Il bicchiere da collezione per il Vending firmato Flo

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Transcript Il bicchiere da collezione per il Vending firmato Flo

Il bicchiere da collezione per
il Vending firmato Flo
Prendendo spunto
da una tazza per il
caffè di ceramica,
Flo è arrivata
a realizzare un
bicchiere unico
per design ed
ergonomia
Lorenzo Bassi ed Erika Simonazzi
S
i può essere belli e pratici senza
essere enfatici, senza perdersi in
iperboli ma puntando sulla concretezza, sull’essere e non sull’apparire fine a se stesso? I nuovi bicchieri della Flo sono la perfetta
cartina al tornasole di un’azienda
che ha in essere progetti, investimenti e strutture d’avanguardia e
dove, quando si citano termini come
innovazione e sostenibilità, lo si fa
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sempre supportati dai fatti e dove si
preferisce il “fare” al “chiacchierare”.
L’incontro tra la redazione di VM e il
management della Flo presso la sede
di Fontanellato (Parma) è vissuto
su una sorta di excursus sviluppato
con Erika Simonazzi, Direttrice
Marketing, e Lorenzo Bassi, Direttore Commerciale Vending e
Coffee Division, con cui si sono ripercorse le tappe salienti che hanno
contrassegnato Flo negli ultimi due
anni. Un percorso di numeri, investimenti e nuovi prodotti dove non
c’è parola che non si accompagni al
genuino realismo, molto “emiliano”, che sarebbe tanto piaciuto
al fondatore dell’azienda: il dottor Antonio Simonazzi.
In questo articolo parleremo di
prodotti innovativi e sostenibi-
Il bicchiere 165 cc della linea SC, la “tazza” per il Vending
li. Ma non è possibile realizzare
certe cose senza che alle spalle ci
sia anche un’innovazione di processi. Come è cresciuta in questi
ultimi 2 anni la Flo?
Alla base di tutto c’è la necessità di
essere efficienti e credibili. Abbiamo
installato un impianto di cogenerazione che permette una forte riduzione dell’utilizzo di energia elettrica
dalla rete; infatti, oggi i due terzi
dell’energia utilizzata nei processi produttivi di Flo viene autoprodotta.
Ci stiamo poi dotando della certificazione BRC (British Retail
Consortium): una certificazione di
prodotto nata da una necessità della GDO nord-europea di standardizzare i requisiti di qualità e di sicurezza dei prodotti alimentari. I
prodotti certificati BRC rispondono
a standard qualitativi molto elevati.
Applicata ai nostri manufatti è garanzia di sicurezza e igienicità. La
BRC interessa l’intero ciclo produttivo dell’azienda e richiede una rigida
standardizzazione dei processi.
taminazioni da batteri o agenti patogeni in genere. Inoltre, ogni persona
che entra in stabilimento deve seguire rigide regole di vestizione e depositare in appositi armadietti gli oggetti
personali quali orecchini, cellulari e
braccialetti, per evitare ogni possibile
contaminazione dei lavorati.
Lo sforzo organizzativo ed economico per arrivare a ottenere la BRC è
notevole. Si tratta di un approccio
nord-europeo alla qualità e alla
sostenibilità che ci distingue sul
mercato.
Tanti parlano di design, eccellenza, esclusività. Flo risponde
con il bicchiere 165 cc della linea
SC: la “tazza” per il Vending. Di
cosa si tratta?
Performance e design sono parole
vuote se non hanno una forma e un
contenuto. Avremmo forse potuto vivere di rendita ancora per un po’ con
i bicchieri classici della nostra linea
che sono i più venduti nel Vending.
Ci siamo, invece, messi in gioco per
portare nella Distribuzione Automatica l’idea della tazza per il
caffè da collezione.
Un progetto non semplice, perché
un conto è la ceramica e la collezione che dura per sempre ed è un bene
da conservare in vetrina, un conto è
il bicchierino monouso che eroga un
distributore che, dopo l’utilizzo, viene
gettato nella spazzatura.
Prodotto di massa e a basso valore
aggiunto. Questo è il concetto che si
è sempre avuto del bicchiere vending.
La sfida stimolante che ci siamo messi in testa è di far passare nel mercato
Di che tipo?
