Tappe Cammino Francese a cavallo

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Transcript Tappe Cammino Francese a cavallo

Il cammino da Saint Jean Pied de Port a Santiago de Compostela
Attraversava la Spagna dal confine orientale a quello occidentale, percorrendola in quasi tutta la sua
larghezza (vedi immagine). La porta d'ingresso è attraverso la Francia, il cui territorio era percorso da ben
quattro arterie principali di pellegrinaggio che raccoglievano viandanti da ogni parte d'Europa. Per questo,
pur svolgendosi in gran parte su territorio spagnolo, questo ramo fondamentale viene chiamato "Cammino
Francese". Il percorso prende origine dalla città francese di Saint-Jean-Pied-de-Port, la prima vera tappa di
questo viaggio, e poi giungeva in territorio spagnolo attraverso il valico sui monti Pirenei, nel famoso passo
di Roncisvalle tanto cantato nelle gesta medievali. Questo percorso si snoda su una lunghezza complessiva
di circa 790 km.
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Ritengo che il periodo migliore per partire sia tra giugno e settembre cercando di evitare il più possibile il
cattivo tempo che andrebbe a complicare notevolmente i problemi logistici legati alla sistemazione del
cavallo, che spesso e volentieri sarà di fortuna, in quanto il cammino non è attrezzato con strutture adatte
ad ospitare tali animali. In alcune regioni si potrebbe soffrire il caldo, ma in questo modo si eviterà di
caricare le bisacce, quindi la schiena del cavallo, con indumenti ingombranti e pesanti.
Ho intenzione di percorrere mediamente 30 - 35 km al giorno che corrispondo a circa 26 giorni di cammino,
ai quali intramezzare 2 giorni di sosta per eventuali controlli, ferrature e quant’altro necessario per il
benessere del cavallo.
Un impresa di questa portata, dove la difficoltà non è percorrere 30 Km al giorno, ma bensì farlo in solitaria,
cioè senza nessun aiuto esterno, per questo motivo va data massima importanza all’attrezzatura che verrà
utilizzata.
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La sella (fondamentale) dovrà garantire massima leggerezza, assoluto confort per il cavallo e per il
cavaliere, per questi motivi, dopo svariate prove, si è deciso di optare per una sella Setzi, modello
Shardana, che permette un ottima stabilità in sella anche in condizioni difficili. E’ una sella che
ricorda la vecchia sella militare americana, ideata per rimanere molte ore a cavallo, molto valida in
terreni sconnessi. Altresì presenta un lungo foro al centro che permette una circolazione continua
d’aria sulla schiena del cavallo.
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Testiera e pettorale saranno in biothen (Umbria Equitazione), materiale molto resistente, di facile
manutenzione, possibilmente briglia – cavezza grazie alla quale sarà più semplice la gestone del
cavallo una volta raggiunto il punto tappa quotidiano.
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Senza aiuti esterni ci sarà una grande quantità di materiale da trasportare quotidianamente; per il
cavallo (piccole scorte alimentari, farmaci e integratori, corde e capezza, attrezzi per la pulizia e
piccoli interventi di mascalcia, ecc); per il cavaliere (tenda, sacco a pelo e lenzuolo, abbigliamento,
igiene personale, farmaci, indumenti antipioggia, derrate alimentari ecc); per tutti i motivi
sopradetti saranno necessarie bisacce molto capienti. Ho scelto di utilizzare delle borse da
cicloturismo (modificate secondo le mie esigenze) molto più grandi di quelle da equitazione. Altresì,
con l’aiuto di un artigiano, ho realizzato un ponte da applicare alla paletta della sella in modo che il
carico non gravi direttamente sulla schiena del cavallo ma bensì sulla sella stessa.
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Per l’alimentazione utilizzerò un mangime completo della Horse Plus, integratori Biomix sport.
