aprilia - 120 milioni di bilancio

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QUINDICINALE DI ATTUALITÀ - POLITICA - SCIENZA - ECOLOGIA - CULTURA - SPORT - SPETTACOLO
Fondato nel 1984 da Ben Jorillo
Redazione: Via Fermi, 18 - 04011 Aprilia (LT) - Tel. 06.9275019 - 335.8059019 - e-mail: [email protected]
sito - www.giornaledellazio.it Aut. Tribunale di Latina n. 284 del 20/01/1977 - Direttore: BRUNO JORILLO
COPIA
OMAGGIO
Anno XXXII N.9 5 - 19 MAGGIO 2016
APRILIA NEL SEGNO DELL’ACCOGLIENZA
DALLA REGIONE
Inaugurato un monumento raffigurante la cittadella di fondazione
di BRUNO JORILLO a pag.42
LATINA
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI
CONFCOMMERCIO IMPRESE
PER L’ITALIA PROVINCIA DI
LATINA, GIOVANNI ACAMPORA
a pag. 4
ANZIO-NETTUNO
Anzio/Nettuno
Turismo, 365 giorni
di turismo
a pag.47
POMEZIA
Il 12 maggio andrà in Consiglio
comunale il bilancio di previsione 2016
APRILIA - 120
MILIONI DI
BILANCIO
Parcheggio
multipiano a Santa
Palomba, si farà
di FOSCA COLLI a pag.46
CISTERNA
Disagio abitativo,
nuove forme di
contributi nonostante
i tagli regionali
a pag.43
ARDEA
LUCA FANCO PER
LA LEGALITA’
SULLE SALZARE
di LUIGI CENTORE a pag. 44-45
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 2
5 - 19 MAGGIO 2016
È stato realizzato un collegamento SKYPE tra le due città, martedì 26 aprile, in occasione del ventennale
GEMELLAGGIO APRILIA E MOSTARDAS IN NOME DI MENOTTI GARIBALDI
Da un parte il prefeito Alexandre Galdino e la scrittrice Elma Sant’Ana, a 10 mila km il comitato per il gemellaggio
Mercoledì 27 l’incontro tra il sindaco Antonio Terra, che si è impegnato a rafforzare i rapporti e il presidente Gianfranco Compagno
di Veronica Alessandrini
A 20 anni di distanza, si rinnova
il gemellaggio tra Aprilia e la
città di Mostardas, la città brasiliana situata nello stato del Rio
Grande do Sul che diede i natali
a Menotti Garibaldi. È proprio
attorno a questo personaggio,
così fortemente presente nella
storia di entrambe le città, che è
nata l’idea di creare un legame
tra di esse. A distanza di due
decenni, lo scorso martedì 26
aprile, questo legame è stato
rafforzato e rinsaldato con l’aiuto delle nuove tecnologie, trami-
Compagno. Al collegamento,
organizzato alle ore 19:00 (orario italiano, in Brasile erano le
14:00), hanno partecipato molti
dei membri del Comitato, che
nel 1996 ricambiarono la visita a
Mostardas, oltre al presidente
Compagno, Giancarlo Ciotti (ex
consigliere provinciale), Osvaldo Sbattella (ex Assessore
comunale), Giustino Izzo (ex
consigliere comunale), Augusto
Sacconi (imprenditore agricolo)
e Carla Falvino (che ha fatto da
interprete, come avvenne già nel
1996). Sono stati invitate due
coppi italo- brasiliane: Carlos
Erano inoltre presenti i giornalisti: Matteo Munno (Sfera Magazine), Francesca Cavallin (Il
Giornale di Latina) e Marco Di
Luciano (Aprilianews). Assenti
giustificati, invece, l’allora sindaco Gianni Cosmi, Mario
Berna e Francesco Argondizzo.
Oltreoceano, riuniti nel Gabinetto del Sindaco, hanno presenziato: il sindaco (prefeito) Alexandre Galdino, la scrittrice Elma
Sant´Ana, Adelino Silveira
vereador (consigliere comunale)
e representante da Câmara de
Vereadores, Ana Nardi - interprete e direttore culturale dell’
Instituto Anita Garibaldi, Leane
Santos, secretária Municipal de
Educação (assessore all’istruzione), Aline Borges, chefe de gabinete do prefeito (capo di gabinetto), nipote di Daltro e Cleres
Saraiva (sindaco e prima dama
del 1996), la professoressa Silvia Lemos (che nel 1996 ha sottoscritto il gemellaggio ad Aprilia, la secretária Municipal da
Saúde Anete Kaebisch (assessore alla sanità),facente parte della
delegazione venuta ad Aprilia,
Julia Heberle da Silva - Primera
dama e Secretária Municipal de
Assistência Social (moglie del
Sindaco e assessore ai servizi
sociali), Ana Terra Peres dell’Instituto Anita Garibaldi – coordinatrice del nucleo di Mostardas,
Luiza da Costa Lemos, impiegata alla Cultura e membro dell’
Instituto Anita Garibaldi, Naya-
Carano. Quel giorno era presente anche Maria Stefania Ravizza
Garibaldi, morta il 5 novembre
2015 e ricordata durante il collegamento. Nella diretta Gianfranco Compagno ha letto la carta
costitutiva del gemellaggio, premettendo l’intenzione del comitato di rinforzare il legame con
la città di Mostardas. Magari
anche stimolando l’Amministrazione a non far cadere nel
dimenticatoio quello che, più
che un gemellaggio tra città, si
configura come un gemellaggio
culturale.
INCONTRO TRA IL SINDACO ANTONIO TERRA E IL
PRESIDENTE DEL
COMITATO
Così il giorno successivo (mercoledì 27 aprile), il presidente
del Comitato ha incontrato il
Mostardas ufficio del sindaco
te un collegamento via Skype
con la città di Rio Grande do
Sul, che ha fortemente voluto
celebrare la ricorrenza (ricordata
con un ampio servizio il numero
scorso). Così, presso la sede dell’Associazione
Democrazia
Solidale in via Mozart, si sono
riuniti i membri del Comitato
per il Gemellaggio ApriliaMostardas, del quale è presidente il giornalista Gianfranco
Eduardo Chaves De Jesus, nato
a San Paolo do Brasil– Brasile) e
la moglie Ludovica Boccia di
origine abruzzese, Suellen Reis
nata
Goiânia, nello stato
Goias,il marito Marco Compagno ela figlia Carolina di due
anni. Giorgia Ferrari ha fotografato e filmato l’avvenimento.
Mario Terlizzi che ha curato il
collegamento skype, applicazione installata per l’occasione.
ra Gonçalves de Matos, addetta
stampa della Prefeitura. «Siamo
molto onorati da questa richiesta
che ancora una volta arriva da
voi» ha esclamato Compagno in
apertura del collegamento, quasi
a voler sottolineare il fatto che,
se sul versante brasiliano c’è
molto interesse nel voler mantenere vivo il legame con la nostra
città (durante il collegamento
sventolavano la bandiera di
Aprilia, ndr), sul versante apriliano l’Amministrazione sembra
spesso dimenticarsi del gemellaggio, tanto da non aver organizzato nessun evento per celebrarne i 20 anni. Dal canto suo,
il Comitato tiene ben vivida
nella memoria la storica data del
26 aprile 1996, quando incontrò
la delegazione brasiliana presso
il casale di Menotti Garibaldi a
di Elma Sant’Ana
Il giorno 26 aprile 2016, che ha segnato i 20 anni del gemellaggio Aprilia - Mostardas, è stato un
momento unico. Oltre l’oceano, le immagine degli amici apriliani hanno trasformato la sede del
Comune di Mostardas in un anfiteatro di storia, senso civico e nostalgia grazie alla moderna tecnologia. Come disse un poeta” il lontano è un luogo che non esiste” Ci siamo scambiati parola di affetto,
ricordando i momenti importanti e la grande figura di Menotti Garibaldi. Questo incontro virtuale è
stato il punto di inizio per nuovi progetti, una nuova coscienza politica, nuove idee coinvolgendo le
due comunità. Un Grazie a Gianfranco Compagno e agli amici del Gemellaggio che continuano a
mantenere accesa questa speranza di fratellanza tra i popoli. Un pensiero alla memoria del Generale
Rinaldi, Domenico di Stefano e José Terra Machado per aver contribuito a questo luminoso percorso
tra i nostri continenti. (traduzione di Carla Falvino)
sindaco Antonio Terra per consegnargli l’invito alla Expo
Agros 2016 ricevuto dal prefeito
Galdino che Compagno, a mar-
gine del collegamento Skype,
aveva così commentato: «Si tratta dell’ennesima dimostrazione
del forte attaccamento del comune brasiliano ad Aprilia, che
invece non trova riscontro nell’attuale Amministrazione, che
non ha speso una parola per il
20° anniversario dal Gemellaggio tra i due comuni, pur promuovendo ogni anno una manifestazione presso la tomba di
Menotti, in occasione della
ricorrenza annuale della morte,
che però è stata spostata alla
data di comodo del 17 marzo
anziché al 22 agosto, data effettiva della sua scomparsa». Questa dimenticanza da parte dell’Amministrazione è stata sottolineata più volte da Compagno
durante l’incontro con Terra:
«Mi sarebbe piaciuto che il collegamento via Skype avvenisse
qui-ha esclamato il Presidente
del Comitato- nella cornice del
palazzo comunale, se solo quest’Amministrazione (come quelle precedenti) avesse mantenuto
i rapporti con la città di Mostardas. Alexandre Galdino è il
primo Sindaco che non abbiamo
conosciuto di persona, ma sembra tenerci molto a questo
gemellaggio con Aprilia». Il sindaco Terra, dal canto suo, si è
mostrato molto disponibile e si è
impegnato a rafforzare i rapporti
con Mostardas, il primo e il più
importante gemellaggio per la
città di Aprilia, tanto che Gianfranco Compagno si è detto soddisfatto dell’incontro, il primo
da quando il Sindaco è in carica.
Foto di Giorgia Ferrari
e di Nayara Gonçalves de Matos
IL GIORNALE DEL
LAZIO
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ASSOCIATO ALL’UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
pagina 3
Cerimonia organizzata in grande stile lunedì 25 aprile per il 71esimo anniversario della Liberazione
dal nazifascismo e l’80esimo anniversario della fondazione della città
APRILIA NEL SEGNO DELL’ACCOGLIENZA
Inaugurato un monumento raffigurante la cittadella di fondazione, opera di Claudio Cottiga
di Riccardo Toffoli
Aprilia festeggia l’80esimo anniversario della sua fondazione e il
71esimo ricorrenza della Liberazione dal nazifascismo. Lunedì
25 aprile è stata una giornata che
rimarrà nella storia della città. La
cerimonia ufficiale, organizzata
in grande stile, si è snodata per
tutto il centro abitato in una grande festa civica. Hanno partecipato
consiglieri di maggioranza e di
opposizione: Carmelo Terzo per
Fi, Giovanni Bafundi per Fare la
Differenza, Monica Tomassetti
per il Pd, Carmen Porcelli per Primavera Apriliana erano vicini al
consigliere di maggioranza Mario
Forconi e all’assessore Mauro
Fioratti Spallacci. Insieme almeno per una giornata, nei valori
della democrazia e della libertà.
L’anniversario della fondazione,
ossia il ricordo di quel solco tracciato dall’allora duce Benito
Mussolini, non è si è trasformato
in un ricordo nostalgico di quel
periodo e non ha neppure oscurato l’anniversario della Liberazione nazionale. Il monumento che
riproduce in bronzo la cittadella
di fondazione, inaugurato per
l’occasione e posto sul lato sinistro di piazza Roma, non si è rivelato un omaggio ad un borgo che
è durato appena sette anni, ma il
monito di un “destino” che non è
stato certamente felice per Aprilia. Distrutta completamente dai
bombardamenti della seconda
guerra mondiale, la città venne
rifondata con la sola forza e la
tenacia della sua comunità. Il
monumento è anche un “invito” a
costruire un’identità civica, che
ancora manca, in una città che si
è sviluppata in pochissimi anni
esponenzialmente: nel pieno del
boom economico, la crescita economica e demografica è avvenuta
senza una programmazione adeguata e ha portato tante realtà ad
“integrarsi” in quel piccolo borgo
contadino completamente stravolto. Se vogliamo proprio dire
quale argomento sia stato maggiormente al centro della cerimonia, è in fondo questo senso dell’accoglienza che la prima comunità di pionieri, bonificatori e
sminatori ha dimostrato nei confronti dei tanti nuovi arrivati tra
gli anni ’50 e ’90 in cerca di lavoro presso quella che, con l’attivazione della cassa del mezzogiorno, venne definita la “Milano del
Lazio”. Poi sono arrivati i romani,
quelli più bisognosi, inviati dal
Comune di Roma e in lista d’attesa per una casa popolare. Sono
stati sradicati dal loro ambiente, e
con i loro problemi e le loro difficoltà, sono stati inseriti forzatamente nella comunità apriliana
che ha dimostrato la stessa accoglienza di sempre. La cerimonia
del 25 aprile forse sì, è stata un
inno all’accoglienza di una città
che ancora deve maturare identità, ma che non ha rifiutato nessuno.
LA CERIMONIA
La cerimonia istituzionale è iniziata con la celebrazione della
Santa Messa presso la Chiesa
Arcipretale di San Michele
Arcangelo e Santa Maria Goretti
e, successivamente, con la deposizione della corona d’alloro alla
Memoria dei Caduti, da parte del
Sindaco Antonio Terra e del Prefetto Vicario di Latina dottor
Luigi Scipioni, presso il Monumento di Piazza della Repubblica.
Per commemorare la ricorrenza,
nell’ambito delle celebrazioni, in
Piazza Roma è stato inaugurato
un piccolo monumento bronzeo,
rievocativo della cittadella di fondazione, il nucleo urbanistico storico di Aprilia andato raso al
suolo durante la seconda guerra
mondiale. Alla manifestazione
hanno preso parte i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale apriliana, il Consigliere Provinciale Vincenzo Giovannini, il Sindaco di Rocca Massima Angelo
Tomei, le Autorità Militari e i rappresentanti delle associazioni
combattentistiche e d’Arma. Il
corteo è stato accompagnato dalle
note della Fanfara dei Bersaglieri
“Adelchi Cotterli Città di Aprilia”, diretta dal Maestro Ildo
Masi. Dopo la deposizione della
corona d’alloro al monumento ai
caduti in piazza della Repubblica
e l’inaugurazione del monumento
in piazza Roma benedetto dal
parroco di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti Don
Franco Marando, la cerimonia si
è trasferita in aula consiliare dove
il Sindaco di Aprilia Antonio
Terra ha reso omaggio agli apriliani insigniti dalle medaglie d’onore concesse dal Presidente
della Repubblica ai cittadini italiani internati militari nei campi
di concentramento nazisti e quindi omaggiato i signori Gino Forconi e Aldo Boccabella (entrambi
insigniti della medaglia d’onore
I.M.I.) e il signor Ennio Borgia,
deportato quale prigioniero politico all’età di 16 anni nel lager
nazista di Dachau in Germania,
consegnando loro un manufatto in
terracotta, raffigurante il logo
dell’80esimo di Aprilia, realizzato dal laboratorio artistico “Le
Donne di Via Aspromonte”, presso la Casa Circondariale di Latina. Dopo il discorso del primo
cittadino, è stato proiettato un
breve documentario rievocativo
dei primi ottanti anni di storia
della Città di Aprilia. Successivamente sono intervenuti i signori
Paolo Perotto, autore del libro
“Nella terra dell’airone”, e Adolfo Sorrentino, che ha recitato una
poesia composta dallo stesso per
l’occasione. Sul sagrato della
Chiesa, è stato realizzato un tappeto di fiori dedicato alla Città di
Aprilia.
IL DISCORSO DEL SINDACO
Il discorso del sindaco in aula
consiliare ha toccato tre punti
principali: la festa della liberazione dal nazifascismo di cui va
ricordato l’impegno dei partigiani, la distruzione del borgo di fondazione durante i conflitti bellici,
la necessità di una identità civica
quale promessa dell’amministrazione comunale. “Il 25 Aprile per
l’Italia intera è il simbolo della
conquista della democrazia e
della pace grazie al sacrificio di
migliaia di soldati, civili e partigiani che hanno combattuto e
sacrificato le loro vite per liberare
il suolo italiano. –ha ricordato il
sindaco in apertura del suo intervento- E questo noi non lo dimentichiamo”. Quindi il primo cittadino si è soffermato su questi 80
anni di storia apriliana. “La Città
di Aprilia –ha detto- non dimentica che il suo nucleo storico è stato
completamente raso al suolo dalla
guerra. La nostra Città non
dimentica gli sfollamenti, il terro-
re, i morti e la distruzione. Ed è
per questo che celebra il 25 Aprile ogni anno con rinnovato fervore. Se oggi Aprilia è una realtà
come quella che tutti noi conosciamo, lo dobbiamo ai pionieri,
ai bonificatori e, in seguito, agli
sminatori, ai nostri padri che
hanno ricostruito la Città distrutta, il cui esempio deve essere tramandato alle giovani generazioni.
A loro oggi ci rivolgiamo per raccontare la storia dei fondatori di
Aprilia, delle prime famiglie che
arrivarono qui da
regioni
lontane,
alle donne e agli
uomini costretti a
scappare durante la
guerra e poi tenaci
nel ritornare e ricostruire da capo.
Grazie a quelle
donne e ai loro
uomini, oggi la
Città di Aprilia è
una delle città più
importanti
del
Lazio e d’Italia ed
è a loro che dobbiamo una stagione
celebrativa ricca di cultura e storia”. L’ultimo argomento ha
riguardato la costruzione di una
identità civica: “Lavoriamo per
perseguire il progetto di identità
cittadina, per l’integrazione tra le
famiglie di regioni diverse, per
accrescere e consolidare lo spirito
di appartenenza ad una comunità,
per valorizzare le tipicità produttive del territorio, per migliorare
in ultima analisi il rapporto tra il
territorio e l’abitante, divenuto
finalmente cittadino di Aprilia”.
IL MONUMENTO
Qualcuno ha confuso il nuovo
monumento per un plastico. L’opera di Claudio Cottiga è un
monumento a tutti gli effetti e il
bronzo, riproducente la cittadella
di fondazione, è un tutt’uno artistico con il basamento in travertino. E’ stato lo stesso autore, Claudio Cottiga, a spiegarne il senso
nel corso della cerimonia di inaugurazione. “Il fusto di marmo che
regge la cittadella –ha spiegatoraffigurante un cordone legato da
nodi rimanda alla simbologia cristiana: i nodi del destino sono
divini, gli accadimenti vengono
dall’alto. Anche nella romanità, il
nodo simboleggiava una forza
particolare e nascosta e rivela il
carattere di questo borgo che è
durato appena sette anni, travolto
dalla seconda guerra mondiale.
La peculiarità di questa città è
l’accoglienza e con questo monumento va il mio augurio a che
Aprilia non perda questa grande
capacità”. Quindi il monumento
non è un plastico, non è un omaggio alla cittadella di fondazione
né un ricordo nostalgico di quel
periodo. Ha un suo messaggio
artistico che ne fa il suo vero
valore. Il travertino non è una
base di appoggio ma diventa parte
integrante del bronzo, ed è quello
che ne veicola il messaggio.
Anche il medaglione a terra che
ricorda la fondazione e il suo
80esimo anniversario, completa
questo quadro di storia ricca di
messaggi che parte dal bronzo
superiore (la cittadella di fondazione), il travertino che racchiude
la storia “fatale” di questa città e
il medaglione a terra come punto
di arrivo e un invito a proseguire
nel cammino di identità e di accoglienza. Qualcuno, prima ancora
che fosse inaugurato, disse che il
medaglione a terra fosse collocato al contrario. Ora le prospettive
fanno capire meglio l’intento artistico. L’angolo di visione è ribaltato: non con le spalle alla chiesa,
ma con gli occhi di fronte alla
chiesa. E la prospettiva da questo
punto, è eccezionale. Dal bronzo,
da dove si erge la piazza virtuale
della fondazione, si alzano gli
occhi alla realtà attuale, con un
campanile ricostruito nel 1999,
un sagrato rinnovato e un Comune moderno simbolo di un trauma
architettonico seguito alla ricostruzione post-bellica e rappre-
sentante anche una comunità sofferente. Anche le ombre sono le
stesse, dal bronzo alla realtà. Il
punto di osservazione è circolare,
ruota intorno al monumento. Se ci
si sposta così davanti, si leggono i
“nodi” posti in primo piano sul
travertino e una città vista da dietro a simboleggiare il nostro passato, un passato che non c’è più
per “destino”, ma anche un futuro
e un’identità da costruire, che
parte da quello sfondo. Un monumento con un messaggio profon-
do che individua con acutezza il
difficile cammino di questa città.
E’ anche didascalico: dall’inaugurazione, il monumento è ritrovo di persone curiose che vedono
per la prima volta com’era Aprilia, ripercorrono la loro storia e si
sentono così un po’ più apriliani.
LE DONNE DI VIA
ASPROMONTE
Quest’anno per l’occasione sono
state realizzate 50 stampe in terracotta raffiguranti il logo ufficiale dell’80esimo anniversario della
città. Le 50 copie sono state realizzate dalle donne carcerate del
carcere di Latina. Era presente,
infatti, alla cerimonia la direttrice
del carcere di Latina Nadia Fontana. E’ il secondo anno che il
Comune di Aprilia attiva una col-
laborazione con il carcere di Latina e Solidarte che materialmente
porta avanti il progetto di recupero in carcere. L’anno scorso furono realizzate con il contributo
comunale, delle copie in terracotta raffiguranti lo stemma della
città di Aprilia e vennero consegnate alle donne imprenditrici per
la ricorrenza della festa della
donna. “Abbiamo realizzato la
terracotta utilizzando l’argilla del
territorio –ci dice Giuliana Bocconcello di Solidarte- sono quattro anni che avviamo nel carcere
di Latina progetti di recupero
delle donne carcerate, dal titolo
appunto le donne di via Aspromonte. Sono 30 donne che hanno
condanne pesanti e che hanno
reagito con entusiasmo a questo
progetto. Tengo a ringraziare
Annamaria Mancuso e Giulia
Fantoni che sono state da tramite
con la realtà apriliana”. Le donne
di via Aspromonte parteciperanno
alla IV biennale di arte contemporanea città di Latina e realizzeranno anche il logo Coop per i
soci apriliani Coop.
IL MOSAICO DEL
CONCORSO PANICCIA
Alle 16, presso la biblioteca
comunale “Giacomo Manzù”,
alla presenza del Sindaco Antonio
Terra si è tenuta, infine, la cerimonia di scopertura del mosaico
che l’Associazione Marco Paniccia dona alla comunità, in occasione della decima edizione del
Premio intitolato all’artista apriliano prematuramente scomparso.
La pregevole opera, dal tema
“Accanto a te”, una panchina che
sarà collocata in biblioteca comunale, è stata realizzata da Valentina Vezzani, Patrick Ravallese e
Anna Ficola, allievi del Centro di
Formazione “Virgilio Alterocca”
di Terni, con il coordinamento del
docente Tiziana Mondini. Molta
la commozione di Luciana Piovaccari, mamma di Marco Paniccia, che porta avanti da anni questa importante realtà apriliana che
è appunto il mosaico.
pagina 4
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
INTERVISTA AL PRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO IMPRESE
PER L’ITALIA PROVINCIA DI LATINA GIOVANNI ACAMPORA
di Piergiuseppe Jorillo
Dal 3 dicembre 2015 una nuova governance guida Confcommercio provincia di Latina ,l’Associazione di categoria
più rappresentativa del nostro territorio , siamo andati ad
intervistare il Presidente Giovanni Acampora, imprenditore
con una lunga e consolidata esperienza associativa , anche a
livello nazionale.
Presidente Acampora, sono passati alcuni mesi dalla sua
elezione , avvenuta sotto il segno dell’innovazione e del
cambiamento, quali sono i risultati più evidenti di questo
inversione di rotta?
I segnali sono chiari e forti e l’andamento dell’azione sindacale e dei contatti della nostra struttura tecnica lo dimostrano ogni giorno; c è stato un interessante incremento delle
iscrizioni alla nostra Associazione, su tutta la provincia. Ma
,in particolare, si è messo in campo un lavoro puntuale e
costante sui territori e nell’ambito delle varie categorie che
ha come effetto un consolidato e nuovo rapporto con la
nostra base associativa. Un rapporto fatto di presenza politico-sindacale della governance e della nostra struttura tecnica, al fianco delle imprese su problematiche reali sia di sistema che quotidiane. Gli imprenditori esprimono una forte
domanda di associazionismo e noi stiamo rispondendo in
modo concreto.
Quale strategia risulta più vincente per realizzare quanto
ci ha detto?
Le strategie attivate sono molte. Una in particolare, è quella
della ricostituzione delle Ascom Territoriali, un programma
di lavoro che stiamo conducendo da mesi in modo serrato e
che completeremo nel 2016.
Le Ascom Territoriali sono un importante strumento di
aggregazione degli imprenditori, permettono, infatti, di
creare gruppi rappresentativi dei sistemi economici specifici e avviare attività ed azioni per tutelare, supportare e promuovere le imprese ma, più complessivamente, lo sviluppo
locale. Le Ascom Territoriali nella nostra visione operano in
modo coordinato con la Confcommercio provinciale e
anche tra di loro ,nel quadro di una organizzazione comprensoriale (Area Nord/Area Centro/Area Sud) che ci siamo
dati.
Abbiamo già ricostituito Ponza, Latina, Terracina, Formia,
Fondi, Minturno ed Itri; a breve ricostituiremo l’Ascom di
Aprilia e entro la fine dell’anno completeremo il programma, ricostituendo anche l’Ascom di Gaeta
Un’altra strategia che ritengo fondamentale, e che sta dando
ottimi risultati, è il rinnovo dei nostri Sindacati di categoria
e la creazione di nuovi Sindacati rappresentativi di settori
emergenti e/o che si sono affermati in questi anni.
Abbiamo rinnovato i gruppi dirigenti di alcuni dei nostri
principali Sindacati come FIMAA, Federcarni, nei prossimi
giorni sarà la volta del Sindacato dei Panificatori. Abbiamo
dato vita al Sindacato del Benessere e Bellezza, stiamo lavorando alla costituzione del Sindacato delle imprese della
Comunicazione e il Terziario Donna. Rinnovare, rafforzare
ed innovare sono le parole chiave per creare un solido rapporto con la base associativa
Nella Confcommercio da lei presieduta c è un ‘attenzione
nuova a tutto il territorio provinciale, ci annunciava la
ricostituzione dell’Ascom Aprilia, cosa prevede per il Nord
della provincia?
La ricostituzione dell’ Ascom di Aprilia è un atto fondamentale ,nel quadro di rapporti con la base, a fianco delle
imprese e con le imprese di cui abbiamo parlato prima.
Aprilia è la seconda città della provincia di Latina ,presenta
un sistema socio-economico variegato, innovativo ed interessante : Confcommercio non può non essere attiva e strutturata in un territorio così. La ricostituzione dell’ Ascom
avverrà a brevissimo, così come una priorità su cui stiamo
lavorando è una rinnovata attenzione a Cisterna. Organizzeremo incontri ad Aprilia e a Cisterna con gli operatori,
ascolteremo le esigenze e faremo proposte serie. Metteremo
a disposizione degli imprenditori di queste due importanti
realtà la nostra struttura tecnica, con il ventaglio di servizi
che abbiamo implementato in questi mesi e che stanno avendo un ottimo riscontro. La Confcommercio provinciale della
nuova governance vuole e deve essere veramente provinciale; il nostro territorio ha tante vocazioni e specificità, noi
dobbiamo e dare risposte e supporto a tutte. Confcommercio
provincia di Latina è attenta a tutte le varie categorie che
nella nostra Associazione, anche a livello nazionale, convergono.
I rapporti con la Confcommercio Nazionale dalla sua elezione appaiono consolidati , quali sono gli effetti positivi
per il territorio?
La Confcommercio provinciale è una componente della
Confederazione Nazionale, deve operare in sinergia, anche
se in autonomia, con gli organismi nazionali sia a livello
associativo complessivo che di sindacati di categoria.
Le nostre strutture nazionali siedono ai tavoli di concertazione nazionali ed europei, lì dove si sviluppano le politiche
che ricadranno sui territori regionali e nazionali: è indispensabile avere un rapporto proficuo e costante per fornire alle
imprese risposte ed opportunità concrete.
Un esempio tra tutti la problematica per le imprese balneari
derivate dall’applicazione della Direttiva Bolkestein;si tratta
di possibili effetti molto pesanti sulle nostre imprese che
hanno giustamente espresso la loro preoccupazioni. Bene la
Confcommercio provincia di Latina e il SIB provinciale non hanno cavalcato, in modo pretestuoso, queste pesanti e giustissime ansie degli
imprenditori ma hanno organizzato, il 7 aprile
scorso, un incontro importantissimo – e riuscitissimo - con il Presidente Nazionale del SIB Riccardo Borgo, che era di ritorno da un incontro
decisivo a Rimini con il Ministro Costa.
In quella sede ci sono state presentate e sono
state discusse le posizioni del Governo, le proposte su cui si sta realisticamente discutendo a
livello europeo; abbiamo fatto chiarezza e compreso le reali prospettive di negoziazione su una
così scottante materia .
E’ questo che riteniamo sia un rapporto strategico e proficuo con le nostre strutture nazionali:
rappresentiamo le nostre problematiche locali,
riceviamo indicazioni e supporti.
Lo faremo per tutte le categorie e per tutte le criticità; faremo venire in provincia di latina tutti i
massimi rappresentanti dei sindacati nazionali Il presidente Confcommercio Provinciale Gianni Acampora
Confcommercio; c è molto interesse per la nostra
e il presidente Confcommercio Nazionale Carlo Sangalli
provincia presso Confcommercio Nazionale e noi
vogliamo far diventare questo interesse un’opportunità per abbiamo fatto la ricostituzione di alcune Ascom ,anche se
era in corso una campagna elettorale.
le nostre imprese.
In precedenti occasioni Lei ha parlato di una politica sin- Questi principi sono recepiti ed espressi dalla classe diridacale di Confcommercio sia a livello provinciale che ter- gente di Confcommercio, a tutti i livelli, nei Sindacati Proritoriale di confronto e collaborazione con le Istituzioni e vinciali aderenti a Confcommercio ma anche e soprattutto
nelle Ascom associazioni territoriali che per definizione
le amministrazioni Locali, cosa intende esattamente?
sono vicinissime a territori e imprenditori.
Tutti i nostri dirigenti a qualsiasi livello del sistema Confcommercio hanno ed esprimono le proprie idee anche politiche a titolo personale, cio’ nel rispetto del dettame costituzionale, ma i nostri dirigenti tengono conto anche dell’
osservanza del nostro statuto provinciale che sancisce, con
altrettanta chiarezza, che l’impegno diretto in una competizione elettorale attraverso una candidatura prevede la decadenza dal ruolo dirigenziale nei Direttivi .
Una domanda è d’obbligo, quale la situazione della
Camera di Commercio di Latina?
In primis, voglio sottolineare che per Confcommercio provincia di Latina il ruolo dell’Ente Camerale è e sarà sempre
fondamentale per lo sviluppo delle imprese e dei territori; è
in atto un processo di riforma che non deve mettere in pericolo la strategicità delle funzioni dell’Ente Camerale. Detto
questo la Camera di Commercio di Latina - è sotto gli occhi
di tutti - sta attraversando un processo di cambiamento inevitabile, legato anche al Decreto di riforma e accorpamento
delle Camere di Commercio - presente nel “pacchetto di
riforme” più complessivo della Pubblica Amministrazione,
Rispetto alla situazione attuale e al processo di cambiamento in atto, Confcommercio provincia di Latina è in un forte
ed unitario rapporto con le altre Associazioni di Categoria
per valutare e progettare tutte le azioni necessarie per rafforzare il ruolo dell’Ente camerale, in cui come dicevo, crediamo fortemente, per rafforzarne la funzione di Casa delle
Associazioni .Siamo a disposizione con tutte le altre Associazioni a individuare i percorsi migliori per salvaguardare
l’Ente, anche in relazione alle ipotesi e alle modalità di
accorpamento, previste e contenute nel Decreto Legge.
Ma, soprattutto, Confcommercio vuole, insieme alle altre
Associazioni, avere molta attenzione alla tutela dei livelli
occupazionali del personale dell’Ente Camerale, un personale qualificato che negli anni ha dimostrato impegno e
competenza .
