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Il SETTECENTO
CANANA'
LA SITUAZIONE IN ITALIA
• Assetto politico più volte modificato
• La pace di Aquisgrana 1748 divise l’Italia in 2
grandi blocchi a Nord guidato dall’Austria e a sud
dai Borboni.
• I Borboni e gli Austriaci incoraggiarono lo sviluppo
e la modernizzazione del nostro paese.
• La debolezza dello stato della chiesa
• L’autonomia del Regno di Sardegna sotto i
Savoia.
CANANA'
RINNOVAMENTO E MODERNIZZAZIONE
IN ITALIA
 Alleanza tra intellettuali e governanti
 Instaurazione di governi assoluti ma
illuminati
 Muratori e la Repubblica dei letterati
d’Italia 1703
 Invito pressante alla elites intellettuali
affinchè si assumano il compito di
avviare la modernizzazione della società
italiana.
CANANA'
LA TRADIZIONE E GLI ELEMENTI DI
INNOVAZIONE
 Varietà e frammentazione politica in Italia e
differenze con la società inglese e francese
caratterizzata da una forte borghesia in ascesa.
 In Italia gli intellettuali ricercano nella tradizione
italiana di ricostruire il passato per comprendere il
presente.
 VICO anticipa molte tesi del Romanticismo come
il primato della fantasia sulla creazione poetica.
 Ritorno al classicismo attraverso l’accademia
dell’Arcadia.
CANANA'
ORIGINALITA’ DELLA CULTURA ITALIANA
 Il carattere anticipatorio rispetto all’Europa di molte
iniziative italiane
 L’Accademia dei Pugni e dei Trasformati
 L’ampliarsi del pubblico e la continuità ideologica verso un
pubblico più ampio.
 La necessità di un rinnovamento religioso legato ad un intima
corrispondenza tra fede e servizio reso alla comunità.
CANANA'
La questione della lingua
• La ricerca di una lingua comune che sia utile
a raggiungere scopi creativi ed educativi nel
programma di rinnovamento.
• L’assunzione di un modello petraschesco
comporta l’uso di una lingua “specialistica” di
circolazione ristretta.
• Metastasio , Parini e Alfieri usano una lingua
sofisticata con l’intento di apportare un
profondo rinnovamento nella nuova classe
borghese e nell’aristocrazia storica italiana.
CANANA'
L’ARCADIA
• Fondazione nel 1690 dell’Arcadia, un’Accademia dove il
mondo fittizio dei pastori, ha un carattere di evasione con un
nascosto elemento filoclericale.
• Assunzione del nome di un pastore della letteratura bucolica
greco-latina, il presidente custode, la sala diventa il Bosco
Parrasio, protettore è Gesù Bambino adorato dai pastori.
• La messa al bando del disordine, degli echi barocchi, la
proposta di moralizzazione della popolazione portò
all’adesione dei poeti più significativi dell’epoca.
CANANA'
L’ARCADIA
CANANA'
Il richiamo alla tradizione classica
 L’Arcadia regione di pastori della Grecia antica
 Felice dimora di pastori, un luogo fuori dal tempo
e dalla storia.
 I membri assumono nomi fittizi e organizzano
cerimoniali di tipo pastorale
 Custode è nominato il Crescimbeni.
 Ampia diffusione in Italia si fondano sedi a cui
viene dato il nome di colonie.
 L’accademia accoglie uomini di ogni estrazione
sociale, considerati tutti
CANANA'
Il programma dell’Arcadia
 Opposizione al gusto barocco e al marinismo
 Essi si dichiarano restauratori della poesia
italiana
 Contrappongono allo stile secentista un
linguaggio semplice, limpido e preciso contro
l’eccessivo uso di metafore.
 Esigenza di un razionalismo teorizzato da
Cartesio
 Rinnovamento della poesia italiana
CANANA'
Caratteri generali della poesia arcadica
 Gli arcadi assumono come modelli i poeti greci e





latini
Petrarca soprattutto e Chiabrera
Sperimentazione metrica
Ricerca di effetti ritmici, una poesia d’occasione per
uno svago raffinato ed edonistico.
La lirica arcadica è legata a circostanze sociali come
nascite o matrimoni.
Principali poeti furono: Metastasio, Felice Zappi,
Frugoni, Rolli.
CANANA'
LA TRATTATISTICA E PROSA
SCIENTIFICA
 Muratori, Giannone e Vico inaugurano in Italia nei
primi del ‘700 un dibattito culturale ristretto ad un
gruppo di intellettuali, con un linguaggio poco
divulgativo, ma fondato sulla validità scientifica e
pubblica utilità.
 Ma forte pressione dei poteri forti della chiesa
ostacolano la libera diffusione di opere dallo
spirito progressista.
CANANA'
La ricerca filosofica di Vico
 Originalità del pensiero di Vico
 Partendo dal presupposto che l’uomo non può
conoscere a pieno ciò che non ha creato, il filosofo si
impegna sulla storia delle attività umane.
 Nella storia si succedono tappe e processi simili
all’evoluzione dell’uomo. La fanciullezza, la
giovinezza, la maturità. Ci possono essere anche
processi regressivi, corsi e ricorsi storici.
 Con questa teoria si supera la differenza tra società
primitive e civili e si dimostra che ogni società ha delle
tappe essenziali e non ci può essere maturità senza
la fase di ingenuità.
