La variante della Maersk per risparmiare 70 milioni

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Toti al convegno degli ingegneri
guria. Easy holiday, la creazione di un’app digitale del
territorio o di una piattaforma condivisa che permetta al
turista di avere un’unica app
attraverso cui usufruire di
tutti i servizi necessari operativi nella zona in cui ci si trova.
E’ stata la proposta lanciata
da Liguria Digitale con cui sta
lavorando la giunta del governatore Toti per svecchiare
un sistema turistico non più
competitivo sui mercati internazionali.
[S. A.]
LA STAMPA Un’unica app per usufruire
dei servizi turistici della Liguria
REDAZIONE PIAZZA MARCONI 3/6
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Un turismo moderno, al
passo con i tempi, digitale e
informatizzato per risollevare un’economia ligure in
forte sofferenza per la chiusura di molte industrie. E’
questa la scommessa su cui,
ieri, gli ingegneri riuniti nell’Auditorium di Santa Cate-
rina, a Finalborgo, in occasione del convegno «Red 2016 Red Engineering Days». Anche il presidente della Regione Giovanni Toti durante il
suo intervento al convegno,
ieri mattina, ha definito il turismo «l’unica industria che
possa creare mercato» in Li-
SAVONA
Che
tempo
fa
Situazione
Correnti più
umide sud-occidentali richiamate da una
saccatura sulla
Francia portano un aumento
della nuvolosità. Più freddo
domani con
rovesci o
temporali.
E PROVINCIA
GIOVEDÌ 7 APRILE 2016
VADO L. MANCA IL GETTITO IVA E IL TERRAPIENO COSTA MENO DEI CASSONI DI CEMENTO
RICORSO AL GIUDICE DEL LAVORO
La variante della Maersk
per risparmiare 70 milioni
Tpl, addetta stampa
fa causa: “Sono
vittima di mobbing”
I soldi serviranno a realizzare la diga foranea
15° 21°
Oggi
Abbastanza
soleggiato nella
prima parte
della giornata.
Più nuvoloso dal
pomeriggio
nell’interno,
rimangono
schiarite lungo
le coste. Precipitazioni assenti.
12° 17°
Domani
Spiccata instabilità con nuvolosità irregolare,
più estesa
nell’interno,
associata anche
a isolati rovesci
o temporali.
Temperature in
calo.
10° 16°
Sabato
Molto nuvoloso
fino al mattino
con possibili
residui rovesci.
Tendenza a
parziali schiarite
in giornata.
Temperature
stazionarie o in
ulteriore lieve
calo.
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ELENA ROMANATO
VADO LIGURE
Recuperare risorse dalla realizzazione della piattaforma
per avere quelle necessarie
per avviare al più presto lavori della diga foranea, non più
disponibili con l’extra gettito
Iva che era previsto dalla Finanziaria 2007. La diga è fondamentale per la protezione
della piattaforma.
Sarebbe questa, in base alla relazione che fa parte degli
atti per la Valutazione di impatto ambientale della piattaforma di Vado, la ragione
per cui l’Autorità portuale ha
deciso di fare la variante che
non prevede la struttura a
palafitte ma il terrapieno. La
finanziaria 2007 prevedeva
che l’extra gettito derivante
da Iva e accise (comma 990)
venisse utilizzato per la realizzazione di opere e servizi
previsti nei piani regolatori
portuali, ma non sarebbero
poi stati emanati i regolamenti del decreto attuativo
interministeriale. Nella relazione l’Autorità portuale sostiene: «Nelle more del progetto esecutivo è venuta meno la previsione di ricorso alle provvidenze di cui al comma 900 articolo 1 della legge
finanziaria 2007, relative alla
realizzazione della nuova diga. Di conseguenza l’Autorità
portuale ha considerato una
variante tecnica al progetto
esecutivo della piattaforma».
L’autorità portuale ha quindi
chiesto ad Apm di considerare
una variante in cui comprendere il primo intervento per la
diga foranea «dimostrato indifferibile» per proteggere meglio la piattaforma, come verificato dal Cetena (Centro per
gli studi di tecnica navale) di
Genova. Nella relazione l’Autorithy aggiunge che il terrapieno «renderebbe anche la piattaforma meno sensibile alle
condizioni estreme del moto
ondoso a cui rimarrebbe esposta in caso di ritardo degli interventi per la nuova diga foranea, consentendo di superare
le preoccupazioni già espresse
dal costruttore».