Per concludere , Presidente Acampora lei ha messo al cenIl presidente Confcommercio Provinciale
tro del suo programma e della riorganizzazione, che sta
Gianni Acampora
attuando ,un sistema dei servizi che Confcommercio proConfcommercio è un’Associazione il cui unico ed esclusivo vincia di Latina offre agli associati e a tutti gli imprendiinteresse è la tutela e il supporto alle imprese, con un tori, di cosa si tratta nello specifico?
approccio collaborativo con le istituzioni e le amministra- Già dal momento – ai primi del 2015 - dell’ assunzione delzioni Comunali ma anche fermo e deciso verso le stesse l’incarico di presidente del CAT Confcommercio Latina (la
nella rivendicazione di scelte divergenti. Ritengo, insieme al nostra struttura di servizi) ho, insieme alla struttura tecnica
gruppo dirigente, che avere un approccio di proposta e di sia di Cat che di Confcommercio, progettato e programmaconfronto sia più utile rispetto “al muro contro muro” ma to una serie di servizi innovativi e cogenti per le imprese e
alla fine se nascono forti divergenze per noi la priorità sono per il territorio. La crisi ha reso necessario un supporto e una
le imprese e la soluzione dei loro problemi. Stiamo verifi- consulenza alle imprese, mirati a gestire le criticità ma
cando, con soddisfazione, che molte Amministrazioni anche a progettare lo sviluppo per la ripresa. Ormai la nostra
Comunali - o Commissari Prefettizi dove si va al rinnovo- offerta di servizi è a regime, ma verrà ampliata sulla base
apprezzano questo approccio e con le nostre Ascom Territo- delle esigenze di contesto e specifiche di settori.
riali stanno trovando soluzioni ai problemi degli imprendi- Presso le nostre Sedi comprensoriali e con incontri mirati
tori. Alcuni esempi: la nuova ordinanza su chiusure e moda- sui territori sono a disposizione i nostri staff tecnici che forlità della movida a Terracina, emanata dal Commissario, in niscono informazioni e servizi, in materia di formazione
coerenza con la richiesta dell’Ascom di Terracina oppure il gratuita, per l’adeguamento delle norme, politiche attive del
lavoro di programmazione di eventi per il rilancio del siste- lavoro, gestione buste paga, credito, innovazione tecnologima commerciale e turistico che l’Ascom di Formia sta ela- ca e marketing e molto altro.
borando ,anche con il supporto dell’Amministrazione Organizziamo corsi di formazione innovativi per le varie
Comunale. E ancora, il confronto costante e operativo che la categorie, a pagamento o attraverso progetti nazionali ed
nostra FIVA provinciale sta portando avanti con tutte le europei. Ci avvaliamo, oltre che del nostro qualificato staff
Amministrazioni Comunali rispetto all’organizzazione degli tecnico, di una rete qualificata di consulenti
spazi mercatali (vecchi e nuovi) e agli effetti della Bolke- Siamo presenti sui principali social per informare imprendistein; un rapporto qualificato dove il nostro Sindacato mette tori, giovani e cittadini su molti temi cogenti e sulle oppora disposizione tutta la sua competenza per tutelare gli ope- tunità offerte dalla programmazione regionale ,nazionale ed
ratori ma anche per aiutare le amministrazioni ad organizza- EU.
re al meglio un servizio importante come quello dei Merca- Crediamo fortemente che un’Associazione di categoria del
presente e del futuro debba essere a disposizione delle
ti Settimanali.
Confcommercio è un’associazione apartitica, non aspetta e imprese a 360 gradi : Confcommercio provincia di latina è
non insegue la politica; lo dimostra tra l’altro il fatto che un’Associazione 3.0.
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AL TEATRO EUROPA DI APRILIA, ARRIVA “INUTILMENTEFIGA”
Sabato 7 Maggio ore 21,00
“Inutilmentefiga”di Elda Alvigini e Natascia Di Vito con
Elda Alvigini
racconta la condizione di molte
donne di oggi, intorno ai quarant’anni, quasi sempre figlie di
ex sessantottini, laureate, belle,
con un buon lavoro, spesso
separate con figli. Sono donne
intelligenti e sensibili! almeno
così si vedono loro! e non capiscono, ma proprio non capiscono, perché non hanno un uomo!
Oggi le donne sono spesso realizzate socialmente, colte, intelligenti e godono di una grande
libertà, almeno apparente, di cui
non sanno bene cosa farsene
spesso sbagliate e comunque
strane, buffe e incomprensibili
per chi, come noi, in quegli anni
nasceva.
Attraverso i diversi argomenti
affrontati nel testo, allo spettatore non sarà difficile capire che
certa cultura sessantottina e di
sinistra ci ha rovinato la vita! Il
PREVENDITE
APRILIA:
Teatro Europa
Via G.XXIII,32
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Via delle Margherite,3
Tel.06.31056450
però, visto che è praticamente loro proibito
godersi appieno la
vita, senza rinunce,
frustrazioni antiche,
senza dover subire
rapporti affettivi ricattatori, come quello
con la madre-totem, o
senza riuscire a liberarsi da una idealizzazione del padre, che le
rende praticamente
inavvicinabili
per
qualsiasi altro uomo, o
dovendo sottostare a
una società imbevuta
di cattolicesimo e religione, per i quali la
donna neanche esiste!
Ecco, noi siamo cresciute in un ambiente
di sinistra colto, ateo e
militante, siamo figlie
del ’68 e delle sue
convinzioni, troppo
telefono cellulare è il co-protagonista e deus ex machina dello
spettacolo; infatti, faranno da
contrappunto al monologo le
telefonate della madre e dell’amica della protagonista, nonché
l’attesa angosciante di una
risposta a un sms inviato all’inizio della rappresentazione.
Gli argomenti trattati vanno dai
rapporti affettivi familiari (educazione, traumi infantili, edipi
vari) al problema del rapporto
con gli uomini, con le amiche,
con la società, con la politica o
quel che ne resta.
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Liste d’attesa superiori ad un anno, cardiologia nuovamente chiusa, infermieri sott’organico,
attrezzature vecchie. La denuncia del Tribunale per i Diritti del Malato
APRILIA - POLIAMBULATORIO AL COLLASSO
Il Tdm ha scritto una lettera al sindaco e chiede alla politica apriliana un maggiore impegno nella sanità
di Riccardo Toffoli
Un poliambulatorio al collasso. Il Tribunale per i Diritti del
Malato ha promosso una conferenza stampa mercoledì 20
aprile per parlare della situazione del poliambulatorio.
Liste d’attesa infinite, spesso
superiori ad un anno per le
specialistiche attive, e soprattutto tante mancanze che non
sono più tollerate su un territorio di 70 mila abitanti. Il Tribunale ha messo il dito nella
piaga che esiste da sempre: i
pochi servizi sanitari offerti
alla città e lo scarso impegno
della politica nel risolverli.
L’ultimo caso eclatante: il
nuovo stop a cardiologia dopo
che l’attuale specialista (che
aveva appena 4 ore settimanali), ha deciso di rinunciare
all’incarico per una migliore
occupazione. Nuovo stop,
quindi, per permettere lo svolgimento delle complesse procedure burocratiche per l’assegnazione del posto. E così cardiologia, da quando è andato
in pensione il precedente cardiologo, è rimasta scoperta.
Possono accedere alle cure
solo i malati cronici. Ma è possibile che una sanità pubblica
cura solo i malati cronici e non
si preoccupa dell’elemento più
importante, ossia la prevenzione? “La situazione –ci spiega il
coordinatore del Tribunale per
i Diritti del Malato Claudio
Frollano- è ormai al collasso.
Ci sono appena 14 infermieri,
di cui uno part-time e due
prossimi alla pensione, su tutto
il poliambulatorio. Non ce la
fanno a seguire tutto. Servono
almeno 20 unità. La situazione
delle specialistiche è ancora
peggio. Cardiologia è tornata
off-line per i non malati cronici, tante specialistiche non ci
sono e quelle che sono attive
hanno liste d’attesa superiori
ad un anno. Aspettiamo le
novità della casa della salute,
vogliamo capire come sarà
gestita. La nostra paura è che
sia l’ennesimo specchietto per
le allodole per non cambiare
nulla e insomma, per non
potenziare il servizio. Un invito va alla politica. Abbiamo
scritto al sindaco il 15 aprile e
non ci ha risposto. Chiediamo
un impegno maggiore della
politica apriliana sulla sanità
che è un bene per tutti. Bisogna premere su chi ha le
responsabilità per potenziare
questo poliambulatorio”. Una
novità arriva però, dalle direttive attuative del decreto Loren-
zin. Dopo circa tre mesi dall’emanazione del decreto Lorenzin, il decreto appropriatezza,
zioni. “Sarà –continua Frollano- avviata una fase sperimentale, caratterizzata dal monito-
che ha generato caos e paure
non solo nei pazienti, ma
anche nei medici, il Ministero
della Salute ha emanato una
circolare che in pratica sospende l’applicazione del decreto,
tenendo conto delle proteste
dei cittadini e delle Associazioni, tra le quali Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti
del Malato. I medici di base
saranno liberi di prescrivere
nella stragrande maggioranza
dei casi le necessarie prestazioni senza dover subire san-
raggio e dalla raccolta dei dati
sulle possibili criticità che
emergerebbero dall’applicazione del decreto, cui seguiranno le opportune modifiche. Ci
aspettiamo quindi una maggiore attenzione alla tutela della
salute dei cittadini, pur con
l’obiettivo di tagliare gli sprechi. Siamo infatti consapevoli
che nella sanità pubblica ci
sono stati e ci sono tuttora
troppi sperperi di denaro pubblico che, come cittadini
responsabili, dobbiamo com-
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battere. Ma è superfluo dire che
responsabilità e buona volontà
a poco servono se le strutture
preposte al servizio sanitario,
come il Poliambulatorio di via
Giustiniano di Aprilia, sono
inadeguate a prendersi cura dei
più di 70.000 cittadini residenti.
Disastrosa la situazione della
nostra Asl. Aree specialistiche
basilari assenti o con liste d’attesa anche di un anno, mammografia sospesa, screening del
colon retto sospeso, cardiologo
sparito nuovamente (è stato
presente per 4 ore settimanali
dal mese di dicembre dopo sei
mesi di attesa, riuscendo in
questo poco tempo solo ad evadere le visite prenotate più di un
anno fa) e consultorio al collasso. Per non parlare poi della
grave situazione degli infermieri, pesatamente sotto organico,
ma anche degli impiegati alle
esenzioni e scelta del medico,
andati in pensione e non integrati, con l’effetto della riduzione a tre giorni dei diversi
servizi. Fare le pratiche per
circa 7 mila esenzioni non è
cosa da poco se si è sotto organico”.
LA LETTERA INVIATA
AL SINDACO TERRA
15/04/2016
OGGETTO:
Poliambulatorio di via Giustiniano
Egregio
Signor
Sindaco,
il Tribunale per i Diritti del
Malato, che per anni si è sempre battuto per il miglioramento del Servizio Sanitario pub-
blico nella città di Aprilia, sta
assistendo ad un costante ed
allarmante deterioramento dell’offerta sanitaria, in particolare presso il Poliambulatorio di
via Giustiniano. I cittadini
vedono sempre più minato il
loro diritto alla salute: costretti
a lunghe attese per visite e analisi, obbligati a rivolgersi al
privato o, sempre più spesso, a
rinunciare alle cure. In particolare si evidenzia la grave
carenza infermieristica, con
ripercussioni non solo nel servizio prelievi, ma in tutti i
dipartimenti della struttura.
Inoltre:
- mancanza di medici specialisti o presenti per un esiguo
numero di ore, in branche che
sono fondamentali per la salute
pubblica;
- liste d’attesa che raggiungono
i 12 mesi o addirittura chiuse;
- apparecchiature diagnostiche
assenti
o
obsolete.
In considerazione di quanto
esposto, e nel rispetto dei cittadini di cui la nostra Associazione è portavoce, chiediamo con
urgenza un incontro con Lei
che, in qualità di Sindaco, è
Autorità sanitaria con poteri di
programmazione e di controllo
al fine di garantire una buona
condizione di salute della
popolazione del Suo territorio.
In attesa di conoscere la data
dell’incontro, porgiamo distinti
saluti.
Il Coordinatore del Tribunale
per i Diritti del Malato – Sede
diAprilia
(Claudio Frollano)
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Il Tar dichiara improcedibile il ricorso ma lascia la possibilità alla ditta di ricorrere nuovamente se venisse esclusa per la seconda volta
APRILIA - TRASPORTO SCOLASTICO: LA GARA SI IMPANTANA SEMPRE DI PIÙ
La palla rimbalza alla commissione tecnica che già l’11 febbraio aveva escluso la ditta
di Riccardo Toffoli
Il Tar dichiara “improcedibile” il ricorso ma la gara sul
trasporto scolastico si impantana sempre di più. È uscita
lo scorso 22 aprile la sentenza con la quale il collegio dei
magistrati amministrativi presieduto da Carlo Taglienti
ha deciso di dichiarare improcedibile il ricorso della ditta
esclusa dalla gara per il trasporto scolastico perché non
aveva presentato nei tempi previsti la documentazione e
la domanda in Comune. Con delibera di giunta comunale del 16 giugno 2015 la giunta aveva deciso di approvare il bando di gara per il servizio scolastico. Il precedente del 2007 era stato vinto dall’azienda apriliana Nuova
Tesei Bus ora in regime di proroga. Una proroga dal
2013, in attesa che l’Università La Sapienza scrivesse un
piano di razionalizzazione del servizio. La nuova gara
prevede l’affidamento del servizio per una durata di sei
anni, per un costo complessivo di 8 milioni 453 mila 238
euro e 24 centesimi al netto di Iva. La gara obbligava le
ditte partecipanti al possesso di una serie di elementi tecnici quali: “l’esperienza di esercizio di trasporto pubblico locale, trasporto scolastico e disabili, dimostrata
mediante l’elenco dei servizi prodotti durante gli ultimi
tre anni (2012-2013-2014) pari ad un minimo di 400.000
km l’anno; un numero medio annuo dei dipendenti, compresi i soci lavoratori, in servizio negli ultimi tre anni
adibiti al servizio di trasporto in servizio non inferiore a
n. 25 unità; una media del numero
di veicoli adibiti al trasporto pubblico locale o trasporto scolastico in
servizio negli ultimi tre anni non
inferiore a n. 25 unità; una comprovata titolarità di concessione di servizi pubblici di linea o di autorizzazione al noleggio di autobus con
conducente e un comprovato possesso della certificazione del sistema di qualità aziendale norma UNI
EN ISO 9001:2008 per il servizio
oggetto dell’appalto”. Il termine
previsto per la presentazione delle
domande scadeva il 24 novembre
2015. Il 21 dicembre la commissione di gara si è insediata in seconda
seduta per valutare la documentazione e durante la procedura, ha
escluso una ditta che ha presentato
ricorso al Tar di Latina. Il giudice Carlo Taglienti ha
accolto la sospensione degli atti con una ordinanza
monocratica e ha fissato immediatamente la camera di
consiglio per giovedì 11 febbraio. Si leggeva nel provvedimento: “per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, della comunicazione a mezzo pec del 21
dicembre 2015 di esclusione dalla gara per l’affidamen-
to dei servizi di trasporto scolastico e dei diversamente
abili, dei verbali di gara, del disciplinare di gara, del
capitolato, della deliberazione della Giunta Comunale
n.158 del 16/06/2015 di approvazione del progetto, della
determinazione a contrarre R.G. n.1313 del 16/09/2015
del Dirigente del V settore LLPP; si ravvisano gli elementi per concedere l’invocata misura cautelare provvisoria monocratica ex art.56 c.p.a.”. Nel frattempo però,
l’amministrazione ha dovuto annullare i verbali per un
errore tecnico. Il 21 dicembre veniva convocata la seconda seduta pubblica della Commissione di gara ma per
quella data sia l’Avv. Massimo Sesselego funzionario del
Servizio Avvocatura (quale componente) che la Sig.ra
Antonella Bernardi (quale componente supplente) non
potevano partecipare alla Commissione per indisponibilità temporanea e imprevista. Il 17 dicembre veniva predisposta la proposta di determinazione per la sostituzione dei due componenti della Commissione di gara ma
per un problema tecnico, questa determina non è stata
pubblicata di fatto rendendo inefficace il provvedimento
stesso. Il verbale quindi, è stato annullato. La commissione ha ritenuto di riunirsi l’11 febbraio, proprio in
coincidenza della discussione al Tar. E l’11 febbraio ha
deciso nuovamente di escludere la ditta. Il problema alla
base dell’esclusione, è di natura tecnica. La ditta avrebbe tentato di eseguire il caricamento della documentazione tecnica, come prevedeva il bando, alle ore 11,53
del 24 novembre 2015 dopo aver eseguito il caricamento
della documentazione amministrativa e dell’offerta economica; tuttavia, “nonostante i ripetuti tentativi di procedere all’upload alle ore 12,00 la connessione veniva
interrotta, senza che il caricamento della parte relativa
alla documentazione tecnica fosse avvenuto con successo”. Di conseguenza alle ore 14,03 del 24 novembre
comunicava via p.e.c. al Comune di non essere riuscita a
completare il caricamento della documentazione tecnica
per cause a lei non imputabili e chiedeva di essere
ammessa al “soccorso istruttorio”, cioè di poter presentare la documentazione con altra modalità che tuttavia
consentisse di mantenere la segretezza della documentazione e di garantire la sua immodificabilità dopo la formazione definitiva (ore 11,53 del 24 novembre e quindi
prima della scadenza del termine per la presentazione
cioè le ore 12 del medesimo giorno). Il 25 novembre la
documentazione tecnica firmata digitalmente alle ore
11,53 del 24 novembre era quindi anche consegnata alla
commissione su supporto informatico e in busta sigillata
al fine di garantirne la segretezza. L’annullamento però
del verbale del 21 dicembre per mero errore tecnico, ha
fatto venire meno il ricorso che il giudice ha ritenuto così
di dichiarare improcedibile. Ma il giudice lascia molte
possibilità aperte alla ditta. “L’impugnazione del provvedimento di esclusione va dichiarata improcedibile –si
legge nella sentenza- dato che esso è stato ritirato dal
comune, sia pure per ragioni connesse alla composizione della commissione; è quindi evidente che la ricorrente non potrebbe trarre alcun vantaggio da un suo eventuale annullamento dato che l’atto è stato in realtà già
annullato dalla stessa stazione appaltante; in ordine alla
domanda di risarcimento dei danni essa allo stato va
respinta dato che per effetto dell’annullamento le operazioni di gara andranno rinnovate dalla commissione nella
sua legittima composizione; in altri termini, il vizio della
composizione della commissione implica che le operazioni di gara debbano essere rinnovate e pertanto
la ricorrente conserva la possibilità di essere ammessa alla stessa (eventualmente con riserva secondo
quanto in un primo tempo aveva fatto la commissione di gara irregolarmente costituita); è quindi chiaro
che all’esito della rinnovazione della gara la ricorrente, ove venga nuovamente esclusa o comunque non
risulti vincitrice, potrà (e dovrà) prendere le misure
occorrenti alla tutela delle sue ragioni”. Ora bisognerà capire cosa intenderà fare la commissione perché l’11
febbraio già si era riunita e l’aveva esclusa nuovamente.
La ditta potrebbe fare un nuovo ricorso e inficiare tutto e
i tempi si allungano.
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Il membro apriliano del CdA Alessandra Scaraggi: “occasione unica per Aprilia che potrà così
riconvertire siti industriali in stato di abbandono e rilanciare l’economia”
BANDO CONSORZIO ASI PER LA RIQUALIFICAZIONE
DEI SITI INDUSTRIALI DISMESSI
Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro il 30 maggio
di Riccardo Toffoli
Il consorzio industriale RomaLatina punta a riqualificare le
aree industriali e a riconvertire
i siti dimessi, con la possibilità
di accedere ai finanziamenti
fino al 70% della progettualità
a fondo perduto per opere di
urbanizzazione. Per il componente apriliano del Consiglio
di Amministrazione Alessandra Scaraggi rappresenta
un’occasione unica per il territorio di Aprilia che potrà così
vedersi riattivare i numerosi
siti industriali dismessi, oggi
ricovero di extracomunitari
senza fissa dimora. L’opportunità è molto ghiotta specie per
l’imprenditoria che potrebbe
beneficiare fino al 70% a
fondo perduto di finanziamento per ristrutturare un sito
industriale dismesso e fare
nuova economia. “L’intento
del Consorzio Asi –ci ha
annunciato il geometra Alessandra Scaraggi- è stato quello
di riconvertire siti industriali e
non allargare ancora territorio
per l’industria. Anche la
variante Asi che il Comune di
Aprilia ha contestato, è ferma
in Regione. Questo strumento
invece, prevede la possibilità
di presentare progetti di ricon-
versione e accedere ai finanziamenti. Un’occasione unica
per Aprilia che ha tanti siti
industriali dismessi, penso alla
zona industriale Caffarelli ad
esempio, e che potrà rilanciare
la sua economia”. Non solo i
privati potranno presentare
progetti di riconversione, ma
anche i Comuni su aree che
hanno bisogno di un nuovo
rilancio industriale. “In questo
–ha continuato Scaraggi- ci
siamo trovati in sintonia con il
Comune di Aprilia che stava
approvando un percorso simile. Mi auguro che sia una svol-
ta per la città”. “In attuazione
di una serie di pianificazioni
per la Riqualificazione, Stabilizzazione e Sviluppo Industriale tra cui indirizzi con
deliberazioni CdA n. 24 del
Vigenti Piani Urbanistici
Comunali, da livello Locale a
livello Territoriale mediante il
loro inserimento nelle Pianificazioni del vigente Piano Territoriale di Coordinamento per
lo sviluppo industriale
Roma-Latina”. Il consorzio Asi Roma-Latina, presieduto dal dinamico Carlo Scarchilli
comprende un territorio
vastissimo e rappresenta la più importante
realtà produttiva del
Lazio.
Attualmente
comprende circa 4 mila
ettari di attività produttive in sette agglomerati industriali ricadenti in
18 comuni del Lazio
della provincia di Latina e della Città MetroAlessandra Scaraggi politana di Roma con
oltre 500 aziende insediate. Il bando è stato
08/06/15, n. 32 del 18/06/15, pubblicato il 14 aprile scorso.
n. 43 del 25/06/15 e n. 50 del C’è tempo fino al 30 maggio
07/07/15, -si legge nella comu- per presentare le domande e di
nicazione dell’Asi- il Consor- inserimento nell’area induzio per lo Sviluppo Industriale striale. “La manifestazione di
Roma-Latina emana un Bando interesse –si legge nel bandoPubblico al fine di acquisire potrà proporre l’inclusione
Manifestazioni di Interesse per anche di aree/siti limitrofe/i a
l’elevazione della Destinazio- quelle industriali vigenti nonne Urbanistica di aree e/o siti, ché lotti “interclusi” e/o relitti
aventi già finalità industriali in urbanistici, e/o aree contigue
strettamente necessarie alla
risoluzione di criticità che
bloccano sviluppi e/o ampliamenti delle attività esistenti o
in progetto. Per dette aree/siti
si verificherà la possibilità e le
modalità di una eventuale pianificazione puntuale e dettagliata. L’inserimento nella Pianificazione Territoriale delle
aree e/o siti industriali dismessi o comunque attivi, consentirà per esse, nel rispetto di tutte
le norme tecniche di attuazione
del Prt e dei riconnessi regolamenti, l’automatica eleggibilità in programmazioni europee,
nazionali e regionali di riqualificazione, stabilizzazione e
sviluppo industriale. Tra le
opportunità rientrano, non
esaustivamente, l’incremento
della competitività economica,
l’internazionalizzazione, la
formazione, nonché la possibilità di accedere ai finanziamenti a fondo perduto sino al
70% del valore progettuale
previsti dalla L.R. 60/78 per
opere di urbanizzazione quali:
strade; messa in sicurezza di
innesti; pubblica illuminazione; fognature bianche e nere;
impianti di depurazione;
verde; acquedotti reti ed opere
idriche ed idrauliche; videosorveglianza”.
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Il 12 maggio andrà in discussione al Consiglio comunale il bilancio di previsione 2016, uno dei più importanti documenti programmatici cittadini
APRILIA - 120 MILIONI DI BILANCIO
Molte le novità: l’abbandono definitivo dell’Imu/Tasi con riversamento dallo Stato di 2 milioni 900 mila euro,
14 milioni 500 mila euro è il costo del servizio rifiuti, mentre 10 milioni di euro sono destinati al sociale
di Riccardo Toffoli
e Giorgio Cardella*
Siamo arrivati all’appuntamento
più importante per un Comune:
l’approvazione del bilancio di
previsione. Il 12 maggio i consiglieri saranno tenuti ad approvare le linee di indirizzo della
giunta e come al solito, si prevedono battaglie politiche infuocate. Il Bilancio di Previsione per
l’anno 2016 raggiunge, in termini di competenza, risorse complessive per 120 milioni di euro,
valore che si traduce in risorse
effettivamente movimentate pari
ad 80 milioni di euro se si escludono i vari fondi vincolati e
quelle partite di giro che vengono contabilizzate sotto la voce
“anticipazioni del tesoriere” ed
“entrate per conto di terzi”. Dal
lato delle entrate il 2016 si caratterizza per l’abbandono definitivo dell’IMU/TASI sulla prima
abitazione che nel 2015 ha fruttato al Comune di Aprilia ben 2
milioni e 800 mila euro. L’abolizione decisa dal Governo Renzi
per il 2016 non è posta a carico
dei singoli comuni ai quali verranno restiuiti i mancati incassi.
Infatti, nel 2016 al Comune di
Aprilia lo Stato trasferirà per la
prima abitazione 2 milioni 900
mila euro oltre a 500 mila euro
per il ristoro delle agevolazioni
sull’IMU agricola (dati disponibili sul sito del ministero dell’interno
www.interno.gov.it.).
Dalle casse dello Stato tenuto
conto anche delle compensazioni
per
l’abolizione
dell’IMU/TASI sulla prima abitazione arriveranno in complessivo per l’anno 2016 8 milioni e
200 mila euro. Sul versante dei
trasferimenti statali se si prende
a riferimento l’anno 2010 (anno
in cui per la prima volta fu abolita ICI sulla prima abitazione
con compensazione a carico del
bilancio statale) nelle casse del
Comune di Aprilia mancano, per
il solo 2016, all’appello oltre 5
milioni di euro. Accanto alle
risorse trasferite dallo Stato nel
Bilancio di Previsione 2016 arriveranno quelle di Regione e Provincia per altri 6 milioni di euro.
In particolare, per quanto riguarda la Regione si tratta di tutte
quelle funzioni regionali delegate ai comuni soprattutto nel settore dei servizi sociali. Dalla
mensa scolastica sono attesi
incassi pari ad euro 661 mila
euro mentre dalle rette per il
nuovo asilo nido non più di euro
65 mila euro in grado di coprire
il 40 per cento dei costi di
gestione lasciando al bilancio
comunale e alla fiscalità generale l’onere di coprire il restante
60 per cento. Infine, dai sempre
“scostumati” ed indisciplinati
automobilisti apriliani arriveranno nel 2016 multe per euro 414
mila in calo rispetto al 2015 non
tanto per una maggiore educa-
zione stradale, ma per effetto di
un aumento delle buche presenti
nelle strade apriliane che nei
fatti ostacolano la velocità dei
nostri guidatori. Per concludere
con le entrate disponibili per
finanziare la realizzazione di
opere quali strade, fogne, rete
idrica e quant’altro si possa definire investimento dai proventi
del condono edilizio arriveranno
nel 2016 ben 1 milione e 30 mila
di euro, 1 milione e 200 dai
nuovi permessi a costruire rilasciati mentre dalla Regione arrivano ben 12 milioni di euro e dai
privati 5 milioni per la realizzazione di project financing che
interesseranno la nuova scuola
Gramsci e la pubblica illuminazione che verrà affidata ad
imprese private. Infine, i mutui
contratti presso la cassa depositi
e prestiti nel corso del 2016
saranno pari a 4 milioni di euro.
Sul lato delle Spese previste per
l’anno 2016 ben 59 milioni di
euro verranno destinate al finanziamento della spesa corrente
ovvero per pagare i dipendenti
quasi 7 milioni di euro; per
acquistare servizi quali quello
fornito dalla Progetto Ambiente
per la raccolta dei rifiuti urbani
che nel 2016 raggiunge i 14
milioni 500 mila euro e quelli
della ASAM pari ad 8 milioni di
euro, per pagare gli interessi
passivi la cui spesa raggiunge i
2milioni e 200 mila euro, per
comprare altri beni e servizi
necessari a far funzionare la
macchina amministrativa per
altri 9 milioni di euro (tra cui il
trasporto scolastico e la refezione scolastica), per sostenere le
spese inerenti al settore sociale (
intereventi per il sostegno dell’infanzia, per la disabilità, per
gli anziani, per le famiglie e per
i servizi socio sanitari) per quasi
10 milioni di euro ed infine per
le altre spese correnti per 7
milioni di euro tra cui in particolare gli accantonamenti per i
fondi vincolati (per euro 3milioni 500 mila). Per quel che
IL GRAFICO DELLE ENTRATE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2016 CHE
ANDRÀ IN DISCUSSIONE IL PROSSIMO CONSIGLIO DEL 12 MAGGIO
IL GRAFICO DELLE SPESE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2016:
riguarda invece la spesa in
c/capitale ovvero quella che più
di ogni altra è importante per il
futuro sviluppo della nostra
città, nel corso del 2016 si raggiungeranno i 28 milioni di euro
di cui 15 milioni per finanziare
l’annualità 2016 del Piano
Triennale delle Opere pubbliche
ed il restante per svolgere quell’utile, soprattutto da un punto di
vista elettorale e di creazione del
consenso, attività manutentiva
che molto impegna il settore tecnologico del nostro comune.
IL QUADRO NORMATIVO
Il 2016 rappresenta per il Comune di Aprilia, come per tutti gli
altri enti locali, l’anno in cui
entra in vigore una parte importante della riforma della contabilità pubblica varata con la legge
delega del 5 maggio 2009, n. 42
che ha visto la sua attuazione
attraverso il decreto legislativo
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
23 giugno 2011, n. 118 più volte
modificato ed integrato. E’ l’anno di esordio del Documento
Unico di programmazione, d’ora
in poi D.U.P., che al pari dell’ormai noto DEF nazionale, rappresenta lo strumento che permette
l’attività di guida strategica ed
operativa di ogni comune attraverso le sue due sezioni fondamentali ovvero la sezione strategica e la sezione operativa. La
prima si caraterizza per un orizzonte temporale di riferimento
pari a quella del mandato amministrativo e la seconda pari a
quello del bilancio di previsione
(annuale e triennale).
*dottore commercialista
SALASSATE TARI. IL PD
INCALZA: “AUMENTI MEDI
DI 90 EURO L’ANNO”
di Alessandro Mammucari*
Le tasse continuano ad aumentare in modo vertiginoso, per il
settimo anno consecutivo, ma
dei servizi neanche l’ombra.
Oramai non funziona più neanche il gioca delle “tre carte”
creato ad arte dalla giunta Terra
per la quale è colpa della Regione, dello Stato Nazionale, dell’Europa di Minnie, Pluto,
Pippo e Paperino. Tante sono
state le parole e le promesse che
l’attuale amministrazione ha
speso sui temi legati alla riscossione dei tributi alla necessità di
efficientare le casse comunali di
“abbassare le tasse”, purtroppo, anche sul tema delle finanze,
alle parole non seguono i fatti
purtroppo le promesse, anche
qui, non sono state mantenute.
Siamo alla vigilia dell’approvazione del Bilancio di Previsione
per l’anno 2016 ovvero di quello che all’interno dell’azione
amministrativa può essere considerato il più importante atto
attraverso il quale si manifesta
il disegno politico di un Sindaco
e di una maggioranza alla giuda
di una città. Da questo disegno
discendono quante tasse i cittadini sono chiamati a pagare,
quanti e quali servizi si mettono
loro a disposizione, l’offerta culturale disponibile, le infrastrutture realizzate ed infine il livello
di benessere che discende dal
consentire ai cittadini di godere
di una città vivibile. Bene oggi il
consiglio comunale è chiamato
ad approvare il settimo Bilancio
di Previsione di un esperienza
civica i cui risultati iniziano a
farsi vedere sulla città. Un dato
oggettivo e come tale inconfutabile sui risultati raggiunti fino
ad oggi, lo fornisce i livelli raggiunti dalla TARI/EX TARSU
ovvero da quell’unico tributo
rimasto sempre nella piena disponibilità dell’amministrazione
e i cui valori dipendono dalla
capacità di saper gestire il servizio di raccolta dei rifiuti urbani
e combattere i livelli di evasione. Con il Bilancio 2016 per il
settimo anno consecutivo l’amministrazione Terra aumenta il
prelievo per far fronte ai maggiori costi che si sostengono per
erogare il servizio, nonostante
risultati non eclatanti sul versante della raccolta differenziata che fa della nostra città il
fanalino di coda in tutta la
Regione Lazio. I numeri ci dicono che le imprese vedranno
aumentare l’imposta del 3 per
cento mentre saranno le famiglie
ad assaggiare sulla loro pelle il
salasso con una aumento del 20
per cento della quota variabile e
del 6 per cento di quella fissa.
