Maggio 2016 - seh

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04 Nicola Bianco
Un sassarese tra gli Ambassador ONE
05 Maurizio Casu
Quando l'amicizia si trasforma in musica
06 Fuzz60
07 Il Calendario Sardo
08 Dinamo più tonica
Tre vittorie e playoff alle porte
10 Il dentista risponde
Curiosità sul mondo odontoiatrico
12 Monumenti Aperti 2016
Novità e conferme della 20 edizione
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13 Gli appuntamenti di Maggio
S&H MAGAZINE
Anno XXI - N. 236 / Maggio 2016
www.seh-net.it - [email protected]
Direttore Responsabile
Marco Cau
Ufficio Grafico
Giuseppina Medde
Hanno collaborato a questo numero:
Luigi Canu, Daniele Dettori,
Manuel Di Cristo, Maurizio Figus,
Nike Gagliardi, Erika Gallizzi, Giuseppe Massaiu,
Paola M. Ruiu, Marco Scaramella
Redazione
Via Oriani, 5/a - Sassari
Telefono 079.267.50.50
14 In Viaggio: Ibiza
15 Generazione Erasmus
I vantaggi di un’esperienza di studio all’estero
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I lingotti di Mal di Ventre
Hitweets
Filtro 44
Sardex
Storia di un'economia vincente
22 Cover Story
Isula Design
24 Guida ai locali
29 Segnali di Fumo
Stampa
Tipografia TAS S.r.l. - Sassari
in Copertina
Carla Puggioni per Isula Design. Foto: Domenico Rizzo
esse&acca
editoria.pubblicità.grafica
grafica
Pubblicità 335.722.60.54
Pubblicazione registrata presso il
Tribunale di Sassari al n° 324 del 8.7.1996.
Copyright © 1996. È vietato riprodurre disegni,
foto e testi parzialmente e totalmente contenuti
in questo numero del giornale.
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#shMAG
NICOLA BIANCO
Un sassarese tra gli ambasciatori italiani
della Onlus fondata da Bono Vox.
di Daniele Dettori
Incontriamo Nicola nella sua casa di Sassari
dopo un viaggio che lo ha tenuto impegnato per
tre mesi: un tirocinio universitario in Tanzania,
nel cuore dell’Africa subsahariana, per portare
un aiuto concreto a popolazioni che vivono con
meno di due dollari al giorno. Un’esperienza che
lo ha condotto, al suo rientro in Italia, a diventare
Ambassador di ONE.
La tua avventura ha inizio in Tanzania. Perché
hai deciso di partire?
Sono laureato in Politiche Pubbliche e Governance
all’Università di Sassari. Grazie al Progetto Ulisse
promosso dall’Ateneo ho avuto la possibilità di
svolgere un tirocinio di tre mesi nel cuore
dell’Africa collegato con la mia tesi di laurea. Si
tratta di un programma di cooperazione internazionale sul micro-credito al quale ho preso parte
tramite una Organizzazione Non Governativa siciliana che si chiama Tulime. In pratica, il nostro
ruolo è stato quello di assistere alcune persone
selezionate all’interno del Villaggio di Pomerini,
nella regione di Iringa in Tanzania, nel seguire
un’attività redditizia. Più precisamente attività di
allevamento di maiali e conigli e di coltivazione di
piselli. La ONG con la quale io ho collaborato ha
concesso, alle persone selezionate, un prestito di
50 euro che ha permesso l’avvio di un’attività
indipendente che porta allo sviluppo economico
locale, creando così un circolo virtuoso che spinge fuori dalla povertà.
Com’è la vita in Tanzania?
C’è molta povertà ma, anche grazie all’azione di
ONG come Tulime, si cerca di portare aiuti concreti. La moneta locale è lo scellino tanzaniano:
se facciamo un raffronto in dollari, la maggior
parte della popolazione vive con meno di due dollari al giorno. Un aiuto dall’esterno è quindi, in
questo senso, fondamentale. Non c’è la televisione e anche la connessione internet è molto debole. Si sta a contatto con le persone, anche in
locali che potremmo paragonare ai nostri bar.
Andavamo a letto intorno a mezzanotte e la mattina alle otto, dopo la sveglia, cominciava la giornata di lavoro. Io nello specifico raccoglievo dati
per la mia tesi e portavo avanti il tirocinio: scoprivo la realtà locale, facevo domande in giro,
collaboravo alle attività.
E il tuo ingresso in ONE come è avvenuto?
Al mio rientro in Sardegna ho trovato un annuncio che pubblicizzava un corso di orientamento
alle carriere internazionali.
Sono molto sensibile ai
temi dell’internazionalizzazione e dell’aiuto ai
Paesi poveri, così ho
partecipato a un test
di preselezione online. L’ho superato e
ho potuto partecipare a un corso che si
è tenuto a Roma, dal
5 all’8 marzo scorso.
Durante il corso ci è
stata offerta l’opportunità
di entrare a far parte come
Ambassador (cioè come rappresentanti) di ONE, la Onlus fondata, tra gli
altri, dal cantante Bono Vox degli U2. Ho colto al
volo anche questa chance e, dopo un’intervista
telefonica con la sede di Londra e la selezione del
mio curriculum, è seguito un meeting a Roma di
due giorni per capire più a fondo la politica e la
mission di ONE.
Come agisce ONE?
Il suo scopo è quello di sensibilizzare l’opinione
pubblica sui temi della povertà estrema e della
fame nel mondo, e per farlo mira a coinvolgere il
maggior numero possibile di persone così da
poter raggiungere risultati concreti attraverso
l’adesione alle sue campagne. Uno dei suoi slogan,
tradotto, recita “non vogliamo i tuoi soldi ma la
tua voce”: questo rende benissimo la sua politica.
In questo senso, preciso che ONE è politicamente
indipendente perché non prende soldi dai governi
ma solo da donazioni private e filantropiche.
Come pensi di agire ora?
Intanto, il 21 marzo scorso, una nostra delegazione si è recata al Ministero degli Affari Esteri per
parlare con Tobia Zevi, Consigliere del nostro
Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione
Internazionale Paolo Gentiloni. Quattro di noi
hanno parlato delle campagne che ONE porterà
avanti quest’anno. Io ho parlato degli aiuti pubblici allo sviluppo e ho ricordato gli impegni che
l’Italia si è assunta in questo senso. In futuro ho
in mente di organizzare incontri e dibattiti a livello locale, dal momento che credo sia molto
importante aprirsi agli altri e creare circoli virtuosi. Piccoli risultati sono già stati conquistati
ma c’è ancora molto da fare.
#shMAG
Foto Michele Gagliani
di Nike Gagliardi
Maurizio
Casu
Quando l'amicizia
si trasforma
in musica.
Uno strano concetto di amicizia è il primo
disco solista del sassarese Maurizio Casu, una
produzione dell’associazione culturale Officine
Musicali Sassari. In certi casi però, parlare di
“disco solista” significa utilizzare un termine non
adeguato e riduttivo. È infatti vero che ognuna
delle quattordici tracce che fanno parte dell’album ha testo e melodia firmati dall’autore sopracitato ma ciò che rende questo lavoro profondamente originale è il suo essere terreno d’incontro tra una moltitudine di artisti e la veemente
urgenza espressiva di chi lo ha firmato. Venuto
alla luce dopo due anni di lavoro in studio, si
avvale della collaborazione di una trentina di
musicisti diversi, provenienti da tutta la
Sardegna e da disparati ambiti musicali. Il risultato è un disco caleidoscopico che accoglie una
molteplicità di influenze. Paradossalmente, proprio in virtù di questa caratteristica, si configura
come il variopinto e mutevole ritratto del suo
autore.
Abbiamo intervistato Maurizio per i lettori di S&H
a proposito della sua nuovissima creatura.
Cominciamo dal titolo, come mai “Uno strano
concetto di amicizia”?
Il titolo ha una storia strana: nasce dalla risposta
negativa ricevuta a seguito di una proposta di
collaborazione. Io ho l’abitudine di “prendere in
prestito” le cose che mi vengono dette e, se sono
poco piacevoli, riutilizzarle capovolgendone l’accezione.
Com’è nata l’idea del disco e qual è stata la
sua evoluzione durante questi due anni?
Ho iniziato a suonare nel ‘94 coi Cats, un gruppo
punk un po’ anomalo, e da lì sono passato attraverso svariate esperienze con band appartenenti
a generi diversi: all’interno di questi progetti, per
una ragione o per l’altra, ero io a occuparmi
della composizione di testi e musiche. Ho dunque
raccolto un buon numero di canzoni e nel 2014 ho
deciso di riunire quelle che mi rappresentavano
maggiormente, provare a proporle al pubblico
sotto forma di album e, nel farlo, coinvolgere
tutti gli artisti che stimavo di più. Una scelta
motivata da due ragioni: in primo luogo, m’interessava capire cosa potesse venir fuori dall’incontro tra l’altrui sensibilità musicale e i miei
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brani più intimi: mi piaceva l’idea di contaminare
e farmi contaminare. Come cantavano i Marlene
Kuntz “prenditi un mio battito e mischialo coi
tuoi”: questo è il concetto di fondo del disco.
L’altra ragione è la mia fiducia nel gioco di squadra: volevo dare un segnale, invertire quei processi che rendono la scena musicale sassarese
poco coesa.
Mettere in pratica quanto mi ero prefissato è
stato più complesso di quanto inizialmente credessi: la voglia di coinvolgere tanti amici e compagni di strada mi ha portato a costruire quattordici band diverse, una per canzone. Il risultato
è andato molto oltre le mie aspettative e sono
entusiasta della nuova veste che i brani hanno
acquisito.
Il disco si apre col brano “Il figlio del mare”.
Ce ne vuoi parlare?
È un brano che parla della necessità di esprimersi, non importa se poi il messaggio arriverà a
pochi. I riferimenti al mare che costellano l’album fanno parte di un disegno casuale, probabilmente dato dal legame inconscio con l’isola. Io
infatti non amo il mare. O meglio: amo il mare
d’inverno ma detesto le spiagge affollate da quei
“Bagnanti bastardi” a cui, coi Cats, dedicammo
una canzone.
L’uscita del disco è stata anticipata dal video
di “Io posso”, diretto da Roberto Achenza:
vuoi raccontarci qualcosa al riguardo?
Inizialmente il video doveva essere quello de “Il
figlio del mare” e doveva avere un’ambientazione e
un climax diversi. Dopo vari ripensamenti Roberto
mi ha proposto quello che è poi divenuto il soggetto definitivo: a quel punto la canzone che si adattava meglio ai ritmi e all’atmosfera del video era “Io
posso” e siamo stati felici di sceglierla.
Dov’è possibile acquistare una copia del disco
e quali saranno i tuoi prossimi live?
Suonerò, insieme a molti altri artisti, al concerto
per il primo maggio organizzato da Officine
Musicali a Sassari (i live avranno luogo al Parco
Maria Carta). Chi volesse una copia fisica di
“Uno strano concetto di amicizia” può rivolgersi
direttamente a me, anche scrivendo alla pagina
Facebook “Maurizio Casu”, oppure a Officine
Musicali Sassari. È inoltre disponibile sui maggiori store digitali.
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#shMAG
di Paola M. Ruiu
Il nome è di quelli che solo chi è
cresciuto a pane e musica conosce,
un distorsore usato a partire dagli
anni ‘60 la cui scritta campeggia a
caratteri cubitali (letteralmente) su
una delle pareti del soggiorno
immolato alla causa di Fuzz60.
L’appartamento è quello di Davide
Merlini, nome noto nell’ambiente
musicale di Sassari e della
Sardegna in generale, che ha aperto
le porte della sua casa dove ogni
settimana si svolgono le riprese di
Fuzz60. Davide è uno dei quattro
ideatori del progetto, è direttore
artistico e tecnico audio e luci e
lavora insieme a Adriana Perra e
Selene Dessena che si occupano
delle riprese video e a Cristiano
Dettori al quale è affidata la delicata fase del montaggio. Ad ogni modo
il flusso creativo accomuna tutti e
quattro e, nonostante i ruoli siano
ben definiti, la collaborazione e l’interazione non mancano mai.
Come spesso accade, tutto ha inizio
per caso, ti incontri, scambi due
chiacchiere e scopri di avere non
solo interessi in comune, ma anche
la necessità di realizzare qualcosa
di concreto dove le tue passioni
trovino appagamento.
Il primo incontro avviene a ottobre
2015 e, dopo un primo esperimento
a novembre, partono ufficialmente a
febbraio 2016 pubblicando sul loro
canale YouTube l’intervista/esibizione di Alessandro Spedicati dei
Sikitikis. Dopo di lui sono arrivati i
Nasodoble, Aspirina e Beeside.
Non solo musica quindi, ma tutte le
componenti artistiche presenti in
Sardegna.
