Il Punto - Federfarma

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Anno XXX n. 15 - 15 aprile 2016 - POSTE ITALIANE S.P.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. In Legge 27/2/2004 n. 46) art. 1, Comma 1, DCB Milano
Settimanale di notizie sul mondo farmaceutico
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Il Punto
LE MOLTE SFACCETTATURE
DEL NOSTRO IMPEGNO
L
a farmacia italiana è attiva e propositiva su diversi fronti: sociale, sanitario, professionale. Come dimostrano
la partecipazione alla Giornata della Salute della donna il 22 aprile e il lancio del progetto nazionale “Le 100 Province”.
In questo numero la locandina e l’inserto relativi alle due iniziative (a pag. 3).
Cosmofarma
Exhibition 2016
Appuntamenti
eventi e incontri
da non perdere
Organo
n. 15 - 15 aprile
2016
ufficiale della
Carenze
di medicinali
Il problema
sotto i riflettori
del Parlamento
Novità fiscali
I chiarimenti
e le precisazioni
dell’Agenzia
delle Entrate
federfarma
1 (www.federfarma.it)
Il Punto
Il ruolo sociale, sanitario e professionale confermato da due iniziative
LE MOLTE SFACCETTATURE
DEL NOSTRO IMPEGNO
È
un numero proprio speciale, questo di “Farma 7”, e non
soltanto perché accoglie in anteprima a Bologna i visitatori di Cosmofarma Exhibition 2016, la grande
kermesse della farmacia italiana che
quest’anno festeggia 20 anni di continui successi e che vede Federfarma
impegnata in tutta una serie di preziosi
momenti di riflessione (vedasi la circolare a pag. 12), ma anche perché
contiene due inserti che testimoniano
il ruolo sociale, oltre che sanitario, che
la farmacia italiana ormai da tempo
ricopre.
La locandina sulla “Prima Giornata nazionale della Salute della Donna” -invitiamo tutte le farmacie a ben
esporla- ci vede impegnati in prima
linea in questa importante iniziativa
del Ministero della Salute dedicata
alla prevenzione e al benessere della
donna.
Il 22 aprile una serie di manifestazioni, a partire da un grande convegno a Roma, con stand informativi
e screening gratuiti per le donne,
metterà in primo piano la condizione
n. 15 - 15 aprile 2016
femminile, con le sue problematiche
sanitarie spesso sottovalutate, perché
-come ha detto il ministro Beatrice Lorenzin- “la donna è troppo impegnata
a occuparsi degli altri per prendersi
abbastanza cura di se stessa”.
La farmacia italiana ha nel suo cuore e nel suo Dna tutte le donne, e non
soltanto perché sono le sue più abituali frequentatrici (è costituito proprio
da donne oltre il 70% dei 4 milioni di
clienti che ogni giorno entrano con
fiducia in farmacia, per soddisfare le
necessità salutistiche proprie e della
famiglia), ma anche perché lo sono
in maggioranza le stesse titolari, così
come peraltro i laureati in farmacia
e le farmaciste collaboratrici dietro il
banco.
Insomma, la farmacia non può che
essere al fianco del Ministero, delle associazioni di volontariato e delle
società scientifiche nell'offrire un contributo alla prevenzione e al benessere della donna. E lo farà il 22 aprile,
offrendo, in ogni farmacia aderente,
la misurazione gratuita della pressione arteriosa a tutte le donne, accom-
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pagnando l’esame con consigli utili
sugli stili di vita. E non solo: a breve
Federfarma renderà disponibile sul
proprio sito lo spazio informativo “Lo
sai mamma?”, con schede sulla salute
della donna in gravidanza e sulle più
comuni malattie di neonati e bambini,
realizzate dall'Associazione titolari di
Milano in collaborazione con l’Istituto
Mario Negri e l’Associazione culturale dei pediatri, per assistere le madri
nel percorso di crescita dei propri figli,
dalla nascita all’adolescenza.
La farmacia, quindi, è in prima linea a fianco della donna, dei problemi
suoi, dei suoi figli e della sua famiglia.
Ma non soltanto della donna, a riprova
del suo ruolo di primo presidio sociosanitario sul territorio, capace di offrire
prevenzione mirata, educazione sanitaria e assistenza anche al paziente
cronico, come testimonia il secondo
inserto di questo “Farma 7”, e cioè
“Le 100 Province”. È un progetto di
Pharmaceutical Care di Federfarma e
GSK, realizzato capillarmente a livello
provinciale e regionale per migliorare
la gestione delle cronicità, partendo
da due patologie, tanto diffuse quanto
problematiche, e che, purtroppo, registrano una scarsa aderenza terapeutica: l'asma e la Bpco.