Una famiglia standard di quattro persone con una abitazione
di 80 mq se nel 2015 in media ha
pagato 830 euro nel 2016 il
conto passa a 920 con un
aumento di ben 90 euro. Il dato
che più di ogni altro evidenzia il
fallimento è il confronto tra i
livelli delle tariffe all’inizio del
2011 e quelli di prossima approvazione per il 2016. Se nel 2011
un bar pagava una tariffa di
9,15 euro al mq nel 2016 il Sindaco Terra chiederà loro ben
17,18 euro al mq con un aumento del 90 per cento, ancora se ad
un ristorante e pizzeria si imponeva nel 2011 una tariffa di 9,15
euro al mq, oggi i Civici impongono loro una tariffa di 22,80
euro al mq con un aumento del
150 per cento, per non dimenticarci dei negozianti che nel caso
di una semplice vendita di frutta
e verdura hanno visto aumentare la tariffa da 7,50 euro al mq a
29,65 ovvero del 295 per cento.
E la nostra famiglia standard di
quattro persone? Il Civismo non
si è scordato di loro e come un
angelo custode ha fatto lievitare
la bolletta da una media di 220
euro agli attuali 920 con un
aumento che forse è meglio non
scrivere. Si tratta di numeri, ma
di numeri che, accettando il
gioco di parole, ci danno la cifra
dell’azione di governo di un
esperienza che sempre di più si
sta dimostrando fallimentare ad
eccezione dell’elevata capacità
fotografica
nell’annunciare
l’imminente partenza di opere
ed iniziative che al di là dell’annuncio non sembrano prender
mai avvio. Nel concludere un
auspicio che il 2016 sia fatto di
meno foto e di più fatti vantaggiosi per la cittadinanza.
*segretario Pd Aprilia
APPROVATO IL BILANCIO
CONSUNTIVO 2015
Il 28 aprile è stato approvato dal
Consiglio comunale il bilancio
consuntivo 2015. Un dibattito
acceso. “Il bilancio che ha
descritto l’assessore Mastrofini
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–ha detto il consigliere Carmen
Porcelli- è il bilancio di un altro
Comune. Le opere non si vedono. Questa è una città con le
strade dissestate, con le scuole
disastrate e con un tessuto sociale che non va. Il Comune non
spende per i servizi sociali, le
richieste sono superiori alle
risorse. Il Comune non incassa,
è un segnale preoccupante perché il Comune non ha entrate
certe. Noi prevediamo di incassare ma non incassiamo. Portiamo dei residui in bilancio e poi li
cancelliamo perché non sono più
esigibili. Penso alla tassa sui
rifiuti, 10 milioni non sono più
esigibili perché non c’è la capacità di incassare dagli evasori e
l’ufficio tributi perde sempre più
dipendenti per pensionamenti.
Neanche dalla Regione arriva
molto”. Il consigliere Pd Monica
Tomassetti ha chiesto le note che
il vicesindaco Franco Gabriele
ha inoltrato ad Acqualatina per
la gestione dei nuovi impianti
periferici e si è soffermata sull’aumento della tassa sui rifiuti.
“Gli interventi mi sembrano
arrampicati sugli specchi, -ha
detto il sindaco Antonio Terra- e
c’è molto caos anche sui numeri
del bilancio. Non abbiamo mai
negato i problemi di quest’amministrazione, dovuti a problematiche che però si omettono
volutamente.
La
Progetto
Ambiente chiude con 200 mila
euro di utile e siamo costretti a
ritoccare la Tari perché la Regione Lazio a seguito di una sentenza del Tar ha determinato un
conguaglio alla società Rida
Ambiente di un milione e 200
mila euro. Stiamo riconoscendo
alla Rida che raccoglie l’indifferenziato questo conguaglio e
l’abbiamo dovuto inserire su
quello che pagheranno i cittadini. Il prossimo anno, nel 2017,
se non succede nulla di nuovo
saremo in grado di abbassare le
aliquote perché i conferimenti in
discarica diminuiscono, incassiamo molto di più dalla differenziata come la carta o dall’ecocentro. Voglio anche ricordare
che nel 2010 quando i Comuni
del Lazio portavano in discarica
i rifiuti, pagavano 80 euro a tonnellata. Oggi ne paghiamo 120
euro per lo stesso servizio. Se
poi ci sono persone che non
riescono a pagare la retta della
mensa scolastica, non è questione di numeri e di incapacità di
quest’amministrazione. E’ un
problema sociale. Nei prossimi
due anni, questo Comune riuscirà ad incassare almeno 5 milioni
di euro in più e andrà avanti a
vele spiegate. Anche le difficoltà
più importanti del settore sociale
stanno rientrando”. “Il nostro
compito è quello di evidenziare
le criticità –precisa il consigliere
Nello Romualdi- voi vi sentite
puri ma il nostro compito è quello di fare minoranza”. “Per
quanto riguarda il bilancio quest’amministrazione ha visto
bilanci peggiori in passato –ha
detto il consigliere Fi Carmelo
Terzo- però questo non significa
che non ci sono criticità. I consiglieri di minoranza hanno evidenziato queste criticità e le condivido pienamente. L’unica vera
cosa di questa città è che il commercio non aumenta un granché,
ma l’edilizia aumenta. Dovunque andiamo, vediamo edificare.
Su questo argomento dobbiamo
essere più attenti. E’ necessario
un cambio di marcia. Sulla Multiservizi, nonostante tanti sforzi,
la situazione torna critica nuovamente”. “E’ un consuntivo che
non ci piace e voteremo no” –ha
detto il consigliere Giovanni
Bafundi. Il bilancio passa con 14
voti favorevoli e 7 contrari. R.T.
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Incontro il 7 aprile con tutte le associazioni nella struttura sulla Pontina completamente rinnovata
APRILIA - UNA PROGETTAZIONE DI IDEE PER LA CLAUDIA
I nuovi locali saranno inaugurati il 9 giugno con la prima produzione di
“Crepino gli Artisti”, rassegna promossa dalla Compagnia Teatro Finestra
di Riccardo Toffoli
Il 7 aprile scorso l’ex Claudia ha
aperto i battenti alle associazioni. L’amministrazione comunale, prima di attivare i bandi per
l’affidamento dei locali e quindi, dire cosa ci si deve fare con
una ex Claudia completamente
rinnovata, ha voluto ascoltare
direttamente le associazioni culturali (quelle ovviamente iscritte all’albo comunale) per avere
delle proposte di modo da evitare gli sbagli. E tutti ricordiamo
quali sono gli sbagli. Le passate
amministrazioni
avevano
“inviato” nei locali dell’ex
Claudia alcune associazioni,
senza fissare dei parametri o
delle graduatorie, così un po’
sulla fiducia. In alcuni casi non
c’erano neppure delle delibere
di assegnazione degli spazi e
soprattutto le associazioni presenti non pagavano nulla, né un
affitto e neppure le bollette elettriche. Insomma tutto a carico
del Comune senza sapere perché
alcune associazioni sì e altre no.
Per carità questo non è successo
solo per i locali dell’ex Claudia
ma è avvenuto per tutti i locali
di proprietà comunale, assegnati alle associazioni. Evitare che
si ripeti questo è già un primo
inizio. All’incontro hanno partecipato in tantissimi. La sala più
grande, dove si è tenuta la
riunione, era piena di referenti
del mondo delle associazioni e
dei quartieri. Il finanziamento
del Plus per la Claudia è di 2
milioni di euro. Sono stati recuperati mille 500 m2 di spazi
interni con tecniche innovative
di risparmio energetico e la
sistemazione degli spazi esterni
all’edificio, creando una nuova
piazza della città. Il numero di
possibili fruitori della nuova
struttura è stimato in 7 mila
l’anno, ossia il 10% della popolazione del Comune di Aprilia.
Ci sono tantissime stanze interne che potranno ospitare le
numerose associazioni culturali
e artistiche che attualmente
hanno le proprie sedi sparse per
la città. Inoltre è stato costruito
un soffitto che permette di essere agibile per sopraelevare
nuovi locali. L’intenzione
espressa dal sindaco è quella di
radunare le associazioni aprilia-
ne e portarle a collaborare in
progetti comuni. Infatti la Claudia, secondo gli intenti, dovrà
essere la “casa della cultura”
apriliana. D’altro canto però, i
nodi da risolvere sono molti. Se
il bando probabilmente premierà le sinergie di associazioni, le
nuove leggi sulla spending
review impongono che l’affida-
mento dei locali non avvenga a
titolo gratuito. Quindi si stilerà
un contratto di fitto, dove le
associazioni pagheranno una
quota mensile e si faranno carico di tutto, comprese le bollette.
Stesso percorso l’amministrazione ha inteso portare avanti
per i locali in via Inghilterra. “Il
Sindaco Antonio Terra –si legge
in un comunicato istituzionaleha sottolineato l’importanza di
questi nuovi spazi pubblici per
la cultura e l’associazionismo
apriliano, comprensivi di una
sala conferenze e multimediale,
uno spazio museale, ampi saloni
da dedicare alla cultura o allo
sport indoor, un teatro, le sedi
della protezione civile, il centro
di stoccaggio per il Banco Alimentare, nonché il giardino
d’ingresso e l’ampio viale semicoperto per attività estive. Altresì, il capo dell’Amministrazione, nel raccogliere le indicazioni
pervenute dai rappresentanti
delle osservazioni al fine di predisporre un bando il più possibile rispondente alle istanze della
comunità culturale apriliana, ha
sottolineato come l’input di partenza sia la collaborazione tra
associazioni e la condivisione
degli spazi, a beneficio dell’interesse pubblico collettivo. Il
Sindaco Antonio Terra ha poi
illustrato le tappe che, nel prossimo biennio, porteranno ad una
migliore redistribuzione degli
spazi pubblici alle associazioni,
a partire da quelli di Via Inghilterra prima occupati dalla scuola elementare trasferitasi nella
sede definitiva di Via Amburgo.
Il prossimo 9 giugno, nell’ambito dell’80esimo della Fondazione di Aprilia, si terrà la cerimonia inaugurale della nuova Casa
della Cultura cittadina contestualmente alla prima giornata
della manifestazione “Crepino
gli Artisti”, tradizionale rassegna estiva della compagnia Teatro Finestra, che nel 2016 celebra i suoi quaranta anni di attività”. Numerose sono state le critiche per la procedura intrapresa
dall’amministrazione comunale
che non ha invitato all’incontro i
consiglieri.
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Il costo totale è di 125 mila euro. La ditta Alemar 2004 si è fatta carico delle spese del personale e delle attrezzature
APRILIA - RIFACIMENTO DI VIA TOSCANINI CON I FONDI DI PRIVATI. MA QUANTO DURERÀ?
Secondo l’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci questo intervento non durerà più di cinque anni.
In sperimentazione un nuovo sistema di stabilizzazione stradale che però costa il triplo
di Riccardo Toffoli
Via Toscanini sarà rimessa a
nuovo con i fondi del privato.
A breve partiranno i lavori. In
base ai calcoli effettuati dal
responsabile del settore tecnologico del Comune di Aprilia
Corrado Costantino, per rimettere in sicurezza via Toscanini,
una delle più importanti arterie
cittadine, ci sarebbero voluti
125 mila euro. Soldi che evidentemente l’amministrazione
non aveva subito disponibili. E
così un privato, la Alemar
2004, ha deciso di offrirsi per
liquidare le spese delle attrezzature e del personale lasciando al Comune solamente le
spese per il materiale e per la
discarica quantificate in 48
mila 421 euro e 80 centesimi.
Un regalo al Comune di Aprilia che, in base alla progettualità, è di oltre 70 mila euro. Ma
perché un privato sarebbe così
generoso nei confronti del
Comune di Aprilia? “Innanzitutto va detto –ci spiega l’assessore ai lavori pubblici e tecnologico Mauro Fioratti Spallacci- che il privato non si fa
carico di tutta la somma. Il
Comune mette del suo, ma
assolutamente il contributo del
privato è determinante e
sostanzioso. Si tratta di un
imprenditore apriliano, che
conosce la città, che ha numerose attività in città e che ha
voluto donare ad Aprilia un
qualcosa”. E’ da marzo che
l’amministrazione cercava di
provvedere alla sistemazione
di via Toscanini che ormai era
ridotta ad un colabrodo. Con la
delibera n. 87 del 15 marzo
scorso la giunta spiegava che:
“la strada comunale via Toscanini è una strada ad alto traffico veicolare anche in virtù del
fatto che collega le arterie di
accesso alla città quali via
dalla relazione tecnica allegata
al progetto. “Le condizioni di
disagio dei cittadini e di pericolo per la circolazione stradale –si legge nella relazione tecnica- sono continuamente
riscontrate e convalidate dagli
organi di vigilanza che vengono continuamente allertati
dagli stessi cittadini per effet-
L’assessore ai lavori pubblici Mauro Fioratti Spallacci
Guardapasso e viale Europa
con il centro della città. La
strada in oggetto si presenta
allo stato attuale particolarmente sconnessa e determina
una situazione di rischio diffuso per gli utenti della stessa”.
Quindi la delibera prendeva
atto del progetto di messa in
sicurezza prodotto dall’ingegnere Corrado Costantino e
dava mandato per assicurarsi
finanziamenti privati. Lo stato
di via Toscanini è ben evidente
tuare accertamenti di sinistri
stradali causati dal dissesto del
manto stradale. Il personale
tecnico dell’ufficio ha inoltre
riscontrato che la manutenzione ordinaria programmata con
la società ASAM non è più
sufficiente a garantire sistemazioni definitive e durature pertanto, a seguito di quanto esposto, di ritiene di dover effettuare una serie di interventi
straordinari atti a garantire la
sicurezza stradale e limitare il
disagio per i cittadini”. L’intervento prevede il rifacimento di
circa 5000 mq di strada, limitatamente alle corsie di transito
in quanto maggiormente
ammalorate. “L’intervento ipotizzato –continua la relazione
tecnica- consiste pertanto nel
ripristino del manto stradale
dei tratti indicati che sono in
ogni caso ritenuti urgenti ed
ormai indifferibili. L’obiettivo
principale del presente intervento è quello di rendere le
strade percorribili in sicurezza
per un tempo limitato in quanto, da un’analisi dello stato
attuale, si evidenzia una situazione di crisi della fondazione
stradale che non garantisce un
adeguata resistenza ai carichi.
Pertanto, per una sistemazione
definitiva e duratura nel tempo
è necessario un internato di
consolidamento del supporto
stradale di fondazione. L’intervento consiste nella fresatura di circa 7 cm di tappetino e
bynder esistente concedendo
fin dalla fase della fresatura
una sezione variabile a schiena
d’asino con pendenza verso
l’esterno nei punti di raccolta
laterali. Successivamente si
provvederà alla realizzazione
di un unico strato di bynderino
avvero un bynder con granulometria più fina ma con rigidezza maggiore del classico tappetino d’usura”. Insomma
anche questo intervento non
sarà duraturo. Lo spiega lo
stesso assessore Spallacci. “Si
tratta di un intervento che
potrà durare per i prossimi 5
anni –dice- purtroppo per
sistemare definitivamente via
Toscanini servirebbe un intervento dalla fondazione che
costerebbe tantissimo alle
casse comunali”. Quindi 125
mila euro che tra 5 anni saranno buttati e un intervento del
privato che sarà di fatto inutile.
Un problema che abbiamo sollevato diversi numeri fa, proprio con l’assessore Spallacci.
Ma è possibile trovare una
soluzione? “La situazione
delle strade apriliane è questa,
quasi tutte andrebbero rifatte
dalla fondazione –ha continuato Spallacci- ora stiamo valutando la possibilità di intervenire nei rifacimenti con un
misto cemento, prima dell’asfalto che forse resisterebbe
più a lungo nel tempo. Sperimenteremo questa soluzione in
qualche tratto per sondare la
resistenza. In questo modo
invece di movimentare 7 cm,
se ne movimenterebbero 25 e
ci sarebbe anche una gettata in
cemento per stabilizzare la
strada”. Ma quanto costa questa soluzione? “Tantissimo. Se
volessimo adottarla a via
Toscanini, questa soluzione
costerebbe il triplo. Invece
quindi di 125 mila euro, ce ne
vorrebbero 375 mila, lei capisce che per le casse comunali
diventa insostenibile. Specialmente se non c’è la garanzia
che questo possa durare nel
tempo”.
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Nella ricorrenza del primo maggio presentiamo i dati del 2015 delle
Fiamme Gialle sul territorio di Aprilia sul lavoro nero e irregolare
UN MONDO CHE CAMBIA
14 casi di lavoro nero e ben 202 irregolarità: quasi tutti italiani impiegati
nei settori edili, della logistica, e addirittura professionisti
di Riccardo Toffoli
Il mondo del lavoro è cambiato. Il primo maggio, i lavoratori festeggiavano la conquista
dei loro diritti: le otto ore, l’aumento dei salari, un ambiente
di lavoro salutare, la possibilità di associarsi e scioperare. Il
lavoro nero è sempre stato una
piaga sociale, specialmente in
Italia, ma era relegato al
mondo agricolo e soprattutto ai
cittadini
extracomunitari.
Come ogni anno, in concomitanza della festa dei lavoratori,
pubblichiamo l’inchiesta sul
lavoro nero prendendo spunto
proprio dai dati della Guardia
di Finanza sul territorio apriliano. La situazione rispetto a
qualche anno fa, è estremamente mutata. Oggi ancora si
pensa che il settore dove il
lavoro nero miete le sue vittime, sia quello agricolo. Non è
così. Nel solo 2015, la Guardia
di Finanza ha accertato sul territorio apriliano 14 casi di
lavoro “nero”. L’anno precedente, in tutta la provincia di
Latina, sono stati scoperti 43
casi di lavoro nero dalle Fiamme Gialle, il 20% di questi nel
territorio apriliano. Segno che
il fenomeno non è spento, ma
si alimenta continuamente
nonostante anche la flessibilità
delle nuove normative sul
lavoro. Anzi il job act sembra
non aver inciso affatto sulle
“denunce”. Dopo l’entrata in
vigore del Job Act, nulla pare
cambiato nel mondo sommerso del lavoro nero e dell’irregolarità. A denunciare i datori
di lavoro, è sempre la stessa
percentuale ad Aprilia: persone
che si accorgono di non avere
neanche una tutela quando il
loro “padrone” non gli presenta il cud per la dichiarazione
dei redditi o si accorgono di
non avere lo straccio di un contributo previdenziale. Chi
denuncia è sicuramente la
punta di un iceberg. Anche
perché per il datore di lavoro
non c’è l’obbligo di reintegro o
del contratto per il lavoratore
senza tutele e garanzie. E chi
accetta di lavorare in nero, lo
fa per disperazione. Perché
altro non c’è; e deve mandare
avanti una famiglia, sfamare i
propri figli, sopravvivere. La
Guardia di Finanza interviene
subito in caso di segnalazioni,
ma queste sono poche e sporadiche e i dati non danno l’idea
di un fenomeno che invece è
diffusissimo. Nel 2003 l’allora
segretario provinciale Cisl Pietro Ferrulli ci diceva che un
lavoratore su tre non aveva un
contratto regolare e che questo
accadeva per il 70% nel settore
dell’agricoltura. Nel 2007 i
casi di lavoro nero scoperti
dalle Fiamme Gialle sul territorio apriliano furono ben 87.
Dei 14 casi pizzicati nel 2015,
alcuni sono nel settore del
commercio al dettaglio, altri
nell’impresa edile, altri ancora
sono professionisti. Tranne un
rumeno, tutti sono italiani. È
un mondo che cambia. Di
segnalazioni nel settore agricolo non ci sono state nel 2015, e
l’unico controllo effettuato su
un’azienda
florovivaistica
apriliana ha dato esito negativo. Il mondo agricolo non è in
sofferenza più, o almeno le
segnalazioni non ci sono. I
nuovi lavoratori in “nero” sono
cittadini italiani, apriliani che
lavorano nel settore edile e del
commercio al dettaglio. E tra
questi, ci sono anche professionisti che per sbarcare il
lunario evadono le regole del
mondo del lavoro. Se le nuove
normative sul lavoro hanno
comunque attenuato il fenomeno del lavoro nero, d’altra
parte hanno generato un nuovo
Il ten. Silvia Bastici comandante della Guardia di Finanza di Aprilia
mondo: quello dell’irregolarità
e della precarietà. Se i casi da
lavoro nero sono pochissimi e
quasi si contano tra le dita
delle mani, le irregolarità
accertate dalla Guardia di
Finanza di Aprilia nel 2015
sono state moltissime. Ben 202
casi. Si tratta di persone che un
contratto ce l’hanno, ma questo contratto è il minimo indispensabile (spesso carta straccia) e di certo, non rappresenta
affatto la loro realtà lavorativa.
E’ un fenomeno che si è sviluppato negli ultimi anni con le
nuove normative sul lavoro e
soprattutto con la crisi economica. Le aziende per evitare di
pagare eccessivamente la macchina burocratica del lavoro,
affogate dai ridotti introiti
della
crisi,
preferiscono
rischiare con contratti irregolari piuttosto che pagare tutto
quello che devono. Male che
vada, del resto, se dovessero
essere scoperti, pagano una
semplice sanzione che non
incide affatto sulla possibilità
di continuare a rimanere datori
di lavoro. I 202 casi di lavoro
irregolare sono stati riscontrati
ad Aprilia nel settore delle
cooperative che si occupano di
logistica. Questo è un nuovo
settore dove l’irregolarità del
mondo del lavoro è molto presente. Si tratta di trasporto di
materiale, di carico e scarico
che spesso non sono alle dirette dipendenze dell’azienda
oppure del centro commerciale, ma che vengono gestite in
cooperative con contratti di
lavoro precari. Anche in questo
caso ben 150 casi sono italiani.
Gli altri 50 vengono dai paesi
dell’Est, in particolare rumeni,
polacchi e cecoslovacchi.
Si ringrazia per la cortesia e
per la disponibilità il ten. Silvia Bastici comandante della
Guardia di Finanza di Aprilia.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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“I RAGAZZI INVECE DI USCIRE E ANDARE A BALLARE VENGONO
A STARE QUI CON NOI…” AL SAN MICHELE HOSPITAL DI APRILIA
Un giorno sono venute due
ragazze, Alessia e Elisabetta,
che hanno portato una ventata
di gioventù, il martedì e il giovedì. Ci hanno fatto togliere i
pensieri, ci hanno aiutato a
mandare via i pensieri cattivi…
Facevano domande sul passato
e sul presente facendoci allenare la mente… ci hanno fatto
sognare di stare al mare…
Hanno fatto tanto, il loro sorriso e la loro gioia è contagiosa.
Ci dispiace sapere che tra un
po’ andranno via….”
Queste le parole dei pazienti del
RSA San Michele Hospital di
Aprilia che hanno preso parte
ad un Programma di Laboratori Sperimentali di Musicoterapia e Teatroterapia a
scopo riabilitativo e inclusivo
che li ha condotti sino all’evento unico ed irripetibile nel suo
genere: la messa in scena del
primo SPETTACOLO SENSORIALE DI IMPROVVISAZIONE TEATRALE per
pazienti con varie forme di
Demenza. Allo Spettacolo
Lunedi 18 Aprile hanno potuto
assistere amici e parenti, sorpresi e meravigliati nel vedere i
loro cari divertirsi, ridere e
sdrammatizzare sulle loro sventure. Come ci spiega Dott.ssa
Valentina Pavino, Coordinatrice del Progetto e Tutor delle
Tirocinanti: “lo scopo del Progetto sperimentale è stato quello di offrire attività Riabilitative
utili ai Pazienti per potenziare
le abilità cognitive residue e
migliorare il tono dell’umore,
contestualmente, far svolgere
Equipe Multidisciplinare San Michele Hospital in primo piano da
Sinistra: Dott.ssa Valentina Pavino, Tirocinante Elisabetta Ucci,
Educatrice Professionale Erica D’Agostino, dietro da sinistra
Terapista Occupazionale Elisa D’Eramo, Tirocinante Alessia Tesone
un percorso di tirocinio formativo adeguato alla figura dell’
Educatore Professionale all’in-
terno dell’equipe multidisciplinare della riabilitazione”. Le
attività sono state monitorate
giornalmente attraverso la somministrazione di test e strumenti costruiti ad Hoc, i risultati
dell’intervento sono stati resi
pubblici il giorno stesso dello
spettacolo dalla Dott.ssa Pavino. La messa in scena dello
spettacolo, costruito ed ideato
dai pazienti durante il corso dei
laboratori, è stata quindi pensata come la giusta conclusione
alle attività condotte dalle due
tirocinanti, Elisabetta Ucci e
Alessia Tesone.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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L’iniziativa è stata curata dall’AUSL di Latina in collaborazione Regione Lazio
I DATI DELLA CAMPAGNA DI PREVENZIONE 2015 CONTRO IL TUMORE DEL COLON
Inviate 20.065 lettere ai soggetti da 50 a 74 anni, hanno risposto in 4.754, il 6% è risultato positivo
I kit sono stati distribuiti presso i locali dell’Avis di Aprilia. Lo screening ha cadenza biennale, la prossima nel 2017
di Nicola Gilardi
La prevenzione è uno degli elementi sui quali i medici insistono con maggior vigore. Spesso
però i controlli preventivi
hanno un costo e può succedere
che i cittadini siano scoraggiati
dal punto di vista economico.
Non è questo il caso dello
screening del colon retto. Ad
Aprilia, infatti, la Campagna di
prevenzione dei tumori del
colon retto, iniziata nel 2015 ad
opera della Asl di Latina, in
collaborazione con la Regione
Lazio, ha coinvolto quasi 5
mila persone ed ha già portato
dei frutti. La campagna è partita nei primi mesi del 2015 attraverso l’invio una lettera scritta
da parte dell’azienda sanitaria
locale e sono state invitate a
compiere il test in ben 20.065
persone, tutte tra i 50 e i 74
anni, età di maggior rischio per
queste problematiche. Ad effettuare il test si sono presentati in
4.754. Le modalità di partecipazione sono state molto semplici. La Asl ha inviato a casa
una lettera di invito. Con questa
lettera tutti coloro che avessero
voluto partecipare hanno potuto ritirare un kit per raccogliere
il campione di materiale organico da essere analizzato. Questi kit sono stati distribuiti presso i locali dell’Avis di Aprilia
in via Enrico Fermi, mentre i
campioni sono stati consegnati
e e controllati dal Poliambulatorio di Via Giustiniano. I tempi
per analizzare i campioni è
stato molto breve ed in 7 giorni
si è potuto avere tutti i risultati
necessari. L’azione principale
degli operatori sanitari è stata
quella di verificare che all’interno dei campioni di feci dei
valori nazionali. La campagna
di prevenzione avviene ogni
due anni e la prossima dovrebbe partire nella primavera del
2017. La responsabile, la dottoressa Paola Bellardini, ha più
la dottoressa Paola Bellardini
pazienti non ci fossero tracce di
sangue occulto, che è sintomatico di una problematica da
analizzare più a fondo. In 315
casi si è verificata questa situazione e la Asl ha contattato telefonicamente gli interessati per
invitarli a fare dei controlli più
approfonditi. Questi hanno permesso ai pazienti di venire a
conoscenza di problematiche
che altrimenti sarebbero rimaste nascoste. In 9 casi, infatti,
sono state rilevate delle neoplasie del colon retto, in 75 casi
delle lesioni preneoplastiche
avanzate e in 23 casi delle
lesioni minori. La media delle
persone risultate positive al
test, 6.6%, ha rispecchiato i
volte ribadito l’importanza di
queste iniziative, che grazie
alla loro gratuità e grazie alla
loro totale assenza di liste d’attesa, possono dare risposte
immediate a tutti i cittadini,
senza differenze sociali o economiche. Lo sforzo della sanità
apriliana è stato importante,
con una predisposizione di 500
colonscopie che ha seguito una
cadenza di 18 al giorno e una
distribuzione di kit per circa
2500 persone. Importante è
stato il sostegno dei volontari
dell’Avis di via Enrico Fermi,
che hanno partecipato distribuendo i kit per tutti coloro che
avevano ricevuto la lettera da
parte della Asl. Grazie anche al
loro contributo, che si è tradotto anche in un riferimento
informativo per i partecipanti,
questa campagna ha avuto successo. Il nostro invito è quello
di partecipare numerosi.
Ringraziamo la dottoressa
Paola Bellardini, coordinatore del programma di prevenzione, che ci ha fornito i dati.
Foto 2015 archivio G.Compagno
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IL GIORNALE DEL LAZIO
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La breve cerimonia si è tenuta come da tradizione presso il cippo di Campoverde eretto nel 1964
25 APRILE, COMMEMORATI I CADUTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
Presente il marò Ennio Appetecchia, classe 1927, che ha combattuto a Campo di Carne aveva 17 anni .Non sono mancate le contestazioni da parte
dell’ANPI locale, come avviene da quattro anni.Una manifestazione ignorata dai media per 50 anni, ultimamente ha conquistato la cronaca nazionale
Rinnovata la tradizionale commemorazione dei caduti della Repubblica
Sociale Italiana (1943-1943, lunedì 25
Aprile, organizzata dall’Associazione
Campo della Memoria e dal movimento politico “La Destra” presso il Cippo
di Campoverde eretto in memoria dei
caduti del battaglione Barbarigo della
caduti». Alberto Indri ha poi presentato due ex combattenti: Ennio Appetecchia, marò, classe 1927, che ha riferito:
“Mi sono arruolato a Roma, a piazza
Bainsizza, avevo 16 anni e mezzo ne
dichiarai 18. Sono stato 4 giorni (1944)
a Campo di Carne sui binari con le
mitragliatrici Breda 37” e Nando
Signorelli, parà della Folgore, che
combatterono nell’ultimo conflitto
X Mas nel 1964. Momenti di tensione
ci sono stati per la contromanifestazione organizzata dall’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), la cui
sezione è operante ad Aprilia dal 2012.
Le due “fazioni” si sono scambiati
insulti e canti, senza sfociare in atti di
violenza. Ad aprire la cerimonia è stato
il presidente Alberto Indri: «Come
ogni anno, da vent’anni a questa parte,
ricordiamo i nostri caduti che hanno
combattuto contro le forze angloamericane. Non li dimenticheremo mai». La
parola è poi passata a Paolo Verzili
(sindaco di Aprilia ff 2004-2005), che
ha esordito: «Cari camerati, voglio ringraziare innanzitutto le forze dell’ordine che ci hanno garantito la sicurezza
di questa manifestazione come ogni
anno. Siamo uomini di legge e ordine e
non abbiamo mai avuto, nel corso degli
anni, eventi bellicosi di nessun genere.
Vogliamo soltanto onorare i nostri
mondiale: «Mi rivolgo ai ragazzi - ha
detto Signorelli - dovete conservare la
storia, difendere questo cippo perché
non ce ne sono altri in Italia e in Europa. Sono 71 anni che camminiamo per
onorare questa continuità. Questo
cippo lo inaugurammo io e Finestra,
che era il “Federale” del MSI di Littoria (Latina) nel 1964. Non fu una giornata facile, ma lo mettemmo. Poi
andremo al campo della memoria, di
questi cimiteri ce ne sono due, uno qui
ed un altro a Milano dove i partigiani
uccisero parecchi ragazzi. Non abbiamo altro. Abbiamo un campo della
memoria autorizzato perché eravamo
un esercito regolare di una repubblica
regolare, caduti per la difesa della battaglia di Roma. Cari camerati cari giovani non è reato. Ha concluso la grido
“A NOI” e con il saluto romano insieme agli altri presenti». Signorelli ha
ricordato molti momenti, come quelli
di Nicola Gilardi
dello sbarco di Anzio e dei combattimenti della Repubblica di Salò. Poi c’è
stata la benedizione ai caduti in latino,
come da tradizione da parte di un
sacerdote della comunità Pio X di
Albano. In chiusura è intervenuto un
ragazzo che ha dato letto un documento commemorativo. Dopo la cerimonia
ufficiale, durata poco più di 15 minuti,
c’è stato uno scambio di insulti tra i
membri dell’ANPI
presenti sul luogo e
che hanno dato vita ad
una contro manifestazione. Alla canzone
“Bella Ciao” intonata
dall’ANPI, un gruppo
di estrema destra si è
schierato e con il braccio destro alzato
hanno fatto il classico
“saluto romano”, sulle
note di “Me ne frego”
storica canzone fascista. Grazie alle forze
dell’ordine intervenute massicciamente,
non si è andati oltre gli
sfottò e nessun evento
violento si è verificato. L’ordine pubblico è
stato affidato al Vicequestore Aggiunto, la
dottoressa
Lucia
Dipierro,
Dirigente
Commissariato
di
Cisterna. I Carabinieri
erano comandati dal
Tenente Luigi Mascolo, mentre la Polizia
locale ha regolamentato il traffico e un cordone delle forze dell’ordine divideva le
due fazioni. Dopo la cerimonia i partecipanti si sono recati al sacrario militare di Nettuno, che conserva le spoglie
dei caduti della Repubblica Sociale Italiana. A curare l’organizzazione dell’evento e del sacrario è l’Associazione
Campo della Memoria. «La finalità
dell’Associazione è chiara - dicono
dall’associazione -: ricordare i soldati
del Battaglione Barbarigo che, durante
la Seconda Guerra Mondiale, caddero
in battaglia per l’Onore d’Italia. Per
questo motivo si decise la costruzione
di un sacrario militare dal nome altisonante ed evocativo “Campo della
Memoria” che potesse accogliere le
spoglie mortali dei ragazzi del Barbarigo che combattero sul fronte pontino
contro l’invasore anglo-americano.