Un esempio? Abbiamo creato delle
aree cuscinetto che separano il
reparto produttivo dall’esterno
in modo che non ci sia contatto diretto con un ambiente non controllato. Tali aree, attraverso le quali devono passare il personale e i visitatori
prima di entrare in fabbrica, sono
dotate di lampade a raggi ultravioletti, per ridurre il rischio di con-
Il bicchiere 165 cc della linea L in Hybrid
Modello Wood
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il concetto che, in realtà, il bicchiere
è il packaging del prodotto principe del Vending, l’involucro che
aggiunge valore alla bevanda in esso
contenuta.
In che modo?
Da una ricerca di mercato di Confida
tra i consumatori, presentata a Milano lo scorso anno agli Stati Generali
del Vending, emerge che la stragrande maggioranza degli intervistati definisce il bicchiere vending “vecchio e
brutto”. Il nostro bicchiere è nato partendo da questa criticità e per questo
lo abbiamo voluto dedicare ai consumatori.
Oggi possiamo dire di avere un
bicchiere da collezione anche
per il Vending e il mercato sta rispondendo con entusiasmo a questa nuovo prodotto.
Quali solo le caratteristiche del
165 SC?
Poche parole, perché lo apprezzi davvero solo provandolo. Il 165 SC è un
bicchiere dal corpo ovale con il
fondo stretto, disegnato partendo
dalla forma di una tradizionale tazzina in ceramica e, proprio
come una tazzina, è in grado di esaltare l’aroma e la cremosità del caffè.
Non ha il manico ma ha un anello
ruvido sulla parte superiore che agevola e rende confortevole la presa. Il
fondello è autocentrante per mantenere la stecca rigida durante il caricamento; lo sgancio è rapido, l’impilamento ridotto.
Quante sono le versioni disponibili?
La versione UNO è il modello base,
più economico, leggero ma molto rigido e resistente grazie alle scanalature
orizzontali. La presa è resa confortevole dalla particolare forma ovale del
corpo e dall’anello ruvido sulla parte
superiore.
La versione DECO rappresenta
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un’assoluta novità nel settore. È un
vero e proprio oggetto di design, rivestito da tre differenti texture che si
alternano all’interno della medesima
confezione e quindi nella stessa fila
di bicchieri di un d.a. Proprio come
si trattasse di una collezione.
Pensate di avere raggiunto il
massimo in quanto a forma e
funzionalità?
Abbiamo fatto parecchi passi avanti rispetto al passato ma siamo convinti di poter ancora migliorare e,
proprio per questo, abbiamo recentemente rafforzato la nostra divisione
Rierca&Sviluppo e l’ufficio Marketing .
Il percorso seguito per arrivare
alla linea SC è stato molto eccitante perché ci siamo avventurati in
qualcosa di teoricamente molto lontano dal Vending – la tazza di porcellana, la collezione, il gusto dell’estetica – e siamo riusciti ad arrivare a
un bicchiere di alta ingegneria, bello
alla vista e funzionale all’uso. Continueremo a guardarci attorno, a studiare, a osservare oggetti e prodotti
per far scattare la scintilla, per trovare l’ispirazione per nuovi bicchieri.
Qualche idea c’è già.
La vostra linea per il Vending
oltre alla SC è anche proiettata
verso la sostenibilità ambientale attraverso Hybrid? Qual è la
strategia commerciale con cui
riuscite a proporvi ai gestori in
modo così poliedrico?
Hybrid rappresenta un’opportunità per i gestori che partecipano
ad appalti pubblici e a bandi per
grandi aziende su scala nazionale, dove sempre più spesso vengono
richiesti prodotti ecologici o con un
impatto ambientale ridotto. Hybrid
è in grado di garantire un risparmio
del 25% di anidride carbonica (CO2)
emessa durante il ciclo di vita rispet-
to al tradizionale bicchiere in plastica, corrispondente a 3,9 g di CO2 per
singolo bicchiere e a 9,12 t di CO2 per
camion da 33 bancali.
Sono numeri confermati dallo studio
su Hybrid di DNV Business Assurance, società indipendente del gruppo DNV (Det Norske Veritas), leader
nel settore delle certificazioni e nella
verifica delle emissioni di gas serra.
Quali sono i modelli di Hybrid
attualmente commercializzati?
