LO STRISCIONE DI PRATOLUNGO 1.a

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Transcript LO STRISCIONE DI PRATOLUNGO 1.a

Volume 1, Numero 1
Data: Maggio 2016
Notizie di rilievo:
TESTATA GIORNALISTA DEL PLESSO DI PRATOLUNGO Via
E.Brandizzi Gianni 68
I.C. GIOVANNI PALOMBINI, Via G. Palombini 39 00156 Roma
Il giornale si fa scuola
Seconda pagina
• Insegnare ad apprendere per
competenze
• Una matematica energetica
• Noi cittadini di Pratolungo
Terza pagina
• Tutti in gita all’Aventino
• Un giorno al museo con l’uomo
di Neanderthal
• La gentilezza vola lontano: “Il
ritorno delle rondini”
• Arte misteriosa
Quarta pagina
• Scacco matto
• English corner
• Recensioni a più non posso
L’angolo delle risate
Perchè un giornalino a
Pratolungo? Penso che
fosse ormai il momento di
dare voce a questa nostra
scuola ed ai nostri alunni.
Dovendo creare un laboratorio condiviso tra scuola
media e elementare, ci
siamo trovati a discutere
su quale potesse essere il
mezzo attraverso cui raggiungere lo scopo e così è
nata l’idea de “Lo striscione di Pratolungo”. Il giornalino infatti è un
“prodotto” che documenta
le tante esperienze di
ragazzi e insegnanti
dell’Istituto, sempre impegnati in attività scolastiche
ed extrascolastiche. I protagonisti sono sempre gli
alunni, “giornalisti dilettanti”, ma pieni di entusiasmo
e voglia di imparare. Il
giornalino dà loro voce ,
privilegiandone il punto di
vista e stimolandone il
desiderio di comunicare.
Scrivere su un giornale, tra
l’altro, sia pure il giornale
scolastico, non è la stessa
cosa che svolgere un tema: diverse infatti sono le
fonti, diverse sono le tecniche, diverso è il linguaggio
da usare. Realizzare un
giornale non è una cosa
semplice, richiede molto
tempo, forza di volontà, e
assunzione di responsabilità. Questo “progettoGiornalino” si ispira alle
finalità stesse della scuola
che deve abilitare gli alunni a comunicare correttamente in quella che oggi è
detta la società della comunicazione. Si assume
inoltre il compito di favorire la cooperazione e lo
scambio di esperienze tra
gli insegnanti e gli alunni
delle varie classi, creando
una palestra in cui sperimentare forme di apprendimento collaborativo.
Insomma diventa un valido supporto
per
l’attuazione di quello che
la scuola si propone: “lo
sviluppo armonico e integrale della persona”. Orietta Giacomozzi
Intervista alla Prof.ssa Silvia
Romagnoli
La terza media incontra il Dirigente
Cosa l’ha portata a fare il Dirigente
Scolastico in una scuola? Cos’è che le
piace di più del suo lavoro e cosa meno?
A me è sempre piaciuto insegnare e
così l’ho sempre fatto con passione.
Nel tempo però ho capito che il divario
di età tra me e gli alunni era troppo
ampio così ho preferito ritirarmi per
lasciare il posto ad insegnanti più giovani e che quindi erano più vicini alla
mentalità dei ragazzi, di conseguenza
ho deciso di occuparmi della “politica
scolastica” “facendo la direttrice scolastica. Sicuramente le cose che preferisco sono il rapporto con gli studenti e
la possibilità di attuare progetti per
loro; come ad esempio il concorso per
la borsa di studio, il progetto del teatro
e del giornale scolastico.
Quale è la situazione più difficile che si
è trovata a gestire nella sua carriera? E
quella che le ha dato più soddisfazione?
Mi danno soddisfazione i risultati della
mia scuola media durante gli esami,
che seguo anche se non vi partecipo
direttamente e quelli dei ragazzi che si
distinguono nella Prova Invalsi Di situazioni difficili ne vivo tutti i giorni, una in
particolare che mi viene in mente è
quando sono entrata a scuola e ho
scoperto che i ladri avevano rubato i
computer dei nostri ragazzi che erano
stati comprati con grande sacrificio.