Dopo innumerevoli sforzi e grazie al
contributo volontario di numerosi
Marò della X Flottiglia Mas, finalmente, nel gennaio del 1990, l’Associazio-
ne Campo della Memoria acquistò, nei
pressi di Nettuno, un’area di 3.600 mq,
inserita tra il cimitero americano e
quello Tedesco, quasi a ristabilire lo
schieramento dei reparti allora contrapposti su quel fronte. Nel 1991 concessa l’autorizzazione all’esecuzione
del progetto, ebbe luogo la posa della
prima pietra. Nel 1993 con un rito
austero, apolitico e prettamente militare, la consacrazione dell’opera nelle
sue linee essenziali».
Foto di Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Nonostante che dall’istituzione del “Giorno del Ricordo” tutte le Amministrazioni comunali gli hanno reso omaggio
È DIVENTATO IL MONUMENTO DELLA DISCORDIA
IL CIPPO DI CAMPOVERDE IN MEMORIA AI CADUTI DELLA RSI
Il 13 febbraio 2011 è stato presente il sindaco Domenico D’Alessio, che ha deposto una corona d’alloro
L’invito del sindaco Terra: “Il 25 Aprile è una giornata che deve unire e non dividere la nazione italiana”
di Gianfranco Compagno
È diventato il monumento della discordia, il cippo collocato sin dal 1964 a Campoverde in un area privata, in
ricordo dei combattenti della Repubblica Sociale Italiana
(R.S.I.), costituita il 23 settembre 1943, caduta il 25 aprile 1945 con la Liberazione, che hanno tentato di contrastare l’avanzata delle truppe alleate sbarcate a Nettunia
(Anzio – Nettuno) il 22 gennaio 1944. Da qualche anno
quei combattenti riposano nel Campo della Memoria,
sacrario dei caduti della R.S.I, di via Rocca Priora di
Nettuno, cimitero di guerra di proprietà del ministro
della difesa. Sul tronco di pilastro è incisa un’epigrafe:
“GENNAIO – GIUGNO 1944 – AI COMBATTENTI
DEL BARBARIGO- FOLGORE E CC.NN. – CADUTI
PER L’ONORE D’ITALIA”. Nonostante abbia avuto un
riconoscimento dalle autorità civili militari dall’istituzione “Giorno del Ricordo” (legge 92/2004), solennità civile, che si celebra il 10 febbraio di ogni anno. C’è chi vorrebbe il suo abbattimento, la cancellazione della memoria. Su iniziativa del coordinatore Benedetto Lacchè,
coordinatore della associazioni combattentistiche e d’arma ogni anno viene celebrata una cerimonia di commemorazione a tutti i caduti, con la presenza delle autorità
civili e militari. Finché don Francesco Bruschini è stato
parroco la cerimonia religiosa veniva officiata nell’antica chiesa di Campoverde. Partendo dall’amministrazione Meddi, è stato sempre presente il vicesindaco e poi
sindaco ff Paolo Verzili. Ma anche l’amministrazione
Santangelo con i delegati assessore Giovanni Forcina e
il consigliere comunale Giuseppe Colaiacovo. Nel 2007
era presente anche Adriano Lemma, attuale presidente
del comitato “Grandi Eventi”. L’Amministrazione D’Alessio nel 2010, primo anno del mandato, aveva patrocinato l’evento della 1a edizione dello “Spazio della
Memoria”, al cippo di Campoverde fu delegata l’assessore Patricia Renzi.
Il 13 febbraio 2011 ha reso omaggio al monumento in
memoria dei caduti della RSI il sindaco Domenico D’Alessio, che ha deposto una corona d’alloro, presenti l’assessore Luigi Bonadonna e l’assessore Patricia Renzi.
Presente il Gonfalone. Il 12 febbraio 2012, pochi giorni
prima della sua morte, il sindaco D’Alessio, delegò l’assessore Luigi Bonadonna, che per l’occasione indossò la
fascia Tricolore, che era accompagnato dalla collega
Patricia Renzi. Presente il gonfalone con il comandante della polizia locale Massimo Marini. Nel 2013 il sindaco ff Antonio Terra ha inviato due delegati: di nuovo
Il sindaco Domenico DʼAlessio
Lʼass.re Luigi Bonadonna
l’assessore Patricia Renzi e l’assessore Fabio Malecchi, in quell’occasione era presente tra gli altri anche
Antonio Iovino, in rappresentanza dell’Arma Aeronautica, attuale coordinatore del Movimento Politico 3°
Polo Aprilia Futura, lista di maggioranza che esprime il
vice sindaco Franco Gabriele. Nelle edizioni della giornata del ricordo del 2014 e 2015 l’amministrazione Terra
è stata rappresentata dall’assessore Francesca Barbaliscia (Lista l’altra faccia della politica, di chiara ispirazione di destra). Nel 2015 (domenica 15 febbraio) il sen-
timento delle associazioni combattentistiche e d’arma lo
espresse il coordinatore Benedetto Lacchè, che dichiarò: “Onore ai caduti di entrambi gli schieramenti”. Quelle dichiarazione, ma soprattutto la presenza dell’assessore Barbaliscia con fascia Tricolore, scatenatono altre
polemiche da parte dei rappresentanti dell’ANPI locale.
Quest’anno per quieto vivere e buon senso le associazioni hanno preferito rinunciare alla manifestazione a Campoverde. La cerimonia è avvenuta alla madonnina di via
Nettunese (come ogni anno), deposizione di una corona
al monumento agli artiglieri e messa presso la chiesa di
Maria Madre della Chiesa. “Il 25 Aprile è una giornata che deve unire e non dividere la nazione italiana,
perché è in questo giorno che settantuno anni fa il
popolo è uscito dalla guerra, là sì stremato e purtroppo diviso, ma in pace e in democrazia. Ritengo che in
nome dei principi fondanti la Festa della Liberazione,
così come la nostra Carta Costituzionale, si debba
riconoscere a chiunque la libertà di manifestare liberamente e civilmente il proprio pensiero. Ciò premesso, ritengo altresì che vadano sempre e comunque
condannati i toni accesi e le manifestazioni di violen-
za deliberatamente poste in essere con ogni mezzo”. A
dirlo è stato il sindaco Terra alla vigilia dell’80° anniversario della fondazione di aprilia e 71° della Liberazione.
Foto di Domenico Russo, ringraziamo Benedetto
Lacchè per la gentile concessione
IL GIORNALE DEL LAZIO
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La manifestazione si è svolta giovedì 21 aprile 2016 a Latina in piazza del Popolo
“GUIDA LA VITA”
GIORNATA DEDICATA ALLA SICUREZZA E ALL’EDUCAZIONE STRADALE
Voluta dal prefetto di Latina Pierluigi Faloni e organizzata dal suo staff
di Nicola Gilardi
I numeri degli incidenti in Italia non sono un dato confortevole. Muoiono sulle strade 9
persone al giorno e 700 restano
ferite. Questi dati dell’Istat,
relativi all’anno 2014 (gli ultimi disponibili, ndr), sono lo
specchio di una situazione
grave e che sempre più spesso
coinvolge i giovani. Con 177
mila incidenti stradali all’anno,
le strade sono luogo dove è
necessario prestare la massima
attenzione possibile, ma dove
spesso la sicurezza non è sempre rispettata. Per questo la
Prefettura di Latina ha deciso
di organizzare un evento didattico-educativo con i ragazzi
della scuola dell’obbligo.
L’evento “Guida la Vita” si è
svolto sabato 21 aprile in Piaz-
za del Popolo a Latina ed ha
avuto lo scopo di sensibilizzare
i giovani, ma anche i genitori,
gli educatori e la cittadinanza
tutta, sulla necessità del rispetto delle regole di comportamento sulla strada. Tutto questo attraverso la promozione di
una cultura della legalità e del
senso civico. La manifestazione ha ottenuto il Patrocinio
della Presidenza del Consiglio
dei Ministri ed è stata realizzata con la collaborazione di 41
partners, ovvero dell’Ufficio
scolastico provinciale della
Provincia, dei Comuni di Latina, Aprilia, Cisterna di Latina,
Fondi, Formia, Sabaudia e Terracina. Hanno partecipato
anche le Forze dell’Ordine e
gli operatori del soccorso sanitario stradale, della Fmi-Federazione Motociclisti Italiana,
dell’Unione Autoscuole, dell’Associazione Vittime della
Strada, di Unindustria, dell’
ANIA-Fondazione per la Sicurezza Stradale, del Centro
Sportivo Italiano-Nazionale
Italiana Amputati, della Banca
Intesa San Paolo, dell’ASI-Circolo Pontino della Manovella,
della S.I.G.E.S. Società Italiana Educazione Stradale, della
Protezione Civile Pontina,
della Cooperativa Astrolabio,
della C.R.I., dell’Avis e di
Yamaha Moto. Fondamentale
la partecipazione degli alunni,
circa 1300 delle classi quarta e
quinta delle elementari, nonché
dei ragazzi delle scuole medie
di primo e secondo grado che
sono stati condotti per mano
verso la conoscenza di una corretta condotta di guida,
mediante una serie di percorsi
mirati. IL PROGRAMMA L’intenso programma ha visto
degli appuntamenti importanti:
alle ore 10 il prefetto di Latina,
Pierluigi Faloni ha dato il suo
saluto ai partecipanti. Poi si
sono susseguiti gli interventi di
alcune importanti figure: l’in-
IL GIORNALE DEL LAZIO
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gegnere Adriana Elena, dirigente del nucleo sicurezza stradale ASTRAL - azienda stradale Lazio Spa che ha parlato del
“Rapporto della sicurezza stradale e manutenzione delle strade nella Provincia di Latina”. Il
direttore della direzione territoriale INAIL di Latina e Fronsinone, il dott. Massimo Potestà, ha parlato di “Disciplina
degli infortuni in itinere”. La
dottoressa Armanda Salvucci,
responsabile vicario dell’ufficio della motorizzazione civile
di Roma - sezione di Latina, ha
illustrato la Campagna 2016 di
comunicazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale
del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il dottor
Antonio Sabatucci, dirigente
del dipartimento prevenzione
dell’Asl di Latina ha messo in
luce le iniziative della Asl di
Latina per la prevenzione degli
incidenti stradali. Infine l’avvocato Federico Alfredo
Bianchi del Foro di Roma ha
discusso del reato di omicidio
stradale alla luce della nuova
riforma. Sono intervenuti inoltre ingegner Luciano Comelli
dell’ Università “La Sapienza”,
il dottor Michele La Fortezza,
dirigente superiore le compartimento Lazio e Umbria della
Polizia Stradale, Luca Zavatti,
capitano nazionale di calcio
amputati, vittima di un incidente stradale e infine il giornalista
Egidio Fia Giornalista, per parlare del ruolo della comunicazione per la prevenzione di
incidenti stradali. LE INIZIATIVE - L’intenzione è stata
quella di far immergere i parte-
ni ed associazioni che hanno
collaborato al progetto, per
permettere ai ragazzi di conoscere da vicino le varie caratteristiche e prestazioni di guida
dei diversi veicoli. Come in
una piccola rappresentazione
della realtà di tutti i giorni, gli
studenti sono stati protagonisti
di diversi ruoli (pedone, vigile
urbano, autista, ciclista) per
apprendere quali sono le regole
di ciascuno in una serie di percorsi che ricreano la circolazione stradale con tutte le sue
regole e vista da diverse angolazioni (a piedi, in bicicletta,
con i pattini, i monopattini o lo
skateboard). Di sicuro impatto
infine la simulazione della
guida sotto l’effetto dell’alcool
attraverso l’uso di occhiali speciali, per far comprendere
quanto sia rischioso e come
appaia distorta la realtà se ci si
mette alla guida dopo aver
assunto stupefacenti o alcool,
la simulazione di un intervento
di soccorso in un incidente
stradale da parte dei
Vigili del Fuoco e
dell’Ares 118 e un
simulatore di guida
messo a disposizione dall’Ania e della
Polizia Stradale
del distaccamento
di
Aprilia.
IL PREFETTO Soddisfatto per la
partecipazione il
Prefetto di Latina,
Pieruigi
Faloni:
«Un sentito grazie
per aver accettato
l’invito a partecipare a questa gior-
cipanti in situazioni di apprendimento diretto. Per questo è
stata allestita una sala multimediale sul Pullman Azzurro della
Polizia di Stato, all’interno del
quale si sono svolte lezioni a
tema con l’utilizzo di giochi e
la visione di cartoni animati al
fine di rendere fruibile, in
modo semplice, il messaggio
da trasmettere, attraverso l’uso
del linguaggio più usato dai
giovani. Ci sono stati poi specifici spazi espositivi, allestiti e
curati dalle numerose istituzio-
nata
dedicata
all’educazione
stradale, il cui
scopo è stato quello di avvicinare i
giovani, dai più
piccoli ai più grandi, alla conoscenza
ed al rispetto delle
regole del codice
della strada e, tramite loro, suscitare nei più grandi
una
rinnovata
riflessione e presa
di coscienza sull’importanza
della sicurezza stradale e di
tutto quanto gira intorno ad
essa». Il Prefetto ha poi spiegato la decisione, presa di concerto con lo staff di gabinetto della
Prefettura stessa, di organizzare questa giornata: «Questa
iniziativa nasce nella nostra
Prefettura, dopo un anno di
lavoro durante il quale si è
affrontato il tema dell’incidentalità stradale sotto i suoi
molteplici aspetti. Passando
dall’intensificazione dei servizi di vigilanza sulle strade
da parte delle Forze dell’Ordine e delle Polizie locali,
all’analisi delle situazioni di
manutenzione della rete viaria, al concreto avvio dell’Osservatorio Provinciale sulla
sicurezza stradale. Fasi di
lavoro che hanno ancora una
volta sottolineato quale sia
l’importanza di una partecipazione collettiva, di tutti i
cittadini, per una reale, concreta e condivisa azione di
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sicurezza». Il Prefetto ha però
sottolineato come i controlli
sulle strade, da soli, non siano
sufficienti: «È necessario prendere coscienza che la migliore
sicurezza è la nostra capacità di
essere sicuri del nostro comportamento. Persone coscienti,
preparate, in grado di saper
guidare un veicolo, rispettosi
delle regole». Dalle parole di
Faloni è emersa la volontà di
rendere questo incontro un
appuntamento annuale al quale
far partecipare grandi e bambini e che queste giornate possano generare un senso civico
maggiore nei giovani, ma
anche negli adulti.
Pagina e foto a cura di
Gianfranco Compagno
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Il 26 aprile il sindaco di Aprilia Antonio Terra visita la scuola e ascolta i ragazzi: “sono bellissime realtà che arricchiscono l’offerta didattica
cittadina e ci fanno confidare nella sempre maggiore crescita del prestigio apriliano nel settore musicale nazionale”
L’ORCHESTRA MATTEOTTI A VENTOTENE IN MUSICA
Tanti gli appuntamenti musicali per maggio previsti dalla scuola che quest’anno ha riportato successi e vittorie in diversi concorsi letterari
di Riccardo Jorillo
Una bellissima esperienza quella
vissuta a Ventotene dalla classe
ad indirizzo musicale II E dell’istituto comprensivo Matteotti di
Aprilia. Una prima tappa verso il
mondo musicale e un’opportunità di coniugare la musica alla
visita d’istruzione. A Ventotene
per il primo anno, è stata avviata
una rassegna-concorso musicale
dedicata all’europeista Altiero
Spinelli. La rassegna-concorso
dal titolo “Pandataria – Ventotene in musica” è stata promossa
dagli insegnanti di strumento
della scuola di Formia Dante
Alighieri. Dal 26 al 29 aprile
sono giunti sull’isola pontina
oltre 500 ragazzi provenienti da
tutt’Italia e si sono esibiti nel
centro polivalente dedicato a
Spinelli dove qualche mese fa, è
intervenuto il presidente del
Consiglio Matteo Renzi. I ragaz-
zi si sono confrontati con i loro
coetanei provenienti da tante
realtà scolastiche italiane. L’orchestra Matteotti che ha all’interno la II E ad indirizzo musica-
le e alcuni allievi interni all’isti-
tuto, dell’associazione musicale
Kammermusik è composta da 38
elementi: chitarre, pianoforti,
violini, clarinetti, flauti e percussioni. Gli insegnanti di strumento Pio Spiriti (violino), Riccardo
Toffoli (pianoforte), Rocco
Palazzo (clarinetto), Giuseppe
Balassone (chitarra) coordinati
dalla prof.ssa Gabriella Vescovi
(docente di educazione musicale) hanno deciso di portare l’orchestra ad esibirsi nella rassegna. Della Kammermusik ha
accompagnato i ragazzi il prof.
Claudio Di Lelio docente di violino (hanno preparato i ragazzi
anche la prof.ssa Alessandra Salciccia docente di flauto traverso,
Simone Slavatori docente di chitarra e Massimo Frasca docente
di percussioni). Sono giunti tantissimi complimenti da parte del
preside dell’istituto Alighieri di
Formia, dall’organizzazione e
dai colleghi presenti per la performance dei ragazzi che hanno
suonato inno giovanile composizione del prof. Pio Spiriti, Sister
Act, fantasia Gospel arrangiata
dal prof. Riccardo Toffoli e fan-
tasia Disney arrangiata dal prof.
Pio Spiriti. Un grandissimo successo per dei ragazzi che sono
ancora in seconda media. Infatti
è solo da due anni che nell’Ic
Matteotti è attivo il corso ad
indirizzo musicale dove, in orario pomeridiano, si può studiare
uno strumento musicale fra
quelli presenti come materia
scolastica, fare musica insieme e
socializzare nel segno della
musica. Il 26 mattina, prima di
partire per Ventotene, l’orchestra
ha provato nell’aula musica alla
presenza del sindaco di Aprilia
Antonio Terra e dell’assessore
alle finanze Roberto Mastrofini.
Il Sindaco Antonio Terra ha
espresso parole di viva soddisfazione per gli enormi progressi
nell’ambito dell’offerta didattica
cittadina, a beneficio delle giovani generazioni, confidando in
una sempre maggiore crescita
del prestigio apriliano nel panorama culturale nazionale. Non è
l’unico appuntamento per l’Ic
Matteotti che quest’anno si
arricchisce di premi speciali,
anche nel campo letterario con
la vincita di concorsi. L’orchestra parteciperà al concorso Città
di Latina in programma per la
fine di maggio. Inoltre il coro
Matteotti Junior che comprende
alunni delle classi terze, quarte e
quinte della primaria Deledda e
Campoverde, parteciperà al
Macchi il 9 maggio a Latina e il
12 maggio a Ciampino. A metà
maggio è in costruzione la settimana della musica. Infine il 10
giugno ci sarà il concerto finale
musicale, verifica di tutto il
lavoro svolto durante l’anno, che
è stato notevole. Il risultato ottenuto è sicuramente il maggior
premio per tutti gli allievi. Molta
la soddisfazione del preside dell’Ic Matteotti Antonio Ferrone
che si è congratulato con i ragazzi e con gli insegnanti.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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Ad Aprilia è arrivata “Mon Amour”
la gelateria dell’amore
Angela Sposato con il papà Giorgio e la sua famiglia raddoppiano
il punto vendita già da anni presente presso il centro commerciale Latina Fiori. Tantissimi i
servizi e le novità che Mon
Amour vi offre dalla colazione
all’aperitivo, oltre naturalemente
all’ottimo gelato artigianale con
golosissimi gusti da avere l’imbarazzo della scelta da provare
l’ultima novità per i più piccini il
nuovo gusto di “Masha e Orso”.
Inoltre la Yogurteria, La cheesecake alla fragola, la delizia al
limone e la caffetteria con in
esclusiva di zona il “Caffè
Kenon”. Solo a pensarci ci e’
venuta l’acquolina in bocca, e
noi appassionati del buon gelato
siamo stati all’inaugurazione
della nuova gelateria artigianale
“Mon Amour” aperta sabato 30
Aprile, ad Aprilia in piazza
Benedetto Croce, 50. Per l’occasione i gestori hanno offerto
gelato gratis per tutti, con le
mascotte di “Masha e Orso” per i
più piccoli e in tanti si sono presentati all’appuntamento. Veramente bella la nuova gelateria
nello stile d’arredamento, ma
soprattutto buonissimi i tantissimi gusti di gelato prodotto artigianalmente da Angela che è nel
settore della gelateria da tantissimi anni. “Una produzione totalmente artigianale, con la ricerca
e l’uso delle migliori materie
prime presenti sul mercato”.
Soddisfatta dell’inaugurazione
Angela Sposato con la sua fami-
glia, che si sono buttati in questa
dolce e gustosa avventura ringraziano i numerosissimi presenti.
Un in bocca al lupo da parte
della nostra redazione e vi consigliamo di non perdere l’ occasione di assaggiare un ottimo gelato
artigianale. Non vi resta quindi
che farci un salto e godersi un
dolcissimo momento di relax.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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5 - 19 MAGGIO 2016
METTICI il CUORE
Spazio di riflessione sulle
PROFESSIONI di AIUTO
Essere un insegnante oggi
In una società completamente evoluta, i migliori di noi dovrebbero aspirare a diventare insegnanti e il resto di noi dovrebbe adattarsi a qualcosa di meno, perché il trasmettere la civiltà da una generazione a quella successiva dovrebbe essere l’onore più alto e
la più alta responsabilità che chiunque possa mai avere.
(Lee Iacocca)
di CINZIA DE ANGELIS
Tutti noi siamo stati alunni
una volta e tutti per crescere
abbiamo avuto bisogno di
buoni maestri. Sono loro che
ci hanno indicato la via per
diventare adulti migliori.
Alcuni hanno attraversato la
nostra vita senza neppure sfiorarla mentre altri hanno tenuto
la nostra mano fino all’ultimo
giorno di scuola per infonderci coraggio. Alcuni hanno
acceso un fuoco, altri neppure
una fiammella. Perché gli
insegnanti non sono tutti uguali. Per insegnare ci vuole professionalità, esperienza ma
anche coraggio, passione e
gioia. Per conoscere da vicino
il mondo degli insegnanti ho
voluto incontrare Andreina
Borgh.
Andreina appartiene a quella
categoria di insegnanti che
quando parlano ti rubano l
‘anima lentamente. Ha gli
occhi azzurri,Andreina, e trasparenti, un sorriso genuino
come quello di una bambina.
È molto bello parlare con lei.
Ascoltarla.
Mi dice che lei è nata in Tunisia e che ha avuto bisogno di
tempo per sentirsi a casa, qui,
in Italia. Ma anche se Andreina è un albero senza radici,
come lei sostiene, sa tenersi
bene in piedi. Le radici di
Andreina non affondano nella
terra ma nei suoi valori, forti e
saldi. Andreina insegna nelle
scuole medie e superiori di
Aprilia e Latina in qualità di
docente precaria da oltre quindici anni. Subito dopo la laurea ha collaborato con l’Università la Sapienza di Roma
presso la cattedra di Storia
dell’’Europa. Ha pubblicato
un saggio su Altiero Spinelli
che nel 2002 ha presentato ad
Aprilia insieme al Professore
F. Gui titolare della cattedra di
Storia dell’Europa del Dipartimento di Storia della Facoltà
della Sapienza ed è stata eletta membro del Direttivo del
Movimento Federalista Europeo per la formazione. L’amore per l’Europa si trasforma in
un disegno preciso che ben
presto Andreina vorrà condividere con le nuove generazioni
di Aprilia. Nasce così il progetto interdisciplinare Ulisse
per l’Educazione all’Europa
nelle scuole, della durata di tre
anni, che coinvolgerà alcune
scuole della citta’ pontina e
che susciterà molto interesse,
soprattutto tra i ragazzi. Ciò
che colpisce in Andreina è la
passione con la quale intende
divulgare idee e nuovi saperi
per far crescere le giovani
generazioni e insegnare loro
un modo di fare cultura che
renda tutti protagonisti nel
processo verso il cambiamento. Per lei amare la cultura
significa operare concretamente perché possa diffondersi e, infatti, grazie alla sua
generosità Aprilia ha potuto
conoscere il grande poeta Zaccaria Gallo e la sua profonda
umanità:
un
regalo
inatteso,molto importante per
tutti noi e foriero di futuri progetti sui quali la docente sta
lavorando assieme a dirigenti
scolastici e colleghi di lavoro.
Essere insegnanti … cosa
vuol dire per te?
Per me essere insegnanti è un
modus vivendi, un modo di
vivere e di essere. Quando
entro in classe non c’è nulla
che non sia parte di me e della
mia esperienza di vita. Quello
che mi interessa comunicare ai
ragazzi è l’autenticità del mio
vivere, la mia onestà intellettuale, i miei valori e la mia
correttezza morale.
Un insegnante è per me un
esempio concreto e credibile,
un modello autentico, senza
finzione. E’ per questo motivo
che non sento nessuna fatica
nell’insegnare perché sono
libera di essere me stessa con i
ragazzi. E’ solo con la serenità
di essere veri che si può entrare nel loro cuore.
Quali sono le difficoltà che
incontri come insegnante?
Beh … un po’ tutte le difficoltà che incontrano gli insegnanti in generale ma in particolare
la poca attenzione delle istituzioni stesse e di molte famiglie
verso il ruolo della scuola
oggi.Per tanti di loro la scuola
è un parcheggio. Si avverte
quanto si investa poco nell’istruzione in genere, come se
non riponessero più molte
aspettative nella scuola e nel
futuro dei cittadini e dei propri
figli.
Quale caratteristica deve
avere un insegnante per
essere un buon insegnante?
Un insegnante deve avere
carisma. Deve saper avvicinare i ragazzi al sapere e alla
conoscenza tramite l’esempio.
È competenza, esperienza ma
anche passione, tenerezza e
calore. Un insegnante ha il
dovere di “far stare bene” il
bambino in classe,
rendere le sue giornate serene, farlo
sorridere. Se questo
non accade non può
dirsi un buon insegnante,aldilà di ogni
nozione che trasmette.
C’è differenza per
te tra educare e
insegnare?
No. Non si “fa”
l’insegnante. Si e’!
L’istruzione e l’apprendimento passano attraverso il
calore
umano,
l’empatia.
Di cosa ha bisogno la scuola
secondo te?
Gli
insegnanti
avrebbero bisogno di qualcuno
Andreina Bor
gh
che li aiuti a lavorare insieme, a
fare squadra tra
di loro e con i genitori. Abbia- appiemo bisogno di creare una no, i genitori partecipano al
comunicazione migliore con progetto educativo e si crea un
le famiglie. La comunicazione clima profondo di rispetto e di
genitori-insegnanti è il punto fiducia.
dolente della scuola. Nella mia Cosa provi quando un alunesperienza accade spesso che, no non ce la fa?
se si coinvolgono i genitori, Quando un alunno fatica e non
essi rispondono con entusia- ce la fa è l’insegnante che deve
smo e generosità e tale siner- usare le strategie per rendere
gia si ripercuote sul benessere l’alunno proponitivo e collagenerale del bambino. Fare borativo. Lavorare tanto per
squadra significa tenere pre- non perderlo! Non deve
sente che tutto il lavoro che lasciarlo andare! E l’unico
viene fatto sarà svolto ricadra mezzo che funziona ed è solo
sui loro figli. Un insegnante è l’amore verso questo lavoro
al servizio della scuola, non che dà a noi docenti la forza di
deve dimenticarlo mai ! Quan- sperare sempre che quel bamdo lo faccio comprendere bino che oggi arranca domani
camminerà da solo.
CONCLUSIONI
Il sole è sceso. Dalle finestre
del mio studio non entra più la
luce del giorno. E’ tardi ma io
non me ne accorgo. Non ho
più guardato l’orologio appeso
alla parete. Sono rapita dalla
passione e dall’amore che si
fanno spazio tra le parole di
Andreina, dalla sua serietà che
la tiene dritta e che trasmette
sicurezza e solidità. Andreina
brilla di sostanza e mi fa luce.
Sono contenta di averla incontrata e sono certa che il nostro
incontro sarà per tutti voi un
bel regalo.
direttore Bruno Jorillo
Per ascoltarla vai su www.radiolaziosud.it - www.giornaledellazio.it - guidadiaprilia.it
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IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
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LE ECCELLENZE REGIONALI SULLA SICUREZZA DEL VOLO
SEMINARI GRATUITI AD APRILIA IL 13 E 20 MAGGIO
Con il patrocinio del Comune di Aprilia, le eccellenze Aerospaziali dell’Aereo Sekur e HDR Aero Sekur di Aprilia, in collaborazione con la BCC di
Roma Agenzia di Aprilia, l’Agenzia Viaggi Carmen, l’Enea Hotel e Sfera Magazine, organizzano due seminari sulla Sicurezza del Volo.
La partecipazione è gratuita fino ad esaurimento posti.
Per confermare la presenza è necessario chiamare l’Agenzia Viaggi Carmen al numero 06.92 82 882
Gli argomenti principali del
seminario sono “Vincere la
Paura di Volare”, “La Sicurezza
del Volo” e la “Progettazione e
Manutenzione degli Aerei”.
Vincere la Paura di Volare
Per chi non ha ancora osato
volare, questo è sicuramente un
primo passo verso lo spiegamento delle ali della propria
volontà.
Per chi già vola, questa è un’occasione di arricchimento culturale e psicologico da non
lasciarsi assolutamente sfuggire. Le presentazioni saranno
effettuate da professionisti
della manutenzione aeronautica, nonché della sicurezza del
volo, esperti di formazione di
tecnici aeronautici nonché di
operazioni volo, tutti attualmente operanti nell’ambito del
Maintenance
Management
Aeronautico
Programma prima giornata
Venerdì 13 maggio 2016 dalle
ore 17:30 alle 19:00
Luogo: Enea Hotel – Sala
Convegni – Aprilia
Relatori:
– Ing. A.M. Perillo (Responsabile Sicurezza Equipaggiamenti
di emergenza volo – A.M.
EASA&FAA
part
145)
– Ing. Giorgia Feuli (Responsabile Qualità Sicurezza Equipaggiamenti volo)
- Safety & Security del volo
- Come è fatto un aereo, come
vola e come si è evoluta la sicurezza dagli albori dell’aviazione
sino ad oggi
- Le tecnologie che rendono
sempre più sicuro il volo
. Le statistiche
- I voli transoceanici e transpolari
- I velivoli ad elica e quelli a
reazione visti dal punto di vista
della sicurezza
- Le turbolenze
- Le tipologie di emergenze a
bordo
- Gli equipaggiamenti di emergenza
- I rumori a bordo durante le
varie fasi di un viaggio
- La security dei bagagli
- La security tra i passeggeri
- La security attraverso le tecnologie a bordo
Programma seconda giornata
Venerdì 20 maggio 2016 dalle
ore 17:30 alle 19:00
Luogo: HRD Aero Sekur
S.r.l. via Vallelata 46 - Aprilia
Relatori:
–Ing. Gabriele Salani (Responsabile manutenzione Equipaggiamenti di emergenza volo –
M.M.
EASA&FAA
part)
– Dott.ssa Sciorilli (Responsabile Rapporti Compagnie Aeree
per Safety & Security)
- Come viene gestita la manutenzione aeronautica
- Gli equipaggiamenti di emergenza e loro funzionamento
visti dal vivo
- Gli equipaggiamenti di security e loro funzionamento visti
dal vivo
- Aspetti psicologici del «fear of
flight»
Safety e security nell’aviazione civile
Intervista all’Ing. Alessandro Maria Perillo, Direttore responsabile HRD AERO SEKUR di Aprilia
Ingegnere, quale è la differenza tra safety e security nel trasporto aereo e quanto sono
tenuti in considerazione dagli
operatori del settore?
Per safety intendiamo tutte le
procedure gli strumenti, i sistemi
e gli equipaggiamenti volti ad
assicurare le operazioni degli
aerei sia a terra che in volo in
condizioni regolari e di emergenza. I criteri progettuali
(ridondanze, margini di sicurezza, test di certificazione di ogni
pezzo, ecc.), le procedure e le
regole delle attività di manutenzione, il controllo del traffico
aereo,l’addestramento del personale, ecc. concorrono tutti insieme a creare una rete di protezione al sistema aereo-passeggerocielo-aeroporti, tali da aver portato il numero di incidenti (dai
meno gravi ai più gravi) da 3,4
per milione di voli nel 2010 a
1,81 nel 2015.
Per security, invece, intendiamo
tutte le procedure e le attrezzature finalizzate ad assicurare la
sicurezza dei passeggeri e degli
operatori sia a terra (quindi in
aeroporto) che in cabina durante
le varie fasi di un volo. Le
minacce terroristiche, i passeggeri “turbolenti” (in crisi di astinenza da droghe o ubriache o
affetti da problemi psichici),
sono i principali soggetti da cui
il sistema deve difendersi e,
soprattutto, ha imparato a difendersi. La tecnologia, in particolare l’elettronica, in grado di
individuare componenti organici
ben precisi, permette di individuare esplosivi nei bagagli, così
come sceriffi dell’aria (opportunamente equipaggiati) presidiano – in incognito – la cabina passeggeri durante il volo, o ancora
gli stessi Stewart e hostess vengono opportunamente addestrati
per rilevare comportamenti
sospetti, ovvero potenzialmente
pericolosi, sia a terra che in aria,
e a gestire i soggetti a rischio in
modo da minimizzarne o annullarne la pericolosità.