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La partenza è fissata a Saint Jean Pied de Port, posta nella regione francese di Aquitania, con una tappa
durissima, l’attraversamento dei Pirene passando per la “strada di Napoleone”, fino ad arrivare a
Roncisvalle in cui si svolse la celebre battaglia condotta da Carlo Magno. Luoghi carici di storia con paesaggi
mozzafiato ed architetture imponenti che ritroveremo lungo tutto il cammino che ci condurrà a Santiago de
Compostela.
A Saint Jean Pied de Port ricovero del cavallo situato presso la Farme Asoritzia Route de Jaxu 6422 - Saint
Jean le Vieux - Tel +33 559370416 - Mobile +33 623085384.
A Roncesvalles ricovero del cavallo presso campo cintato messo a disposizione da Albergue de Peregrinos,
Real colegiada de Roncesvalles , Tel: +34 948760000/948760029
Email: [email protected].
Tappa impegnativa, definita "rompepiernas" (spezza gambe) per via del chilometraggio del tracciato
caratterizzato dall’attraversamento dei valichi di Mezkiritz e dell’Alto Erro, antico luogo di banditi ed ora di
nebbie e boschi, attraversando graziosi paesi come: Burguete-Auritz, antico borgo di Roncisvalle, pieno di
“casoni” dove Ernest Hemingway alloggiava quando si rimetteva dalle fatiche letterarie andando a pescare
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nel rio Irati. Espinal-Auritzberri, fondato da Teobaldo nel 1269. Biscarreta-Gerediáin, paese del bestiame.
Lintzoain, con le sue case dalle belle facciate, fino a Zubiri dove si attraversando il bellissimo puente de la
Rabia che deve il suo nome alla credenza popolare secondo la quale facendo fare agli animali tre giri sotto il
pilone centrale, nelle acque del rio Arga, guarivano dalla "rabbia".
A Huarte ricovero del cavallo presso il Club Hípico Oscar Lorente Camino de Urbi, 31620 Huarte, Navarra Tel:+34 948 33 14 36
Si parte, cavallo alla mano, per imboccare un percorso che ci consentirà di evitare il traffico di una grande
città come Pamplona. Si arriva poi alle pendici dell’Alto del Perdon, con i suoi caratteristici mulini a vento e
da lì una dura salita nella cui sommità si erge un monumento che rappresenta una serie di pellegrini a
cavallo con la scritta “dove si incrocia il cammino del vento con le stelle”.
La discesa verso il punto tappa giornaliero sarà caratterizzata da un sentiero sassoso molto disagevole.
Puente la Reina, costruito sul rio Arga, proprio per evitare ai pellegrini del medioevo un guado spesso
pericoloso.
A Puente la Reina ricovero del cavallo in prossimità del Camping El Real - Paraje El Real - 31100 Puente La
Reina - Tel. +34 948 340220 - 626411150 – Email [email protected].
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Si parte transitando sul magnifico ponte romanico sopra il fiume Arga, la via jacobea continua poi per il
fondo valle su strade di terra di origine romana, i cosiddetti "calzada romana" attraversando diversi ponti
proprio di quell’epoca.
Prima del monastero de Irache, una fonte di acqua e vino offrono il miglior antidoto contro l'insidioso tratto
che conduce a Villamayor de Monjardín caratterizzato da coltivazioni di vigneti e ulivi.
A Irache ricovero del cavallo presso Club Hípico Jesus Maria De Carlos – Telefono +34 948553836.
In avvio si percorre una bella strada in mezzo a campi coltivati e alberi di querce. Il percorso interrotto
dall'attraversamento della strada, riprende fino ad Azqueta località dove vive Pablo Sanz Zudaire detto
Pablito dei "bordoni" (i bastoni dei pellegrini) che costruisce e offre i bastoni fatti con il legno di nocciolo, ai
pellegrini che vanno a trovarlo a casa sua. Proseguendo il cammino prima di entrare a Villamayor di
Monjardín, dove si racconta ci furono battaglie di Carlo Magno, si può ammirare la Fonte dei Moro del
secolo XIII. Si tratta di una robusta cisterna coperta con volta ad arco di stile romanico. Nella cima alta del
monte si osservano i resti del castello di San Esteban del secolo X che si ergono dominando la regione.
