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Wilson Burn FST 99S
L’aerodinamica
Provato il modello Spin della
nuova serie a sezione ottagonale
LA RIVISTA
Anno XII - n.16 - 27 aprile 2016
Pag.24
IBI16: un programma da non perdere
Ecco alcune delle copertine più belle per il volume ufficiale
e cinque emozioni che dovete assolutamente provare
Pag.4
Mano e avambraccio
di un servizio vincente
La meccanica giusta per la rotazione
del braccio attorno alla spalla
Pag.23
GLI ALTRI CONTENUTI
Quel game di Fabio Pag.3 - Circuito Atp: così Rafa
è tornato grande Pag.6 - Focus: Karen Khachanov Pag.8
Circuito Wta: non solo Kerber Pag.10 - Terza pagina:
Gabriela Sabatini Pag.12 - I numeri della settimana
Pag.14 - Il tennis in tv Pag.16 - Prequalificazioni IBI16:
superati i 9.000 Pag.18 - Circuito Fit-Tpra: Internazionali
“amatori” Pag.22 - La regola del gioco Pag.26
Quel game di Fabio
Fabio Fognini con i quarti di finale all’Atp 500
di Barcellona risale al n. 30 del ranking mondiale.
Il ligure compirà 29 anni il 24 maggio, due giorni
dopo il compleanno di Nole Djokovic, suo coetaneo
DI ENZO ANDERLONI - FOTO GETTY IMAGES
Q
uando si dice che Fabio
Fognini è in assoluto uno
dei più forti giocatori del
mondo sulla terra battuta
e qualcuno non è d’accordo, da oggi
basta riproporgli la registrazione di
un game. Quello giocato nei quarti
di finale dell’Atp 500 di Barcellona
contro Nadal, sul punteggio di 6-2
6-5 per lo spagnolo.
In particolare far rivedere quello
che succede dallo 0-40 in poi, quando l’azzurro si trova a dover salvare tre match-point consecutivi a un
avversario che pur provenendo dal
trionfo di Monte-Carlo lo teme, perché ci ha perso tre volte nell’ultima
stagione. E quel Rafa non è il Nadal
dell’ultima stagione, quello con il
diritto che rimbalza a metà campo,
quello che si impappina nei punti
DIRETTORE
Angelo Binaghi
COMITATO DI DIREZIONE
Angelo Binaghi, Giovanni Milan,
Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini,
Massimo Verdina
DIRETTORE RESPONSABILE
Enzo Anderloni
decisivi, quelli in cui una volta era
maestro inesorabile.
Rafa è tornato Cannibale, non regala niente, aggredisce e mangia tutto.
Si difende fino ai teloni con chi è in
grado di spingerlo a cannonate fin là
in fondo, ma rivolta lo scambio come una frittata appena ne ha la possibilità e ti porta via con il diritto,
come ai bei tempi. Vamos. E infatti
poi vincerà la partita. E il torneo in
finale su Nishikori, il 49° torneo sul
rosso, record assoluto di Guillermo
Vilas eguagliato.
Dunque, riguardarsi quella manciata di punti con cui Fabio Fognini,
solo al suo secondo torneo dopo il
lungo stop per l’infortunio agli addominali, annulla i match-point e rimette in discussione l’incontro, dice
moltissimo sul suo potenziale, che
oggi appare più devastante che mai.
Nadal preso a pallate, tra l’altro sen-
COORDINAMENTO REDAZIONALE
Angelo Mancuso
SUPER TENNIS TEAM
Antonio Costantini (foto editor),
Amanda Lanari, Annamaria Pedani
(grafica)
FOTO
Getty Images, Archivio FIT, Antonio
Costantini, Angelo Tonelli
HANNO COLLABORATO
Giovanni Di Natale, Max Fogazzi,
Andrea Nizzero, Gabriele Riva,
Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto,
Piero Valesio
A CURA DI
Sportcast srl
Via Cesena, 58 - 00182 Roma
[email protected]
za sforzo apparente, sulla sua terra
rossa in un momento di splendore.
Sballottato per il campo da un mix
di missili e morbidissime palle corte
in punti che possono essere decisivi
per l’incontro. È qualcosa che puoi
fare solo se sei un fenomeno.
Ecco, in quel game, rivelatosi poi
ininfluente sull’esito finale dell’incontro, si è toccato definitivamente
con mano che “Fogna” al massimo è
il massimo. Il giorno che riuscisse a
mantenere quell’intensità per un intero match può battere, sul “rosso”
il più forte giocatore di tutti i tempi
sul “rosso” prendendolo a pallate.
Anche se quello è in grande forma.
Anche se ambisce a rivincere tutto:
Roma, Parigi. Insomma Fabio, hai capito che cosa vogliamo da te. Quel
Fognini lì, che esiste, è tutto vero,
l’abbiamo registrato. Lo vogliamo
sempre. A Roma, Parigi...
REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE
GAME Comunicazione & Media S.r.l.
Manoscritti e fotografie, anche se non
pubblicati, non si restituiscono.
REDAZIONE E SEGRETERIA
Stadio Olimpico - Curva Nord
Ingresso 44, Scala G
00135 Roma
Info: [email protected]
Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004
dell’ 8 gennaio 2004
La rivista è disponibile
in formato digitale sui siti www.
federtennis.it e www.supertennis.tv
e spedita via newsletter. Per riceverla
scrivere a [email protected]
Un programma
...da non perdere
Per la copertina del programma ufficiale degli Internazionali Bnl d’Italia
è stata scelta l’opera di Alessandro Fiorineschi (su 147 proposte). Manca meno
di una settimana e l’attesa cresce: ecco 5 motivi per cui bisogna proprio esserci
B
en 147 elaborati. Alla fine ne
abbiamo dovuto scegliere uno
solo. Quello di Alessandro
Fiorineschi (qui a destra),
un signore che ama definirsi “tennista e
pittore”. È un quadro a olio, grandezza
80x80cm, con un titolo che ne racconta
la storia e anche lo spirito: Tennis for
ever. Rassicurante, elegante, essenziale, pieno di dettagli da scoprire. Un vintage classico che ci è sembrato adatto
a questa edizione degli Internazionali
BNL d’Italia. Sappiamo che molti elaborati avrebbero meritato la copertina del
Programma Ufficiale, tra i tantissimi
che hanno raccolto la sfida di creatività. Sul sito ufficiale del torneo ve n’è
un’ampia selezione, su queste pagine
ne pubblichiamo una più ristretta. E
così Alessandro Fiorineschi sarà ospite
della Fit il 9 maggio, e in più stiamo selezionando le migliori dieci proposte,
e anche queste dieci persone saranno
nostre ospiti al Foro tra domenica 8 e
lunedì 9 maggio. Non solo: stiamo lavorando per allestire una mostra al Foro
con le proposte che trovate pubblicate
sul sito Ibi. Un altro motivo per esserci,
oltre a 5 fondamentali. Eccoli.
1
Ancora una volta Federer
Ci sono tutti i più forti, tutti insieme.
Dal 2011 il torneo si gioca con la formula combined, maschile e femminile
insieme. Nella stessa giornata, come
nei quattro Slam, è possibile ammirare
Nadal, Djokovic, Murray, Williams, ma
anche Fognini, Seppi, Vinci, Errani... Un
appuntamento ormai a pieno titolo tra
i più prestigiosi del calendario mondiale, un “quinto” Slam nel quale risplende
anche la stella di Roger Federer, impegnato in un altro tentativo (quanti ne
avrà ancora a disposizione?) di vincere
Roma, che ancora gli manca.
ibi16
2
Gli allenamenti da vicino
3
Spettacolo “Pietrangeli”
Otto campi al Foro Italico sono dedicati ai match, altri 7 agli allenamenti,
sempre più un’attrattiva per il grande
pubblico. Da quest’anno l’orario degli
allenamenti sarà disponibile sui maxi
schermi del Foro - i 2 cubi dove si possono seguire anche i match dei campi
principali - e sul sito web del torneo.
Uno degli stadi più belli del mondo,
il “Pietrangeli”. Sarà aperto a tutti i possessori del biglietto Ground, un’occasione imperdibile per gustarsi il grande
tennis in una cornice d’eccezione. Ogni
giorno su questo campo sono previste
4 partite (due singolari femminili e due
maschili) con la possibilità di aggiungere un quinto match a seconda di come
si sviluppa il programma di giornata.
4
Grand Stand extra-lungo
Gli incontri dei tabelloni principali
saranno suddivisi in due sessioni, una
giornaliera e una serale. L’inizio alle ore
11 sul Grand Stand, sul “Pietrangeli” e
sui campi secondari, alle 12 sul Campo
Centrale. Sempre sul Centrale è prevista una sessione serale con inizio alle
ore 19.30. Ma sul GrandStand il programma proporrà una “long session” (5
match al giorno a partire dalle ore 11)
che offrirà agli appassionati un menù
lunghissimo e di prim’ordine.
5
Da sinistra, le proposte di Roberto Randaccio, Alexandro Azzimati e Roberto Di Tanna
Da sinistra, le proposte di Amalia Stecca, Sara Opprezzo e Paolo Manzoli
L’esperienza digitale
Sito internet e social media, per far
parte del torneo e condividere un’esperienza digitale senza precedenti. Il portale web sarà la prima fonte di notizie,
dai match al meteo fino alle curiosità.
