15/04/2016 Inceneritore. Movimento 5 Stelle: “Le soluzioni

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15/04/2016
Inceneritore. Movimento 5 Stelle: “Le soluzioni alternative non solo state neanche valutate―
“La partita adesso si gioca a Sesto Fiorentino―
Sono numerose le mozioni che abbiamo presentato per informare il Comune di Firenze che esistono
soluzioni alternative che, come sanciscono le normative nazionali e comunitarie, devono essere valutate
prima di arrivare all’autorizzazione della costruzione dell’impianto.
Per questo – spiegano le consigliere Silvia Noferi ed Arianna Xekalos assieme ai consiglieri del Movimento 5
Stelle dei comuni interessati dalla costruzione dell’inceneritore – abbiamo chiesto al Comune di varare al più
presto un piano “rifiuti zero” (che preveda tra l’altro la raccolta porta a porta, la riduzione dei rifiuti ed il riciclo);
di sostituire i vecchi cestini con cestini per la raccolta differenziata di vetro, plastica, carte ed organico; di
installare eco compattatori per incrementare la raccolta ed il recupero di bottiglie di plastica e lattina di
alluminio; di vietare l’utilizzo di bottiglie, come ha sancito la città di San Francisco, al fine di ridurne l’enorme
spreco.
Mozioni bocciate dal PD che dimostra ancora una volta, di non voler neanche discutere le altre soluzioni di
smaltimento dei rifiuti.
Infine abbiamo chiesto di installare centraline di analisi dell’aria nella zona di Firenze Nord, proprio in vista
delle costruzioni di nuove opere come l’inceneritore, l’autostrada e la nuova pista dell’aeroporto. Anche
questa bocciata.
Non solo, ma per capire come funziona lo smaltimento a Firenze, recentemente ci siamo recati presso
Quadrifoglio: per i rifiuti indifferenziati la destinazione è sempre l’inceneritore, anche se quelli che vengono
mandati a Case Passerini, vengono prima separati tra rifiuti grandi e più piccoli.
Per non parlare della discarica di San Donnino, che essendo a cielo aperto, quando piove si creano acque
inquinate che devono essere a loro volta depurate.
Invitiamo chi non è d’accordo ad andare a fare una visita presso gli impianti di Quadrifoglio per rendersi
conto della quantità folle di rifiuti che vengono prodotti e bruciati senza che si ostacoli o limiti in nessun modo
la produzione.
Le buone pratiche – aggiungono le consigliere Silvia Noferi ed Arianna Xekalos – devono passare dal riuso
dei manufatti, all’incentivo alla vendita di prodotti sfusi, all’inserimento di questa materia negli insegnamenti
scolastici della scuola dell’obbligo perché solo cittadini consapevoli potranno contribuire in modo
determinante alla soluzione di questo problema.
Insieme ai consiglieri comunali di tutta l’area metropolitana fiorentina e pratese – continuano Xekalos e
Noferi – abbiamo studiato un’azione legale e la stiamo portando avanti, perché sono numerose le criticità di
questo progetto.
Nel febbraio 2000, ad esempio, il consiglio provinciale di Firenze ha adottato il piano provinciale dei rifiuti
con cui si prevedeva di raggiungere il 55% dei rifiuti differenziati entro il 2010. Il nostro Comune nel 2015 ha
raggiunto il 53,95%, ma prevede comunque di raggiungere il 57,81% nel 2016, nessuno sa come.
Ci sono poi numerosi fattori che il Comune continua a non prendere in considerazione:
- la VIS si è conclusa nel 2005, da allora la popolazione della zona è passata da 3500 a 35000
- gli inceneritori moderni bruciano ad alte temperature per limitare la produzione di diossine ma ciò produce
polveri le cui particelle sono molto più piccole e difficilmente intercettabili dai sistemi di monitoraggio, le
famose centraline.
- le normative europea e nazionale pongono l’obbiettivo sulla prevenzione e riduzione dell’inquinamento
- TUA gli artt. 178 e 179 invitano le Autorità competenti a smaltire e recuperare rifiuti senza pericolo per la
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salute pubblica
- non sono stati stimati i quantitativi di scorie e ceneri, né dichiarato dove verranno collocati
- la Usl ha indicato numerose prescrizioni che testimoniano l’alta pericolosità dell’impianto ad oggi non
ancora realizzate
- nella VIA la stima delle concentrazioni degli inquinanti emessi non è allineata ai limiti di legge ma a quelli
garantiti dal proponente, ne deriva una sottostima del rischio
- mancato monitoraggio della qualità dell’aria nella zona
Per tutti questi motivi e non solo continueremo a lottare, uniti, contro questa grande, inutile e nociva opera.
E’ intervenuto anche l’On. Alfonso Bonafede che ha sottolineato: “L’inceneritore va fermato, il governo
continua ad insistere su opere inutili e dannose per i cittadini”.
Arianna Xekalos
Silvia Noferi
Niccolò Rigacci, consigliere M5S Campi Bisenzio
Francesco Mastroberti, consigliere M5S Calenzano
Gabriele Capasso, consigliere M5S Prato
Andrea Bassini, Attivista M5S Carmignano
Rugiada Meozzi, Attivista M5S Carmignano
(s.spa.)
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