(segue a pagina 2)
Le classi V elementare e I media si incontrano per conoscere il giornale
Lo striscione di Pratolungo: nasce un giornalino!
Il primo giornalino dell’Istituto Giovanni Palombini
Roma, Pratolungo, I.C. G.
Palombini. La prima media
e la quinta elementare
della scuola Pratolungo
hanno imparato come si fa
la prima pagina di un giornale, composta da: occhielli, titoli, sommari,
taglio alto– medio– basso,
articolo di spalla e fondo,
manchette e strilli. Hanno
imparato prendendo spunto da alcuni giornali italiani, ricopiandone la struttura, nella classe della prima
media durante due incontri svolti in due date. Il 2902-2016 le due classi si
sono divise in gruppi casuali e hanno visto immagini sulla L.I.M. riguardanti
la storia del giornale e la
sua importanza. Poi hanno
riprodotto la prima pagina
di un giornale su un foglio.
Il 2-03-2016 c’è stato il
secondo incontro in cui gli
alunni hanno trovato il
titolo per il loro giornalino
scolastico: è nato così “Lo
striscione di Pratolungo”.
La classe VA
PAGINA 2
(segue da pagina 1)
E’ importante, a suo parere, avere un giornalino
scolastico?
E’ molto importante. Dà molta soddisfazione agli
alunni e anche ai genitori che poi leggono gli
articoli. Peraltro, attualmente abbiamo la
possibilità di pubblicare gli articoli più importanti
sul nostro sito e quindi di fare in modo che il
lavoro svolto dai ragazzi possa essere
conosciuto da tutti: è anche uno specchio della
vita della scuola. Non ultimo può essere anche
un’espressione del sentimento dell’alunno.
Le piace di più una versione cartacea o una
digitale? Perché?
Ormai sono entrambe importanti. E’ vero che
stiamo andando verso la versione digitale, ma il
cartaceo ha sempre il suo fascino. Naturalmente
poi dobbiamo vedere quale delle due ci è più
utile al momento a seconda delle situazioni in
cui ci si trova.
Quando era alunna ha mai partecipato alla
redazione di un giornalino?
A dir la verità da ragazza ero un po’ monella,
tuttavia mi è capitato di scrivere per il giornalino
scolastico perché avevo, come si suol dire, una
buona penna. Ho scritto degli articoli che
riguardavano la vita scolastica o dei campi
scuola fatti.
Quali sono le notizie e gli articoli che secondo
Lei un buon giornalino di scuola deve avere?
Cosa si aspetta che contenga il nostro?
Senz’altro la presentazione del contesto da cui
esce il giornalino, quindi chi legge gli articoli
deve farsi un’idea della nostra scuola. E poi
senz’altro articoli che testimonino la vita
scolastica nella quotidianità e che facciano
capire quanto lo studente si sia impegnato.
Lei ha parlato spesso di riconoscimenti:
secondo Lei premiare i ragazzi meritevoli deve
essere un compito della scuola o della famiglia?
Entrambi. Dalla scuola deve sicuramente
arrivare un riconoscimento perché gli alunni
meritevoli sono quelli che si sono impegnati di
più e che hanno ascoltato i consigli dei
professori. I genitori però devono elogiarli e
soprattutto devono dare loro delle opportunità
formative perché il ragazzo meritevole è un
ragazzo che si deve far strada. Però credo che
tutti i ragazzi siano meritevoli e che comunque
debbano trovare la propria strada e seguire le
proprie passioni, puntando soprattutto su
quelle. Per cui, secondo me non esistono ragazzi
più bravi e ragazzi meno bravi; ragazzi che
devono trovare la propria strada sì, ma una volta
trovata sono tutti uguali.
In conclusione le vorremmo chiedere alcuni
consigli per fare di noi dei “ragazzi vincenti”:
quale è il segreto per farsi strada nella vita?
Insegnare ad apprendere per competenze
Impariamo giocando a ri-conoscere le nostre competenze
Pratolungo.