Poi i social media, l’arrivo dell’account
Snapchat, oltre a Facebook, Twitter e
Instagram. Per goderne al meglio, e per
partecipare alla discussione, il nuovo
servizio di Wi-Fi gratuito al Foro per
tutti. E poi una nuova App ricca di sorprese. Basta memorizzare l’hashtag ufficiale, facilissimo: #IBI16. L’attesa sale.
Da sinistra, le proposte di Alice Kranaviter, Gianluca Chiera e Stefano Melandri
Compri un biglietto per il Centrale
e la Fit ti offre il viaggio in treno
Un’offerta da non perdere. Chi ha acquistato o acquisterà un biglietto per il Campo Centrale dei prossimi
Internazionali BNL d’Italia potrà beneficiare del treno (andata e ritorno) per Roma perché ospite della
Federazione Italiana Tennis. L’offerta vale su alcune specifiche Frecce in partenza da Torino, Milano, Bolzano, Trento, Bari, Rovereto, Verona, Bologna, Firenze, Barletta, Foggia, Benevento e Caserta, in determinati giorni e prevede un numero di posti limitato. Inoltre è anche compreso il servizio navette per il Parco
del Foro Italico e, per il ritorno, dal Foro alla stazione Termini.
Le tabelle con le specifiche dei treni (numeri, stazioni e orari) sono sempre consultabili su www.federtennis.it. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti contatti. Via mail: [email protected];
oppure chiamando lo 06/98372203 o il 334/6880784.
5
Così Rafa è tornato
grande sulla terra
Nadal ha pareggiato il record di Vilas con 49 titoli conquistati sul rosso.
Dopo il periodo più buio in carriera, ha riguadagnato profondità con i colpi,
serenità e fiducia. Ora anche la sua “narrazione” è diventata più interessante
Rafael Nadal ha vinto il suo 49°
titolo sul rosso eguagliando il record
di Guillermo Vilas. Dietro di loro, nei primi
5 della speciale classifica, ci sono Thomas
Muster (40), Bjorn Borg e Manuel Orantes (30).
Inoltre con il successo a Barcellona,
lo spagnolo ha vinto per 9 volte lo stesso
torneo in tre manifestazioni differenti
(Roland Garros, Monte-Carlo e Barcellona)
DI
P IERO V ALESIO
G ETTY I MAGES
FOTO
L
a prima bella, buona notizia è che si può tornare a
scrivere e a pensare di Rafa
Nadal come ai vecchi tempi. Che poi tanto vecchi non sono visto che cosa sta combinando
l’uomo di Manacor. Forse per non
perdere terreno nei confronti del
conterraneo Jorge Lorenzo Guerrero che comunque è campione del
mondo in carica della MotoGP e
con il passaggio in Ducati annunciato con largo anticipo ha attirato
su di sé la più alta percentuale di
attenzione da parte di chi è interessato a questioni legate ad atleti
maiorchini. Beh, lui - Rafa s’intende - ha sbancato Barcellona, ormai
lo sapete, anche in questo caso come ai tempi belli.
Profondità ritrovata
Che Rafa stia mirando dritto a
Roma e Parigi è sotto gli occhi di
chiunque. Ciò che sorprende è il
come. Sotto il profilo tecnico-tattico Rafa ha guadagnato visibilmente profondità con i suoi colpi; e
arrivando a colpire la palla (aridagli) con l’anticipo dei tempi d’oro
è tornato a rispolverare quegli angoli che da sempre gli permettono
di far imbestialire molti avversari.
Qualche errore di troppo col rovescio bimane e qualche seconda di
servizio un po’ molliccia vengono
dal nostro facilmente elaborati
grazie a gambe che hanno ripreso
a macinare chilometri senza patir
fatica e sofferenza.
Il giapponese Kei Nishikori, testa di serie n.2 a Barcellona, ha perso in finale
con Rafael Nadal (primo favorito della vigilia) per 6-4 7-5. Per lui 218 mila euro
e 300 punti Atp (a Rafa invece 460 mila euro e 500 punti)
Tutto parte dalla difesa
Il punto sta, tuttavia, nel cranio.
Rafa ha ripreso a credere in quello
che è il suo lavoro preferito: costringere l’avversario a trascinarsi fino al punto di rottura e poi,
giusto in quel frangente procedere
all’esecuzione. A fare le spese di
questa ritrovata “facilità di omicidio” tennistico sono stati soprattutto Fognini e Nishikori: entrambi
capaci di impensierire il maiorchino con accelerazioni lungolinea
violente e improvvise e entrambi
ricacciati indietro proprio quando
le circostanze del gioco avrebbero
fatto pensare il contrario.
Una nuova “narrazione”
Il nuovo Rafa si è programmato
per esprimere il massimo del suo
potenziale adesso. E, conseguentemente, trarre dai successi di oggi
la verve per provare a rompere le
scatole ai suoi colleghi big anche
sul veloce. Ma come si usa (e abusa) dire di questi tempi è la sua
“narrazione” a essere diventata più
interessante. Non è che pratichi un
tennis diverso da quello che l’ha
reso celebre. E nemmeno, per dire,
ha cambiato fidanzata oppure si è
concesso un viaggio sulla Luna. Ma
il suo vincere ora è meno scontato, più figlio delle traversie della
Per Fabio Fognini a Barcellona due belle vittorie contro il russo Youzhny
e contro il serbo Troicki, poi la sconfitta nei quarti di finale con Nadal (6-2 7-6)
vita. Ed è per questo destinato a
raccattare per strada più adepti di
quanti ne abbia avuti prima.
Le altre indicazioni
E gli altri? Barcellona sarebbe
stato uno splendido torneo per
vedere il 18enne tedesco Alexan-
der Zverev diventare grandicello;
invece bisognerà attendere ancora. Accontentiamoci di aver visto
che Fabio Fognini sta migliorando
a vista d’occhio. E che c’è un maiorchino per cui noi italiani possiamo provare empatia maggiore
rispetto a Jorge Lorenzo.
La Russia guarda in su
...e vede Khachanov
Due metri d’altezza e servizio devastante. Per Kafelnikov è da Top 20,
intanto a Barcellona si è messo in luce battendo Bautista-Agut. I russi ci
sperano davvero, perché con Rublev farebbe una bella coppia per il futuro
DI ALESSANDRO NIZEGORODCEW
FOTO GETTY IMAGES
F
isico imponente, servizio devastante, colpi pesanti e sguardo
da bogatyr, gli eroi epici della
tradizione popolare russa. Karen
Khachanov è il volto nuovo del tennis
russo. “Arriverà presto nei Top 20”,
aveva sentenziato tre anni fa Evgeny
Kafelnikov e, seppur con un po’ di ritardo, la scalata del giovane sembra essere definitivamente iniziata. Nel torneo
Atp 500 di Barcellona, partendo dalle
qualificazioni, si è preso il lusso di superare Aljaz Bedene e, soprattutto, il
Top 20 Roberto Bautista-Agut, palesando un tennis moderno, grintoso e ricco
di qualità. “La mia arma principale è il
servizio - spiega Khachanov - senza il
quale ad alto livello non si va da nessuna parte. Il mio colpo migliore? Nonostante io ami girare intorno al diritto
per comandare lo scambio, dico sicuramente il rovescio lungolinea”. Attuale n.128 del ranking Atp, il moscovita
sembra avere tutte le carte in regola per
un rapido approdo al gotha del tennis.
La Storia - Khachanov nasce a Mosca il 21 maggio 1996. A tre anni il
padre, ex pallavolista di origine armena, gli mette in mano la prima
racchetta, ma sono due gli sport che
appassionano il giovanissimo Karen.
“Ho sempre amato tennis e basket racconta - e se non avessi tentato la
scalata al ranking Atp probabilmente oggi sarei un cestista. Ma dopo la
scuola ho dovuto scegliere tra le due
discipline, optando ovviamente per
il tennis”. Le doti di Khachanov sono
innate e già da piccolo conquista alcuni risultati interessanti, ma per un
primo salto di qualità serve qualcosa
in più. A 14 anni si trasferisce in Croazia agli ordini di Vedran Martic, già
coach in passato di Goran Ivanisevic.
In Turchia l’unico Challenger vinto
Karen Khachanov nato a Mosca il 21 maggio 1996; Altezza: 198 cm; peso: 88 kg; Coach: Galo Blanco:
Ranking: 128 (best ranking); Titoli Challenger vinti: 1 (Istanbul 2015); Titoli Futures vinti: 5
Il giovane moscovita si presenta al
via del suo primo torneo under 18 a
Bishkek, in Kyrgyzstan, e approda in
finale partendo dalle qualificazioni.
Nel 2013 giunge il risultato di maggior prestigio con la vittoria ai campionati europei, nel corso dei quali
sconfigge le due promesse francesi
Tatlot e Halys. In quello stesso anno
scocca l’ora dell’esordio, vincente, in
Coppa Davis: nella sua Mosca supera
il sudafricano O’Brien per 7-5 6-1 6-3.