Infatti, solamente il 13,9% dei pazienti con sindromi ostruttive -come
confermano i dati OsMed- risulta seguire le prescrizioni mediche e diventa
quindi impegno anche del farmacista
individuare e offrire ogni possibile rimedio a questa pericolosa carenza. La
Pharmaceutical Care Network Europe, di cui Federfarma fa parte, indica
farmacia e farmacista come punto di
riferimento per il malato cronico, non
soltanto per la tradizionale attività distributiva, ma per tutta una serie di
servizi integrati sul territorio. E proprio
di questi servizi si occupa il proget-
to “Le 100 Province”. Esso prevede,
infatti, innanzitutto attività di formazione, partendo da un video-corso di
base, seguito da un webinar con 2.000
accreditamenti simultanei e, infine, da
una terza fase Fad di approfondimento.
Una volta formati, i farmacisti potranno monitorare l’andamento della
terapia e l’aderenza del paziente alle
cure farmacologiche, avvalendosi
anche del portale internet “Dottorfarma”, predisposto da Promofarma, per
garantire strumenti sia di supporto
all'autodiagnosi, sia di controllo dell'aderenza terapeutica. Un’opportunità
preziosa, quindi, non soltanto per accrescere la propria professionalità in
un settore di alta rilevanza scientifica,
ma anche per ribadire il ruolo della
farmacia come front office del Servizio
sanitario sul territorio.
L’interesse preliminare manifestato
all'iniziativa suggerisce un potenziale network di circa 10.000 farmacie
e l’inserto qui allegato spiega le modalità per aderire al progetto “Le 100
Province”.
Il protocollo di collaborazione tra
Federfarma e GSK si concretizza così
in un’iniziativa che consente alla farmacia di valorizzare il suo ruolo al di là
della dispensazione dei medicinali, ma
anche nell’erogazione di nuovi servizi
di alta valenza sia scientifica, sia professionale, sia sanitaria.
Il Consiglio di Presidenza
Omikron Italia ha il piacere di informare i Signori Farmacisti
dell’immissione in commercio e dell’inizio dell’Informazione
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n. 15 - 15 aprile 2016
In Parlamento
Ufficio Rapporti Istituzionali Federfarma
Interviene alla Camera il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo
CARENZE DI FARMACI
STATO DELL’ARTE E PROSPETTIVE
Intensa l’attività dell’Agenzia italiana del farmaco, che, nell’esercizio
delle sue funzioni di vigilanza, ha attivato i Nas per effettuare ispezioni
sul territorio. Già emerse gravi irregolarità. Concorsi e farmaci a scuola
affrontati sia al Senato, sia alla Camera
I
l sottosegretario alla Salute, Vito De
Filippo, è intervenuto in Commissione
Affari sociali alla Camera sulla questione della carenza o irreperibilità di alcuni
medicinali, in risposta a un’interrogazione presentata da un gruppo di deputati
del Pd, prima firmataria Elena Carnevali
(vedi Farma7, n. 13/14, pag. 5).
L’attuale limitata disponibilità di alcuni
medicinali in determinate parti del territorio nazionale non può essere definita
tecnicamente come carenza -ha spiegato
il sottosegretario- in quanto, dai dati in
possesso di Aifa, non risulta alcuna interruzione della loro fornitura da parte dei rispettivi titolari Aic, o da parte dei loro concessionari di vendita che, dietro specifica
richiesta, ne confermano la disponibilità.
Di conseguenza, tali farmaci, solo temporaneamente e localmente irreperibili, non
sono stati inseriti nell’apposito elenco dei
medicinali carenti tenuto dall’Aifa e consultabile sul sito istituzionale. I più recenti
interventi normativi -e, in particolare, il
decreto legislativo n. 17 del 2014- hanno
tracciato un quadro normativo innovativo dell’obbligo di servizio pubblico, che
consentirà di regolamentare il “mercato
n. 15 - 15 aprile 2016
parallelo” dei farmaci esportati dall’Italia
verso altri Paesi.
Il sottosegretario De Filippo ha poi segnalato che l’Aifa, nell’esercizio delle sue
funzioni di vigilanza e controllo sulla filiera, ha attivato i Nas per lo svolgimento di
ispezioni sul territorio presso distributori
e grossisti.
Dai primi riscontri, sono emerse gravi
irregolarità da parte di alcuni esercenti,
che hanno comportato la chiusura delle
rispettive attività.