Villamayor è nota per i suoi vigneti e le cantine. Si arriva a Torres del Rio dove troviamo la chiesa del Santo
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Sepolcro a pianta ottagonale di probabile origine templare del XII secolo. La torre addossata alla chiesa un
tempo serviva come faro nella notte per guidare i pellegrini.
A Torres del Rio ricovero del cavallo presso campo cintato appena fuori paese di proprietà della titolare
dell’albergue La Pata de Oca, M. Remedios Hidalgo Canada, Calle Mayor 5, Tel +34 948378457.
Con la tappa di oggi si abbandona la regione della Navarra per entrare nel territorio della Rioja, terra del
pane e del vino. Si toccano città come Viana con la grande chiesa di Santa Maria in stile gotico del XIII
secolo dove si trova sepolto Cesare Borgia. Scendiamo lungo il pendio ed incontriamo il cippo che segna il
confine tra la provincia della Navarra e la Rioja di cui Logroño è il capoluogo. A partire da questo punto una
pista dipinta di rosso che attraversa la zona industriale ci guida fino alla città entrando per il ponte di pietra
sopra l'Ebro. Tale ponte fu costruito nell'XI secolo da Santo Domingo de la Calzada e da San Juan de Ortega
ben noti per le loro opere lungo il cammino di Santiago. Percorriamo ancora 7,5 Km per raggiungere il
punto tappa fissato nel paesino di Navarrete. Tappa impegnativa per i continui saliscendi.
A Navarrete ricovero del cavallo presso Centro Hìpico Navarrete, Carretera de Entrena, 26370 Navarrete,
Telefono:+34 617 35 48 73/941 74 00 78 – Email [email protected].
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La giornata inizia con il superamento dell’ Alto di San Antón, la salita è impegnativa, ripida con un tratto
finale su sentiero pietroso e sconnesso. Nella discesa bisogna prestare attenzione al fondo; ci sono pietre e
scale. Da qui in poi la in percorso riprende senza particolari difficoltà.
Circa tre chilometri prima di Nájera si trova il Poyo (collina) di Rolando una piccola elevazione che rievoca la
mitica vittoria di Rolando sul gigante musulmano Ferragut. A 5 Km di cammino da Ciruena si giunge a Santo
Domingo de la Calzada una delle città simbolo del cammino, la sua cattedrale con la famosa leggenda del
gallo e la gallina che ricordano un miracolo avvenuto intorno al 1300 dp. Da allora un gallo e una gallina
bianchi sono posti in una gabbia all’interno della chiesa.
A partire da questo punto comincia una fase differente del camino, si lasciano dietro le tappe navarresi con
i continui saliscendi e cominciano i tratti della Rioja più dolci ma in continua ascesa fino agli altipiani per
Burgos.
Da Navarrete e fino a Burgos (X° tappa) saranno tre tappe impegnative in quanto non si trovano strutture
adatte ad ospitare cavalli.
A Santo Domingo de la Calzada ricovero del cavallo presso campo “Confradia del Santo” – Calle Major 38 –
Tel +34 941343390 – Email [email protected].
Con questa tappa si lasciano le terre della Rioja caratterizzate dai campi di granaglie e vigneti e ci si
addentra in Castiglia-Leon in direzione del capoluogo Burgos.
Questa tappa non presenta difficoltà rilevante. Continua la salita che ci porterà a poco a poco fino agli 800
metri sul livello del mare di Burgos, ed il falso piano è la tendenza generale. La strada attraversa molti paesi
“riojanos”, per questo il tragitto diventa molto divertente. Inoltre, nella strada principale sono stati creati
alcuni "andaderos" (piste - corsie) che facilitano il passaggio dei pellegrini e, soprattutto, proteggono la loro
sicurezza.
A Villafranca Monte de Oca ricovero del cavallo presso campo cintato messo a disposizione dall’ Ostello
San Anton Abad – Calle Hospital 4 – Tel +34 947582150 – Email [email protected].