La migliore classifica junior è il n.16
del mondo raggiunto all’inizio della
stagione successiva.
Da Galo Blanco - Una nuova svolta tecnica, un ulteriore cambiamento
radicale, attende Khachanov, che a 18
anni si trasferisce a Barcellona. Il suo
nuovo allenatore è Galo Blanco, ex n.40
del mondo e già coach in passato di Milos Raonic. Sotto la sua guida, in poco
più di una stagione, il gigante russo è
passato dal n.374 al 128, vincendo nel
2015 tre Futures e, soprattutto, il primo titolo challenger in quel di Istanbul
superando in finale Sergiy Stakhovsky.
Nel frattempo, andando contro corrente rispetto ai giovani protagonisti Atp,
si è iscritto all’università. “La laurea è
uno dei miei obiettivi - confessa - e per
adesso studio on-line. Appena posso
torno a Mosca per dare qualche esame.
Credo siano conciliabili studio e sport.
Cosa fare per migliorare ancora? Dovrò
controllare di più la rabbia, essere più
tranquillo in campo e cercare di rimanere concentrato dal primo all’ultimo
punto. Il mio tennis? Aggressivo, sempre alla ricerca del punto. Poi se c’è da
correre non mi tiro indietro”. La classe del giovane moscovita ha iniziato
a brillare in terra catalana e l’impressione è che la Russia potrà contare per
anni su una coppia, quella formata da
Karen Khachanov e da Andrey Rublev,
di valore inestimabile. Sperando che la
profezia di Kafelnikov non diventi invece una maledizione.
Non solo Kerber:
5 donne che contano
Angelique a Stoccarda vince pure una Porsche. Intanto la Germania
scopre Laura Siegemund, 28 anni e una laurea in psicologia. Muguruza
parla di sport e gonne, Sania Mirza diventa Top100 per Time, e Serena...
DI
ANDREA NIZZERO
GETTY IMAGES
FOTO
Angelique Kerber
torna a sgasare
Un paio di sconfitte precoci, a Dubai e Indian Wells, erano bastate per
appioppare ad Angelique Kerber l’etichetta di quella che non sa gestire
il successo dopo la “sbornia” dell’Australian Open conquistato a sorpresa a inizio anno. Le ultime settimane sono bastate per capire che ci si
sbagliava. La tedesca ha sì dovuto
affrontare una nuova realtà dopo un
trionfo Slam del tutto inatteso, ma da
Miami in avanti sta confermando che
il problema era tutto lì: una fisiologica sbronza di gloria. A Stoccarda
ha giocato alla grande, vincendo una
bellissima semifinale tutta mancina
con Petra Kvitova e riuscendo a difendere il titolo - prima volta in carriera - battendo in finale la sorpresa
Siegemund. Secondo la classifica Race è proprio lei la miglior giocatrice
del 2016, e questo successo sulla
terra battuta indoor la inserisce nella
lista delle favorite per la corsa al Roland Garros.
Laura Siegemund,
la sorpresa di settimana
Laureata in psicologia, 28enne, ha
vissuto a Riyad e Giacarta, parla
fluentemente tedesco, inglese e francese. Non esattamente il profilo che
ti aspetteresti per l’ultimo fenomeno
del tennis femminile mondiale. Eppure, Laura Siegemund è anche questo,
oltre che la splendida giocatrice che
abbiamo ammirato a Stoccarda. Partita dalle qualificazioni, ha vinto quattordici set di fila: sette partite vinte
senza cedere nemmeno un parziale,
tre delle quali contro delle top 10.
Nell’ordine Simona Halep, Roberta
Angelique Kerber a Stoccarda
si è portata a casa una Porsche
Boxter; più in basso, l’altra
tedesca Laura Siegemund,
vera sorpresa della settimana
Vinci e Agnieszka Radwanska hanno
incassato sonore sconfitte (6-1 6-2,
6-1 6-4, 6-4 6-2: due ceffoni a zero,
più che due set a zero) senza nemmeno riuscire a entrare in partita. In semifinale ha rimbambito la maga-Aga
di smorzate: sono in poche quelle capaci di superare la polacca con le sue
stesse armi. Stiamo parlando di una
tennista che a 28 anni suonati non si
era nemmeno mai avvicinata alla Top
50 in singolare, con un best ranking
di 40 in doppio. Oggi, con l’ingresso
tra le prime 50 riesce a conquistarsi il quarto posto di Germania nella
classifica Wta. Il che significherebbe
regalarsi un pass per l’Olimpiade di
Rio. Jelena Jankovic era stata la prima a saggiare le capacità della tedesca: “Firmare la telecamera? Non l’ho
mai fatto prima”, aveva detto Laura
allo staff degli Australian Open, dopo aver battuto la serba ex numero
1 del mondo per quella che, fino alla
settimana scorsa, era la vittoria più
importante della sua carriera. Ora ha
battuto tre Top 10, nella sua città,
nel giro di tre giorni: Laura si è creata il momento giusto, e lo ha fatto nel
posto giusto.
La terra di Stoccarda?
Arriva dalla Francia
Stoccarda si conferma uno dei tornei
più riusciti dell’intero circuito. È indoor, ma la terra battuta viene fatta
arrivare dalla Francia, con caratteristiche particolari, per renderla simile il più possibile a quella del Roland
Garros (lo stesso viene fatto, con l’erba di Wimbledon, nell’evento Atp di
giugno). Anche per questo la qualità
di gioco del torneo tedesco sembra
sempre molto alta, e il pubblico è numeroso fin dai primi giorni. Solo una
cosa avrà fatto storcere il naso ad
Angelique Kerber: Maria Sharapova,
campionessa delle ultime tre edizioni, se n’è sempre andata da Stoccarda con una Carrera 911, gentilmente
offerta da Porsche, sponsor del torneo (e della russa). Quest’anno, con
la sua testimonial fuori a tempo indeterminato, la casa automobilistica
della città è stata meno generosa e la
vincitrice tedesca ha dovuto “accontentarsi” di una Boxter.
Garbine Muguruza
parla di gonne e sport
In un’intervista a El Mundo che è rimbalzata un po’ dappertutto, Garbine
Muguruza (nella foto sopra) ha parlato di tennis, gonne e sessismo. Il
concetto è semplice, e tutto nella battuta che dà il titolo all’intervista: “Las
faldas venden más que el deporte”, le
gonne vendono più dello sport. “Qualche volta vedi le immagini [di sportive] che pubblicano sui giornali...
sfortunatamente noi [sportive] non
abbiamo il potere di cambiare questa
cosa, ma sono convinta che succederà. Spero che il successo femminile si
normalizzi e si smetta di far notare
che ‘oltre a giocare bene è anche carina’”. Garbine ha ragione da vendere.
Per Time Sania Mirza
tra i più influenti
za, forza e resilienza di Sania vanno
oltre il tennis. Ha ispirato una generazione di indiani a seguire i loro sogni, a capire che anche loro possono
essere i migliori”. La carriera di Sania,
ormai da anni, è dedicata completamente al doppio: con Martina Hingis
forma “Santina”, la coppia numero
1 al mondo, capace di portarsi a casa gli ultimi tre titoli Slam. Anche se
domenica scorsa, sulla terra rossa di
Stoccarda, si sono fermate in finale
di fronte alla nuova coppia emergente tutta francese formata da Caroline
Garcia e da Kristina Mladenovic.
Sania Mirza (qui nella foto a destra
con Martina Hingis) è l’unica tennista maschio o femmina - a essere stata inserita nella famosissima lista del Time
dedicata alle 100 persone più influenti del mondo. A scrivere il suo profilo
sulla prestigiosa rivista è stato Sachin
Tendulkar, un giocatore di cricket che
a noi dice poco (ma con una fama tale
da mettere in soggezione pure Roger
Federer). Tendulkar, indiano proprio
come Sania, scrive di lei: “La sicurez-
Fuoricampo: Serena Williams
nell’ultimo video di Beyoncè
Beyoncè e Serena Williams, due donne padrone di se stesse e diventate regine del mondo che si
sono scelte: sembrano esattamente questo nel video di “Sorry”, una delle nuove canzoni dell’artista
afroamericana. Il trono su cui siede Beyoncè per buona parte del video richiama volutamente la
copertina con cui Sports Illustrated, la più importante rivista sportiva del mondo, ha celebrato
proprio Serena lo scorso anno, eleggendola “Personalità sportiva dell’anno”. Il video è un inno
femminile al “black empowerment”, il movimento con cui la comunità afroamericana sta reagendo
all’escalation di violenza e razzismo di cui è vittima. Donne, nere, di successo, che si rifiutano di
chiedere scusa per alcune di queste tre qualità: se non l’avete ancora visto, fatelo. (an.ni.)
