Maggio 2016 - pro loco Militello

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Transcript Maggio 2016 - pro loco Militello

Anno II — Numero Xv
2 MAGGIO 2016
IL TERRITORIO SI METTE IN RETE
MENSILE DELLE ASSOCIAZIONI DI MILITELLO
Omaggio a Montecassino
U
n’altra edizione di notizie
ed avvenimenti quella
che abbiamo impostato questo mese.
Un risveglio culturale e propositivo si sta abbattendo
sulla nostra città.
Si parte con il Compleanno
del Maestro Montecassino
che è stato omaggiato in
due giornate da allievi ed ex
allievi per la sua bontà ed
umanità.
Si continua con la fotogallery
dei personaggi del Venerdì
Santo con San Giovanni e
la Maddalena.
Una bella storia che ci racconta Pio Salvatore Basso
per quanto riguarda la nascita di Via Roma.
La riapertura del Santuario
Mariano e la conferenza degli Indios di Padre Emilio.
Una partita lunga 35 anni
che ci ha fatto sognare e la
visita di Cristiano Militello
e per chiudere Aprile è stato
un mese pieno di rappresentazioni teatrali.
Immancabili le rubriche sui
personaggi letterari e pittorici e la rubrica di Mario Greco Militello a passi indietro e l’Almanacco del Mese a
chiudere un’altra ricca edizione di Pianeta Militello.
Buona lettura a tutti quelli
che ci seguono e sempre
grazie di cuore.
In questo numero
Due giorni
dedicati a
Montecassino
Riapre il
Santuario
Mariano
Una partita
lunga 35 anni
per l’A.S.D.
Militello
Gli Indios
di Padre
Emilio La Noce
Militello …
a passi
indietro
Documenti
inediti:
la nascita della
Via Roma di
Militello
L’Angolo delle
arti: poesia,
vignetta,
artista e foto del
mese
Accadde a
Militello
nell’Anno del
Signore...
Giuseppe Cannata Galante
grazie maestro....
A
ntonino Francesco Montecassino, nasce a New York il 19 aprile 1916 e muore all’età di 91 anni a New York il 28 giugno
2007. Una vita spesa per la musica quella del maestro. Precocemente avvezzo alle corde della chitarra e del mandolino,
clarinettista prodigio alla corte del mitico Ignazio Bono, profondo conoscitore di tutta la gamma degli strumenti per banda,
compositore, insegnante filantropo. Unico e indiscusso artefice di un vero e proprio rinascimento artistico militellese, il Montecassino ha, infatti, il grande merito di ridare dignità ad un movimento musicale cittadino.
Forte di una preparazione non comune e di una naturale propensione all’insegnamento, Montecassino costituisce nei primissimi anni ‘80 il primo nucleo di quella che diventerà l’associazione musicale “Vincenzo Bellini”, una vera e propria scuola
alla cui fucina si formano in poco più di tre lustri decine di giovani strumentisti, grazie ai quali si può assemblare finalmente un corpo bandistico completo in tutte le sezioni, degno della tradizione della città.
Pio Salvatore Basso
Le giornate di Montecassino
I
Pag.2
l 9 aprile 1916 è nato a New York Antonino Francesco
Montecassino, un ragazzo, musicalmente parlando, prodigio
che dopo esser rientrato a Militello ha iniziato a suonare il clarinetto presso la locale banda musicale diretta dal Maestro Ignazio Bono. Ritornato negli Stati Uniti ha iniziato a vivere di solo
musica suonando strumenti a corda ed a fiato.
Agli inizi del 1980 è rientrato nuovamente in Sicilia e contattato
da alcuni “dissidenti” musicanti gli hanno proposto di dirigere il
2° Corpo bandistico presente in città e lui ha accettato ad una
condizione: aprire una scuola di musica e tutti hanno il compito
d’aiutarlo. E’ iniziata così una vera “caccia all’uomo” per reperire nuovi elementi in modo da
svecchiare la banda musicale. I primi iscritti sono Giuseppe Bellofiore e Massimo Sinatra
che hanno iniziato a frequentare casa Montecassino e nel giro di pochi mesi un cospicuo
numero di bambini bussano in continuazione e così, dopo la scomparsa dell’altra banda, si è
fatta la richiesta ed il Comune ha dato una stanza in modo da poter fare prove e lezioni. Da
questa breve introduzione siamo partiti per dedicare due giorni al Maestro Montecassino e
proprio sabato 9 Aprile si è tenuto presso la Sala Marino del Museo Civico “Sebastiano
Guzzone“ un incontro tra i nuovi talenti musicali dell’Associazione Musicale Montecassino e
gli allievi che negli anni 80 hanno avuto l’onore di conoscere il Maestro.