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La partenza da Villafranca non è delle più semplici, infatti, inizia subito con la dura salita che porta a San
Juan de Ortega, un monastero in mezzo ai Montes de Oca a mille metri di altitudine, denominato "l'alto de
la Pedrja" che ci porta alla quota dell'altopiano Castigliano di Burgos. Nei tempi che furono, questo tratto
era considerato uno dei più pericolosi a causa della presenza di ladri e banditi. Si cammina in uno dei luoghi
più solitari, immersi nella natura e nella pace del cammino. In continua salita si arriva ad un punto
panoramico che domina la "Sierras de la Demanda" e alla "fuente de Mojapán" dove comincia ad addolcirsi
un poco. Siamo circondati da querce, ginepri ed erica. Si attraversa il più importante parco archeologico di
ritrovamenti preistorici "l'isola nell'oceano del tempo" presso la cittadina di Atapuerca. Un paesaggio
suggestivo e brullo contrassegna questa parte del percorso. Per arrivare alla periferia di Burgos, dove ho
deciso di fare un giorno di sosta per un eventuale ferratura, percorriamo la nuova variante (1 km più lunga)
che passa per Castañares, ma ci evita la caotica zona industriale della città.
A Burgos ricovero del cavallo presso il Centro Ecuestre Miraflores - Calle de San Pedro Cardeña, 9 - 09193
Burgos – Tel +34 659480737 - Wh 34659480737 - Email [email protected].
Attraversare grosso centri abitati e trafficati come Burgos è sempre un problema, circa 12 Km da percorrere
prevalente con il cavallo alla mano. Da oggi cominciano le tappe delle vaste mesetas fino a Leòn, ci
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troviamo nel vivo dell'altopiano castigliano; lunghe distese piatte e solitarie, strade diritte senza rifugi ed
abitati sotto un sole che picchia, ma soggette anche sferzate di vento e bufera in caso di pioggia. Immense
distese di campi di cerali colorano di verde o di oro il paesaggio. Dopo 5 km da Hornillos incontriamo una
Croce di Santiago e poco più avanti l'oasi dell'Arroyo de San Bol; una fonte d'acqua, fresca e abbondante
immersa nell'ombra degli alberi fanno di questo luogo l'ideale per una sosta rigenerante. Ancora un'ora
circa di cammino e arriviamo quindi a Hontanas che magicamente spunta passo dopo passo dal fondo
dell'avvallamento in cui è accovacciata. Tappa lunga ma piatta. 34 Km con poche zone d'ombra dove
riposare.
A Hontanas ricovero del cavallo in campo cintato presso l’ Albergue Santa Brigida, Calle Real, 19
Tel +34 628 927 317/638938546 - Email [email protected].
Usciamo da Hontanas circondati da maestose rovine di torri e conventi sotto i cui maestosi archi passa il
nostro camino quotidiano. Attraversiamo Castrojeriz ultimo paese della provincia di Burgos. Si affronterà
poi una dura salita di circa 1,3 km e un dislivello di 140 metri giungendo a quota 917 m. s.l.m.. per giungere
poi, immersi nel cosiddetto “granaio di Spagna” fino a Boadilla del Camino.
A Boadilla ricovero del cavallo presso l’ostello, il cui gestore possiede dei cavalli.
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Lasciamo Boadilla e iniziamo una delle tappe piatte e per certi versi monotone, della lunga meseta
Castillana. Si costeggia il "Canal de Castilla" fino alla chiusa di Fromista, una grande opera di ingegneria
costruita attorno al 1800 per l'irrigazione dei campi e il trasporto dei cerali su zattere trainate da buoi. Si
riprende il cammino lungo una pista bianca ad uso e consumo specifico dei pellegrini come testimoniano i
pilastrini con la piastrella che riproduce la conchiglia di "Santiago" gialla su sfondo blu, che posti a coppie di
due a due la delimitano e impediscono alle macchine di accedervi. Senza grossi trambusti si arrivia a Carrión
de los Condes, finale di questa tappa.
A Carrion ricovero del cavallo presso il sig. Jesus Caminero, proprietario di alcuni box nel cento della città.