Ci sono aerei più sicuri e altri
meno sicuri?
I criteri di progettazione, funzionamento, manutenzione dei velivoli, così come la formazione
del personale e le modalità di
controllo di tutte le attività da
parte degli organismi di sorveglianza, sono sostanzialmente
gli stessi in tutto il mondo in
quanto basati su standard consolidati e oramai riconosciuti in
tutti gli angoli della terra. Per la
safety questa è una certezza,
mentre per la security, le differenze si stanno riducendo rapidamente, soprattutto a seguito
degli eventi dolorosi degli ultimi
tempi.
A volte l’estetica o i confort possono ispirare poca fiducia dal
punto di vista della sicurezza,
ma ciò non dovrebbe essere
vero. L’età di un velivolo, così
come il sistema di propulsione
(a elica o a getto), o lo stato di
usura delle poltrone non sono
assolutamente parametri indicatori di maggiore o minore sicurezza. La prova di ciò sta nelle
statistiche appena citate. Si può
risparmiare sulla frequenza di
sostituzione della tappezzeria,
ma gli standard impediscono di
farlo sulla manutenzione. Discorso analogo sui criteri di progettazione. Le linee guida sono
le medesime, sia che si costruisca un velivolo per 500 passeggeri che uno per 2. Naturalmente, la coscienza dei singoli da un
lato, e la concatenazione di
eventi che di per sé, singolarmente, non sono catastrofici, ma
se opportunamente sequenzializzati, possono condurre ad un
evento grave, sono parametri che
purtroppo nessuno standard può
mettere sotto controllo al 100%.
Ma, comunque l’azione pressante degli organismi di controllo
nazionali e internazionali, così
come l’avanzamento esponenziale delle tecnologie permettono di infittire anno per anno le
maglie delle varie reti di protezione create per gestire l’imponderabile, rendendo sempre più
rari gli incidenti catastrofici che
nel corso degli anni 70 e primi
anni ’80 hanno lasciato segni
indelebili nelle memorie delle
persone.
Come mai nella provincia di
Aprilia ci si occupa di questo
settore?
Nel corso degli anni 90 il territorio pontino fu coinvolto nel processo di crescita tecnologica che
i grandi vettori nazionali richie-
devano al territorio per dare supporto alle loro flotte che stavano
incamerando velivoli sofisticati
e richiedenti maggiori cure e
tecnologie dei precedenti. Nella
provincia di Aprilia si è così formato un polo di eccellenza per la
costruzione di equipaggiamenti
di emergenza degli elicotteri
(sistemi gonfiabili che consentono ad un elicottero di galleggiare qualora dovesse effettuare un
ammaraggio per via di un’emergenza) nonché la manutenzione
di sistemi di emergenza degli
aerei come gli scivoli di evacuazione di emergenza, le zattere , i
giubbotti salvagente o, a breve, i
sistemi antincendio per motori e
vani cargo nonché tutti gruppi
ossigeno per le cabine passeggeri e piloti. La conferma della
bontà delle attività svolte risiede
nel fatto che oggi stanno volando oltre 500 elicotteri in ogni
angolo della terra con sistemi
realizzati ad Aprilia così come
ben 600 aerei ogni giorno effettuano i loro voli con dentro equi-
paggiamenti mantenuti ad Aprilia.
Quale messaggio volete lasciare per gli incontri del 13 e del
20 maggio?
Il mondo dell’aviazione civile è
estremamente complesso e
variegato. Se lo si scopre poco a
poco, si trova una ampia ed
esaustiva spiegazione ad ogni
domanda che ci si pone , comprese quelle per la sicurezza.
Non a caso abbiamo appena
appreso che esistono ben due
significati e linee di lavoro legati a questo termine. Poter avere
almeno un’idea di massima su
tutta una serie di interrogativi
che normalmente un passeggero
si pone, non solo dovrebbe consentire di fugare alcuni timori
spesso innati, ma anche di acquisire maggiore confidenza col
mezzo che è sempre più un
potente ed efficace mezzo di sviluppo economico non solo per il
turismo, ma anche per le attività
commerciali e industriali. Non
solo, ma la crescita del settore
aereo è oramai riconosciuto
come un parametro da tenere in
conto ai fini della determinazione dell’andamento del PIL di
una Regione così come nel caso
della valutazione degli impatti
occupazionali ed economici di
un aeroporto o una compagnia
aerea in una specifica provincia
o regione. Per concludere, speriamo di poter far scoprire qualcosa di interessante e possibilmente divertente ai partecipanti
che, sicuramente, quando metteranno piede su un aereo si sentiranno un pochino di più come a
casa loro
Nella foto: il Safety team
da sinistra a destra: G. Salani,
F. Sciorilli, A.M.Perillo.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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5 - 19 MAGGIO 2016
COMEDIL E CASALGRANDE PADANA CERAMICA & DESIGN
Si è svolto il 22 Aprile 2016 un
altro evento di successo per la
Comedil di Aprilia che, in collaborazione con la Casalgrande
Padana, ha accompagnato in
visita una delegazione di progettisti presso la sede di Reggio
Emilia.
La Casalgrande Padana, nata nel
1960, adotta da sempre una politica industriale fortemente orientata all’innovazione tecnologica
(ricordiamo che sono stati i
primi a produrre il gres porcellanato) e nello stesso tempo ha
come obiettivo una grande attenzione e cura nei riguardi dell’ambiente. Di fatto l’azienda è
leader di prodotti eco-compati-
bili che sono il frutto di una collaborazione sinergica tra il
dipartimento di SCIENZE BIOMEDICHE dell’Università di
Modena e Reggio Emilia e il
gruppo Giapponese Toto, pioniere nella tecnologia fotocatalitica con il marchio HYDROTECH, dando vita a tutta una
linea di prodotti “BIOS” ANTIBATTERICI.
La Casalgrande Padana si occupa non solo di aspetti ecologici
ma presta anche una continua
attenzione alla ricerca, all’innovazione e al design, tanto che
collabora con architetti-artisti
del calibro di KENGOKUMA (
autore della spettacolare “Casal-
grande
Ceramic
Cloud”) e DANIEL
LIBESKIND ( architetto polacco ideatore
del progetto “The
Crown”, un monolite
ceramico imponente
come un palazzo di
cinque piani). Queste
due opere sono il
“dono” realizzato dall’azienda per omaggiare la propria città e
sono collocate sulla
via principale che unisce il polo
produttivo al centro abitato.
Tutto ciò ha reso questa visita
un’esperienza di arricchimento
professionale e personale che ha
permesso ad esperti professionisti di incrementare la propria
formazione. Un ringraziamento
speciale va a tutta l’organizzazione della Casalgrande Padana,
in particolare al dott. Stefano
Marengo, a Fabio Sirotti e a
Gabriele Pacioni, coordinatori di
questo straordinario evento.
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
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IL MEUCCI INCONTRA ALESSANDRA ARACHI SUL DELICATO TEMA DELL’ANORESSIA
TRA GLI APPLAUSI SI CHIUDE IL CICLO DI INCONTRI LETTERARI CON SCRITTORI E GIORNALISTI
di Antonello D’Alessandro
Termina al liceo Meucci la serie
di incontri con personaggi eminenti della letteratura e del giornalismo. Incontri che ci hanno
accompagnato per tutto l’anno e
si concludono con Alessandra
Arachi. La giornalista è nata e
vive a Roma. Lavora per il Corriere della Sera, occupandosi di
attualità, costume, politica. Ventinovenne pubblica il suo primo
libro nel gennaio 1994: Briciole,
un successo ormai ventennale (il
quale è stato inoltre trasformato
in un tv movie). Ciò anche perchè in libreria non c’erano
romanzi che trattavano l’anoressia ma solo molti saggi. Tante
ragazze si sono ritrovate nelle
parole della Arachi e ancora
oggi la ringraziano per non avere
nascosto nulla. Dopo il caso editoriale di Briciole la giornalista
torna a parlare di disturbi alimentari con Non più briciole,
edito da Longanesi, nel quale il
tema dell’anoressia nervosa è
osservato dal punto di vista –
partecipe e sofferente – di una
madre. Proprio questo libro è
stato il filo conduttore dell’incontro, coordinato dal Prof. Bernardo Del Buono e dalla Prof.ssa
Elisa Mariottini. L’incontro si è
aperto con un video bookmovie
realizzato dai ragazzi sulla produzione della Arachi. In seguito
il dialogo tra i ragazzi e la giornalista si è fatto molto vivo. La
giornalista ha parlato del motivo
per cui ha portato sugli scaffali
questa produzione essendo stata
lei stessa una vittima di questa
malattia (vittima poi, si passi il
termine, trasformata in carnefi-
ce) ed ha confidato l’indifferenza con cui il giornale ha continuato a seguire la propria strada
non guardando per nulla il librocaso editoriale. Ma questa è
un’altra storia. “Io per prima
sono stata anoressica - ha detto e Briciole ha sollevato il velo e
scoperto un argomento fino a
quel momento ancora celato. Da
allora sulla mia scrivania sono
arrivati tantissimi libri sull’argo-
no rese impotenti, non sanno
come aiutare le proprie ragazze
e spesso vengono messe in crisi
nel loro ruolo materno. È vero
che è un legame magico quello
che racchiude madri e figlie, ma
se queste sono adolescenti con
seri disturbi del comportamento
alimentare, il legame divampa in
incomprensione ed impotenza, e
trascina tutta la famiglia. A finire sul banco degli imputati ecco
mento, sono venute a trovarmi
prima molte ragazze, poi le
mamme; e mi sono resa conto
quanto sia complesso l’approccio alla malattia da parte dei
genitori. L’anoressia è una negazione della vita ed è molto brutto specialmente quando accade a
quest’età. C’è un rifiuto degli
altri. Una ragazza che viene catturata in questo brutto tunnel
diventa antipatica, intollerante,
cattiva con se stessa. La malattia
è la stessa da secoli. Negli ultimi
20-30 anni si è allargata la forbice di età: si ammalano sia bambine di 10-11 anni che donne dai
50 anni in su. Le mamme vengo-
allora le madri-drago, coccodrillo, frigorifero. Sono approssimazione errate fanno male e non
indicano la via della guarigione.
Anche vero, purtroppo, che cure
vere e proprie non esistono.
Negli ultimi tempi si stanno
facendo strada studi clinici che
trattano l’anoressia nervosa
come un serio disturbo della
mente con basi organiche, genetiche. Una delle poche certezze è
la malattia ha un alto tasso di
mortalità e che le ricadute sono
sempre dietro l’angolo, anche
quando il disturbo sembra tamponato in modo definitivo.
Quando ho vissuto personal-
mente questa brutta malattia ho
avuto la fortuna di uscirne.
Anche questo è stato un motivo
per cui ho scritto questo libro.
C’è chi riesce ad uscire, ma
restano nella maggior parte delle
ragazze dei disturbi residuali.
Non bisogna assolutamente
lasciare queste ragazze sole, non
sentenziare in modo lapidario
approssimando. Bisogna andare
incontro alle persone. Non esistono strategie sicure. E nessuno
è mai uscito da solo. Esserci.
Questo è importante”. Esserci.
Sempre ed in qualsiasi situazione. Soprattutto in questi delicati
contesti in cui solo la solitudine
sembra essere la casa della vita.
L’incontro si è chiuso alle 12
assieme al progetto del liceo. Il
Meucci ancora una volta ha dato
insegnamenti fondamentali tramite l’incontro faccia a faccia
con una donna che ha vinto la
propria battaglia contro la malattia realizzando se stessa e trasmettendo messaggi importanti.
La scuola ha, ancora una volta,
assolto al suo compito.
IL GIORNALE DEL LAZIO
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5 - 19 MAGGIO 2016
ALLA RICERCA DEI DISPERSI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE
UNA DELEGAZIONE DEL DPAA DEL DEFENCE PENTAGON DI WASHINGTON AD APRILIA,
CISTERNA E SUL CRASH POINT DEL B-25 USA PRECIPITATO AD ARDEA NEL 1943
IL PUNTO D’IMPATTO IDENTIFICATO DALL’ASSOCIAZIONE “UN RICORDO PER LA PACE”
di Elisa Bonacini
unricordoperlapace.blogspot.it
[email protected]
Il 21 aprile scorso una delegazione del
Defence POW/ MIA Accounting Agency
(DPAA) del Defence Pentagon di Washington, un Dipartimento della Difesa
Americana che si occupa delle ricerche
sui M.I.A. (acronimo di “missing in
action” cioè “dispersi in azioni di guerra”) ha eseguito un sopralluogo sul crash
point del bombardiere B-25 MITCHELL
USA che precipitò con il suo equipaggio
nel fosso della Muratella (Ardea) il 19
luglio 1943, di ritorno dalla tragica missione del primo bombardamento alleato
su Roma.
La delegazione Statunitense era composta dal ricercatore Mr. Joshua Frank :
Investigation Leader; Dr. Stephen Johnson : Historian (storico); MSgt Jaime
Ramirez: Analyst ; MSgt Jason Luckenbaugh : Explosives Ordnance Disposal
expert (esperto di esplosivi); HMC
Byron Davis : Medico; SrA Jeremy
“Gino” Forni: traduttore.
Nel mese scorso Frank aveva contattato
Elisa Bonacini anticipando la notizia
dell’arrivo del DPAA in Italia e confermando l’incontro ad Aprilia, Ardea e
Cisterna.
Il punto di impatto dell’aereo era stato
identificato nell’estate scorsa proprio
dall’Associazione “Un ricordo per la
pace”. La richiesta di informazioni era
partita dagli Stati Uniti, dalla famiglia di
uno degli aviatori deceduti nell’impatto,
il cui corpo risulta disperso; un appello
lanciato con la debole speranza di poterne ritrovare i resti.
Il ritrovamento del crash è un esempio di
quanto possa essere positiva la collaborazione tra più ricercatori ed Associazioni.
Negli Stati Uniti era stato Pat Scannon
del “Ben Prop Project” ad avere ricevuto nel 2015 la richiesta della famiglia.
L’Organizzazione statunitense che nello
specifico svolge ricerche sui dispersi
nell’isola di Palau nel Pacifico non
potendosi occupare personalmente delle
indagini aveva contattato in Italia un
gruppo di appassionati di “Archeologia
aeronautica”, precisamente l“Air Crash
Po” di Cremona attraverso la persona di
Agostino Alberti che a sua volta si era
rivolto alle Associazioni del centro Italia. La richiesta di collaborazione per
risolvere il caso era così pervenuta
all’Associazione Arma Aeronautica del
territorio laziale, all’Associazione Arma
Aeronautica di Aprilia ed infine all’
Associazione “Un ricordo per la pace”.
“Un ricordo per la pace” aveva subito
coordinato le ricerche nel territorio di
Pomezia-Ardea, riuscendo a geo-referenziare il punto di impatto tramite studio
della documentazione militare fornita
dallo stesso Alberti e la sovrapposizione
rarese (FE), che da qualche tempo è in
contatto con l’Associazione “Un ricordo
per la pace”. Il gruppo ferrarese ha già
collaborato con successo con l’Ente Statunitense, riuscendo a localizzare alcuni
crash aerei. In due di questi, con la collaborazione del DPAA, sono stati rinvenuti e identificati anche i resti dei piloti
americani dati per dispersi.
Il sopralluogo sul fosso della Muratella,
cui ha partecipato anche il testimone oculare Bartolo Cimadon, è stato necessario
al DPAA per valutare se potranno intervenire prossimamente attraverso l’utilizzo di particolari strumentazioni. Finalità
del loro interessamento è, nel lodevole
impegno del Governo Statunitense, quel-
dei Fucilieri Britannici E.F. Waters,
padre del cantante Roger Waters.
Venerdì 22 aprile la delegazione si è spostata nel territorio di Cisterna di Latina
dove ha fatto visita al cippo commemorativo della Battaglia di Isolabella. Ad
accogliere il gruppo, su invito della
Bonacini, erano presenti Stefano Solferini dell’Associazione “Il fronte a Cisterna” e Carlo Perinelli; l’interesse del
DPAA è rivolto anche ad alcuni soldati
dispersi nel territorio cisternese. Nelle
nuove ricerche sono state coinvolte le
Associazioni “Un ricordo per la pace” e
“Il Fronte a Cisterna”, che condurranno
alcune indagini sul territorio.
Il gruppo statunitense si è diretto nei
21 aprile 2016 presso memoriale
Eric Fletcher Waters
delegazione DPAA con Elisa Bonacini
Aprilia monumento Caduti dispersi del
1944
giorni successivi verso altri luoghi del
nord d’Italia dove durante la seconda
guerra Mondiale sono precipitati altri
aerei, risalendo la “linea Gotica”, ma
dovrebbe fare ritorno ad Aprilia e Cisterna nel prossimo anno .
L’Associazione “Un ricordo per la pace”
che nei giorni scorsi ha lanciato un appello sulle testate locali conta, alla prossima
venuta in Italia della delegazione statunitense, di poter consegnare alcuni piastrini militari rinvenuti nel nostro territorio, affinché almeno questo piccolo ricordo possa pervenire, tramite l’Organizzazione americana, ai relativi eredi.
delle attuali carte territoriali. Determinante a ulteriore conferma del risultato
delle indagini, tramite il gentilissimo Pietro Bisesti presidente Associazione Coloni Fondatori di Pomezia, il ritrovamento
di alcuni testimoni oculari del crash:
Mario Morellini e Bartolo Cimadon che
ancora risiedono nei pressi del luogo
dove precipitò l’aereo.
L’interessante ricerca è stata oggetto nell’estate scorsa di un servizio del tg3 e di
un articolo su una rivista specializzata di
storia aeronautica ed è arrivata, così
come si sperava, all’Ente della Difesa
Statunitense anche grazie al forum del
gruppo “Archeologi dell’aria” di Ro Fer-
lo di fare il possibile per “riportare a
casa” e restituire alle famiglie i resti degli
aviatori dispersi, che potrebbero però
essere stati sepolti, a nome ignoto, nei
cimiteri di Ardea e Pomezia.
Nel pomeriggio del 21 il gruppo guidato
da Elisa Bonacini ha visitato il monumento in memoria di Eric Fletcher
Waters e dei caduti dispersi del 1944 e
l’esposizione storica “Un ricordo per la
pace” sul tema “Aprilia in guerra : la battaglia di Aprilia” presso il liceo “A.
Meucci” di Aprilia, dirigendosi poi sul
memoriale in località Pontoni dove perse
la vita il 18 febbraio 1944 il Sottotenente
(Foto Associazione “Un ricordo per la
pace)
DPAA : L’IMPEGNO PER RECUPERARE I CADUTI AMERICANI DISPERSI IN GUERRA
INTERVISTA A JOSHUA FRANK INVESTIGATION LEADER
di Elisa Bonacini
Il gentilissimo Mr Joshua Frank
Investigation leader del DPAA ha
accettato di rispondere a qualche
domanda utile per capire l’attività
dell’Ente Statunitense.
Josh, di cosa si occupa il DPAA?
Il Defence POW/ MIA Accounting Agency (DPAA) è un’ Ente
del Dipartimento della Difesa Statunitense. La nostra Agenzia ha il
compito di localizzare e identificare i resti di oltre 83.000 americani
dispersi nei vari conflitti del passato. Le nostre responsabilità
includono americani che sono
ancora dispersi dalla seconda
guerra mondiale, la guerra di
Corea, la guerra del Vietnam, la
guerra fredda, e gli altri, fino ai
conflitti più recenti.
In cosa consiste il vostro lavoro?
Quali sono i vostri obiettivi?
“Il nostro obiettivo finale è quello
di individuare i resti di americani
dispersi, identificarli, e restituirli
alle loro famiglie per una degna
sepoltura. Per realizzare questo
compito il nostro personale composto da personale civile e militare conduce ricerche e indagini sul
campo finalizzate a individuare
potenziali siti dove intervenire.
Poi avviamo gli scavi archeologici
nei luoghi associati ai dispersi.
Eventuali resti recuperati durante
questi scavi sono sottoposti ad
un’analisi antropologica ed altre
analisi scientifiche, compreso l’esame del DNA. Se tutte le prove
disponibili portano alla identificazione di un individuo, la sua famiglia viene informata.
Durante tutto il processo, il nostro
personale fornisce informazioni ai
membri della famiglia, per quanto
riguarda lo stato del nostro lavoro
per trovare il loro amato scomparso. Abbiamo anche di fronte la
dura realtà che non possono realisticamente essere recuperati tutti i
nostri dispersi. In questi casi i
nostri ricercatori fanno del loro
meglio per dare alle famiglie i dettagli di come il loro eroe disperso
abbia compiuto l’ultimo sacrificio
per la propria nazione. In molti
casi, per le famiglie dei caduti
nella seconda guerra mondiale,
l’unica informazione fornita era
un telegramma del Ministero della
Guerra per notificare alla famiglia
che il loro caro era disperso. Utilizzando documenti d’archivio e di
altre fonti, di solito possiamo fornire qualche informazione in più
sulla battaglia o operazione in cui
l’individuo disperso aveva partecipato e forse quello che stava
facendo, al momento della morte.
Anche se questo non rende alla
famiglia il risultato che speriamo
di fornire, si dà loro una storia che
può essere passata alle generazioni future come parte della storia
della loro famiglia”.
Quali sono i vostri progetti per
l’Italia?
“Ci sono alcuni incidenti aerei che
coinvolgono gli americani che si
sono verificati sulla terra o nelle
acque circostanti l’Italia che sono
poco profonde e su cui è possibile
intervenire con gli scavi. Molti dei
dispersi sono probabilmente nei
mari profondi circostanti l’Italia.
In tutto, l’agenzia stima circa
1.400 tra soldati e aviatori americani dispersi sulla penisola, in Sardegna e in Sicilia. Di questi, quasi
la metà sono stati recuperati
durante o immediatamente dopo la
guerra e sono stati sepolti a nome
ignoto nei cimiteri di guerra americani in Italia. Negli anni a venire,
i nostri team continueranno a condurre la ricerca e le indagini sul
campo per trovare potenziali siti
per scavare, ma condurremo anche
ricerche tese al recupero di militari sepolti in tombe il cui nome è
ancora ignoto, in uno sforzo per
identificarli che utilizza la tecnologia che non era disponibile
quando sono stati recuperati negli
anni ‘40”.
Avete molte richieste circa soldati
dispersi nel nostro territorio?
“Anche il più piccolo frammento
di informazioni può aiutare a guidare nella direzione di uno dei
nostri uomini scomparsi nella
vostra zona. I nostri ricercatori
hanno sempre più familiarità con
le organizzazioni come la vostra
Associazione “Un ricordo per la
Pace”, così come con altri storici
locali, personale dei musei, e altri
cittadini con passione per la storia.
Se qualcuno nella vostra zona dispone di informazioni riguardanti
incidenti aerei americani o sepolture, così come gli accertamenti di
cartellini di identificazione, materiale militare americano, o abbigliamento militare, si prega di
contattare l’Agenzia attraverso il
nostro sito web o una delle organizzazioni locali con cui abbiamo
lavorato” .(ndr:per eventuali
segnalazioni ci si può rivolgere
alla nostra Associazione “Un
ricordo per la pace” alla e-mail
[email protected])
Pensate di tornare ad Ardea per
continuare la ricerca del Bombardiere B 25 ?
“Le squadre investigative in futuro
torneranno molto probabilmente
nella zona. I nostri storici e analisti porteranno le informazioni
ottenute durante la nostra recente
indagine a Washington per determinare esattamente come procedere sui luoghi dell’impatto e nelle
zone dei combattimenti americani
da Anzio a Cisterna”.
Grazie Josh per aver accettato la
nostra intervista!
Speriamo con la collaborazione
dei nostri lettori del Giornale del
Lazio, di potervi fornire presto
altre indicazioni utili. Buon lavoro! (Traduzione intervista a cura
dell’Associazione “Un ricordo per
la pace”)
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IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 33
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 34
LA PSICOLOGA RISPONDE
Dott.ssa Anna De Santis
(Psicologa - Psicoterapeuta)
I FIGLI PREFERITI
ESISTONO DAVVERO.
Sono una mamma con due figli
di 17 e 15 anni. Vengo spesso
accusata dal più piccolo di preferire il grande, mentre io non
faccio di queste differenze, così
come faceva mia madre tra me e
mia sorella minore. Io mi sforzo
in tutto e per tutto di essere
imparziale con loro, ma non
riesco a capire le lamentele del
piccolo. Lui dice che non mi
occupo di lui come del fratello, e
che ogni cosa è fatta in riferimento a lui. Io non riesco a
vederle, queste differenze, ma a
pensarci bene neanche mia
madre le vedeva, quando veniva
accusata da mia sorella minore.
Ma cosa posso fare, visto che
non mi accorgo di queste preferenze verso il più grande? Anche
se penso che sia solo un capriccio del piccolo. Io li amo allo
stesso modo, perché il cuore di
una mamma non fa preferenze.
LUCREZIA
Ci sono molte resistenze da
parte dei genitori a prendere in
considerazione l’idea di un
figlio preferito, perché è piuttosto spinosa. Nel codice genitoriale condiviso e accettato “i
figli sono tutti uguali”, ma il prediletto è una realtà ben nota e
presente in buona parte delle
famiglie. Ci sono delle ragioni
profonde e in parte incomprensibili che spingono un genitore
verso un figlio rispetto ad un
altro, e ciascun figlio induce nei
genitori sentimenti e vissuti
diversi. Ci sono figli cercati e
figli che “arrivano”, e ogni bambino nasce in momenti di vita e
di coppia diversi. Il figlio preferito è portatore di particolarità e
somiglianze che possono ricordare chi si ama di più o, di contro, chi si ama di meno, che predispongono inconsciamente a
rinforzarle e ad evidenziarle per
aumentare certe affinità o, alle
volte, smorzarle per sottolinearne le diversità. Ci sono poi
situazioni particolari, come
quelle riferite alle famiglie ricostituite, dove i partner, formando
un nuovo nucleo dopo una separazione, portano figli di unioni
precedenti. Allora la situazione
può diventare complessa e dare
adito a relazioni molto diverse
tra i vari componenti, talvolta
rasentando evidenti preferenze,
altre ipotizzandole e quindi, nel
tentativo di evitarle, creandole in
modo dannoso. I genitori tendono a preferire il figlio che gli
somiglia di più sia per carattere
che per tratti somatici. In un
certo senso, se consideriamo un
profonda dinamica inconscia: il
bambino che ci somiglia di più
rispecchia il nostro sogno di
immortalità. Si tratterebbe quindi di un riflesso narcisistico.
Nessun genitore ammette, prima
di tutto a se stesso, di avere un
figlio preferito, e molti sono
pronti a fornire zuccherose rassicurazioni come «l’amore di una
mamma non si divide come le
fette di una torta, quando nasce
un nuovo bambino c’è una
nuova torta intera di affetto
anche per lui». Non è vero. I
genitori spesso non lo sanno
neppure, ma mentono. Le preferenze esistono e sono sempre
esistite. Solo che in passato
erano chiare, evidenti e riconosciute, anche socialmente: il primogenito ereditava tutto. Dal
XX secolo in poi si è fatta strada
la giusta convinzione che nelle
famiglie non debbano esserci
figli e figliastri, nel patrimonio e
nell’affetto. Tutti o quasi ci provano, ma i rapporti speciali
nascono e — ignorati, negati,
repressi — resistono. quando i
figli trovano il coraggio di accusare un padre o una madre di
fare preferenze, il più delle volte
hanno ragione, hanno captato
piccoli segnali molto eloquenti,
un tono della voce, un’indulgenza in più, o anche solo una porzione migliore nel grande rito
strutturante del pasto tutti insieme a tavola. Di sicuro, per il
cocco di casa essere il preferito
non è privo di conseguenze. Se i
vantaggi sono reali, lo sono
anche gli svantaggi. Per quanto
riguarda il suo fondamento narcisistico, il figlio preferito è certamente privilegiato. Una condizione che comporta tuttavia
alcune condizioni, ad esempio
quella di rispondere alle aspettative dei genitori che puntano
tutto su di lui. Il figlio preferito
viene spesso caricato di tutti i
sogni di riuscita dei genitori.
Inoltre, questa condizione può
implicare il concetto di “debito”.
I genitori, infatti, si aspettano un
ritorno da colui al quale danno
tutto, una sorta di restituzione,
che si tratti di essere il loro confidente nella vita di tutti i giorni
o il loro bastone della vecchiaia
in futuro. Insomma, altrettante
attese che possono mettere a
repentaglio la sua autonomia
5 - 19 MAGGIO 2016
IL FIGLIO RIPARATORE
Sono una signora di 50 anni,
sposata da venti e senza figli ma,
a volte, mi mancano. Il fatto di
non averli voluti, però, non mi
porta sofferenza ma, in alcune
circostanze, mi sento a disagio
perché la gente pensa che non
gli abbia potuti avere. Mi fanno
sentire come una “diversa”,
come una donna non completa,
o meglio, come se io e mi marito
non formassimo una vera famiglia; perché per gli altri una
famiglia si crea solo se ci sono
dei figli, per me non è così. Io e
mio marito ci vogliamo molto
bene ma, a volte, mi rinfaccia
questa situazione perché lui li
avrebbe voluti. Ora, si è attaccato in modo particolare al figlio
di un suo amico e se lo vive
quasi come figlio suo; io gli dico
che sta esagerando ma, non
vuole sentire ragioni e questa
situazione un po’ mi crea dei
sensi colpa. Sta arrivando a trascurare i nostri rapporti familiari per stare più tempo con lui e
questo atteggiamento ci fa litigare spesso. Sto cominciando a
nutrire una forte gelosia nei
confronti di quel ragazzo, mi
sento trascurata ed umiliata e
penso che forse vuole farmela
pagare. Non so proprio cosa
fare per far ragionare mio marito. Secondo lei sarebbe rischioso cercare di avere un figlio alla
mia età?
FILIPPA
Mettere al mondo un figlio comporta sempre dei rischi, a qualunque età. Certo, fare un figlio a
50 anni è sicuramente molto più
rischioso ma, il rischio si riferirebbe al fatto che non è così che
si risolvono le incomprensioni di
coppia, anzi, in questo modo la
situazione potrebbe degenerare
ancor di più e suo marito potrebbe definitivamente distaccarsi da
lei, complicando ulteriormente
le vostre problematiche affettive.