Quest'anno nell'ambito del
progetto Continuità nei
plessi della nostra Scuola,
sono stati realizzati diversi
percorsi didattici condivisi
dagli alunni dei tre ordini di
scuola: Infanzia, Primaria e
Secondaria di I grado.
Nel plesso di Pratolungo gli
alunni della classe V A Primaria con i ragazzi della
classe I A Secondaria hanno
realizzato dei percorsi didattici funzionali al persegui-
mento di traguardi di competenze, dove ciascun alunno
ha sperimentato la gioia di
veder trasformare le proprie
conoscenze, abilità ed attitudini in esperienza sul campo.
La didattica basata sulle
competenze rappresenta il
migliore dei metodi da attuare dagli insegnanti nella scuola, per aiutare gli alunni a far
emergere le loro potenzialità
con passione e consapevolezza.
Si può imparare giocando?
Nel gioco vengono esercitate,
padroneggiate, consolidate
molte abilità che si trasformano in competenze; quando
gioca un ragazzo mette in
atto strategie, rispetta regole,
analizza, intuisce e deduce
utilizzando il pensiero logico
e il ragionamento.
Solo così gli alunni possono
incuriosirsi di se stessi con
passione e consapevolezza!
Prof.ssa Patrizia Di Lorenzo
Una Matematica energetica
Incontro scientifico e gara matematica tra la prima media e la quinta elementare.
Roma. L’8 gennaio la V
elementare si è incontrata
con la prof. Patrizia Di Lorenzo per svolgere un
laboratorio scientifico
sull’energia nella classe della terza media.
La
professoressa,
dopo aver diviso la
classe in gruppi, ha
affidato loro il compito
di costruire un circuito
elettrico. Poi, a turno,
ha fatto provare e
utilizzare un macchinario che trasformava
l’energia eolica in un’
altra: sonora, meccanica, elettrica. Un altro
esperimento consisteva nel riscaldare una
pallina di piombo che con il
calore si ingrandiva e diventava nera. I laboratori sono
I primi classificati
finiti con delle schede di
verifica.
Il 9 febbraio, invece, c’è
stata in palestra una gara di
matematica tra la quinta e
la prima media, divise in
gruppi misti. La gara consisteva in una serie di quesiti
matematici di diverso livello
(5 in tutto): ogni volta che si
superava un livello si cambiava foglio. I primi tre gruppi classificati sono stati:
1° Andrea C., Sofia, Daniela, Cristiano, Emanuele,
Zvetanka; 2° Marco, Lucrezia, Yasmine, Alisia, Balsamo, Riccardo, Bellini; 3°
Andrea F. Alessandra, Martina, Greta, Francesca, Damiano.
La classe VA
Noi cittadini di Pratolungo
Il giorno 12 Novembre noi
ragazzi della Terza A della
Scuola Media e della V A
Elementare abbiamo dato
vita ad un interessante
incontro sulla Costituzione.
Nelle settimane precedenti
ogni classe aveva sviluppato l’argomento in vari modi:
letture, spiegazioni degli
insegnanti, realizzazione di
cartelloni, ricerche di gruppo...Il risultato? Imparare ad
essere cittadini consapevoli
in modo divertente! La VA,
con la loro maestra Savina,
ha riprodotto la storia della
Seguire le proprie inclinazioni, concentrarsi sul
Costituzione attraverso
lavoro che bisogna fare senza perdere tempo,
delle scenette, ed ogni bamavere un proprio progetto di lavoro e di vita e
bino è stato capace di ripecercare di seguirlo nel miglior modo possibile!!!