Ma cos’è Fuzz60?
È un ibrido di intervista ed esibizione che vuole essere un ponte tra la
realtà musicale e culturale, per ora
sarda, e il pubblico, facendo da tra-
FUZZ60
Spazio alla cultura
mite tra questi due mondi che spesso coabitano gli stessi spazi ma non
si conoscono.
E i quattro giovani portano avanti il
progetto come una missione puntando a mettere il più possibile a
proprio agio gli intervistati e gli
spettatori e creando occasioni di
incontro e scambio culturale regalando un’esperienza a chi partecipa.
Protagonista a tutti gli effetti è
anche il soggiorno nel quale avvengono le riprese, ricco di richiami
musicali in ogni angolo e che, grazie
al particolare arredamento, catapulta immediatamente in un’atmosfera vintage, predisponendo a un
contatto umano più intimo. Le interviste sono condotte in maniera
informale, in un ambiente amichevole, lasciando l’artista libero di
comunicare nel modo che preferisce. Successivamente all’intervista
le porte si aprono ad un ristretto
numero di spettatori – ristretto
anche in funzione della location –
che assisteranno all’esibizione dell’artista (o artisti) coinvolto. Non
prima, però, di aver bevuto e mangiato pietanze preparate dal padrone di casa che si scopre essere
anche un cuoco originale!
Il pasto è sinonimo di convivialità e
in questo contesto invita le persone
a conoscersi, comunicare, confrontarsi, portando leggerezza e intimità
nella stanza che diviene subito a
tutti un luogo familiare.
Tutte sensazioni che in video non si
possono vedere, ma che sicuramente si percepiscono in ciò che l’artista restituisce nell’intervista e nell’esibizione.
A spingerli verso una scelta di questo tipo è la necessità di condivisione della cultura, dovuta soprattutto
al fatto che in città mancano molti
spazi dove poterla esercitare. Dal
punto di vista musicale, c’è carenza
di nuovi gruppi, sia perché manca,
di base, la curiosità, sia perché non
esistono proprio luoghi fisici all’in-
terno dei quali esprimersi. E se da
un lato i mezzi per farsi conoscere
sono molti di più, dall’altra si fatica
a setacciare e scoprire cosa c’è
veramente di buono. Le nuove generazioni sembrano scoraggiate, disilluse, senza stimoli e Fuzz60 vorrebbe riuscire a catturarle per portarle verso una conoscenza culturale
che da altre parti non arriva.
Il format è originale, non solo nel
territorio regionale o nazionale, ma
anche internazionale. La documentazione raccolta ad ogni appuntamento va dai 45 agli 80 minuti, ma il
canale usato per trasmettere non
concede il lusso di rendere godibili
filmati troppo lunghi. Il materiale è
però prezioso e viene conservato in
previsione di una futura pubblicazione delle interviste complete.
Nonostante il progetto sia appena
nato, sta ricevendo risposte positive
da più parti. Tutto è in divenire, compresa la voglia dei quattro ragazzi di
migliorarsi continuamente.
Per seguirli vi basta digitare Fuzz60
su YouTube o Facebook e li troverete subito, non perdeteveli!
#shMAG
di Marco Scaramella
Il tempo, nelle culture arcaiche, è
una dimensione strettamente legata
alla sfera divina. L’uomo lo percepisce come un pilastro della propria
esistenza, così nasce la sua necessità di misurarlo e il desiderio di
possederlo e controllarlo. Capisce
che il tempo è ciò che regola e
scandisce i ritmi della vita individuale e della società. Si illude di
poter esercitare un qualche tipo di
controllo, senza rendersi conto che
il tempo fluisce a prescindere dall’intervento umano e che non si
lascia dominare ma, al contrario,
domina la vita dell’uomo che trascorre la propria esistenza alla
costante ricerca di più tempo.
In Sardegna, terra dalla storia
antica e mistica, l’uomo ha legato lo
scorrere del tempo al mondo agropastorale che, da sempre, fa parte
dell’identità dell’isola. A seconda del
periodo dell’anno, infatti, si celebravano riti per favorire le precipitazioni o per augurarsi un buon raccolto. Di conseguenza, il calendario
in Sardegna risulta essere strettamente connesso con il ciclo del
lavoro nei campi, ma subisce anche
l’influenza dell’avvento del cristianesimo dato che alcuni mesi portano il
nome di santi o di festività cattoliche. Vediamo, allora, come si è sviluppato il calendario in Sardegna.
Consideriamo la versione in dialetto
sassarese, tenendo presente che, in
ogni zona dell’isola, esistono delle
varianti per i nomi dei mesi dell’anno, che si differenziano per pronuncia e grafia ma che rimandano allo
stesso significato.
Cabidànnu. Si tratta del mese di
Settembre e deriva dal latino caput
anni (inizio dell’anno). Viene considerato come il primo mese dell’anno perché, anticamente, la vita era
scandita dal lavoro nei campi.
Cabidànnu e il
CALENDARIO
SARDO
Settembre rappresenta il momento
in cui la raccolta degli ultimi prodotti dell’estate lascia spazio alla
preparazione dei campi per la semina successiva.
Santuaìni. Il nome col quale si identifica Ottobre, è una dedica a San
Gavino Martire la cui morte si celebra il 25 Ottobre. In altre zone viene
chiamato Mes’e ladamini (mese del
letame) per via del fatto che in questo periodo si concimano i campi.
Santandrìa. Il mese di Novembre è
invece titolato a Sant’Andrea la cui
ricorrenza cade il 30 del mese. In
alcune altre zone, Novembre diventa
Donnissantu oppure Mese de sos
mortos in onore della festa dei Santi
e della commemorazione dei defunti.
Naddàri. Insieme alla variante
Mes’e Paschixedda, fa riferimento
alla festività del Natale. Altre
varianti come Desembre o
Decembri sono meno diffuse e derivano dal latino December.
I mesi da Gennaio a Maggio, con
l’aggiunta di Agosto, si rifanno al
calendario giuliano, istituito durante
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l’impero romano. Ginnàggiu deriva
da Ianuarius mese in onore di Giano
Bifronte, che segnava il passaggio
dall’anno appena trascorso a quello
appena arrivato. Fibbràggiu deriva
da februa che significa purificare
era, infatti, il mese dedicato alle
purificazioni. Màtzu deriva, invece,
da Martius ed era il mese dedicato
a Marte, il dio della guerra. Abrìri
deriva dal verbo latino aperire che
significa aprire e che si riferisce
allo sbocciare dei fiori in primavera.
Màggiu viene da Maia che, nel
pantheon romano, era la dea della
fertilità e del risveglio della natura.
Làmpada, il nome col quale ci si
riferisce al mese di Giugno, evoca
le luci che si accendevano in occasione della festa di San Giovanni per
celebrarne la nascita il 24 del mese.
Trìura, luglio, si rifà ancora una
volta alla vita agropastorale e deriva dal concetto di trebbiatura.
Aòsthu rientra tra i nomi che derivano dal latino, infatti si riferisce ad
Augustus che era il mese dedicato
all’imperatore Ottaviano Augusto.
Anche i giorni della settimana (la
kédda), derivano dal latino e dal
calendario giuliano. Così Lùni deriva
da Lunae dies ed era il giorno dedicato alla luna; Màsthi deriva da
Martis dies, il giorno dedicato a
Marte; Màschuri deriva da Mercuri
dies, dedicato a Mercurio; Gióbi
deriva da Iovis dies, in onore di
Giove; Vènnari era il Veneris dies il
giorno dedicato a Venere; Sàbaddu
in origine era Saturni dies, dedicato
a Saturno e, in seguito, mutato in
Sabato probabilmente influenzato
dall’ebraico Shabbat, il giorno del
riposo; Dumènigga, allo stesso
modo, in origine era Solis dies, il
giorno dedicato al sole, ma con l’avvento del cristianesimo è mutato in
Dominus dies, giorno dedicato al
Signore.
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#shMAG
David Logan
DINAMO PIÙTONICA
PER LA VOLATA FINALE
Tre vittorie nelle ultime quattro partite
e playoff alle porte.
di Erika Gallizzi. Foto: Luigi Canu
La Dinamo sembra tornata, l’ultimo mese dei
biancoblù ha dato e lasciato sensazioni positive.
L’effetto-Pasquini c’è stato: il general manager
prestato (in realtà non è così, perché “nasce”
allenatore) alla panchina ha raccolto e ricomposto i cocci della gestione Calvani, dando ai giocatori ed alla squadra, prima di tutto, una fiducia
nei propri mezzi che non c’era più. E l’allontanamento di Mitchell ha fatto il resto, visto che, ad
esempio (ma non per caso), un certo David
Logan ha ripreso a splendere sul parquet ed a
far ammirare le proprie giocate sopraffine, così
come Joe Alexander ha rimesso le molle sotto
ai piedi per volare sulle teste degli avversari. Un
ultimo mese che ha visto la Dinamo tornare a
lottare, ritrovare la voglia di buttarsi sul parquet
per recuperare un pallone e quella di distendersi
in velocità e segnare, segnare, segnare tanti
punti anche grazie alla rapidità di Josh Akognon.
È tornato capitan Devecchi, con la sua importanza, sono stati nuovamente responsabilizzati
giocatori come D’Ercole e Formenti (quest’ultimo ora alle prese con la risoluzione di un problema ad un ginocchio), Sacchetti viene utilizzato in
modo che le proprie caratteristiche vengano
sfruttate appieno e Stipcevic sembra aver trovato un po’ di equilibrio tra grinta, foga e testa. È
così che, nell’ordine, sono cadute, al cospetto dei
colori biancoblù, Caserta, Torino, Reggio Emilia.
Con quest’ultima è stato un vero e proprio spot
per il basket. Anche stavolta è stato il Banco a
spuntarla ed è stata la prima squadra ad espugnare il palasport reggiano in questa stagione. Il
passo indietro è arrivato a Pistoia, dove la
Dinamo non è riuscita a completare il poker di
vittorie consecutive e ha, di fatto, buttato la partita con un terzo quarto davvero mal giocato.
Centrato il matematico accesso ai playoff con
due giornate di anticipo rispetto alla chiusura
della regular season, l’ultimo turno, con Milano,
deciderà da quale posizione in classifica i biancoblù inizieranno il cammino nel post-season. Già
ora, sia tra tifosi delle altre squadre che tra gli
addetti ai lavori, si dice che forse sarebbe meglio
evitare i sassaresi terribili, per certi versi
indecifrabili e sempre “sorprendenti”, in positivo
o in negativo.
Poi c’è il caos Eurocup, di cui anche gli ultimi
passaggi sono stati poco chiari ed un po’ fumosi.
Tutte le Federazioni europee che avevano squadre “invischiate” nella questione licenze triennali
(Bosnia & Erzegovina, Croazia, FYROM,
Montenegro, Russia, Serbia, Slovenia, Spagna,
Grecia, Italia, Israele, Lituania, Polonia e
Turchia) sono state chiamate in causa da Fiba,
con la minaccia di non far partecipare le relative
selezioni nazionali a competizioni come l’Europeo
2017, ma anche Torneo preolimpico ed
Olimpiadi, qualora avessero “tirato dritto” per la
#shMAG
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Joe Alexander
propria strada, a braccetto con Uleb, senza ravvedersi.
Addirittura, le nazioni che hanno ottenuto il preolimpico come sedi organizzatrici, sono state
minacciate di vederselo togliere (Belpaese in primis). In Italia, tutto questo ha scatenato tuoni e
fulmini da parte di Coni e Fip (troppi interessi
organizzare tornei di tale caratura e poter “correre” ancora con la candidatura di Roma per le
Olimpiadi del 2024) e quindi, in poche parole,
l’ultimatum a Sassari, Reggio Emilia e Trento, le
tre squadre che avevano raggiunto l’accordo
triennale con Jordi Bertomeu per la partecipazione all’Eurocup, è stato: “O fate un passo indietro
o verrete squalificate dalla Serie A italiana”.
Questo ciò che tutti hanno potuto seguire attraverso le dichiarazioni ufficiali rilasciate alla stampa, nel nome della regola secondo cui ci si debba
attenere a competizioni organizzate o comunque
riconosciute da Fiba. Lettere, contro-lettere e
incontri. In Lega Basket, nel frattempo, ci sono
state le dimissioni del presidente Fernando
Marino e la guida è passata ad Egidio Bianchi, già
consulente di Lega nel luglio 2014 e liquidatore
della Mens Sana Siena Spa. Bertomeu è volato a
Bologna per incontrare i dirigenti di Sassari,
Reggio e Trento, anticipando di qualche giorno la
riunione fissata tra gli stessi club, il Coni, la Fip e
la Lega. Da questo incontro in pratica non è trapelato niente, ma la sensazione è che, in qualche
modo, sia stato un momento chiave della vicenda,
visto che, due giorni dopo, quello con Coni e Fip
ha prodotto un comunicato congiunto in cui si
diceva, sostanzialmente, che le tre società avevano convenuto di dover agire “nel rispetto delle
regole che sono alla base dell’ordinamento sportivo”, con il risultato di non essere squalificate dal
proprio campionato e di aver salvato l’organizzazione a Torino del Preolimpico (per i salti di
gioia di Petrucci e Malagò).
