ecoindustria - MeccatronicA

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Transcript ecoindustria - MeccatronicA

 Pad 29 Stand A04
Stand D20
N°
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www.meccatronica.biz
[email protected]
LE NEWS
DI QUESTO NUMERO
MACCHINE UTENSILI
PAGINA 2
PARTI, COMPONENTI,
ATTREZZATURE, STAMPI
PAGINA 2 - 4 e 5
AUTOMAZIONE
LAVORAZIONE
E PROCESSI
PAGINA 5 - 6 e 7
SOFTWARE
HARDWARE
PAGINA 8 e 9
METROLOGIA
E CONTROLLO QUALITÀ
PAGINA 10
FIERE, OPEN HOUSE,
INAGURAZIONI, EVENTI
da PAGINA 13 a PAGINA 20
NEWS LEGISLATIVE
PAGINA 21
ECOINDUSTRIA
PAGINA 21 e 22
www.expomec.it
Supplemento a: “A.A.A- Il Giornale della Meccanica & Subfornitura” n° 510 Maggio 2016
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MACCHINE UTENSILI
macchine taglio lamiera
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FARE I DISCHI IN LAMIERA CONVIENE,
www
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con la Taglia-Dischi BREVETTO EUROPEO EP 038199981
80 K
Elma, con sede in provincia di Bologna, da oltre
trent'anni produce macchine di serie brevettate e
macchine speciali per la lavorazione di pezzi in lamiera di tutte le forme. Oltre alla rifilatrice per pezzi in
lamiera stampata di tutte le forme e dimensioni,
costruisce macchine specifiche per i clienti; rifilatricibordatrici tradizionali con mandrino portapezzi e unità
varie per operazioni di bordatura, filettatura su lamiera, rifilatura, contornatura flangiatura, linee di produzione automatiche ecc.
Fiore all'occhiello di Elma sono le Macchine per il
taglio dei dischi direttamente da coil, BREVETTO
Europeo EP 038199981.
Le cesoie TAGLIADISCHI della serie “ETD…N” tagliano, mediante cesoiatura a freddo, dei dischi da un
nastro della larghezza di poco superiore al
diametro. Due lame folli contrapposte si abbassano
su un disco, tagliente, che funge da matrice. Le due
lame folli compiono un mezzo giro attorno al disco
tagliente. Un braccio entra ed estrae il disco dal nastro
portandolo fuori dove un nastro trasportatore lo porta
o all’utilizzo o all’impilamento. Questo modello di
macchina ha le dimensioni di poco superiori al disco
delle dimensioni massime ottenibili con quel modello.
Può essere utilizzata anche a quadrotti o meglio a
bandelle.
Il suo modo di utilizzo “normale” è quello col nastro di
poco superiore al diametro del disco e direttamente
in linea con la pressa o con la macchina che impiega
i dischi come materia prima.
Alcuni esempi:
PESO del materiale per fare un
disco da QUADROTTO.
589x589x2,5=mm3
867,302,5x7,95= Kg. 6,808
PESO del materiale per fare un
disco in "MONOFILA".
5 8 9 x 5 8 5, 5 x 2, 5 =mm3 8 6 2.
148,75 x7,85= Kg. 6,768
PESO del materiale per fare un
disco in "DUE FILE" Zig-Zag.
1096x292,75x2,5=
mm3802,135x7,85=Kg. 6,297
RISPARMIO ANNUO in Kg.:
Considerando una Produzione di
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700.000 dischi/anno.
500 Pezzi/h x 7 ore/g.= 3.500 Pezzi/g.
3,500 x 20gg./m
= 70.000 dischi/mese x10 mesi.
Avremo un RISPARMIO ANNUO di:
-QUADROTTO / MONOFILA,
Kg.6,808 - 6,768= Kg. 0.04
x 700.000 = Kg. 28.000
-QUADROTTO / 2 FILE Zig-Zag,
Kg.6,808 - 6,297= Kg. 0,511 x
700.000 = Kg. 357.70O
Considerando che il semplice passaggio da quadrotto a nastro produce già
un RISPARMIO di 28.000 Kg. di materiale/anno e Zig-Zag, anche soltanto
lavorando a 2 file si ottiene un RISPARMIO di oltre 357.7OO Kg. I'anno, è evidente la convenienza dell'adozione di
una macchina Taglia-dischi.
Senza considerare poi che si può lavorare fino a 6 file sfalsate-parallele con
risparmi sempre crescenti.
Diametri da 80 a Ø 1600. Spessori da
0,4 a 8 mm. Ogni tipo di lamiera è trasformabile in dischi abbinabile a qualsiasi avanzatore.
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PARTI,
COMPONENTI,
ATTREZZATURE,
STAMPI
organi
di trasmissione
La gamma sempre più completa per lo scambio termico
Tutte le novità presentate a MCE 2016:
scambiatori a pacco
alettato, aeroventilati,
fasci tubieri
Roen Est Group ha presentato a
MCE 2016 importanti novità e ulteriori ampliamenti di gamma per condizionamento, refrigerazione, riscaldamento, cogenerazione e recupero
termico. Roen Est, infatti, è uno dei
pochi player di settore ad offrire tre
linee complete di prodotto per lo
scambio termico:
• scambiatori a pacco alettato,
• aeroventilati,
• fasci tubieri
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Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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altre parti componenti
Scambiatori di calore a pacco alettato
La gamma degli scambiatori di calore a
pacco alettato, componenti essenziali
dello scambio termico, garantisce una
grande varietà dimensionale e infinite
possibilità di personalizzazione, ampia
scelta di materiali utilizzati per la produzione (rame, alluminio, ferro, inox, ottone, etc.) e diverse possibilità di trattamenti superficiali protettivi.
In fiera Roen Est ha presentato nuovi
modelli con tubi in INOX per tutte le
applicazioni in ambienti aggressivi o
che utilizzano ammoniaca come fluido
refrigerante.
Aeroventilati
Tecnologia completa e soluzioni completamente personalizzabili sia per la
refrigerazione, unit coolers e brine units,
sia per il recupero termico con remote
condensers e dry coolers.
In più, in anteprima a MCE, la nuova
gamma di aeroventilati con motori
centrifughi, ideali per le sale di lavorazione alimentare.
Fasci tubieri
I fasci Roen Est comprendono una linea
completa di soluzioni per il recupero
termico, la refrigerazione e il condizionamento industriale con il massimo
della customizzazione e, allo stesso tempo, migliaia
di configurazioni
standard accessibili attraverso il
software di calcolo dedicato: oltre
2.500 geometrie
per la refrigerazione, 10.000 per il
recupero termico.
In fiera, è stata inoltre presentata la
nuova serie EXH ad alta efficienza
con la speciale configurazione ottimizzata per propano (R290) e ammoniaca (R717).
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Accessori per lo stampaggio
lamiera
La Globalpress nasce nel 1999, per l’iniziativa di imprenditori attivi da lungo
tempo nel settore della lavorazione
delle lamiere, per realizzare prodotti
rivolti alle aziende che operano nel settore dello stampaggio, dell’imbutitura
profonda, della tranciatura e di tutte le
altre lavorazioni similari.
L’impegno di Globalpress è quello di
studiare, sviluppare e fornire accessori
per lo stampaggio lamiera da integrare
ai sistemi di produzione esistenti.
Tutti i prodotti possono essere realizzati
su specifiche esigenze dell’utilizzatore.
Globalpress propone una gamma completa di prodotti e accessori pensati e
realizzati allo scopo di:
• Migliorare la qualità del prodotto.
• Ridurre i tempi di produzione
• Ottimizzare la produttività
Operando in un settore in continua e
rapida evoluzione come quello della
lavorazione delle lamiere, Globalpress è
costantemente impegnata nello sviluppo di prodotti che si integrino sempre
con i più attuali sistemi di produzione.
Prodotti Globalpress:
- Sistemi di lubrificazione a rulli folli.
- Sistemi di lubrificazione a rulli motorizzati, da inserire in linee di alimentazione presse, sia manuali che automatiche, per l’applicazione del lubrificante su lamiere dal profilo quadrato o in
dischi.
I sistemi di lubrificazione a rulli possono
essere corredati da:
- serbatoi a caduta gravitazionale
- serbatoi a pressione
- serbatoi con pompe pneumatiche
- serbatoi con pompe elettriche.
- sistemi di lubrificazione a getto
SPRAY.
- Sistemi di lubrificazione a “getto minimizzato” per micro-lubrificazione.
- Nastri trasportatori per l’evacuazione
di pezzi tranciati, di sfridi di lavorazione e di particolari finiti.
- Nastri trasportatori per la traslazione.
- Nastri trasportatori universali per
bordo macchina.
- Nastri trasportatori speciali realizzati
su specifiche dell’utilizzatore.
- Rulliere folli e motorizzate.
T- agliasfridi ad azionamento pneumatico o idraulico.
- Sistemi Cambio stampi composti da
barre idrauliche o pneumatiche e
mensole esterne a rulli folli.
- Antivibranti per presse, magli, trance,
cesoie e altri macchinari.
- Macchine automatiche per il taglio e la
saldatura tra testa e coda dei nastri
metallici (coil).
Globalpress offre inoltre una completa
serie di “SERVIZI” tra cui la fornitura
“CHIAVI IN MANO” di linee complete di
produzione per la realizzazione di particolari in lamiera e un servizio di consulenza tecnica.
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mandrini
HENGSTLER
all’SPS-DRIVE
Italia 2016
Dal prossimo 24 al 26
Maggio, Hengstler sarà
nuovamente presente a
Parma all’interno della
più importante rassegna italiana riguardante
l’automazione
AUTOMAZIONE, LAVORAZIONE E PROCESSI
elettronica e microelettronica
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Da RS Components: disponibili le sonde HVAC smart
Testo, sincronizzabili con smartphone via wireless
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Calcolo automatico delle prestazioni
per rendere la manutenzione dei
sistemi HVAC più semplice e veloce.
RS Components (RS), distributore globale di prodotti di elettronica e manutenzione, ha presentato i primi strumenti di misura wireless professionali per
applicazioni HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria)
ottimizzati per l’uso con smartphone e
tablet.
La serie Testo di sonde smart compatte consente ai tecnici HVAC e al perso-
nale addetto alla manutenzione di calcolare, documentare, salvare e trasmettere con messaggi di testo o via mail i
dati relativi alle prestazioni delle apparecchiature attraverso la nuova app
Smart Probe per Android o iOS disponibile gratuitamente. Le nuove sonde
smart si collegano in modo semplice e
veloce a uno smartphone o un tablet via
Bluetooth, senza l’intralcio dei cavi.
Gli otto modelli di sonde smart sono
disponibili singolarmente o in kit e sono
adatti principalmente per tre settori:
- kit AC/R per la messa in servizio,
la
70 C
manutenzione e il rilevamento50 Kdi
problemi su sistemi di condizionamento dell’aria e refrigerazione
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- kit VAC per la misurazione, il bilanciamento, il rilevamento di problemi
e
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l’ottimizzazione di sistemi di ventila100 Y
zione
- kit di riscaldamento per radiatori e
100 m
sistemi di riscaldamento idronici.
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Per i tecnici della refrigerazione e degli
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impianti di condizionamento/refrigera20Y
sonde
zione, il kit AC/R comprende due
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SPC (Contatore auto-alimentato)
Nel nostro stand J076b, che si trova
nel padiglione 2 all’interno dell’area
dedicata alle aziende tedesche, si
può avere una rapida visione panoramica del nostro portafoglio prodotti maturato da un’esperienza di oltre
170 anni ed in particolare Encoder
innovativi, contatori, stampanti e relè
di sicurezza a guida forzata.
In particolare, la soluzione di comunicazione “Single cable solution” è
la vera innovazione che desideriamo mostrare ai produttori di motori
brushless.
Questo sistema si basa essenzialmente sull’utilizzo di un solo cavo
per collegare il motore all’inverter e
quindi l’introduzione di notevoli vantaggi a bordo macchina perchè si
riducono il numero di cavi ed altro
ancora.