CANANA'
 Compito della 'scienza nuova' sarà quello di indagare la
storia alla ricerca di quei principi costanti che, secondo
una concezione per certi versi platonizzante, fanno
presupporre nell'azione storica l'esistenza di leggi che ne
siano a fondamento com'è per tutte le altre scienze:
 La storia quindi, come tutte le scienze, presenta delle
leggi, dei principi universali, di un valore ideale di tipo
platonico, che si ripetono costantemente allo stesso
modo e che costituiscono il punto di riferimento per la
nascita e il mantenimento delle nazioni.
CANANA'
I ricorsi storici
 Secondo Vico il metodo storico dovrà procedere attraverso
l'analisi delle lingue dei popoli antichi «poiché i parlari volgari
debono essere i testimoni più gravi degli antichi costumi de'
popoli che si celebrarono nel tempo ch'essi si formarono le
lingue», e quindi tramite lo studio del diritto, che è alla base dello
sviluppo storico delle nazioni civili.
 Questo metodo ha fatto identificare nella storia una legge
fondamentale del suo sviluppo che avviene evolvendosi in tre
età:
CANANA'
LA SCIENZA NUOVA
 E’ possibile conoscere solo ciò che è stato




realizzato (verum ipsum factum)
La natura può essere descritta non conosciuta ,
la fisica produce solo una conoscenza esteriore
delle cose.
L’unica reale conoscenza per l’uomo è il frutto del
proprio agire, cioè la storia.
La scienza nuova è la scienza della storia.
La storia deve procedere come la geometria e
interagire con la FILOLOGIA E LA FILOSOFIA.
CANANA'
LA SCIENZA UMANA
 LA FILOLOGIA è la raccolta e la conoscenza
delle fonti e dei documenti
 LA FILOSOFIA è lo strumento per svelare la
verità e interpretare i documenti
 L’atteggiamento filologico e filosofico devono
integrarsi nella stessa persona.
 Esistono nella storia dell’umanità 3 momenti
CANANA'
Età dei
primitivi
Età
intermedia
Età degli
uomini
CANANA'
• Prevale l’istinto
• Prevale la fantasia e la creazione dei
miti, che sono la lettura in chiave
fantastica della realtà
• Trionfo della razionalità
Infanzia
Adolescenza
Maturità
CANANA'
•Istinto
•La fantasia
•La razionalità
La poesia nasce dalle passioni e dalla fantasia,
nelle età primitive i grandi poeti
Grecia
arcaica
•Omero
•Dante
Medioevo
CANANA'
lo stile
 si contrappone
all’ideale cartesiano di
scrittura semplice e
cristallina
 Il suo linguaggio non
aspira alla chiarezza
ma ad evocare
immagini suggestive
Parole
arcaiche
Latinismi
Metafore
CANANA'
La storia umana
 La storia umana, secondo Vico, inizia con il diluvio universale,
quando gli uomini, giganti simili a primitivi bestioni, vivevano
vagando nelle foreste in uno stato di completa anarchia.
 Questa condizione bestiale era conseguenza del peccato
originale, attenuata dall'intervento benevolo della Provvidenza
divina che immise, attraverso la paura dei fulmini, il timore degli
dei nelle genti che «scosse e destate da un terribile spavento
d'una da essi stessi finta e creduta divinità del cielo e di Giove,
finalmente se ne ristarono alquanti e si nascosero in certi luoghi;
ove fermi con certe donne, per lo timore dell'appresa divinità, al
coverto, con congiungimenti carnali religiosi e pudichi,
celebrarono i matrimoni e fecero certi figlioli, e così fondarono le
famiglie. E con lo star quivi fermi lunga stagione e con le
sepolture degli antenati, si ritrovarono aver ivi fondati e divisi i
primi domini della terra»
CANANA'
 L'uscita dallo stato di ferinità quindi avviene:
 per la nascita della religione, nata dalla paura e sulla
base della quale vengono elaborate le prime leggi del
vivere ordinato,
 per l'istituzione delle nozze, che danno stabilità al vivere
umano con la formazione della famiglia e
 per l'uso della sepoltura dei morti, segno della fede
nell'immortalità dell'anima che distingue l'uomo dalle
bestie.
 Della prima età Vico sostiene di non poter scrivere molto
poiché mancano documenti su cui basarsi: infatti quei
bestioni non conoscevano la scrittura e, poiché erano
muti, si esprimevano a segni o con suoni disarticolati.
CANANA'
 L'età degli eroi ebbe inizio dall'accomunarsi di genti che trovavano così




reciproco aiuto e sostegno per la sopravvivenza. Sorsero le città guidate
dalle prime organizzazioni politiche dei signori, gli eroi che con la forza e in
nome della ragion di stato, conosciuta solo da loro,[21] comandavano su i
servi che, quando rivendicarono i propri diritti, si ritrovarono contro i signori
che, organizzati in ordini nobiliari, diedero vita agli stati aristocratici che
caratterizzano il secondo periodo della storia umana.
In questa seconda, dove predomina la fantasia, nasce il linguaggio dai
caratteri mitici e poetici.
Infine la conquista dei diritti civili da parte dei servi dà luogo alla età degli
uomini e alla formazione di stati popolari basati sul «diritto umano dettato
dalla ragione umana tutta spiegata». Sorgono quindi stati non
necessariamente democratici ma che possono essere pure monarchici
poiché l'essenziale è che rispettino «la ragione naturale, che eguaglia tutti».