Gabriela Sabatini,
la regina di Roma
Tra ’88 e ’92 vince gli Internazionali 4 volte su 5, e il Foro Italico s’innamora
di lei. Nel 2003 diventa italiana, ma resta un’icona argentina, l’unica con
una medaglia olimpica nel tennis. Oggi promuove la sua linea di profumi
DI
ALESSANDRO MASTROLUCA
GETTY IMAGES
FOTO
“G
abymania
stupenda
malattia”. Lo striscione
che
campeggia
mentre Gabriela Sabatini dimostra di poter far tutto contro Monica Seles e conquista Roma
per la quarta volta in cinque anni,
racconta una corrispondenza d’amorosi sensi, un intreccio di destini
sulle terrazze del Foro. Il pubblico
l’adora per quel suo modo così personale di unire l’eleganza e la garra,
con l’arrotata gentile di dritto e il rovescio glamour. E gli uomini over 14
invidiano non poco Eugenio Rossi,
che l’ha frequentata per una stagione e certo non solo come coach.
Italiana lo diventerà, Gabriela, nel
2003: con lei Potenza Picena comincerà ad acquistare la fama di
città degli oriundi. È l’allora sindaco Mario Morgoni a presentarle Rosalba, Sergio e Gianfranca, i cugini
di papà Osvaldo, dietro la finestra e
sotto il lampadario a goccia dell’ufficio anagrafe.
Gabriela Sabatini è nata il 16 maggio 1970, ha vinto 27 titoli Wta ed è stata n.3 al mondo
nel febbraio ’89. Conquistò il torneo di Roma nel 1988 (foto sotto a sinistra), ‘89, ‘91 e ‘92
sangue della Seles, è proprio Gabriela Sabatini la giocatrice che rimane
più vicina a Monica Seles. “Non ero
mai stata molto amica della Sabatini
- dirà - ma mentre quasi tutte le colleghe si dimenticarono di me dopo
l’aggressione, Gaby mi chiamava, mi
stimolava: si è dimostrata un’amica”.
Il fisico non regge
Pesce fuor d’acqua
Amata, ammirata e insieme riservata, racconta una storia e conserva un
mistero mentre il vento si arrende ai
suoi capelli spessi. Racconta la paura e la voglia di vincere di una campionessa che avrebbe voluto passare
inosservata, che in più di un’occasione, ha confessato, ha preferito perdere per non incontrare giornalisti
e fotografi. “Se fossi diventata la numero 1, sarebbe stato un problema”,
ha detto in un’intervista alla Nacion.
E non c’è paradosso più grande per
chi, come Gabriela, ha la competizione nel sangue e vive ogni sconfitta
come una frustrazione, come un fal-
limento. In troppe occasioni, però,
le è mancato l’acuto nel momento
decisivo: è l’imperfezione della sensibilità, di chi si è trovata stretta fra
il moderno e il futuro, di chi ha visto
sotto i suoi occhi il tennis cambiare
a suon di anticipi, potenza, velocità.
Sono proprio le sue due grandi rivali
a guidare la rivoluzione, Steffi Graf
(11-29 il bilancio negli head to head) e Monica Seles, che Gabriela ha
battuto tre volte su quattordici, due
in finale agli Internazionali BNL d’Italia. Eppure, quando un anno dopo
il coltello di Gunther Parche tinge la
terra rossa di Amburgo del rosso del
È proprio per contrastare un tennis in
evoluzione che nel 1990 cambia coach. Sceglie il brasiliano Kirmayr, vuole trasformare il suo gioco, renderlo
più offensivo. In quella prima stagione
trionfa allo Us Open, l’anno dopo vince
62 partite su 73, sale al numero 3 del
mondo e lascia cinque game a Roma
alla Seles, che è la numero 1 Wta. Esagera però con i pesi, cambia la meccanica di servizio, ma sul lungo periodo
la scelta non paga. Perde l’agilità tipica
del suo tennis e si fa male alla schiena.
Rimane però un’icona nazionale, l’unica argentina con una medaglia olimpica nel tennis. Rimane soprattutto,
anche ora che fa da testimonial di se
stessa e della linea di profumi col suo
nome, la vera regina di Roma.
Rafa sul rosso: da 9 su 10
I primi 25 del ranking Atp
DI
GIORGIO SPALLUTO
GETTY IMAGES
FOTO
91,72
la percentuale di vittorie
sulla terra per Rafael Nadal (nella
foto), il cui bilancio su questa superficie
è di 358 vittorie e 32 sconfitte. Il
campione spagnolo comanda nettamente
questa classifica, davanti a Björn Borg
(85,96%) e Ivan Lendl (81,14).
67 i titoli vinti da Rafael Nadal in
tornei outdoor. Il maiorchino stacca
Roger Federer con il quale deteneva
il primato a quota 66. Al 3° posto a
pari merito ci sono Guillermo Vilas e
Jimmy Connors, con 56 allori conquistati
all’aperto.
99 i set vinti da Nadal a Barcellona
sui 107 giocati al Conde de Godo. Ben
7 dei 9 titoli complessivi conquistati
in Catalogna il maiorchino se li è
aggiudicati senza concedere alcun set.
11 le vittorie conquistate in main
draw Wta da Laura Siegemund nel 2016.
La finalista del torneo di Stoccarda ne
aveva totalizzate appena 6 in tutta la sua
carriera, prima di questa stagione.
7
i tie-break vinti in stagione da
Roberta Vinci su un totale di 8 disputati.
La pugliese è la tennista ad averne
conquistati di più, davanti a Kirsten
Flipkens (6).
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Novak Djokovic (SRB)
2
Andy Murray (GBR)
3
Roger Federer (SUI)
4
Stan Wawrinka (SUI)
5
Rafael Nadal (ESP)
6
Kei Nishikori (JPN)
7
Jo-Wilfried Tsonga (FRA)
8
Tomas Berdych (CZE)
9
David Ferrer (ESP)
10
Richard Gasquet (FRA)
11
Milos Raonic (CAN)
12
Marin Cilic (CRO)
13
David Goffin (BEL)
14
Gael Monfils (FRA)
15
Dominic Thiem (AUT)
16
John Isner (USA)
17 Roberto Bautista Agut (ESP)
18
Gilles Simon (FRA)
19
Kevin Anderson (RSA)
20
Nick Kyrgios (AUS)
21
Benoit Paire (FRA)
22
Bernard Tomic (AUS)
23
Feliciano Lopez (ESP)
24
Viktor Troicki (SRB)
25
Pablo Cuevas (URU)
I primi 25 italiani del ranking Atp
Punti
15550
8175
7785
6460
5915
4290
3400
3120
3010
2840
2740
2680
2605
2460
2420
2235
2015
1900
1840
1765
1751
1625
1585
1580
1510
Le prime 25 del ranking Wta
Pos.
Nome (nazionalità)
1
Serena Williams (USA)
2
Agnieszka Radwanska (POL)
3
Angelique Kerber (GER)
4
Garbine Muguruza (ESP)
5
Victoria Azarenka (BLR)
6
Petra Kvitova (CZE)
7
Simona Halep (ROU)
8
Roberta Vinci (ITA)
9
Maria Sharapova (RUS)
10
Belinda Bencic (SUI)
11 Carla Suarez Navarro (ESP)
12
Flavia Pennetta (ITA)
13
Svetlana Kuznetsova (RUS)
14
Venus Williams (USA)
15
Timea Bacsinszky (SUI)
16
Lucie Safarova (CZE)
17
Elina Svitolina (UKR)
18
Karolina Pliskova (CZE)
19
Ana Ivanovic (SRB)
20
Sara Errani (ITA)
21
Sloane Stephens (USA)
22
Johanna Konta (GBR)
23
Jelena Jankovic (SRB)
24
Madison Keys (USA)
25
Samantha Stosur (AUS)
Punti
8625
5775
5740
4876
4530
3947
3660
3615
3431
3340
3160
3033
3010
2941
2735
2714
2700
2590
2585
2505
2310
2213
1975
1906
1870
Pos. Rank.
1
30
2
41
3
51
4
86
5
93
6
108
7
142
8
168
9
179
10 221
11 227
12 240
13 246
14 259
15 262
16 279
17 283
18 305
19 313
20 323
21 336
22 353
23 355
24 360
1515
25 361
Nome
Fabio Fognini
Andreas Seppi
Paolo Lorenzi
Simone Bolelli
Marco Cecchinato
Thomas Fabbiano
Luca Vanni
Andrea Arnaboldi
Alessandro Giannessi
Filippo Volandri
Federico Gaio
Matteo Donati
Gianluca Naso
Salvatore Caruso
Lorenzo Giustino
Matteo Viola
Alessandro Bega
Flavio Cipolla
Lorenzo Sonego
Roberto Marcora
Gianluca Mager
Erik Crepaldi
Marco Bortolotti
Edoardo Eremin
Riccardo Bellotti
Punti
1240
1005
895
642
591
545
404
330
306
238
231
218
210
200
198
182
178
159
154
150
141
131
130
126
126
Le prime 25 italiane del ranking Wta
Pos.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Rank.