Facendo il terrapieno, invece
delle palafitte, l’Autorità portuale recupererebbe oltre 60
Cantiere
Il radicamento a terra
della piattaforma contenitori realizzata a Vado con
la tecnica del
riempimento
la variante al
progetto
prevede di
proseguire
l’opera così
anziché con i
cassoni di
cemento
milioni di euro; circa la metà di
quanto occorre per costruire la
diga foranea, un investimento
previsto tra i 120 e i 140 milioni.
«Quel comma della Finanziaria 2007 non è mai stato portato avanti – dice il presidente
dell’Autorità portuale Gianluigi
Miazza – ma a Savona sono poi
state destinate risorse non spese da altri porti. Oggi l’unica
parte che manca per ciò che riguarda la diga foranea, è quella
economica. Quanto scritto nella relazione può essere strumentalizzato, ma la somma per
la realizzazione della diga verrà assegnata dallo Stato in
quanto un’opera a completamento della piattaforma. La verità è che da un punto di vista
strutturale ed ambientale quella variante è migliorativa».
La variante, però, è contraria all’accordo di programma
del 2008 nel quale, dopo una
lunga trattativa, l’allora sindaco di Vado Carlo Giacobbe e
l’assessore provinciale Roberto Peluffo, avevano ottenuto la
base su palafitte per un miglior
ricircolo delle acque. La domanda che pongono gli ambientalisti è: se la variante è
migliorativa perché approvarla solo ora? «Perché ora – conclude Miazza – abbiamo completato la fase dei lavori a terra
ed avevamo tutte le informazioni necessarie per fare la variante con garanzia per l’impatto ambientale».
12BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Una causa per presunto mobbing in Tpl. A presentare un
ricorso d’urgenza al tribunale
(sezione lavoro e previdenza)
è la responsabile dei rapporti
istituzionali Sara Piccardi che
denuncia una situazione diventata insostenibile (che le
ha provocato uno stato di
stress che l'ha ha costretta ad
assentarsi per un certo periodo dal lavoro per malattia) iniziata nel 2013 e che sarebbe
culminata con il trasferimento a Cisano sul Neva a inizio
anno. Piccardi era stata assunta nel 2007 durante l’allora presidenza di Paolo Marson con il compito di occuparsi dell’Ufficio relazioni esterne e comunicazione, in stretta
collaborazione con la presidenza. «Abbiamo depositato
il ricorso d’urgenza – dicono i
legali di Piccardi Giuseppe
Farrauto e Enrica Bellenda perché riteniamo che il trasferimento a Cisano sul Neva sia
il culmine di un mobbing iniziato nel 2013».
Nel settembre 2013, Piccardi aveva inviato un comunicato sul cambio degli orari di
Tpl linea, come fatto in precedenza, in autonomia e chiedendo l’assenso al direttore e
non al presidente. Secondo i
legali di Piccardi da lì sarebbero partite una serie di azioni di mobbing dell’azienda nei
confronti della dipendente, a
partire dalla sottrazione di
mansioni e provvedimenti di
riduzione del trattamento retributivo eliminando l’assegnazione degli obiettivi da
La sede della Tpl
raggiungere. Un’altra accusa
mossa all’azienda è l’isolamento del contesto lavorativo, sia a
livello psicologico che fisico,
quest’ultimo partito con il trasferimento dal piano della presidenza al piano terra, e con
mail inviate dalla dipendente
all’azienda per chiedere indicazioni su alcune mansioni e lavori da svolgere senza risposta. A
tutto si sarebbe aggiunto il demansionamento delle funzioni.
Il culmine del mobbing sarebbe
arrivato con il trasferimento a
Cisano (all’arrivo Piccardi non
avrebbe trovato neppure una
propria scrivania) e l’eliminazione del superminimo e del
forfettario contrattualizzato.
«Non c’è ancora stato notificato
l’atto – dice il legale di Tpl Stefano Scotto – quindi non ci possiamo pronunciare sul ricorso e
sulle accuse mosse»
[E.R.].
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