Le tre società sono rimaste quasi in silenzio,
aggiungendo a queste comunicazioni ufficiali giu-
sto qualche frase, tipo “i tre club italiani non
hanno mai violato le norme federali”, pronunciata
dall’amministratore delegato di Reggio Emilia,
Alessandro Dalla Salda, e “è solo l’inizio di un
lungo cammino”, detta dal sassarese Stefano
Sardara. Nessuno ha mai detto apertamente che
le tre società abbiano rinunciato all’Eurocup, che
sarebbe stato un suicidio, visti anche gli interessi
“extra” in ballo: per Sassari si parla di conferma
di Logan (e magari ritorno di Dyson?) subordinata alla partecipazione all’Eurocup, per Reggio
Emilia di ingresso di Kobe Bryant tra i finanziatori, Trento in continua ascesa e con ben chiare
le parole del suo presidente quando iniziò la querelle (“non ci facciamo minacciare da nessuno,
perché siamo stati sempre corretti”). Non a
caso, negli ultimi giorni è emerso che molto probabilmente Fiba farà una proposta ad Uleb,
lasciandole l’organizzazione di due competizioni
continentali sembra per un quinquennio, ma, si
suppone, chiedendo di entrare nell’organizzazione stessa. Un accordo, naturalmente, farebbe
decadere le varie denunce e controdenunce ai
tribunali europei che erano state annunciate sia
da Euroleague che da Fiba.
In Italia, però, l’attenzione è anche verso gli
imminenti playoff. Fatti slittare per via della partecipazione di Varese alle Final Four di Fiba
Europe Cup, avranno inizio nel weekend del 7 e
8 maggio. Come detto, la Dinamo, tra mille peripezie, c’è e può così difendere lo Scudetto cucito
sulle sue maglie. La cosa certa, per ora, è che
non avrà il fattore campo a favore nei quarti di
finale ed inizierà, pertanto, la propria avventura
nel post-season lontana dalle mura del
PalaSerradimigni.
I PROSSIMI INCONTRI DI CAMPIONATO
15a Giornata ritorno - 4 maggio ore 20:30
Banco di Sardegna SS - EA7 Emporio Armani MI
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Il dentista risponde
Curiosità sul mondo odontoiatrico
Protesi dentali
Quanto sono efficaci nel ripristino
della corretta estetica e masticazione?
La protesi dentale è l'unico modo
per rimpiazzare i denti perduti.
Questa pratica è molto antica e le
prime fonti risalgono a quattro millenni fa, sono stati ritrovati scheletri con applicati nelle ossa della
bocca dei denti animali. In seguito
egizi, etruschi e romani utilizzarono
conchiglie lavorate, metalli, avorio,
ossa animali e umane fissate
mediante bande e fili d'oro per
sostituire i denti perduti.
Ma è tra Ottocento e Novecento
che ci si è dedicati, sempre con
maggior attenzione e interesse, a
questa disciplina. Ovviamente, fino a
quando non si svilupparono le
necessarie conoscenze di materiali
e tecniche chirurgiche, antibiotiche
e anestetiche, tutto rimase molto
approssimato e in fase embrionale.
Le prime vere dentiere, simili a
quelle che si usano oggi, risalgono
al 1770. Erano fatte di porcellana e
vennero applicate per la prima volta
dal francese Alexis Duchateau di
Saint-Germain-en-Laye.
Le dentiere, ovvero le protesi mobili
parziali o totali, ebbero la loro età
dell'oro nel XX secolo, quando vennero realizzate in resina, molto
adattabile alle mutevoli situazioni
che si potevano riscontrare nelle
bocche dei pazienti. Vista la loro
versatilità ed economicità, le dentiere divennero la soluzione più
Il Dott. Giuseppe Massaiu è un professionista di riferimento e opinion leader in tema di Odontoiatria Naturale e Biologica, insegna in corsi frontali e on-line argomenti clinici ed extra-clinici legati
al mondo della Odontoiatria e della Medicina Naturale, Posturale e
Olistica oltre che del Management e del Marketing Odontoiatrico.
comune ai casi di perdita dei denti.
In molti casi si arrivava al paradosso che si togliessero tutti i denti
per poi installare una dentiera che
aveva i denti belli, bianchi e allineati, senza pensare alle conseguenze.
Infatti ogni tipo di protesi mobile,
che può essere totale o parziale, si
deve togliere dopo ogni pasto per
essere lavata con spazzolini specifici, e altrettanto bene devono essere
lavati gli eventuali denti residui, se
presenti.
L'avanzamento della tecnologia, con
l'utilizzo di materiali (compositi e
ceramiche) innovativi, garantisce la
validità funzionale, anallergica ed
estetica del risultato nell'uso della
protesi mobile. I suoi punti deboli a
lungo termine sono la stabilità
intraorale, che viene compromessa
dal graduale riassorbimento osseo
(tale da richiedere regolari "ribasature" da parte del dentista) e l'efficacia masticatoria, che si riduce nel
tempo rispetto ad altre soluzioni
protesiche.
Dagli anni '50 e 60' nasce l'alternativa moderna nel campo della
protesi dentale, che si estrinseca
nella moderna implantologia. I primi
impianti furono ad ago, a lamina o a
vite, prodotti con i materiali più
vari. In Italia fu introdotto il titanio
dal dott. Tramonte nel 1964, materiale ora utilizzato in tutto il mondo
per realizzare gli impianti intraorali.
Ad oggi l'evoluzione di questa disciplina permette di ripristinare una
corretta masticazione nella quasi
totalità dei casi. In alcuni casi è
anche possibile eseguire soluzioni
straordinarie come con la tecnica
Toronto, che applica una protesi
fissa entro 24 ore dall'intervento
chirurgico, garantendo estetica e
funzionalità fin da subito.
Perché utilizzare una protesi per
sostituire quei denti che, per una
ragione o per l'altra, sono venuti a
mancare? La ragione è semplice:
l'arcata dentale ha un suo equilibrio
naturale e quando alcuni dei suoi
elementi scompaiono non viene solo
ridotta la capacità masticatoria, ma
viene lentamente modificata tutta la
struttura della bocca, provocando
una gran serie di negativi problemi
estetici e funzionali nel medio-lungo
periodo.
Per l'inserimento degli impianti è
necessario accertarsi che ci sia
sufficiente tessuto osseo per consentire una buona stabilità alla
struttura. Se manca o non basta
quello presente, bisogna crearlo
mediante specifici interventi per
ricostruirlo, che allungano i tempi
per arrivare alla soluzione del caso,
ma sono comunque indispensabili al
risultato.
Un avvertimento importante: esistono casi dove è sconsigliata l'implantologia. Davanti a malattie sistemiche gravi o all'uso di particolari farmaci come i bifosfonati - usati per
la cura della osteoporosi - è molto
meglio evitarla, in quanto il tentativo d'inserire un impianto potrebbe
portare a complicazioni spiacevoli.
Ogni mese il Dott. Massaiu
risponderà ad uno di voi. Inviate
le vostre curiosità all’email
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seh
#shMAG
di Manuel Di Cristo
Ha preso il via il 23 Aprile la ventesima edizione di Monumenti aperti,
uno degli appuntamenti più attesi
della primavera sarda; dalla prima
edizione del 1997 l’affluenza è cresciuta in maniera esponenziale, alimentando un turismo intraregionale
che fa da apripista alla stagione
turistica sarda. Tutto nacque da
un’intuizione della Onlus Imago
Mundi che, a Cagliari - e con l’aiuto
dell’associazionismo del Capoluogo
e dell’Amministrazione cittadina organizzò un fine settimana all’insegna della scoperta dei monumenti e
delle bellezze della Città, presentati
da volontari e da studenti; un format di successo che da Cagliari si è
esteso a tutta l’Isola, includendo i
centri urbani più grandi ma anche le
realtà comunali più piccole, ricche
anch’esse di storia e di attrattive.
Così, da appuntamento locale,
Monumenti aperti si è trasformato
in un evento di richiamo su scala
regionale e la Regione stessa ha
deciso, coadiuvata in maniera decisiva dal terzo settore, di scommetterci in maniera significativa.
Tra i centri urbani di maggiori
dimensioni aderiscono anche quest’anno Cagliari, Sassari, Olbia,
Alghero e Oristano; solo nel
Capoluogo saranno aperti al pubblico quasi 100 monumenti, tra cui la
Chiesa e la cripta di Sant’Efisio, il
Cimitero monumentale di Bonaria(1),
l’Orto Botanico o le Torri
dell’Elefante, di San Pancrazio e
Porta Cristina. Non saranno da
meno le altre città sarde: dall’Altare
prenuragico di Monte d’Accoddi (a
Sassari), passando per i palazzi e le
chiese gotico-catalane di Alghero,
l’Acquedotto romano e la Basilica di
San Simplicio a Olbia, fino al museo
Antiquarium Arborense di Oristano.
Per quanto riguarda i piccoli
Comuni, le novità rispetto alla passata edizione sono cinque: Milis,
1
2
3
MONUMENTI APERTI 2016
Novità e conferme della 20a edizione
Villasimius, Arbus, Lunamatrona e
Usini. Milis è un comune agricolo
della Provincia di Oristano, noto in
tutto il territorio regionale per i
suoi rinomati aranceti che proprio
qui, pare, fecero la loro comparsa
per la prima volta in Sardegna grazie ai monaci Camaldolesi; la Chiesa
di San Paolo, la cui prima edificazione risale al 1140, è uno dei monumenti che aspettano i turisti in visita presso il Comune dell’oristanese.
Villasimius, in Provincia di Cagliari,
è una delle più note località balneari
dell’Isola e vanta un’area marina
protetta, quella di Capo Carbonara,
di inestimabile valore naturalistico;
un’altra piacevole novità di quest’anno è Lunamatrona, situato nel
Medio Campidano, dove è possibile
ammirare la Tomba dei giganti “Su
Quaddu de Nixias”(3) (di epoca prenuragica) e il nuraghe Trobas.
Sempre rimanendo nel Medio
Campidano si prepara alla XX edizione di Monumenti aperti anche
Arbus, luogo ricco di fascino e di
storia, nel cui territorio si trovano
le suggestive località minerarie di
Ingurtosu e Montevecchio(2), due
preziose testimonianze dell’archeologia industriale mineraria della
Sardegna. Completa il quadro Usini,
piccolo ma vivace centro del
Logudoro a forte tradizione contadina; tra i monumenti di interesse si
annoverano la necropoli “S’Elighe
Entosu” e Casa Derosas, risalente a
inizio ‘900 e riportata al suo stato
originario dopo accurato restauro.
Dal 2014, inoltre, Monumenti aperti è
sbarcato anche nella Penisola con
l’adesione di Santo Stefano Belbo,
in Piemonte, luogo natale di Cesare
Pavese. Quest’anno, tra i 48 Comuni
aderenti, saranno ben 3 le località
esterne alla Sardegna: Mango (CN),
Castiglione Tinella (CN) e lo stesso
Santo Stefano Belbo. Un evento,
insomma, che da regionale si sta
gradualmente imponendo su scala
nazionale, nella speranza che in
futuro si possa avere una partecipazione maggiore dei Comuni dello
Stivale (e magari varcarne i confini), senza che questo comporti la
perdita di attenzione sulle realtà del
territorio regionale (spesso snobbate o private dell’adeguata cura)
ma serva anzi da incentivo per
garantirne una maggiore visibilità.
Questo il calendario dell’evento:
23/24 Aprile – Carloforte, Milis,
Sant’Antioco, Sardara; 7/8 Maggio
– Alghero, Capoterra, Carbonia,
Gonnosfanadiga, Marrubiu, Oristano,
Pula, Sadali, San Gavino Monreale,
Sanluri, Sassari, Villasimius; 14/15
Maggio – Arbus, Bosa, Cagliari,
Guspini, Lunamatrona, Ozieri,
Padria, San Giovanni Suergiu,
Sennori, Serramanna; 21/22
Maggio – Cuglieri, Dolianova,
Iglesias, Olbia, Portoscuso, Porto
Torres, Quartucciu, Siddi,
Villanovafranca; 28/29 Maggio –
Buggerru, Castiglione Tinella,
Mango, Ploaghe, Quartu Sant’Elena,
Santo Stefano Belbo, Selargius,
Serdiana, Settimo San Pietro, Telti,
Tortolì-Arbatax, Usini,
Villamassargia.