Nome
8
Roberta Vinci
12
Flavia Pennetta
20
Sara Errani
50
Camila Giorgi
72
Karin Knapp
89
Francesca Schiavone
275
Martina Caregaro
285 Giulia Gatto-Monticone
320
Anastasia Grymalska
335
Cristiana Ferrando
336
Nastassja Burnett
338
Alice Matteucci
374
Gioia Barbieri
375
Martina Trevisan
387
Alberta Brianti
399
Jessica Pieri
418
Claudia Giovine
419
Georgia Brescia
421
Corinna Dentoni
470
Bianca Turati
488
Jasmine Paolini
491
Martina Di Giuseppe
528
Angelica Moratelli
529 Anna Giulia Remondina
537
Alice Balducci
Punti
3615
3033
2505
1145
898
750
162
150
124
116
114
113
97
97
92
89
82
82
81
64
57
57
51
51
49
Spettacolo pre-quali live
Foro, un contenitore che ha mostrato
volti, interviste, match e risultati. Ma
adesso arriva il bello e dunque il clou:
i vincitori dei tornei durante l’anno si
danno appuntamento a Roma per il
torneo decisivo, quello che distribuisce
le wild card e l’accesso ai tabelloni dei
“grandi”. E la Tv della Fit non poteva
farsi (e farvi) perdere questo grande
momento: e così il torneo del Foro Italico di pre-qualificazioni verrà trasmesso in diretta (e vista la mole dei match
pure in differita) occupando gran parte
del palinsesto di inizio maggio.
Dall’1 maggio SuperTennis Tv trasmette
le finali delle “pre-quali” Bnl (foto Costantini)
S
ono state, fin qui, l’evento dell’anno. In preparazione al Gran Gala
degli Internazionali Bnl d’Italia
n.73. Sono le pre-qualificazioni
Bnl, il più grande torneo del mondo
con oltre 9 mila iscritti in 25 tappe italiane, da Nord a Sud, isole comprese.
SuperTennis Tv le ha seguito dall’inizio, con il format esclusivo Road to
In diretta dalle 9.00
La prima giornata coincide con sabato 30 aprile. Alle 8.30 una puntata di
Road to Foro a introdurre l’atmosfera,
poi dalle 9.00 spazio alla terra rossa
romana e ai match. Stesso discorso anche per l’inizio della settimana, quando sempre dalle 9.00 cominceranno le
dirette. Che proseguiranno almeno fino
alle 11.00, quando invece si farà la staffetta con l’evento Atp e Wta di Madrid.
Nel pomeriggio, poi, di nuovo il ritorno
al Foro Italico. E per tutti i match “non
trasmessi” live, è prevista una fascia di
differite notturne a partire dalla una del
mattino. Per non perdersi nemmeno un
colpo delle fasi conclusive del “torneo
più grande del mondo”.
Da Madrid a Roma
Roma si avvicina, e lo fa con il succoso antipasto
delle pre-qualificazioni a scaldare la terra rossa
del Foro Italico. Ma nel frattempo i big cominciano l’avvicinamento agli Internazionali BNL
d’Italia con l’evento combined di Madrid (Atp
Masters 1000 e Wta Premier), il Mutua Madrid
Open che traslocò dal cemento al rosso nel 2009
e che si gioca nell’avveniristico impianta della
“Caja Magica”. Quasi 6 milioni di dollari di montepremi solo per l’evento maschile e spalti, non
sempre pienissimi, ma ricchi di star. Uno che non
manca mai? Cristiano Ronaldo.
Domenica alle 13.30 la finale dell’Atp 250 di Monaco
Giovedì 28
Venerdì 29
00:00 - Fed Cup
Spagna vs Italia
02:00 - I Miti del Foro
02:30 - ATP 500
Barcellona Finale
(replica)
04:30 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
06:30 - WTA Praga
(replica)
08:15 - Magazine ATP
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - WTA Praga
(replica)
11:00 - LIVE WTA
Praga QF
16:45 - La Voce delle
Regioni
17.00 - News
17:05 - ITF Salso
Maggiore
17:15 - ATP 500
Barcellona (replica)
19:00 - WTA Praga
(replica)
20:30 - Sulle orme di
Rafa - Part 4
20:45 - La Voce delle
Regioni
21.00 - News
21:05 - Tennis Parade
21:15 - Reloaded Fed
Cup SF
22:00 - WTA Praga
(replica)
00:00 - Fed Cup Spagna
vs Italia
02:00 - Magazine ATP
02:30 - WTA Stoccarda
Finale (replica)
04:30 - I Miti del Foro
05:00 - World of Tennis
05:15 - Fed Cup
Svizzera vs Rep. Ceca
07:15 - Reloaded Fed
Cup SF
08:15 - Tennis
Magazine
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - WTA Praga
(replica)
11:00 - LIVE WTA
Praga SF
13:30 - LIVE ATP
Monaco 2015 QF
17:30 - La Voce delle
Regioni
17.45 - News
17:50 - ITF Salso
Maggiore
18:00 - WTA Praga SF
(differita)
20:00 - Reloaded Fed
Cup SF
21:00 - News
21:05 - World of Tennis
21:30 - Sulle orme di
Rafa
22:30 - WTA Praga SF
(replica)
23:30 - ATP 250
Monaco QF (replica)
Sabato 30
Domenica 1
00:30 - ATP 250
Monaco QF (replica)
02:30 - WTA Praga
SF (replica)
03:30 - Tennis
Magazine
04:00 - ATP 250
Monaco QF (replica)
06:00 - WTA Praga
SF (replica)
08:00 - Tennis Parade
08:15 - I Miti del Foro
08:45 - La Voce delle
Regioni
09:00 - LIVE
Prequalificazione IBI
2016
11:00 - LIVE WTA
Praga Finale
13:30 - LIVE ATP
Monaco 2015 SF
15:00 - LIVE ATP
Monaco 2015 SF
17.00 - News
17:05 - LIVE
Prequalificazione IBI
2016
19:00 - ITF Salso
Maggiore
19:15 - WTA Praga
Finale (replica)
21:00 - News
21:05 - Road to Foro
21:30 - ATP 250
Monaco SF (replica)
23:30 - ATP 250
Monaco SF (replica)
01:30 Prequalificazione IBI
2016 (differita)
04:30- WTA Rabat
Finale (replica)
06:30 - ATP 250
Monaco SF (replica)
08:30 - Road to Foro
09:00 - LIVE
Prequalificazione IBI
2016
12:00 - Live WTA
Premier Madrid
13:30 - LIVE ATP
Monaco 2015 Finale
15:30 - Live WTA
Premier Madrid
17.25 - News
17:30 - Live WTA
Premier Madrid
21:30 - ITF Salso
Maggiore
21:45- ATP 250
Monaco Finale
(replica)
23:30 - WTA Premier
Madrid (replica)
Lunedì 2
01:00 Prequalificazione IBI
2016 (differita)
05:00 - WTA Madrid
(replica)
07:00 - ATP 250
Monaco Finale
(replica)
08:30 - I Miti del Foro
09:00 - LIVE
Prequalificazione IBI
2016
12:00 - Live WTA
Premier Madrid
14:00 - Live WTA
Premier Madrid
15:45 - La Voce delle
Regioni
16:00 - Live WTA
Premier Madrid
17:55 - News
18:00 - Live WTA
Premier Madrid
19:55 - News
20:00 - Live WTA
Premier Madrid
22:00 - I Miti del
Foro
22:30 - ITF Salso
Maggiore
23:00 - WTA Madrid
(replica)
Martedì 3
01:00 Prequalificazione IBI
2016 (differita)
05:00 - WTA Madrid
(replica)
06:45 - WTA Madrid
(replica)
09:45 - Tennis Parade
10:00 - LIVE
Prequalificazione IBI
2016
12:00 - Live WTA
Premier Madrid
15:45 - La Voce delle
Regioni
16:00 - Live WTA
Premier Madrid
17:55 - News
18:00 - LIVE
Prequalificazione IBI
2016
19:45- La Voce delle
Regioni
20:00 - Live WTA
Premier Madrid
21:30 - Live WTA
Premier Madrid
23:30 - WTA Madrid
(replica)
Mercoledì 4
01:00 Prequalificazione
IBI 2016 (differita)
04:00 - Tennis
Magazine
02:30 - WTA
Madrid (replica)
06:30 - WTA
Madrid (replica)
09:15 - I Miti del
Foro
09:45- La Voce
delle Regioni
10:00 - LIVE
Prequalificazione
IBI 2016
12:00 - Live WTA
Premier Madrid
14:00 - Live WTA
Premier Madrid
15:45 - La Voce
delle Regioni
16:00 - Live WTA
Premier Madrid
17:55 - News
18:00 - Live WTA
Premier Madrid
19:45- La Voce
delle Regioni
20:00 - Live WTA
Premier Madrid
21:30 - Live WTA
Premier Madrid
23:30 - Tennis
Magazine
NB: il palinsesto è soggetto a modifiche.
In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali
A un passo dal Foro
È record: siamo 9.019
Abbattuto un altro muro e successo confermato dai numeri: lo scorso
anno gli iscritti furono 5.849, +35% nel 2016. E da sabato si gioca a Roma.