“Progetto pilota indisponibilità”
Inoltre, nell’ambito del “Progetto Pilota
Indisponibilità”, coordinato dal ministero
della Salute e dall’Agenzia Italiana del
Farmaco, con la partecipazione dei Comandi dei Carabinieri Nas di Roma e Latina e della Regione Lazio e di alcune Associazioni di categoria (Farmindustria, Federfarma, Federfarma Lazio, Federfarma
Servizi), già da settembre 2015 si effettua
un diretto monitoraggio del fenomeno del
parallel export e delle distorsioni causate
alla corretta distribuzione dei medicinali.
Le indagini sul territorio da parte dei Nas
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di Roma e Latina hanno già avuto inizio
e i risultati saranno prossimamente resi
pubblici.
Farmacisti e distributori
Il sottosegretario ha anche ricordato
l’emanazione da parte del ministero della
Salute della circolare del 2 ottobre 2015,
nella quale è stata ribadita la separazione sostanziale e giuridica delle attività
di farmacista e di quelle relative alla distribuzione all’ingrosso di medicinali, ribadendo che i medicinali acquistati dalla
farmacia con utilizzo del proprio codice
univoco «non possono che essere venduti
al pubblico” e devono essere conservati
nei magazzini annessi alla farmacia stessa.
RITARDI NEI CONCORSI
PER NUOVE SEDI
In un’interrogazione al ministro della
Salute, Simonetta Rubinato (Pd) denuncia come, ad oggi, la Regione Veneto,
dopo aver bandito il concorso regionale
per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche in data 6 novembre 2012, si
sia limitata a pubblicare sul Bollettino ufficiale della regione la graduatoria unica
dei concorrenti, approvata dall’apposita
Commissione esaminatrice, in data 20
marzo 2015. Altre Regioni, invece, sono
già alla fase di assegnazione e apertura
delle nuove sedi farmaceutiche a concorso, come per esempio la Toscana (concluso il 1o Interpello a luglio 2015 e successiva assegnazione), il Piemonte (espletato
il 1o interpello con assegnate 70 sedi farmaceutiche di cui 5 farmacie già aperte),
l’Emilia Romagna (partito il 1o interpello al
10 gennaio 2016), la Puglia (eseguito il
1o interpello a novembre 2015 e in avvio
l’assegnazione delle sedi farmaceutiche),
nonché la Lombardia (il 1o interpello è
partito il 6 marzo 2016).
Nuovi posti di lavoro
Tenuto anche conto di questi anni di
crisi, sottolinea Rubinato, le 223 farmacie in concorso per il Veneto potrebbero
creare un migliaio di nuovi posti di lavoro
tra farmacisti, magazzinieri dei depositi
con il loro indotto, corrieri, artigiani, lo-
catari di locali commerciali, senza considerare il plusvalore generato a beneficio
sia delle case sia dei negozi dell’intera
area dall’apertura della farmacia, con
ricadute comunque positive anche per il
Paese. Pertanto la deputata del Pd chiede
quali iniziative urgenti intenda adottare
il ministro della Salute, nel rispetto delle
proprie competenze e di quelle regionali
in materia sanitaria, affinché si dia attuazione alla normativa in questione su
tutto il territorio nazionale, incluso il Veneto, portando a conclusione il concorso
straordinario per l’assegnazione di nuove
sedi farmaceutiche.
FARMACI A SCUOLA
DUE MOZIONI
Luigi D’Ambrosio Lettieri (CoR), al
Senato, e Lorenzo Becattini (Pd), alla
Camera, con due analoghe mozioni intendono impegnare il Governo a:
• promuovere e sostenere ogni iniziativa
utile a un’appropriata gestione del diabete a scuola, garantendo la continuità terapeutica in orario scolastico e la
somministrazione dei farmaci;
• procedere quanto prima all’assunzione dell’atto definitivo delle “Linea guida per la somministrazione dei farmaci
a scuola”, onde consentire il recepimento e l’attuazione delle stesse in via
definitiva da parte di tutte le Regioni;
• consentire che il Comitato paritetico
nazionale per le malattie croniche e
la somministrazione dei farmaci vigili
sull’attuazione del documento di indirizzo da parte delle Regioni, e sul successivo monitoraggio finalizzato alla
valutazione dei risultati ottenuti e delle
eventuali criticità emerse. (PB)
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n. 15 - 15 aprile 2016
Mass media
Ufficio Stampa Federfarma
Panoramica delle principali notizie di sanità e farmacia sui giornali italiani
BANDIERA BIANCA PER I PICCOLI COMUNI
Il tema della soppressione delle realtà amministrative minori è motivo
di preoccupazione anche per le farmacie rurali: il presidente del Sunifar
Alfredo Orlandi ha partecipato a un convegno nel Padovano
a cui la stampa ha dato il giusto rilievo
A
San Pietro in Gù, piccolo centro in provincia di Padova, i rappresentanti di
49 piccoli Comuni nel Padovano e nel
Vicentino hanno partecipato all'incontro con
Franca Biglio, presidente nazionale dell'Associazione nazionale piccoli Comuni italiani, Alfredo Orlandi, presidente del Sunifar, e
Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma
Veneto. “Gli sprechi non sono dei piccoli
Comuni che incidono per l’1% del Pil nazionale -ha sottolineato Franca Biglio- La nostra
proposta è: non imporre l'eliminazione e non
obbligare i Comuni a fondersi o unirsi ricattandoli, offrendo grandi incentivi a chi lo fa”.