Interessante è anche il nostro SPC
(Contatore auto-alimentato) nel quale i
nostri tecnici sono riusciti a coniugare
la tecnologia magnetica con quella
consolidata di un contatore.
Questo per dare la liberta di “contare” ovunque, in qualsiasi momento e
qualsiasi cosa si voglia senza alimentazione esterna.
Parallelamente al “Singolo cavo”,
accresciamo la nostra gamma di
encoder con l’Acuro AC58 con interfaccia EtherCAT che assicura prestazioni ancora più elevate e maneggevolezza.
Venite quindi a trovarci alla fiera SPS
Italia 2016 e partecipate alla nostra
presentazione “Single cable solution
- il nuovo concetto di interfaccia fra
motori brushless & drives“.
Non vediamo l'ora di farvi conoscere o
farvi ricoprire Hengstler e offrire soluzioni su misura per il vostro business.
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Per avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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ecoindustria
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di pressione in grado di misurare contemporaneamente la pressione del
refrigerante sul lato alto/basso e due
termometri a pinza che consentono
dimonitorare la temperatura delle
tubazioni di riscaldamento e raffreddamento con una precisione maggiore rispetto a una termocoppia.
Il kit VAC comprendetutto il necessario per testare e bilanciare un sistema
di ventilazione a più uscite, tra cui:
sonde anemometriche a filo caldo e
a elica per misurare lavelocità dell’aria, la portata volumetrica e la temperatura nelle condutture e sui registri;
un termometro a infrarossi per l’analisi delle condizioni di motori e apparecchiature elettriche; e un termoigrometro per la misurazione dell’umidità e del punto di rugiada.
Il kit riscaldamento comprende un
manometro di pressione differenziale
per misurare la pressione statica, il
flusso dell’aria e la portata volumetrica, incluse la pressione di alimentazione e di caduta su filtri e serpentine, oltre a termometri a pinza e a
infrarossi.
I tre kit sono dotati di pratiche custodie smart. RS offre inoltre una serie di
prodotti complementari, tra cui
manifold digitali e rilevatori di perdite
di refrigerante.
Le nuove sonde smartentrano a far
parte di una gamma completa di
dispositivi di misurazione
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automazioni
Campo magnetico al posto dei rulli di avanzamento
Tecodrive sviluppa un procedimento
rivoluzionario per l’alimentazione di
materiale grazie agli azionamenti di
Kollmorgen “fleXfeed” è il nome con cui
la tecodrive GmbH di Garbsen
(Germania) ha ribattezzato la propria
invenzione, una vera rivoluzione nel
campo dell’alimentazione di materiale
per la lavorazione dei metalli. Grazie a
un sofisticato campo magnetico il
“fleXfeed” funziona completamente in
assenza di contatto ed è molto più rapido rispetto agli alimentatori a rulli esistenti in commercio. La giovane azienda sfrutta per questa soluzione il principio su cui si basa la tecnica ad aziona-
mento diretto lineare. Kollmorgen ha
collaborato da vicino con l’azienda
nella fase di sviluppo per realizzare la
regolazione dell’azionamento. I servoconvertitori S700 hanno un ruolo chiave nell’alimentazione senza contatto.
Nessun serraggio, nessuna rilaminazione, massima velocità e bassi costi di
esercizio: si possono sintetizzare così i
vantaggi del sistema di alimentazione di
tecodrive. tecodrive deve la sua nascita e il suo successo al sostegno ricevuto dall’Institut für Umformtechnik und
Umformmaschinen
dell’Università
Leibnitz di Hannover. Il potenziale
nascosto di questa invenzione emerge
chiaramente se si considera la lavorazione della lamiera. Gli esperti di illuminazione della TriluX di Arnsberg tranciano, da sottili fogli di alluminio, lamiere
destinate a riflettori per sistemi di alta
qualità. Fino a oggi la tranciatrice ha
utilizzato un classico alimentatore a rulli
da 200 corse al minuto, senza possibilità di incrementare il numero di cicli. La
limitazione non era tuttavia dovuta alla
tranciatrice di per sé (avrebbe potuto
arrivare anche al doppio), ma “era l’alimentatore a rulli a limitare la produttività”, come spiega il Dr.Ing. Olaf
Marthiens, socio amministratore di
tecodrive GmbH. Questo “limite di
velocità” per l’alimentazione a rulli si
basa su motivi fisici, prima di tutto l’inerzia e l’attrito tra il nastro e i rulli. Con
la tecnica senza contatto il materiale
viene trasportato con delicatezza,
senza forze trasversali e senza ondulazioni sul nastro. La Volkswagen di
Hannover utilizza con soddisfazione
questa nuova tecnica che ha consentito di ridurre notevolmente i tempi di
allestimento, manutenzione e inattività
nella produzione di lamelle filigranate
per radiatori.
Né torsione, né slittamento
Per scoprire tutti i vantaggi della soluzione elettromagnetica basta dare
un’occhiata al funzionamento di un alimentatore a rulli. L’alimentatore posiziona ciclicamente una striscia di lamiera
proveniente da una bobina all’interno di
una macchina per la lavorazione, ad
esempio un impianto di imbutitura o
tranciatura. A ogni ciclo, i due rulli devono chiudersi, creare una pressione sul
pezzo, trasportarlo ad accoppiamento
dinamico e al termine riaprirsi e quindi
sfiatarsi. “Quanto maggiore è la velocità
tanto maggiore dovrà essere la pressione per evitare lo slittamento del materiale”, spiega Marthiens. Proprio in questo punto risiede lo svantaggio degli alimentatori a rulli rispetto ai sistemi elettromagnetici.
La forza di compressione sul materiale
non può essere incrementata all’infinito, poiché altrimenti il metallo si deforma. Inoltre, aumenta il rischio di danneggiare superfici lavorate finemente.
Per la TriluX questo effetto ha provocato, ad esempio, una torsione appena
visibile delle lamelle di alluminio che a
montaggio avvenuto causavano sempre una deformazione piuttosto evidente del fascio luminoso.
Oggi l’azienda utilizza la tecnologia
“fleXfeed” di tecodrive, con risultati
sorprendenti. La produttività è ora raddoppiata ed è possibile sfruttare appieno le prestazioni delle macchine per la
lavorazione della lamiera.
“All’inizio del progetto ci eravamo prefissati di raggiungere 400 corse al
minuto, un valore che abbiamo ottenuto con estrema semplicità”, ricorda
Hans-Jörg Lindner, socio amministratore di tecodrive. “Nei processi esistenti riusciamo a raggiungere di solito un
aumento della produttività pari a due
volte”, aggiunge il Dr.Ing. Marthiens.
Da dove vengono queste prestazioni?
Come anche per la tecnica ad azionamento diretto lineare, l’alimentazione
senza contatto sfrutta il principio dell’attrazione e repulsione magnetica. A
questo scopo due statori sono collocati in posizioni opposte nel dispositivo
lungo un metro scarso. Questi statori
generano nel nastro di metallo interposto un’onda magnetica progressiva
che viene utilizzata per l’avanzamento
grazie alla forza di Lorentz che si sviluppa. Il principio di funzionamento del
“fleXfeed” può essere paragonato a un
azionamento lineare asincrono, in cui la
lamiera metallica assume il ruolo del
rotore a gabbia di scoiattolo. Questo
dettaglio comporta tuttavia per la tecnica di regolazione alcune sfide che rappresentano in definitiva anche il cuore
della procedura brevettata.
Sviluppo di una nuova procedura
Proprio per questo tecodrive sfrutta la
potenza dei servoregolatori S700 di
Kollmorgen, soprattutto per quanto
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mento della corrente in assenza di
massa. Questo principio geniale ha
inoltre molti altri vantaggi a livello
pratico. La commutazione è silenziosa e priva di sollecitazioni meccaniche. Questo aspetto aumenta di
molto, proprio in caso di esercizio ad
alte prestazioni, la durata dei mezzi
di produzione: l’usura meccanica è
infatti del tutto assente dall’unità di
alimentazione.
Bassi consumi energetici
Occorre anche tenere conto di un
altro aspetto, in particolare per le
aziende coinvolte direttamente o
indirettamente nel settore automobilistico: il nuovo sistema richiede solo
una parte dell’energia utilizzata da un
alimentatore a rulli. “Certo, dobbia-
mo utilizzare un servoregolare
Kollmorgen da 35 kW per ottenere la
corrente di magnetizzazione necessaria, ma la potenza attiva è solo di
700 Watt”, spiega il Dr.-Ing. Olaf
Marthiens. Per il suo socio HansJörg Lindner anche questi vantaggi
spingono a lasciare la strada finorabattuta per l’alimentazione di materiale. “Con TriluX siamo riusciti a
creare un impianto partendo da due,
mantenendo invariata la produttività
e con ingombri e costi per gli utensili nettamente ridotti.” Anche in VW ad
Hannover Stöcken le esperienze
sono state altrettanto positive.
SEGNA
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riguarda la rapidità e la programmabilità. Il Dr.Ing. Olaf Marthiens ha bisogno
della massima libertà per implementare nel servoconvertitore un nuovo tipo
di regolazione, diverso dal controllo
vettoriale a orientamento di campo
(FOC). “Dovevo scrivere un programma con cui fosse possibile modificare
l’angolo di fase della corrente e l’ampiezza”. Il controllo FOC non funziona
in questo particolare ambito poiché il
comportamento magnetico del materiale dal trasportare, in continuo cambiamento, renderebbe instabile il circuito di regolazione. Il controllo FOC reagisce con estrema sensibilità alla
cosiddetta costante del rotore, ossia al
rapporto tra induttività e resistenza
elettrica della lamiera da trasportare. In
un motore asincrono standard il rotore
è meccanicamente invariato e la
costante dipende solo dalla temperatura. Anche questo può causare difficoltà
a un applicatore se si impiegano motori asincroni in applicazioni di regolazione altamente dinamiche.
L’unità “fleXfeed” è invece concepita
proprio per posizionare con precisione
e elevata dinamicità numerosi materiali
metallici diversi in una macchina per la
lavorazione. Anche a causa di larghezze e spessori diversi e di variazioni
impercettibili nella struttura del materiale si determinano dunque sempre
nuovi valori di resistenza e induttività,
che comportano quindi variazioni nelle
costanti del rotore. tecodrive ha risolto
questo problema insieme a Kollmorgen
utilizzando in questa applicazione un
unico regolatore di corrente e di posizione. Non è più presente alcun controllo a orientamento di campo, poiché
il servoconvertitore S772 è programmato in modo da predefinire il campo
in posizione fissa. “Qui si vede il nostro
speciale know-how”, sottolinea con
orgoglio Marthiens. Per determinare la
posizione della lamiera, tecodrive ricorre a ruote misuratrici sviluppate personalmente con funzione di retroazione.
Va notata la rapidità del circuito di regolazione: tecodrive calcola infatti il successivo valore teorico direttamente dall’effettiva posizione della lamiera nel
campo magnetico, senza passare per
un’unità di controllo o il bus di campo.
“Ci serve un’assoluta libertà a livello di
ritardo per un posizionamento preciso
a 10 μm anche con cicli da 4000 corse
al minuto. I valori di picco sono una
conseguenza delle elevate prestazioni
di calcolo dei regolatori S700 e della
programmazione globalmente molto
snella e completa. Marthiens è molto
soddisfatto ancora oggi della stretta
collaborazione con il team di vendita di
Kollmorgen che ha riconosciuto subito
la portata di questa invenzione e ha
immediatamente attivato Georg
Jaskowski, sviluppatore software della
serie S700 in Kollmorgen.
Produttività inattesa a livello di alimentazione tecodrive e Kollmorgen
sono riuscite a concepire un sistema
di alimentazione che raggiunge
numeri prima impensabili con i normali rulli, già solo perché regolare e
controllare le masse non è affatto
un’operazione
così
rapida.