Intanto ecco come è andata tra Cus Napoli, Tc Brescia e Forza e Costanza
D
ue tornei laziali, poi il treno delle pre-qualificazioni è
pronto a entrare in stazione, cioè al Foro Italico. Da
sabato, si gioca. Ancor prima di farlo, però, c’è una certezza. L’obiettivo
prefissato a inizio stagione è stato
raggiunto: 9.019 iscritti in tutta Italia. Se considerate che lo scorso anno i partecipanti furono circa 5.849,
capite da soli la portata della crescita. Una crescita che, così dirompente
(stiamo parlando di 3.170 unità in
più, vale a dire +35% sul totale), non
è avvenuta per caso. Tutto merito
degli sforzi fatti, economici, logistici e organizzativi: negli anni gli appuntamenti sono saliti a 25, dai soli
singolari si è passati all’allargamento
anche al doppio, e dai “soli” titoli di
prestigio per i vincitori si è passati
a ricchi montepremi (per un totale
di quasi 500.000 mila euro di investimento). Un investimento andato
a buon fine, a giudicare dai risultati. Perché non solo il totale porta il
segno più, ma anche tutti i parziali.
E ora la parola passa ufficialmente al
Foro Italico.
Al Cus Napoli,
Fago e Dentoni
Un record di 370 protagonisti, un
montepremi di 25mila euro e tanti
appassionati in tribuna per celebrare
l’esordio del Cus Napoli nel calendario dei tornei di pre-qualificazione
agli Internazionali BNL d’Italia del
prossimo maggio. Sulla terra rossa
del club cussino sono stati assegnati
i due pass per il Foro Italico, al termine di uno spettacolo tecnico di
qualità. Nel torneo maschile ha vinto
Matteo Fago, 2.2, e già in classifica
Atp, che in finale ha superato contro
pronostico Patricio Heras, 2.1 e testa
di serie n.1 (6-3 6-3). In semifinale
Le pre-qualificazioni BNL al Cus Napoli: vincitori Matteo Fago
e Corinna Dentoni, qui sotto durante la premiazione
arrivavano il napoletano Fioravante,
battuto in tre set da Fago, ed Eduardo Dischinger, superato sempre in
tre set da Heras. Nei quarti Zucca,
Grazioso e i campani Mastrelia e Pepe. Nel femminile torna alla vittoria
un talento azzurro, Corinna Dentoni,
che batte Anastasia Grymalska per
6-4 6-4. Entrambe le finaliste erano
classificate 2.1 così come le semifinaliste Di Sarra e Giovine. Nei quarti Mecicco, Piludu, Lombardi e la campana
Chiara Pascale. Nel doppio maschile,
infine, vittoria del torrese Filippo Palumbo con Eduardo Dischinger sul
napoletano Rizzuti e il vincitore in
singolare Fago. Nel femminile titolo
per Di Sarra-Lombardo.
“È stato un onore organizzare questo
torneo al Cus Napoli - ha spiegato
Elio Cosentino, presidente del sodalizio di via Campegna -. Nella nostra
città abbiamo a livello universitario
una tradizione tennistica importante,
che proprio nel 2015 ha festeggiato i
70 anni di vita. Il nostro torneo ci ha
avvicinato di più agli Internazionali
d’Italia che rappresentano il punto di
riferimento della stagione organizza-
tiva e l’evento principe per noi e per
tutto il movimento tennistico. Spero
diventi una tradizione, stagione dopo stagione”. “Il successo del torneo
ci ha dato la conferma e l’entusiasmo
per poter crescere ancora a livello
organizzativo - ha aggiunto Maurizio Pupo, direttore generale del Cus
-. Abbiamo in animo altre iniziative
di qualità anche per il 2017”. (m.g.c.)
A Brescia vincono
Capecchi e Rosatello
Camilla Rosatello da una parte, Daniele Capecchi dall’altra, a completare
con una doppia sorpresa la prima edizione dell’Open BNL di Brescia. Sulla
carta sia la piemontese sia il toscano
partivano sfavoriti nelle finali, rispettivamente contro Giulia Remondina e
Omar Giacalone, ma si sono presi un
successo che vale tantissimo. Non solo il titolo e la fetta più importante dei
20.700 euro di montepremi complessivo (3.500 euro per lui, 2.800 per lei),
ma anche e soprattutto il pass per le
pre-qualificazioni degli Internazionali
BNL. Sui campi del Tennis Forza e Costanza, Camilla Rosatello, ventenne
cuneese partita a fari spenti in virtù
di una classifica di 2.3, ha completato
il torneo perfetto con un doppio 6-3,
dominando gli scambi con un tennis
più propositivo, basato specialmente
su un ottimo diritto. Il titolo bresciano, oltre a regalarle il sogno romano,
ne rilancia le ambizioni dopo uno
stop di cinque mesi per infortunio: è
pronta per tornare a competere a livello internazionale, con l’obiettivo
di migliorare il best ranking di n.456
del 2014.
Nella finale maschile, sui campi del
Tc Brescia, nella mattinata di lunedì
25 aprile si era conclusa la semifinale
‘spalmata’ su tre giorni fra Omar Giacalone e Davide Pontoglio, chiusa per
6-2 7-6. Per Giacalone è diventata una
sorta di riscaldamento di alto livello
in vista della finale, che però ha premiato il suo avversario, Daniele Capecchi, bravo a polverizzare le oltre
300 posizioni che separano i due nel
ranking mondiale (475 contro 793).
Alla fine ha fatto la differenza la maggiore determinazione del ventenne
fiorentino, promosso con il punteggio di 6-2 5-7 6-3. In una decina di
giorni sono scesi in campo 397 giocatori, tutti alla ricerca di un sogno.
Con l’augurio, ai vincitori, di far più
strada possibile verso i mostri sacri
del tennis internazionale.
Qui sopra, la premiazione dell’Open femminile del Tennis Forza e Costanza Brescia,
vinto da Camilla Rosatello (destra) su Giulia Remondina
L’Open maschile al Tc Brescia, vinto da Daniele Capecchi (in rosso) su Omar Giacalone
Dai tabelloni Open agli Nc,
tutti i risultati delle finali
CUS NAPOLI, CAMPANIA
Finale Open Maschile: Matteo Fago b. Patricio Heras 6-3 6-3.
Finale Open Femminile: Corinna Dentoni b. Anastasia Grymalska 6-4 6-4.
Finale 3a Categoria Maschile: Francesco Ferrillo b. Edoardo Cimmino 6-3 6-2.
Finale 3a Categoria Femminile: Chiara Petrazzuolo b. Lucrezia Santamaria 7-5 2-1 rit.
Finale 4a Categoria Maschile: Gianmarco Porzio b. Cristian Campese 6-2 6-7 6-2.
Finale 4a Categoria Femminile: Giulia Chianese b. Paola Serio 6-3 6-1.
Finale Tabellone Nc Maschile: Giancarlo Aquila b. Andrea Falanga 6-1 6-1.
TC BRESCIA E FORZA E COSTANZA BRESCIA, LOMBARDIA
Finale Open Maschile: Daniele Capecchi b. Omar Giacalone 6-3 5-7 6-3.
Finale Open Femminile: Camilla Rosatello b. Giulia Remondina 6-3 6-3.
Finale 3a Categoria Maschile: Cesare Gabrieli b. Riccardo Raffa 6-4 6-2.
Finale 3a Categoria Femminile: Pervinca Curci b. Laura Marazzi 6-3 6-1.
Finale 4a Categoria Maschile: Claudio Sambiagio b. Roberto Pedrini 6-1 6-7 7/3.
Finale 4a Categoria Femminile: Alice Zangrandi b. Carolina Foriani 6-0 6-0.
Finale Tabellone Nc Maschile: Claudio Bocchi b. Andrea Bianchi 6-0 6-0.
Finale Tabellone Nc Femminile: Francesca Zigoli b. Sara Bergamaschi 6-2 7-5.
Gianluca Di Nicola:
“Il momento più atteso”
Anche se ci va per il quarto anno di fila, l’appuntamento al Foro Italico
resta carico di emozioni. “Lì contro Flavio Cipolla ho giocato la mia
partita più bella”. E sul futuro: “lavoro ogni giorno per migliorarmi”
Non solo stavo giocando su quei
campi, ma avevo anche l’occasione
di giocare con un giocatore di quel
livello. Dopo un po’ di tensione iniziale ho vinto il primo set, non mi
sembrava vero! Ho perso al terzo
ma non per colpa mia. L’esperienza
e la bravura di Cipolla hanno avuto la meglio. Ero comunque molto
soddisfatto della mia prestazione.
A fine partita ho ricevuto i suoi
complimenti, per me è stato motivo d’orgoglio. Uno dei ricordi più
belli fin qui”.
Gianluca Di Nicola, abruzzese classe 1995: ha finito
il 2015 dentro i primi 1.000 Atp (882 il suo best ranking)
DI
S ARA MONTANELLI
G
ianluca Di Nicola, classe
1995, grazie alla vittoria
all’Open Bnl organizzato
dal Circolo Tennis Pescara, sarà uno dei più giovani in gara
durante le pre-qualificazioni degli
Internazionali d’Italia. E non aspettava altro, perché a Roma ci tornerà per la quarta volta consecutiva.
E pensare che ha poco più di 20 anni. Il Foro Italico gli ha già regalato
grandi emozioni in passato, è vivo
in lui il ricordo della partita contro
Flavio Cipolla, ex n.70 Atp, persa
soltanto al terzo set. Ma quello è
stato solo un trampolino di lancio.
Gianluca vuole migliorarsi ogni
giorno e ad aiutarlo ogni giorno
in questa avventura c’è papà Italo,
che è anche il suo coach.