La legge delle tre età costituisce la «storia ideale eterna sopra la quale
corrono in tempo le storie di tutte le nazioni».
Tutti i popoli indipendentemente l'uno dall'altro hanno conformato il loro
corso storico a questa legge che non è solo delle genti ma anche di ogni
singolo uomo che necessariamente si sviluppa passando dal primitivo senso
nell'infanzia, alla fantasia, nella fanciullezza, e infine alla ragione, nell'età
adulta:
CANANA'
Il secolo dei Lumi
 Kant: l’illuminismo è
 Lo preparano:
l’uscita dell’uomo dallo
stato di minorità
intellettuale
 Esprit philosophique:
attitudine al riesame
critico di tutte le idee
accettate
 Rivoluzione scientifica
CANANA'
 Razionalismo cartesiano
 Ma anche…progressiva
estromissione della
nobiltà dal ciclo
produttivo……
CANANA'
Illuminismo è anche
 Valorizzazione della techne (Enciclopedia di
Diderot e D’Alembert: superare le due culture.
Tentare una sintesi organica del sapere)
 Mito del progresso (Condorcet, Esquisse…)
 Laicismo: rifiuto della imposizione di valori
confessionali per legge
CANANA'
Si sviluppa accanto all’Enciclopedia,
un pensiero materialista
 L’homme machine J-O de La Mettrie (l’anima ha
una natura materiale e risiede nel cervello- basi
fisiologiche della vita psichica)
 Helvetius: l’anima è il sentire, il sentire cerca il
piacere: ergo l’azione è condizionata
dall’interesse (diritto a godere i piaceri)
CANANA'
Paul d’Holbach
 Demistificazione della tradizione idealistica
 Assurdità del concetto di anima come spirito
 L’idea di dio è fonte dei mali che affliggono
l’uomo
 Superamento del dualismo anima corpo
CANANA'
Nuovi campi di indagine
 Studio dell’uomo ridefinito su basi
materialistiche osservato e descritto all’interno
del sistema della natura
 Buffon, Histoire naturelle
 Studi sociali (antropologia, geografia umanaVolney; economia politica, Adam Smith)
CANANA'
I produttori
Chi sono e per
chi operano i
nuovi
intellettuali
CANANA'
Processi di globale trasformazione
delle istituzioni culturali
 Inghilterra : anticipa
 INTELLETTUALI
BORGHESI, LAICI
PROFESSIONISTI!
 Vivono del loro lavoro
poiché si forma un
mercato editoriale
 Nasce il giornale
CANANA'
 ITALIA: cultura ritardataria,




marginalizzata, provincializzata
Importa, non esporta più cultura
Nella prima metà del secolo
ancora chierici ed eruditi
Nella seconda metà compaiono i
nobili illuministi (Milano e
Napoli)
Non c’è mercato editoriale né
autonomia economica
(analfabetismo diffuso)
CORTE E ACCADEMIA
 Dove c’è mercato editoriale la corte perde
attrattiva
 Si apre talora alla collaborazione con i
philosophes (dispotismo illuminato)
 L’Accademia mantiene una funzione aggregatrice
 In Italia le Accademie proliferano
CANANA'
La cultura
 La cultura settecentesca esce dal chiuso dei
chiostri e delle biblioteche; Gli uomini «escono
di casa», si incontrano nei caffe, dove formano
clubs o circoli culturali, leggono i giornali di
taglio satirico e moralistico, frequentano i
salotti aperti alla civile conversazione da
discrete padrone di casa: cresce la volontà di
essere informati e di discutere su argomenti in
precedenza appannaggio di specialisti,
l’economia, la politica, la scienza.
CANANA'
Si definiscono luoghi informali,
non deputati
CANANA'
E I VECCHI CENTRI DI
CULTURA????
 UNIVERSITA’
 Gesuiti…perseguitati
 Roccaforti del
tradizionalismo, solo in
ritardo si aprono alle
nuove correnti di
pensiero
CANANA'
 Apparente laicizzazione
delle istituzioni, in
realtà opportunismo
filoassolutistico
Committenti, fruitori, orizzonte
delle attese
 Processi non definibili in
modo univoco, soggetti a
varianze geografiche,
sociali etc ma, in
generale
CANANA'
Dal MECENATE
alla PUBBLICA
OPINIONE
FORMAZIONE DELLA PUBBLICA
OPINIONE
 ALFABETIZZAZIONE
o DIFFUSIONE STAMPA PERIODICA
 TRASFORMAZIONI NELLE ISTITUZIONI LINGUISTICHE
(LINGUA LETT # DA LINGUA DELLA COMUNICAZIONE)
 IN AREA ARTISTICO LETTERARIA MUTA L’ORIZZONTE DELLE
ATTESE
CANANA'
RIFONDAZIONE DEL GUSTO

ESTETICHE RAZIONALISTICHE E
SENSISTICHE, ANTIBAROCCHE
 In Francia Boileau
 In Italia il classicismo ARCADICO
CANANA'
IL SECOLO DEI CLASSICISMI
 CLASSICISMO
 CLASSICISMO
ARCADICO: ROCOCO’ ILLUMINISTA
 PASTORELLERIE
 PARINI
CANANA'
NEOCLAS
SICISMO:
FOSCOLO
Il settecento
Le estetiche del Settecento
CANANA'
Il rococò o rocaille
 L’espressione più significativa dell’arte rococò è probabilmente la
solidamente fondata
sui canoni severi del classicismo che forniscono la
grande sala del palazzo, la cui struttura è
definizione dello spazio e delle proporzioni; ma all’interno di questo
spazio le pareti si arricchiscono di stucchi, i soffitti presentano cornici
definite geometricamente, nelle quali però affreschi aprono
«finestre» verso un cielo affollato di creature volanti, angelibambini, eroi mitologici; le pareti risplendono di specchi e tutta la
mobilia, tavoli, sedie, orologi, soprammobili, hanno luminosità
cangianti per via degli intarsi, degli ori, delle volute.