Dopo il doveroso saluto del Presidente dell’Associazione “A. Montecassino” Mario Caruso, che tra problematiche varie, ci teneva ad essere presente passando la parola al Presidente della Pro Loco, (nella foto di destra scattata da Mario Sibilla Guzzone) che ha voluto fortemente questa
giornata, si è entrati nel vivo con la testimonianza di Donatella Cannizzaro che ha raccontato aneddoti e curiosità, per poi proseguire con Maria
Onorato, Giovanni Guadagno, Nicolino La Rocca e per chiudere Nico
Ragusa.
Tanti altri musicisti che per motivi di tempo non hanno parlato ma che
erano presenti citiamo Giuseppe Bellofiore, Salvatore Ruscica, Nicola Blanco ma molti impediti da turni di lavoro non hanno potuto esserci.
Una platea molto attenta ha condiviso gli aneddoti che la “vecchia guardia” ha voluto evidenziare in questa bella giornata. Inoltre non sono mancati anche le citazioni ad altri personaggi
musicali che hanno fatto grande il gruppo della banda musicale come: Saro Bellofiore, Paolo Cannizzaro, Sebastiano Onorato, Concetto Sinatra,
Francesco Sinatra.
La serata si è chiusa con una suonata di Salvatore Carcò e Graziano Lo
Presti che hanno eseguito alcuni pezzi scritti dal maestro E con i dovuti
ringraziamenti all’I.I.S.S Vittorio Emanuele Orlando, sezione grafica, per la
realizzazione del manifesto.
La domenica 10 Aprile presso l’Auditorium San Domenico è stato presentato il libro scritto da Salvo Carcò “Montecassino, la sua Sicilia”, dove viene trattato un
altro Montecassino quello capace di scrivere ballate e serenate per mandolino e chitarra oggetto di studio e di una profonda cultura musicale siciliana.
Dopo i saluti del Sindaco Giuseppe Fucile, dell’editore Salvatore Garufi e dell’autore Salvatore Carcò è toccato a Fabio Bruno, in collegamento web, ha esaltato le qualità musicali di
Antonino Montecassino. Un momento di relax c’è stato proposto da Gino Astorina che con
una serie di battute ha divertito la platea. L’Onorevole Nello Musumeci, è stato tra i relatori,
quello che ha posto l’attenzione sull’attività pedagogista del Maestro Montecassino per poi
chiudere con il maestro Tiziano Palladino mandolinista che ha evidenziato la tecnica degli
accordi più usati dal compositore.
Come sempre si è chiuso con una suonata composta dal quartetto: Graziano Lo Presti
(clarinetto), Mario Scirè Chianetta (chitarra), Tiziano Palladino (mandolino) e Salvatore Carcò (mandolino). Con queste due giornata si è omaggiato un grande della Musica, e non solo,
che ha dato tanto alla nostra comunità e che merita sempre di essere ricordato.
Grazie Maestro e soprattutto Buon Compleanno.
Personaggi: San Giovanni 1981-2015
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Barone S.
Barone S
Maggiore A.
Ferranti G.
Scirè I.
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1987 1988 1989 1990
Campisi S.
Scirocco N.
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Ruggieri O.
Sinatra M.
1996 1997
1993
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Lo Faro F.
Pillirone D.
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1999 2000
Pillirone D.
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Dipasquale G.
Pillirone D.
Sinatra G.
Laganà L.
Ferrante D.
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Scirè M.
Barone L.
Beverie S.
Russotto F.
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Montone B.
Ragusa S.
Vaccaro N.
Russotto F.
Russotto F.
Prossimo mese: i personaggi del Cireneo e Veronica
2008
Personaggi: Maddalena 1981-2015
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Pirrone L.
Pirrone L.
Ruggieri F.
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1987
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Insana L.
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Cavalli P.
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Scirè M.
Turrisi G.
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Maggiore A.
Impallomeni A.
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Sottosanti A.
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Anieri F.
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Cavalli M.
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Scirè T
Sottosanti I.
Guzzone R.
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Guzzone R.
Catanese R-
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Frazzetto M.
Frazzetto M.
Prossimo mese: i personaggi del Cireneo e Veronica
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Cunsolo M.
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Sangiorgi M.
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Romania M.
Romania M.
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Cunsolo M.
Rosa C.
Documenti inediti
Pag 5
NOTE DI ONOMASTICA URBANA. LE TRE VITE DELLA VIA ROMA
N
on tutti sanno cosa si nasconde dietro l'apparente facilità della denominazione di una strada o di una
piazza, dato che tutti danno per scontato il fatto che un luogo abbia una riconoscibilità ormai assodata, tramandata di generazione in generazione, senza che ci si chieda come mai quella via abbia questo o
quel nome, e da quando. Un caso emblematico ce lo fornisce la storia della denominazione di una delle
strade fondamentali dell'asse viario militellese, cioè la via Roma, sulla cui localizzazione, oggi, nessuno
nutre dubbi, mentre oltre otto decenni fa, fu un vero e proprio rompicapo.