Cosa significa per te tornare
a giocare al Foro Italico per la
quarta volta consecutiva?
“Tornare a giocare al Foro Italico
per me è un’emozione unica. È tutto l’anno che aspetto questo torneo. Ero molto scettico di riuscire
ad arrivarci visto il livello molto
alto degli Open Bnl. Ho giocato un
buon tennis e sono contento di riprovare l’emozione di giocare su
un palcoscenico come quello del
Foro Italico. Penso che per ragazzi
come me, che aspirano al professionismo, non ci sia nulla di più
bello”.
Roma ti ha già regalato grandi
emozioni negli anni passati...
“Le emozioni sono state molte. La
più forte l’ho provata nel match
contro Flavio Cipolla, ex 70 Atp.
In che cosa pensi di poter ancora migliorare?
“Penso di poter migliorare ancora
molto sotto tanti aspetti. Sotto il
punto di vista del gioco, se voglio
arrivare in alto devo essere sicuramente più incisivo con il servizio.
Per quanto riguarda l’aspetto mentale, sto lavorando tanto ma avverto già i primi miglioramenti. Non si
finisce mai di imparare, la strada è
ancora lunga”.
Ti alleni da sempre con tuo padre. Com’è il vostro rapporto?
“Il rapporto con mio padre lo reputo perfetto. Abbiamo i nostri alti e
bassi, com’è giusto che sia, ma c’è
grande sintonia e lavoriamo insieme verso lo stesso obiettivo. Lui
è la persona che mi ha insegnato
tutto ed è anche quella che mi è
sempre stata più vicino. Spero un
giorno di poterlo ripagare”.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Mi alleno ogni giorno per migliorarmi sempre di più. Al momento
non ho un obiettivo preciso se non
quello di dare il massimo sempre,
poi si vedrà...”.
19
Internazionali “amatori”
Week-end lungo al Foro
700 già iscritti, un migliaio gli attesi: è la 1a edizione degli Internazionali
d’Italia Fit-Tpra, dal 2 al 5 giugno. Si gioca sulla stessa terra rossa
dei campioni e i più veloci a prenotare dormiranno negli stessi hotel...
DI
MARCELLO SPORTELLI
C
alcare la terra dove qualche
giorno prima hanno giocato loro, i grandi mostri sacri
del ranking mondiale: Re Roger, Nole, Rafa, Andy, Serena, Roberta, Sara... Giocare nel Grand Stand o
nei campi dove loro si sono allenati
e affrontati fino a pochi giorni prima,
entrare nel Pietrangeli, catturare dal
campo, un piccolo scorcio del tunnel... genera emozioni senza eguali.
Gli amatori domineranno il Foro e lotteranno, tra loro, per aggiudicarsi il
titolo della propria categoria. In palio
anche punti doppi per il ranking.
Il 2 giugno 2016 rimarrà un momento
storico nel processo di crescita del movimento del tennis amatoriale Fit-Tpra.
Da quel giorno, fino al 5, giocatori da
tutta Italia potranno sfidarsi nel più
grande torneo amatoriale di sempre: gli
Internazionali d’Italia Amatoriali, che si
giocheranno sui campi del Foro Italico
di Roma. A oltre un mese dall’evento
sono già oltre 700 le iscrizioni e probabilmente sarà superata quota 1.000.
I tornei organizzati
Saranno presenti tutte le categorie,
Open maschile e femminile, Limit 65
e Limit 45 maschile, Doppio maschile
Open, doppio maschile limit 130, doppio femminile e doppio misto. Sempre
con partite veloci, al meglio di un set.
La macchina organizzativa si sta preparando a essere presa d’assalto da
centinaia di giocatori appassionati, e
ha previsto anche di offrire ai giocatori
più veloci nella prenotazione l’opportunità di dormire nei medesimi Hotel
dove, durante il torneo, alloggiano i
professionisti. Così, quando al mattino
scenderanno per colazione, potranno
chiedere al personale dell’Hotel lo stesso menù del proprio campione.
Chi può iscriversi?
Tutti i tesserati Fit (a esclusione degli
under 10, 12, 14 e 16) in possesso di
tessera non agonistica e di tessera agonistica, a condizione che non abbiano
mai raggiunto una classifica federale
superiore 4.2 (o superiore a C4). I giocatori che hanno compiuto il sessantacinquesimo anno di età possono accedere
al circuito Fit-Tpra senza limiti di classifica; coloro che hanno raggiunto in carriera la classifica di 4.1, ma attualmente
hanno classifica inferiore o uguale a 4.2,
possono accedere ai tornei dal compimento dei 50 anni. I giocatori e le giocatrici che hanno raggiunto in carriera la
classifica di C3, ma attualmente hanno
classifica inferiore o uguale a 4.2, possono accedere ai tornei dal compimento
dei 55 anni. I giocatori e le giocatrici che
hanno raggiunto in carriera la classifica
C2, ma attualmente hanno classifica inferiore o uguale a 4.2, possono accedere
ai tornei dal compimento dei 60 anni. I
giocatori che raggiungono classifica 4.1
possono partecipare ai tornei di doppio.
Come iscriversi?
Per iscriversi occorre registrarsi sul sito
www.tpratennis.it con il numero di tes-
sera Fit Agonistica o non agonistica
in corso di validità, nella barra in
alto aprire “Eventi e Tornei”, selezionare nel menù a tendina SuperSlam
Series, scegliere la propria tipologia
di torneo e cliccare su “Iscriviti adesso”. Anche per prenotare l’hotel sarà sufficiente collegarsi al sito www.
tpratennis.it e aprire la news principale, quella dal titolo “Alla conquista
del Foro”. All’interno troverete il link
relativo al modulo di prenotazione.
Per informazioni potete consultare
il sito oppure scrivere a [email protected]. La conquista del Foro è
sempre più vicinia. Siete pronti, amatori di tutta Italia?
La guida (e 3 consigli)
per servire... vincente
La testa della racchetta perpendicolare al terreno, le nocche
della mano verso l’esterno e l’attrezzo lontano dalla schiena.
Così la biomeccanica del servizio sarà ottimizzata
1
DI
GENNARO VOLTURO, I.S.F. R. LOMBARDI
U
no degli aspetti tecnici più significativi del servizio moderno è la rotazione interna del
braccio attorno alla spalla, da
cui deriva circa il 40% della velocità che
l’attrezzo produce all’impatto. Tale movimento è facilmente riconoscibile nel
finale del servizio osservando la traiettoria della racchetta, che ruota prima
verso la parte destra del corpo (vedi
immagine 1) per poi terminare la sua
corsa verso il basso e a sinistra. Per
rendere efficace la rotazione interna è
fondamentale che il tennista produca
un movimento di rotazione esterna del
braccio in corrispondenza della fase
di caduta verticale dell’attrezzo dietro
la schiena (vedi immagine 2). In tal
modo è possibile accumulare energia
elastica nei rotatori interni del braccio
(fase di contrazione eccentrica) e tale
energia sarà impiegata per aumentare
la velocità di movimento dell’attrezzo.
Meccanica perfetta
Comparando l’immagine 2 (oggi) con
l’immagine 3 (ieri) si può notare come
2
3
Novak Djokovic abbia modificato nel
tempo la meccanica esecutiva del servizio rendendo il movimento di rotazione esterna/interna del braccio più
produttivo con evidenti benefici in termini di prestazione. Osservando l’immagine 3 è evidente come il piatto corde sia orientato verso l’alto e le nocche
della mano verso il basso. In tal modo
il fulcro della forza gravita sul gomito
piuttosto che sulla spalla riducendo
l’accumulo di energia nei rotatori interni. Al contrario osservando l’immagine
2 si può rilevare come la meccanica sia
perfetta e particolare attenzione merita
l’angolazione dell’avambraccio che non
è rivolto verso l’alto ma lateralmente
(posizione di supinazione) determinando le condizioni per favorire rotazione interna del braccio e pronazione
dell’avambraccio nella fase successiva.
na inevitabilmente la palla terminerebbe fuori lateralmente. Si ricordi che se
il servizio fosse eseguito con una presa
eastern di diritto la racchetta cadrebbe
dietro la schiena con le corde orientate verso l’alto e sarebbe pressoché impossibile determinare le condizioni per
generare rotazione esterna/interna del
braccio. Da qui l’esigenza di far utilizzare la presa continental fin dalle prime fasi del percorso formativo, affinché i giovani allievi possano nel corso
del tempo stabilizzare un movimento
che consenta loro di ottimizzare la prestazione del servizio.
Servizio? Ok la continental
Per ottimizzare tale azione è fondamentale che il lancio di palla sia effettuato
in linea con il piede anteriore o leggermente a sinistra qualora volessimo servire kick. Infatti se il tennista lanciasse
a destra e producesse rotazione inter-
I 3 consigli giusti
È possibile generare una buona rotazione
esterna se si realizzano tre condizioni:
1) Mantenere la testa della racchetta perpendicolare al terreno.
2) Mantenere le nocche delle mano rivolte lateralmente.
3) Mantenere l’attrezzo distante dalla
schiena in modo da evitare la flessione del
gomito che inevitabilmente porterebbe la
racchetta ad avvicinarsi al tronco riducendo lo spazio di accelerazione.