L’alimentatore non ha invece massa
propria poiché è costituito solo da
un campo magnetico. Il processo si
riduce quindi, per dirla con semplicità, all’accensione e allo spegniPer avere maggiori informazioni sui redazionali pubblicati e sulla pubblicità t e l e f o n a a l n u m e ro 0 5 1 6 0 6 1 0 7 0
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SOFTWARE / HARDWARE
computer e periferiche
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Gli Industrial Hotspot di ProSoft Technology:
soluzioni di comunicazione per IT e OT
Le nostre radio sono caratterizzate dal supporto SNMP, che il
vostro personale IT apprezzerà.
Per il lato OT, le radio offrono ora il
supporto per oggetti embedded
EtherNet/IP™ e agenti Modbus®.
“Il nuovo supporto per oggetti
embedded
EtherNet/IP™
e
Modbus® agent degli Industrial
Hotspot permette agli utenti di ricevere la diagnostica delle radio nei
loro PLC, dove è possibile analizzare
i dati e agire di conseguenza, aiutando l’azienda a ridurre le interruzioni”,
afferma Keith Blodorn, direttore del
programma wireless di ProSoft.
“Questa possibilità è un perfetto
esempio di come l’Industrial Internet
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30 C
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of Things stia aiutando
gli ingegneri a utilizzare
i dati raccolti per trovare il modo di semplificare le loro operazioni”.
Le radio sono ora caratterizzate da
tempi di switchover dei punti di
accesso Ultra-Fast minori di 10 ms,
che sono ideali per i sistemi di stora-
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ge-retrieval automatizzati, i veicoli a
guida automatica, le linee di skillet in
campo automotive e così via.
Nei sistemi che utilizzano protocolli
di I/O ad alta velocità, osserva
Blodorn, un ritardo di roaming maggiore di quello garantito da ProSoft
può impedire il funzionamento della
macchina. Per le applicazioni più
impegnative, il roaming Ultra-Fast
degli Industrial Hotspot è la salvaguardia ideale.
Altre caratteristiche
Gli Industrial Hotspot supportano
inoltre il tracciamento dei tag
AeroScout, permettendovi di localizzare qualsiasi bene o persona (come
i minatori) e di monitorare le operazioni a largo raggio. Lavorate con
un’applicazione che implica I/O
distribuiti o la videosorveglianza? La
caratteristica QoS permette agli
utenti di impostare velocità di trasmissione dati diverse per ottimizzare la loro ampiezza di banda
Ethernet. Se la vostra applicazione si
sviluppa in un ambiente estremo,
offriamo Weatherproof Hotspot che
sono impermeabili all’acqua, per
applicazioni come le piattaforme
petrolifere offshore, e a tenuta di polvere, per le applicazioni minerarie.
Le radio sono sicure, offrendo la
crittografia AES a 128 bit per comunicazioni sicure. La configurazione
di ogni radio può essere memorizzata su una scheda microSD per supportare piani di disaster recovery e
riportare velocemente gli utenti in
condizioni operative, riducendo le
interruzioni.
Le radio possono anche essere utilizzate insieme a soluzioni a cavo
radiante. Un cavo radiante è ottimo
per le applicazioni che implicano un
macchinario rotante, laddove inizialmente venivano utilizzati collettori a
spazzole. Il cavo radiante riduce la
manutenzione e le interruzioni associate ai collettori a spazzole, pur fornendo comunque un percorso chiaro all’antenna rotante senza interferenze con altri segnali wireless in un
impianto affollato.
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ecoindustria
altro
Advantech lancia uno switch managed
che supporta la tecnologia IXM
L'Industrial Connectivity Group (ICG)
di Advantech è lieto di annunciare il
primo switch che supporta la tecnologia IXM.
La IXM offre agli ingegneri la possibilità di assegnare un range fisso di
indirizzi IP a più dispositivi contemporaneamente, offrendo inoltre loro
la capacità di copiare simultaneamente la stessa configurazione su
più switch.
Advantech: un partner per soluzioni Smart City e IoT
Fondata nel 1983, Advantech è leader nella fornitura di prodotti e soluzioni embedded e di automazione innovativi e affidabili. Advantech offre sistemi integrati completi, hardware, software, servizi di progettazione cliente-centrici e supporto logistico
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innovatore nello sviluppo e nella produzione di piattafiorme di
calcolo di elevata qualità e alte prestazioni. Cooperiamo strettamente con i nostri partner per aiutarli a fornire soluzioni com-
plete per un ampio spettro di applicazioni in una gamma diversificata di
settori industriali. Per realizzare la sua
visione aziendale di “Rendere possibile un pianeta intelligente”,
Advantech continuerà a collaborare e
proporsi come partner per soluzioni
Smart City e IoT.
SEGNA
4783
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
Dopo la configurazione del ‘master’, è
possibile avviare la IXM e, in pochi
secondi, tutti gli altri switch compatibili con la IXM verranno popolati con
le stesse impostazioni. Questa funzione permette di risparmiare fino al
90% del tempo di configurazione non
solo velocizzando la configurazione
stessa, ma anche assicurando l'assenza di errori. IXM permette un’implementazione più veloce della rete.
Le tendenze più recenti nei moderni
ambienti industriali sono la rapida
implementazione e la flessibilità delle
topologie di rete. L'upgrade del
firmware e l'impostazione della configurazione di un elevato numero di
dispositivi sono operazioni impegnative per i professionisti IT e i System
Integrator.
Come leader globale delle tecnologie
di rete industriali, Advantech è lieta di
presentare la primissima serie al
mondo di Switch Ethernet Managed
per rendere più efficienti l'implementazione e la configurazione delle reti.
La tecnologia IXM dell'EKI-7710 è la
soluzione per la veloce implementazione e configurazione delle reti.
La tecnologia IXM per gli switch della
serie EKI-7710 offre una funzione di
cross management e implementazione veloce che permette agli switch di
eseguire l'upgrade del loro firmware
e ripristinare la configurazione in
modo più efficiente. Per consentire
un'implementazione più rapida delle
reti, la tecnologia IXM supporta sia
upgrade di massa del firmware, sia il
ripristino flessibile della configurazione tramite una GUI web. L'EKI-7710
è dotato di una funzione jumbo frame
che supporta pacchetti con un massimo di 9216 byte. Il vantaggio del
jumbo frame è che possono trasportare più dati in un pacchetto. Ciò li
rende ideali per la videosorveglianza.
Gli Switch Ethernet Gestiti EKI-7710
utilizzano componenti di altissima
qualità per essere in grado di funzionare in un ampio range di temperature operative da -40 a 75°C e sono
dotati di protezione EMS
Livello 3 contro le interferenze elettromagnetiche.
Funzioni chiave:
1. IXM esegue un'assegnazione
automatica degli IP, l’upgrade di
massa del firmware e il ripristino
flessibile dei file di configurazione.
2. Comunicazione con NMS
(Networking Management
System) tramite SNMP.
3. Il modello PoE (Power over
Ethernet) supporta lo standard
IEEE802.3at con due ingressi di
potenza di 24~48Vc.c. e un relè
P-Fail.
4. Supporta la tecnologia X-ring e Xring Pro Advantech
5. Supporta IPv4 e IPv6
Per ulteriori informazioni sulla serie
EKI-7710 e sulla tecnologia IXM
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questo interessante video:
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ecoindustria
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MORGAN ADVANCED MATERIALS compie notevoli
progressi nella misura dell’offset a flusso zero
Morgan Advanced Materials ha sviluppato per la prima volta un metodo
per misurare la proprietà di offset a
flusso zero per un ampio spettro di
trasduttori, ottimizzando la precisione complessiva della misura di flusso nei sensori ad ultrasuoni.
Morgan Advanced Materials leader
globale nella progettazione e produzione di materiali avanzati per
l’uso in ambienti particolarmente
esigenti, ha compiuto significativi
progressi nella minimizzazione dell’offset a flusso zero, fino a livelli di
soli 60 ps. Linearizzando il disegno
del trasduttore e i metodi di produzione, è stato possibile ridurre le
variazioni a meno del 5% per
un’ampia gamma di condizioni
ambientali. In altre parole, minore è
la variazione e più accurata è la lettura dello strumento.
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Nelle applicazioni di misura del
flusso a ultrasuoni, sia in campo
industriale che domestico, la precisione di misura delle portate in
condizioni di flusso dinamico è
essenziale. Misurando il “tempo di
volo” fra i trasduttori a monte e a
valle del flusso e invertendo poi il
processo, si ottengono due valori
che, insieme, forniscono una misura della portata di liquidi e gas.
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Tuttavia, anche se nel tubo non vi è
alcun flusso, esiste tipicamente
una discrepanza minima fra i due
valori.
Questo fenomeno, noto come ‘offset a flusso zero’, è un prodotto
collaterale dei vincoli fisici dei
materiali e delle tecnologie di elaborazione dei segnali, che può
avere un impatto sulla precisione
degli strumenti. I progressi compiuti dal team di specialisti dei sensori di Morgan hanno permesso di
fare grandi passi avanti verso la
soluzione di questo problema.
Nelle applicazioni di misura del
flusso ad ultrasuoni, sia in campo
industriale che domestico, la precisione di misura delle portate in
condizioni di flusso dinamico è
essenziale. Poiché gli addebiti ai
clienti si basano sulle letture dei
loro contatori, la lettura deve riflettere con esattezza la quantità di
materiale utilizzato, sia esso gas o
acqua.
Misurando il “tempo di volo” fra i
trasduttori a monte e a valle del
flusso e invertendo poi il processo,
si ottengono due valori che, insieme, forniscono una misura della
portata di liquidi e gas.
Tuttavia, anche se nel tubo non vi è
alcun flusso, esiste tipicamente una
discrepanza minima fra i due valori.
Questo fenomeno, noto come ‘offset a flusso zero’, è un prodotto
collaterale dei vincoli fisici dei
materiali e delle tecnologie di elaborazione dei segnali, che può
avere un impatto sulla precisione
degli strumenti.
I progressi compiuti dal team di
specialisti dei sensori di Morgan
hanno permesso di fare grandi
passi avanti verso la soluzione di
questo problema.
Oksana Jaroszak, Ingegnere di
Sviluppo
Trasduttori
presso
Morgan, ha spiegato che
“Basandoci sulla nostra conoscenza dei materiali e sull’esperienza
nella progettazione di trasduttori,
abbiamo specificamente sviluppato una serie di materiali che ci permetterà di creare un trasduttore
con il più basso valore di offset a
flusso zero possibile.
Questo sviluppo si riflette nei nostri
risultati, che dimostrano evidenti
miglioramenti per diverse condizioni di estremi ambientali.
Complessivamente, i nostri sensori consentiranno una maggiore precisione nella misurazione ad ultrasuoni del flusso di acqua e gas”.
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UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE:
presentati i risultati della quinta
edizione dell’indagine sul parco
macchine utensili e sistemi di produzione installati nell’industria
italiana/ focus Piemonte
Novara, 9 aprile 2016. Il Piemonte,
quarta regione del paese per numero di macchine utensili e sistemi di
produzione installati, con il 12,9%
del totale del parco macchine italiano, risulta l’area che ha sofferto
maggiormente la crisi, “perdendo” il
23,6% dei macchinari rilevati nell’indagine del 2005.
Le aziende piemontesi che hanno
fornito i propri dati per la realizzazione dell’indagine sono 316. Data
l’ampia presenza di imprese di grandi dimensioni, il numero di aziende
&
ecoindustria
I RISULTATI
DELL’INDAGINE/ FOCUS PIEMONTE
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contattate in Piemonte, per realizzare il campione rappresentativo, è
stato relativamente basso (solo
Sud&Isole presentano un numero di
imprese inferiore).
1. Il Piemonte, con 39.468 sistemi di
produzione installati, pari al 12,9%
del parco macchine italiano, risulta la
quarta area per numero di macchine
utensili presenti negli stabilimenti
produttivi. Rispetto al 2005, anno
della precedente rilevazione, la
quota di macchine presenti in
Piemonte sul totale nazionale è
scesa di due punti percentuali, un
calo molto meno marcato rispetto a
quello evidenziato nel 2005 (-9%
rispetto al 1996), ma che dà continuità al trend negativo iniziato con la
ristrutturazione del settore automotive nel 2003.