Usciamo da Carrión prendiamo la Vía Aquitana, antica strada romana che univa la lontana Bordeaux ad
Astorga e che qui conserva ancora parte del suo tracciato originale, 11,5 km dritti sotto il sole (... se non con
una pavimentazione ciottolata che metterà a dura prova zoccoli e piedi. Calzadilla de la Cueza appare come
un'oasi nel deserto dove trovare finalmente ristoro e sollievo.Un ultimo strappo ci porta fino a Terradillos
de los Templarios paese che prende il nome dai cavalieri templari che presidiavano in questo luogo l'ormai
scomparso hospital de San Juan.
A Terradillos de los Templarios ricovero del cavallo presso Alberque de los Templarios - Teléfonos.- +34
667 25 22 79 — 979 065968 - Email: [email protected].
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Abbandoniamo Terradillos de los Templarios per affrontare una tappa tranquilla senza particolari difficoltà
che procede parallelamente alla strada statale che incroceremo diverse volte percorrendone alcuni tratti.
A El Burgo Ranero ricovero del cavallo presso campo cintato di proprietà della sig. ra Aurea de Prado.
La tappa è molto semplice e necessità di poca descrizione. Uscendo da El Burgo Ranero attraversiamo una
zona paludosa habitat ideale per anfibi, rapaci e anatre. Ritroviamo la pista alberata e un paesaggio del
tutto simile a ieri. Ci avviciniamo alla zona industriale dell'alto del Portillo alla porte di León. Si attraversa la
trafficatissima statale N-601 sul sovrappasso blu costruito appositamente per favorire il passaggio ai
pellegrini e siamo a Puente Castro, quartiere periferico di León separato dalla città dal río Torío.
A Leon ricovero del cavallo presso campo Hipico Municipal El Parque – Paseo del Parque 8
Telefono +34 987200517.
L'uscita da Leòn potrebbe creare qualche difficoltà essendo il centro più importante dell’intera regione,
quindi molto trafficato. Si attraversa Valladangos del Paramo che attorno all'anno 1100, durante la
reconquista, fu terra di battaglie sanguinarie. Arriviamo poi al Puente de Orbigo noto come il Puente del
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passo Honroso (del passaggio d'onore), e per la presenza nelle sue acque della trota Fario (Salmo trutta
fario) che è l'ingrediente principale del piatto tipico la "sopa" che si prepara all'Hospital de Orbigo.
A Hospital de Orbigo ricovero del cavallo nei pressi del Camping Don Suero - Av. Suero de Quiñones 0 Telefono:+34 987361101.
Partiamo percorrendo il tracciato classico che corre parallelo alla strada statale ormai straconosciuta N-120.
Proseguiremo poi prendendo una variante che passa per Villares de Órbigo molto apprezzata per il
paesaggio agrario e l'ambiente molto rilassante. In entrambi i casi il cammino si ricongiunge a Santibáñez
de Valdeiglesias. Da qui il cammino riparte nuovamente congiunto, per una pista larga e ciottolosa
attraversando un paesaggio piacevole con coltivazioni di vario genere, vitigni, alberi di quercia, macchia
tipica locale. Una tratto molto tranquillo che ci porta fino al suggestivo crucero de Santo Toribio, un
eccellente punto panoramico che si apre sulle città di Justo de la Vega e Astorga. La città di Astorga vanta
antiche origini romane quando era un accampamento militare durante le guerre cantabriche (29/19 a.c.). Il
palazzo episcopale oggi museo del cammino, opera del geniale architetto Antonio Gaudí. Si esce da Astorga
e si abbandona il "piattume" delle tappe precedenti, ci si avvicina alla Galizia e il profilo altimetrico varia.
Il punto tappa odierno è fissato a Rabanal del Camino dove possiamo trovare svariate opportunità per
dormire e mangiare.
A Rabanal del Camino sistemazione del cavallo presso il centro di turismo equestre OPP MED AKA
Telefono +34 649370066/620200193.