Accetti il legame che ha creato
con quel ragazzo, lui ben sa che
non è suo figlio. Gli lasci soddisfare quel bisogno di sentirsi
padre, perché se lo avesse voluto
davvero un figlio suo stia tranquilla che non l’avrebbe lasciata
in pace in tutti questi anni. Non
si allarmi più di tanto, a suo
marito piacciono i figli degli
altri perché non creano problemi
e la sera ognuno a casa sua. I litigi fra di voi finiranno quando,
lui, non si sentirà più ostacolato
dalla sua inutile gelosia, lo lasci
fare e prima o poi si stancherà di
questo assiduo interesse che
prova nei confronti di quel
ragazzo e finalmente potrete
ristabilire il vostro iniziale equilibrio. Gli dimostri il suo amore
dandogli fiducia, tempo e tanta,
tanta pazienza, e non cercando
di mettere al mondo un figlio
come un regalo da fargli. Un
bambino è una persona da
rispettare e da aiutare a crescere;
non è una proprietà da ostentare
come dimostrazione delle proprie capacità riproduttive, o perché abbiamo dei beni da far ereditare, o perché un giorno non
resteremo vecchi e soli, o addirittura come collante per una
coppia, perché se così fosse la
schiavitù non sarebbe ancora
stata sconfitta..
scrivi a- Dott.ssa Anna De
Santis ad Aprilia in via
Mozart 1 (di fronte Conforama) tel. 393.6465283 o inviare una e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica: a1
desantis @libero.it
Sono attivi gli incontri di
gruppo CODIP
Per informazioni
347.6465458
393.6465283
www.codip.org
e mail:[email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
pagina 35
Chiara Giulia Ferrari, 23 anni, si è laureata in conservazione dei beni culturali
“IL CONTRIBUTO DELLA GEOFISICA ALLA CONOSCENZA
DELL’ABITATO MEDIEVALE DI FERENTO”
“Vorrei sviluppare e portare nel mio piccolo il patrimonio culturale dell’Italia e farlo divulgare all’estero il più possibile.”
di Noemi Reali
“Ho intrapreso questo percorso
di studi parchè mi piace viaggiare,conoscere nuove realtà
ed anche per conoscere meglio
me stessa” racconta Chiara
Giulia Ferrari, 23 anni, laureata il 19 febbraio del 2016 in
“Conservazione dei Beni Culturali” presso l’Università
degli studi della Tuscia. Chiara
Giulia Ferrari è nata ad Aprilia
il 7 marzo 1993, ha frequentato la scuola elementare di
Casalazzara, la scuola media
Menotti Garibaldi, il liceo
classico con sperimentazione
psicologica al liceo A.Meucci
di Aprilia e l’Università di
Conservazione dei beni culturali con percorso di diagnostica e restauro a Viterbo. Nella
sua tesi triennale“Il contributo
della geofisica alla conoscenza
dell’abitato medievale di
Ferento”, Chiara Giulia Ferrari, ha sperimentato alcune
applicazioni del metodo georadar nell’area archeologica di
Ferento (Viterbo) con l’obiettivo di integrare le conoscenze
sull’area dell’abitato medievale attraverso un metodo di
indagine non invasivo. Il georadar, prodotto dall’Ingegneria
dei Sistemi, permette di rilevare le tracce relative a strutture
sepolte senza ricorrere allo
scavo. L’ elaborato di Chiara
Giulia Ferrari è composto di
tre capitoli. Nel primo capitolo
si è presentato il sito di Ferento sotto l’aspetto geomorfologico e storico; Ferento è uno
dei pochi siti della Tuscia
viterbese ad aver avuto una
continuità di vita che va dall’epoca antica fino all’epoca
medievale: nonostante ciò, gli
studi e le indagini archeologiche si sono concentrate sull’epoca antica, in particolare la
fine dell’età repubblicana e l’inizio dell’età imperiale romana. Questo ha reso necessario
una serie di studi rivolti all’età
medievale, periodo questo più
enigmatico e su cui ci sono
minori indagini. Nel secondo
capitolo si sono percorse due
vie: nella prima si è focalizzata l’attenzione su come la geofisica sia uno strumento utile e
una valida alternativa all’attività di scavo; l’utilizzo di strumenti in grado di rilevare le
realtà sepolte porta gli studiosi
a considerare sempre più l’opzione di applicare una metodologia non invasiva in contesti
archeologici dove l’attività
diretta dello scavo non è auspicabile, oppure, nell’ambito
dell’archeologia preventiva,
effettuare studi che possano
mettere i siti archeologici sotto
il regime di tutela e valorizzazione. Nella seconda si è entrati nel vivo della ricerca su
Ferento: si è parlato del contesto preso in esame, un area,
adiacente al Saggio III, oggi
adibita a pascolo, con presenza
di emergenze superficiali e con
una torre di epoca medievale;
dopo aver analizzato il terreno,
si sono predisposte due griglie,
la prima con una misura di
m35x14 e la seconda con una
misura di m12x16 e si sono
svolte le acquisizioni geofisiche, con l’utilizzo dello strumento Boviar hi mode, multicanale, provvisto di un antenna
multi frequency da 200-600
Mhz, in dotazione all’università della Tuscia. Una volta
effettuate, si è passati in laboratorio dove sono state fatte le
elaborazioni dati effettuata tramite il software GRED HD
(prodotta dall’ Ingegneria dei
Sistemi). Infine nel terzo capitolo ci si è soffermati sui risultati ottenuti e sulle possibili
interpretazioni:
basandosi
sugli studi e sulle evidenze
superficiali, le acquisizioni
mostrano un possibile reticolo
urbano di epoca medievale;
tuttavia sono necessari ulteriori prove che possano confermare tale supposizione. “Lo
studio che ho fatto su Ferento
per la mia tesi insieme al professor Giuseppe Romagnoli è
durato un anno e mezzo.”
Ferento è un sito archeologico
interessante per i suoi riscontri archeologici come il teatro e
le sculture. Il teatro è la rilevanza archeologica più importante e si presume di età imperiale, tra I e II secolo d.C., per
essere più precisi di età Giulio
Claudia. Sono state ritrovate le
sculture che dovevano ornare
il teatro: le muse e il dio Apollo. Oggi Chiara Giulia Ferrari
prosegue gli studi presso La
Sapienza di Roma. “Sto
seguendo un corso singolo di
fisica perché devo incrementare il mio curriculum e poi a
settembre mi iscriverò alla
magistrale di tecnologie della
conservazione e restauro dei
beni culturali della durata di
due anni, poi vedrò quali
master considerare.” Per quanto riguarda il mondo del lavoro
spera di trovare all’ estero
causa la grande crisi dei beni
culturali e dalla mal organizzazione del nostro Paese. “Vorrei
sviluppare e portare nel mio
piccolo il patrimonio culturale
dell’Italia e farlo divulgare
all’estero il più possibile.”
pagina 36
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
pagina 37
“APRILIA SI…CURA”
IMMIGRAZIONE - PARI OPPORTUNITÀ E TUTELA DEI DIRITTI
RIPARTE IL CORSO DI CUCINA ETNICA DELL’ASSOCIAZIONE LA
PALMA DEL SUD. QUEST’ANNO è DEDICATO ALLA PACE NEL
MONDO … PROVATE CON NOI “I PIATTI DELLA PACE”
a cura di Sihem Zrelli
Care lettrici e lettori,
Finalmente il Corso di cucina
etnica dell’Associazione Palma
del Sud, dopo tanta attesa, ha
nuovamente riacceso i fornelli
a partire dal 10 aprile nei locali del nostro Centro Interculturale di via Cattaneo. In giorni,
settimane, mesi e anni di conflitti come questi, in terre
molto vicine a noi l’Associazione Palma del Sud ha deciso
di dedicare il consueto corso di
cucina etnica ai “piatti della
pace tra i popoli del Mediterraneo”, in cui il posto d’onore
sarà riservato al “couscous”
che si celebrerà l’ 11 giugno
p.v. in occasione del nostro
Festival
enogastronomico,
giunto alla sua terza edizione .
I nostri piatti della pace, appositamente scelti dalle nostre
volontarie, richiedono pazienza, perseveranza, tempi lunghi,
ripetitività, memoria visiva,
sintonia con le materie prime,
capacità di ascolto e di dialogo… ed ecco perché sono stati
proposti quest’ anno per dare
un significato particolare alla
nostra mission associativa
orientata alla ricerca della
pace e del dialogo …
Il dialogo fra le culture, parlo
per esperienza, sicuramente
parte sempre dalle cose più
semplici, e cosa vi è di più
semplice della condivisione di
una ricetta? La cucina, come la
lingua, è uno dei tratti strutturali più resistenti delle singole
culture. La cucina è una
“marca” che gli individui si
portano dentro: è il segno
imprescindibile dell’identità
etnica dei popoli. Quello del
cibo è un “linguaggio polifunzionale” che più direttamente
“parla” la realtà degli uomini.
Coerentemente la cucina si
configura come un canale pri-
vilegiato per intendere la
nostra storia. Io ne sono pienamente convinta e per questo è il
TERZO anno che organizziamo con l’Associazione La
Palma del sud un corso di cucina etnica. L’obiettivo che sta
alla base del progetto è convincere le persone di culture diverse a dialogare tra loro, ad
apprendere qualcosa in più su
un’altra cultura e coinvolgere
le rispettive comunità. Il corso
di cucina etnica è un’esperienza significativa di dialogo
interculturale: la cucina resta
un mezzo alternativo, ma efficace di conoscenza reciproca.
Ed è davvero un momento di
incontro e confronto tra culture
e tradizioni diverse. Durante la
spiegazione dei passaggi della
preparazione dei piatti, le partecipanti si interessano dell’origine di certe usanze e dell’utilizzo di particolari spezie: da
semplici curiosità si giunge ad
affrontare argomenti più profondi della cultura con cui ci si
relaziona. Tante, anche questo
anno, le partecipanti di tutte le
età, sia italiane che straniere,
interessate alle ricette, a provare sapori nuovi e a conoscere
donne che arrivano da Paesi
lontani ma che ora vivono ad
Aprilia. Questo modo di operare genera interesse verso l’altro, apprezzamento per ciò che
di buono può offrire porta allo
smantellamento di stereotipi
spesso negativi di cui la nostra
cultura è talvolta impregnata.
Nascono così amicizie e legami che proseguono oltre il
corso di cucina. Il Corso di
cucina etnica, quello originale
ideato e curato da Sihem, è
interamente gratuito e autofinanziato dalla grande forza e
volontà delle donne del mondo
di Aprilia e non solo che lo frequentano (quest’anno infatti
c’è un folto gruppo di donne di
Nettuno che hanno aperto la
CALENDARIO DEL CORSO - Corso di Cucina Etnica 2016
IL MIO PIATTO ORIGINALE” PROVATE CON NOI “I PIATTI DELLA PACE”
nostra nuova sezione associativa). È articolato in otto lezioni
davanti ai fornelli per realizzare piatti tipici dei Paesi più rappresentativi delle Comunità del
nostro Centro Interculturale e
non può mancare un omaggio
speciale all’Italia che ci ospita.
Tutto il mese di maggio è
dedicato alla multiculturalità:
ogni domenica dalle 15,00
imparando a cucinare i più
famosi piatti del mondo, avremo modo di conoscerci meglio,
immigrati ed italiani.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 38
5 - 19 MAGGIO 2016
Governati da persone di spirito nobile
di Salvatore Lonoce
Cari amici lettori, lo confesso,
dopo una giornata di lavoro sono
andato al Consiglio Comunale, mi
attira sempre il lavoro di chi è
impegnato in prima linea per il
nostro benessere.
Non è forse questo il nocciolo
della politica?! Non è questo fare
politica?! Mettere il pensiero al
servizio del cuore per costruire
sistemi cittadini efficaci, di benessere, solidarietà e cultura!
Cari amici a quest’ora della giornata la concentrazione non è massima, e le idee emergono in me
con maggiore libertà del solito.
Il dibattito in aula non è un granchè: il sindaco ha imposto alla sua
maggioranza un bilancio “ingessato”,
non
modificabile.
Strano.
Il mio pensiero vola.
Ma
torno
al
bilancio.
Giunta-fotocopia, bilancio-fotocopia. Che ricalca quello precedente,
senza innovazioni ma con tanto
cemento.
Questo, in estrema sintesi, il mio
giudizio sul bilancio del Comune
di Aprilia.
Cari amici, ma a cosa serve fare un
bilancio?
Aldilà di una accozzaglia di numeri, disposti in maniera tale da essere poco comprensibili, il bilancio
dovrebbe essere il principale strumento con cui pianificare l’immediato futuro della nostra città.
Se dovesse essere così… questo
bilancio mi pare, ancora una volta,
inadeguato. Pare che esso sia perfettamente in linea con la tendenza
al “puro galleggiamento” della
giunta Terra.
I problemi veri sono sempre gli
stessi: il comune che lamenta la
mancanza di fondi, ma, nello stesso tempo, ha le “tasche bucate”.
In tempi di oculatezza, sarebbe
importante pianificare interventi
di progettazione con la compartecipazione dei tagli alle spese degli
altri Enti, invece quanto spreco
nella parcellizazzione degli interventi cittadini!
Cari amici ci sono difficoltà enormi a recuperare denari dovuti e,
soprattutto, a rendere attivo il
Invito alla lettura
“La foresta dei Pigmei” di Isabel Allende
La foresta dei Pigmei” di Isabel Allende è
la storia di una giornalista Kate Gold e dei
suoi amici fotografi che ricevono da una
importante rivista geografica l’incarico di
fare un reportage sui safari in Africa a
dorso degli elefanti.
La giornalista si fa accompagnare da suo
nipote Alexander di diciotto anni e da
Nadia, grande amica del ragazzo, di quattordici. La comitiva è stata protagonista di
altri due romanzi della scrittrice, La città
delle bestie e Il regno del drago d’oro.
Si recano quindi in Africa e, prima di iniziare il safari, si fermano a Nairobi, la
capitale del Kenia. Durante una visita al
coloratissimo mercato di questa città, Alexander e Nadia incontrano una sacerdotessa che predice ai due ragazzi che
dovranno affrontare un grande pericolo e che solo restando uniti potranno
vincere il mostro a tre teste, che in realtà è il generale Mbembelè che
secondo le situazioni assume anche l’aspetto del re Kosongo oppure dello
stregone Sombe. Il personaggio nel suo triplice aspetto si arricchisce con
l’avorio che i Pigmei procurano cacciando gli ultimi elefanti rimasti nella
foresta. La sacerdotessa rivolgendosi ad Alexander gli dice “Si può fare il
male o il bene. Non c’è ricompensa per il bene se non la soddisfazione dell’anima. A volte bisogna combattere. Tu dovrai decidere.”
Il simbolismo è evidente il mostro a tre teste è il male che i due giovani,
che amano e rispettano la natura vegetale ed animale e gli uomini a qualsiasi etnia appartengano, riusciranno a sconfiggere ed a far prevalere sul
bene. Sono necessari persone dal cuore puro per vincere una battaglia così
difficile. I due adolescenti sono le persone giuste per un’impresa del genere.
Isabel Allende con la sua notevole capacità creativa riesce ancora una
volta a coinvolgere il lettore, è capace già dalle prime pagine del romanzo
di far entrare chi legge nell’ambiente che sarà il teatro della storia e di far
comprendere la psicologia dei personaggi, descrive con la sua grande
capacità narrativa una realtà dove convivono credenze, riti magici, superstizioni, entriamo in un mondo coloratissimo ed imprevedibile.
I due ragazzi riusciranno a ritrovare la regina e l’aiuteranno a riprendere il
posto che le spetta: “La regina era illuminata da un intenso fulgore interno. I ragazzi la videro esattamente com’era, e non come era apparsa loro
poco prima, una vecchia miserabile, tutta ossa e stracci. Si trattava in
realtà di una figura straordinaria, un’amazzone, un’antica dea delle foreste. Nana-Asante era diventata saggia durante quegli anni di meditazione
e solitudine tra i morti;aveva ripulito il proprio cuore dall’odio e dall’avidità, non desiderava e non temeva nulla, niente la turbava. Era coraggiosa perché non si aggrappava alla vita;era forte perché animata dalla
compassione; era giusta perché intuiva la verità…..” Questo è quello che
ci vuole far comprendere Isabel Allende, l’esempio della regina dovrebbe
insegnarci come condurre la nostra esistenza. Con il ritorno di Nana-Asante i Bantu e i Pigmei, dopo aver sconfitto l’usurpatore, torneranno a convivere in pace.
In un’intervista la scrittrice dice che è dal dolore che nasce la creatività.
Sin da bambina ha avuto una vita difficile ma anche piena di stimoli, ha
potuto nutrire la sua fantasia con i libri trovati nella biblioteca del nonno,
la figura maschile del libro “La casa degli spiriti”, poi i lunghi viaggi in
diverse parti del mondo per seguire la madre e il patrigno, diplomatico, le
hanno offerto un’ampia visione del mondo, conoscere nuovi ambienti le
ha permesso di allargare i suoi orizzonti. La tragedia per la morte dell’amatissima figlia Paula segnerà per sempre la sua esistenza e l’aiuterà ad
essere la grande scrittrice letta in tutto il mondo.
Carla Ginanneschi
bilancio che, invece di fruttare,
costituisce sempre una perdita per
gli apriliani.
Le lacune sono molteplici, e non è
stato possibile colmarle a causa
della impostazione “blindata” portata avanti dal Sindaco e dalla sua
maggioranza.
Queste e molte altre considerazioni mi hanno portato a elaborare
una riflessione che voglio dedicare all’80esimo anniversario della
nascita di Aprilia, una Aprilia che
per molti versi è ancora da costruire, anche insieme a bambini, bambine, ragazzi, ragazze, apriliani
tutti. Apriliani a cui la bocca è
chiusa più volte, per età, per condizioni, per fragilità degli adulti,
per miopia delle politiche socioeducative e perché spesso è più
facile scambiarsi confidenze con
una persona sconosciuta, che
sapere come vive il nostro vicino
di casa.
Cari amici, continuiamo ad essere
governati da persone di spirito
nobile solo per difendere le loro
scelte di spesa e dall’altra parte
un’opposizione che non è in grado
di diffondere le risposte sul vero
stato della nostra città, continuamente in balia dei debiti, senza che
nessuno sappia davvero dove si
andrà a finire.
Allora cari amici lettori, dico,
impariamo a conoscere i nostri
fantasmi, non diamo loro diritto di
cittadinanza, operiamo per una
città di diritto, in cui stare insieme
in maniera attiva e solidale che
non sia frutto di un atto di buonismo, ma sia invece un naturale
agire, economicamente conveniente e laico, con un’Amministrazione che agisce con la cittadinanza su cui si poggia.
Ma che aspettiamo, portiamo nelle
strade il sapere della strada, facciamo cerniera tra professionalità
del sociale e dell’educativo per
costruire orti comuni e superare le
croniche storie di parallelismo
nate in questo Ente locale.
Impegniamoci a fare integrazione
nei fatti e non nelle tanto sbandierate politiche, che in alcune città
italiane, come nella nostra presentano come integrati sistemi che
spesso hanno solo moltiplicato le
sedie.
Cari amici, è arrivato il momento
di impegnarsi “tutti”, in qualità di
cittadini, per riprenderci in mano il
governo della città attraverso la
quotidianità, è tempo che noi apriliani diamo forza alle nostre idee e
discuterle, anche se questo ci chiude le porte di piazza Roma.
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
pagina 39
S OS CRE S CITA
E DU CA ZIONE FA MIGL IA e S CU OL A
BAMBINI E CELLULARE: RIFLETTIAMO INSIEME!
Dott.ssa Cinzia De Angelis
Per porre domande alla
dott.ssa Cinzia De Angelis
inviare una e-mail al seguente
indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
Gentile dottoressa,
Ormai non so più che fare! Mio
figlio di 12 anni passa tutto il
suo tempo tra videogiochi discutibili, telefonino e computer. Si
sposta da una stanza all’altra
come se fosse una specie di
robot. Ho provato a dirglielo ma
lui mi ripete che io non posso
capirlo perché sono di un’altra
generazione, la sua è tutta così.
Sarà pur vero ma possibile che
non ci sia nessun rimedio a tutto
questo?
Perdoni il mio sfogo.
Teresa
Cara Teresa,
Io faccio parte come lei della
generazione in cui il telefonino
era per pochi. Gli altri come me
dovevano ingegnarsi per parlare
e incontrarsi con un amico o per
passarsi la traduzione di latino o,
per andare in biblioteca per fare
una ricerca. Oggi con l’avvento
della tecnologia, il mondo dei
ragazzi è profondamente cambiato. Il loro modo di formarsi e
di comunicare è molto lontano
da noi. Ma questo non vuol dire
che sia del tutto sbagliato il loro
e perfetto il nostro. Gli strumenti, come il computer, i cellulari e
tutte le tecnologie oggi si stanno
rivelando molto utili e vengono
impiegati in molti settori, sia
educativi che sanitari, perché
agevolano il lavoro di molti professionisti; io stessa li utilizzo
con bambini e ragazzi che presentano difficoltà negli apprendimenti. Il punto è un altro, non
è quello di affrontare una que-
stione sociologica sulle tecnologie ma piuttosto di imparare a
gestirle.
Sin da quando sono piccoli i
bambini sono lasciati davanti al
televisore troppe ore a scapito
del gioco libero e di attività
alternative. Molto spesso, in una
società dove il tempo per stare
con i propri figli è poco e le
incombenze sono tante, la televisione diventa una buona baby
Sitter comoda ed economica. I
bambini così imparano a subire
tuare gli stessi comportamenti
che hanno acquisito e sarà più
difficile correggerli. Nessun
bambino preferisce starsene
buono e tranquillo davanti ad un
teleschermo se può giocare e
divertirsi in un altro modo! Ma è
qui che intervengono i genitori:
creando un ambiente su misura
per loro, offrendo loro attività
ludiche semplici e piacevoli e
anche, dare loro la possibilità di
sperimentare la noia e la solitudine senza lasciarsene spaventa-
anche una vita relazionale
ricca e soddisfacente, porta
avanti attività sportive e il rendimento scolastico non ne
risente. Altri, invece, no. Si isolano iniziando a lasciare tutto il
mondo fuori. Se questo accade
… bisogna correre ai ripari! La
maggior parte dei ragazzi, se
messi nella condizione di farlo,
sanno stupirci e, secondo le stapassivamente il mezzo televisivo, ad esserne catturati e, purtroppo, ad essere fruitori, consumatori e spettatori inconsapevoli. Il problema non è se esporre o
meno i bambini al mezzo televisivo ma come si fa. Purtroppo i
bambini vedono troppa televisione sin da piccoli, questo è il
problema, mentre più i bambini
sono piccoli più hanno bisogno
di muoversi, di esplorare e di
socializzare mentre la televisione, al contrario, li immobilizza e
li azzittisce.
Le buone abitudini si creano
quando i bambini sono piccini.
Da grandi tenderanno a perpe-
re …ma di questo magari ne parleremo più avanti. Cara Teresa
suo figlio ha solo 12 anni. Ripercorra il passato e cerchi di capire come avete gestito il vostro
tempo libero e le tecnologie in
genere, cerchi di sapere cosa ora
lo diverte e lo fa stare bene e cercate di stabilire delle regole a
casa e di cambiarne altre. Bisogna assolutamente insegnare
come si gestiscono i telefonini, il
computer, la televisione … Perché le conseguenze possono
essere imprevedibili e dannose.
E’ vero, la maggior parte dei
ragazzi fa un uso esagerato
delle tecnologie ma poi ha
tistiche, hanno un grande bisogno di “famiglia”. Purtroppo
accade spesso che a volte quando loro hanno bisogno di noi ...
noi siamo intenti a vedere il telegiornale e chiediamo loro di fare
silenzio…
Dobbiamo tornare agli atti e
non alle parole. Per essere credibili bisogna essere buoni
esempi.
AUGURI MAMMA
In occasione della Festa della Mamma il Giornale del Lazio
desidera rivolgere alle mamme un pensiero per augurare loro
di essere per tutti noi le “radici” e le “ali” con le quali andremo nel mondo.
“Cari nonni...”, mercoledì 11 maggio al Teatro Europa la cerimonia
di premiazione del concorso letterario dedicato agli studenti
“Cari nonni...”, mercoledì 11 maggio al Teatro Europa la
cerimonia di premiazione del concorso letterario dedicato
agli studenti
Si aprirà il prossimo mercoledì 11 maggio, alle 9.30 presso
il Teatro Europa di Aprilia, la cerimonia di premiazione del
concorso letterario “Cari nonni, ora io voglio raccontarvi
una storia”, dedicato agli studenti degli istituti scolastici
comprensivi e superiori cittadini.
L’iniziativa è stata promossa dal Comune di Aprilia, Assessorato alla Pubblica Istruzione, nell’ambito delle celebrazioni per l’80esimo Anniversario della Fondazione, con il
Patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Latina.
Una giuria qualificata sceglierà gli elaborati più meritevoli
premiandone uno per ogni categoria concorsuale (classi IV
e V Scuola Primaria; classi I, II e III Scuola Secondaria di
primo grado; classi I e II Scuola Secondaria di secondo
grado; classi III e IV Scuola Secondaria di secondo grado)
con un e-book con custodia personalizzata.
Una seconda giuria, composta da giornalisti, sarà inoltre
chiamata ad assegnare un premio speciale per la critica,
assegnato ad uno degli elaborati delle classi delle Scuole
Secondarie di secondo grado.
Nel corso della cerimonia saranno conferiti ulteriori riconoscimenti, uno dei quali sarà assegnato dalla scrittrice di
caratura nazionale Patrizia Rinaldi.
L’immagine logo del concorso è stata ideata da Marcello
Buccella, artista ospite del Giardino dei Sorrisi.
Fotoreporter Daniele Cancelli
“Questa immagine è dedicata a tutte le mamme del mondo che in
ogni tempo e in ogni dove continuano a portare in braccio i loro
figli e a nutrirli di latte e di amore. A tutte le mamme che ancora
oggi, con le loro braccia forti, sostengono il mondo. Questa
immagine è dedicata alle mamme. Custodi primi della vita.”
Cinzia De Angelis
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 40
5 - 19 MAGGIO 2016
“TERZO SETTORE ED INNOVAZIONE SOCIALE”
Focus su associazionismo, volontariato, cooperazione sociale e responsabilità sociale di impresa
INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA PER DISABILI, QUASI SCONOSCIUTA: SONO 4,1 MILIONI
I DISABILI IN ITALIA, ED IL CARICO DELL’ASSISTENZA RICADE (QUASI) SEMPRE SULLE FAMIGLIE
Dal 2016 dalla Regione Lazio, un’opportunità di tirocinio lavorativo
per chi ha disabilità grave e handicap intellettiva
A cura della Dr.ssa Emilia Ciorra
Esperta di politiche e progettazione
sociale. Per scrivermi:
[email protected]
Cari amici ed amiche del Focus Terzo
Settore,
vi presento una breve ma significativa
fotografia che fa davvero riflettere sulla
condizione delle persone con disabilità
in Italia, e che richiede un necessario e
non più rimandabile ripensamento delle
misure di welfare per tutte quelle famiglie che sono costrette a vivere l’assistenza a un parente disabile in “una
grave condizione di difficoltà” e spesso
di solitudine.
ESSERE INVISIBILI - Esiste ancora
oggi, una fetta consistente di italiani che
spesso, sembra ancora invisibile agli
occhi della collettività. Secondo i dati
del Censis, un italiano su 4 afferma
che non gli è mai capitato di avere a
che fare con persone disabili. Forse
perché la disabilità viene fatta combaciare, da ben due italiani su tre, essenzialmente con una limitazione nei
movimenti, quindi una disabilità prettamente motoria, mentre sono le disabilità
intellettive ad essere più quelle più diffuse in età evolutiva (e spesso nascoste).
In Italia insistono oltre quattro milioni
di persone con disabilità (4,1, per la
precisione), pari al 6,7% della popolazione, per la quale si prevede tra l’altro
un trend in crescita: le stime del Censis
prevedono che nel 2020 i disabili in Italia saliranno a 4,8 milioni (il 7,9% della
popolazione) e raggiungeranno i 6,7
milioni nel 2040 (il 10,7%). E a proposito di disabilità intellettive, quando
avanzano nell’età, le persone con disabilità intellettiva sono ancora più invisibili. Oggi in Italia le persone con sindrome di Down sono circa 48.000, di
cui solo il 21% ha fino a 14 anni. La
fascia d’età più ampia è quella da 15 a
44 anni, pari al 66%, e il 13% ha più di
44 anni. Le persone affette da disturbi
dello spettro autistico si stimano pari
all’1% della popolazione, circa
500.000.
IL CARICO SULLE FAMIGLIE
I dati Censis, ci confermano quello che
le persone con disabilità sanno bene,
ovvero che il vero perno del welfare è
la famiglia, sulla quale ricade la responsabilità e il peso dell’assistenza della
persona con disabilità, soprattutto in età
adulta. I disabili adulti rimangono in
carico alla responsabilità delle loro
famiglie con sostegni istituzionali
limitati, focalizzati quasi esclusivamente sul supporto economico. Anche
in questo caso, però, dal confronto con
gli altri Paesi europei emerge che la
spesa per le prestazioni di protezione
sociale per la disabilità, in denaro e in
natura, è pari a 437 euro pro-capite
all’anno, superiore solo al dato della
Spagna (404 euro) e molto inferiore
alla media europea di 535 euro (il
18,3% in meno).
Colpisce quanto poco sviluppata sia la
spesa per i servizi in natura, che rappresenta solo il 5,8% del totale, cioè 25
euro pro-capite annui, meno di un quinto della media europea e inferiore anche
al
dato
della
Spagna.
ACCESSO AI SERVIZI
Come dicevamo, le cose peggiorano con
l’età. Le opportunità di accesso ai servizi si riducono per i disabili adulti. Tra le
persone disabili di 20 anni e oltre, il
32,9% frequenta un centro diurno,
mentre il 24,3% non fa nulla, sta a
casa ed il dato peggiora al Centro
Sud. Tra le ore dedicate all’assistenza
diretta e quelle di semplice sorveglianza, i genitori delle persone disabili
spendono complessivamente 17 ore al
giorno. E il costo annuo arriva a circa
40.000
euro
per
famiglia.
L’IMPORTANZA DELLA SCUOLA
- La scuola gioca un ruolo fondamentale a fianco della famiglia, nel processo
di presa in carico e inclusione della persona con disabilità nella società, rappresentando forse l’unica risposta istituzionale efficace, su questo fronte. Ricorda
il Censis che il numero di alunni disabili nella scuola statale è cresciuto
dai 202.314 dell’anno scolastico
2012/2013 ai 209.814 del 2013/2014
(+3,7%), ma il dato scende al 67,1% tra
i 14 e i 20 anni, e arriva al 6,7% tra chi
ha più di 20 anni.
INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA, QUASI SCONOSCIUTA
E dopo la scuola? E’ lì che la persona
con disabilità diventa invisibile. Oltre
l’età scolastica, le persone affette da
disabilità scompaiono nelle loro case,
con ridottissime opportunità di inserimento sociale e di esercizio del loro
diritto alle pari opportunità. Nel mondo
del lavoro l’inclusione è ancora pressoché inesistente. Ha un lavoro solo il
31,4% delle persone Down over 24
anni. E la maggioranza di quelli che
lavorano (oltre il 60%) non è comunque
inquadrata con contratti di lavoro standard. Nella maggior parte dei casi lavorano in cooperative sociali, spesso senza
un vero e proprio contratto. In oltre il
70% dei casi non ricevono nessun
compenso o ne percepiscono uno
minimo, comunque inferiore alla normale retribuzione per il lavoro che
svolgono. Ancora più grave è la situa-
zione per le persone con disabilità
intellettiva: a lavorare è solo il 10%
degli over 20.
IL DOPO DI NOI - Nel desolato panorama fin qui illustrato, arriva una ulteriore conferma alla principale preoccupazione delle famiglie, ovvero quella
per il futuro dei loro figli con disabilità,
una volta che loro non potranno più
prendersene cura. Nel tempo aumenta il
senso di abbandono delle famiglie e
cresce la quota di quelle che lamentano
di non poter contare sull’aiuto di nessuno pensando alla prospettiva di vita
futura dei propri figli disabili. Mentre
tra i genitori di bambini e ragazzi disabili fino a 15 anni la quota di genitori
che pensa a un ‘dopo di noi’ in cui il
proprio figlio avrà una vita autonoma o
semi-autonoma varia tra il 30% e il
40%, tra i genitori degli adulti la percentuale si riduce al 12%.
NOVITA’ - DAL 2016, dalla Regione
Lazio arriva un’opportunità di tirocinio lavorativo per chi ha disabilità
grave e handicap intellettiva.
Mi riferisco alla misura con la quale la
Regione Lazio, con 728 milioni di euro,
finanzia i cd. tirocini di orientamento,
formazione e inserimento/reinserimento
al lavoro per persone disabili. I tirocini
potranno avere una durata massima di
12 mesi e le persone interessate, oltre
all’indennità pari a 500 euro mensili,
avranno a disposizione un tutoraggio
specialistico.
Requisiti per partecipare: destinatari
dei progetti che verranno attivati
sono coloro ai quali è stata riconosciuta
una disabilità con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% oppure
con minorazioni indicate
nella 1°, 2° e 3° categoria
delle tabelle del Decreto
del Presidente della Repubblica n. 915/1978 (relativo
alle pensioni di guerra).
Possono altresì partecipare
le persone con invalidità
psichica a prescindere dalla
percentuale di invalidità
riconosciuta.
Importante: le associazioni, le cooperative, le aziende e/o datori di lavoro che
attiveranno questi tirocini
mediante partecipazione ai
progetti, non saranno esonerati dagli
adempimenti stabiliti dalla normativa di
cui alla legge n. 68/1999.
Scadenza: Il bando scade il 29 luglio
2016.
Ulteriori informazioni possono essere
chiesti ai seguenti recapiti: direttamente
al numero verde regionale 800.280.320,
o al seguente indirizzo:
[email protected].
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
pagina 41
L’AVVOCATO RISPONDE
LA SOLIDARIETA’ TRA VENDITORE ED ACQUIRENTE
NEL PAGAMENTO DELLE SPESE CONDOMINIALI
Per porre domande scrivere e-mail: [email protected]
Avv. Margherita Corneli
Gentile Avvocato,
mi chiamo Saverio e alcuni mesi
fa ho acquistato all’asta un piccolo appartamento, sito in un condominio, nella zona degli Altipiani di
Arcinazzo.
Io sono ormai in pensione e mi
sono potuto permettere l’acquisto
solo perché il prezzo pagato all’asta era veramente molto basso.
Purtroppo la scorsa settimana mi
è arrivata una raccomandata dall’amministratore del Condominio
il quale mi chiede, a titolo di oneri
condominiali non pagati dal precedente proprietario e dal Tribunale, una somma quasi pari al
prezzo pagato per l’immobile.
Ho contattato questo amministratore il quale mi ha detto che gli
oneri non vengono pagati da nessuno da quasi dieci anni e che nel
frattempo, anche a causa delle
nevicate abbondanti di qualche
anno fa che hanno determinato la
caduta di un albero sul tetto ed
altri danni, il condominio ha
dovuto sostenere pesanti spese
straordinarie di cui mi chiede oggi
la mia quota parte.
