Dove va l`export dei mobili italiani

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Transcript Dove va l`export dei mobili italiani

Mercoledì
13 Aprile 2016
www.ilsole24ore.com
@ 24ImpresaTerr
IL GIORNALE DELL’ECONOMIA REALE
t
VINITALY
ALIMENTARE MADE IN ITALY
Vino, testo unico
anti-burocrazia
Ue: primo stop
ai semafori inglesi
Giorgio dell’Orefice u pagina 13
Cavestri, Capparelli e Iotti u pagina 17
La settimana del design. Inaugurata ieri a Milano l’edizione numero 55 della rassegna: presenti 2.400 espositori, il 30% esteri
Arredo, un Salone per la crescita
ALL’INTERNO
L’ANALISI
Marco
Morino
Industria
FARMACEUTICA
Ora la sfida
Snaidero: stiamo lavorando molto per aumentare il livello di internazionalizzazione è rilanciare
il mercato
interno
Laura Cavestri
Giovanna Mancini
MILANO
pUna piccola Expo che si ripe­
te ogni anno – per una settimana
– e mette Milano al centro del mondo. Il Salone del Mobile che ieri
mattina ha inaugurato – con taglio
del nastro e forbici d’oro – la sua 55esima edizione (aperta fino do­
menica prossima) è, quest’anno, anche il Salone della ripresa e del­
la crescita, come ha detto durante la cerimonia di apertura il presi­
dente di FederlegnoArredo e del Salone stesso, Roberto Snaidero. Sottolineando che la ripresa que­
sta volta non interessa soltanto le esportazioni, che nel 2015 hanno sfiorato i 12,5 miliardi, con un balzo
del 6,1% rispetto al 2014, ma anche
la domanda interna, che ha messo
a segno un incoraggiante +1%. Me­
rito soprattutto del bonus mobili, che ha dato uno slancio importan­
te ai consumi degli italiani lo scor­
so anno, e che si spera possa con­
fermare la sua efficacia anche per il 2016. Tuttavia, ha aggiunto Snai­
dero, che domani al Salone incon­
trerà il premier Matteo Renzi, «al governo non chiediamo niente più di quello che abbiamo avuto fi­
no adesso, che ha dato buoni risul­
tati, sia per le aziende, sia per le casse dello Stato. Per il 2016 abbia­
mo ottenuto anche il bonus mobili
per le giovani coppie, slegato dalle
ristrutturazioni edilizie, e credo si
debba insistere su questo stru­
mento». L’auspicio, per Snaidero,
è che quell’1% di incremento rag­
giunto nel 2015 possa aumentare quest’anno, insieme con le espor­
tazioni che restano comunque il POLITICA E ISTITUZIONI
Il governatore Maroni:
il vero sviluppo
è nella nostra regione
Il sindaco Pisapia: siamo
punto di riferimento globale
vero motore per lo sviluppo delle aziende. «Stiamo lavorando mol­
to insieme al ministero per lo Svi­
luppo economico e all’Ice per espandere il livello di internazio­
nalizzazione delle nostre imprese
– ha aggiunto – soprattutto su mercati come Stati Uniti e Cina, dove a novembre inaugureremo il
primo Salone del Mobile di Shan­
ghai». Quello dell’arredamento made
in Italy è un patrimonio di produ­
zione che nel 2015 ha raggiunto un
valore di quasi 25 miliardi di euro (in crescita del 3,6% rispetto al 2014) investendo soprattutto sulla
qualità e la tecnologia, come di­
mostra il fatto che che il 67% delle
aziende italiane presenti al Salone
(in tutto gli espositori sono 2.400, di cui il 30% esteri) dichiara di aver realizzato, nell’ultimo trien­
nio, investimenti per l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature, o per ricerca e sviluppo.
L’importanza del comparto è
stata sottolineata anche dal presi­
dente uscente di Confindustria, Giorgio Squinzi, presente al taglio
del nastro insieme al suo succes­
sore designato, Vincenzo Boccia: «Rappresenta una delle punte di eccellenza del nostro Paese – ha affermato –, diffusa su tutto il ter­
ritorio nazionale, che esprime l’orgoglio del nostro made in Italy». Mentre per il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il setto­ Vetrina internazionale. Al Salone 2016 sono presenti 2.400 espositori e attesi 300mila operatori
re del mobile e il Salone hanno fat­
to da modello e apripista per ren­
dere la città, «un punto di riferi­
Dove va l’export dei mobili italiani
mento internazionale. Il Salone ci ha insegnato negli anni a lavorare insieme, pubblico e privato – ha Dati 2015 in milioni di euro e variazione % sul 2014
detto –. Un’esperienza e un mo­
1.708,46
572,41
+2,9
dello organizzativo che hanno Francia
Russia
contribuito a rendere un successo
anche Expo 2015». Per il presiden­
1.328,04
413,81
+4,3
Germania
Spagna
te della Regione, Roberto Maroni,
il salone «mette Milano e la Lom­
1.122,17
331,50
+15,3
bardia al centro del mondo. Il vero Regno Unito
Cina
sviluppo è qui – ha aggiunto – . 1.015,64
323,26
+22,4
Renzi potrebbe investire sul futu­
Stati Uniti
EAU
ro portando a Milano il ministero 608,28
305,73
+4,8
dello Sviluppo economico e ma­
Svizzera
Arabia S.