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Oggi si tocca il punto più alto del cammino (1504 m slm) e forse anche uno dei più simbolici del cammino:
La Cruz de Hierro un lungo palo di legno con in cima una piccola croce di ferro e ai piedi un cumulo di
pietre. Sono le pietre che i pellegrini portano. Chi dal proprio paese chi raccogliendole lungo il cammino.
Rappresentano i ricordi, i fardelli di cui i pellegrini vogliono liberarsi, i pesi, i dolori le sofferenze di una vita.
E' un gesto di liberazione che replicato migliaia e migliaia di volte, ha creato questa montagnola. La discesa
è caratterizzata da forti pendenze fino ad arrivare a El Acebo, splendido paesino con case di pietra e tetti in
ardesia. Si continua scendere lungo la valle dell'arroyo de Prado in direzione Molinaseca. Il cammino
diventa tortuoso e difficoltoso fino a quando uscendo da una sparuta boscaglia di pioppi si arriva ad
imboccare la strada LE-142.
Attraversando il rio Boeza entriamo in Ponferrada. Città di quasi 70mila abitanti capitale della regione del
Bierzo caratterizzata dal Castillo de los Templarios che testimonia con la sua bellezza la potenza assunta
all'epoca, dall'ordine dei monaci templari.
A Ponferrada sistemazione del cavallo presso il Club Hipico El Torton,
Tel +34/987426686 – 636964503 – 661380636 - Email: [email protected]
In questa tappa ci fermeremo per il secondo giorno di sosta, essendo il Club Hipico El Torton ben
attrezzato e dove troveremo sicuramente il maniscalco ed eventualmente un veterinario.
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La tappa, una volta abbandonato il traffico cittadino, prosegue tra le coltivazioni dei vigneti, di cui il Bierzo
vanta una buona tradizione e qualità. Si prosegue per Villafranda del Bierzo dove possiamo ammirare il
castillo de los Marqueses de Villafranca del XVI secolo.
A Villafranca de Bierzo ricovero del cavallo presso rifugio di Jesus Jeto – Telefono +34 987540229.
Oggi decisamente si sale con quasi 800 metri di dislivello. Stiamo per entrare nel territorio della Comarca
(Regione) de Os Ancares posta tra León y Galicia. E' una riserva naturale con un paesaggio montagnoso
abitato da una popolazione di tradizioni e costumi più della Galizia che della Castiglia/León. Qui troviamo le
"Pallozas" tipiche abitazione di pietra a pianta ellittica con tetto di paglia a forma di cono. Dalla vetta del
monte O Cebreiro si vede finalmente tutta la Galizia (il monte è proprio sul confine tra la Castiglia e Leon e
la Galizia). Da qui lungo il cammino, ogni 0,5 km troviamo un cippo di pietra che fa la conta alla rovescia dei
chilometri mancanti fino a Santiago e il primo riporta 152,5. Sono le ultime fatiche di questa che è una delle
tappe più temute del cammino che si conclude con l'arrivo a O Cebreiro è un paesino di poche case di
pietra, assai caratteristiche, dove praticamente ci sono solo pellegrini.
A O Cebreiro ricovero del cavallo presso il rifugio del pellegrino, dove sono presenti delle poste coperte,
Telefono:+34 660 39 68 09.
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Oggi si cammina nelle terre di Santiago, delle nebbie, degli antichi Celti e delle preziose miniere romane,
delle colline e dei boschi di querce e castagni. Dall'ostello posto a quota 1296m si sale ancora fino al punto
massimo a 1370 nelle vicinanze del Teso da Cruz e monte Area. Da qui prendiamo una ampia pista
forestale che termina incontrando la strada LU-633 a Santo Estevo de Liñares. Il sentiero segue parallelo
alla strada e scende lievemente ed arriviamo a Hospital de la Condesa. Qui incontriamo i primi esemplari di
vacche note come "rubias gallegas" apprezzate per la loro carne.. Dopo Fonfria, cominciamo a perdere
quota. Continuiamo sulla strada in falso piano che diventa poi un po' più impegnativa avvicinandosi a
Riocabo (percorsi 5,5km) da dove comincia il tratto più bello della tappa tra sentieri in mezzo ad animali al
pascolo, castagni, querce, betulle. Il verde dei boschi lascia lo spazio ai prati a pascolo.