CANANA'
L’effetto che il rococò intende produrre
è quello di un’arte che tenta di
trasmettere un senso di leggerezza.
tale effetto comprende anche un’idea di frivolezza, di leziosità,
di eleganza eccessiva, ma ha alle spalle una visione razionale della
vita, nella quale l’arte si associa all’idea di «piacere dei sensi», al
gioco che deve rendere più bella l’esistenza.
Essa è l’espressione di una società che fa delle buone maniere
uno strumento efficace del vivere civile.
CANANA'
Dall’ambito decorativo il rococò si
estese alla pittura e la scultura
 pittori francesi come
Antoine Watteau
(1684-1721) e JeanHonoré Fragonard
(1732-1806), italiani
come Giovan Battista
Piazzetta (1683-1754),
Giambattista Tiepolo
(1696-1770), Pietro
Longhi (1702-1785)
CANANA'
È un’arte sensuale, che vuole parlare ai
sensi senza creare scompensi alla ragione:
 uno dei temi più diffusi è
CANANA'
il «colloquio amoroso»,
due amanti immersi in un
paesaggio campestre,
oppure nella discreta
intimità di un salotto:
l’elemento erotico,
ormai liberato da ogni
timore censorio, diviene
il simbolo di una società
di costumi più liberali e
laici.
Natura e fine dell’arte
 Dall’antichità fino al
Seicento, l’attività
artistica era stata
concepita come punto
d’incontro tra capacità
tecniche, acquisibili
attraverso l’esercizio e
lo studio, e una
componente di
«ispirazione», di cui
erano dotati solo alcuni
individui.
CANANA'
 Molta attenzione era stata
posta al problema della
«finalità dell’arte», a cui nel
tempo si erano date risposte
diverse, sostanzialmente
ispirate a due tendenze,
quella edonistica (il fine
dell’arte è il piacere) e
quella morale o pedagogica
(il fine dell’arte è quello di
trasmettere messaggi che
aiutino l’uomo a migliorare se
stesso), variamente
contaminate tra loro.
La nuova cultura che filosoficamente si
ispirava al razionalismo o all’empirismo
tende, invece, ad affrontare il problema
dell’arte e della definizione della
bellezza su basi teoriche
completamente diverse.
 gli intellettuali che si ispiravano alla filosofia
empirista di Locke portarono una grossa novità:
 studiare il processo della produzione artistica
attribuendo una particolare importanza agli
effetti dell’arte sul fruitore.
CANANA'
«parole-chiave»
ovvero i concetti fondamentali attorno
ai quali si esercitò in particolare
l’analisi.
CANANA'
Definizione di «bello».
 La questione relativa alla definizione del
concetto di bellezza, all’idea di «Bello»,
rimase piuttosto in ombra nel corso del primo
Settecento;
 si tende ad accogliere la definizione
tradizionale di «bello», proporzione tra le
parti e varietà nell’unità, cioè dell’equilibrio
e dell’organicità complessiva dei molteplici
elementi figurativi, compositivi, cromatici
dell’opera d’arte.
CANANA'
Definizione di
«arte».
CANANA'
accettazione
dell’antica
affermazione
che l’«arte è
imitazione della
natura»
CANANA'
definizione sempre più adottata
come formula convenzionale
 cambia profondamente il concetto stesso di
imitazione
 il rapporto arte-natura è il nodo su cui si
sviluppano tutte le novità di pensiero del
Settecento nel campo estetico.
CANANA'
Il concetto di «natura».
 ha subito radicali modificazioni nel corso del Sei
e del Settecento, in quanto lo sviluppo della
scienza, la riflessione filosofica ed anche la
nuova sensibilità, che da esse derivava, hanno
completamente cambiato il quadro di
riferimento.
CANANA'
Polisemicità e ambiguità
 la grande attenzione che tra XVII e XVIII
secolo venne rivolta alla definizione del
concetto di
natura ebbe come risultato
moltiplicazione delle
accezioni della parola stessa, con
una straordinaria
oscillazioni di significato veramente
impressionanti.
CANANA'
In realtà i due opposti concetti si
fondono assai spesso,
 ad esempio, l’«uomo primitivo» è spesso
indicato come quello che spontaneamente,
«naturalmente», segue le leggi della natura
senza bisogno di fare ricorso a norme e
regole;
 perciò l’artista viene spesso equiparato al
primitivo, come colui che «sente» in modo
naturale e non ha bisogno di norme fissate
per realizzare le sue opere.