“Interessi economici stanno prevalendo sulla
dignità della persona -ha dichiarato Alfredo
Orlandi- La soppressione dei piccoli Comuni
determinerà la chiusura di molte farmacie in
luoghi delicati” (Il Gazzettino, Padova, 3.4.16).
L’ALZHEIMER FA
UN PASSO INDIETRO
L'incidenza dell'Alzheimer è diminuita
circa del 20% ogni dieci anni, a partire dagli
Ottanta del secolo scorso. La tendenza è in
atto in tutti i Paesi sviluppati, e sembra avere una causa principe: l'aumento del livello
di istruzione. “In generale, un'accresciuta conoscenza di ciò che ha influenza sulla
salute, e in particolare dei fattori di rischio
cardiovascolari, si è tradotta, negli anni, in
un miglioramento delle pratiche preventive
quali l'abbandono del fumo, il controllo della
pressione, l'aumento dell'attività fisica e così
via, e questo ha contribuito a far diminuire
sensibilmente i casi di demenze di origine
appunto vascolare, molto comuni soprattutto
tra gli uomini” spiega Fabrizio Tagliavini, direttore dell'unità operativa di neuropatologia
dell'Istituto neurologico Besta di Milano. “Ma
c'è di più, perché l'istruzione inizia quando si
è bambini, ed è ormai chiaro che chi stimola
il proprio cervello nell'età evolutiva, una volta diventato anziano, potrà usufruire di una
sorta di riserva aggiuntiva di cellule nervose
cui attingere quando i neuroni iniziano a invecchiare e morire” (La Repubblica, 5.4.16).
VARIE
Liste d’attesa truccate. Un primario
ospedaliero che “disponeva a piacimento
della struttura pubblica” e operava “prescindendo del tutto dalle liste di attesa”, chiedendo agli ammalati soldi che non gli spettavano. E un chirurgo di fama mondiale “che
con la sua presenza costituiva un riferimento
rassicurante” per i pazienti, ma entrava in
sala operatoria senza essere autorizzato.
Funzionava così il reparto di Neurochirurgia
dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi
d'Aragona di Salerno, al centro di un’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari,
con l'accusa di concussione, il primario del
reparto, un medico e la caposala. Per concussione è indagato anche un celeberrimo
neurochirurgo giapponese, che però non è
stato arrestato perché residente negli Usa
(La Repubblica, 6.4.16).
Le donne assumono più antibiotici degli uomini e hanno in media il 27% in più di
probabilità di farseli prescrivere. La forbice si
allarga considerando le donne in età fertile:
alle ragazze di 16-34 anni vengono prescritti
il 36% di antibiotici in più; per la classe di età
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successiva, fino a 54 anni, si arriva al 40%.
Tra le cause di questa differenza, il fatto che
le mamme sono più esposte dei papà alle
malattie che i bambini contraggono a scuola e la necessità di guarire in fretta per non
venir meno al ruolo di caregiver. Il fenomeno è stato studiato dall’infettivologa italiana
Evelina Tacconelli all’Università di Tubinga: la
ricerca analizza undici studi sulle prescrizioni
effettuate in Italia, Danimarca, Regno Unito,
Spagna, Israele, Germania, Nuova Zelanda,
Svezia e Belgio. I dati si riferiscono a oltre
44 milioni di pazienti (Corriere della Sera,
6.4.16).
Il Tar Toscana ha accolto il ricorso di una
parafarmacia contro il Comune di Firenze
che le aveva vietato di installare un’insegna
a bandiera nel centro storico. Il regolamento
locale proibisce infatti tali insegne in centro,
fatta eccezione per gli esercizi di “pubblica
utilità” come ospedali e farmacie. I giudici
hanno accolto la tesi secondo cui anche la
parafarmacia svolge un’attività di pubblica
utilità e ha quindi diritto a esporre la propria
insegna nel centro storico (Il Sole 24 Ore
Sanità, 6.4.16).