Il parco macchine piemontese risulta invecchiato al pari di quello nazionale. Rispetto alla rilevazione precedente, l’età media è risultata infatti
pari a 12 anni e 7 mesi (un mese in
meno rispetto alla media nazionale),
oltre due anni in più a confronto con
il dato 2005 e, soprattutto, il peggior
risultato degli ultimi 40 anni.
Questo, in sintesi, è quanto emerge
dai dati relativi all’area del Piemonte
proposti dalla ricerca “Il parco macchine utensili e sistemi di produzione dell’industria italiana”, indagine
effettuata con cadenza decennale e
giunta alla sua quinta edizione.
Realizzata da UCIMU-SISTEMI PER
PRODURRE, l’associazione dei
costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, con il contributo di Ministero dello Sviluppo
Economico e ICE, la ricerca è stata
illustrata, questa mattina, nel corso
del convegno “Macchina utensile
motore dell’economia”, svoltosi nell’ambito della manifestazione
Elettrica.
All’incontro, sono intervenuti: Paolo
Ferrari, amministratore delegato
Comoli Ferrari, Luigi Galdabini, presidente UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Stefania Pigozzi, responsabile Centro Studi & Cultura di
Impresa UCIMU, Giuliano Busetto,
amministratore delegato Siemens,
Arturo Baroncelli, COMAU. A moderare l’incontro Laura La Posta,
Editor-in-chief, Il Sole 24 Ore
Rapporti24.
Sono 305.520 le macchine utensili
installate nelle imprese censite dall’indagine. Nel 2005 (anno della precedente rilevazione) erano oltre
340.000 le macchine presenti nelle
circa 3.000 imprese considerate. Il
campione risulta ridotto rispetto
all’edizione precedente a causa del
ridimensionamento che la crisi ha
imposto all’industria manifatturiera
nazionale. Il 75% del totale delle
imprese censite presenta almeno
una macchina utensile.
Condotto su un campione rappresentativo di oltre 2.500 imprese (con
più di 20 addetti), lo studio fornisce
il quadro su: età media, grado di
automazione/integrazione, composizione e distribuzione (per settore,
dimensione di impresa, aree territoriali) del parco macchine utensili e
sistemi di produzione dell’industria
del paese, al 31 dicembre 2014.
In questo senso, esso fotografa lo
stato dell’industria manifatturiera
(metalmeccanica) italiana, proponendo indicazioni in merito al
grado di competitività dell’intero
sistema economico nazionale. Le
unità produttive censite sono pari
al 16,1% dell’universo delle imprese del settore e al 22,9% degli
addetti impiegati.
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segue a pag 14 <
14
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ecoindustria
¯ segue da pag 13
2. La regione risulta l’area del paese
ad aver sofferto maggiormente gli
anni della crisi. Infatti, rispetto al
2005, il numero delle macchine
utensili installate nell’area è calato
del 23,6%, contro il -11% registrato su base nazionale. Tale diminuzione è da imputare al ridimensionamento del settore metalmeccanico oltre che al calo degli investimenti registrato nell’ultimo quinquennio.
3. Cresce di oltre 2 anni l’età media
del parco macchine installato nelle
imprese piemontesi. Nel 2014,
l’età media è pari a 12 anni e 7
mesi. Nel 2005, era risultata di 10
anni e 2 mesi. Il dato piemontese è
inferiore di un solo mese rispetto
alla media nazionale.
4. Rispetto alla rilevazione precedente, nel 2014, aumenta la quota di
macchine utensili con un età
superiore ai 20 anni, risultata pari
al 27% del totale installato, contro
il 14% del 2005. Parallelamente si
dimezza la quota di macchine con
età non superiore ai 5 anni, pari al
13% (era il 26% nel 2005). La rilevazione sul Piemonte appare perfettamente aderente a quella su
base nazionale.
5. Il grado di automazione del parco
macchine piemontese, rilevato
dall’incidenza di sistemi a controllo numerico, risultato pari al 33%
del totale installato, è superiore
rispetto alla media nazionale
(32%). Il plus è attribuibile alla diffusa presenza di grandi industrie e
di imprese appartenenti a settori
che utilizzano sistemi dotati di
CNC, primo fra tutti l’automotive.
Rispetto alla rilevazione precedente (2005), il grado di automazione
delle imprese piemontesi è sceso
di un punto percentuale, mentre
quello nazionale è cresciuto per lo
stesso valore. Ben differente la
situazione nel 2005 quando il livello di automazione segnava un
incremento del 6% a confronto
con la rilevazione del 1996.
6. Cresce il grado di integrazione dei
sistemi di produzione presenti in
Piemonte. Il 21,7% delle macchi-
ne utensili installate è dotato di
sistemi di automazione e integrazione. Il dato, superiore di un
punto percentuale alla media
nazionale (risultata pari a 20,8%)
posiziona, il Piemonte al terzo
posto tra le aree del paese, dopo
Emilia-Romagna e Sud&Isole. Le
macchine semplici, prive di qualsiasi tipo di integrazione, rappresentano comunque ancora il 78%
del totale, dato in linea con quello
nazionale (79%).
7. In Piemonte la quota di macchine
ad asportazione rispetto al totale
installato risulta pari al 49%, quella delle macchine a deformazione
è pari al 27,7%, seguono altri
sistemi (13,3%), robot (7,5%) e le
tecnologie non convenzionali*
(2,5%). A confronto con il dato
relativo al paese, il territorio piemontese mostra una presenza più
ampia di altri sistemi (+4,2 punti
percentuali) e di macchine a
deformazione (+2,7 punti percentuali) a scapito delle macchine a
asportazione (-7,2 punti percentuali). La presenza così decisa di
“altri sistemi” è determinata dalla
tipologie di industrie utilizzatrici
presenti nell’area, in particolare
appartenenti ai settori automotive
e aerospace, che impiegano
molte tecnologie di misura, prova
e finitura delle superfici. *laser,
laser fibra, waterjet
8. L’area piemontese è quarta in
Italia per densità di macchinari
installati: 25 macchine ogni 100
addetti. Il dato piemontese risulta
inferiore alla media nazionale che
è pari a 25,8. Tale rilevazione è
spiegata dalla tipologia di imprese
presenti in Piemonte: per lo più di
grandi dimensioni (a differenza di
Emilia Romagna, Lombardia e
Triveneto).
9. Come nel 2005 anche nel 2014,
emerge la correlazione inversa tra
presenza di macchine utensili e
dimensione dell’unità produttiva.
In termini assoluti, al crescere del
numero di addetti impiegati cala la
quota di macchine utensili presenti nell’impianto. Ciò è spiegato
dal fatto che le piccole imprese
sono impegnate principalmente
nell’attività di produzione. Al crescere della dimensione, le aziende
inseriscono altre attività il cui svolgimento non prevede l’utilizzo di
macchinari.
10. Anche in Piemonte le piccole
imprese cedono il passo alle
grandi nell’attività di acquisizione
di macchinari. La quota di macchine utensili installate nelle
aziende con meno di 50 dipendenti è scesa dal 45% (dato al
2005) al 36% della precedente
rilevazione. Praticamente stazionaria, al 32%, la quota installata
nelle imprese che impiegano tra i
50 e i 200 addetti; era pari al 33%
nel 2005. In crescita la quota delle
macchine presenti negli stabilimenti con più di 200 dipendenti
che passa dal 22% al 32%. La
tendenza rilevata in Piemonte
rispecchia l’andamento nazionale
e si spiega con il fatto che, anche
a causa della crisi, le grandi
imprese tornano a internalizzare
parte dell’attività che, fino a poco
tempo fa, era demandata all’esterno.
11. Dall’analisi dei dati ripartiti per
settore emerge che il 33% del
parco macchine piemontese è
installato presso gli stabilimenti
che realizzano mezzi di trasporto
(tra gli altri automotive e aerospace). Il primo settore per quantità di
macchine installate (35%) è però
quello dei costruttori di prodotti in
metallo (fonderie, fucinatura,
stampaggio, carpenterie, caldaie,
serbatoi, utensili, seconda trasformazione dei metalli, trattamento,
rivestimento). Segue, con il 22%,
il settore dei costruttori di macchinari e materiale meccanico (macchine agricole, macchine utensili
per metalli e robot industriali,
macchine tessili e per l’abbigliamento, macchine per l’industria
alimentare, chimica, della plastica, lavorazione del legno, macchine per le industrie estrattive, edilizie, siderurgiche). Poi quello dei
costruttori di materiale elettrico ed
elettronico.
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ecoindustria
BIE 2016: BRESCIA al centro della meccanica
AIB e gruppo ITALTELO insieme per un grande
evento di richiamo internazionale
Montichiari 17 Febbraio 2016 Tavolo di lavoro estremamente positivo tra i vertici del Settore Meccanica
dell’Associazione
Industriale
Bresciana e la direzione di BIE –
Brescia Industrial Exhibition in vista
della prossima edizione della fiera,
che si terrà dal 19 al 21 Maggio presso il Centro Fiera Montichiari.
Grande entusiasmo per quella che si
conferma essere un’occasione
importante per il territorio per enfatizzare la propria centralità a livello internazionale nel settore industriale ed in
particolare in quello delle lavorazioni
e tecnologie dei metalli.
A tre mesi dalla fiera risultano chiare
le linee guida dell’edizione 2016, che
legano in una stretta collaborazione
Gruppo Italtelo, organizzatore dell’evento, e AIB, massimo partner della
manifestazione, che gioca per la
prima volta un ruolo chiave all’interno
di un evento fieristico.
I CONTRIBUTI PER LE AZIENDE
BRESCIANE – Ottima la risposta all’iniziativa di AIB di destinare un contributo economico agli associati e un’agevolazione particolare ai non associati interessati ad esporre BIE 2016.
Un supporto diretto e concreto alle
imprese per promuovere la partecipazione del territorio a questo grande
evento, che lascia spazio ancora ad
altre adesioni. Gli interessati possono
rivolgersi direttamente agli uffici
dell’Associazione.
I GRANDI NOMI DEL SETTORE
La nostra provincia si conferma polo
di attrazione per le aziende della
meccanica a livello nazionale ed
internazionale. In particolare saranno
presenti le eccellenze bresciane in
qualità di Special Guest con l’esposizione di prodotti e linee di lavorazione particolarmente scenografiche e
di rilevanza tecnica, di richiamo per
un pubblico specializzato.
Grandi nomi del settore inoltre hanno
già confermato la propria partecipazione, come Comau, azienda del
gruppo FCA, leader mondiale nel
settore dell’automazione e dei sistemi integrati, che interverrà per la
prima volta come Official Sponsor di
un manifestazione fieristica, con
un’area espositiva dall’elevato contenuto tecnologico. Nel settore macchine utensili non mancheranno, tra
gli altri, il colosso internazionale
Mazak e GMV, uno dei più noti distributori sul mercato italiano.
AUTOMAZIONE – Per l’edizione
2016 ottimi riscontri provengono dal
settore automazione, che sta attraversando un periodo di grande fermento. Dal rapporto “The future
jobs” presentato al World Economic
Forum di Davos a gennaio, il mercato della robotica conoscerà a breve
un boom senza precedenti, sulla falsariga di quanto successo all’informatica negli anni ’90, tanto che si
stima che il valore complessivo del
mercato raggiungerà tra quattro anni
quota 151,7 miliardi di dollari (contro
gli attuali 27). E l’Italia gioca un ruolo
in pole position, affermandosi tra i
primi paesi al mondo nella produzione di robotica industriale.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
Parola chiave per il progetto a mediolungo termine di BIE è internazionalizzazione, che si concretizzerà nell’edizione 2016 con l’Incoming Buyer
Esteri, coadiuvato da AIB e che
gestirà la selezione e l’agenda incontri di espositori/visitatori con operatori specializzati ed interessati ad
acquisti/partnership produttive e provenienti da: Germania, Francia,
Svezia, Danimarca e Norvegia,
Benelux
e
Paesi
Baltici.