Sul sito www.monumentiaperti.com
è possibile trovare news, schede di
approfondimento sulle località che
hanno aderito e ogni altra informazione utile sull’evento.
#shMAG
inSardegna... Gli appuntamenti di Maggio
1° MAGGIO: Sassari nel Parco Maria Carta, dalle
ore 10:00. “Festa del 1° Maggio”: musica, reading
e sport. Sassari nella Spiaggia dell'Argentiera,
ore 11:00. “Concertone del 1° maggio”:
Soursweets, Puro Malto. Sassari nella spiaggia di
Porto Ferro, ore 11:00. "Porto Ferro Sport
Explosion", giornata di sport e musica. Cagliari
all'Arena Sant'Elia, ore 11:00. "Cityfest 2016":
Concerti di Marracash, Pendulum, Dannic, Africa
Unite, il Pan del Diavolo, Anfisa Letyago e The Rio.
Santa Maria Coghinas in Piazza Aldo Moro, ore
21:30. Concerto dei Tazenda. Olmedo
nell’Anfiteatro comunale, ore 22:00. Irene
Fornaciari in concerto. Cagliari. 360a Festa di
Sant'Efisio. Lodè. Primavera nel Marghine,
Ogliastra e Baronia. Narcao, Domusnovas.
Primavera Sulcitana.
Dal 3 al 7 MAGGIO: Alghero nei campi del Tennis
Club Alghero. XVII torneo di tennis in carrozzina
“Sardinia Open”.
6-7 MAGGIO. “Acrobati in Tour”, concerto di Daniele Silvestri.
6 MAGGIO: Cagliari a Palazzo Siotto, ore 20:30.
XV edizione "Le Salon de Musique - Piano": “Inner
conversation”, Alessandro Di Liberto (pianoforte).
Cagliari al Auditorium del Conservatorio, ore 21:00.
“Acrobati in Tour”, concerto di Daniele Silvestri.
Dal 6 all’8 MAGGIO: Arzana, Cardedu, Desulo,
Gairo e Tertenia. V edizione del “Sardinia Trail”,
gara a piedi, tra montagna e mare. Cagliari ai
Giardini Pubblici. 60 anni di Vespa Club Sardegna
1956-2016, raduno Vespistico Internazionale.
7 MAGGIO: Sassari al Teatro Comunale, ore
21:00. “Acrobati in Tour”, concerto di Daniele
Silvestri. Cagliari al Piccolo Auditorium, ore
21:00. "Giro a Vuoto - Gli stornelli intellettuali per
Laura Betti" con Elena Pau (voce) e Alessandro
Nidi (piano). Cagliari al Conservatorio di Musica
P. Luigi da Palestrina, ore 21:00. Rassegna
Musicale "Classica con Brio": Concerto di Maurizio
Moretti (pianoforte). Villasimius in Via del Mare,
ore 21:30. "Arkeos", concerto dei Tazenda.
7-8 MAGGIO: Alghero, Capoterra, Carbonia,
Gonnosfanadiga, Marrubiu, Oristano, Pula,
Sadali, San Gavino Monreale, Sanluri, Sassari,
Villasimius. Monumenti aperti 2016. Bosa.
Primavera nel Marghine, Ogliastra e Baronia.
Gonnesa, Fluminimaggiore. Primavera
Sulcitana.
8 MAGGIO: Arzachena all'Auditorium Comunale,
ore 21:00. Stagione di prosa 2015-16: "Quaranta",
Piero Marras in concerto. Chiaramonti in Piazza
Azuni, ore 22:00. Concerto dei Tazenda.
10 MAGGIO: Sassari nella Sala “Pietro Sassu”
del Conservatorio di Musica, ore 21:00. “I concerti di primavera”, String Trio Kosova: Sihana
Badivuku (violino), Blerim Grubi (viola) e Aristidh
Prosi (violoncello).
11 MAGGIO: Cagliari al Jazzino, ore 21:00.
Concerto Bebo Ferra (chitarra) e Luciano
Biondini (fisarmonica).
12 MAGGIO: Olbia al Parco Fausto Noce, ore
22:00. "Arkeos", concerto dei Tazenda.
seh
13
27 MAGGIO: Cagliari a Palazzo Siotto, ore 20:30.
XV edizione "Le Salon de Musique - Piano": “La
maschera della verità” di Pinar Selek, Elena Pau
(voce recitante), Irma Toudjian (pianoforte).
28-29 MAGGIO: Buggerru, Ploaghe, Quartu
Sant’Elena, Selargius, Serdiana, Settimo San
Pietro, Telti, Tortolì-Arbatax, Usini,
Villamassargia. Monumenti aperti 2016.
Lotzorai, Macomer, Siniscola. Primavera nel
Marghine, Ogliastra e Baronia. Villamassargia.
Primavera Sulcitana.
13 MAGGIO: Nuoro all'Auditorium ISRE, ore
20:30. XXX edizione della "Stagione di Musica
Classica": Floraleda Sacchi (arpa). Alghero al
Poco Loco Club, ore 22:30. Concerto Bebo Ferra
(chitarra) e Luciano Biondini (fisarmonica).
14 MAGGIO: Santa Caterina di Pittinuri, ore
20:00. XVI edizione “Voci di Maggio”, concerti di
Luca Carboni, Equipe 84, Tullio De Piscopo, Danilo
Sacco, Istentales e Alberto Bertoli. Tissi al
Campo Sportivo, ore 22:00. Modena City
Ramblers in concerto. Torralba in Piazza
Manzoni, ore 22:00. Bianca Atzei in concerto.
Olbia al Parco Fausto Noce, ore 22:00. Nomadi in
concerto. Santa Giusta in Piazza Othoca, ore
23:00. Raf in concerto.
14-15 MAGGIO: Arbus, Bosa, Cagliari, Guspini,
Lunamatrona, Ozieri, Padria, San Giovanni
Suergiu, Sennori, Serramanna. Monumenti
aperti 2016. Ilbono, Triei. Primavera nel
Marghine, Ogliastra e Baronia. Calasetta,
Perdaxius, Musei. Primavera Sulcitana.
Dal 14 al 16 MAGGIO: Porto Torres. Festha
Manna 2016.
18 MAGGIO: Cagliari all'Auditorium del
Conservatorio G.P. da Palestrina, ore 21:30.
“Arrivano gli alieni” Stefano Bollani Piano Solo.
19 MAGGIO: Sassari nella Sala “Pietro Sassu”
del Conservatorio di Musica, ore 21:00. “I concerti di primavera”: Alessia Pallaoro (violino) e
Edoardo Bruni (pianoforte).
Dal 20 al 22 MAGGIO: Cagliari al Lazzaretto,
ore 10:00-20:00. "GioCoMix 2016” - Festival del
fumetto e del gioco della Sardegna.
21-22 MAGGIO: Cuglieri, Dolianova, Iglesias,
Olbia, Porto Torres, Portoscuso, Quartucciu,
Siddi, Villanovafranca. Monumenti aperti 2016.
Posada, Sindia. Primavera nel Marghine,
Ogliastra e Baronia. Sant'Anna Arresi,
Sant'Antioco, Carloforte. Primavera Sulcitana.
22 MAGGIO: Sassari. 67a edizione della Cavalcata
Sarda. Bosa nel Centro Storico Sa Costa, ore
13:00-22:30. III edizione della rassegna enogastronomica "La Grande Festa del Vino". Cagliari
al Conservatorio di Musica P. Luigi da Palestrina,
ore 21:00. Rassegna Musicale "Classica con Brio":
Concerto di Luisa Sello (flauto) e Bruno Canino
(pianoforte). Valledoria in Località San Pietro a
Mare, ore 22:00. Umberto Tozzi in concerto.
Dal 25 al 29 MAGGIO: Cagliari al Teatro Lirico.
Stagione lirica e di balletto: The Tokyo Ballet.
28 MAGGIO. Raf in concerto.
28 MAGGIO: Sassari a Li Punti in Piazza
Camboni, ore 21:30. Raf in concerto.
29 MAGGIO: Cagliari al Conservatorio di Musica
P. Luigi da Palestrina, ore 21:00. Rassegna
Musicale "Classica con Brio": Concerto di Davide
Vallini (sax) e Giuliano Adorno (pianoforte).
Mostre
Fino al 20 MAGGIO: Sassari nell’ex Biblioteca
Universitaria, ore 10:00-20:30, chiuso domenica.
Mostra "Novecento" - I grandi conflitti del secolo,
progetto artistico di Antonello Fresu.
Fino al 29 MAGGIO: Cagliari al Palazzo di Città,
ore 10:00-18:00 (mar-dom), chiuso lunedì. Mostra
“Eurasia, fino alle soglie della Storia”: Capolavori
dal Museo Ermitage e dai Musei della Sardegna.
Fino al 30 GIUGNO: Sassari al Museo d'arte
contemporanea Masedu, ore 16:00-20:30, chiuso
lunedì. Mostra "faber FABER" - L'Accademia racconta De André.
Fino al 3 LUGLIO: Nuoro al MAN, ore 10:00-13:00
/ 15:00-19:00 (mar-dom), chiuso lunedì. Mostra
80/90. Mostra “Roman Signer - Films and
Installations”.
Fino al 15 LUGLIO: Cagliari al Cartec - Cava
Arte Contemporanea, ore 10:00-18:00 (mardom), chiuso lunedì. Mostra “The Cave” di
Cristian Chrioni. Orani al Museo Nivola, ore
10:00-13:00/16:30-20:00, chiuso lunedì. Mostra di
Andrea Branzi “La Metropoli Primitiva”.
Fino al 6 OTTOBRE: Bitti, ore 9:30-13:30 /
15:30-19:30, chiuso lunedì. Mostra "BittiRex Dinosauri in Carne e Ossa”.
Segnalaci i tuoi appuntamenti
a: [email protected]
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seh
#shMAG
in viaggio
Ibiza
di Daniele Dettori
Se quest’isola non avesse racchiuso
in sé qualcosa di magico, certo non
sarebbe stata cantata da Sandy
Marton nella sua “People from
Ibiza”, e neppure le sarebbe stata
dedicata un’autovettura del noto
marchio automobilistico Seat. Il
fatto è che, per tanti e diversi
aspetti, a Ibiza ci si lascia il cuore e
nelle prossime righe proviamo a
raccontarvi il perché.
Spendiamo solo qualche attimo,
prima di partire, per precisare che i
trasporti (pubblici e privati) collegano bene tutta l’isola e sono l’ideale anche e soprattutto in caso di
serate ad alto tasso alcolico: da
qualche anno, infatti, i posti di bloc-
co si sono intensificati per permettere a chiunque di godere Ibiza in
maggior serenità e sicurezza.
Cosa vedere. E ora zaino in spalla!
Le spiagge sono sicuramente un
must per chi vuole conoscere, da
vicino, Ibiza di giorno. Gli splendidi
paesaggi offrono scorci naturali che
non hanno niente da invidiare ai
paradisi tropicali. La sabbia di Ses
Salinas, per esempio, è rinomata
per la sua finezza e il colore bianco,
proprio come il sale. Si estende per
poco più di un chilometro ed è frequentata da vip che la scelgono per
rilassarsi e trascorrere qualche
ora in anonimato e tranquillità. I
ciottoli chiari e levigati sono invece
la peculiarità di Cala des Jondal,
sulla costa sud occidentale, dove lo
snorkeling è l’attività più praticata:
nuotare quasi a pelo d’acqua con
maschera e boccaglio permette infatti
di ammirare da vicino e toccare con
mano i magnifici fondali. Se amate le
località balneari considerate comun-
que che, con circa mezzora di traghetto, da Ibiza potete raggiungere la
rinomatissima isola di Formentera la
quale, tra le isolette che formano
l’Arcipelago delle Baleari, in questo
senso è la più gettonata.
Un giro turistico di Ibiza non può
invece prescindere dalla sua città
principale, Eivissa in catalano e
divenuta Ibiza nelle trasposizioni
successive, e dal suo caratteristico
centro storico, la Dalt Vila, considerata patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1999. Questo piccolo gioiello fortificato risale al sedicesimo
secolo e ospita un intrico di strade
che, inerpicandosi fino alla sommità
del colle principale dell’isola, conduce al Castello dell’Almudaina e alla
Cattedrale barocca e gotica di
Santa Maria de les Neus, affacciata sulla Plaza de la Catedral da cui
si gode una vista incantevole. Se poi
capitate a Ibiza un mercoledì d’estate, e durante il vostro peregrinare vi spostate sul versante nord
orientale dell’isola nella zona di
Punta Arabì, tra la miriade di piacevolissimi resort che offrono la
possibilità di visitare centri commerciali e vari locali in cui rifocillarsi, non potete non fare tappa al
famoso mercatino hippy dove si
trova veramente di tutto per quanto
riguarda artigianato e vestiario
locale, bigiotteria e arte moresca.