Tutto cominciò con una disposizione del Capo del Governo, Benito Mussolini, il quale, si può ben dire, intimò, di intitolare al sacro nome della città eterna, una delle vie principali di tutti i Comuni italiani,
grandi e piccoli.
Con la solerzia propria del tempo, anche il Commissario Prefettizio, Cav. Dr. Arturo Lentini, che reggeva il Comune di Militello da appena due settimane, si premurò di dare seguito alla direttiva pervenutagli. E infatti con sua deliberazione del 17 settembre 1931, n. 248, individuò e ridenominò un tratto di
strada che a lui parve il più adatto a ricevere il nuovo nome.
Ecco il testo completo della delibera in questione:
Veduta la circolare prefettizia 31 luglio scorso N.30225 inscritta nel N. 19 del bollettino della R. Prefettura, con la
quale si comunica che S.E. il Capo del Governo ha disposto che, coll'inizio dell'anno decimo (*), tutti i centri urbani
dei Comuni devono avere una via non secondaria col nome di Roma.
Veduto l'elenco delle Vie e Piazze di questo Comune. Ritenuto che il prolungamento del viale Margherita, denominato Via XX Settembre, costituisce una delle arterie principali dell'abitato e può intitolarsi invece al nome imperiale di
Roma. Delibera 1° La denominazione ”XX Settembre” della via principale (prolungamento del Viale Margherita) che dall'incrocio di Via Umberto si svolge sino al limite dell'abitato, è abolita. 2° La stessa via è intitolata “Via
Roma” e la nuova denominazione sarà inaugurata in ricorrenza del decimo annuale della Marcia su Roma. Autorizza la spesa per la targa marmorea occorrente, salva liquidazione.
Il Commissario Lentini, però, era destinato quanto prima a ritornare sui propri passi. Il Ministero
dell'Educazione Nazionale infatti aveva mostrato di non gradire la denominazione di quel tratto di
strada, per cui, giunse al Comune, per il tramite della Prefettura di Catania, la secca bocciatura della
deliberazione n. 248. Insomma, bisognava ricominciare tutto daccapo.
Con immaginabile costernazione il buon Commissario volse lo sguardo in tutt'altra direzione, per cui
ritenne opportuno trasportarsi... dall'estremo nord dell'abitato fino all'estremo sud. Fu così che nacque la
deliberazione n. 367 del 5 dicembre 1931 che trascriviamo interamente per la soddisfazione dei lettori:
Il Commissario. Vista la propria deliberazione 17 Settembre scorso N. 248 relativa alla denominazione di Via
Roma da attribuirsi all'attuale Via XX Settembre.
Ritenuto che il Ministero dell'educazione non ha consentito il proposto mutamento. Vista la Prefettizia 30 Novembre scorso N. 45669. Considerata la maggiore opportunità di attribuire la denominazione di Via Roma all'attuale Via Porta della Terra che costituisce una delle arterie principali del Comune. …Delibera 1° Di revocare la predetta deliberazione 17 Settembre 1931 N. 241 (N.d.A. E qui c'è un errore, dato che si tratta della n. 248). 2° Di
abolire l'attuale denominazione di Via Porta della Terra che viene denominata invece Via Roma.
Tutto finito? Macché!
Ci rimise lo zampino ancora una volta il Ministero dell'Educazione Nazionale. Non stiamo a sindacare sui motivi addotti dal prestigioso dicastero (motivi che peraltro non conosciamo!), per frustrare la nuova denominazione, con relativa localizzazione, partorita dal solerte (e sfortunato) Commissario, il quale
dovette verosimilmente squadernare sulla sua scrivania la planimetria cittadina per risolvere una volta per
tutte la faccenda. Cosicché, dopo avere toccato l'estremo nord e l'estremo sud, si orientò verso un altro
punto cardinale... l'estremo ovest. Alla fine, per la precisione il giorno 6 aprile 1932, veniva licenziata la
nuova deliberazione commissariale (la n. 184), che tramandò, finalmente, ai posteri la definitiva (e fino ad
oggi immutata) denominazione della via Roma.
(*) Per “anno decimo” si intende quello dell'inizio della cosiddetta “era fascista”, che si riconduceva al 28 ottobre 1922,
giorno dell'evento noto come “Marcia su Roma”. Nel nostro caso la nuova denominazione doveva essere già operativa
entro la data del 28 ottobre 1931 (dalla quale comincia, appunto, l'anno decimo).
(Continua a pag 6)
Documenti Inediti
Pag. 6
(Continua da pagina 5)
Ovviamente, non possiamo esimerci dal pubblicare quest'altro fondamentale testo, che è il seguente:
Vista la propria deliberazione 05.12.1931 N. 367 relativa alla denominazione di Via Roma da attribuirsi all'attuale
via “Porta della Terra”. Ritenuto che il Ministero dell'Economia Nazionale non ha consentito che la significativa denominazione di Via “Porta della Terra” venga abolita dalla toponomastica locale. Vista la prefettizia 1° corrente N. 14157. Ritenuto che la denominazione di Via Roma “deve essere attribuita ad una via non secondaria”. Considerato che delle vie principali delle quali è stato comunicato l'elenco alla Prefettura con nota 12 Novembre scorso N.
6160 non essendo stato approvato il mutamento di denominazione della Via XX Settembre e della Via Porta della
Terra, né essendo opportuno mutare la denominazione delle altre, che sono intestate a Sovrani o ad insigni uomini di
Stato o ad eminenti cittadini, scrittori e storici locali, altro non resta che attribuire la denominazione di Via Roma
alla Via Calvario, a prescindere dalla tradizione religiosa cui quest'ultima denominazione è legata, e ciò per evitare che la
denominazione di Via Roma venga attribuita ad una via secondaria. Delibera 1° Di revocare la deliberazione
05.12.1931 N. 367. 2° Di abolire l'attuale denominazione di Via Calvario che viene denominata Via “Roma”.
N.B. A lato c'è la dicitura: “N° 30760 Div. II. Visto si ratifica sentito il Ministero dell'Educazione Nazionale. Catania 29-6-1932 X p. il Prefetto. D'Andrea”.
A proposito della via Calvario, come è noto, essa oggi è ridotta ad un brevissimo tratto che parte dalla
grande croce posta sul finire della via Roma e si arresta presso le ultime case del paese, proprio di fronte
al grande piazzale su cui si affaccia la chiesa omonima, teatro del tradizionale appuntamento religioso del
Venerdì Santo. In quanto alla via Roma, a nostro parere, ha ormai una mera funzione di transito per
raggiungere la strada provinciale 28/II o viceversa, senza l'importanza e il prestigio che altre strade interne continuano a mantenere.
Riguardo al Commissario Lentini, infine, rimase al Comune per altri quattro mesi, e il suo zelo dovette subire lo smacco dell'abbattimento di una lapide marmorea che aveva fatto apporre nella facciata del
Palazzo Municipale per celebrare gli alti meriti del Governo fascista, il quale non ne gradì lo stile. La
vicenda non fu probabilmente estranea al suo allontanamento da Militello pochi giorni dopo la posa in
opera del manufatto, che fu rimosso da un sostituto nominato appositamente.
Pio Salvatore Basso
E
Riaperto il Santuario di Maria SS. della Stella
’ stato per noi un onore poter contribuire a ridare alla comunità di Militello il proprio tempio restaurato, riportato a nuova vita e in tutto il suo splendore: il Csr è sempre vicino alle comunità in cui opera e particolarmente qui a Militello, città alla quale siamo molto legati.
Lo ha detto l’ingegner Francesco Lo Trovato, direttore generale del Consorzio Siciliano
di Riabilitazione, che ha partecipato alla solenne cerimonia di riapertura del Santuario di Santa Maria della Stella, splendida opera
architettonica dichiarata dall'”Unesco” Patrimonio dell’Umanità.
La Chiesa è stata riaperta dopo il restauro, avviato a settembre del
2015 e finanziato dal Csr-Aias con una donazione pari a 30 mila
euro. Grazie a questi fondi donati dalla struttura – che si occupa in
tutta la Sicilia di riabilitazione per le persone disabili e che sin dagli
anni ’80 è presente anche a Militello – sono stati ripristinati tutti gli
interni del Santuario, dagli stucchi alle pitture ai lampadari.
La cerimonia solenne ha visto la presenza del Cardinale Paolo Romeo, che ha officiato la Celebrazione eucaristica assieme al Vescovo di Caltagirone, Calogero Peri, e ai parroci Giuseppe Federico, Fabio Randello ed Emilio La Noce.
Presenti inoltre il sindaco Giuseppe Fucile, assieme ad altri Sindaci del Calatino, e le massime autorità civili e militari, il direttore generale del Centro Siciliano di Riabilitazione, il segretario nazionale Aias Domenico
D’Agata e un ringraziamento particolare è andato anche alle maestranze che in questi mesi
si sono impegnate al massimo per riportare la chiesa al suo splendore: Giuseppe Luisi, Nicolò Luisi, Santo Partenope e Giuseppe Medulla.
www.csraias.it
L’impresa sfiorata
Pag. 7
L
’A.S.D. Militello ha sfiorato il grande sogno di salire di categoria dalla 1ª
Categoria in Promozione. Una partita attesa 35 anni quella che si è disputata
sabato 30 Aprile al Comunale di Militello tra la compagine militellese e il Megara Augusta. La regolar season si è conclusa con un’eccellente 2° posto alle spalle
del Dagata di Catania che ha collezionato 53 punti in 24 gare contro 48 dei giallorossi militellesi, e quindi arrivando con 11 punti sulla 5ª classificata si è delineata questa situazione: l’A.S.D. Militello in finale play-off in casa che se la deve vedere con la vincente tra Megara Augusta— Aquile Calatine (3ªe 4ª ).
Il Megara regolando con un secco 3 a 1 ha battuto i calatini candidandosi fortemente alla promozione che devono giocarsi a Militello la quale ha due risultati su tre (infatti basta il pareggio
per ottenere il pass promozione).
Dopo tanti appelli e proclami finalmente è arrivata la fatidica data e la tensione è palpabile nei giocatori del
Militello che al momento del riscaldamento sono stati applauditi da un numerosissimo pubblico che dai tempi dello Sporting non si vedeva.
Pur senza tribuna, lungo il Viale Regina Margherita non c’era spazio e all’arrivo
del pullman degli avversari la tifoseria si è fatta sentire.
Ad incitare la folla giallorossa un tifoso particolare, arrivato direttamente da Milano ossia Cristiano Militello
che è stato il protagonista assoluto nel pre-partita.
Ore 16.30 il signor Enrico Gemelli, coadiuvato da Spataro e Totaro, tutti della sezione arbitrale di Messina ha dato il via alle ostilità ma la
partita è più dura del previsto e dopo alcune incursioni è arrivato il primo dei tre gol realizzati da Di Mauro al
24’ del primo tempo. Nemmeno il tempo di riprendere il 2° tempo che è arrivato il raddoppio del centravanti
neroverde e che 5 minuti dopo in posizione nettamente di fuorigioco si è presentato davanti a Colley battendolo per la terza volta e così si è infranto il sogno promozione di una bella compagine e di un bravo allenatore
(Samuele Buoncompagni) e di una società capeggiata da Lucio Gambera che hanno ridato entusiasmo ad
una piazza che aspetta da tanto tempo questa agognata promozione.
W il 25 Aprile
La ricorrenza del 25 Aprile
ha compiuto 71 anni ed anche
il Comune di Militello ha
“voluto” omaggiare i caduti
recandosi presso la Villa Comunale portando una corona
d’alloro.
Forse per le varie Sagre del
circondario e la bella giornata
ha visto pochissima affluenza
di persone mentre oltre alla
Giunta Comunale e alla
Banda Musicale dell’Associazione Montecassino ha
visto l’esordio del Ten. Salvatore Bonamico nelle vesti
di neo Presidente dell’
A.N.B. “Scirè Risichella”
ed il veterano Francesco
Coniglione Presidente
dell’Associazione Combattenti.
Gli Indios di Don Emilio
V
enerdì 29 aprile presso la Sala Marino del Museo Civico
“Sebastiano Guzzone”, Don Emilio La Noce ha tenuto una conferenza denominata “Incontro sui popoli indigeni del Brasile—
Valori e problemi attuali”. L’incontro è stato preceduto dall’intervento di Francesco Coniglione, compagno di Seminario di Don Emilio, che ha esaltato l’amore per la terra amazzonica, dove il prete è
rimasto per 40 anni. Il Sacerdote ha voluto fortemente questo incontro in quando annualmente nel mese di Aprile si svolge la Settimana
Mondiale dedicata agli Indios. L’attenta platea ha ascoltato le saggie
parole e nel contempo è stato lanciato un video che ritraeva la vita
degli indios, popolo molto attivo, generoso ed
altruista. Nei corridoi del Museo è stata allestita
una nostra di 24 pannelli sul tema Indios, visitabile sino al 15 maggio.
Aprile: Un mese di Teatro
I
l 2 Aprile presso l’Auditorium San Domenico è stato presentato lo spettacolo
Cenerentola e il Principe Buzzurro. Interpretato dalla Compagnia “I Colori del Teatro” composto da bambini che vanno dai 4 11 anni di età.
Brave le insegnanti Maria Giovanna Cunsolo, Maria Paola Frazzetto, e Ilenia Sottosanti che hanno saputo creare un’affiatata mini compagnia di piccoli grandi attori.
La trama non è altro che la favola di Cenerentola, riveduta, con entrate di “strani”
personaggi appartenenti ad altre fiabe che
hanno divertito il numerosissimo pubblico
arrivato appositamente per l’occasione.
Ancora il Teatro Tempio protagonista con lo spettacolo “Guai In vista” realizzato sabato 16 e domenica 17.
Con la regia di Eduardo Saitta si sono alternati una
serie di personaggi divertenti che hanno ricevuto a
fine spettacolo tanti applausi.
Ambientata in una pasticceria dove il proprietario ha
subito un’operazione agli occhi, prelevati a un barbone e che alla comparsa di questi ne succedono delle
belle.
La commedia, penultima della stagione, ha ulteriormente confermato la vena comica di Eduardo Saitta
che in questa occasione ha proposto una compagnia
inedita che si sono alternati alla scena come: Gianluca Barbagallo, Nicola Diodati, Rosario Valenti,
Concetta Lazzaro, Annalise Fazzina, Laura Guidotto e Sebastiano Mancuso.
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V
enerdì8esabato9AprilealTeatroTempio
il Liceo Scienti ico “Ettore Majorana” di
ScordiacolPatrociniodelComunediMilitelloha
presentato “laSalad’Attesa”. Dalla regia di GiovanniAmore,siè parlatoditemiforticheiragazzi
del Liceo hanno saputo trasmettere ai numerosi
spettatori che hanno invaso il locale militellese.
Moltisonousciticongliocchilucidiperl’intensità interpretativadeipersonaggirappresentati.Conil
patrociniodell’Avisesusollecitazionedelpreside
RobertoManiscalco che ha sollecitato il professoreaorganizzareilprogettochecomprendevaun
laboratoriodiscrittura,unoteatrale,unodiscenogra!ia e cinematogra!ico. Tutti i laboratori sono
stati diretti da diversi docenti: la professoressa
EmanuelaBiondihacuratoillaboratoriodiscrittura, i professori Santo Vasile e Felicia Cutolo
hanno realizzato la scenogra!ia, la professoressa
Francesca Trapani ha organizzato il laboratorio
cinematogra!iaedil professoreGiuseppeNaselli
hacuratolelucieisuoni,mentrealcunibranisuonatiinscenasonostatidegliineditiscrittiappositamenteperlospettacolo.
Latramacomprendevadiversestoriechesiintrecciavano tra loro. Il tema principale è stato quello
del dono e le diverse storie lo rappresentavano
nellesuesfumature.
Infine il mese di Aprile si è chiuso sempre al Teatro Tempio con la locale compagnia teatrale “Proscenio” che sabato 23 e domenica 24 hanno confermato gli enormi progressi presentando “U Paraninfu” commedia dialettale di
Luigi Capuana.
Il pubblico ha assiepato nei due giorni il Teatro non restando affatto deluso della animosità e delle vicende che i protagonisti hanno presentato.
La compagine militellese ha avuto l’intelligenza di inserire
nuovi elementi che hanno aggiunto quel valore che ha portato quel giusto entusiasmo ed allegria. Infatti allo zoccolo
duro si sono uniti: il veterano Giovanni Ferrante, e i debuttanti, che hanno saputo ben interpretare la loro parte,
Salvatore Blanco Malerba e Sebastiano Malgioglio.
Bravi tutti nel modo di tenere la scena pur cimentandosi in
assoluto in una prima di alto livello.
Le attività delle associazioni militellesi
Pag. 9
Una agra tira l altra
I
Cumpari e Cummari di Militeddu sono sta impegna nel mese di Aprile in due Sagre la prima quella del Carciofo di Ramacca
(domenica 3 Aprile e domenica 10) e poi quella della Rico a di Vizzini.
In queste due edizioni abbiamo presentato nuovi balli e coreografie che hanno entusiasmato il pubblico.
Apprezzamen sono giun dai rispe vi Sindaci di Ramacca e Vizzini (Zappalà e Sinatra), nonché dai Dirigen Comunali dei due
Comuni.
Le nuove scenografie sono state “A Mie tura” e “I Piscatura” dove sono state messe in scena le a vità della raccolta del grano e
del pesce. Molto apprezzate dal numeroso pubblico che ha assis to alle nostre performance.
Ringraziamo la Tv Canale 66 che ha effe*uato un bel reportage che ci ha visto ampiamente protagonis e tu*e le mamme che
hanno donato all’Associazione il nuovo stendardo portato con maestria da Marinella Sciammacca.
Donato Ciulla
i Tamburi Imperiali di
H
ilitello
anno fatto il loro esordio il 24 aprile presso la Festa di San Giorgio di Modica i Tamburi di Militello (foto in
fondo a sinistra di Ilenia Pirrotta). Sfilando presso le vie della vecchia Contea, i nostri ragazzi hanno saputo
animare in modo festoso questo evento e che possa servire da sprono per altre belle iniziative.
Non contenti il 25 aprile li ritroviamo presso la 42ª Sagra della Ricotta a Vizzini (foto in fondo a destra di Ilenia
Pirrotta) e dir loro gli appuntamenti di Maggio sono quasi settimanalmente.
Abbiamo fatto due chiacchiere chi coordina il tutto ossia Maria Concetta Carrieri.
Dopo i doverosi complimenti ci parli di come è nata l’idea di questi tamburi?
L’idea è venuta girando per le varie feste e siccome Militello non è da meno tra storia e
cultura abbiamo deciso di iniziare a tastare il terreno e vedendo le adesioni che pian piano crescevano abbiamo deciso di iniziare quest’avventura.
Un gruppo ben assortito quello che si è presentato al Vostro esordio.
Non abbiamo nessun pregiudizio per sesso ed età, anzi vogliamo allargare il gruppo con
l’inserimento di sbandieratori che verranno a completare un percorso iniziato un anno
fa.
Prossimi impegni?
Cavalcando l’onda che ci ha “travolti” saremo a Grammichele negli primi di Maggio ma altre feste ci hanno già contattato e stiamo valutando il tutto assieme ad un gruppo fantastico.
E a Militello quando vedremo la vostra performance?
Sicuramente per la Madonna della Stella, ma stiamo lavorando anche per le altre Feste Patronali che vengono prima e quindi stiamo aspettando le varie risposte dei Comitati militellesi per poter esibirci.
Non possiamo che augurare tante belle cose al gruppo dei Tamburi.
Vi ringraziamo per tutto e lunga vita ai Tamburi di Militello in Val di Catania.
L’angolo delle arti
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A Militello di Catania
Mio paese natio
Sempre a me torni ne la fantasia
cara e dell’alma mia parte migliore,
o sacro suolo, o dolce patria mia;
lungi da te, di te palpita il core.
Amo i tuoi colli floridi d’olivi,
i chionzi fichidindia e le ficaie
rivedo da lontano i lenti clivi
e i poveri sentier de le carraie.
Cerco il tuo sole ed il tuo cielo terso
con laggiù nel fondo l’Etna fumante
e degli uccelli il modulato verso.
Odo sovente il leticare soave
de l’acque del tuo Lèmbasi plorante
ver la sua Zizza,
e lento il suon de l’Ave.
Giosuè Sparito
G
iosuè Sparito, pseudonimo di Enrico Fagone, nato
a Militello il 4 aprile 1899 e
morto a Palermo il 10 maggio
1961. Poeta delicato e gentile
e pubblicista attivo e valido è
stato anche critico infaticabile. E’ stato
membro di varie Accademie italiane e straniere ed ha avuto numerose onorificenze.
Ha diretto a Palermo “La Rupe” rivista di
critica letteraria.Tra le sue opere annoveriamo: “Speranze e tempeste”, “Luci e ombre”, “Sulle rive del silenzio”, “Canti stellati”. La poesia è dedicata al suo paese natio.
La foto del mese: di Peppe Sinatra
La vignetta del mese di GLMart
L’artista del Mese
Massimo Isaia
P
ittore autodidatta, nato a Catania, il
28 gennaio 1969. Sin da piccolo si
appassiona all’arte pittorica e col passare
del tempo inizia a realizzare i primi lavori
per poi iniziare a seguire vari corsi per
raffinare la tecnica. Imput importante sono
i colleghi che vedendo i primi lavori gli
commissionano alcune tele raffiguranti
figli e mogli. Inizia a usare più tecniche che vanno dalla
matita al carboncino all’olio e su suggerimento dal maestro Gianni Sutera decide di aprire una pagina facebook,
dove lo abbiamo piacevolmente scoperto. Ha partecipato
ad una community de organizzata dalla De Agostini divenendo artista del mese con l’opera “bambini al mare”.
La Proloco ha preso impegno per una sua personale.
L’angolo di … Mario Greco
S
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MILITELLO . . . A PASSI INDIETRO
pesso si sente dire, da chi riveste cariche amministrative locali, che Militello e da essere
valorizzato al meglio ed al massimo per ciò che la Storia ci ha lasciato e come monumenti e
come pensiero e come scienza.
Ma, nessuno di questi trasporta nella pratica quanto a sproposito dice.
Dall’altro lato gli amministrati abbiamo la mentalità del rispetto dei luoghi e di quanto la storia ci ha, benevolmente donato?
Ebbene da quello che si vede appressandosi ai luoghi la risposta è sicuramente negativa anche
perché nel tempo abbiamo assistito alla stilatura di programmi nei quali, si può verificare,
non c’è traccia di come deve essere valorizzato il patrimonio artistico e lo si può riscontrare in
quel bilancio sociale che da trent’anni nessun amministratore ha avuto il cuore di farlo: in esso si legge ciò che si è fatto, ciò che si farà e si dia motivazione di ciò che non si è fatto.
Gli amministrati, nel frattempo, abbiano continuato a distruggere quanto avevano a portata di
mano.
Tanto che gli arredi urbani, sono stati ridotti a macerie: basta fare una passeggiata al Viale e
dentro la Villa, ove tutti hanno inciso amministratori compresi a portarla allo stato di fatto
attuale. E no v’è scusa a questo attacco che si perpetra da trent’anni a questa parte.
Il simbolo di ciò è proprio lo stato di abbandono in cui versa l’Orfanotrofio Gulinello—Rizzo.
