L`orto dei miracoli dà già i suoi frutti

Download Report

Transcript L`orto dei miracoli dà già i suoi frutti

GARDOLO
Insiemeragazziautistici e della Educativa di strada
L'orto dei miracoli dà già i suoi frutti
GIACOMO POLETTI
Nelle campagne di Gardolo quelle di maso Zancanella all'altezza di via Crosare, residuo
lembo delle estensioni che furono - sta accadendo un piccolo miracolo. Un prodigio in un
orto: quello curato dai ragazzi
autistici di Agsat (l'Associazione Genitori Soggetti Autistici
del Trentino) con i coetanei della Educativa di strada della Coop Arianna, di base a Spini ma
più volte alla settimana al maso per curare le piantine. Un
progetto tanto semplice quan-
to innovativo, spiega Federico
Comini, coordinatore dei progetti dell'associazione: «Qui gravitano ogni settimana 19 ragazzi autistici da tutto il Trentino.
Il progetto è inedito e funziona
grazie alla collaborazione fra i
nostri ragazzi ed i giovani dell'Educativa dì strada. Un «incontro fra diversità»; o forse «un
ampliamento del concetto di
normalità» suggerisce Licia,
educatrice della Coop Arianna.
Va da sé che fra patate, pomodori, cetrioli, spinaci e fragole,
guidati dal buon Aurelio, esperto ortolano, sbocciano cono-
scenze e amicizie.«Coltiviamo
il senso» (questo il nome) apre
nuove vie e collaborazioni. Autismo e adolescenza si incontrano, un fare insieme, imparando cose nuove per prevenire la
condizione NEET: Not in Education, Employment and Training. Ragazzi cioè non impegnati né nello studio, né nel lavoro,
né nella formazione. Una condizione di scoramento detta anche per questo néné nei paesi
latini. «A breve amplieremo le
aiuole con le piante aromatiche:
ma soprattutto - aggiunge Licia
- vogliamo portare qui i residen-
ti di Spini di Gardolo, per coinvolgerli nelle attività». O magari, a stagione più avanzata, per
far degustare i frutti dell'orto,
peraltro piuttosto ampio e ricco di varietà. Da Agsat e Coop
Arianna arriva poi l'appello agli
«esperti» ortolani di Gardolo:
fatevi avanti, per insegnare ai
ragazzi i trucchi di un'arte oggi sempre meno conosciuta.