Parallelamente AHK Camera di
Commercio italo-germanica e
DEinternational, presenti come
Official Sponsor, garantiranno consulenze gratuite per le aziende interessate ad approcciare i mercati di lingua
tedesca.
LE DICHIARAZIONI
Angelo Baronchelli, Presidente
Settore Meccanica AIB – Stante l’estremo interesse dell’iniziativa, AIB ed
il Settore Meccanica si sono spese in
prima persona per questo progetto,
impiegando le forze su più fronti. Si
tratta di un appuntamento a cui le
aziende bresciane non possono mancare. La loro partecipazione espositiva sarà elemento significativo per
dimostrare la capacità imprenditoriale
del territorio, dove la meccanica è
uno dei settori trainanti.
Riteniamo che BIE possa essere un
volano per l’ulteriore sviluppo di un
comparto decisivo nel sistema
economico bresciano. Un sistema
che oltre ad essere un importante
serbatoio di lavoro è anche uno
straordinario testimone all’estero
della nostra capacità produttiva.
Italo Giacomini, Presidente Gruppo
Italtelo Spa – Con la prossima edizione di BIE vogliamo dare un segnale
forte delle potenzialità del tessuto
imprenditoriale bresciano, affermando la nostra identità nei confronti del
mercato estero. Non potevamo dunque prescindere dal coinvolgimento
attivo dell’Associazione Industriale
Bresciana e del Settore Meccanica in
particolare, che sta dando grande
linfa al progetto, in una visione comune a lungo termine, che deve essere
garanzia per le nostre imprese di
poter disporre di una vetrina e di uno
strumento di crescita e di promozione
di alto livello.
Con il patrocinio di Associazione Industriale
Bresciana - Organizzazione a cura di Gruppo Italtelo
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16
&
ecoindustria
altri eventi
Unindustria Bologna lancia il progetto
“Più alternanza per tutti,
una nuova alleanza tra scuola e impresa”
Un modello di alternanza scuolalavoro, da sperimentare sin dall’anno scolastico in corso, frutto
della
collaborazione
tra
Unindustria Bologna e gli Istituti
Tecnici Industriali Aldini Valeriani
e Belluzzi Fioravanti per affermare l’importanza del ruolo formativo e sociale dell’impresa e offrire
un contributo significativo alla
definizione dei percorsi formativi
più rispondenti ai profili professionali oggi richiesti.
È il progetto “Più alternanza per
tutti, una nuova alleanza tra
scuola e impresa” che è stato
illustrato questa mattina agli studenti e ai docenti da Sonia
Bonfiglioli, Vice Presidente di
Unindustria Bologna e Presidente
del Settore Metalmeccanico, e da
Salvatore Grillo e Roberta
Fantinato, Dirigenti Scolastici
rispettivamente dell’IIS Aldini
Valeriani e dell’IIS Belluzzi
Fioravanti durante un incontro al
Cinema Arlecchino di Bologna
che è stato aperto da Giovanni
Schiavone, Direttore Ufficio
Scolastico Regionale per l’EmiliaRomagna - ambito territoriale di
Bologna. Nel corso della manifestazione sono intervenute anche
le 49 aziende associate a
Unindustria Bologna che hanno
aderito al “Club dell’alternanza”
rendendosi disponibili ad accogliere gli studenti in alternanza
scuola-lavoro.
Il progetto prevede, in sintesi, l’adozione da parte del gruppo di
aziende di una classe che verrà
seguita per l’intero triennio e un
percorso pluriennale co-progettato da scuole e imprese, sulla
base di un contenitore condiviso
tra Unindustria Bologna e le
scuole stesse, seguito dalla covalutazione delle competenze
acquisite. Il modello proposto
alle aziende prevede una distribuzione indicativa delle ore di
alternanza scuola-lavoro per gli
studenti di 120 ore al terzo anno
(“Capisco cos’è l’azienda e
come funziona e lavoro sulle
competenze trasversali”), 200 al
quarto (“Approfondisco le competenze tecniche e vado in
azienda”) e 80 al quinto (“Affino
le conoscenze del mondo del
lavoro coniugando aspetti organizzativi e tecnici e preparo la
tesina”).
L’introduzione dell’alternanza
scuola-lavoro, resa obbligatoria
per tutti gli studenti dell’ultimo
triennio delle scuole superiori
dalla legge 107/2015 meglio nota
come “La Buona Scuola”, prevede almeno 400 ore negli istituti
tecnici e professionali e coinvolge nell’anno scolastico in corso
oltre 350 studenti delle terze
classi tra Belluzzi Fioravanti (188)
e Aldini Valeriani (178), mentre
nel corso del prossimo triennio
saranno più di 1.000 gli studenti
chiamati a realizzare percorsi di
alternanza scuola-lavoro nei due
Istituti.
(fonte:Unindustria Bologna)
SEGNA
4768
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ecoindustria
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fiere specializzate
Sarà la miglior edizione dal 2008, grazie alla ripresa dell'attività industriale
Oltre 1400 aziende espositrici affronteranno le nuove sfide
della fabbricazione avanzata durante la 29ª edizione della BIEMH
settori dell'automotive, aeronautica
e stampi.
L'industria delle macchine utensili
svolge un ruolo fondamentale nei
settori più importanti dell'economia, grazie al suo impegno nella
ricerca, sviluppo e innovazione e al
suo livello competitivo, come indica il rapporto clienti degli espositori della BIEMH. Così, un 36% delle
aziende confermate finora offrirà le
ultime soluzioni per l'automotive,
un 24% per l'aeronautica, un 20%
per il subappalto di lavori di avviamento, un 18% per il subappalto
della lavorazione della lamiera e un
16% per la fabbricazione di macchinari. Inoltre, i settori siderurgico,
energetico, dei beni strumentali,
ferroviario, elettronico ed elettrico
troveranno nella manifestazione
prodotti e servizi specializzati,
dotati di un grande valore aggiunto
per i loro processi di fabbricazione.
ADDIT3D, PRIMA FIERA PROFESSIONALE DI FABBRICAZIONE ADDITIVA E 3D
Complessivamente 42 espositori
appartenenti ai settori di sistemi e
macchinari, materie prime, ricerca
e sviluppo, applicazioni industriali,
materiali di consumo, servizi,
Oltre 1.400 espositori provenienti da
30 paesi mostreranno le loro ultime
tecnologie per affrontare le nuove
sfide della fabbricazione avanzata,
durante la 29ª edizione della Biennale
delle Macchine utensili, la migliore
degli ultimi tempi, grazie alla ripresa
dell'attività industriale. Con un totale
di 2.149 prodotti registrati finora, di
cui oltre 1000 macchine, la prenotazione dell'area espositiva ha raggiunto quasi l'occupazione massima
dello spazio previsto al Bilbao
Exhibition Centre. Infatti, a quasi un
mese e mezzo dalla sua celebrazione, i padiglioni 1, 2, 3, 4B, 5 e 6 sono
già praticamente al completo.
Tra le novità della BIEMH, organizzata dal Bilbao Exhibition
Centre, l'AFM (Associazione
Spagnola di Fabbricanti di
Macchine utensili) e con la collaborazione dell'Associazione degli
Importatori di Macchine Utensili e
del Governo basco, spiccano
quest'anno: il nuovo centro di lavoro universale a 5 assi con maggior
potenza di avviamento e precisione, il
centro di lavoro trasportabile più piccolo al mondo, il nuovo sistema
Dynamics Active Stabiliser che riduce il rischio di comparsa di instabilità
(chatter) durante il processo di lavorazione e migliora la capacità di taglio
della macchina del 300% e la nuova
TruLaser Tube 5000 Fiber, che sostituisce i processi di fabbricazione tradizionali, come per esempio segare,
fresare e punzonare.
Le principali aree espositive saranno
quelle delle macchine utensili, altre
macchine, strumenti, pezzi, componenti e accessori, automazione dei
sistemi di produzione, software per la
fabbricazione, metrologia e controllo
qualità, servizi, materiali compositi e
digital factory.
A livello internazionale, la presenza di
espositori provenienti da paesi come
Germania, Italia Stati Uniti, Svizzera,
Taiwan, Giappone, Francia, Regno
Unito, Portogallo, Austria, Svezia e
Olanda renderà la Biennale un'opportunità unica per conoscere in
prima persona numerose soluzioni,
prodotti e servizi dei mercati leader.
L'elenco delle aziende straniere
iscritte finora include, tra i tanti, brand
come Amob, Adige, BLM, Carl Zeiss,
Cytec, Flow Europe, Haas, Haimer,
Hoffmann, Mmc Hitachi, Nukon
Laser Makina, Salvagnini, Siemens,
Tornos, Trumpf, VRC e ZCC Cutting
Tools Europe.
A sua voltal'elenco dei paesi compresi
nel
programma
di
visitatori/acquirenti esteriè altresì
molto ampio. Iran, Stati Uniti,
Germania e India hanno mostrato
un particolare interesse nel partecipare alla BIEMH e in Colombia,
Perù, Portogallo, Messico e
Turchia si stanno già chiudendo le
prime delegazioni di professionisti.
Inoltre, grazie alla ripresa del mercato interno, la campagna di
acquirenti nazionali sta avendo
molto successo, specialmente nei
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segue a pag 18 <
18
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ecoindustria
¯ segue da pag 17
software e scanner hanno già confermato la propria partecipazione
all'ADDIT3D.
La prima fiera rivolta ai professionisti della fabbricazione additiva e
3d dello Stato offrirà inoltre un
ampio programma di conferenze,
con temi come "Nuove opportunità di affari nella fabbricazione
additiva e macchine ibride", "La
tecnologia che può salvare la
vita", "Come realizzare una scultura di 7m con stampanti 3D low
cost”, "Nuovi sviluppi e tendenze
dei materiali plastici nella fabbricazione additiva" o "La fabbricazione additiva nell'industria aeronautica", solo per citarne alcuni.
12º PREMIO NAZIONALE
ALL'INNOVAZIONE
La BIEMH 2016 ospiterà la dodicesima edizione del Premio Nazionale
all'Innovazione nell'ambito delle
Tecnologie
di
Fabbricazione
Avanzata, che premierà le innovazioni nei settori delle macchine
utensili, componenti, accessori e
strumenti, oltre a quelle relative alla
fabbricazione additiva e all'integrazione dei concetti 4.0.
Questi ultimi due ambiti si sono
imposti con forza nel panorama
della produzione industriale, dando
luogo a due nuove categorie del
premio.
Questi riconoscimenti dedicati
all'innovazione sono organizzati
dall'AFM.
La valutazione della giuria si baserà
su criteri di innovazione e tecnologia,
oltre che su aspetti legati al design,
ergonomia, sicurezza e sostenibilità.
Nella passata edizione, celebrata nel
2014, le aziende Ona Electroerosión e
Zayer hanno vinto il premio rispettivamente nelle categorie di Macchine
utensili e Componenti.
WORKINN, FORUM DI LAVORO
E FORMAZIONE
DEL SETTORE INDUSTRIALE
Parallelamente alla BIEMH e
all'ADDIT3D avrà luogo la prima
edizione di una nuova iniziativa:
WORKINN, un forum per l'orientamento professionale del settore
industriale.
WORKINN mira a diventare uno
spazio di incontro tra aziende e
professionisti che cercano lavoro,
promuovere l'inserimento lavorativo, identificare il talento, fornire alle
aziende profili adeguati alle loro
necessità e incrementare l'occupazione, tramite l'orientamento professionale e un'ampia offerta formativa diretta a studenti e professionisti.
SEGNA
anniversari d’azienda
30°
ANNIVERSARIO
DI UESSETI
2000 S.r.l.
4777
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
UESSETI 2000 S.r.l. è lieta di
informare che quest'anno cade il
30° anniversario di attività e
vuole ringraziare tutti i clienti e
fornitori per la buona collaborazione avuta in questi anni.