tere a memoria e spiegare
La classe III media
un articolo della nostra
Carta costituzionale! Poi noi
di III, guidati dalla Prof.ssa
Buono, abbiamo presentato
le tappe principali della sua
storia: lo Statuto Albertino
del 1848, il referendum del
1946 che farà dell’Italia
una Repubblica, e la sua
entrata in vigore il 1
Enrico De Nicola, firma la Costituzione
Gennaio 1948 firmata da
Enrico De Nicola. È stata
questa un’esperienza che ci
ha reso più “grandi” perché
ci ha fatto conoscere e
vivere diritti e doveri di ogni
cittadino, imparando quelli
che sono i fondamenti della
convivenza e della legalità
su cui si fonda il nostro
Stato, anche in relazione
alle problematiche della
globalizzazione,
dell’ambiente, della pace e
dello sviluppo. La classe III
media
VOLUME 1, NUMERO 1
PAGINA 3
Tutti in gita all’Aventino
Quadri dell’arte
misteriosa
Tra storia e leggenda
Roma,
Roma 1 Marzo 2016
Oggi la 1A della Scuola
Secondaria si è recata a
visitare la Basilica di Santa
Sabina all’Aventino. La
guida ci accolto all’esterno
della Basilica dandoci le
prime informazioni sulla
storia della matrona romana Sabina, divenuta poi
Santa in conseguenza del
suo martirio. All’interno
abbiamo visto tre enormi
navate, ricche di simboli
cristiani che dovevano simboleggiare la sconfitta del
paganesimo. Molto suggestiva poi è la Pietra del Diavolo, situata sopra una
piccola colonna all’interno
di una delle navate: si racconta che il diavolo l’avesse
tirata contro San Domenico
e che ancora oggi Lucifero
ogni tanto si riaffacci sulla
porta dell’edificio, per poi
andarsene sconsolato. La
visita è proseguita al Museo
Domenicano, agli scavi
sottostanti la Chiesa ma
soprattutto al giardino degli
aranci, nel chiostro interno:
i semi della pianta furono
portati dalla Spagna da San
Domenico e donati all’Italia.
Questa giornata ci ha emozionato, divertito e arricchito di nuove conoscenze!
Classe 1 media
Due immagini da scoprire
La pietra del diavolo
Il giardino degli aranci
Un giorno al museo con l’uomo di Neanderthal
Un viaggio nel tempo nel museo Pleistocenico di Casal de’ Pazzi
Roma.
Roma Noi alunni delle classi terze del plesso di Pratolungo il 22 marzo siamo
andati al museo di Casal
de’ Pazzi. Abbiamo fatto un
tuffo nel passato di circa
200.000 anni: una paleontologa e un’archeologa ci
hanno accompagnato durante il “viaggio”.
Ci siamo calati nella vita di
quel tempo osservando
l’antico letto del fiume Aniene. Abbiamo “incontrato”
l’uomo di Neandertal che,
attraverso un filmato, ci ha
raccontato l’esperienza di
vita da cacciatore e da preda di animali come iene,
ippopotami, rinoceronti,
elefanti antichi, lupi, che
popolavano i territori del
nostro
quartiere. Grande emozione
hanno suscitato la zanna di
elefante antico, i resti di
altri animali, il frammento
del cranio di un uomo di
Neanderthal e gli strumenti
in pietra. E’stato divertente
preparare dei bastoncini di
legno per costruire una
lancia.
Tornati nel nostro tempo
conserveremo il ricordo di
questa esperienza.
La classe IIIA
Pratolungo. Il 22 Febbraio alle ore 8.30
la VA è andata nel laboratorio di
informatica e ha incontrato tre
studenti universitari che li hanno fatti
partecipare ad una lezione di arte.
Prima però hanno consegnato delle
schede con due disegni in cui
dovevano trovare le differenze. Dopo
hanno mostrato con il proiettore due
immagini misteriose. Nella prima
immagine erano rappresentati una
città e due bambini; la classe, dopo
un’attenta osservazione, ha capito che
l’immagine era un’ illusione ottica.
Nella secon da im ma gin e era
rappresentato un gruppo di persone
mascherate. Dopo diversi interventi si
è capito che riproduceva il dietro le
quinte di un palcoscenico con degli
attori che provavano. Verso le 10.30
gli alunni sono tornati in classe molto
soddisfatti dell’esperienza.
La classe VA
Le classi al museo
La gentilezza vola lontano: “Il ritorno delle rondini”
Diario di bordo di una rondine in viaggio
Ciao, io sono Phineas, anche
quest’anno sono partita dalla
“Stazione Rondinella” in Africa,
per tornare in Italia, destinazione Roma.