Io sono arrabbiato e preoccupato
perché non ho la possibilità di
pagare quelle somme delle quali,
peraltro, nessuno mi aveva minimamente parlato. Oltretutto io
sapevo che con l’aggiudicazione
all’asta l’immobile sarebbe stato
trasferito libero da oneri. Cosa
devo fare? Possono davvero chiedermi le rate di condominio non
pagate che io non conoscevo e non
ho nemmeno approvato? La ringrazio.
Saverio
Il problema che ci rappresenta il
nostro lettore è piuttosto frequente. Come noto quando qualcuno,
per qualsiasi motivo, non riesce a
fare fronte a dei debiti è possibile
per il creditore far vendere i beni
di proprietà del suo debitore all’asta.
L’acquisto di un immobile a un’asta giudiziaria è spesso vantaggioso per il compratore per via del
prezzo assai inferiore rispetto a
quello corrente di mercato. Per
effetto della vendita tramite il Tribunale l’immobile viene purgato
da tutte le iscrizioni e trascrizioni
pregiudizievoli che dovessero
insistere su di esso (esempio: l’ipoteca iscritta a garanzia di un
mutuo concesso al vecchio proprietario). In base a tale principio,
l’acquirente può star sicuro che,
con il pagamento del prezzo al
Tribunale, nessuno potrà aggredire il bene: esso, quindi, gli
viene trasferito libero e senza
vincoli. Purtroppo però, dato che
la legge parla di iscrizioni e trascrizioni e non di altri oneri,
abbiamo un’eccezione a tale
principio generale, che spesso si
dimentica, e consiste nel pagamento dei debiti pregressi che il
precedente proprietario aveva
nei confronti del condominio.
Chi sa che il proprio immobile
verrà messo all’asta dal Tribunale
molto probabilmente ha anche
omesso di pagare le spese condominiali. Questi debiti “inseguono”
l’immobile e, con esso, anche il
nuovo proprietario (l’aggiudicatario all’asta).
La legge affronta l’ingresso di un
nuovo partecipante nella posizione
che il precedente proprietario
aveva nel condominio (lo stesso
vale anche per i consorzi di servizi agli immobili) all’art. 63, 2°
comma, delle disposizioni di
attuazione del codice civile
(d.a.c.c.), prevedendo un limite
rigoroso agli oneri che possono
essergli trasferiti. La norma citata,
infatti, stabilisce che colui che
subentra nei diritti di un condomino, è obbligato, unitamente al
precedente proprietario, al
pagamento dei soli contributi
relativi all’anno in corso ed a
quello precedente.
Poiché anche il decreto di trasferimento, che viene emesso dal giudice dell’esecuzione, individuale o
concorsuale (fallimentare), al termine di uno dei procedimenti di
vendita giudiziaria comporta il
passaggio della proprietà dell’immobile pignorato, anche l’aggiudicatario non sfugge a quello che si
può configurare come un dirittodovere di partecipare al condominio ovvero al consorzio.
L’art. 63, 2° comma, d.a.c.c., non
distingue, al fine di addebitare i
contributi ancora dovuti, a quale
titolo il nuovo proprietario subentri al posto del vecchio. Dal punto
di vista soggettivo, la norma si
limita ad affermare: “Chi subentra
nei diritti di un condomino…” e
ciò ha permesso alla dottrina ed
alla giurisprudenza di stabilire che
anche l’aggiudicatario di un
immobile a seguito di asta bandita
in sede giudiziaria è uno dei soggetti cui la regola si applica, a prescindere dal fatto che il condominio, in persona del suo amministratore, abbia spiegato o meno
intervento nel processo esecutivo
che ha dato luogo all’asta. In altre
parole l’aggiudicatario non può
sottrarsi all’obbligazione dei contributi condominiali dovuti per
l’anno in corso alla data del
decreto di trasferimento e per
quello precedente adducendo che
l’amministratore non risulta essere
intervenuto
nell’esecuzione
riguardante l’immobile aggiudicato cosicché non poteva conoscere
l’ammontare dell’obbligazione cui
viene chiamato.
L’obbligo cui si riferisce l’art. 63
d.a.c.c. riguarda i contributi dovuti per l’anno in corso e per quello
precedente senza distinzione tra i
contributi di natura ordinaria
rispetto a quelli di natura straordinaria, oppure quelli dovuti per la
manutenzione dell’immobile e
quelli dovuti per le innovazioni
La possibilità di addebito dei contributi condominiali non versati
sia all’aggiudicatario, quale nuovo
proprietario, che al debitore che ha
subito l’esecuzione, quale vecchio
proprietario, si definisce, “solidarietà”. Nel caso che stiamo trattando, l’aggiudicatario, tenuto, per
l’art. 63 d.a.c.c. a corrispondere al
condominio i contributi per l’anno
in corso alla data del decreto di
trasferimento e per l’anno precedente, avrebbe diritto a chiedere al
debitore di rimborsargli tali oneri
relativi al periodo in cui l’immobile pignorato era ancora nel suo
possesso, ma è agevole comprendere che l’esito di tale regresso
non sarà quasi mai possibile. Il
debitore che ha subito l’esecuzione forzata sino a perdere la proprietà del bene immobile, difficilmente disporrà del denaro necessario a rifondere all’aggiudicatario
quanto questi avrà dovuto pagare
per le spese condominiali.
Come accaduto nel
caso di Saverio, e
come accade molto
di frequente, per la
lunghezza dei processi, l’asta dell’immobile pignorato si è tenuta a
distanza di molti
anni rispetto alla
data del pignoramento e che il debitore non ha pagato i
contributi condominiali per altrettanti anni cosicché, al momento
dell’aggiudicazione, l’amministratore del condominio ha addebitato
all’aggiudicatario tutti i contributi.
In realtà, come visto questo modo
di operare non è affatto corretto
dato che, per espressa previsione
di legge, l’amministratore del condominio potrà richiedere solo i
contributi relativi all’anno in
corso alla data dell’aggiudicazione e quelli dell’anno precedente, ma non quelli ancora più
antichi.
È bene quindi, prima di partecipare a un’asta su di un immobile
pignorato, contattare il custode
giudiziario dello stesso per chiedergli informazioni riguardo alla
situazione debitoria del proprietario nei confronti del condominio.
FISCO
Quel che c’è da sapere sul
pagamento del canone TV
E’ stata rinviata al 16 maggio la scadenza per poter dichiarare di
non possedere un televisore, evitando, quindi, l’addebito automatico nella bolletta della luce
.In materia fiscale vera stella polare e, quindi, punto di riferimento è la
cosiddetta Legge di Stabilità. Con il definitivo via libera dato dal
Senato, vi sono varie interessanti novità per ciò che verte l’aspetto
fiscale. Uno degli argomenti che ha visto un percorso sofferente è
quello legato al pagamento del canone TV. Infatti, il non tanto amato
canone Rai per il 2016 verrà ad essere pagato direttamente nella bolletta elettrica. Per poter essere esentati da questo pagamento, sarà possibile inviare un apposito modello di autocertificazione. Sul canone
Rai si dibatte, oramai, da tanto tempo. Non per nulla, tramite un celebre referendum risalente al 1995 fu approvato quello che sarebbe
dovuto essere il processo che avrebbe dovuto portare alla privatizzazione della Rai. Ma nonostante la chiara volontà popolare non venne
mai attuato. Per quanto verte l’aspetto fiscale è da ricordare che seppure è noto popolarmente come “canone Rai”, nella realtà dei fatti
questo pagamento è una vera e propria tassa che viene ad essere applicata relativamente a quegli apparecchi che permettono la ricezione
televisiva. Quindi, in parole povere, è un qualcosa che si paga perché
si possiede un televisore. In maniera ancora più esaustiva è, nella
sostanza delle cose, una tassa sul possesso e nulla ha a che vedere il
suo utilizzo. La cosa che non piace ai milioni di contribuenti è il fatto
che lo Stato presume che tutti gli italiani siano in possessori di un televisore e che dovrà essere il contribuente a dichiarare il non possesso.
A tal proposito si ricorda che è stata rinviata al 16 maggio la scadenza
per poter dichiarare di non possedere un televisore, evitando, quindi,
l’addebito automatico nella bolletta della luce.
Matteo Camurri
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 42
5 - 19 MAGGIO 2016
dalla
Regione
di Bruno Jorillo
INFRASTRUTTURE: AL VIA UNA SERIE DI INVESTIMENTI
ll presidente, Nicola Zingaretti, ha firmato insieme al Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti, Graziano Delrio, all’Anas e al Comune di Fiumicino, una convenzione molto
importante sostenere una serie di interventi attesi da anni sullo snodo di Fiumicino.
L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini e anche lo stato della
principale porta di accesso nel Paese attraverso l'aeroporto Leonardo da Vinci.
Più sicurezza, meno traffico e più competitività. Si tratta di interventi importanti, che
consentiranno di migliorare le condizioni mettere in sicurezza dei tratti con grandi
coefficienti di pericolosità alleggerendo allo stesso tempo il traffico nei centri abitati e
quindi migliorando la qualità della vita dei cittadini.
“Il senso dell'intesa, è il superamento degli egoismi particolari per un obiettivo generale, per accelerare l'apertura dei cantieri e per una comune visione strategica. Questo
Tanti i progressi dal 2013 ad oggi: la raccolta differenziata è salita dal 26,5% al 32,7%
e nel corso di in un solo anno la Regione si è adeguata alle normative nazionali ed europee che prevedono il trattamento di tutti i rifiuti raccolti. Nel 2013 la Giunta regionale, con uno dei primi atti dell’attuale amministrazione, ha sospeso lo scenario di controllo perché le motivazioni che avevano portato alla sua determinazione nel 2012
erano incoerenti con le previsioni normative: non si prendeva in considerazione né la
riduzione dei rifiuti né un adeguato aumento di raccolta differenziata.
Si prosegue con gli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti. L’incremento della raccolta differenziata, il trattamento integrale dei rifiuti indifferenziati, la valorizzazione delle frazioni umide ha portato ad una riduzione dell’utilizzo della discarica come soluzione finale rispetto al passato. Nello scenario preso in considerazione
dagli uffici regionali si è evidenziato che gli impianti di trattamento TMB (Trattamento meccanico biologico) sono sufficienti già dal 2016 per le esigenze di trattamento del
rifiuto urbano indifferenziato, pertanto non è necessario pianificare nuovi impianti oltre
quelli esistenti.
Nessun nuovo impianto nel Lazio. Data la tendenza all’aumento, nei prossimi anni,
della raccolta differenziata, che dovrebbe raggiungere nel 2020 il 65% con un trend in
crescita costante, la Regione ha ritenuto che non sarà necessario realizzare nuovi
impianti di termovalorizzazione. Per questo motivo si è valutato, a differenza dei dati
in possesso del Ministero dell’Ambiente, che non serve nessun nuovo impianto nel
Lazio. Anzi ci si può fermare sull’impiantistica attualmente in esercizio.
UNA NUOVA LEGGE SULLA TUTELA DEI
CONSUMATORI E DEGLI UTENTI
accordo è importante per Fiumicino e per l'aeroporto che rappresenta la porta del Paese
– lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è questo il modo di lavorare: prima decidere insieme e poi realizzare, insieme."
"Il protocollo è un esempio di come il paese possa cambiare il metro di approccio ai
problemi attraverso un lavoro congiunto per evidenziare in maniera chiara i nodi - è il
commento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, che ha
aggiunto: l'aeroporto di Fiumicino è il principale hub italiano che si sta potenziando e
l'intervento annunciato oggi fa parte di tali azioni. Nelle prossime settimana ci sarà
anche la discussione definitiva per la parte ferroviaria".
"Si tratta di un progetto pilota, attuato da Anas per la prima volta in Italia – parole di
Gianni Vittorio Armani, presidente dell'Anas, che ha aggiunto: testimonia la costruttiva cooperazione tra le amministrazioni al servizio dei cittadini. L`esperimento parte da
Fiumicino in quanto 'porta d`Italia', per la presenza dell`aeroporto internazionale 'Leonardo da Vinci'".
“Nel protocollo si tiene conto di due grandi infrastrutture viarie – così in una nota il
sindaco di Fiumicino, Esterino Montino: l'autostrada Roma-Fiumicino, che prosegue
poi su via dell'Aeroporto verso Ostia, e la via Aurelia, entrambe con un peso di traffico enorme, non solo nei periodi estivi. Sono interventi dunque decisivi per la comunità locale, ma anche per Roma e per il Paese. Serviva dare una risposta al tema della
mobilità, sia nel quadrante dello scalo aeroportuale che su quello più interno della via
Aurelia"
SOCIALE: AL VIA CORSI PER I FAMILIARI DEI MALATI DI SLA
Al via oggi il primo di sei corsi gratuiti di informazione sulla Sla promossi dalla Regione e destinati ai familiari e a chi si prende cura di una persona affetta da sclerosi laterale amiotrofica.
200 le persone coinvolte: ogni corso durerà 20 ore e sarà articolato in cinque giornate
formative settimanali distribuite nell’arco di un mese. I percorsi formativi si svolgeranno a Roma, Latina e Viterbo.
Ecco in particolare le date di inizio dei diversi percorsi:
Roma, quattro percorsi formativi: 27 aprile, 21 giugno, 13 settembre e 22 novembre
2016;
Latina, un percorso formativo: 31 maggio;
Viterbo, un percorso formativo: 18 ottobre.
I corsi sono stati promossi nel quadro delle azioni del Piano regionale per la Sla. L’organizzazione dei percorsi è stata affidata all’associazione Viva la Vita onlus, che riunisce familiari e malati di Sla, in collaborazione con l’agenzia regionale Asap.
Ecco come prenotarsi ai corsi e per ricevere informazioni dettagliate su date e sedi delle
lezioni. Le persone interessate possono contattare Viva la Vita onlus (www.wlavita.org)
al numero 0688978670 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected].
“L’approccio dei corsi sarà essenzialmente pratico e ricco di indicazioni utili –è il commento di Rita Visini, assessore alle politiche sociali, sport e sicurezza, che ha aggiunto: i familiari saranno aiutati a conoscere la patologia e a prenderne consapevolezza, e
attraverso l’utilizzo di ausili e presìdi potranno acquisire le competenze necessarie alla
gestione quotidiana della persona cara. In casi come la Sla, una malattia inguaribile ma
curabile nei sintomi, bisogna fare il possibile per garantire ai pazienti la miglior qualità di vita e per fare questo è fondamentale sostenere i compiti di cura delle famiglie,
che non devono essere lasciate sole come troppo spesso accade”- ha detto ancora Visini.
CICLO DEI RIFIUTI: NEL LAZIO NESSUN NUOVO IMPIANTO
Ciclo dei rifiuti, la Regione ha approvato la delibera per la determinazione del fabbisogno degli impianti elaborando i dati sulla produzione dei rifiuti raccolti dalle province.
Approvata la nuova legge sulla tutela dei consumatori e degli utenti. Una norma importante per tutelare i diritti e gli interessi dei cittadini attraverso l’armonizzazione della
normativa regionale a quella nazionale ed europea. La legge promuove e riconosce la
più ampia tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini in qualità di consumatori ed
utenti di beni e servizi, svolgendo attività di informazione, formazione, educazione ed
assistenza riguardo agli interessi economici e giuridici degli stessi.
Una serie di nuovi importanti strumenti come il Registro regionale delle associazioni
dei consumatori e degli utenti del Lazio e il Consiglio regionale dei consumatori e degli
utenti (Crcu), composto dall'assessore regionale competente e da un rappresentante per
ciascuna delle associazioni dei consumatori iscritte nel registro, i cui principali compiti sono la formulazione di studi, proposte e pareri.
Da sottolineare anche l'Osservatorio dei prezzi e dei consumi con compiti legati ad
indagini e rilevazioni sui consumi, esami dell'andamento dei prezzi in materia di prodotti, prove comparate su standard
qualitativi, e altro ancora."Approvata la legge per i consumatori e per la trasparenza.
Più tutele per i cittadini contro gli abusi. Basta parole, il Lazio cambia” - così in un
tweet il presidente, Nicola Zingaretti,
“Si tratta di un provvedimento fondamentale da molti punti di vista e che contribuirà
ad aggiungere significato concreto al concetto di cittadinanza nella nostra Regione –è
il commento di Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, che ha aggiunto: Il testo è molto importante perché adegua la legislazione regionale su una tematica divenuta centrale, e profondamente mutata negli ultimi anni con la
sempre maggiore presa di coscienza da parte dei cittadini-utenti-consumatori dei loro
diritti e del loro posto in seno alla realtà economica del territorio”.
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IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
CISTERNA
Contributo affitto, Bonus alloggiativo e Vaucher per sistemazione temporanea: sono questi i
nuovi strumenti che i comuni del
Distretto Socio-sanitario LT/1
hanno messo in campo per contrastare il disagio abitativo.
Interventi necessari, visto che
nel 2016 Aprilia, Cisterna, Cori
e Rocca Massima non riceveranno i contributi regionali per aiutare le famiglie non in grado di
pagare l’affitto di casa.
Per questo, nei Piani di Zona
sono stati stanziati 600 mila euro
per il prossimo biennio.
Contributi ai quali, per la prima
volta, avranno accesso anche chi
sta per essere sfrattato o chi sta
lasciando il tetto coniugale dopo
una separazione.
La priorità sarà comunque per
quei nuclei familiari caratterizzati dalla presenza di anziani
ultra 67enni, di portatori di handicap grave, di invalidi civili
totali, di genitori soli con figlio o
figli minorenni.
Il Contributo affitto ha l’obiettivo di sostenere famiglie o singoli cittadini che, per condizioni
pagina 43
Disagio abitativo, nuove forme di
contributi nonostante i tagli regionali
socio-economiche determinate e
certificabili intercorse negli ultimi 18 mesi (perdita o riduzione
del reddito familiare), non
riescono a garantire il regolare
pagamento del canone di locazione dovuto e quindi incorrono
o potrebbero incorrere in una
situazione di morosità incolpevole. Ad essi viene corrisposto,
in relazione al canone di locazione sostenuto per l’anno 2015
o per eventuali frazioni di esso,
un contributo integrativo, la cui
entità viene calcolata in proporzione alle risorse finanziarie disponibili.
Il Bonus alloggiativo, invece,
consiste in un contributo economico finalizzato a sostenere quei
nuclei familiari che, a seguito
della perdita o riduzione del reddito familiare, sono incorsi in
una procedura esecutiva di sfratto e siano stati posti in essere
negli ultimi sei mesi diversi tentativi per il rilascio dell’abitazione. Oppure quelli che, dopo il 1°
gennaio 2015, hanno avviato un
procedimento di separazione
legale dal coniuge assegnatario e
siano, per conseguenza, in procinto di lasciare la casa familiare. L’incentivo ha l’obiettivo di
sostenere coloro che si trovano
in condizione di doversi ricollocare presso una nuova abitazione. A loro sarà riconosciuto un
contributo una tantum e non
potrà superare i 2mila euro.
Infine, il Voucher per sistemazione temporanea in emergenza
riguarderà quei cittadini che, a
seguito di sgombero dovuto a un
provvedimento di sfratto portato
ad esecuzione, si trovano
costretti a lasciare le loro abitazioni. Il voucher è disposto per
un periodo massimo di 10 giorni
dai Servizi Sociali, che provvederanno a reperire la struttura
ricettiva di emergenza. Il finanziamento, una volta approvato,
sarà erogato direttamente alla
struttura ospitante.
I cittadini di Cisterna dovranno
presentare la domanda di partecipazione compilando i modelli
scaricabili nella sezione “Servizi
sociali” del sito istituzionale
www.comune.cisterna-di-latina.latina.it dove è possibile,
inoltre, reperire maggiori informazioni sull’Avviso.
La domanda di partecipazione al
Bando dovrà essere inviata a
mezzo raccomandata al Comune
di Cisterna di Latina oppure
recapitata a mano presso l’Ufficio Protocollo dello stesso ente
(via Zanella,2) non oltre le ore
11 del 10 giugno 2016.
Per quanto riguarda il Voucher
per sistemazione temporanea in
emergenza, le domande possono
essere presentate fino al 31
dicembre 2016, salvo comunicazione dal parte dei Comuni del
Distretto di esaurimento delle
risorse disponibili.
La graduatoria definitiva sarà
distrettuale, quindi terrà conto di
tutte le domanda pervenute ad
Aprilia, Cisterna, Cori e Rocca
Massima.
Il Consiglio comunale approva tutti i puntiAdeguamento
dei regolamenti e delle aliquote in vista del bilancio
“E’ stata una seduta certamente
difficile che ha visto un grande
impegno da parte degli uffici
comunali e che, attraverso l’elaborazione o l’adeguamento di
vari regolamenti mira ad una
gestione amministrativa più puntale e trasparente della città”.
Così ha commentato il sindaco
di Cisterna Eleonora Della
Penna il consiglio comunale
svolto questo pomeriggio con
all’ordine del giorno quasi tutti
punti tecnici, soprattutto regolamenti e determinazione delle aliquote tributarie e tariffe edilizie.
Ad aprire la presentazione delle
interrogazioni è stata la consigliera Innamorato sollecitando
interventi sul muro di contenimento della scuola Cena, il recupero dell’ex municipio, la pulizia della Fontana Biondi, e i
dinieghi dell’ufficio condono.
Di Lelio ha lamentato l’installazione di rastrelliere portabici sui
marciapiedi che ostacolerebbero
la circolazione dei pedoni e dei
disabili. Panfili ha proposto l’adozione di lavori di pubblica utilità per sgravare le fasce deboli
di alcune imposte, ad esempio
l’uso del baratto amministrativo.
La consigliera Giorgi ha sollecitato il ripristino del funzionamento del semaforo sull’Appia
all’altezza del cimitero e chiesto
al sindaco un interessamento
sulle vicende che recentemente
riguarderebbero la carica di
direttore del Giardino di Ninfa.
Il sindaco ha risposto alle richieste chiarendo che quella della
direzione del Giardino di Ninfa
è una questione interna alla Fondazione Caetani in cui il Comune non può in nessun modo
intervenire ma che comunque, in
via amichevole, avrebbe chiesto
maggiori dettagli nella speranza
che si superino eventuali velleità
personali. Per quanto riguarda
invece il muro di contenimento
della scuola Cena ha informato
che nel bilancio sono stati stanziati 55mila euro. Non sono al
momento previsti interventi,
invece, sulla facciata dell’ex
municipio - che secondo un calcolo richiederebbe circa 80mila
euro - per dare priorità ad interventi più urgenti.
Sui dinieghi dell’ufficio condono ha affermato che svolgerà
una verifica come pure per il
posizionamento delle rastrelliere
portabici presenti nel centro
urbano.
Sull’applicazione del baratto
amministrativo è intervenuto il
consigliere Di Cori affermando
che l’iter di attivazione è stato
interrotto dalla recente sentenza
del Consiglio di Stato la quale
pone dei limiti che dovranno
essere tenuti in considerazione
nel regolamento attualmente in
elaborazione.
Concluso il giro di interrogazioni consiliari, la massima assise
cittadina ha avviato l’esame dei
punti all’ordine del giorno discutendo le nuove tariffe della
tassa sui rifiuti (TARI) che, a
seguito dell’adeguamento delle
tariffe agli importi dovuti alla
ditta di trattamento dei rifiuti e
alle spese per il potenziamento
della raccolta differenziata comporterà un aumento del 10%
della tariffa domestica e del 15%
per quella non domestica. Il sindaco ha informato che sta approdando in commissione ambiente
della Provincia la proposta di un
Piano Provinciale dei Rifiuti in
cui si mira alla costituzione di
un ambito diviso in tre stazioni
di trasferimento così da incentivare la differenziata ed abbassare i costi a carico dei Comuni,
rompendo un monopolio di
fatto. Dopo l’approvazione con
16 voti a favore e 8 contrari,
l’assise ha discusso la modifica
dei vigenti regolamenti comunali in materia di TASI ed IMU e
delle relative aliquote. Variazioni dettate dalla legge di stabilità
2016 che rendono necessario un
adeguamento delle disposizioni
regolamentari, in particolare per
quanto riguarda le unità immobiliari concesse in uso gratuito a
parenti in linea retta che da quest’anno godono della riduzione
del 50% dell’imposta. Inoltre la
riduzione di imposta per gli
immobili locati a canone concordato e l’esenzione per i terreni agricoli posseduti e condotti
dai coltivatori diretti e dagli
imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza
agricola.
Ottavo punto all’ordine del giorno è stato quello relativo alla
convenzione con il Comune di
Cori per la stazione unica appaltante (S.U.A.). Si tratta di un
accordo sulla cosiddetta centrale
di committenza che permetterà
ai quattro Enti di cui ne fanno
parte (Cisterna, Sezze, Sermoneta e Cori) di assicurare la trasparenza, la regolarità e l’economicità della gestione dei contratti.
L’assessore Cera ha poi illustrato i motivi e gli importi dovuti
sui diritti di istruttoria del SUAP,
già presenti in vari altri ambiti,
per quanto riguarda l’edilizia
privata produttiva mentre l’assessore Agnani ha informato
sugli adeguamenti ai parametri
ISTAT, bloccati al 2008, in
materia di edilizia ed urbanistica
in tema di costi di costruzione e
di urbanizzazione, e sull’aggiornamento dei diritti di segreteria e
istruttoria da applicare ai procedimenti.
Si è deciso invece di ritirare, per
una analisi più approfondita
delle questioni, il regolamento
per la definizione dei criteri e
modalità di calcolo delle sanzioni amministrative pecuniarie e
l’istituzione del servizio di parcheggi a pagamento al fine di
salvaguardare l’occupazione del
personale della cooperativa
sociale che attualmente si occupa del servizio.
La seduta si è conclusa con l’approvazione delle modifiche e
delle integrazioni al regolamento Comunale dei servizi di
mensa e trasporto scolastici.
Una Poesia per Giulia
Giulia Brignone, 22 anni, è una
delle tante vittime della strada,
era solare, amava la musica e
scriveva poesie. E’ deceduta a
Roma il 6 settembre 2009 a
seguito di un tragico incidente
stradale.
CONCORSO LETTERARIO
- BANDO
Il concorso biennale (quarta edizione biennale) è destinato a
tutti coloro che amano la poesia
e che vogliono cimentarsi nell’arte di scrivere. Chiunque (
studenti, lavoratori, impiegati,
pensionati ecc…) può partecipare. E’ sufficiente inviare una poesia o
un pensiero, a tema libero, indifferentemente in rima o in prosa, in lingua italiana o francese all’Accademia dal 21 marzo al 30 novembre
2016, all’indirizzo www.unapoesiapergiulia.it
avendo cura di indicare bene: nome, cognome, indirizzo, numero di
telefono, età e professione. Alla migliore poesia andrà un premio
base, iniziale, in denaro, di euro 1.000 (mille), cui si aggiungeranno
premi di seconda, terza, quarta categoria ecc… In via eccezionale le
poesie potranno essere inviate anche per posta a : Accademia Giulia
Brignone - Via Enrico Toti n. 24 - - 04012 Cisterna di Latina
(LT) Ciascun concorrente potrà inviare al massimo tre composizioni.
Sarà sufficiente seguire le indicazioni nel sito www.unapoesiapergiulia.it - Notizie in merito saranno date sul sito web dell’Accademia www.giuliabrignone.org alla voce “ Una poesia per Giulia
Edizione 2016 “ che invitiamo a visitare costantemente per eventuali
aggiornamenti sul concorso. Data e modalità della premiazione saranno riportate sui siti sopra indicati. Sarà data pubblicità al Concorso
attraverso i canali tradizionali ( internet, stampa, scuole, Enti, radio,
siti, concorsi letterari…)
Ulteriori informazioni possono essere richieste all’indirizzo e-mail
[email protected] oppure telefonicamente ai numeri
06 960 81 88 e 338 3984172.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 44
ARDEA
È stata una delle interrogazioni più interessanti sull’annoso
tema dei 706 ettari demaniali
delle Salzare quella di Umberto Tantari, presentata nel maggio 2013 in consiglio comunale. Nel suo intervento, il consigliere eletto nella “Lista Abate
Sindaco” interrogava il Sindaco Luca Di Fiori, il dirigente
dell’area tecnica, l’assessore
con delega agli usi civici e il
comandante della Polizia locale su una denunciata situazione
di irregolarità diffuse nell’area.
A quell’interrogazione nessuno diede mai risposta, e ora
sappiamo perché: proprio Tantari poco meno di due mesi
dopo, il 17 luglio del 2013, ha
scritto al Presidente del Consiglio Giordani di non aver più
“interesse” a una risposta scritta “avendo avuto delucidazioni
in merito” dal dirigente dell’area tecnica. Risposte di cui ai
cittadini non è mai stata data
notizia.
«I manufatti realizzati nei 706
ettari, tutti e senza eccezioni,
sono sprovvisti di qualsivoglia
requisito: non ci sono titoli di
proprietà, non ci sono i permessi urbanistici, non ci sono
scarichi in fogna, non ci sono
le autorizzazioni sanitarie, ma
soprattutto tutti hanno il ripristino dei luogi ovvero demolire e riportare il terreno allo
LUCA FANCO PER LA LEGALITA’ SULLE SALZARE
stato quò: insomma, non c’è
niente di niente che possa
anche lontanamente far pensare alla legalità» dichiarava
Tantari in consiglio comunale
nel maggio 2013. Parole regi-
per poter operare. Tali pratiche
giacciono da tempo presso il
comando dei Vigili», sosteneva
il consigliere. A quanto pare il
dirigente dell’area tecnica gli
ha fornito, a voce, spiegazioni
Umberto Tantari
Luca Fanco
strate nella stenotipia. «Allo
scrivente risulta - continuava
allora Tantari - che anni fa
furono eseguite dal corpo di
Polizia municipale almeno 200
verbalizzazioni di attività commerciali presenti nella zona,
trovate dagli agenti sprovviste
appunto dei requisiti essenziali
così complete e convincenti da
non aver più bisogno di farle
mettere nero su bianco.
A scoprire che Tantari aveva
fatto marcia indietro è stato il
consigliere Luca Fanco, che ha
fatto richiesta di accesso agli
atti lo scorso 6 aprile, chiedendo appunto di poter visionare
Il consigliere Ludovici:
“E’ paralisi amministrativa”
Ludovici: “Io non ci sto più a
questo immobilismo. Non
accetto di andare contro quei
valori che sono stati sempre
faro del mio cammino”
- “Paradossale è la situazione
politica amministrativa, Ardea
è caduta in un letargo politico
che la dice lunga nei confronti della città, sembra ci sia
un tacito consenso da parte di
tutti i partiti compresi quelli
esterni al consiglio comunale.
E’ assordante il silenzio delle
forze politiche che si propongono quale alternativa al
governo Di Fiori. E’ fuori
dubbio che la minoranza
debba fare l’opposizione ma
non condivido l’ostruzionismo alla città e di riflesso
ai cittadini. In questo preciso
momento si dimostri chi
siamo e cosa siamo capaci di
fare, il consiglio comunale
5 - 19 MAGGIO 2016
fermo alla elezione del presidente del consiglio” - lo afferma in un comunicato il consigliere comunale Stefano
Ludovici.
“Si arriva in assise per discutere della mozione di sfiducia
contro il sindaco - continua il
comunicato - e invece il capro
espiatorio guarda caso diventa
il presidente facente
funzioni
Abate. Certo
è che la politica impone
determinate
regole e queste invece
s o n o
state disattese senza una
logica, poichè invece
di discutere
seriamente
sulla mozione di sfiducia contro il
sindaco si è
voluto spostare il tiro
su Abate?
Cosa bolle in pentola? A cosa
è servito se poi non si è capace di uscirne fuori, il Sindaco
è comunque fermo al palo da
mesi con una giunta monca, la
maggioranza dorme e non è
capace di dare una soluzione a
questa crisi che nel mese
del bilancio e ad un anno dalle
elezioni segnerà in modo
indelebile il futuro di Ardea
per
i
prossimi
anni.
Talmente paradossale è la
situazione che sembra sia
caduta in letargo anche la
stampa, nessuno scrive più,
tutti d’accordo, destra, sinistra, cittadini e stampa, a questa situazione per il rispetto
che ho della mia città e dei
miei cittadini ed elettori pretendo uno scatto di orgoglio
da parte di tutti, o si va a casa
o si prenda in mano la situazione per il bene di Ardea
accantonando colori ed ideologie e si inizi a fare quello
che tutti noi dichiariamo riempendoci la bocca di buoni propositi”.
“Al mio partito e a tutta la
minoranza - prosegue Ludovici - chiedo di dimostrare il
nostro valore si pretenda la
presidenza del consiglio e si
cominci a dettare le regole
visto che mancano da troppo
tempo in questa città.
Ogni giorno mi si avvicinano
persone che lamentano qualcosa, un mancato pagamento
da parte dell’ente, una pratica
inevasa o assenza di risposte,
cosi anche numerosi imprenditori del territorio, gli operai
dell’igiene urbana sono in
sciopero continuo per stipendi
non percepiti e intanto l’amministrazione è nei dodicesimi di bilancio, le strade sono
ridotte un colabrodo le scuole
sono vergognose, non si parla
più degli usi civici, come mai?
