Leggi l`articolo di Giuseppe Prosio

Download Report

Transcript Leggi l`articolo di Giuseppe Prosio

AT
40 .Asti
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 6 APRILE 2016
LEGALITA’
l firmatari
del nuovo
accordo
n Lo Studio di progettazione AiDue di Asti, sindacati Cgil, Cisl, Uil, iSorop­
timist di Asti e Casale, Regione, si sono aggiunti al nucleo storico dei firmatari 2006 (confer­
mati nel 2008) composto da Prefettura Asti, Comuni di Asti, Casale, Moncal­
vo; Libera, Rina­
scita e Cogesa di Asti, Gruppo Abele, le Asl di Asti e Alessan­
dria, Università del Piemonte Orientale, Poli­
tecnico di Torino , Cia e Coldiretti provinciali, Tour Gourmet, consi­
gliera provincia­
le di parità, Fondazione CrAt, Camera Commercio Asti, Cna e Confarti­
gianato provin­
ciali.
Don Ciotti sprona su Cascina Graziella
Firmato un altro protocollo, diventerà una casa per le donne vittime di violenza GIUSEPPE PROSIO
MONCALVO
«Se le banche non ci aiutano,
prendiamo possesso delle banche». Un intenso applauso ha
accompagnato la battuta di don
Luigi Ciotti prima che una
quindicina di parti coinvolte
(tra istituzioni, enti,associazioni) firmassero il protocollo d’intesa sul recupero di cascina
Graziella. Il fondatore di Libera
ha aggiunto: «Nel Trapanese i
boss ridacchiano a sentire che i
lavori alla cascina di Moncalvo che ormai e «cosa nostra» - sono ancora fermi 10 anni dopo
che gliela abbiamo strappata
per farne un centro di legalità.
Evitiamo che la mafia uccida
una seconda volta Graziella».
C’era aria di eventi solenni ieri
nella sala consigliare del Comune che ha ospitato la riunione di
un terzo protocollo, su regia di
Libera e Rinascita Donne di
Asti e con il prefetto vicario Paolo Ponta. Con la prima firma
della consigliera Angela Motta,
il consiglio del Piemonte ha
presentato alla Giunta un impegno a sostenere la struttura
moncalvese in sede di assestamento di Bilancio. L’assessore
alle Pari opportunità, Monica
Don Ciotti
Il fondatore
di Libera
in visita
a Cascina
Graziella
Cerruti, tornata a Moncalvo
dopo la visita alla cascina della
scorsa estate a fianco di Rita
Borsellino.Ha concluso gli interventi il vice sindaco di Asti
Davide Arri con «gettiamo un
seme di speranza per il futuro».
I progetti
La cascina (800 metri quadrati
e 5 ettari di terreni) è intitolata
a Graziella Campagna, uccisa a
17 anni con 5 colpi di lupara nel
1985. I due autori del massacro
sono stati condannati all’erga-
Incontro al Palasanquirico con i ragazzi delle scuole “E’ la cultura che dà la sveglia alle coscienze”
E il fondatore di Libera incanta bimbi e studenti
VALENTINA FASSIO
ASTI
«Riempite la vita di vita. Impegnate la vostra libertà per
liberare chi libero non è. E se
trovate qualcuno che sa tutto,
salutatelo da parte mia e
cambiate strada. Se uniamo
le forze degli onesti diventiamo la forza del cambiamento:
è il “noi” che vince». Accolto
da lunghi applausi, don Luigi
Ciotti si è rivolto ai ragazzi al
Palasanquirico: una giornata
per rinnovare il patto per Cascina Graziella e incontrare le
scuole che hanno partecipato
ai progetti di Libera.
Le scuole
Coordinati da Isabella Sorgon, referente di Libera Asti,
la parola ai più piccoli: la Anna
Frank e le canzoni dello Zecchino d’oro su inclusione e diritti,
la Baussano con i rap «Cuore»
di Jovanotti e «Ma chi te lo fa
fare» (da un’intervista a Falcone), la Jona e il ricordo dei fratellini Beppe e Tore uccisi dalla
mafia. Presenti anche i ragazzi
del Penna, chiusura con gli studenti del Monti e del Castigliano per riflettere sulle parole di
Falcone, su fatti di camorra, su
storie di miseria e povertà.
«Siete stati meravigliosi – ha
detto don Ciotti - E io sono abituato a dire sempre quello che
penso». Seduto sulle gradinate
in mezzo ai giovani, don Ciotti
prende appunti e chiacchiera
con i ragazzi. E quando prende
la parola, l’attenzione è straor-
ALBERTO D’ANNA
Studenti
Don Ciotti tra i ragazzi
al Palasanquirico
dinaria: racconta la sua storia,
l’incontro con il barbone che gli
ha cambiato la vita, la nascita
del gruppo Abele e di Libera.
La sua forza è la potenza delle
parole semplici, che diventano
appello a mettersi in gioco:
«Non mollate nei momenti di
fatica, non fermatevi: non bisogna arrendersi alle prime
difficoltà. Ricordate che la libertà non è opera di navigatori
solitari, c’è una parte che toc-
ca a ciascuno di noi. Oggi avete fatto una cosa stupenda e
per farlo vi siete informati,
avete studiato, così deve essere: bisogna conoscere per diventare responsabili».
Corretto uso di internet
Da qui l’invito al corretto uso di
internet, «utile ma pericoloso»:
«Bisogna saper distinguere per
non confondere, perché c’è
troppo sapere di seconda mano
stolo. Nei primi anni ‘80 la cascina venne acquistata da
Francesco Pace, braccio destro
di Bernardo Provenzano, ma
non coinvolto nel delitto Campagna. Per altri reati di mafia il
tribunale di Trapani gli confiscò nel 1996 la cascina e nel
2001 il ministero degli Interni la
assegnò al Comune di Moncalvo. Nel 2003 l’assistente sociale
del Sert di Asti, Miranda Prosio, chiese al sindaco di Moncalvo di avviare un progetto di recupero a favore di donne vittime di violenze o dipendenze.
Nel 2006 il via al progetto da 2,8
milioni di euro a cura della facoltà di Archiettura di Torino,
poi ridotto dallo studio di ingegneristica AiDue di Asti. Oggi
la previsione di costo è di 740
mila euro, di cui 290 già spesi. Il
cantiere è fermo in attesa di
nuovi sostegni. I più cospicui
sono stati quelli di Regione (oltre 100 mila euro) Unicredit Leasing (60 mila euro)e Nova Coop Piemonte (36 mila euro). La
struttura tre piani a doppia manica e mattoni in terra crudi
può essere ristrutturata solo
con un intervento conservativo,
per questo i costi sono elevati.
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
e per sentito dire. Non dovete
vivere di superficialità, non limitatevi a trovare informazioni: cercatele e scendete in profondità, perché la cultura dà la
sveglia alle coscienze. Non “fermatevi” alle giornate della legalità: tutti i giorni siamo chiamati all’impegno, a scuola, in famiglia, con gli altri». Invita ad
«abbattere muri e costruire
ponti» «l’anima della democrazia di un Paese è l’inclusione, la
diversità non deve diventare
avversità» e ripercorre la storia di Cascina Graziella: «Non
è possibile che non sia ancora
finita. Per l’ennesima volta,
con fatica, lo ripeto: ci vuole
uno scatto in più».
Ricorda le parole di pace di
Papa Francesco «Vinci l’indifferenza, conquista la pace. La
pace è dono di Dio, ma opera
degli uomini» e «La pace è il
contrario di starsene in pace.
E allora continuate così, studiate, cantate, portate il vostro contributo per contagiare gli altri».
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI