Visualizza in PDF

Download Report

Transcript Visualizza in PDF

PRIMO PIANO
Giovedì 5 Maggio 2016
5
Sarebbe opportuno che gli inquirenti di Lodi spiegassero da dove salta fuori questa cifra
100 mila €, utile annuo per 5 anni
Nella contabilità non abbiamo trovato un adeguato riscontro
di Lodi, la Sport 64 s.s.d. a r.l., 2015 per allineare la gestione
società sportiva dilettantistica al periodo standard di chiusura
è una sola ragione a responsabilità limitata (socie- degli esercizi aziendali. Come si
per la quale ho de- tà di diritto privato riconduci- evince dal documento gli sforzi
ciso di occuparmi bile al dott. Pasquini, impren- prodotti dalla nuova compagidel caso Lodi e del ditore attivo in diversi ambiti e ne azionaria hanno prodotto un
sindaco Simone Uggetti, ar- riconosciuto dirigente sportivo) “bilancino” sostanzialmente in
restato per la gestione di due e soci Minori, Carminati Pa- pareggio (4mila euro di utile),
piscine comunali estive. Se è olo (4%), La Rana Renato risultato che consente di essere
stato disposto l’arresto, è evi- (4%), Fioramonti Michela positivi in merito all’andamendente che la procura della Re- (1%) e Rocco Matteo (1%). to dei prossimi anni».
Attenzione al dato: 4.000
pubblica della città lombarda Del resto, il 29 aprile 2016 si è
ha acquisito prove e indizi tali tenuta l’assemblea dei soci della euro di utile. I dati gestioda confermare l’ipotesi di reato società Sporting Lodi, composta nali del 29 aprile vanno da
e da suggerire la misura cau- da una parte privata, Sport 64 settembre 2015 a marzo 2016:
telare per il pericolo di inqui- (con rappresentanti Igor Pio- ingressi nuoto libero 14.574;
abbonamenti nuoto
namento delle prove
libero 1.932; scuola
stesse che è emerso
La
società
Sporting
Lodi,
dice
l’assemblea,
di nuoto per bambidalle intercettazioni
«ha chiuso il bilancio del periodo settembre
ni 5.264; scuola di
eseguite. C’è un’unica
nuoto adulti 1.736;
cosa che non torna in
2014-agosto 2015 con una perdita di circa
abbonamenti in
questa vicenda. Tele500mila euro, frutto di una serie di critipalestra 2.457; fitgiornali e quotidiani
cità ereditate dalle gestioni precedenti…
ness in acqua 714.
riferiscono che il «busi
è
stabilito
di
produrre
un
bilancio
per
A questi vanno agsiness» dell’avvocato
il
periodo
da
settembre
2015
a
dicembre
giunti gli ingressi
Cristiano Marini,
2015
per
allineare
la
gestione
al
periodo
delle scuole (111
consigliere della muclassi suddivise su
nicipalizzata Astem
standard di chiusura degli esercizi azienda14 scuole) e delle
e dello Sporting Lodi,
li. Come si evince dal documento gli sforzi
varie associazioni.
assicurerebbe «utili
prodotti
dalla
nuova
compagine
azionaria
I prossimi passi
di 100 mila euro l’anhanno
prodotto
un
bilancino
sostanzialannunciati sono la
no per cinque anni».
mente in pareggio (4mila euro di utile),
gestione delle pisciQuesta Sporting
risultato che consente di essere positivi in
ne scoperte pubbliLodi s.s.d. (società
che (Belgiardino e
sportiva dilettantimerito all’andamento dei prossimi anni»
Ferrabini) dopo il
stica) a r.l., per quanbando comunale,
to risulta sul web, è
una società di progetto (ai sensi vesan e Daniele Pasquini) l’allacciamento alla rete del
dell’art.156 del D.lgs. 163/2006) e una parte pubblica (Astem teleriscaldamento e il progetto
incaricata della realizzazione spa): «la società ha chiuso il sugli atleti paraolimpici.
e gestione del nuovo Centro bilancio del periodo settemE i 100 mila euro l’anno
Sportivo Natatorio Faustina bre 2014-agosto 2015 con una di utile dove sono? Sono
e della gestione dell’adiacente perdita di circa 500mila euro, occultati in una colossale
frutto di una serie di criticità evasione fiscale della quale il
piscina scoperta esistente.
Proprietari della Spor- ereditate dalle gestioni pre- danneggiato sarebbe il comune
ting Lodi sono la Astem s.p.a. cedenti… si è stabilito di pro- di Lodi, azionista di maggioche è società di diritto privato, durre un bilancio per il periodo ranza, attraverso la Astem? I
posseduta al 99% dal Comune da settembre 2015 a dicembre magistrati inquirenti sembra
DI
DOMENICO CACOPARDO
C’
che ritengano che il fine del
sindaco Uggetti sarebbe stato
quello di «ricavarne vantaggi
in termini di consenso elettorale», escludendosi così quello
legittimo e quasi doveroso di
assicurare una gestione riferibile alla società pubblica proprietaria della maggioranza
dello Sporting Lodi (società
sportiva dilettantistica). Una
sorta di «in-house» di quelli introdotti nell’ordinamento dalla
legge comunale e provinciale
che porta il nome di Franco
Bassanini.
Sarebbe opportuno che
una fonte qualificata spiegasse in quali documenti si
sia rinvenuta una attendibile
prova che l’utile netto previsto
dall’operazione sia di 100 mila
euro l’anno per cinque anni,
visti di dati di bilancio riferibili alla gestione 2015. E che,
comunque, la fattispecie sia
adeguatamente approfondita,
anche sotto i profili amministrativi, quelli che sostanzierebbero la «turbativa d’asta»,
motore del procedimento penale e dell’arresto del sindaco
Uggetti.
Ps: i dati riferiti più sopra sono pubblici e facilmente rinvenibili.
www.cacopardo.it
© Riproduzione riservata
SCOVATI NELLA RETE
IN CONTROLUCE
Nell’Asia centrale è in atto da più di un secolo una sorta di crudele
Monopoli fra le grandi potenze fatto di ombre, maschere e pugnali
DI
I
DIEGO GABUTTI
n Asia centrale, nei decenni
compresi tra la fine delle guerre
napoleoniche e l’inizio del nuovo
secolo, mentre l’Europa conosce
il più lungo periodo di pace e stabilità
della sua storia, Russia e Inghilterra
giocano il Grande Gioco (il cui ultimo
atto, in tempi di guerra fredda tra Est
e Ovest, è l’invasione dell’Afghanistan
da parte dell’Armata rossa negli ultimi anni del secolo breve e l’apocalisse
islamista che ne è seguita).
È un gioco crudele, un gioco
d’ombre, di maschere e pugnali:
il Cluedo della geopolitica, il grande
Monopoli delle diplomazie segrete.
Chi vince la partita, assicurandosi
l’alleato giusto, oppure azzeccando
un colpo di dadi fortunato, controlla
le regioni del mondo di fronte alle
quali si spalancano le fertili e caotiche
pianure indiane, all’epoca dominate
dall’esercito e dai funzionari di Sua
Maestà la Regina. Gl’inglesi giocano
in difesa, mentre i russi sono all’attacco: i primi non vogliono sorprese
(ma avranno la sorpresa di perdere
l’Impero) e i secondi cercano un posto
al sole (ne troveranno uno, salvo poi
perderlo, ma non lo troveranno lì).
Mercanti e avventurieri, agenti segreti, esploratori e scienziati, ufficiali
e gentiluomini al servizio della Regina
e dello Zar s’affrontano senza esclusione di colpi nei bazar afghani, sui passi
innevati che collegano tra loro valli a
lungo considerate inaccessibili, nei caravanserragli cinesi e nei più sperduti
villaggi tibetani, alla corte dei tiranni
del Turkmenistan e del Tagikistan, gli
antichi territori della Via della Seta.
Rudyard Kipling canterà le loro
gesta nelle pagine di Kim, uscito nel
1901, la prima e la più bella di tutte
le spy stories.
Peter Hopkirk, quasi un secolo
più tardi, racconta l’intera storia di
questa remota guerra d’ombre in un
libro che già nel titolo, Il Grande Gioco,
Adelphi 2010, di cui è uscita di recente
un’edizione eBook, 9,99 euro, suona
come un omaggio a Kipling e ai suoi
eroi, oppressi dal «fardello dell’uomo
bianco»: il libero commercio, l’imperialismo e la civilizzazione. Saggio storico
incalzante come un romanzo d’azione,
insieme esotico e disincantato come le
avventure di Kim e dei suoi maestri
di spionaggio, Il Grande Gioco non è
soltanto l’opera d’uno storico, specialista dell’Asia centrale. È anche l’opera
d’un cronista: il Grande Gioco, infatti,
non è mai finito. Continua tuttora, sotto altre lune, mentre nei cieli dell’Asia
centrale, a Jalalabad e Samarcanda,
sventolano altre bandiere.
Dopo la rivoluzione d’ottobre,
negli anni della guerra civile e del comunismo di guerra, a giocare il Grande
Gioco sono i conquistadores dell’Armata rossa, alla cui epopea Hopkirk ha
dedicato un altro libro, Setting the East
Ablaze: Lenin’s Dream of an Empire in
Asia, mai tradotto in italiano. Caduta
l’Unione sovietica, «sono sorti tra le
macerie, da un giorno all’altro, otto
nuovi paesi», dove «si regolano vecchi conti rimasti in sospeso» mentre
«nuove guerre sconvolgono la regione».
Non sono più guerre per l’egemonia,
o per un posto al sole, come ai vecchi
tempi, ma guerre per lo sfruttamento
degli immensi giacimenti di petrolio e
gas naturale dell’Asia centrale, «al cui
confronto quelli dell’Arabia Saudita e
degli altri Stati del Golfo sono poco più
che pozzanghere».
Nel Big Game del nuovo secolo
sono impegnate le grandi potenze, i
fondamentalisti islamici e gli eredi
straccioni del secolo americano, del
bolscevismo, dell’imperialismo europeo. Oggi il Grande Gioco si gioca
in Medio Oriente tra post sovietici e
americani, tra turchi ed europei, tra
il terrorismo islamista e le nomenklature delle nazioni islamiche. Moltissime le spie, come ai tempi di Kim.
Rarissimi, inutile dirlo, gli ufficiali e
gentiluomini.
© Riproduzione riservata