte con quale modalità? •Con quale programma? •Con che supporti? - utile il manuale di trattamento per il paziente - utili i compiti per casa (es. il monitoraggio dell’umore) Questioni/ scelte pratiche •Quali psicoterapie? •Svolte con quale modalità? •Con quale programma? •Con che supporti? •In che momento? in caso di combinazione con il trattamento farmacologico: - psicoterapia che inizia quando vi è già stata una riduzione dei sintomi - che continua nel momento di sospensione dei farmaci