Qui gli addetti alla Cultura hanno dimenticato anche le lapidi, non le recenti, di metterle
all’interno dello stabile: e così anche quelle in stile liberty faranno la fine …. Non parliamo del
giardinetto antistante, scalinata compresa .. una vergogna .
Ma gli amministratori provano ancora rossore … e vergogna .
Ai prossimi l’ardua sentenza.
Gli appuntamenti di Maggio 2016
Stagione Teatrale 2016
Teatro Tempio
La Banda degli onesti
21-22 Maggio interpretato
dalla Compagnia teatrale dei
Saitta.
Volley
Palasport
Giornata di Sport
21-22 Maggio incontri giovanili di Volley
Invasione Digitale
Domenica 8 Maggio
il Complesso di Santa Maria la Vetere sarà aperto
dalle ore 10.00 alle ore
13.00.
Stagione Teatrale 2016
Teatro Tempio
Miseria e Nobiltà
28-29 Maggio interpretato
dalla Compagnia teatrale
Proscenio.
Centro San Paolo
Anche quest’anno il Centro
offre ai bambini della scuola
Primaria nei giorni 2 –9
Maggio uno spettacolo teatrale dal titolo “Le arance
d’oro”.
Raduno Nazionale
Bersaglieri a Palermo
Domenica 29 Maggio
Conclusione del Raduno Nazionale presente l’ANB di
Militello V.C.
Per inviare materiale, suggerimenti, precisazioni ed altro alla seguente indirizzo:
[email protected]
Festeggiamenti
Madonna dello
Spasimo
24 Maggio
in mattinata Santa Messa
nel pomeriggio Processione
per le vie Raffaello, Cavour, Trento e rientro in
chiesa alla fine spettacolare
di fuochi d’artificio della Ditta Trebbia.
Per scaricare e leggere gli arretrati andate nel sito:
www.prolocomilitello.it
Almanacco: Maggio
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Accadde a Militello nell’anno del Signore
1931:
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Il Questore Salvatore D’Angelo viene nominato Cavaliere
dell’Ordine Leopoldo II.
Muore a Sesto San Giovanni all’età di 76 anni Paolo Abramo,
educatore e giornalista.
1940: Il geometra Salvatore Por-
1981: Si vota per il referendum su
tuso presenta il progetto per la costruzione del Cine Teatro Tempio.
1944: Nasce a Militello in Val di
Catania Paolo Russitto X Presidente Pro Loco dal 1981 al 2003.
1845: Con decreto Vescovile il Santissimo Salvatore viene decretato
Patrono della Città.
2013: Viene intitolata l’A.N.C. sezione di Como al Maresciallo Sebastiano D’Immè.
1990: Elezioni Comunali vengono
vinte dalla Democrazia Cristiana che
ottiene 3.202 voti pari al 52.2%.
2000: Viene intitolata la Sala Consigliare di Trovo (Pv) al Maresciallo
Sebastiano D’Immè.
2005: Muore a Militello Ettore Fucile IV Presidente Pro Loco dal
1968 al 1977 e dal 1977 al 1979.
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giornalista Giosuè Sparito all’età di
62 anni.
1924: Di passaggio a Militello il
capo del governo Benito Mussolini.
1676: Viene affidata la costruzione
dell’altare maggiore della chiesa della Catena a Pasquale Nicotra.
1872: Nasce a Militello in Val di
Catania la poetessa Cecilia Deni.
1693:
Viene inviata la relazione
dei morti del terremoto dell’ 11 gennaio a Militello sono 1.276.
1945: Viene istituita l’Associazione
“Città di Militello”, l’associazione più
antica della città.
Aperto in via Senatore Majorana 4
Centro Assistenza Agricola UNSIC
Centro Assistenza Fiscale UNSIC
1998: Viene conferita la medaglia
d’oro al Valor Militare al Maresciallo Sebastiano D’Immè.
1944: Muore all’età di 70 anni l’attore teatrale e cinematografico Totò Majorana.
1706: Papa Clemente XI nomina
don Lorenzo Interlandi arciprete
della Collegiata di Militello V.N.
2008: Viene intitolata la Caserma
del Comando dei Carabinieri di Gela al
Maresciallo Sebastiano D’Immè.
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1961: Muore a Palermo il poeta e
aborto, porto d’armi ed ergastolo.
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1982: Giovanni La Micela con 71
voti su 146 è il più eletto nelle votazioni Pro Loco.
1923: Il pittore Giuseppe Barone
realizza la fototeca dedicata ai caduti.
1825: Benedetto Rejna si è laureato in dottore in diritto civile e canonico.
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1968:
La Sacra Congregazione
dei Riti promuove la chiesa San
Nicolò in Matrice.
1897: Terremoto con epicentro Mineo registrazione dell’intensità pari a
magnitudo 5.0.
1934: Nasce a Militello in Val di
Catania il sindacalista Arnaldo Canuto.