Oggi Flo propone Hybrid in Italia nella serie L da 165 cc e 100
cc; quest’ultimo formato ha visto la
luce per valorizzare la doppia offerta di caffè presente nei distributori
dual cup. Essendo un bicchiere “environmentally friendly” è molto apprezzato nel Nord Europa dove la sensibilità ambientale rimane più alta che
nell’area del Mediterraneo. Per questo motivo all’ultima edizione della
fiera Eu’Vend di Colonia abbiamo
lanciato il modello “Wood” da 180
cc, adatto all’esigenze specifiche dei
mercati nordici.
Essendo un bicchiere dalle caratteristiche molto particolari,
sta avendo successo anche in Italia?
Buonristoro Vending Group indirizzerà tutti gli acquisti di bicchieri su Hybrid. Hybrid, infatti,
non è tanto il nome di un bicchiere
ma l’unico materiale, tra tutti quelli
testati da Flo, veramente sostenibile.
I bicchieri realizzati per Buonristoro
in materiale Hybrid appartengono
alla nuova linea SC e garantiscono
un risparmio di anidride carbonica
addirittura del 40% rispetto al bicchiere standard utilizzato dal cliente. A supporto del progetto Buonristoro si farà promotore di una massiva
campagna di comunicazione.
IL COGENERATORE DI FLO
Attivo presso lo stabilimento di
Fontanellato da ottobre 2015, il cogeneratore è un impianto che produce energia elettrica e termica da gas naturale.
Il principio di funzionamento è
tanto semplice quanto intelligente.
Esso si basa, infatti, sulla capacità
di recuperare il calore che normalmente viene dissipato attraverso un grosso motore endotermico
alimentato a gas (molto simile al
motore di una automobile ma con
un cilindrata di 96.000 cc). L’impianto produce energia elettrica in modo diretto grazie a
un alternatore collegato all’albero motore; in più tutto il calore
prodotto viene convogliato in una
unità di scambio termico che è in
grado di produrre sia acqua calda
che acqua gelida, rendendo lo stabilimento Flo autosufficiente in
termini di energia frigorifera necessaria per il funzionamento degli
impianti produttivi.
L’energia elettrica complessiva autoprodotta in regime cogenerativo ad altissimo
rendimento è pari al 70% del
fabbisogno dello stabilimento,
corrispondente circa al consumo di
energia di 2000 famiglie.
Proponete anche i bicchieri in
cartoncino?
Sì, per il mondo dell’asporto. Sono
bicchieri in doppia parete softtouch, altamente isolanti per una
confortevole esperienza di consumo.
Tutta la carta da noi utilizzata
è certificata PEFC per cui per ogni
pianta tagliata per produrre carta ne
viene piantumata un’altra, in modo
che l’utilizzo delle foreste a scopo industriale sia realmente sostenibile ed
eviti la deforestazione.
Due parole, infine, sulla nuova
Coffee Division…
È stato creato un “contenitore” all’interno di Flo dedicato alla produzione
di capsule che, in realtà, esisteva già
ma che, viste le crescenti richieste del
mercato, aveva bisogno di una sua
autonomia organizzativa. Tant’è che
abbiamo investito in risorse umane –
con l’inserimento di un responsabile
commerciale – nel reparto tecnico e in
nuove linee di produzione.
Realizziamo capsule compatibili con gli standard più diffusi
sul mercato. Sono autoprotette e
sono di un materiale multistrato
per preservare il caffè da agenti esterni come ossigeno e umidità. Produciamo, inoltre, le classiche capsule in
polipropilene e quelle compostabili,
in base alla richieste del cliente.
La Flo fa tanto ma talvolta comunica poco…C’è stata un’evoluzione in tal senso?
La nostra politica marketing e commerciale sta subendo una decisa inversione di rotta, ricercando sempre
più un contatto diretto sia con gli
operatori vending che con il consumatore finale. Oggi accanto alle
forme classiche di comunicazione –
depliant, cataloghi, fiere e pubblicità
sulla riviste – abbiamo deciso di dare
impulso alla multimedialità.
Nel nostro sito sito web- rinnovato di recente – www.flo.eu – si trovano tutta una serie di video dimostrativi dei nostri bicchieri e
una galleria di immagini ad alta
definizione che spiegano come nasce il prodotto e il modo migliore per
utilizzarlo. Siamo per una forma di
interazione più moderna e intuitiva.
Sempre perché, secondo noi, è molto
meglio far vedere e far provare che
raccontare.
Enrico Capello
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