Ma a Ibiza si sa, come accennavamo
anche in apertura, la vita continua a
brulicare copiosa e a riservare le
sorprese più fashion soprattutto di
notte. Sono tantissimi, infatti, i club,
i locali, i bar e i ritrovi di vario
genere in cui giovani e non si riversano già dalle prime ore della sera.
Tra questi è sicuramente imperdibile il Privilege Ibiza: ubicato nel villaggio di Sant Rafael de sa Creu
(noto San Rafael) si è guadagnato
l’ingresso nel libro del Guinnes dei
primati per la capienza dei suoi
locali che, tra palchi, piste, sale,
quinte e piscine possono contenere
fino a diecimila persone. Ancora, il
Pacha è il club più adatto per gli
amanti del jet set e del lusso: ha
sedi in diverse città d’Europa e l’ingresso ha un prezzo piuttosto salato. Es Paradis, a San Antonio, è
invece famoso per la sua “festa dell’acqua”: la pista da ballo viene
inondata come fosse una grande
piscina. Tutti i club sopra citati, e
molti altri di cui purtroppo non riusciamo a parlarvi, hanno un loro
sito web che vi invitiamo a visitare:
dopo aver visto le foto non vedrete
l’ora di correre a Ibiza!
Cosa mangiare. Un mix di terra,
mare e tradizioni antiche e variegate costituisce le specialità di Ibiza. Il
sofrit pagès, per esempio, è un
ricercato spezzatino di carne e verdura speziate; la borrida de rajada
propone invece la razza marinata in
una piacevole salsina con frutta
secca.
#shMAG
seh
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di Manuel Di Cristo
Da ormai qualche anno, nei salotti dei talk show o
nell’agenda dei vari partiti politici, ha assunto
centralità l’espressione “generazione erasmus”,
intesa non più soltanto come quell’insieme di giovani che hanno effettivamente preso parte a questo progetto ma anche, in un senso più ampio,
come modello del giovane cittadino europeo del
XXI secolo: cosmopolita, poliglotta, intraprendente e capace di guardare all’Europa come alla propria casa. Questa consapevolezza ha spinto nel
2013 le Istituzioni europee a rinnovare la fiducia
nei confronti di tale progetto e, con l’approvazione del Regolamento UE 1288/2013, ha preso
avvio Erasmus+, con un budget vicino ai 15
miliardi e con un’estensione di obiettivi e di programmi rispetto al piano precedente: Erasmus
(per gli studenti universitari), Erasmus mundus
(per i ragazzi dei Paesi terzi), Comenius (per gli
alunni delle scuole superiori), Leonardo da Vinci
(per coloro che intendano partecipare a uno
stage), Groundtvig (per gli adulti) oltre ad altre
iniziative di interscambio.
Per comprendere fino in fondo i segni tangibili
che l’Erasmus imprime nei giovani universitari,
abbiamo chiesto ad alcuni studenti dell’ateneo
turritano, che hanno preso parte al progetto, di
rispondere ad un quesito molto semplice: perché
partire in Erasmus?
Alessandro, Erasmus a Bruxelles, soddisfa la
nostra curiosità con queste parole: «la risposta
la trovi capovolgendo la domanda: perché no?
Economicamente Sassari è una delle migliori in
Italia e all’estero; la borsa, infatti, si aggira intorno ai 500 euro per il for study e ai 700 per il
traineeship. Hai la possibilità di conoscere una
nuova lingua e fare amicizie in giro per l’Europa.
Davvero non capisco perché non si dovrebbe
partire in Erasmus...».
Elisabetta, Erasmus a Liegi, ci dice: «parti in
Erasmus quando capisci che fuori c’è tutto un
mondo da scoprire e tu in qualche modo vuoi
scoprirlo e vuoi farne parte. Quando poi ci sei
dentro, provi emozioni e sensazioni che non
avresti mai immaginato. Ma la parte più bella
viene dopo, quando torni a casa e vedi che il tuo
bagaglio immaginario è pieno di nuove esperienze, nuove amicizie, nuove lingue, nuovi posti,
nuovi orizzonti. “Erasmus changing lives opening
GENERAZIONE ERASMUS
Gli studenti dell’Ateneo turritano ci spiegano
i vantaggi di un’esperienza di studio all’estero.
minds”, tutto è racchiuso in questa frase».
Le fa eco Marida, Erasmus a Valencia: «personalmente ho scelto di fare l’Erasmus in un
momento particolare della mia vita, in cui avevo
problemi a relazionarmi con gli altri e avevo
tante paure e per provare a superarle feci
domanda per l’Erasmus. Un anno a Valencia. Il
primo mese, un disastro totale.. mi sentivo sola
ad affrontare cose che mi sembravano insormontabili; poi le cose cambiano, ogni giorno sempre meglio, si impara la lingua, si esce la sera, ci
si “sblocca” e si conoscono persone importanti.
Io e i miei amici avevamo una teoria, “la teoria
del segmento parallelo”: tutto ciò che si fa a
Valencia è una parentesi della vita che va vissuta
a pieno perché è parallela a ciò che abbiamo
lasciato. E io ho vissuto appieno tutto, momenti
brutti e strepitosi; ho imparato che non sono poi
così chiusa, che è bellissimo conoscere persone
di nazionalità diverse e che superare le difficoltà
in un contesto in cui occorre cavarsela da soli, ti
fortifica in maniera incredibile. Ho visto una me
diversa, quella che speravo di trovare; apre la
mente, tantissimo. È indelebile l’Erasmus».
Da queste e da altre risposte che abbiamo ricevuto, l’Erasmus è un’esperienza consigliata per
viaggiare, per conoscere nuove persone e nuove
culture, per mettersi alla prova e imparare a
conoscersi meglio, per confrontarsi con un sistema universitario differente e per godersi a pieno
un momento chiave della propria vita. Non solo:
diverse indagini (tra cui l’“Erasmus impact
study”) dimostrano che il mercato del lavoro
apprezza le competenze trasversali acquisite
attraverso queste esperienze e il tasso di disoccupazione dopo la laurea, per coloro che hanno
vissuto un’esperienza di studio all’estero, è sensibilmente inferiore rispetto a coloro che si sono
formati unicamente nel loro Paese; un dato
importante che va ad aggiungersi alle risposte
degli studenti interpellati e che dà un’idea
alquanto netta dell’impatto sociale che il programma Erasmus è riuscito a produrre.
16
seh
#shMAG
I lingotti di Mal di Ventre
di Marco Scaramella
Il mare al largo della costa di Oristano, di fronte
all’isola di Mal di Ventre, custodisce un tesoro di
altissimo valore archeologico e scientifico. Si
tratta del relitto di una navis oneraria magna
dell’impero romano, ovvero, una nave destinata
al trasporto di merci. L’imbarcazione, lunga circa
36 metri ed inabissatasi tra l’80 e il 50 avanti
Cristo, è stata ritrovata, per caso, nel 1989 e
contribuisce ad impreziosire la già prestigiosa
storia della Sardegna, confermandone la centralità nelle rotte commerciali, anche in epoca imperiale romana. L’importanza della scoperta, è
dovuta anche al carico della nave costituito,
quasi per intero, da preziosi lingotti di piombo. Si
pensa che la nave sia stata fatta affondare di
proposito dal proprio comandante, per evitare di
far cadere l’importante carico in mani nemiche.
Dagli studi effettuati sui lingotti, è emerso che il
piombo proviene dalla miniera di Sierra di
Cartagena nell’odierna Spagna, da dove la nave è
partita per dirigersi, probabilmente, verso Roma.
I lingotti si sono conservati in buono stato e sono
stati ritrovati ancora impilati poiché la nave è
affondata senza rovesciare il carico. Ciascun lingotto di piombo pesa circa 30 Kg e presenta un
cartiglio sul quale vi è riportato il nome di chi lo
ha prodotto. La maggior parte recano inciso il
nome di Caio e Marco della famiglia Pontilieni. Il
piombo era un materiale quasi indispensabile in
epoca romana, impiegato per svariati utilizzi, grazie alle sue proprietà. Veniva utilizzato nell’edilizia,
nella creazione di opere idrauliche, per scopi militari e per realizzare oggetti di uso quotidiano.
L’isola di Mal di Ventre, si trova di fronte alla costa
del Sinis, fa parte del comune di Cabras e appartiene all’Area marina protetta Penisola del Sinis –
Isola Mal di Ventre. In sardo l’isola è conosciuta
col nome di Malu Entu che significa “cattivo
vento”, in riferimento al forte maestrale che soffia
nella zona. Il relitto della nave romana, si trova a
circa 30 metri di profondità, nel braccio di mare
compreso tra la costa del Sinis e l’isola di Mal di
Ventre. Del relitto si è conservata la parte centrale, probabilmente perché protetta dal carico di lingotti, mentre il resto si è progressivamente deteriorato fino a scomparire. Oltre ai lingotti di piombo, sicuramente destinati ad essere fusi per essere riutilizzati in diversi ambiti, sono state recuperate alcune anfore, delle ancore, delle attrezzature
di bordo e alcuni oggetti di uso comune.
Questi lingotti, hanno immediatamente attirato
l’attenzione dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare) dal momento che, per le loro particolari proprietà, sono ideali per essere utilizzati in
particolari studi sulla natura dei neutrini. Il motivo per cui non è possibile utilizzare il piombo dei
giorni nostri, lo spiega Ettore Fiorini, fisico
dell’Università di Milano Bicocca e ideatore dell’esperimento nel quale vengono impiegati i lingotti
recuperati a Mal di Ventre: “Si tratta di un materiale che dev’essere totalmente privo di contaminazione radioattiva. Il piombo moderno - spiega
Fiorini - contiene, infatti, una debole contaminazione radioattiva dovuta al suo isotopo 210, che si
dimezza in circa ventidue anni. Da qui l’idea di
utilizzare il piombo della nave romana che,
essendo stato prodotto duemila anni fa, non contiene più isotopi radioattivi”.
Infatti, e non per la prima volta, ad inizio 2016,
trenta dei lingotti di Mal di Ventre sono stati inviati presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso
(LNGS). Questo è il risultato della collaborazione
tra l’INFN, la Soprintendenza Archeologica della
Sardegna, il Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo, il Museo Archeologico di
Cagliari e le Università di Sassari, Cagliari e
Milano Bicocca. I lingotti sono utilizzati nell’esperimento CUORE (Cryogenic Underground
Observatory for Rare Events), che mira a studiare un fenomeno fisico molto raro, riguardante le
proprietà dei neutrini, detto “doppio decadimento
beta senza emissione di neutrini” che potrebbe
fornire importanti informazioni riguardo la materia e l’antimateria. Per osservare questo fenomeno, è necessario un ambiente estremamente puro
ed il più possibile privo di radiazioni. Ecco perché
i lingotti di Mal di Ventre risultano la scelta ideale.
L’esperimento CUORE è il risultato di una collaborazione internazionale che coinvolge, oltre
all’Italia, anche USA, Cina, Spagna e Francia.
#cinguettii tecnologici a cura di Marco Cau
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Lettore musicale portatile ad alta risoluzione
con guscio in alluminio spesso solo 13,8 mm
e retro in fibra di carbonio. Ha un display a
colori da 2,35” con risoluzione 360×400
pixel e una manopola di controllo circolare
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uno slot per micro SD integrato, espandibile
fino a 128 GB. Supporta i formati audio ad
alta qualità e non, come WAV, APE, FLAC,
ALAC (Apple lossless), OGG, AAC, AIFF, WMA,
nonché i file DSF/DIFF64.
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foto semplicemente cliccando sul tasto presente sulla stick. Lunghezza base di 18 cm, si
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di musica wireless. Tramite un cavo jack da
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ad un dispositivo Apple per trasferire al
suo interno foto, video e altri file per
liberare spazio. La velocità
di trasferimento è così
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potrai anche guardare in
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agganciato al collo della bottiglia potrete
versare il vino senza rimuovere il tappo in
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e insapore che va a riempire
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metri circa, invia un segnale bluetooth a
bassa energia e cifrato verso il dispositivo.
Quest’ultimo decripta il segnale e disabilita
il sistema di sicurezza del meccanismo, che
sia un sito web o la tua auto. Basta poi che
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sloggarti da uno dei tuoi account.
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visualizzerete, sulla vostra pelle, una
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#shMAG
seh
19
di Nike Gagliardi
Da qualche tempo a Sassari c’è un nuovo centro
polivalente dedicato a tutti gli appassionati di
fotografia, frutto dell’iniziativa di un gruppo di
fotografi ed esperti nel settore grafico ed audiovisivo, nato dall’esperienza pregressa dell’associazione culturale 4CaniperStrada e vivo grazie
alle numerose attività che si svolgono al suo
interno e al sostegno di coloro che a esse aderiscono. Filtro 44, questo il suo nome, è infatti contemporaneamente spazio espositivo e sala pose,
sede di convegni, incontri e workshop e luogo di
scambio di materiali e idee.