La UESSETI 2000 S.r.l. nasce nel
1986. In questi anni, grazie al
supporto di tutto lo staff, l’azienda cresce diventando in breve
tempo punto di riferimento
nazionale per i sistemi di lavaggio manuali e automatici e
impianti per i controlli non
distruttivi con i liquidi penetranti,
sviluppando la distribuzione della
produzione in Europa e nel
mondo.
Oggi la UESSETI 2000 S.r.l.
dispone di un proprio Service
con tecnici specializzati e operatori di apparecchiature, vantando
una fitta rete di collaborazioni
internazionali di alto livello. Punto
di forza dell’azienda è la capacità
di offrire soluzioni mirate alle problematiche specifiche dei Clienti
in tempi estremamente rapidi,
ponendo sempre come obiettivo
principale la completa soddisfazione dei clienti.
La struttura estremamente flessibile, la formazione continua dei
propri collaboratori e il costante
orientamento alle esigenze dei
clienti hanno permesso in questi
anni di offrire le migliori garanzie
in termini di affidabilità e qualità.
Ringraziando tutti i Clienti che in
questi anni ci hanno accordato la
loro ambita preferenza, ci impegniamo a proseguire il nostro
lavoro per una sempre più efficace collaborazione.
Grazie all'ufficio tecnico e al servizio di assistenza con le prove di
laboratorio, siamo in grado di
effettuare consulenze su problemi specifici, siano essi di lavaggio che di controllo con i liquidi
penetranti.
Ogni richiesta è accuratamente
vagliata e l'esperienza è sempre
messa a disposizione della gentile Clientela mediante studi di fattibilità, relazioni su richieste specifiche e approfondimenti su problemi specifici.
Per rendere gli approfondimenti
più mirati è possibile richiedere
che vengano effettuate anche
visite direttamente presso la
Clientela.
Servizio di assistenza tecnica
Il servizio di assistenza tecnica si
occupa delle riparazioni sia
presso i Clienti che presso la
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&
ecoindustria
sede a Cinisello Balsamo. I tecnici specializzati operano procedendo direttamente o dietro le
specifiche richieste del Cliente
che ritiene opportuna ed economicamente conveniente la riparazione.
Manutenzione preventiva
I tecnici specializzati, dietro specifica richiesta, possono effettuare una manutenzione preventiva
sull'impianto di lavaggio, assicurando così la buona funzionalità
ed evitando il fermo macchina
improvviso e i conseguenti costi
passivi di gestione.
Parti di ricambio
Su ordine, il magazzino parti di
ricambio provvederà prontamente a fornire i particolari richiesti a
tutta la gentile clientela in Italia e
all'estero.
SEGNA
La camera di spruzzatura è, infatti, chiusa da un portale anteriore
comandato da uno o due cilindri
pneumatici, o da un motoriduttore, e cremagliere.
PORTE MOTORIZZATE
AD APERTURA VERTICALE
Nel vano di lavaggio viene orientata la canalizzazione contenente
la rete di ugelli di spruzzatura.
DRAGAFANGHI E
DE TRUCIOLATORI
La distribuzione dei getti è stata
realizzata in modo tale da coprire
le superfici dei particolari in trattamento con un’azione che si
espleta nelle funzioni chimiche,
meccaniche e termiche.
Per razionalizzare e ottimizzare i
cicli di trattamento sono disponibili, su richiesta, sistemi opzionali quali:
È possibile installare porte ad
apertura verticale con pianale frontale per il carico con carroponte.
Posti sul fondo dei serbatoi di
stoccaggio servono a raccogliere
i trucioli o i fanghi asportati dal
lavaggio.
SERBATOI
SUPPLEMENTARI
Per cicli molto elaborati è possibile installare più serbatoi in monoblocco o esternamente a seconda
segue a pag 20 <
4755
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
profilo d’azienda
Ceever
Nata nel Gennaio del 1959,
Ceever si occupa della produzione d’impianti per il trattamento
chimico-fisico delle superfici.
Situata a Settala, alle spalle dell’aeroporto di Linate e a pochi
chilometri dal cuore di Milano, è
facilmente raggiungibile sia in
auto che in aereo.
La produzione è molto vasta, si
va dalle sabbiatrici ai tunnel di
lavaggio, passando per gli
impianti di fosfatazione, brunitura, decapaggio, ecc.
Tutti gli impianti sono disponibili
sia nelle versioni standard che in
quelle speciali, pensate appositamente per rispondere alle specifiche necessità del cliente.
Attualmente Ceever occupa una
superficie di circa 5.000 mq e la
sua struttura produttiva è così
suddivisa:
1. Officina di costruzione carpenterie esterna di proprietà
2. Sede legale di proprietà all’interno della quale sono raggruppate le seguenti entità:
divisione tecnico – commerciale
segreteria commerciale
area amministrativa
e finanziaria
servizio di assistenza
post – vendita
3. Stabilimento d’assemblaggio
di proprietà all’interno del quale
sono presenti le seguenti entità:
area d’assemblaggio macchine
area di verniciatura
area di realizzazione
quadri elettrici
area di
programmazione software
ufficio tecnico di progettazione
ufficio acquisti
I prodotti trattati sono tunnel,
idrocinetiche, multivasca, evaporatori, sabbiatrici e cabine
Spymaster. Questi ultimi sono
impianti: cabine di lavaggio dotate di piattaforma interna per il
lavaggio a spruzzo con detergente a base acquosa.
Mentre è in funzione, l’impianto
risulta essere pulito, inodore e
completamente isolato dall’ambiente.
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ecoindustria
¯ segue da pag 19
FILTRAZIONI
AGITATORI
delle esigenze del cliente.
Per particolari esigenze è possibile montare dei sistemi di filtrazione con gradi di
ritenzione da 1-100 micron. Normalmente
si adottano filtri a sacco alimentati con
pompa indipendente che preleva il liquido
dal serbatoio di trattamento, lo spinge nel
filtro e lo rimanda nel serbatoio.
vengono inseriti nelle vasche per mantenere la soluzione di trattamento omogenea, sia dal punto di vista chimico che termico.
LANCIA DI LAVAGGIO
MANUALE
A porta aperta è possibile lavorare con
lancia di lavaggio manuale collegata alla
pompa di spruzzatura.
OROLOGIO SETTIMANALE
Nel consueto utilizzo dell’impianto, basato
sui tempi produttivi definiti e programmati,
può essere utile installare l’orologio settimanale. Questo agisce sui riscaldamenti
e/o sui sistemi di ventilazione macchina
consentendone un’accensione e uno spegnimento programmato.
UGELLI SMONTABILI
Anche ad alte pressioni è possibile montare ugelli a veloce smontaggio per eseguire
operazioni di pulizia.
PLC E MODEM
In caso di automazioni particolari la macchina può essere dotata di PLC, touch
screen e e-modem per tele service o
comunicazione dati via sms.
RISCALDAMENTI A
BASSA DISSIPAZIONE
In presenza di depositi molto abbondanti,
per salvaguardare i dispositivi di riscaldamento, è importante ricorrere a elementi
riscaldanti con grande superficie e basso
grado di dissipazione.
DISOLEATORI
Inseriti prevalentemente nei serbatoi di
sgrassaggio, servono per separare gli oli
interi dalle soluzioni di lavaggio in modo
da poterne allungare la durata. Il circuito è
formato da una pompa che preleva il liquido da un serbatoio dell’impianto attraverso una presa flottante, che ne segue il
livello, e lo manda al vano di separazione.
Dal vano esce acqua che torna al serbatoio e olio che va a un serbatoio esterno.
ASCIUGATURA E/O SOFFIATURA
In serie a tutte le macchine è possibile
installare un sistema di asciugatura e/o
soffiatura a circolazione di aria calda.
OBLÒ DI VISUALIZZAZIONE INTERNA
MASCHERE DI SPRUZZATURA
Quando i componenti da trattare richiedono un accurato grado di pulizia localizzata,
è possibile installare canalizzazioni particolari che consentano, nello specifico, di
colpire le zone critiche anche con alte
pressioni.
VASCHE DI SICUREZZA
Quando i pavimenti non sono impermeabilizzati è possibile installare una vasca per
raccogliere perdite accidentali di liquido
con pompa di rilancio.
BACINELLA CARRO
La bacinella è un contenitore che, avvenuto il carico del cestello fisso o buratto da
parte del carro, si pone al di sotto del
medesimo al fine di raccogliere gli eventuali liquidi drenanti evitando che questi
cadano nei bagni adiacenti, inquinandoli.
L’inserimento della bacinella è programmabile per ogni movimento del carro.
BURATTI MULTI VANO
è utile quando si vuole avere una maggiore uniformità di diffusione del calore,
oppure quando il bagno di trattamento
presenta problemi in quanto le fonti di
riscaldamento sono troppo concentrate.
CONTROLLO ACQUE DI RISCIACQUO
per poter trattare diversi tipi di pezzi contemporaneamente, i buratti possono
essere divisi in più scomparti.
al fine di poter risparmiare al massimo le
acque di risciacquo è possibile introdurre
valvole che ne permettono il rinnovo solo
in presenza del cestello in vasca.
SISTEMI DI CARICO/SCARICO
AUTOMATICO
RABBOCCHI AUTOMATICI
il sistema di carico/scarico automatico è
un dispositivo aggiuntivo per lo stoccaggio delle attrezzature in ingresso e in uscita. Consente di far lavorare la macchina
autonomamente senza la supervisione
dell’operatore.
SOLLEVAMENTO INTERNO VASCA
POMPE DOSATRICI
sono pompe a bassa portata che immettono detergente all’interno dei serbatoi di
stoccaggio per compensare le perdite o
l’usura del prodotto.
ULTRASUONI
quando il ciclo di trattamento lo richiede è
possibile installare ultrasuoni nelle vasche
di trattamento sia a lato che a fondo
vasca.
sistema di carico automatico delle acque,
consente di mantenere costante il livello
del liquido all’interno della vasca.
tale dispositivo, particolarmente utile per
le fosfatazioni, genera un movimento verticale del cestello/buratto all’interno della
vasca stessa favorendo il rinnovo della
soluzione di trattamento nelle zone più
vicine ai pezzi da trattare.
CONTROLLI REMOTI
soprattutto per impianti di grandi dimensioni può risultare utile spostare i controlli
in zone più comode, lontane dal quadro
elettrico. Per questo è possibile aggiungere console di controllo remoto dotate
anche di display.
RISCALDAMENTI INDIRETTI
normalmente realizzati con doppia camera riscaldata da resistenze a bagno d’olio,
SEGNA
4780
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
altri eventi
BASAMENTO RIALZATO
è particolarmente utile per interfacciare
l’impianto con sistemi alternativi di carico
e scarico.
Ritorna “Feel Weld! 2”
"Sentire la saldatura"
PASSERELLE LATERALI
le passerelle laterali facilitano il controllo e
la manutenzione dei bagni di trattamento.
Il 26 Maggio 2016, nell'area Metropolitana
di Milano (Cinisello Balsamo), presso la
Sede di UCIMU, si terrà la giornata
“FeelWeld2!”, dedicata ai “Recenti sviluppi ed indirizzi per robotica, sensoristica
ed intelligenza artificiale applicati alla saldatura”.
Il programma tecnico è ultimato, gli interessati si possono iscrivere (informazioni: [email protected]) in quanto in sala
i posti disponibili sono soltanto 100, e
l'interesse riguardo questa iniziativa è
grande.
Grazie al prezioso contributo da parte di
esperti dell’industria, esponenti del
mondo universitario, nazionali ed internazionali, affronteranno argomenti quali;
- Applicazioni robotizzate in saldatura e
nei controlli non distruttivi di prodotti
saldati: soluzioni attraverso robotizzazione di problematiche complesse di
gestione del processo di fabbricazione
mediante saldatura, in vari settori industriali e per differenti materiali.