E, intanto, si avvicina la stagione estiva, no, io non ci sto
più a questo immobilismo,
sono abituato a lavorare e a
rispettare tutti e per una sciocca condotta politica non accetto di andare contro quei valori
che sono stati sempre faro del
mio cammino”.
la risposta scritta all’interrogazione del 2013. Un atto che si
è scoperto non esistere, dato
che Tantari si era dichiarato
non più interessato. Insamma
Luca Fanco non ci stà in quanto tutti sanno ma nessuno agisce, del resto dell’interrogazione non si poteva non sapere
essendo stata inviata al sindaco Luca Di Fiori, il dirigente
dell’area tecnica, all’assessore
con delega agli usi civici e il
comandante della Polizia locale Giuseppe Sciaudone oltre
che letta in consiglio. Fanco ha
posto al neo dirigente all’urbanistica alcuni quesiti ed ora ne
attende la risposta. Nella zona
l’ufficio commercio rilascia o
permette l’apertura di attività
commerciali in manufatti sottoposti ad ordinanze di ripristino dei luoghi, un ble rompicapo per il neo dirigente all’urbanistica. Una zona che avrebbe
bisogno di una sanatoria nazionale “ad persona” soprattutto
per sanare centinaia di civili
abitazioni costruite con sacrificio. Intanto la procura ha chiesto spiegazioni del perché non
sono state rispettate le sentenze di demolizione passate
ingiudicato.
Montagnano quartiere di Ardea tra i più disagiati
i cittadini si “ribellano”, sabato prossimo indetta
importante assemblea popolare. Il 14 presidio alla
discarica di Albano
Sabato prossimo è stata organizzata da parte del Comitato
“No Inceneritore di Albano” una grande assemblea popolare
per parlare e discutere delle gravi problematiche che interessano la zona di Montagnano. L’appuntamento, che si terrà a
partire dalle
ore
17.00
presso
il
“Bar Montagnano (EX
Pe d a l i n o ) ”
in Via Ardeatina Km 27,
verterà su tre
temi principali: l’entrata in funzione del depuratore dei
Castelli (1),
l’emergenza
sanitaria
causata dall’assenza di
un acquedotto pubblico nei villaggi a valle
della discarica (2), la
permanenza
dei miasmi della discarica di Roncigliano (3). All’iniziativa seguirà, la settimana seguente, un presidio ai cancelli
della discarica di Albano – via Ardeatina km 25 loc. Roncigliano – a partire dalle ore 8.00, con trasferimento (ore 11)
al sito del depuratore.
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
ARDEA
I ragazzi si sono distinti per tecnica e tenacia con grande soddisfazione dei propri istruttori e
del preside Carlo Eufemi della
Scuola Virgilio di Ardea
Sono sempre più gli studenti
della scuola media “Virgilio” di
Ardea che vincono campionati
in diverse città Italiane ed in
diverse discipline. L’anno scorso
è stata la volta del dodicenne
campione di equitazione Edoardo Garcia
che in campo nazionale ha già collezionato numerose medaglie e coppe. Domenica 17 aprile è stata
la volta di un’altra
studentessa l’undicenne Serena Centore
nella disciplina di arti
marziali quale Yoseikan
Budo.
Al rientro a scuola a
complimentarsi con
lei il dirigente scolasti Prof. Carlo Eufemi tra l’altro ex sindaco di Ardea, nonché professore di ginnastica e atleta, da
sempre sensibile ai
problemi dei giovani.
Ardea un paese che
annovera diversi campioni
nazionali di varie discipline in
passato premiati anche dal sindaco dal sindaco Carlo Eufemi
in consiglio comunale. Giovani
atleti che danno lustro al paese,
alla scuola e a tutto il corpo
docenti ha concluso il preside
Carlo Eufemi.
pagina 45
Piccoli campioni crescono: soddisfazione del
preside e dell’associazione Equilibrio di Ardea
Serena Centore giovane campionessa ha vinto il primo premio individuale della Coppa Italia oro cat. U12 open nella disciplina di “di Yoseikan Budo” con
la soddisfazione degli accompagnatori ed istruttori del dell’ASD The Heroes Team e dell’associazione Equilibrio della
zona della Nuova Florida di
Ardea in Largo Roma, dove è
iscritta la neo campionessa Serena Centore.
Le due associazioni, insieme
continuano alla grande il percorso, l’ASD The Heroes Team
capitanata dagli istruttori Alessio Cappellano, Simone Savioli
e dall’assistente Cristian Cappellano, dove anche questa volta
gli atleti della neo formazione
hanno portato in alto il nome
delle stesse associazioni ai Campionati Italiani di Yoseikan Budo
svolti a Langhirano in provincia
di Padova, dove per il campionato Italiano vede qualificarsi
Simone Spaziani oro cat. U15 42 Kg Simone Spaziani-Cappellano Marco oro cat. U15 squadre
Valeria Frick bronzo U15 open.
Mentre nell’individuale al primo
posto Serena Centore, in coppia,
Serena Centore con Francesco
Tatti si aggiudicano l’argento
cat. U12 squadre confermando
le ottime prestazioni già ottenute
nel campionato regionale.
Il gruppo di Campoleone, congiunto a quello della palestra
Equilibrio di Ardea, ha dato vita
a match entusiasmanti nelle
competizioni individuali e in
quelle a squadre, dimostrando
una preparazione invidiabile in
tutte e tre le specialità coinvolte
nelle
gare
Yoseikan.
Entrambe le competizioni, infatti, si sviluppano su tre discipline:
armi, lotta e kata per l’individuale e armi, concorso tecnico
(combattimento tra i due compagni di squadra) e di nuovo kata
nella
gara
a
squadre.
I ragazzi si sono distinti per tecnica e tenacia con grande soddisfazione dei propri istruttori i
quali, colgono l’occasione di
ringraziare tutti per i grandi
sacrifici e gli splendidi risultati
ottenuti durante la stagione agonistica: invidiabile in tutte e tre
le specialità coinvolte nelle gare
Yoseikan. Entrambe le competi-
zioni, infatti, si sviluppano su tre
discipline: armi, lotta e kata per
l’individuale e armi, concorso
tecnico (combattimento tra i due
compagni di squadra) e di nuovo
kata nella gara a squadre. I
ragazzi giovani atleti e future
speranze per lo sport in questa
disciplina, Manuel Massai, Orefice Alessandro, Spaziani Simone, Cappellano Marco, Frick
Valeria, Centore Serena, Centore
Stefano, Tatti Francesco, presenti in competizione per la loro
grinta e tecnica distinguendosi
per tecnica e tenacia con grande
soddisfazione dei propri istruttori i quali, colgono l’occasione di
ringraziare tutti per i grandi
sacrifici e gli splendidi risultati
ottenuti durante la stagione agonistica, un saluto ai coach
Andrea De Valeri e Tiziana De
Angelis.
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 46
5 - 19 MAGGIO 2016
Il Comune ha chiesto un finanziamento europeo ad hoc
POMEZIA Parcheggio multipiano a Santa Palomba, si farà
Risuona un po’ come il classico Uovo di Colombo: risolvere il cronico problema dei
parcheggi vicino alla stazione creando un luogo per la
sosta a più piani. Se tutto
questo si tramuterà in realtà,
un incubo per i pendolari sarà
finalmente cancellato.
Infatti, proprio in questa direzione i sta muovendo il
Comune, che ha preso in
seria considerazione la realizzazione di un parcheggio
multipiano presso lo scalo
ferroviario di Santa Palomba.
Il che permetterebbe di incrementare i posti auto dagli
attuali 175 a 250, per un
costo
complessivo
di
3.950.000 euro.
Non si tratta di un enorme
aumento dei posti d’auto, ma
è in fin dei conti meglio che
niente e della sosta selvaggia
che tanti problemi crea sia ai
residenti sia ai pendolari
all’affannosa ricerca di dove
trovare un angolino per la
propria auto. L’esecutivo guidato dal Sindaco Fabio Fucci
ha presentato il progetto in
questione nell’ambito del
POR FESR Lazio 2014-2010
dal titolo “Energia Sostenibile e Mobilità. Realizzazione
di infrastrutture e nodi di
interscambio
finalizzati
all’incremento della mobilità
collettiva e alla distribuzione
ecocompatibile delle merci e
relativi sistemi di trasporto”.
L’Assessore Giuliano Piccotti ha spiegato che il progetto
nasce dall’esigenza di dotare
la stazione ferroviaria di
Santa Palomba di maggiori
posti auto, al fine di rispondere con più efficacia alle
necessità della collettività.
“La soluzione adottata consiste nella realizzazione di una
nuova struttura composta da
due piani sopraelevati rispetto all’attuale area di sosta. ha detto Piccotti - La struttura sarà realizzata interamente in acciaio, con la sola
eccezione delle rampe di
accesso che verranno realizzate in cemento armato. Inoltre, sulla tettoia del secondo
piano, verrà realizzato un
importante impianto fotovoltaico da utilizzare per l’alimentazione dell’illuminazione dell’area e delle colonnine di ricarica per le vetture
elettriche”.
Fiducioso il sindaco Fucci:
“L’intervento consentirebbe
di eliminare il fenomeno del
parcheggio selvaggio in aree
di transito non destinate alla
sosta e, al contempo, di ipotizzare una nuova destinazione all’area immediatamente
a ridosso dell’ingresso in
stazione, attualmente utilizzata come parcheggio. Inoltre - ha concluso - un parcheggio custodito ci permetterà di rendere più sicura la
sosta dei veicoli. Una risposta concreta alle esigenze dei
pendolari, delle attività produttive di Santa Palomba e
della cittadinanza intera, che
consentirebbe di offrire un
servizio adeguato a quei
migliaia di utenti, studenti e
lavoratori, che quotidianamente si recano in stazione”.
Resta un dubbio se il parcheggio multipiano, che,
come ha ricordato il primo
cittadino, sarà sorvegliato,
sarà a pagamento o meno e a
chi ne verrà affidata la
gestione e manutenzione.
Non resta che aspettare.
Fosca Colli
[email protected]
CRONACHE POMETINE
(a cura di Fosca Colli)
Sottopasso Pontina, messa
in sicurezza
Il Comune di Pomezia ha
provveduto ai lavori per la
messa in sicurezza del sottopasso della Pontina in corrispondenza dell’intersezione
con via Spaventa, nonostante
il tratto sia di proprietà di
ASTRAL, azienda della
Regione Lazio alla quale
spetterebbe in realtà la manutenzione. La griglia di raccolta delle acque meteoriche era
sconnessa e necessitava di un
intervento urgente di sistemazione per garantire la sicurezza degli automobilisti. A
tal fine, dopo ripetuti solleciti, il Sindaco di Pomezia
Fabio Fucci l’8 aprile scorso
aveva firmato un’ordinanza
che disponeva nei confronti
di ASTRAL di ripristinare la
funzionalità della griglia di
raccolta delle acque e il
manto stradale a regola d’ar-
te. I lavori avviati oggi hanno
previsto la demolizione e
ricostruzione del perimetro
in cui è alloggiata la griglia
di raccolta delle acque
meteoriche e la pulizia della
stessa.
Mostra pittorica di Paolo
Sommaripa
Dal 26 al 30 aprile presso
l’Atelier dell’Arte è stato
possibile visitare la mostra
incentrata sul pittore pometino Paolo Sommaripa, in arte
Sommarì. In esposizione 50
lavori su carta e su tela,
un’importante nucleo di
opere, molte delle quali mai
esposte, inizia così una radicale analisi critica del suo
lavoro precedente e l’avvio
di una nuova stagione ricca
di sperimentazione. Infatti è
proprio adesso, superati i cinquantasette anni, che prende
forza e ingegno gran parte
della sua produzione artistica, portando avanti un lavoro
di continuo rinnovamento
espressivo, senza però mai
tradire il suo stile e soprattutto la sua coerenza. Espressi
attraverso un linguaggio personalissimo, evolutosi dal
disegno, in visione i temi
centrali della sua ricerca artistica. Con tutto il suo potenziale di fascino e di coinvolgimento, è stato in mostra il
meraviglioso mondo dell’artista che seduce e incanta con
disegni e tecniche miste, che
con il passare del tempo,
saldo nella sua ambientazione metafisica, trasforma
l’ambiguità visiva.
Attivati 3 nuovi sportelli in
Comune per i cittadini
Attivati presso il Comune tre
nuovi sportelli di servizi alla
cittadinanza. Lega Consumatori, Agest e Pro Loco saranno a disposizione per le
informazioni e il sostegno
necessari in ambito di consumi consapevoli, opportunità
di finanziamenti e informazioni turistiche e di promozione del territorio. “La
nostra
Amministrazione
lavora da sempre per fornire
alla cittadinanza opportunità
integrative nell’ambito dei
servizi - ha detto il Sindaco
Fabio Fucci - Le convenzioni
stipulate con tre importanti
realtà del territorio quali
Lega Consumatori, Agest e
ProLoco ci consentono di
integrare i servizi già offerti
dal Comune con possibilità
aggiuntive per la cittadinanza”. Gli sportelli, attivi dallo
scorso 26 aprile presso l’Ufficio Attività Produttive di
piazza Indipendenza, risponderanno alle diverse esigenze
della cittadinanza.
Sportello
Lega Consumatori
Martedì e giovedì dalle ore
9.00 alle ore 12.00; Tel.
339.7908892 – 340.3211607;
E-mail [email protected]
Sportello
Opportunità (Agest)
Lunedì dalle ore 9.00 alle ore
12.00 (solo previo appuntamento); Tel. 0773662771
(dal lunedì al giovedì si prendono gli appuntamenti per il
lunedì successivo)
Sportello ProLoco
Mercoledì dalle ore 9.00 alle
ore 12.00; E-mail [email protected]
IL GIORNALE DEL LAZIO
5 - 19 MAGGIO 2016
ANZIO - NETTUNO
Un turismo pensato 365 giorni
che faccia leva sull’identità culturale, sulla bellezza della natura, sulla ricchezza di biodiversità, sulla vocazione dei territori
legata anche alla storia e alla tradizione enogastronomica. Un
turismo sostenibile, culturale e
di qualità fondamentale per
rilanciare il territorio e le città di
Anzio e Nettuno, oggi in affanno, rendendole sempre più appetibili e culturalmente interessanti, facendo crescere la loro
immagine a livello provinciale,
regionale e nazionale. È questa
la sfida che ha lanciato l’Associazione culturale 00042 con il
convegno “AnzioNettunoTurismo, 365 giorni di turismo”,
organizzato giovedì scorso dalla
stessa associazione e curato da
Andrea Mingiacchi. L’incontro
ha richiamato all’Hotel Lido
Garda della città neroniana molti
cittadini interessati al tema e ad
ascoltare le proposte e le strategie, presentate al convegno, e
pensate per migliorare l’offerta
turistica delle due città costiere.
Anzio e Nettuno hanno infatti
grandi potenzialità, che meritano di essere valorizzate al
meglio: ma in che modo?
Attraverso un’efficace valorizzazione territoriale e culturale,
un’innovativa comunicazione
web, progetti di rete d’impresa
che uniscano le varie realtà territoriali: sono queste le tre macro
voci che vanno a comporre il
potenziale piano di sviluppo
turistico e di cui hanno parlato
esperti del settore, giornalisti,
figure politiche e appartenenti al
mondo della comunicazione e
del web marketing. Tutti d’accordo nel ritenere il turismo una
risorsa fondamentale per il
Paese, una preziosa leva economica e sociale, sulla quale le due
città costiere dovrebbero puntare
attraverso una collaborazione
congiunta tra le due amministrazioni, coinvolgendo imprenditori, operatori turistici e cittadini.
E sul territorio sono già diverse
le buone pratiche messe in
campo da chi crede in uno sviluppo turistico sostenibile e di
qualità: c’è ad esempio Il Faro,
l’associazione dei Balneatori,
che sta realizzando una rete di
impresa che si ripropone di portare avanti iniziative per il
miglioramento dei servizi balneari. L’azienda “Manaide”,
realtà imprenditoriale che produce raffinatissime conserve di
alici ed altri prodotti ittici
seguendo l’antica tradizione
antica e in linea con le norme
europee di alimentazione sostenibile. Ed ancora Dormireinbar-
pagina 47
Anzio/Nettuno Turismo, 365 giorni di turismo
Il convegno organizzato dall’Associazione culturale 00042 e curato da Andrea Mingiacchi
“Un’efficace valorizzazione territoriale che punti su mare, cultura e natura, un’innovativa comunicazione
ca, che si occupa di noleggiare le
barche di diversa portata per uso
turistico dando una valida alternativa all’albergo. Il turista può
vivere l’esperienza del dormire
cullati dalle onde, di conoscere,
sia via mare sia via terra, i luoghi dove sosta associando al pernottamento un corso di surf o di
immersione. Esperienze che
meritano di essere replicate e
che fanno bene ad Anzio e Nettuno. Le due città devono tornare a fare turimo 365 giorni l’anno, definendo un piano di sviluppo turistico aperto, innovativo e condiviso e mettendo a
sistema quelle risorse e quelle
esperienze che realmente servono ad accrescere la qualità dei
servizi turistici e la visibilità del
territorio. Come ha sottolineato
recentemente il Mibact, il turismo rappresenta con effetti
possibile costruirlo. Dello stesso
parere Elisabetta Civitan, presidente dell’associazione 00042,
che ha sottolineato come “sempre più cittadini credano ormai
nell’importanza di avviare un
cambiamento nel segno dell’innovazione e della sostenibilità
per un rilancio della città a partire dal settore turismo”.
Valorizzazione del territorio –
Per rendere Anzio e Nettuno
appetibili tutto l’anno, è importante definire interventi mirati e
recuperare il tempo perso. Come
ha sottolineato il giornalista
Gianni Del Giaccio, durante il
suo intervento, “le occasioni le
abbiamo, ma non le sfruttiamo.
È ora di invertire la rotta, di fare
quel salto di qualità partendo da
mare, cultura e natura con servizi moderni e di qualità. Mare,
cultura e natura sono davvero il
e imprenditoriali assai eterogenee. “Per fare questo - ha spiegato Michele Canalini- la legge
mette a disposizione lo strumento della rete di imprese con l’obiettivo di realizzare quelle
sinergie necessarie. Per raggiungere obiettivi più largamente
condivisi è necessario unire le
forze: per questo si parla di rete
verticale, laddove le sinergie
vengono attuate con raggruppamenti di imprese operanti nello
stesso settore, rete orizzontale,
laddove le sinergie si ottengono
grazie al coinvolgimento, coordinato ad un fine più alto, di
aziende operanti in settori differenti
tra
loro”.
Cultura e percorsi turistici
Risulta poi fondamentale definire una strategia culturale e azioni precise: un tema approfondito
da Gabriele Federici che ha riba-
diretti, indiretti e indotti l’11,8%
del Pil nazionale e il 12,8% dell’occupazione con 3,1 milioni di
unità di lavoro. L’Italia resta una
delle mete più amate dai turisti
stranieri, nel 2015 sono cresciuti
del 3,2% gli arrivi dei turisti
stranieri nella Penisola ed è salita al 4,7% la spesa turistica, pari
al
7,2%
dell’export.
È soddisfatto dell’incontro
Andrea Mingiacchi, ideatore
tra l’altro del laboratorio
“Anzio365ggt” che nel 2014 e
2015 ha visto cittadini ed esperti
riflettere sul futuro della città
neroniana e sulla necessità di
avviare un rinascimento urbano
coinvolgeno anche chi vive il
territorio. “La partecipazione spiega Mingiacchi - era l’idea
fondamentale per l’avvio del
percorso formativo e di pianificazione di AnzioNettuno Turismo, e questa aspettativa non è
stata delusa data la buona presenza di persone al convegno.
Questo a dimostrazione che
abbiamo un territorio che si
pone domande e cerca risposte
sul suo futuro ed insieme sarà
punto di forza di queste due
località; sono una linea di sviluppo chiara, marcata, solo da
percorrere”. E la valorizzazione
del territorio passa anche attraverso la definizione della destination brand reputation: dando
un brand, una marca, per Anzio
e Nettuno. Molte città come ad
esempio “Otranto o Rimini,
Roma o Londra sono mete turistiche che godono di reputazione
differente, sono destinazioni
turistiche di Marca quando
riescono a colonizzare, nella
mente dei clienti, l’associazione
tra emozioni e il consumo di servizi/prodotti localmente disponibili per il turista”, ha spiegato
Mauro Mattidi. Ed è a questo a
cui devono ambire Anzio e Nettuno.
È però importante fare rete
d’impresa e definire un marchio
collettivo che deve avere una
forte connotazione territoriale.
Lo sviluppo turistico di un’area
vasta e articolata come quella
del territorio di Anzio e Nettuno
non può che coinvolgere in
modo integrato realtà produttive
dito come “Anzio e di Nettuno
siano due magnifiche località
che necessitano di una strategia
culturale, unica e condivisa per
lo sviluppo economico dei territori”. Tra le azioni da mettere in
campo, c’è la pianificazione di
itinerari turistici, pedonali o
ciclopedonali, per conoscere e
far riscoprire il territorio, gli
angoli più suggestivi e i posti più
caratteristici. A questo riguardo
sono tanti i percorsi sui cui si
potrebbe lavorare come ha spiegato Valeria Davolo: dai percorsi naturalistici (Riserva di Tor
Caldara e a Torra Astura) a quelli legati alla memoria e alla storia, dai percorsi urbani (a passaggio nelle vie del borgo, nel
centro storico di Nettuno e visitando i principali palazzi storici
e monumenti di Nettuno e
Anzio) agli itinerari religiosi.
Ma secondo Angelo Pugliese
occorre anche avviare un lavoro
di restyling e di valorizzazione
in chiave multimediale dei
musei delle città. Un concetto
che ha approfondito durante il
suo intervento, sottolineando
che “l’aspetto multimediale in
un museo del XXI secolo, in
particolar modo avvalendosi di
proiezioni che tendono ad utilizzare l’ologramma come si fa per
esempio a Roma nella Domus
Aurea, non può non essere
essenziale per attirare e “divertire” e far ritornare i turisti “culturali”.
Comunicazione web – Infine
un piano di sviluppo turistico
deve puntare su una comunicazione web innovativa, a partire
dal sito web, tema approfondito
da Luca Del Vecchio e Giulia
Scavizzi (l’intervento della Scavizzi, che all’ultimo momento
non è potuta venire, è stato letto
da Claudia Cersosimo). Il sito
web di una città turistica svolge
una funzione di biglietto da visita, essendo solitamente una delle
prime interazioni che il potenziale turista ha con il luogo in
cui sceglie di spendere il proprio
tempo e denaro. È uno strumento fondamentale per la promozione turistica del territorio, per
dare informazioni, notizie e suggerimenti. Secondo i relatori, la
struttura ideale per lo sviluppo
tecnico del sito, suddviso per
sezioni, dovrebbere includere le
seguenti indicazioni: “come arrivare”, “cosa fare” (punti di interesse, percorsi turistici e guida
turistica elettronica), “eventi e
newsletter”, “media gallery”.
Senza dimenticare che ormai c’è
un turismo 4.0 caratterizzato da
un “consumatore sempre più
attento, che cerca informazioni,
confronta le località, chiede consigli. Ecco perché bisogna essere sempre all’altezza. “Nel turismo 4.0 il segreto è creare esperienze, occasioni, eventi, quindi
instaurare nella città un vincolo
emozionale con l’utente finale
(quindi con il turista o il potenziale turista), in un’ambiente
gradevole a tutti quelli che soggiornano, sia per i cittadini e sia
per i turisti”, ha spiegato Giovanni Ferraiulo. Secondo Ferraiulo è importante avere una
visione su siti web, fare campagne di marketing, studiare delle
app ad hoc, sempre dopo aver
fatto tutte le miglioramenti in
città con una programmazione
precisa. L’ultima parte del convegno è stata infine dedicata alle
buone pratiche già in atto nel territorio e che hanno per protagonisti associazioni e realtà
imprenditoriali che credono in
uno sviluppo turistico sostenibile come l’associazione Balenatori “Il Faro”, l’azienda Manaide
e Dormireinbarca.
ANZIO - A Villa Sarsina si è tenuto l'incontro tra assessorato all'ambiente e stabilimenti balneari per il piano di raccolta
differenziata. L'Assessore Placidi: "Dal 14 maggio al via il servizio di raccolta differenziata presso tutti gli stabilimenti"
"Dal 14 maggio daremo il via al servizio
di raccolta differenziata presso i 54 stabilimenti balneari del nostro territorio. Per
sei giorni alla settimana gli operatori ecologici si recheranno all'ingresso degli stabilimenti, fronte strada, per ritirare direttamente dagli addetti i rifiuti rigorosamente differenziati".
Lo ha dichiarato l'Assessore alle politiche
ambientali e sanitarie del Comune di
Anzio, Patrizio Placidi, in riferimento
all'incontro operativo con gli stabilimenti
balneari che si è tenuto ieri a Villa Sarsina. Durante la riunione è stato definito il
calendario settimanale del servizio che
prevede la raccolta dell'umido e dell'indifferenziato tutti i giorni dal lunedì al
sabato, della plastica e vetro due volte
alla settimana e della carta una volta alla
settimana. Il servizio prenderà il via il 14
maggio, dalle ore 20.00, con inizio del
ritiro della differenziata dagli stabilimenti del centro cittadino per terminare con
quelli di Lido dei Pini.
"I rifiuti non potranno essere depositati
all'ingresso degli stabilimenti - conclude
l'Assessore Placidi - ma dovranno essere
consegnati direttamente agli operatori, al
fine di evitare l'accumulo di sacchi lungo
il litorale".
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 48
SPORT
di Dario Battisti
Game over. L’Aprilia retrocede
con una giornata di anticipo nel
campionato regionale di Eccellenza. Quando mancano ancora
90 minuti alla fine del torneo di
serie D il club delle cinque rondini dà l’addio al massimo campionato nazione dilettanti. Con il
Bisceglie in una partita che si
doveva vincere a tutti i costi si è
visto il solito copione che i
pochi spettatori presenti sulle
tribune del Quinto Ricci conoscono fin troppo bene. Squadra
scarsa tecnicamente e priva di
personalità e carattere. Con un
avversario che ha giocato per
circa trenta minuti in inferiorità
numerica la formazione del club
di via Bardi è riuscita a farsi
segnare due reti. Partita che inizia con le due formazioni che
cercano di non lasciare spazio
5 - 19 MAGGIO 2016
L’Aprilia retrocede con una giornata di anticipo
nel campionato regionale di Eccellenza
alle rispettive manovre avversarie in quanto il risultato della
partita è importante per entrambe. Le azioni nascono con lentezza e il gioco ristagna soprattutto a centrocampo dove le due
munite linee si affrontano con
decisione. La circolazione della
palla pontina è buona ma i movimenti del club pugliese sono
coordinati e sincronizzati e neutralizzano le iniziative apriliane.
Con il passare dei minuti l’Aprilia guadagna qualche metro di
campo e si stabilisce costantemente nella metà campo del
Bisceglie. Le azioni pericolose
latitano ma capitan Esposito e
compagni sembrano con il passar del tempo prendere coraggio
e consapevolezza delle proprie
possibilità. Verso la metà del
tempo il Bisceglie prima con un
tiro dal limite eseguito da
Guglielmi che Bortolameotti
devia in angolo e successivamente a seguito di un’uscita sbagliata sempre di Bortolameotti
crea qualche grattacapo alla
retroguardia biancoceleste. Queste azioni sono il preludio al
vantaggio del Bisceglie. Esposito tocca, in area di rigore,
Guglielmi. Il direttore di gara
assegna il calcio dagli undici
metri e Pizzutelli con un’esemplare esecuzione fa terminare la
sfera alle spalle del numero uno
apriliano. I pontini riequilibrano
la gara al 18’ grazie ad una punizione in area di Esposito che con
un’esecuzione perfetta infila la
palla sotto la traversa. Nel seguito dell’azione l’arbitro Giordano
di Novara sventola il cartellino
rosso sotto il naso del pugliese
Partipilo reo di comportamento
scorretto. Dopo una manciata di
minuti il Bisceglie colpisce la
traversa con un calcio da fermo
di Pizzutelli. Quando è da poco
passata la mezzora il Bisceglie
usufruisce di un altro rigore.
Chiarucci commette fallo su
Guglielmi e di nuovo Pizzutelli
batte Bortolameotti. Sul finire
del match il Bisceglie, sigla con
Lancellotti, la terza rete della
Lancelotti (B), 46’ st Roversi
(A)
Note. Ammoniti. Aprile, Lamorte, Esposito, Pizzutelli, Leo,
Espulso al 18’ st Partipilo (B)
Calci d’angolo 4-2 per l’Aprilia.
Spettatori 100.
gara sancendo in maniera definiva la brutta annata apriliana che
retrocede matematicamente in
Eccellenza. Nei minuti di recupero Roversi realizza la sua terza
rete stagionale fissando lo score
sul 3-2 per il Bisceglie
Aprilia: Bortolameotti, Di
Emma, Tomei (35’ st Pirazzi),
Cannariato, Chiarucci, Esposito,
Cioè, Toto (10’ st Roversi), Bosi,
Pagliaroli (38’ st Fofi), Paruzza
A disp. Caruso, Marchetti,
Maola, Schiumarini, Crepaldi,
Areni All. Venturi
Bisceglie: Leo, Aprile (45’ st
Saias), Rubino, Fanelli, Ola,
Lamorte, Lancellotti, Ngom,
Guglielmi (41’ st Hadj), Partipilo, Pizzutelli A disp. Vicino,
Tourè, Ivone, Lubrano, Marra,
Loconte, Grumo All. De Luca
Arbitro: Giordano di Novara
Reti: 37’ pt e 31’ st Pizzutelli (r)
(B), 18’ st Esposito (A), 40’ st
Ciro Montella (d.s. Aprilia):
«Prendiamo atto del verdetto
scaturito quest’oggi. Dispiace
essere retrocessi, ma faremo di
tutto per onorare il campionato
fino in fondo. Manca ancora una
partita ed abbiamo un importante obiettivo da raggiungere: con
il raggiungimento del terzultimo
posto possiamo sperare nel ripescaggio per il prossimo campionato. Non è la strada che avremmo voluto percorrere per mantenere la categoria, ma ora sono
sicuro che la squadra e lo staff
lavoreranno sodo per scavalcare
chi in questo momento occupa il
16° posto. A Manfredonia scenderemo in campo con l’obiettivo
e la determinazione di voler a
tutti i costi superare il Picerno».
Intervista a cura Massimo Pacetti
Addetto Stampa F.C. Aprilia
L’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli” trionfa nella finale
provinciale del Torneo “Corriere dello Sport Junior
Club”Categoria Giovanissimi del Raggruppamento di Latina
Ancora una magnifica ed emozionante vittoria dell’Istituto
Comprensivo “Giovanni Pascoli”, questa volta contro la squadra del “Verga” di Pontinia.
L’incontro di calcio si è disputato il giorno 22 aprile 2016 sul
campo dell’Agora S. Rita di
Latina dove la scuola Pascoli, al
termine di una partita combattuta
fino all’ultimo minuto di gioco,
ha avuto ragione dei suoi validissimi avversari.
L’Istituto di Aprilia ha schierato
in campo gli alunni: Vescovi,
Angelucci, Ferretti, Anzalone,
Proietto, Aldrighetti (entrato in
gioco all’11° del secondo
tempo), Foti, Gallo, Treiani,
Tosi Lu., Tosi Lo., Ferraro.
In qualità di giocatori a disposizione erano: Spadini, Bonci, De
Angelis, Lo Pinto, Frezza e Pellone. Gli allenatori, prof. Massimo Simeone e prof. Raffaele
Esposito, hanno giocato un ruolo
di primo piano nel trasmettere la
necessaria fiducia ai loro giovani
atleti; il resto lo hanno fatto i
ragazzi con la loro grinta, il loro
entusiasmo e la preparazione tecnica ricevuta. Giocatore di rilievo e campione incontrastato è
stato ancora una volta il fair
play. La partita è stata disputata
all’insegna del rispetto, della
correttezza e dell’impegno da
parte di entrambe le formazioni
in campo.
E proprio grazie al suo comportamento durante gli incontri svolti in questo Girone di Latina, la
squadra della Pascoli si è aggiudicata una delle tre coppe vinte
dall’Istituto in questa giornata: la
Coppa Disciplina.
Inoltre, ricevere la Coppa per la
scuola prima classificata, consente ai ragazzi di Simeone ed
Esposito, di prepararsi in vista
del prossimo appuntamento fissato per il giorno 03 maggio
2016. In quella circostanza si
disputeranno le Finali Regionali, dove la squadra della Pascoli
incontrerà i vincitori del Girone
di Frosinone e del Girone di
Roma.
La Coppa per il Miglior giocatore in campo è stata assegnata a
Giacomo Treiani, della classe
3F dell’Istituto.
Grande è la soddisfazione del
Dirigente Scolastico, prof. Giorgio Giusfredi, che ha accompagnato e sostenuto ragazzi e
docenti in questa prova, così
come grande e condivisa da tutti,
nell’Istituto Comprensivo Pascoli, è la gioia per questa vittoria e
per il suo significato.
5 - 19 MAGGIO 2016
IL GIORNALE DEL LAZIO
pagina 49
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