90 mq di superficie accolgono il visitatore catapultandolo all’interno di una vera e propria fucina
creativa come è testimoniato dalle opere appese
alle pareti e dalle numerose locandine e brochure informative che, assieme alle fanzine autoprodotte e alle immancabili tessere per i nuovi soci,
affollano il grande tavolo all’ingresso.
La logica delle attività finanziate dal basso e della
sostenibilità dell’iniziativa tramite partecipazione
sociale sono punti irrinunciabili di questo progetto
e con un piccolo contributo è possibile associarsi
e usufruire dei locali e delle attrezzature presenti
all’interno di essi: la camera oscura con le sue
tank e gli ingranditori può essere utilizzata per lo
sviluppo e la stampa di pellicole; numerosi libri e
riviste dedicati alla fotografia sono a disposizione
di chi volesse sfogliarli nella piccola biblioteca; è
inoltre possibile proporre i propri progetti, partecipare al mercatino per lo scambio di materiale
fotografico usato e soprattutto restare sempre
aggiornati sui corsi in partenza e sugli eventi.
Il nome dello spazio (oltre a essere un riferimento al numero civico della sassarese via Fermi in
cui è situato) lo si deve al filtro Kodak Wratten n°
44 blu-verde chiaro, “complementare del rosso
con un notevole assorbimento dell’ultravioletto”.
Allo stesso modo i fautori del progetto, nelle persone di Marcello Dongu, Fabian Volti, Stefania
Muresu, Antonio Sini e Teresa Pintus, si fanno
portavoce di uno sguardo sul mondo concepito
per esplorarne e “assorbirne” la complessità.
Filtro 44 non è solo sede di formazione o luogo
d’incontro per gli appassionati di fotografia ma
anche spazio in cui vengono elaborate progettualità in grado di veicolare un cambiamento in meglio
sulla realtà in cui si vive, nella prospettiva di una
FILTRO 44
A Sassari un nuovo spazio
dedicato alla fotografia.
maggiore attenzione alle dinamiche economiche,
sociali e politiche di cui ciò che osserviamo (e
viviamo) è frutto. Ritrarre qualcosa non significa
esclusivamente mera riproduzione con l’obiettivo
di ottenere una bella immagine: è anche e soprattutto atto creativo e riflessione in cui il livello
estetico collima con quello espressivo e con tutti
gli altri che esso può addurre, tra cui quello etico.
La dicotomia uomo/ambiente vista nei termini
del rapporto tra i sardi e la propria terra è uno
dei temi che stanno più a cuore al collettivo che
gestisce lo spazio: non a caso l’ultima mostra
che vi è stata allestita, dal 18 marzo al 22 aprile, s’intitolava “Disarmante” e poneva lo spiazzante quesito: “Si può concepire una mostra
come una manifestazione?”. L’esposizione artistica, di per sé una delle forme più pacifiche di
comunicazione/espressione, diviene arma di dissenso da parte di una collettività di artisti, strumento teso a denunciare l’occupazione militare di
vaste aree dell’isola in tempo di pace e il cui
inquietante spettro si allarga dal Salto di Quirra
sino a Capo Teulada.
Il fil rouge delle problematiche sociali e ambientali,
con l’obiettivo di raggiungere un linguaggio fotografico che le metta a nudo, anima anche uno dei
laboratori “stabili” che costituiscono l’offerta formativa di Filtro 44: “Cartoline Marginali”. Non un
semplice corso di fotografia paesaggistica ma,
come s’intuisce dal titolo, un progetto di formazione in cui l’approccio scelto consiste nello stimolare
i partecipanti ad acquisire uno sguardo critico che
si soffermi sulle conseguenze -spesso drammatiche- dell’odierna cultura materiale sull’ecosistema
e sul paesaggio come depositario di tali “tensioni”.
La ricca offerta formativa di Filtro 44 non si
esaurisce qui: comprende infatti anche un corso
base, un laboratorio di fotografia sportiva
(“Riflessioni sul Campo”), un laboratorio pratico
di fotografia analogica e “Ritratto Nudo”, volto
all’apprendimento delle tecniche del ritratto artistico e incentrato sullo studio del corpo nudo
come soggetto fotografico.
Per conoscere nel dettaglio i laboratori in partenza, restare aggiornati su workshop, esposizioni ed eventi, invitiamo i nostri lettori a visitare il
sito filtro44info.wix.com/filtro44 o seguire la
pagina Facebook dedicata.
20
seh
#shMAG
I fondatori di Sardex
SARDEX
Storia di un'economia vincente
di Maurizio Figus
Hai mai sentito parlare di una
moneta alternativa all’euro? Si
chiama Sardex. Quattro ragazzi di
Serramanna, qualche anno fa,
hanno avuto l’idea (e il coraggio) di
crearla, una moneta digitale con la
quale poter scambiare beni e servizi: dalla tv ai pneumatici, dal ristorante all’abbigliamento, passando
per la spesa quotidiana.
Era il 2007 quando hanno avuto l’idea e, dopo alcuni anni di riflessioni
e incontri con la Banca d’Italia, nel
2010 finalmente hanno iniziato un
po’ silenziosamente a fare le prime
transazioni. Sono bastati 2 anni e da
tutto il mondo sono arrivati a studiare il “fenomeno” Sardex, un circuito di imprese capace di acquistare e vendere senza passare per il
mondo euro. Oggi, a distanza di
diversi anni, Sardex ha vinto un
numero davvero esagerato di premi
e riconoscimenti, finendo addirittura sul Financial Times, il giornale
finanziario più letto al mondo. In
meno di 5 anni le aziende sarde
hanno transato (cioè comprato e
venduto) oltre 100 milioni di sardex,
generando quindi una enorme ricchezza nel territorio.
È nata quindi proprio in Sardegna la
startup che ha rivoluzionato il modo
di intendere il mercato: produco
lavoro, me lo faccio pagare con i
sardex (un sardex = 1 euro), prendo
i sardex e vado a spenderli nelle
oltre 3.500 aziende sarde che
fanno parte del circuito. I soldi
rimangono sul territorio, la ricchezza, il valore aggiunto, l’impegno di
chi produce rimane nell’isola, ecco
un altro straordinario vantaggio.
Supponiamo che io faccia il meccanico e mi paghino con 1.000 sardex:
300 li potrò spendere per fare la
spesa e 700 per aggiungere un condizionatore nel mio ufficio.
Pensiamo per un attimo a cosa
accade quando andiamo in un
supermercato di una catena internazionale a fare gli acquisti: supponiamo di acquistare qualche pacco
di pasta, del caffè, una Coca-Cola e
degli snack. Che fine faranno i
nostri soldi? Una parte andrà al
produttore della pasta, una parte a
Coca-Cola e così via; i guadagni
verranno poi utilizzati in minima
parte per pagare i pochi dipendenti
assunti nel territorio e il resto della
ricchezza salperà il mare. Con
Sardex non è così: con i profitti del
mio lavoro andrò ad acquistare dal
fruttivendolo locale, che a sua volta
li spenderà magari per andare a
mangiarsi una pizza.
Il 14 maggio uscirà in tutte le librerie l’attesissimo libro dal titolo:
“Sardex, oltre il denaro” che racconta i segreti, le storie di successo, i vantaggi del circuito di credito
commerciale sardo, una moneta
complementare, un sistema che già
ci invidiano in tutto il mondo: una
filosofia di pensiero, un’unione tra
sardi che vogliono lavorare insieme
e creare lavoro per altri sardi. Edito
da La Zattera, casa editrice
anch’essa nel circuito, sfiora già le
oltre 800 copie prenotate, a poche
settimane dall’annuncio della sua
uscita. Una grande soddisfazione
per me che sono l’autore, e soprattutto per coloro che hanno creduto
in un successo di tali proporzioni.
Ho scelto di scrivere, come mio
solito, un libro che possa essere
piacevole e scorrevole, sia per
coloro che lavorano e vorrebbero
approfondire cosa è e come funziona il circuito di imprese Sardex,
sia per coloro che vogliano scoprire
Il team Sardex
cosa si celi dietro il successo di una
startup, di cui tanto parlano oggi i
media. Una buona parte del libro è
poi dedicata ai consigli per chi, oggi,
vuole fare impresa e quali sono gli
strumenti necessari, personali e
aziendali, per riuscire in questo
scopo. Spesso è una questione di
atteggiamento, sia verso noi stessi,
sia verso il mercato. Capire cosa
piace e cosa piace meno, colmare
dei bisogni, distinguerci per non
apparire mai banali e scontati.
Troverai numerosi spunti di crescita professionale, esempi di eccellenze che danno lustro al territorio
sardo.
Non mi resta che augurarti una
buona lettura, a presto!
22
seh
L
#shMAG
a cover story di maggio è dedicata all’incontro tra
i colori della natura e la tradizione. Quale modo
migliore per celebrare il mese primaverile per
eccellenza se non dedicandolo alle colorate linee
d’abbigliamento firmate da Francesca Colombino,
ideatrice del marchio Isula Design?
Gli abiti che vedete nelle foto fanno parte della nuova collezione primavera/estate 2016 e se state già stilando una
lista dei desideri sarete interessati a scoprire qualcosa di
più su questa virtuosa designer.
Parlavamo di tradizione e non a caso. Nei vestiti realizzati
della giovane stilista si incontrano due differenti culture:
quella del continente africano, delle donne altere ed eleganti che ne popolano i villaggi indossando tuniche dal
taglio semplice e dalle tinte sgargianti, e quella dell’isola
che a Francesca ha dato i natali, la Sardegna. Le sue linee
d’abbigliamento hanno uno stile etnico caratterizzato da
questa contaminazione, inneggiano a un senso magico della
natura e sono proprio per questo, pur nel rifarsi a costumi
le cui origini si perdono nel tempo, fortemente radicate nel
presente. La loro originalità dipende dal non porre limiti
all’immaginazione nel pensare un abito come espressione
di una personalità, pezzo unico in cui una donna possa
riconoscere se stessa o un aspetto del proprio essere.
L’accurata scelta dei toni, delle stoffe, degli accessori da
abbinare non riflette solo la volontà di progettare un indumento che sia involucro comodo ed elegante per chi lo
veste: le creazioni Isula Design vanno “interpretate”,
comunicano un atteggiamento estroverso e giocoso nei
confronti della vita, sono dedicate a chi ha un cuore che
regola i propri battiti sui ritmi della natura. I rossi, i marroni e i gialli evocano tanto il deserto sahariano quanto la
fecondità della terra, il blu è quello profondo dei nostri
ISULA DESIGN
I colori dell'isola nei vestiti firmati
da Francesca Colombino
Francesca Colombino
di NIKE GAGLIARDI
Foto DOMENICO RIZZO
Modelle ALESSIA CAMPUS,
PAOLA COLOMBINO,
CARLA PUGGIONI
#shMAG
orizzonti marini e le tonalità di verde inneggiano
alla vegetazione, non importa se sia quella aromatica e fiorita della nostra macchia mediterranea o quella lussureggiante della giungla. Le
donne che vestono Isula Design hanno un rapporto speciale con la loro terra, amano ascoltarne il
canto, farsi ispirare dai suoi paesaggi.
Ci siamo intrufolati nel laboratorio di Francesca,
tra cartamodelli e macchine da cucire, per
esplorare più da vicino il suo mondo variopinto e
capire quali siano i segreti del suo mestiere.
Come e quando nasce Isula Design?
Isula Design nasce circa cinque anni fa. “Isula”
sta appunto per Isola, l’isola sarda che per me
risiede dentro a un immenso cuore africano.
Quali sono state le ragioni che ti hanno portato a creare una tua linea d’abbigliamento?
Sviluppai la passione per l’arte e la moda sin da
bambina e da adolescente iniziai a desiderare per
me stessa un look che rappresentasse pienamente la mia personalità. Non trovando nessun capo
che rispecchiasse i miei desideri, esplose in me
l’urgenza di creare da sola il guardaroba dei miei
sogni. Sono sempre stata attratta dalle meravigliose stoffe che indossano le donne africane,
un’esplosione, secondo me, di allegria e allo stesso tempo di sensualità e magia. Fu allora che,
senza aver mai cucito e spinta da una vivacissima
forza ispiratrice, comprai il mio primo pezzo di
stoffa e da sola, con la macchina di una cara
amica realizzai la prima gonna ricca di colori africani e tradizioni sarde; da lì capii che l’Africa e la
Sardegna vivevano in me in un unico sentimento.
Come progetti un nuovo abito? Quali sono le
suggestioni che ci finiscono dentro?
Il design degli abiti e i colori scelti per le stoffe
sono lo specchio di un profondo senso di appartenenza a quest’isola, grande fonte ispiratrice.
