BOLLETTINO DI DIFESA INTEGRATA VITE n° 9 del 28 aprile

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SERVIZIO FITOSANITARIO E CHIMICO,
RICERCA, SPERIMENTAZIONE E ASSISTENZA TECNICA
BOLLETTINO DI DIFESA INTEGRATA VITE
n° 9 del 28 aprile 2016
INFORMAZIONI GENERALI
• Le indicazioni fornite nel presente bollettino relative alla difesa dalle avversità e al controllo
delle infestanti, nonché all’uso di fitoregolatori, sono coerenti con le norme tecniche dei
disciplinari di produzione integrata regionale, e risultano vincolanti solo per le aziende che
aderiscono a programmi di difesa integrata volontaria al fine della certificazione
nell’ambito di sistemi di qualità (SQNPI, Global Gap, marchio regionale AQUA, …), o alla
conduzione biologica (secondo il Reg CE 834/2007 e 889/2008), mentre per tutte le altre
aziende le indicazioni devono essere considerate consigli dati ai sensi del D.Lgs. n. 150/2012
relativo alla difesa integrata obbligatoria.
SITUAZIONE METEOROLOGICA
Venerdì 29 aprile
Prevalenza di bel tempo con cielo in genere poco nuvoloso e temperature in leggero aumento.
Sui monti cielo poco nuvoloso o temporaneamente variabile con freddo ancora di notte e
possibile presenza di ghiaccio al suolo, specie nel Tarvisiano.
Sabato 30 aprile
Prevalenza di cielo poco nuvoloso su pianura e costa dove soffieranno venti di brezza. Sui
monti bel tempo al mattino, variabile nel pomeriggio.
Domenica 1 maggio
Situazione incerta. Possibile peggioramento con cielo in prevalenza nuvoloso e qualche debole
pioggia sparsa; soffierà vento di Bora moderato in pianura, sostenuto sulla costa. Vento da
nord-est sostenuto sui monti. Quota neve sui 2000 m circa.
Tendenza per lunedì 2 maggio
Cielo variabile con schiarite anche ampie e vento da nord-est moderato, sostenuto in quota e
sulla costa. Temperature in aumento.
Nel pomeriggio di mercoledì 27 aprile si sono verificate delle grandinate anche di forte entità
in diverse zone della regione, in particolare nella fascia pedemontana e nel cividalese.
Allo stato attuale è previsto un miglioramento delle condizioni meteorologiche fino a sabato,
con temperature che rimarranno piuttosto basse, in particolar modo nei valori minimi, inferiori
ai 10 °C e comunque alla media storica.
Un peggioramento delle condizioni potrebbe verificarsi domenica 1 maggio ma la sua
consistenza è attualmente incerta.
Maggiori informazioni sono disponibili nel sito http://www.osmer.fvg.it
FENOLOGIA
Le basse temperature verificatesi questa settimana hanno rallentato lo sviluppo della
vegetazione e l’anticipo vegetativo viene attualmente è stimato in circa 6-7 giorni.
Mediamente, in questa settimana sono cresciute 2 nuove foglie; la varietà Glera si trova con 8
foglie distese e grappoli separati, il Pinot grigio con 6 foglie distese e grappoli separati, il
Merlot e lo Chardonnay con 4 e 6 foglie distese e grappoli separati.
Tabella fenologia: osservazioni rilevate
presso l’Azienda agricola di Pantianicco (scala BBCH).
Varietà
Glera
Tocai friulano
Verduzzo friulano
Merlot
Chardonnay
Pinot bianco
Sauvignon
Pinot grigio
Cabernet franc
Carmenere
Refosco P.R.
20 apr
15; 53
10-12
15; 53
10-13
15; 53
14; 53
12-13
14; 53
12-13
9-10
13-14
27 apr
18; 55
13; 53
17; 55
14; 55
16; 55
16; 55
14; 53
16; 55
14; 55
12; 53
15; 55
SITUAZIONE FITOSANITARIA
Patogeni
Peronospora
I testimoni non trattati delle varietà precoci al momento non evidenziano presenza di sintomi.
Tutte le varietà hanno ormai raggiunto lo sviluppo vegetativo tale da renderle recettive alle
infezioni del fungo. Viste le temperature molto basse del periodo, l’evasione delle eventuali
prime infezioni primarie, avviatesi con le piogge del 23-24 aprile, non è attesa prima del 3-4
maggio. Le basse temperature minime, verificatesi negli ultimi giorni in gran parte della
regione, anche in concomitanza di eventi piovosi abbondanti, hanno sfavorito l’avvio di
infezioni primarie nei giorni 26 e 27 aprile.
Le piogge previste la prossima domenica potrebbero determinare o meno l’avvio di
infezioni primarie in funzione dell’intensità del peggioramento, da verificare nei
prossimi giorni.