Il presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, spiega l’utilità degli
acquisti centralizzati dei farmaci al fine di
garantire maggiore trasparenza: “Stiamo lavorando moltissimo su questo, perché individuiamo i prezzi di riferimento sia per evitare
la corruzione, sia per garantire un risparmio.
Uno dei trucchi era l'uso di prezzi sproporzionati per gli stessi prodotti. La centralizzazione in poche stazioni appaltanti è uno degli
obiettivi per ridurre, se non eliminare, le storture corruttive” (La Repubblica, 7.4.16).
Obama blocca i “trucchi” fiscali. Negli
Stati Uniti nuove regole riducono la possibilità, per le multinazionali, di eludere le tasse legalmente. Prima vittima del provvedimento la
maxifusione tra l'americana Pfizer e l'irlandese Allergan, un'operazione da 152 miliardi di
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dollari. L’operazione è stata mandata a monte
perché è venuta meno la sua principale ragion
d'essere, che non era un progetto industriale,
ma un grande risparmio sulle imposte. E questo è indicativo delle conseguenze dell'elusione fiscale, che guida i comportamenti delle
grandi imprese e sottrae risorse economiche
agli Stati: 250 miliardi all'anno secondo la stima Ocse (La Repubblica, 7.4.16).
I numeri dell’Italia. Secondo gli ultimi
dati Istat, gli stili di vita degli italiani stanno
migliorando: diminuiscono i consumatori di
alcol a rischio e i fumatori. Tumori e malattie
del sistema circolatorio sono le patologie per
cui è più frequente il ricovero ospedaliero;
tuttavia, la tendenza è in progressiva riduzione perché sempre più spesso le persone
vengono curate in contesti assistenziali diversi dagli ospedali (day hospital o ambulatori ). La mortalità per queste due malattie è
inferiore alla media europea; quella infantile è
una delle più basse della Ue. In Italia la spesa
sanitaria pubblica procapite è pari a 2.400
euro contro i 3.000 di Francia e Germania (La
Repubblica, 8.4.16).
Malati con la valigia. La migrazione dei
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pazienti dalle Regioni del sud a quelle del
nord è un fenomeno in costante crescita. Una
quota di chi si sposta va nelle Regioni confinanti con la propria e lo fa per motivi pratici di
comodità; molti di coloro che invece scelgono di recarsi più lontano lo fanno per cercare
le cure migliori nelle strutture più moderne.
La Lombardia, seguita da Emilia Romagna,
Toscana e Veneto, è la Regione che attrae di
più, soprattutto i pazienti malati di cancro (La
Repubblica, 4 aprile 2016).
Asilo nido vegano. A Milano è stato
aperto il primo asilo nido d'Italia che segue
totalmente la filosofia vegana. “Amiamo e
rispettiamo tutti gli animali, perciò non facciamo uso di alcun alimento originato dal loro
sfruttamento (non solo carne e pesce, ma
altresì uova, latticini e miele). Le nostre pietanze sono quindi vegan al 100%”, spiegano
dal nido, aperto da pochi mesi. “Se i genitori
sottopongono un bambino a una dieta vegana
in maniera non informata e senza integrazioni
nell'alimentazione -ammonisce il professor
Marcello Ticca, vicepresidente della Sisa,
Società italiana di scienza dell'alimentazionesi rischia di rallentare lo sviluppo del bebè.
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Gli infanti hanno bisogno di un fabbisogno di
energia elevato, che difficilmente riescono
a compensare con il consumo di un'elevata
quantità di cibo di origine vegetale” (Libero,
3.4.16).
Dottore London è la prima clinica di medici interamente italiani a Londra: una dozzina
di specialisti -al momento pediatri e ginecologi- che in poco più di dodici mesi hanno decuplicato visite e attività. A dirigere la società
è la 33enne Giorgia Bacco, genovese laureata
in economia, che ha finanziato la sua idea
vincendo un concorso per il migliore progetto
di start up indetto dall’università londinese
dove frequentava un master. L’idea è nata
per offrire alle numerose donne italiane che
vivono a Londra la possibilità di rivolgersi a
pediatri e ginecologi come farebbero nel nostro Paese. In Gran Bretagna, infatti, si ricorre
a questi specialisti solo in casi di particolari
patologie e non anche per le visite di routine
(La Repubblica, 2.4.16).
(US.SM - 4813/150 - 11.4.16)
* Gli articoli citati sono disponibili sul sito di
Federfarma cliccando i link della circolare.