- i sistemi di visualizzazione ed inseguimento del giunto,
- l’integrazione tra le diverse unità che
costituiscono gli attuali sistemi robotizzati,
- l’intelligenza artificiale in saldatura ed il
sistema di qualificazione delle figure professionali per la saldatura robotizzata,
Tutto questo con lo scopo di definirne lo
stato dell’arte ed analizzare alcune delle
loro più significative applicazioni industriali.
Si tratteranno i temi delle:
- Impiego di intelligenza artificiale, reti
neurali e comando adattivo nei sistemi
robotizzati utilizzati nell’ambito della
realizzazione di giunzioni saldate e relativi controlli.
SEGNA
4779
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www.expomec.it
La più grande fiera della meccanica in internet
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ecoindustria
NEWS LEGISLATIVE
F.A.Q. DECRETO 231/2001
di Andrea Garbellini
1. Che cos’è il
Decreto Legislativo
n. 231/2001?
Il Decreto Legislativo n. 231/2001
ha introdotto nel nostro ordinamento la responsabilità amministrativa degli enti (cioè delle
società commerciali, delle fondazioni, ecc.) in relazione a reati
commessi, nell’interesse o a vantaggio degli enti stessi, da amministratori, dipendenti e collaboratori.
In pratica, quando gli amministratori, i dipendenti o i collaboratori
commettono uno dei reati previsti
dal Decreto per favorire in qualche
modo l’ente, quest’ultimo verrà
autonomamente sanzionato per la
commissione di tali reati.
2. Quali sono le sanzioni
previste dal Decreto?
Il decreto prevede quattro diverse
sanzioni.
1.La sanzione pecuniaria, che
può arrivare da un minimo di
25.800,00 Euro ad un massimo di 1.549.000,00 Euro.
2.Le sanzioni interdittive, che
consistono in divieti imposti
all’ente di svolgere in tutto o in
parte la propria attività.
3.La confisca, che consiste nell’apprensione da parte Stato
del prezzo o del profitto del
reato ovvero di beni di valore
equivalente al prezzo o al profitto medesimi.
4.La pubblicazione della sentenza sul sito del Ministero
della Giustizia, che può essere disposta in caso di applicazione di sanzioni interdittive.
3. Quando vengono
applicate le sanzioni?
Le sanzioni vengono applicate
quando la sentenza di condanna
nei confronti dell’ente diventa
definitiva e cioè dopo tre gradi di
giudizio, oppure qualora l’ente
non proponga impugnazione contro la sentenza di condanna di
primo o di secondo grado.
Tuttavia, può preventivamente
essere inibito all’ente di svolgere
determinate attività in via cautelare e, quindi, non appena l’autorità
giudiziaria venga a conoscenza
della commissione di uno dei reati
previsti dal decreto.
Non solo; può essere, fin da tale
momento, disposto a carico dell’ente il sequestro di beni che
costituiscono il prezzo o il profitto
del reato ovvero di beni di valore
equivalente a tali prezzo o profitto.
4. Come può l’ente evitare le
sanzioni e le misure cautelari?
Il Decreto Legislativo n. 231/2001
stabilisce che l’ente possa evitare
l’applicazione delle sanzioni e delle
misure cautelari ivi previste, nel caso
si sia, prima della commissione del
reato, dotato di un Modello
Organizzativo idoneo a prevenire
che nel suo interesse o a suo vantaggio vengano commessi da parte
dei dirigenti, dei dipendenti e dei collaboratori, i reati previsti nel Decreto.
Il Modello, inoltre, deve essere
efficacemente applicato e costantemente vigilato da un apposito
Organismo di Vigilanza.
Solo in tal caso, il Modello consentirà all’ente di evitare le gravi
conseguenze derivanti dalla commissione di un reato da parte dei
soggetti sopra menzionati.
5. Che cos’è il
Modello Organizzativo?
Il Modello Organizzativo individua
quali siano le attività produttive
dell’ente maggiormente esposte
al rischio di reati e istituisce procedure, molto simili a quelle previste nell’ambito delle certificazioni
ISO 9001, ISO 140001, OHSAS
18001, finalizzate a monitorare i
processi produttivi a rischio.
6.Che cos’è il
l’Organismo di Vigilanza?
L’Organismo di Vigilanza è un organo composto da uno o più soggetti (avvocati, commercialisti, ecc.),
simile nella sua struttura al Collegio
Sindacale, che ha il compito di verificare che l’ente rispetti le procedure previste dal Modello nonché di
indicare all’ente i necessari adeguamenti ed aggiornamenti del
Modello.
7. Quali sono i reati previsti
nel Decreto?
Il decreto legislativo viene continuamente integrato dal Legislatore.
I reati più importanti che attualmente sono previsti nel Decreto
sono quelli in materia di sicurezza ed igiene sul lavoro (omicidio
colposo e lesioni personali colpose gravi e gravissime), quelli
in materia ambientale (inquinamento ambientale, disastro
ambientale, omessa bonifica,
ecc.), quelli contro la pubblica
amministrazione (ad esempio,
corruzione, concussione, ecc.)
nonché i reati societari (ad
esempio, falso in bilancio, indebita restituzione di conferimenti,
aggiotaggio, ecc.).
Recentemente è stato introdotto
fra i reati perseguibili dal
Decreto anche l’impiego di
manodopera di lavoratori extracomunitari non in regola con il
permesso di soggiorno.
8. Se è già stato commesso
un reato, è conveniente
dotarsi del Modello?
Certamente.
Nel caso venga contestato ad un
dirigente, o ad un dipendente o ad
un collaboratore uno dei reati previsti dal Decreto e conseguentemente l’ente venga coinvolto nel
procedimento penale, potrà evitare l’applicazione di misure cautelari nonché di sanzione interdittive, e potrà fruire di un trattamento
sanzionatorio più mite qualora,
prima dell’inizio del processo, si
doti del Modello Organizzativo.
9. Quanto costa un
Modello Organizzativo?
Il costo del Modello è variabile a
seconda della dimensione dell’ente e delle aree di operatività del
medesimo esposte al rischio di
reato.
Per una piccola - media impresa, il
costo del Modello può variare da
un minimo di 5.000,00 Euro ad un
massimo di 20.000,00 Euro.
Per una media – grande impresa, il
costo del Modello può variare da
un minimo di 10.000,00 Euro ad
un massimo di 30.000,00 Euro.
Il costo per l’istituzione di un
Organismo di Vigilanza costituito
da professionisti esperti in tale
ambito può variare da un minimo
di 3.000,00 Euro ad un massimo
di 10.000,00 Euro all’anno.
10. A chi devo rivolgermi
per avere informazioni?
Omnia Nova S.r.l. è una società di
professionisti che opera su tutto il
territorio nazionale nell’ambito
dell’igiene e della sicurezza sul
lavoro e nell’ambito delle certificazioni.
Essa si avvale per la predisposizione Modello e per l’approntamento
dell’Organismo di Vigilanza della
collaborazione di primari studi in
ambito nazionale specializzati nel
settore.
SEGNA
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ECO INDUSTRIA
eco DEPURAZIONE
eco fissaggio
ROTOPERCOLATORE
BIOLOGICO
Serie RE / REVA
COME FUNZIONA : La depurazione
biologica a percolatori rotanti o rotopercolatori non è una scoperta recente. Il sistema ha trovato sempre una
più vasta applicazione visti gli innumerevoli vantaggi riscontrati. Il principio di funzionamento è ormai noto: la
flora batterica che si forma sul supporto rotante, assorbe le sostanze
organiche presenti nel liquame, in
fase di immersione, si arricchisce di
ossigeno presente nell'atmosfera.
Al fine di ottenere il massimo rendimento possibile, la COSME (VI) ha
realizzato un particolare supporto per
la biomassa, noto con il nome commerciale di "ELICOS" (brevettato). In
sostanza ELICOS è un profilo multicellulare che, accoppiato reciprocamente ad altri, viene avvolto in spirale
per formare i rulli dei rotopercolatori
biologici. L'efficacia del trattamento
biologico con i profili ELICOS è dimo-
strata, oltre che dall'elevata superficie specifica di contatto ottenibile
(pari a 200 m2/m3), dal
particolare disegno del
supporto, studiato in
maniera tale da permettere la crescita della flora batterica od il suo successivo distacco, senza intasare i
canali di circolo; i profili sono inclinati
di alcuni gradi rispetto all'asse del
roto¬re permettendo la circolazione
del liquame ed evitando così il rischio
di vuoti o ristagni di liquido all'interno
dei canali.
VANTAGGI PRINCIPALI: I percolatori
rotanti, rispetto ad altri sistemi di
depurazione biologica (fanghi attivi,
letti percolatori, ecc.), si domostrano
molto più vantaggiosi per una serie di
motivi: Ingombri ridotti, silenziosità di
funzionamento, assenza di aerosol,
Rivetti GTRERIV:
ideali per sistemi di fissaggio
fotovoltaico
quindi minimo impatto ambientale. Avviamenti veloci ed elasticità di funzionamento senza alcun intervento.
Il funzionamento è regolare anche alle
basse temperature. - Notevole abbattimento di oli e grassi. - Basso consumo di energia e manutenzioni nulle,
per cui ridotti costi di esercizio.
CAMPI D’IMPIEGO: Scarichi civili,
scarichi industriali, agroalimentari,
zootecnici, allevamenti, macelli, cartiere, concerie e altri settori similari.
SEGNA
E0376
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
I rivetti con guarnizione per sistemi di
fissaggio fotovoltaico Rivit Gtreriv
sono realizzati interamente in lega di
alluminio, che li rende completamente resistenti alla corrosione e adatti
anche a fissaggi di precisione, grazie
alla presa eccellente su superfici
curve e all’alta resistenza ai tagli e alle
vibrazioni.
Questa tipologia di rivetto strutturale
presenta una guarnizione in neoprene infilata sotto testa che garantisce
alta impermeabilità, rendendolo
adatto per fissaggi di coperture e
impianti sottoposti agli agenti atmosferici e quindi ideale per il montaggio di pannelli solari fotovoltaici su
lamiere grecate e pannelli sandwich.
Il piazzamento rapido è veloce da un
solo lato: il chiodo, solidamente
bloccato, assicura una giunzione
solida e resistente, poiché si rompe
a filo della superficie per tutti gli
spessori serrabili specificati. Si può
utilizzare lo stesso rivetto per giunzioni con diversi spessori in quanto
l’allineamento del foro è particolarmente facilitato e poiché la superficie di appoggio della boccola deformata è ampia, la misura del foro non
deve per forza essere precisa.
SEGNA
E0399
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22
&
ecoindustria
eco azienda
Vimar: il Made in Italy si tinge di verde
Già contraddistinta da un Made in Italy
spinto – una vera e propria “visione produttiva” che coinvolge l’intera filiera
aziendale dall’arrivo della materia prima
alla spedizione ai clienti con l’obiettivo
di offrire un prodotto interamente realizzato in Italia – Vimar sta sempre di più
improntando il proprio ciclo produttivo a
un basso impatto ambientale.
Nella consapevolezza che solo tutelando il territorio che ci circonda è possibile continuare a crescere nel tempo con
continuità e condivisione, l’azienda di
Marostica – leader nel settore della
componentistica elettrica e elettronica,
della home & building automation e,
dopo l’acquisizione della padovana
Elvox, della videocitofonia, del TVCC e
delle automazioni per cancelli, – ha
infatti da tempo adottato una politica
produttiva “green”.
Il progetto ambiente - i cui cardini sono
suddividere, segnalare, fare cultura - è
l’articolato programma trasversale all’intero ciclo produttivo che - partendo da
una corretta suddivisione dei rifiuti consente di riciclare il 60% del materiale plastico di scarto e la maggior parte
di quello metallico; di segnalare alla
Ricerca & Sviluppo le difficoltà di separazione delle varie componenti per far si
che il prodotto sia progettato fin dall’inizio per essere totalmente scomposto e
riciclato a fine vita. Prevede inoltre
un’attività di formazione nei reparti affinché i rifiuti vengano suddivisi alla fonte
riutilizzando il materiale idoneo.