Mi sono posata sul davanzale
della finestra della classe 3° B
di Pratolungo e ho visto che
erano alle prese della lettura di
un libro sulle buone maniere: “
UNA CLASSE DI TUTTO RISPETTO”.
Quest’anno è arrivata una
nuova bambina, all’inizio era un
po’ spaesata, ma poi con la
magia dell’Accoglienza,
Accoglienza, tutti i
compagni le sono stati vicino e
hanno creato un legame di Amicizia.
Sono andata a casa di Piero e ho
capito che dovevo fare la magia del
Rispetto, perché stava rispondendo
male alla sua mamma.
Al Parco, invece, ho dovuto soffiare
e sprigionare la magia della Gentilezza,
za alcuni bambini prendevano in
giro un compagno che non sapeva
calciare bene il pallone.
Bisogna sempre aiutare i più deboli e perciò con la magia della Solidarietà quel bambino è stato aiutato a
migliorare nel gioco.
Sotto il grande Colosseo,
c’era uno spettacolo d’Amore
Amore,
Amore
tante persone si abbracciavano
e si davano la mano in segno di
Pace.
Pace
Se ci fossero sempre tante
buone azioni si regalerebbero
tanti sorrisi, che volerebbero
perché sono come le rondini.
Basta ricordare sempre che
se fate una buona azione, ve
ne sarà ridata una in cambio.
Classe III B
Recensioni a più non
posso
Scacco matto!
TEATRO
Ostia.
Il 12-03-2016 le
classi IIA e IIB della scuola
elementare hanno partecipato al torneo “Campionato
giovanile studentesco
2016”, fase provinciale di
Roma.
Il torneo è stata la fase
conclusiva di un progetto
gratuito attuato da Renato
Tribuiani
per
l’insegnamento della
disciplina degli scacchi a scuola. I bambini di Pratolungo sono
andati alla “Stella
Polare”, una scuola di
Ostia. Appena arrivati
sono rimasti nel giardino della scuola
dove c’erano tre scacchiere enormi per
allenarsi. Nella prima
parte della mattinata
i bambini hanno aspettato che li chiamassero
per entrare nella palestra
dove c’erano dei tavoli con
sopra due scacchiere. I
gareggianti hanno fatto tre
L’Odissea di Michele La Ginestra– Teatro
Sette, V. Benevento 23, Roma.
Il 9 febbraio, Martedì Grasso, tutta la
scuola di Pratolungo ha assistito allo
spettacolo L’Odissea. L’autore Michele La
Ginestra ci ha raccontato dell’eroe più
astuto della guerra di Troia e di tutte le
sue più assurde avventure affrontate per
tornare ad Itaca, dall’amata Penelope.
Tutti i personaggi raccontati da Omero
erano resi in modo divertente. Lo spettacolo è piaciuto molto, soprattutto perché
gli spettatori sono stati coinvolti nella
recitazione, ballando e cantando in alcune scene. Lo consigliamo a chi vuole
passare un Martedì Grasso diverso ma
comunque divertente. Classe VA
LIBRI
Anna Maria Cipolat GLI AMICI DI PEGASO,
PEGASO
Tredieci.
A Paestum un gruppo di amici trascorre del
tempo nelle vicinanze dei templi insieme ad
un cavallo di nome Pegaso. Attraversano
molte avventure che li avvicinano al mondo
degli antichi Greci. Un antico papiro li guida
nella storia di un vasaio–atleta che partecipa
alle Olimpiadi e che ama la bella Kori. Alla
fine scopriranno un antico segreto.
Questo libro ci è piaciuto perché spiega
come vivevano gli antichi Greci ma in modo
leggero. I ragazzi del libro sono dei veri e
propri investigatori sulle tracce di un mistero.
Ed è proprio questo quello che ci è piaciuto.