CANANA'
Il concetto di «gusto».
 occorreva chiarire se e come il gusto può
essere «educato», attraverso le letture, la
visione delle opere d’arte, l’esercizio della
critica
 la condanna degli «eccessi del barocco» fu
emessa quasi sempre in nome del gusto o del
buon gusto, concetto che rimandava ad una
definizione intellettualistica dell’arte che
ben si coniugava con la tendenza classicista.
CANANA'
I concetti di «passione» e di
«sentimento».
 Il pieno riconoscimento, compiuto dal pensiero
razionalista e da quello empirista, dell’esistenza
nella psicologia umana di una «sfera delle
passioni» che costituisce una componente
essenziale della personalità individuale, ebbe
riflessi importanti sul pensiero estetico
settecentesco.
CANANA'
Simpatia
 tra questi effetti fu indicato
CANANA'
anche quello della Simpatia (dal
greco syn-pàthein, provare
insieme le stesse sensazioni):
l’arte avrebbe cioè la facoltà di
suscitare nel destinatario
sentimenti e sensazioni
omologhe a quelle che essa
rappresenta.
si comincia a immaginare che, al di là
delle differenze materiali e oggettive
che distinguono le varie arti, esiste un
«meccanismo» che è comune a tutte le
espressioni artistiche; lo studio di tale
meccanismo porta a sottolineare
l’importanza «comunicativa» dell’arte:
ogni arte è un modo di esprimersi e di comunicare
CANANA'
L’estetica sensistica dell’abate E.
B. de Condillac
 Sviluppando le posizioni empiriste di Locke spiegava l’attività
conoscitiva partendo dalla sensazione
 “Il giudizio, la riflessione, i desideri, le passioni non sono
altro che la sensazione stessa, che si trasforma in diverse
maniere.”
 FINE dell’opera d’arte : suscitare PIACERE SENSIBILE
CANANA'
In Italia il sensismo è accolto da
intellettuali impegnati (Parini,
Beccaria)
 che lo associano al fine di EDUCARE,
ricercando un “UTILE CIVILE E
MORALE”
 e proponendo una “letteratura di cose”, concreta e impegnata, nuova
per concezione e forme.
CANANA'
TEORICI SENSISTI:
 Pietro Verri
 1773 Discorsi sull’indole del piacere
 Cesare Beccaria
 1770 Ricerche intorno
alla natura dello stile
 Lo stile, mediante l’uso
sapiente della retorica, può
suscitare e calibrare
svariate sensazioni
nell’animo del fruitore: da
esse dipende la sua
bellezza.
CANANA'
e del dolore
 Se il piacere nasce dalla diminuzione del
dolore, l’arte è sorta per scacciare i “dolori
innominati” (=disagi psicofisici) attraverso
“aggradevoli sensazioni”. Le anime
appassionate e sensibili meglio gusteranno
l’arte.
 PERNO della sfera estetica è il SOGGETTO
(poeta libero di creare senza seguire regole;
poesia istintiva-fantastica-passionale; bello
legato al gusto soggettivo del fruitore)
Il settecento
 DALLE RIFORME ALLA
RIVOLUZIONE
CANANA'
valore del riformismo e mito
del progresso
 Nel corso del Settecento si afferma l’idea
che la gestione del cambiamento socioeconomico sia praticabile attraverso
un’accorta strategia riformistica, che
salvaguardi di fatto la posizione
predominante delle élites politico-sociali
dell’ancien régime rendendole più
malleabili di fronte alle esigenze di una
società sempre più complessa e in
fermento.
CANANA'
Un nuovo paradigma di tempo
 Il passaggio dalla temporalità lenta e
ciclica, basata sul tramandarsi
generazionale dell’esperienza di un mondo
ancora essenzialmente agricolo-artigianale,
a quella assai più spedita di una società che
comincia a fare i conti con gli effetti delle
innovazioni tecnologiche, viene vissuto
nella convinzione che la prudente ma
irreversibile razionalizzazione
dell’economia e delle istituzioni fosse
nell’interesse di tutte le classi sociali.
CANANA'
Parve allora effettivamente conseguibile
l’obiettivo di un progressivo
accrescimento della «pubblica felicità»
senza scosse traumatiche per lo status
quo.
 Il concetto stesso di «progresso» — che portava
con sé anche l’idea di una «perfettibilità»
dell’uomo aveva un valore riformistico perché
credeva in un corso rettilineo della storia, in
uno sviluppo graduale verso un futuro in cui gli
uomini arrivavano a controllare razionalmente
le condizioni materiali della propria esistenza.
CANANA'
Perfettibilità_ Condorcet,
Esquisse d’un tableau
historique …
CANANA'
La storia-L’equilibrio fra le
potenze come garanzia di pace
 I conflitti della prima metà del secolo
CANANA'
L’assolutismo illuminato
 A partire dagli anni quaranta del secolo si
profilò la possibilità di un incontro tra
l’esigenza, sentita dai sovrani, di
razionalizzare l’apparato statale e l’obiettivo
perseguito dagli uomini di cultura più
illuminati di allargare le basi del potere e
modernizzare la società.
CANANA'
La rivoluzione americana
 Le tensioni tenute a freno dalla forzosa
situazione di stallo entro i confini europei,
si trasferivano oltreoceano nella corsa ai
possedimenti coloniali e al predominio
commerciale, che vedeva sempre più in
prima linea l’intraprendente dinamismo
dell’Inghilterra
 Ma la rivoluzione americana, con la sua
grande carica ideale, era pur sempre un
conflitto che si poteva assimilare alla
tradizionale risoluzione su base bellica
delle controversie fra stati.