Wilson Burn FST 99S,
controllo in velocità
Nella nuovissima linea Burn FST un modello agonistico non pesante con
schema corde fitto e profilo sottile: si controlla bene, anche spingendo
forte. Grande stabilità e sicurezza al volo. Prezzo di listino: 220 euro
IL LAB
Marca: Wilson
Modello: Burn FST 99s
Ovale: 99”. Profilo: 21 mm
Lunghezza: 68,6 cm
Schema corde: 18x17
Peso: 317 g
Bilanciamento: 32,3 cm
Rigidità: 71
Inerzia: 307
Potenza: 46/100
Controllo: 54/100
Maneggevolezza: 82/100
(racchetta incordata con sintetico
monofilamento Wilson Revolve)
Sezione aerodinamica, profilo sottile e bilanciamento arretrato:
la Burn FST 99S è pensata per muoversi molto velocemente nell’aria
DI
MAURO SIMONCINI
L’
attesa per la nuova linea FST
(Fast Speed Technology) era
moltissima, anzitutto perché
la gamma Burn degli americani di Wilson nella passata stagione
aveva riscosso molto successo: agonistiche profilate potenti e di spinta con i quali i moderni picchiatori
inchiodati alla riga di fondo potevano esprimersi davvero al meglio. In
più le prime foto trapelate in rete
immortalavano un look davvero accattivante in color carbonio, molto
aggressivo e incuriosiva molto anche
il mix di specifiche tecniche da un la-
to “permissive” (peso) dall’altro più
proibitive (profilo e pattern). Burn
FST 99S è un sunto di tutto questo,
accessibile ma incisiva, oltre che sicuramente “cool”.
LE TECNOLOGIE
Come ormai da un paio di stagioni,
molti dei telai Wilson hanno la sorella “S” in rappresentanza della tecnologia Spin Effect: il pattern di questa Burn FST 99S prevede più corde
verticali (18) che orizzontali (17),
contrariamente a quanto di solito accade. Oltre a essere un pattern molto fitto, se si considera l’ampiezza
dell’ovale (99 pollici quadrati), questo sistema garantisce un potenziale di spin maggiore, e una resa degli
effetti immediata anche per chi non
è uno specialista; le corde si muovono di più e rientrano in posizione più
rapidamente. In più questa FST ha
una sezione ottagonale che la rende ancora più aerodinamica, grazie a
una migliore penetrazione nell’aria.
A questa aerodinamicità Fast Speed
Tecnhology abbina un bilanciamento parzialmente spostato verso il
manico concedendo molto anche alla
maneggevolezza dell’attrezzo. Infine
per i bimani c’è X2 Ergo, tecnologia
che offre la possibilità di allargare
le dimensioni del manico nella parte superiore (mano non dominante)
per una presa più salda grazie a due
inserti removibili opzionali, venduti
insieme alla racchetta.
è quasi tutto. Ma in questo caso c’è
anche sostanza: il telaio da subito,
dai primi scambi da fondo, si dimostra sicuro, molto stabile, “immediato”. È comodo, maneggevole, perché
ben equilibrato: a non conoscere il
riscontro della bilancia si potrebbe
pensare di aver in mano una racchetta più leggera.
La palla esce bene dal piatto, si riesce
a mantenere una buona costanza in
termini di profondità. Riescono bene
le rotazioni, anche se il sistema S con
più corde verticali si è avvertito più
distintamente su altri telai: benissimo
anche gli impatti piatti, abbastanza
pastosi. D’altronde un 18x17 su piatto mid-plus da 99 pollici quadrati è
comunque uno schema corde con maglie strette: il controllo è pressoché
assoluto. Esce ficcante - e pure ostico
da ribattere - anche il backspin, colpo
che giova sicuramente della maneg-
gevolezza sopra la media di questo
telaio, grazie al bilanciamento più
spostato verso cuore e manico.
Si avverte compattezza e rigidità, in
senso positivo, intesa come facilità,
reattività e immediatezza di risposta
del piatto corde. Anche al volo le giocate sono semplici e comode, sicure
anche per chi a rete non va così spesso. Al servizio, buonissimo controllo
un po’ in tutte le soluzioni con una
preferenza per l’esecuzione di piatto;
in generale la racchetta si muove bene nell’aria, il mulinello va via fluido.
In definitiva la nuovissima Wilson
Burn FST 99S è una racchetta agonistica ma sicuramente accessibile a
più livelli, sin dai giocatori di Club
dallo stile più classico e dai colpi
piatti. Il peso è contenuto, la maneggevolezza massima, il controllo
garantito da ovale e pattern fitto. Un
attrezzo completo e versatile.
IL PAGELLONE: 79/100
Potenza: 8
Controllo: 8
Maneggevolezza: 8
Fondo: 8
Rete: 8
Servizio: 8
Top: 7,5
Back: 7,5
Estetica: 8
Comfort: 8
IN CAMPO
Design senz’altro riuscito; il look in
nero opaco dà alla Burn FST 99S una
veste aggressiva, seria, come a inquadrarla da subito in una certa categoria. E nel Terzo Millennio l’immagine
HEAD SPEED MP
Edizione giovane
...e limitata
Si è già vista in più di un’occasione nelle mani del giovanissimo talento tedesco Alexander Zverev. Da lunedi 25 aprile è in vendita
una edizione limitata di Head Speed MP, con look moderno fatto
di colori sportivi metallici satinati. Le specifiche sono quelle della
Graphene XT Speed Mp, quindi una tipica moderna agonistica che
pesa 300 grammi (senza corde) con ovale da 100 pollici quadrati,
profilo da 22 millimetri e bilanciamento a 32 centimetri; e l’ormai
classico 16x19 come schema corde. Un attrezzo completo e adatto
a tutta la nuova generazione di giovani giocatori moderni che spingono dalla riga di fondo campo. I nuovi colori caratterizzano anche
la borsa abbinata alla racchetta, “stilosa” proprio per i più giovani.
In doppio si può
servire dal corridoio?
Questa volta un caso specifico per rispondere a un nostro lettore:
ecco che cosa dice il regolamento sulla questione del fallo di piede
e sulle differenze in battuta tra un match di singolare e uno in coppia
La domanda
Giocando una partita di doppio, posso effettuare un servizio collocandomi nello spazio del corridoio, cioè tra
il prolungamento immaginario della
linea laterale che delimita il campo da
singolare e la linea laterale che delimita il campo di doppio?
Quelle linee immaginarie...
Il fallo di piede è la regola che stabilisce che durante il compimento del
movimento del servizio, e prima di
colpire la pallina con la racchetta, non
sarà possibile toccare con il piede né
la riga di base e nemmeno il prolungamento immaginario della linea che delimita il lato di battuta (dalla linea laterale del corridoio fino al segno centrale di servizio). La chiamata del fallo
di piede comporterà la non validità
di quello specifico servizio, quindi se
chiamato alla prima di servizio, il giocatore avrà a disposizione la seconda
palla di servizio. Se invece chiamato
alla seconda di servizio, esso comporterà la perdita del punto.
Quando arriva la chiamata
Per arrivare a effettuare la chiamata del
fallo di piede, sarà necessario che il
giocatore abbia iniziato il movimento
del servizio: infatti il semplice lancio
in aria della pallina non potrà essere
considerato l’inizio del movimento, in
quanto se il battitore successivamente
al lancio decidesse di non servire (per
esempio a causa del sole di fronte agli
occhi) e fermare la pallina, avrebbe tutto il diritto di farlo. E non sarà considerato come servizio iniziato. Sarà quindi il movimento con la racchetta che
determinerà l’inizio del movimento.
Ma occhio alla riga
Di conseguenza iniziato il movimento
del servizio, quello sarà il momento
nel quale andare a verificare se un
giocatore calpesti la linea o superi la
linea immaginaria laterale: infatti viene considerato fallo di piede anche
quando un giocatore inizi il movimento con il piede sulla linea di base anche se al momento dell’impatto
con la pallina dovesse averlo correttamente messo prima della linea.
Quindi in doppio
è possibile...
La chiamata del fallo di piede da parte
del giudice di linea o dell’arbitro potrà essere effettuata subito dopo l’impatto della racchetta con la pallina e
non prima. Nel caso richiamato dal
nostro lettore, il servizio potrà essere effettuato correttamente nell’area
richiamata perché si sta giocando un
doppio e la porzione di campo del
corridoio di doppio fa parte del campo: al contrario sarebbe considerato
fallo di piede se ci si posizionasse
lì per effettuare un servizio durante
una partita di singolare.
Inviateci via mail
le vostre domande
Su questo numero abbiamo risposto a una
domanda inviataci via posta elettronica
dal nostro lettore P. Agnelli.
I nostri esperti risolvono i vostri dubbi.
Come? Semplicissimo: scriveteci all’indirizzo di posta elettronica
[email protected]
e spiegateci i vostri dubbi - o le vostre curiosità - di natura regolamentare. Sottoporremo i vostri messaggi ai nostri esperti
del settore arbitrale della Fit e vi risponderemo sulle pagine di questa rubrica numero per numero.
SuperTennis
cambia banda.
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