Anche la produzione si caratterizza per
un approccio “ecologico”. Nel reparto
verniciatura da anni vengono utilizzate
solo vernici a base acquosa o a reticolazione UV e i pochi solventi residui vengono interamente riciclati. Ciò ha per-
messo di portare le emissioni di COV
(Componenti Organici Volatili) in atmosfera al di sotto del 50% dei limiti imposti dalle più stringenti norme europee.
Per le finiture metalliche sono in progressiva fase di eliminazione i bagni galvanici. Al posto di questo processo altamente inquinante è stato adottato l’innovativo e più ecologico MSD
(Magnetron Sputtering Deposition) che,
sfruttando i principi della fisica e non
della chimica, elimina qualsiasi tipo di
emissione nociva. Ioni di Argon, sparati
su lamine di metallo all’interno di camere sottovuoto, determinano il rilascio di
atomi che vanno a depositarsi sul prodotto creando la finitura desiderata.
Inoltre, per favorire lo smaltimento da
parte del cliente, tutti gli imballi sono
interamente riciclabili. Gli astucci e i
contenitori in cartoncino per i prodotti
singoli sono realizzati con materiale rici-
clato. Mentre le scatole in cartone
ondulato per il trasporto sono stampate
con inchiostro ad acqua in assenza di
sostanze nocive e utilizzano esclusivamente colle ecologiche.
co del sito. Si evita così l’immissione
nell’atmosfera di 350.000 Kg di anidride
carbonica, di 8.700 Kg di anidride solforosa, di 6.800 Kg di ossidi di azoto e di
312 Kg di polveri sottili.
A dimostrazione del fatto che l’ecosostenibilità è molto più di un’idea positiva, gli 11.000 mq. della copertura della
sede aziendale di Marostica sono stai
dotati di un impianto a moduli fotovoltaici che garantisce una produzione
annua di 710.000 Kwh in grado di coprire circa il 12% del fabbisogno energeti-
Made in Italy significa anche questo.
Attenzione e rispetto per l’ambiente e i
suoi abitanti.
le: «L’attenzione all’ambiente e il coinvolgimento dei nostri stakeholder in questo
percorso hanno sempre contraddistinto
il nostro operato», spiega Luca Pereno,
coordinatore Sviluppo Sostenibile di
Leroy Merlin Italia. «Riteniamo sia fondamentale operare nel rispetto della
comunità e, in quest’ottica, pensiamo sia
giusto mettersi al servizio dei consumatori e dei cittadini attraverso progetti che
contribuiscano a migliorare la sostenibilità dei consumi».
Brescia, Marcon e Mestre con le
EcoIsole di Ecolight contribuendo alla
raccolta di quasi 11 tonnellate di piccoli
RAEE e sorgenti luminose. Oltre 11.700
persone hanno usufruito di questo servizio. L’obiettivo che ci siamo prefissati è
quello di incentivare e sensibilizzare la
raccolta differenziata dei nostri clienti (e
non), trasformando un obbligo di legge
in un’opportunità per tutta la comunità.
La collaborazione con Ecolight proseguirà su altri punti vendita».
SEGNA
E0385
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
eco soluzioni
Rifiuti elettronici, a Pantigliate e Lissone
la raccolta si fa in negozio
Ecolight porta le EcoIsole intelligenti
nei punti vendita Leroy Merlin
Posizionati due nuovi cassonetti automatizzati di prossimità per il conferimento gratuito di piccoli utensili ed elettrodomestici, lampadine a risparmio
energetico esauste e cellulari. Una risposta concreta all’Uno contro Zero
Piccoli utensili ed elettrodomestici, trapani, avvitatori, telecomandi, cellulari e
vecchie lampadine a risparmio energetico non più funzionanti: da oggi è possibile portarli in negozio. I punti vendita
Leroy Merlin di Pantigliate (strada
consortile vecchia Paullese) e di
Lissone (via Nuova Valassina) sono
stati dotati delle innovative EcoIsole
RAEE. Ecolight, consorzio nazionale
per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, ha
posizionato oggi, giovedì 21 aprile, i
primi due cassonetti intelligenti delle
province di Milano e Brianza: qui i cittadini potranno conferire gratuitamente piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, lampadine a risparmio energetico e neon non più funzionanti contribuendo alla raccolta
dei RAEE e ad un maggiore rispetto
dell’ambiente.
I rifiuti elettronici rappresentano infatti
un’importante risorsa: essendo riciclabili per oltre il 90% del loro peso, se cor-
rettamente raccolti e trattati, possono
fornire significativi volumi di materie
prime seconde come plastica, metalli e
vetro. I piccoli rifiuti elettronici in particolare sono quelli più difficili da raccogliere: si stima che solamente il 20% segua
un corretto percorso di raccolta, recupero e smaltimento.
Come funziona l’EcoIsola? Di dimensioni contenute (1,5x1,2x1,5 metri) e
interamente automatizzata, l’Ecoisola è
di facile utilizzo: al consumatore è sufficiente indicare il tipo di prodotto da
smaltire (se un piccolo elettrodomestico
o una lampadina), quindi identificarsi
con la carta regionale dei servizi e inserire il rifiuto nello sportello indicato. A
conferma dell’avvenuto conferimento,
al termine viene rilasciato uno scontrino.
Quando i contenitori interni sono pieni,
la macchina avvisa i tecnici per lo svuotamento via sms. I rifiuti conferiti vengono così tracciati dal momento del conferimento fino al trattamento e recupero,
nell’intento di prevenire il traffico illegale
dei RAEE. Inoltre, i cittadini avranno
sempre la certezza che i materiali conferiti seguiranno la filiera corretta, con
grande beneficio per l’ambiente.
«L’EcoIsola RAEE nasce dall’esperienza
del progetto europeo Identis WEEE con
l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per incrementare la raccolta dei
rifiuti elettronici», spiega Giancarlo
Dezio, direttore generale di Ecolight
tra i maggiori consorzi nazionali per la
gestione dei RAEE. «Le Ecoisole
rispondono a due esigenze importanti: anzitutto, agevolano il cittadinoconsumatore nel conferire correttamente il proprio rifiuto. Essendo localizzate in
aree commerciali ad alta frequentazione, le Ecoisole sono infatti facilmente
raggiungibili. Inoltre, questo sistema riesce a dare una risposta concreta agli
obblighi dell’Uno contro Zero, che
impone alla grande distribuzione di ritirare i piccoli RAEE gratuitamente».
Leroy Merlin si conferma partner affidabile e attento alla sostenibilità ambienta-
Davide Alaimo, capo progetto Supply
Chain Negozio Leroy Merlin aggiunge: «Abbiamo già attrezzato sette dei
nostri negozi tra Bologna, Savignano,
SEGNA
E0557
sul FAX Richiesta INFO a pagina 23
eco gestione
Olicar migliora efficienza ed efficacia della propria progettazione
grazie alle soluzioni Autodesk
La Autodesk Infrastructure Design suite
protagonista nei progetti di una azienda
leader nazionale nel settore dei servizi tecnologici per la produzione e la gestione
energetica. Formazione e Certificazione
dello staff tecnico rappresentano un plus
per aumentare produttività e vantaggio
competitivo
Olicar, società italiana leader nei servizi
tecnologici per la produzione e la gestione
dell’energia, ha scelto la soluzione
Autodesk Infrastructure Design suite per
progettare, pianificare e gestire le proprie
infrastrutture pubbliche e private. Presente
da oltre 50 anni sul mercato, Olicar vanta
competenze consolidate nel settore del
risparmio energetico, della produzione di
energia da fonti rinnovabili e della riqualificazione e costruzione di strutture complesse come ad esempio gli ospedali.
“La direzione tecnica di Milano vanta un
team di una decina di persone e si occupa
sia della parte progettuale degli impianti,
sia della loro gestione e manutenzione.” –
dichiara Enrico Fusco, responsabile del
team tecnico in Olicar - “I nostri clienti
sono prevalentemente enti pubblici come
comuni, provincie, prefetture, ospedali,
invece nell’ambito del privato ci occupiamo di strutture di grandi dimensioni, alcune di queste legate al mondo della
sanità.“ La progettazione del sistema di
teleriscaldamento del Comune di Lissone
e l’impianto di cogenerazione ad olio
vegetale per l’azienda municipale di trasporti milanese ATM, sono alcuni tra i più
recenti progetti sviluppati da Olicar. Grazie
alla gestione diretta, la società ha affinato
le proprie competenze per quanto riguarda l’ottimizzazione e il bilanciamento degli
impianti di cogenerazione arrivando a
garantire standard tecnici di primissimo
livello, sia in fase di progettazione che di
conduzione.
“La direzione tecnica guidata dall’ingegner Russo è molto attenta alle innovazioni tecnologiche e alle soluzioni in grado di
aumentare produttività e qualità della progettazione e la scelta Autodesk risale a
molti anni fa con i prodotti AutoCAD e
AutoCAD Mep” – dichiara Marco Griffini,
progettista in Olicar. - “Oggi utilizziamo
Autodesk Revit Mep e la Autodesk
Infrastructure Design suite per lo sviluppo
ad esempio delle centrali termiche dove
grazie al modello in 3D riusciamo immediatamente a verificare le interferenze
nelle tubature, con un evidente accelerazione dei tempi di progettazione che
spesso sono guidati dalle gare a cui partecipiamo.” “Partecipiamo sia a gare pubbliche che private e per alcuni clienti sviluppiamo studi di fattibilità, forniamo assistenza in cantiere e interveniamo sulle
modifiche richieste.” - Continua Massimo
Romolo, progettista in Olicar - “L’utilizzo
delle soluzioni Autodesk in tutti questi casi
ci permette di progettare con elevati standard di qualità e di implementare velocemente le modifiche richieste aumentando
così i nostri livelli di efficienza, senza
togliere valore alla precisione e alla qualità
della progettazione. Ci rende così più
competitivi anche in progetti ad elevata
complessità.”
P e r l a t u a p u b b l i c i t à s u M E C C AT R O N I C A
Formazione e Certificazione
Per poter ottimizzare il livello di utilizzo
delle soluzioni adottate, la Direzione
Tecnica di Olicar da diversi anni si è avvalsa del supporto della società Forma
Mentis di Milano – Centro di formazione
autorizzato Autodesk – che ha sviluppato
un percorso formativo ad hoc per il team
interessato e che spesso risponde a problematiche dettate da esigenze specifiche
di progettazione derivanti dall’uso quotidiano dei prodotti software.
“Il nostro team è molto attento all’innovazione e ogni volta che acquisiamo una
nuova release o una nuova soluzione cerchiamo di capire come sfruttare al meglio
le funzionalità per poter aumentare il
nostro livello di produttività e garantire così
alla nostra impresa un vantaggio competitivo sul mercato. – sottolinea Marco Griffini
“La formazione e l’assistenza diventano
quindi fondamentali e grazie al rapporto
continuativo con Forma Mentis riusciamo
a rispondere in tempi brevi anche ad esigenze complesse di progettazione.”
Alcuni professionisti del team Olicar inoltre
hanno già conseguito l’esame di certificazione presso Forma Mentis, basato sui
supporti didattici KnowledgePoint – distributore Autodesk per la formazione in tutta
l’area EMEA - che ha convalidato non solo
il proprio livello di formazione ma soprattutto certifica anche nei confronti del mercato la competenza e la professionalità
acquisita nell’utilizzo delle soluzioni
Autodesk.
“Ritengo che la certificazione possa rappresentare un valore aggiunto anche in
fase di gara,” - conclude Enrico Fusco,
“dichiarare che i progettisti del tuo team
vantano una certificazione sui software utilizzati nello sviluppo del progetto può rappresentare un valore aggiunto in fase di
gara o trattativa con il cliente perché dimostra, insieme ad altri fattori, il livello e la
competenza del team progettuale.”
SEGNA
E0374
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2016
23
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