Oidio
Le attuali condizioni non sono favorevoli allo sviluppo del fungo, si consiglia di prestare
attenzione soprattutto nei vigneti con presenza ricorrente negli anni.
Parassiti
Acariosi - Tripidi
Sono in aumento i sintomi dovuti ad attacchi di acari e in alcuni casi può essere necessario un
intervento specifico. Si consiglia di monitorare accuratamente i vigneti specie in impianti
giovani o appena messi a dimora, per verificare eventuali stentati germogliamenti che
potrebbero essere causati da presenza di acari eriofidi o tripidi.
I tripidi sono segnalati in decremento.
Erinosi
Continuano le segnalazioni della presenza dei sintomi su tutte le varietà.
Tignole
Continuano le catture di tignola e tignoletta anche se con numerosità in calo.
STRATEGIE DI DIFESA
Patogeni
Peronospora
Ad oggi non sono state segnalate macchie di peronospora. In questa fase il trattamento con
prodotti di copertura garantisce una protezione per circa 7-8 giorni, intervallo che si riduce di
un paio di giorni in caso di precipitazioni elevate (superiori ai 40 mm) e temperature elevate. Il
freddo verificatosi negli ultimi giorni non ha favorito lo sviluppo vegetativo, pertanto chi ha
effettuato la copertura prima delle piogge 23 risultava protetto anche sulle piogge del 26-27.
I prodotti consigliati in questa fase sono ditiocarbammati (mancozeb*, metiram, propineb).
Sulle varietà a vegetazione più sviluppata ai prodotti di copertura su indicati è possibile
aggiungere Fosetil Alluminio o Fosfonato di potassio che, vista la loro elevata sistemia
acropeta, permettono di prolungare la difesa alla nuova vegetazione e di allungare gli intervalli
tra i trattamenti.
I ditiocarbammati hanno azione anche per black rot
Nei vigneti colpiti dalle grandinate del 27 aprile è invece opportuno intervenire con
sostanze ad azione cicatrizzante quali Folpet* o Dithianon*, relegando l’impiego dei prodotti
rameici ai soli eventuali vigneti biologici colpiti. Le basse temperature in combinazione con il
rame possono infatti avere un effetto fitotossico sulla vegetazione.
(*) nel DPI 2016 ammesso l’impiego del Mancozeb al massimo per 3 interventi all’anno e 4
complessivamente tra Mancozeb, Dithianon, Folpet e Fluazinam.
Se non si è eseguito un trattamento di copertura prima delle piogge del 23 di aprile
è opportuno intervenire con un prodotto a base di CAA* sfruttando cosi l’azione
curativa-stoppante.
Nelle aree in cui si sono verificate piogge maggiori di 40 mm , nelle varietà a fenologia più
avanzata,
può essere preso in considerazione un trattamento con sostanze ad azione
citotropica, sempre a base di CAA*, anche se le temperature dei giorni scorsi erano
estremamente basse per l’avvio di un’infezione primaria.
(*)Dimetomorf, Iprovalicarb, Mandipropamide, Valifenalate: sono consentiti al massimo 4 interventi
all’anno in alternativa tra loro. Valifenalate: al massimo 3 interventi l’anno
Per agricoltura biologica impiegare la stessa strategia utilizzando i prodotti rameici.
Alcuni formulati rameici sono registrati anche per il controllo del Black rot.
In questa fase i prodotti vanno dosati, per attrezzature a volume normale,
considerando un impiego di 5-6 hl/ha di miscela fungicida.
Oidio
In abbinamento al trattamento antiperonosporico utilizzare zolfi a dose piena. Per
l’abbinamento ai CAA utilizzare un antiodico che abbia i medesimi intervalli di etichetta
(metrafenone*, bupirimate*).
(*)nel DPI 2016 ammesso l’impiego al massimo per tre interventi l’anno.
Parassiti
Acariosi
Gli zolfi applicati per la difesa antioidica interferiscono con lo sviluppo degli acari eriofidi e
normalmente risultano sufficienti per contrastare i sintomi. Inoltre bisogna tenere in
considerazione che l’azione repellente dello zolfo è funzione della sua capacità di sublimare
pertanto le temperature basse ne hanno limitato l’azione.
Per l’acariosi, qualora lo zolfo non consenta di ottenere risultati significativi, può essere
giustificato un intervento acaricida con pyridaben* controllando la registrazione del prodotto
sull’acaro e avendo verificato la presenza di numerose forme mobili sul germoglio e l’assenza
di fitoseidi (contattare il tecnico di zona per stabilire una strategia mirata).
(*) nel DPI 2016 ammesso l’impiego un intervento l’anno
GESTIONE DEL VIGNETO
Ingiallimenti della vegetazione
Sono in aumento vigneti con palesi i sintomi della clorosi, dovuti principalmente alle basse
temperature: intervenire con trattamenti fogliari a base di ferro associato ad altri
microelementi chelati. Il trattamento va effettuato nelle ore serali aggiungendo urea a 200g/hl.