CANANA'
La rivoluzione in Francia
 In Francia, sin dalla convocazione degli
Stati generali nel maggio 1789 per far
fronte alla crisi economica e finanziaria, si
poneva invece un problema di
rappresentanza che divideva, all’interno
della nazione, i due ordini tradizionali
(clero e nobiltà) da un «terzo stato» che,
nella sua eterogeneità, trovava
nell’identità borghese, nella spinta ideale
della filosofia dei Lumi e nell’opposizione
all’ancien régime un collante ideologico
molto forte.
CANANA'
IL CONTESTO SOCIOECONOMICO: UNA SOCIETÀ IN
MOVIMENTO
 La crescita demografica
 La razionalizzazione dellagricoltura
 La rivoluzione industriale in Inghilterra
 Dalla «società di ordini» alla«società di classi»
CANANA'
L’accelerazione delle attività
produttive provocò sensibili
slittamenti nella plurisecolare
rigidità della struttura sociale.
 Nei fatti, anche se l’irreversibile processo di
decadenza dello status nobiliare non si concluse col
secolo, si affermò via via una concentrazione del
potere nelle mani degli effettivi detentori della
ricchezza..
CANANA'
IL CONTESTO CULTURALE
 L’età dei Lumi
 La ragione come guida critica
 Si afferma progressivamente~ nel corso del
secolo, la convinzione di vivere in un’epoca
«illuminata», distinta per la sua chiaroveggenza
filosofica dagli errori del passato e ricca di
spunti progettuali
CANANA'
Quest’autocoscienza passa
attraverso il vaglio «critico» e
«normativo» della ragione
 «critico»
 perché è il «tribunale della ragione», secondo
l’espressione kantiana, che deve pesare la consistenza
di fedi, filosofie, superstizioni, atteggiamenti, fino a
ridurli — se esiste — al loro nocciolo razionale;
 «normativo»
 perché è la ragione che dovrebbe dettare le linee che
indirizzano credenze e comportamenti nei vari settori
della vita associata e individuale.
CANANA'
Il rapporto col passato
 Gli uomini del Settecento non credono di
vivere in un nuovo Rinascimento, perché
sono convinti che la loro epoca abbia
finalmente rotto il ciclo di rinascite e
decadenze nel quale si era fino ad allora
involuto il decorso storico.
 La ragione sconfessa il principio d’autorità,
che prospera grazie all’ignoranza, alla
paura e al servilismo che instilla nell’animo
umano
CANANA'
I limiti della conoscenza
 L’Illuminismo propugna una cultura laica, anti-
metafisica, anti-dogmatica, in cui le religioni
tradizionali, strumenti di divisione e di
fanatismo, devono lasciare il passo a una
religione «rischiarata», basata sulla naturale
credenza in un Essere Superiore non
determinato, e ispirata a mutua comprensione
e tolleranza.
CANANA'
Destinazione
 L’universo conoscitivo, inoltre, non è affatto
chiuso in se stesso, perché il pensiero
illuminista pratica e intende mettere a frutto
l’indicazione baconiana sulla finalità pratica
della conoscenza: conoscere significa
interagire con la realtà per trasformarla.
CANANA'
Il philosophe
 il filosofo si fa propagandista, divulgatore,
consigliere di regnanti e amministratori,
aspira, in una parola, a indirizzare la moderna
opinione pubblica.
CANANA'
TRE TESTI-CHIAVE PER IL
PANORAMA CULTURALE
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1 Locke
 Con la pubblicazione del Saggio
sull’intelletto umano (1690) del filosofo
anglosassone John Locke (1632-1704) si
aprono, per la riflessione filosofica del
Settecento, prospettive empiristiche e, nel
lungo termine, materialistiche. Il Saggio si
apre proprio col celebre paragone della
mente umana con un «foglio bianco», o
tabula rasa, su cui nel corso della vita
dell’individuo vengono gradualmente
registrate idee per mezzo di sensazioni e
impressioni.
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2 Candide di
VOLTAIRE
 Il conte philosophique
(racconto filosofico) è uno
dei generi prediletti dalla
riflessione illuminista.
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3 La Critica della
ragion pura di
Immanuel Kant
(1724-1804)
 il genitivo oggettivo ci assicura che la ragione sarà
usata contro se stessa per indagare i limiti della
conoscenza a priori («ragion pura» significa
«ragione a priori»).
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LE FORME DELLA LETTERATURA
NAZIONALE
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L’Arcadia riedizione del
petrarchismo filtrato attraverso
una convenzione pastorale
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La polemica contro il «cattivo
gusto» e l’Arcadia
 Il mondo letterario italiano fu scosso, a
inizio Settecento, dalla polemica sul gusto
seicentesco. La provocazione venne dalla
Francia: i dotti transalpini proponevano a
modello la loro letteratura impostata
razionalisticamente, che si faceva un
pregio della chiarezza ed evidenza dello
stile contrapposta all’inverosimiglianza e
disonestà intellettuale dell’artificio
barocco.