Ogni vestito è per me uno stato d’animo, ogni
colore esprime un sentimento: vorrei che nell’indossare un mio vestito una persona potesse trasmettergli un’anima esprimendo liberamente il
proprio essere.
Com’è, secondo te, la donna che veste Isula
Design?
Sicuramente una donna libera, una donna che
ama i colori, la natura, una donna piena di carisma, portamento e sensualità, una donna che ha
il sole in volto la mattina e le stelle e la luna la
sera ma soprattutto che sente la tradizione dentro l’anima.
Com’è organizzato il tuo lavoro? Quali sono i
passaggi principali che portano dall’idea alla
realizzazione di un abito?
Il primo passaggio è sicuramente la scelta del
tessuto. Il secondo è il figurino, poi il cartamodello ovvero il progetto del vestito su carta velina, il taglio su stoffa ed infine il confezionamento.
seh
23
Nelle tue creazioni un ruolo importante è
rivestito dall’amore per la terra sarda e da
quello per il continente africano: ce ne vuoi
parlare?
La Sardegna per me è molto importante, credo di
essere molto fortunata a vivere qui: è una terra
ricca di ispirazione, a partire dalle sue affascinanti tradizioni e dai bellissimi costumi sardi fino
alle emozioni che la sua natura ci offre. L’amore
che nutro nei suoi confronti è per me indivisibile
dall’immensa passione per l’anima antica e libera
del continente africano.
Nel futuro di Isula Design c’è la creazione di
una linea d’abbigliamento maschile?
Ho ricevuto un buon numero di richieste e sto
dunque considerando questa possibilità.
C’è qualche designer di moda che stimi particolarmente o con cui ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe collaborare prima di tutto con stilisti sardi in modo da confrontarmi con loro e
crescere professionalmente perché penso che
non si finisca mai d’imparare. Sono poi innamorata del lavoro della stilista Stella Jean e del
modo in cui utilizza i favolosi tessuti africani!
Quali sono i tuoi progetti nell’immediato futuro?
Ho appena ultimato la nuova collezione primavera/estate 2016 “S’incantu de sos colòres e traditzione”, presentata a Sassari durante la sfilata
tenutasi al Salotto di Camilla, un negozio con cui
spesso collaboro e in cui espongo i miei vestiti.
Spero che arrivino presto nuove collaborazioni!
Ringraziamo Francesca Colombino per la sua
disponibilità e invitiamo i nostri lettori a visitare
il suo sito isuladesign.it dove avranno occasione
di ammirare le sue splendide collezioni.
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seh
Guida ai locali BAR | RISTORANTI | PIZZERIE | PANINOTECHE | PUB | GASTRONOMIE | GELATERIE | PASTICCERIE
#shMAG
Snack & Wine Bar
SASSARI
Bar 188
Predda Niedda Str. 22. ¥ Nessuno
Cocktail Bar.Karaoke.Ristorante
Bar Capital
Via Mosca, 19. 392/9701310
Snack Bar.Ristorante
Cafè Set
Via Roma, 4. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Millenovantotto
Piazza Fiume, 10. 079/2009079
Caffetteria.Ristorante
Moliendo Cafè
Snack Bar.Ristorante
Viale Trento, 1. 392/1422592. ¥ Domenica
New York Cafè
Il Vialetto. 079/262499. ¥ Nessuno
Snack Bar.Pranzi Veloci
BAR . TAVOLA CALDA
RICEVITORIA
Ricevitoria Lotto 47
Via Carbonazzi, 18. 079/274247. ¥ Domenica.
L Lotto, Totocalcio, Superenalotto, Totip
Shardana
Via Asproni, 6/a. 328/2679594
....................................................
Snack Bar.Birreria
Via Caniga, 1 . Sassari
q 079 262519
Caffè del Corso
Snack Bar.Ristorante
Corso Vittorio Emanuele II, 17. 079/232470. ¥ Domenica
Solin
Via Vardabasso, 5/b. ¥ Nessuno
Caffè Duemila
Via Amendola, 70. 079/212252. ¥ Nessuno
Sweet Cafè
Snack Bar.Torteria.Ristorante
Via Pasquale Paoli, 33. 079/4126756. ¥ Domenica
Cake Cafè
Tris Bar
Via Tempio, 17. 079/271240
Ci Voleva
Caffè Lounge P
C.C. Tanit. 079/262519. ¥ Nessuno
Caffè Metrò
Emiciclo Garibaldi, 5. ¥ Domenica
Snack Bar
Snack Bar.Ristorante
Snack Bar.Creperia
Caffè Mokador di Monserràt Snack Bar.Ristorante
Galleria Monserràt. 079/219182. ¥ Nessuno
Caffetteria Montegrappa
Via Montegrappa, 70. 079/4924129 - 333/7182726
Caffetteria Universitaria
Via Zanfarino, 55. 334/6755193
Snack Bar
Snack Bar.Ristorante
Chocol'Art
Via Enrico Costa, 45. 079/239340. ¥ Nessuno
Snack Bar
Davidson Cafè
Snack Bar.Ristorante
Cortesantamaria. 079/200185. ¥ Nessuno
C.C. La Piazzetta. 079/260458. ¥ Nessuno
Emiciclo Garibaldi, 26. 079/2014062. ¥ Nessuno
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E Allora?!
Via Verona, 31. 079/275394. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Il Posto di Altogusto
Snack Bar.Ristorante
Predda Niedda Strada 2. 079/2670000. ¥ Domenica
Joy Joy's Cafè
Via Coradduzza, 45. ¥ Nessuno
Snack Bar.Ristorante
Kill Bill Bar
Cocktail Bar.Bruschetteria
Via Tempio, 46. ¥ Nessuno. L Live Music
Kogas
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Via Muroni, 42. 079/9949532 - 320/5681686. ¥ Domenica
Lallo Moto Caffè
Viale Porto Torres, 16. ¥ Domenica
Snack Bar
Snack Bar.Pranzi Veloci
Snack Bar
Unico Caffè
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Viale Porto Torres, 2/b. 340/1895357. ¥ Nessuno
Snack Bar.Spaghetteria
Via Nuoro, 6. 340/1402124 - 348/2395831
Il Milese
Snack Bar.Focacceria
Via Garibaldi, 11
Imperial Bar
ALGHERO
7000 Caffè
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Caffetteria.Pasticceria
Via Planargia, 12. 079/985173 - 338/5411372. ¥ Lunedì
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Via Lamarmora, 5
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Orange
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Via XX Settembre, 2/4. 346/5944925. ¥ Nessuno. L Live Music
Alma Cafè
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Via Sassari, 111/113. 331/8676057 - 392/3062720. ¥ Dom
Perbacco Cafè
Anbarok
Via Garibaldi, 7. ¥ Nessuno
Red Passion
Snack Bar.Gelateria
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Via Garibaldi, 29. 079/952421
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Via Gramsci, 2. 079/4121489. ¥ Nessuno
Boba Caffè
Via XX Settembre, 132/b. 079/9893054
Snack Bar
Cafè Chez Michel
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Snack Bar
SardOa
Wine Bar
Piazza Duomo, 4. 079/4921187. ¥ Nessuno
PORTO TORRES
Art Cafè
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Via Mare, 34. 347/1791262. L Live Music e Karaoke il weekend
Bar Sport
Snack Bar.Ristorante
Piazza Umberto I. 079/514105
Cristallo
Snack Bar.Pasticceria.Gelateria.Live Music
Piazza XX Settembre, 12-14. 079/514909. ¥ Lunedì sera
Gatto Nero
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Impact American Bar
Snack Bar.Pub
Piazza Garibaldi. 327/6129965. ¥ Nessuno. L Live Music
Tropical Lounge bar
Lungomare Balai, 70
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seh
#shMAG
Braceria Mangiafuoco
Snack Bar.Griglieria
Via Catalocchino 8/a. 347/4294090. ¥ Lun, Mar e Mer cena
Capo di Sopra
Ristorante.Pizzeria
Viale Dante, 31. 079/272322. ¥ Lunedì a pranzo
Casablanca Kebab
Ristorante Etnico
Via IV Novembre, 26. 320/2861780
Country Club
Ristorante.Griglieria
Via Monte Bianchinu, 54. 349/7136317. ¥ Nessuno
Gambrinus Pub
Pub.Birreria
Viale Trieste, 6. 347/7021854. ¥ Martedì
Il Posto
Ristorante.Pizzeria
Via E. Costa, 16. 079/233528
iPub
Pub.Birreria
Via Duca degli Abruzzi, 23. 079/274197
SENNORI & SORSO
ALGHERO
La Maison
Ristorante
A. Mary's Bar
Snack Bar.Gelateria
Via Roma, 113 - Sennori. L Sabato Live Music
Via Tola, 5 (Reg. Tingari). 079/218947 - 328/9323109
Al Solito Posto
Via Principe Umberto, 82 (Piazza Misericordia). 328/9133745
British Cafè
Via Tiziano, 7 - Sorso. ¥ Domenica
La Perla Rosa
Snack Bar
Via IV Novembre, 63. 079/281255. L Consegna domicilio
Buena Vista Cafè
Via Cottoni - Sennori. 079/362273. ¥ Lunedì
Snack Bar
Cafè Cortina
Via Roma, 173/a - Sennori. ¥ Martedi
Snack Bar
Ibiscus Cafè
Via Spanu, 1 - Sennori. ¥ Nessuno
Snack Bar
La Pinta
Ristorante.Pizzeria
Via Saffi, 27. 079/236903. ¥ Martedì. L Consegna domicilio
L'Asfodelo
Ristorante.Pizzeria
Via Roma, 134. 079/272826. ¥ Nessuno
Panefratteria
Ristorante
Via Carlo Alberto, 2. 079/9330921. ¥ Nessuno
Il Risveglio
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
S.P. 81 km 10,7 - Platamona-Sorso. 079/2829100. ¥ Mer cena
Retrò
Paradise Cafè
Via Roma Superiore, 160 - Sennori
Ristò Park
Snack Bar
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria
Via Canopolo, 2/a. 079/231211. ¥ Lunedì
Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 32. 392/8243808-9. ¥ Nessuno
Spaghettoria S'Artea
Spaghetteria.Ristorante
Via Arborea, 2/b. 079/4922209 - 392/7683669. ¥ Domenica
Ristoranti & Pizzerie
Speed Date
Snack Bar.Ristorante.Pizzeria
Predda Niedda Strada 8. 079/262520. ¥ Nessuno. L Karaoke
St. Joseph Pub
SASSARI
Pub.Pizzeria.Paninoteca
Via Giorgio Asproni, 20/22. 079/272455. ¥ Nessuno
Asterix
Pizzeria.Paninoteca
The Jesse James Saloon
Pub.Birreria
Via Sardegna, 3. 079/200075. L Consegna domicilio
Il Vialetto. 079/262077. ¥ Nessuno. L Karaoke tutti i giorni
Bakkus
Tritus
Griglieria.Pizza al metro
Corso Angioy, 6. 079/230448. ¥ Nessuno
Black Stone
Bar.Ristorante.Pizzeria
Ristorante.Pizzeria.Piatti Messicani
Ristorante.Pizzeria
Via Don De Roma, 3. 079/977254
Alguer Mia
Ristorante.Pizzeria
Via Cipro, 17. 079/9739883. ¥ Martedì. L Consegna domicilio
Bontà Sarda
Cucina Tipica.Pizzeria
Via Don Minzoni, 183. 079/984860. L Consegna domicilio
Boqueria
Ristorante
Via Cagliari, 13 (Mercato Civico). 334/2742322
Castell de Càller
Ristorante.Pizzeria
Via Joan Mirò (Loc. Taulera). 079/9891026. ¥ Lunedì
Il Capricorno
Pizzeria.Paninoteca
Via Diez, 60. 079/986225. ¥ Mercoledì. L Consegna domicilio
Il Pesce d'Oro
Ristorante.Pizzeria
Via Catalogna, 12. 079/952602. ¥ Lunedì a pranzo e Mercoledì
La Lanterna
Ristorante.Pizzeria
Via Giovanni XXIII, 82. 079/978556
La Saletta
Cucina Tipica
Via Kennedy, 27/b. 079/4125748 - 348/0171332. ¥ Dom, Lun cena
Le Nouveau Gourmand
Tavola Calda.Gastronomia
Via Asfodelo, 43. 079/9739506
Lo Smeraldo
Pizzeria
Via Carbonia, 36. 079/5907611. L Consegna domicilio
Ultimo Piano
Lu Furat
Piazzale Segni, 9. 079/2858460. ¥ Nessuno
Borgo di Torre Tonda
Villa Gorizia
Ristorante.Pizzeria
Al Vecchio Mulino
Via Giorgio Asproni, 2. 079/274052. ¥ Nessuno
Predda Niedda Strada 18 333/6801975. ¥ Nessuno
Via Torre Tonda, 26. 079/232777 - 333/8513317. ¥ Nessuno
Ristorante
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria
Via Columbano, 8. 079/9736052. ¥ Nessuno
Ristorante.Pizzeria
Via G. De Martini, 79. 079/398351. ¥ Domenica. L Live Music
Miramare
Lungomare Dante, 20. 079/6140634
Pub.Live Music
¥ Chiusura L Informazioni aggiuntive
#shMAG
seh
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Take Away & Domicilio
SASSARI
Agorà
Pizzeria.Gastronomia
Via Mazzini, 2/e. 079/233796. L Consegna domicilio
Al Caminetto
Pizzeria
Via Mastino, 23. 079/280727 - 342/1521774. ¥ Domenica
C’è Pizza per Te
Pizzeria.Paninoteca
Via Napoli, 6/B. 079/2826049. L Consegna domicilio
Fabry Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Via Prunizzedda, 92/a. 079/3762124. ¥ Lunedì mattina
Ok Pizza
Pizzeria
Il Vagabondo
Pizzeria
Via S. Satta, 102/104. 079/982736. L Consegna domicilio
Via Perantoni Satta, 1. 079/271939 - 346/6315018. ¥ Lunedì
Papi Street Food
Il Veliero
Ristorante.Pizzeria
Via Catalogna, 4. ¥ Nessuno
Pasta&Co...