gari affidarlo a un milanese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
u Continua da pagina 1
T
-27,1
+15,1
+27,5
+37,2
+25,8
Fonte: Centro Studi FederlegnoArredo
Il caso. Una mostra­evento e molte iniziative per spingere un settore apripista all’estero
Il «classico» prova il rilancio
mento sono a carico del cliente. Circa 400 euro al metro cubo. È evidente che con il rublo in caduta
diventa difficile restare competi­
tivi. Intanto da 3 anni abbiamo p«Sui mercati esteri, emer­ ridondanza dei decori e la pienez­ natore del settore per Federlegno ne il canale retail. Ma i fatturati si aperto uno show­room negli Usa genti e non, i primi ad arrivare za delle forme – questa edizione – di tutti i mercati oggi maturi ed fanno sui progetti. Più un “su mi­ e stiamo investendo sulla Cina». siamo stati noi. Il design è arriva­ del Salone restituisce piena citta­ ora degli emergenti. E occupiamo sura” che un vero “contract”: edi­
«In Russia – spiega Serena Mar­
to dopo». Per Gabriele Provasi – dinanza al Classico. Pari dignità quasi il 40% degli spazi espositivi lizia privata di lusso. tini, responsabile commerciale di architetto e responsabile dei pro­ suggellata dalla mostra­evento con oltre 420 aziende».
«Il vero problema oggi è la Rus­ Martini ( 6 milioni di fatturato e 40
getti dell’azienda di famiglia (25 «Before Design: Classic» e da un Un settore tutt’altro che trascu­ sia – spiega David Bordignon, Ceo addetti) – data l’instabilità del ru­
milioni di euro e 60 addetti tutti cortometraggio firmato dal pluri­ rabile. Oltre 1 miliardo di euro di della Camillo Bordignon (6 milio­ blo , i clienti temono che tra pro­
in Brianza) – questo è l’anno del­ premiato regista Matteo Garrone. fatturato (secondo Federlegno) e ni di euro di fatturato per il 90% da gettazione e consegna gli aumenti
l’orgoglio ritrovato.
«Siamo stati apripista – ha spie­ un export che supera il 90 per cen­ export e 30 dipendenti ) –. Con il siano eccessivi. Dai preventivi al­
Da anni considerato la “Cene­ gato Luciano Colombo, titolare to. Si vende in Russia e negli Usa, fatto che si vende franco­fabbrica, la conclusione del progetto può rentola” del settore arredo – per la della Annibale Colombo e coordi­ negli Emirati Arabi e in Cina. Tie­ tutti i costi di trasporto e sdogana­ passare anche un anno e mezzo».
«Anche per questo – ha con­
cluso Grabriele Provasi – andre­
mo in Cina. Prima dell’estate apriamo a Chengdu. Entro l’anno a Shanghai».
«Stiamo sviluppando mono­
marca anche a Londra e Miami – spiega Andrea Gullo, di Officine Gullo (tradizionali cucine in me­
tallo fiorentine, 8 milioni di fat­
turato e 40 addetti) – . Città del design, maanche di neo­ resi­
denti facoltosi da Cina, Russia,
Paesi arabi e India» .
L.Ca
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ravolto dal calo dei
consumi che ha
colpito l’economia
italiana nel suo complesso, anche il settore dell’arredo ha dovuto fare i conti con il crollo della domanda interna. Per moltissime aziende, in particolare quelle di minori dimensioni, il mercato italiano resta basilare per garantire lo sviluppo dei fatturati. Se viene meno l’Italia, come purtroppo è accaduto nei lunghi anni di crisi, il rischio di dover chiudere i battenti è dietro l’angolo. Si parla molto e giustamente dell’importanza dell’export per questo settore, che è una bandiera del made in Italy nel mondo. E infatti il ritorno dell’export ai livelli pre­crisi è un’ottima notizia. Ma quel segno meno sull’Italia, che misure di stimolo dei consumi come le detrazioni fiscali sulla casa e da quest’anno anche il bonus mobili per le giovani coppie hanno cercato di cancellare, è una spina nel fianco delle imprese. Ora si apre uno spiraglio, un primo raggio di sole: nel 2015 il mercato italiano del mobile registra un +1% dopo sette anni di cali ininterrotti. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, è fiducioso che quest’anno il +1% del 2015 si trasformi in un più due per cento. È una ripresa ancora fragile che merita di essere incoraggiata, da parte del governo, con ulteriori misure di sostegno agli acquisti. Perché l’industria italiana del legno­mobile è patrimonio di tutta la nazione, da preservare con cura, una miniera di saperi e tradizioni che tutto il mondo ci invidia.
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Glaxo investe
1 miliardo in Italia
Roberto Turnou pagina 16
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il peso dell’Imu
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Due Pmi toscane
rifanno Palmira
Silvia Pieracciniu pagina 16
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ecco il calendario
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Nel 2015 cresce
la spesa dei Comuni
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Siremar acquisita
da Sns: operazione
da 55 milioni