A Sarria ricovero del cavallo nei pressi del Camping Vila de Sarria . Carretera de Pintin km 1
Telefono:+34 671 68 13 33.
Lasciamo Sarria e arriviamo al punto panoramico sopra la città adornato con un crucero. Superato un
piccolo si comincia a salire per un sentiero coperto da castagni secolari luogo di un Castro pre-romano. Tra
muretti a secco di pietra e sotto le fronde di castagni raggiungiamo Brea dove ci attende la pietra miliare
dei 100 Km a Santiago. Una discesa abbastanza brusca ci avvicina agli argini del lago artificiale di
Portomarin. Un ponte di più di 350 metri che lo attraversa ci porta a fare gli ultimi passi fino ad arrivare
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davanti all'icona dei pellegrini di Portomarin; la scalinata di pietra costruita su uno degli archi del vecchio
ponte romano-medievale. Arriviamo a Toxibo (Mojón 85,5) dove c'è un elegante "Horreo" di pietra e legno
Si ritorna nuovamente sull'asfalto e passata un "merendero" si arriva a Gonzar ed alla fine della tappa
odierna.
A Gonzar ricovero del cavallo pressi fattoria all’ingresso del paese.
Albergue de peregrinos de Gonzar - Telefono:+ 34 982157840 / 660396817
Partiamo percorrendo, un po' di qua e un po' di, una strada poco trafficata per circa 10 km fino ad
immettersi nella Statale N-547 in localita A Brea.
Melide non possiamo esimerci dal mangiare El pulpo Galego con olio di oliva, sale e peperoncino che
assieme ai dolci locali come el "rico" e le "melindres" fanno parte della tradizione locale.
A Melide ricovero del cavallo presso fattoria all’ingresso del paese.
Albergue de peregrinos de Gonzar
Telefono:+ 34 982157840 / 660396817.
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A Melide s'incrocia il cammino primitivo che proviene da Oviedo. Usciamo dalla città passando per una via
con vista sulla valle scendiamo fino alla statale N-547, che attraversiamo per prendere di fronte la CP-4603
in direzione San Martiño. Ci troviamo in mezzo ad eucalipti, specie a foglie caduche, e prati e ruscelli come
il río Catasol il cui superamento è divento una cartolina del cammino. Si prosegue immersi in questo
ambiente rilassante, per Raido e Parabispo. Raggiungiamo Punta Brea e dopo aver costeggiato dei prati
affrontiamo una impegnativa salita che ci porta a sfiorare la statale N-547. Prati a pascolo per il bestiame si
susseguono uno appresso l'altro, percorriamo piste coperte di fogliame. A O Pedruozo termina la penultima
tappa del nostro cammino.
A O Pedrouzo ricovero del cavallo nei pressi dell’ Albergue Edreira, Rúa da Fonte, nº19
Tel +34 981 511 365 - [email protected].
Tappa di avvicinamento alla meta finale. Si è scelto di fermarsi al Centro Hipico La Lagunita, il più vicino alla
città di Santiago, in tal modo si potrà pianificare con calma l’ingresso alla città del santo, visionando il
percorso in tutta calma.
A San Marcos (Santiago de Compostela) ricovero del cavallo presso il Centro Hipico La Lagunita, Lugar da
Lagoa - San Marcos, s/n - Tel +34 628 80 08 06.
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Todo se comple, "tutto si completa". Ci siamo, Santiago ci aspetta; è il grande giorno. La tappa è semplice,
anche perché l’abbiamo pianificato il giorno precedente. Sette Km per andare e sette per rientrare al
Centro Hipico La Lagunita. Mettiamo a terra la sella le bisacce. Ci attende la maestosità della cattedrale con
le sue torri, la sua scalinata, lo splendido portico della gloria, mentre dall'alto la statua del santo pellegrino
ci saluta.
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