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L’erudizione storica
documentaria
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L’illuminismo italiano
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La «politicizzazione»
dell’intellettuale e il Caffè
 aveva trovato uno sbocco pratico e
riformistico negli stati del centro-nord,
specialmente nella Lombardia sotto il governo
austriaco. Strumento principe di questo
attivismo fu un periodico che uscì tra il 1764 e
il 1765, «il Caffe»
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Il caffè
 fu la prima rivista militante, prodotta da un lavoro
redazionale a più mani, in un linguaggio diretto,
senza orpelli retorici, che ambiva fare degli
estensori degli articoli i «direttori» dell’opinione
pubblica milanese.
 Tra i collaboratori del «Caffe», oltre ai fratelli
Verri va ricordato Cesare Beccaria, l’autore di un
libro che, nato dalle discussioni tra gli accademici
dei Pugni, doveva scuotere le coscienze europee
attraverso la proposta di una riforma del diritto
penale in senso filantropico ed egualitario: il
trattato Dei delitti e delle pene
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Altre forme di critica militante
 Lettere virgiliane e lettere inglesi di Saverio Bettinelli
 La Frusta letteraria di Giuseppe Baretti
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Le forme del teatro
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La riforma
goldoniana
SITUAZIONE PREESISTENTE:
commedia dell’arte scontata,
non scritta, triviale.
La commedia di Goldoni
sottolinea i vizi senza offendere
GRAZIE AL RISO
Ha INTENTO MORALE
ED EDUCATIVO
MONDO e TEATRO
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 Goldoni non opera a tavolino:
usa
 GRADUALITA’ e
 CONCRETEZZA
 Deve relazionarsi con
 attori abituati alla c. dell’arte
 pubblico grossolano e triviale
 esigenze commerciali impresari
 situaz. politica che vieta di
ridicolizzare nobili e preti
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Le difficoltà sono accresciute da
polemiche con oppositori (Gozzi e
Chiari)
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Goldoni non è rivoluzionario politicamente; è un
“illuminista popolano”, dotato di buon senso ma non
di approfondimento teorico
 Ha fiducia nella razionalità
della natura
 usa toni pacati ed equilibrati
 ha simpatia per l’operosità
borghese (la scaltra
Mirandolina si prende gioco
dei nobili vacui e
improduttivi)
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FASI
DELLA
RIFORMA
GOLDONIANA
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 TESTO SCRITTO
 1738 Momolo cortesàn: è scritta la
parte del protagonista
 1743 Donna di garbo: interamente
scritta
 DALLA MASCHERA AL
CARATTERE (personaggioindividuo concreto)
 dal 1750> Pamela nubile
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• Lingua non triviale -dei comici-, non purgata -degli
Arcadi-… ma parlata, quotidiana (struttura veneziana
con immissioni).
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Melodramma
 il melodramma italiano si affermò grazie a un
processo di riforma che dall’inizio del Settecento in
poi puntò a razionalizzare il genere, fino ad allora
troppo condizionato dal gusto della spettacolarità
barocca (evidente nei grandiosi apparati scenografici),
dall’inverosimiglianza dei soggetti rappresentati, dal
divismo dei cantanti (e dal ridottissimo valore del
testo).
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Vedi ORIGINI
DEL MELODRAMMA
La riforma del melodramma: Pietro
Metastasio
 Fluidità del verso; chiarezza delle fabulae; limpida analisi
psicologica.
 Uso di temi correnti (impianto eroico) ma con toni nuovi,
elegiaci e patetici
 RAGIONE + SENSIBILITA’: mediazione fra esigenze
razionalistiche del cartesianesimo (fatte proprie dagli Arcadi) e
compiacimenti idilliaci
 Riscatto del “libretto” da un uso puramente accessorio in
direzione di un’autonomia artistica
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La tragedia
Nella cultura letteraria italiana era assente
un’autentica tragedia di stampo classico.
 In Italia lo sforzo di restituire allo
spettacolo tragico un valore didascalico fu
perseguito da Gianvincenzo
Gravina, che a inizio secolo compose
cinque tragedie di alti valori etici e civili su
argomenti mitici e della storia romana; ma
l’esperimento falli per l’assoluta mancanza
di senso scenico dell’autore.
CANANA'
Vedi
tragedia
‘500
e ‘600
Alfieri
 la lotta destinata alla sconfitta, ma che vale come
grido indelebile di protesta dell’individuo libero
contro l’oppressione del potere politico
 contro il riformismo ottimistico del secolo egli rigetta
le forme di collaborazione col potere che in maniera
insinuante rendono l’uomo, e soprattutto lo scrittore,
schiavo; le sue tragedie non sono in grado di
proporre soluzioni politiche alternative, ma
mettono in scena il crollo del mito riformistico
dell’assolutismo illuminato
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 Nelle sue tragedie Alfieri
 rinuncia agli elementi descrittivi
 adotta uno stile grave, franto, non cantabile
Forte sentire
 propone 2 personaggi ANTAGONISTI ma con
caratteri comuni:
Ansia di
autoaffermazione
Coscienza del limite
angoscia
vocazione di morte
plutarchiani
Filippo II e Carlos
Creonte e Antigone
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Saul e Mirra
Interiorizzazione
del conflitto
LE OPERE E I TEMI
La Vita scritta da esso
TRATTATI POLITICI:
Della tirannide
Del principe e delle lettere
TRAGEDIE
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L’antico e il primitivo
 Il razionalismo seicentesco francese aveva dato
l’avvio a un’annosa polemica sul rispettivo
merito di antichi e moderni: era un modo per
chiamare a giudizio il classicismo, con la sua
connaturata idea della superiorità delle civiltà
antiche.