Ristorante
Largo San Francesco, 6. 079/9105739. ¥ Nessuno
Poco Loco
Pizzeria
Via Ciriaco Carru, 2. 079/240443 - 340/1696886. ¥ Lunedì
La Divina
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Via Chiarini, 1. 079/2590063. L Consegna domicilio
Ristorante.Pizzeria al metro
Via Gramsci, 8. 079/983604
La Scacchiera
Pizzeria
Via Giagu, 17. 079/2829023. ¥ Lun. L Consegna domicilio
Taverna Catalana
Snack Bar.Ristorante
Via Asfodelo, 47. 079/9739501. ¥ Domenica
Trattoria Cavour
Ristorante
Via Cavour, 110. 079/9738762 - 392/6110258. ¥ Lunedì
Vecchio Forno
Pizzeria.Griglieria
Via Carrabuffas, 36. 079/982890 - 348/9687244. ¥ Nessuno
On The Road
Gastronomia.Street Food.Paninoteca
Via Mazzini, 13/a. 079/235296. ¥ Domenica
Paolino
Gastronomia.Paninoteca
Cortesantamaria. 079/233921
C.C. La Piazzetta. 079/262252
Piadineria Torre Tonda
PORTO TORRES
Poker Pizza
Babbai
Piadineria
Via Torre Tonda, 8. 079/233690. ¥ Domenica
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Ortobene, 8 ang. Via Marghine. 079/2598282. ¥ Martedì
Vicolo Cabitta. 079/515896 - 338/3609378. ¥ Mercoledì
Prof. Pane Grosso
Il Corallo 2
Via Luna e Sole, 1/e. 079/291084
Ristorante.Pizzeria
Pizzeria.Paninoteca
Via Lungomare Balai, 2/a. 079/9401201 - 339/5640157. ¥ Lunedì
Soul Food
Il Gobbo
Via Cesare Battisti, 9. 079/4923238 - 338/9752881. ¥ Nessuno
Ristorante
Via Sassari, 57. 079/512464
Spizzati
La Rosa Dei Venti
Ristorante.Pizzeria
Via Ettore Sacchi, 20. 079/502590. ¥ Nessuno
Ristorante
S.S. 131 km 224,4. 079/502286. ¥ Nessuno
Pizzeria.Paninoteca
C.so V. Emanuele, 158. 079/5048034 - 392/1880422. ¥ Martedì
Piazza Garibaldi
Ristorante.Pizzeria.Steak House
Piazza Garibaldi. 079/501570. ¥ Nessuno. L Giropizza
Sa Mesa
Ristorante.Pizzeria
Via E. Sacchi, 3 (fronte Porto). 340/4126848. ¥ Domenica
SENNORI & SORSO
Da Vito
Ristorante
Loc. Badde Cossos - Sennori. 079/360245. ¥ Lunedì
Girasole
Ristorante.Pizzeria
Via Roma Inferiore - Sennori. 347/1416411. ¥ Mercoledì
La Cantera
Ristorante.Pub
Via Roma, 145 - Sennori. ¥ Nessuno
La Chicca Piperita
Pizzeria
Viale Italia, 51. 079/6040195. ¥ Lunedì
Vulcano
Li Lioni
Pepito Pizza
Pizzeria.Paninoteca
Bar.Ristorante.Pizzeria
Sorso-Marritza SP 81 - Sorso. 079/367150 - 366/3017419
Pizzeria
Via Einaudi, 14/a. 079/218898. L Consegna domicilio
ALGHERO
Ichnos Express
Pizzeria.Paninoteca
Via Don Minzoni, 102. 079/6011160. L Pizze senza glutine
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seh
#shMAG
Il Marchese Golosone
Gastronomia.Pizzeria
Via Pascoli, 49. 079/4923362. ¥ Nessuno
La Nuova Delizia
Pizzeria
Via Goceano, 15. 079/985082. ¥ Lunedì. L Consegna domicilio
La Perla Nera
Pizzeria.Gastronomia
Via Oristano, 13/15. 079/9739132. L Consegna domicilio
La Piadina del Pozzo
Via Brigata Sassari 71
Sassari | Tel. 079 232406
Gelato senza zucchero
Gelato vegano
Crepes
Gelato alla soia Semifreddi
Assortimento di tè e cioccolate Bio
Piadineria.Paninoteca
Via Minerva 25/Via Columbano 9. 079/4921239
Luna Rossa
Pizzeria
Via Cagliari, 28. 079/982359 - 329/2478074. ¥ Nessuno
Pata Pizza
Pizzeria.Paninoteca.Gastronomia
Posti a sedere all'interno!
P.zza Ginnasio. 079/975177. ¥ Mer. L Consegna domicilio
Pasticceria Pasticcioni
PORTO TORRES
Il Drago
Pizzeria.Paninoteca.Vegan Food
Via Ponte Romano, 54. 328/5639782. L Consegna domicilio
La Stella
Pizzeria.Paninoteca
C.so V. Emanuele, 115. 079/5048324 - 345/4200395
Pizza Loca
Pasticceria Sias
Slurp
Gelateria
Piazza Castello, 4/b. 079/236075. ¥ Nessuno
Pizzeria
Paninoteca.Pizzeria
Via Libio, 75. 079/5047066. L Consegna domicilio
ALGHERO
Gelateria
Golositas 2
Gelateria
Via Cagliari, 39. ¥ Nessuno
Pizzeria
Via Fiorentina, 73 - Sorso. 079/350193. L Consegna domicilio
Harley Pizza
Ayò Goloso
Piazza Porta Terra, 6. ¥ Nessuno
SENNORI & SORSO
Felix
Pasticceria
Via Baldinca, 67. 079/399310 - 393/9242341. ¥ Lunedì
Via Veneto, 7. 079/5042012 - 349/3725138. ¥ Nessuno
Speedy Gonzales
Pizzeria
Via Roma, 159 - Sennori. 079/362346
K2
Gelateria
Via Roma, 73. ¥ Nessuno. L Gelati per vegani ed intolleranti
L'Aurora
Pasticceria.Panificio.Pasta Fresca
Via Manzoni, 83. 079/983508 - 391/4078618. ¥ Dom sera
Los Cornettos
Pizzeria 2000
Pasticceria
Via Sulcis, 36. 079/6013940. ¥ Mar. L Consegna domicilio
Pizzeria
Via Roma Inferiore, 62 - Sennori. 079/362271. ¥ Lunedì
Cornetteria
Via Gilbert Ferret, 47. 079/983532. ¥ Dal lunedì al giovedì
PORTO TORRES
Pasticcerie & Gelaterie
Il Capriccio
Gelateria
Corso Vittorio Emanuele, 114. 340/1844835. ¥ Nessuno
SASSARI
Dolcinduo
Pasticceria.Yogurteria
Via Tempio ang. via IV Novembre, 41. 079/280176. ¥ Lunedì
Gelateria Bosisio
Via Degli Astronauti, 2/b. 079/291272. ¥ Lunedì
SASSARI
Gelateria
Via Brigata Sassari, 71. 079/232406. ¥ Nessuno
Pasticceria Pagoda
Circoli Privati
Pasticceria
La Locanda dei Golosi club
Via Domenico Demuro, 29. 079/380259. ¥ Lunedì
Pancho Villa
Viale Porto Torres, 5. 348/5577907. L Circolo Endas
PORTO TORRES
Green House Club
Via A. Volta. 333/9422894. L Live Music e Cabaret il weekend
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#shMAG
Alghero
F7 sei forte a calciotto
Lmetterti
quanto Laura D. è brava a
le corna. Già non ne
hai! By Immaturi.
suorèèè non friendzonare
LaFazzoleee!
ichelle, Anna, Nicole, ma
M
vi siete perse?
Chiamiamo Fuori di zampa?
Bau, baci!
Fabbro baga*** di writer!
La surèèèè baciatelooooo!
Spazzolììììì! By G.A.
i faccio il bagno il 18
M
marzo e poi a casa con
39,3 di febbre. Cit. Derma.
Francesca D. titta sèèèè!!!!
F. bag**** di culetAurora
to! By Leti L.
F. D. #indecisa. Titta seria.
La Mureeee!
29
D. eh mettiti con
Francesca
Dario, che si sa che lo vuoi!
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Capodanno?
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Gabriele
ca*** di tana!
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Piricchììì mettiti due tacchi!!!
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a Sassari e Alghero non
c'è nullaaaaaa! Voglio tornacome una capra.
re a Barcellona!!!
togliti quel codino!
M.P.puzzi
er il mio socio P.: anche se
Segnali
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ci stiamo trascurando e
M. escile! By Birikina.
non siamo più come prima,
W
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tsApp
ricordati che sarai sempre il
vuoi un'altra ragazmigliore…
Pancia
za?
er la mia amica del cuore
P
che presto diventerà
F. F. non ne hai di corna!
mamma: t.v.t.b. sei la sorella
i
amo
Nicolò
C.
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D. non friendzonare
che non ho mai avuto, sarai
T
FraDario.
una mamma meravigliosa!
immonne S. infame per te Lulù.
ado il sabato sera al
V
Ruscello per farmi friend- Ssolo il salame! I tuoi datte.A.A. Cercasi bellocci, simzonare anche dalla suorèèè
ri non valgono i nostri soldi!
A
patici e non perditem(Elisa P.)!
uesto messaggio è desti- po.... no palloni gonfiati!!!
eeeee che fame, ma
Qnato alle persone che Tutti
ad Alghero con furoC
quanto abbiamo mangia- non hanno la faccia di rinreeeee!!!!
to? Due tranci a testa e una
graziare le cose belle che gli
rima di sparare sentenze
porzione enorme di patativengono fatte… Comunque
P
su Facebook imparate l'ine!!!!
cara e caro... Ci ho pensato
taliano!
io a ricompensare il mio
ai la puzza sotto il naso,
amico Giovanni.
H
è logico con quel naso
iulia R. Ti amo, 9 mesi di che ti canta!!! M.
Gnoi.
se ti tratto male sono
A SASSARI
n saluto mega enorme al Eacida, e se ti tratto bene ti
Umio ciccione Gianni P. Ti illudo, si può sapere cosa
Villa Gorizia - Via De Martini, 79
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devo fare con te? Boooh, un
bacio, ti voglio bene lo stesso. By il tuo sogno o incubo.
T
o non è giusto conosco
er Fabio: ma quando lasci Ntutti gli angoli di casa
Pquella morta della tua mia, sto impazzendo, basta
ragazza? Io sono qui quando
anti saluti a eh… lo st…!
vuoi.
V
irtuale smettila di giocare
a Candy Crush!
studiare!!!
abbassando la testa?
EMissbbè
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Perfettina?
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VIETATO L'INGRESSO AI MINORI DI ANNI 18
IL GIOCO PUÓ CAUSARE DIPENDENZA GIOCA CON MODERAZIONE E CONTROLLO
LA PRATICA DEL GIOCO A PREMIO IN DENARO É VIETATA AI MINORI DI 18 ANNI E PUÓ CREARE DIPENDENZA (avvertenza ai sensi dell'art. 7 comma 5 del D.l. n. 158/2012 conv. con modifica della l. n.189/2012)
É POSSIBILE ACCEDERE A MAGGIORI INFORMAZIONI SUI SITI INTERNET DELLA AAMS (www.aams.gov.it) E TRAMITE QUELLI DEI CONCESSIONARI CERCANDO GIOCO RESPONSABILE.