Lo consigliamo sia ai bambini di quarta che
di quinta elementare quando studieranno
per Storia i Greci. La classe VA
Nadia Vittori, L’ANTICA ROMA, LE PIU’ BELLE
LEGGENDE,
LEGGENDE Raffaello Editrice
Noi ragazzi di Prima Media abbiamo letto un
libro avvincente e ricco di curiosità: L’antica
Roma di Nadia Vittori. È suddiviso in tre
parti: la Roma monarchica, il periodo della
Repubblica ed infine l’età imperiale. In
questo lungo periodo di storia romana sono
tante le storie che si possono raccontare:
Romolo e Remo, il ratto delle Sabine, le
oche del Campidoglio, e poi tante altre
leggende legate alle figure di Cesare e
Cleopatra e di
imperatori importanti:
Augusto, Caligola, Nerone.
Leggerlo ci ha dato modo di scoprire alcuni
segreti legati a luoghi della nostra città,
storie affascinanti e misteriose, storie di
guerre e di amori, storie di dei e di uomini.
Ed abbiamo anche capito che dietro ogni
leggende c’è sempre un pizzico di verità!!!
Classe I media
Un ringraziamento particolare va a Curci Pasquale e Gino Ciuciani per aver montato la rete da pallavolo nel campo all’esterno e
al Prof. Staroccia Rodolfo che ha fornito il materiale.
Torneo di scacchi a Ostia
partite; al termine di queste
hanno fatto la pausa pranzo
e dopo altre due partite. Al
torneo hanno partecipato
solo i bambini che avevano
superato le selezioni nella
loro scuola di provenienza,
ma attorno al campo di gara
c’erano i compagni che
tifavano. Tutti erano bravi
ma decisamente più grandi
nel gioco anche se non era
permesso. Inoltre il numero
degli arbitri era insufficiente
ed il torneo nei risultati ne
ha decisamente risentito.
Alla fine di tutte le partite
ogni bambino o ragazzo è
stato premiato con una
medaglia e i i primi tre classificati hanno ricevuto anche una coppa.
Il torneo è stato
molto apprezzato
dai partecipanti
così come risulta
dall’intervista
svoltasi il 23
marzo a Pratolungo. Quello degli
scacchi “è un
gioco che ti fa
ragionare” dice
Lorenzo Zonfrillo
“e che consiglierei a mio fratello
per età, dei nostri di Prato- per farlo diventare più bralungo ed in alcuni casi aiu- vo, visto che glielo sto già
tati dai loro coach. Molte insegnando”.
partite quindi sono state
perse dai nostri perché
questi coach intervenivano La classe VA
English corner
MUFFIN
INGREDIENTS:
•
1/4 cup low-fat vanilla yoghurt
•
1 tablespoons oil
a cura della I media
JACKET POTATOES
INGREDIENTS:
•
Large potatoes
weighing about 225g each
STUFFING AND TOPPING
•
1 tablespoon fresh lemon juice
•
1 egg white
•
1 cup oil– purpose flour
living a firm shell. Mash the flesh with some
•
3/4 cup sugar
butter. Fill the shells with baked beans, or cut
•
1 teaspoon baking powder
up cooked sausages, or cooked fish fingers,
•
1/2 teaspoon grated lemon peel
•
A pinch of salt
To make staffed baked potatoes cut the
potatoes in half and carefully scoop out flesh,
or tuna fish. Cover with the masse potatoes
and grill for a five minutes to warm through.
HOW TO MAKE HIT
HOW TO MAKE HIT
Heat the oven to mark 200°C. Scrub the
Mix well toghether yoghurt,
potatoes very well, trying not to break the
oil, lemon juice and egg
skin. Prick ich potato a couple of times with
white. Put the flour, sugar, baking powder,
the fork. Place the potatoes on the baking
lemon peel and salt into a medium sized bowl
sheet and put them in the oven. Leave to
and stir i raspberries. Add the yoghurt mixture
cook for about 1, 1/4 hours. Serve with butter
to the flour mixture and blend the two toge-
and/or soured cream mixed with chives ,
ther. Spoon the mixture into the baking trays.
mayonaise mixed with tomato ketchup or
Put the muffin into the oven to bake for 15 to
sandwich spread.
20 minutes or until they are golden brown.