 Giambattista Vico invece pensò di prendere in parola gli antichi
poeti, di interpretarli cioè alla lettera: i loro racconti
mitologici esprimevano le uniche conoscenze congeniali a
un’epoca in cui si poteva pensare solo per caratteri poetici e
per immagini sensibili. L’età della ragione sarebbe
sopraggiunta solo in seguito; i poeti antichi erano come dei
fanciulli, e come tali produttori della più splendida, seppure
preterintenzionale, poesia.
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Il sublime l’orrore la
malinconia
 La seconda metà del Settecento registrava
anche l’affermarsi di una sensibilità poetica
chiaramente importata dai paesi del
Settentrione europeo.
si avvicinò direttamente, in
quanto traduttore, al testo inglese di quelle
Poesie di Ossian che dal 1762 in poi sconvolsero
la coscienza poetica europea
 Melchiorre Cesarotti
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IL TEATRO - BREVE EXCURSUS
 ORIGINI:
 1. Teatro di argomento GRECO (commedia palliata - tragedia
cothurnata)
 2. Teatro di argomento romano (commedia togata - tragedia
praetexta)
 Commediografi maggiori: Plauto, Terenzio
 ELEMENTI TIPICI DELLA COMMEDIA:
 vicende e personaggi quotidiani; contaminatio; divisione in
scene, con prologo; comico di intreccio - topoi di situazioni
(Plauto); comico di carattere (Terenzio)
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 MEDIOEVO:
 giullari, mimi, acrobati, prestigiatori
 sacre rappresentazioni (dalle laude drammatiche)
 UMANESIMO:
 riscoperta dei classici del teatro latino
 nuovo interesse per le rappresentazioni teatrali nell’ambito delle
corti signorili
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RINASCIMENTO
 Nuova produzione di commedie con i seguenti caratteri:
 Modelli PLAUTO e Decameron (per situazioni e linguaggio)
 Ripresa del prologo secondo l’uso terenziano (discussione di
poetica)
 Presenza di tipi fissi della commedia latina (nuovo “tipo”
cinquecentesco è il pedante)
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TEATRO del ‘500: gli AUTORI di
commedie
 ARIOSTO: organizzatore teatrale a Ferrara; scrive commedie
(Cassaria, Suppositi, Negromante, Lena, Studenti);
 ARETINO: La cortigiana, Il marescalco, L’ipocrito, La Talanta,
Il filosofo non seguono le strutture del genere - volontà
polemica;
 IL BIBBIENA: La Calandria
 MACHIAVELLI: La Mandragola
 RUZANTE: La pastoral, Due dialoghi in lingua rustica
(commedie rusticane in pavano)
 di ANONIMI: Gli ingannati; La venexiana
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Teatro del secondo ‘500 e ‘600
 La COMMEDIA DELL’ARTE
 la definizione rispecchia l’orgoglio dei “comici” nei confronti
dei detrattori (letterati e moralisti) e rispecchia
l’organizzazione in “compagnie” degli attori
 spettacolo non letterario incentrato sull’attore
 ANTECEDENTI: giullare (linguaggio mimico/acrobatico);
folklore; commedia ‘500 con tipi cristallizzati (Es. Ruzante,
servo astuto, vecchio babbeo)
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 CARATTERI della COMMEDIA DELL’ARTE
 MASCHERE FISSE (es. Pantalone, Arlecchino)
 IDENTIFICAZIONE dell’attore con la propria maschera
 IMPROVVISAZIONE e capacità professionali dell’attore che
utilizza:
 a) SCENARI (canovacci con indicazione trama)
 b) ZIBALDONI (brogliacci con lazzi comici, tirate di gelosia o
disperazione, sonetti, dialoghi d’amore o sdegno)
 c) ABILITA’ MIMICO-ACROBATICA
Comici dell’Arte famosi in tutta Europa
In Francia la Ancienne Troupe de la Comédie
CANANA' influenzò Molière (1653-1697)
Italienne
Collegamento
a Goldoni
TEATRO secondo ‘500 e ‘600
 DRAMMA PASTORALE
 Modelli Virgilio e Teocrito con




idealizzazione locus amoenus;
pubblico colto e raffinato;
allusioni cortigiane;
tema ricorrente: amore contrastatoVALORE
con
lieto fine;
FONICO
con prologo e 5 atti in endecasillabiDELLA
e
PAROLA
settenari
 MELODRAMMA (o
dramma in musica)
 opera di raffinato
intrattenimento, con
accurate coreografie e
scenografie
 1607 Orfeo con
musica di
MONTEVERDI
 TASSO: Aminta
 G.B.GUARINI: Pastor fido
CANANA'
Collegamento a
Metastasio
Tragedia del primo ‘500
 “Regolata”:
 3 personaggi in scena
 3 unità aristoteliche di tempo (24 ore), luogo, azione
 coro dialogante
 assenza prologo
CANANA'
TRAGEDIA del secondo ‘500
 Dai modelli greci si passa a SENECA (temi di violenza, orrore,
atrocità, collegati spesso al tema della ragion di stato - esercizio
del potere)
 introduzione PROLOGO
 CORO non dialogante ma che commenta moralmente
 il fine è la CATARSI dello spettatore
 Autori: F.DELLA VALLE e CARLO DE’ DOTTORI
CANANA'
Collegamento
con Alfieri